CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 5

approvato il 14 maggio 2009

ORDINE DEL GIORNO DIANA Mario - CAPELLI - VARGIU - PLANETTA - CUCCUREDDU sulla crisi occupazionale e industriale che interessa diverse aree della Sardegna.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione dell'esame della mozione n. 4 (COCCO Pietro - AGUS - MANCA - CARIA - PORCU - DIANA Giampaolo - CUCCU - SABATINI - CUCCA - BRUNO - LOTTO - MELONI Marco - ZEDDA Massimo - URAS - SECHI - COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI - ZUNCHEDDU - SOLINAS Antonio - ESPA - MORICONI - MELONI Valerio - BARRACCIU - BEN AMARA - SANNA Gian Valerio - SORU sulla crisi occupazionale e industriale del Sulcis-Iglesiente con particolare riferimento alla annunciata dismissione dello stabilimento Rockwool Italia Spa di Iglesias),

PREMESSO che:
- risulta dai dati diffusi da fonti ufficiali ISTAT e dell'Osservatorio del mercato del lavoro della Regione, e da informazioni provenienti dalle organizzazioni sociali, un progressivo, preoccupante sostanziale crollo della occupazione in Sardegna e il permanere di una forte incidenza di lavoratori precari (oltre il 20 per cento degli occupati) e di lavoro irregolare;
- tale situazione è particolarmente grave in alcuni territori dell'Isola, da oltre 20 anni, ripetutamente colpiti da processi di destrutturazione produttiva e deindustrializzazione, con pesanti e disgreganti conseguenze che si ripercuotono sulle condizioni di vita delle popolazioni;
- in relazione all'aggravarsi dello stato di crisi dell'intera economia, ed in particolare dell'apparato produttivo industriale, del Sulcis-Iglesiente, della Sardegna centrale e dell'area di Porto Torres, sono state promosse a più riprese, negli ultimi mesi, importanti e significative azioni dei singoli territori nelle loro rappresentanze sociali, primi fra tutti i sindacati dei lavoratori, le organizzazioni di categoria, gli amministratori locali e regionali, per attivare una forte e convinta difesa delle capacità produttive della Sardegna;

CONSIDERATO che:
- l'aggravarsi della situazione che, nelle ultime settimane, ha portato alla chiusura di importanti realtà produttive dell'industria sarda, con la conseguente perdita del posto di lavoro per centinaia di dipendenti delle aziende e dell'indotto;
- altresì, tutto ciò avviene nell'attesa che:
a) finalmente si dia soluzione al problema energetico, che darebbe una più solida prospettiva alle cosiddette "industrie energivore", tale da consentire loro un incremento produttivo e occupazionale;
b) si realizzino piani operativi adeguati alle esigenze di tutela dei diversi territori, di bonifica delle situazioni compromesse principalmente dalle attività estrattive ex partecipazioni statali e dalla presenza di attività industriali fortemente inquinanti;
c) si promuovano investimenti nelle infrastrutture materiali ed immateriali, nel turismo, nell'ambiente, nell'agricoltura e nel settore marittimo (pesca e nautica),

impegna la Giunta regionale

ad adottare le necessarie iniziative finalizzate a:
1) mantenere in attività gli stabilimenti per i quali si profila la chiusura nonostante la qualità della produzione e la redditività degli impianti;
2) promuovere le necessarie interlocuzioni con i titolari delle aziende in crisi, al fine di favorirne la cessione a soggetti interessati al loro rilancio, eventualmente anche con il ricorso alla partecipazione regionale da attuarsi per il tramite della Sfirs;
3) avviare ogni intervento funzionale al mantenimento dell'occupazione, assicurando ai lavoratori gli eventuali necessari periodi di cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) e adeguati percorsi formativi di aggiornamento, qualificazione e riconversione professionale proiettati verso la ripresa produttiva e lavorativa;
4) attivare con il Governo un confronto - con la partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali, sociali, economiche e con le istituzioni dell'Autonomia sarda - ormai assolutamente ineludibile, sulla grave e pesantissima crisi produttiva della Sardegna, colpita dal negativo andamento dell'economia italiana e internazionale e con picchi intollerabili di disoccupazione soprattutto nelle aree industriali storiche;
5) avviare una vasta campagna di bonifica dei siti industriali sardi a totale carico dello Stato;
6) mettere in atto tutte le iniziative finanziarie e politiche per favorire l'insediamento di nuove aziende, compatibili con l'ambiente, nelle aree della Sardegna centrale, di Porto Torres e del Sulcis.

Cagliari, 14 maggio 2009

------------------------------------

Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 14 maggio 2009.