CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 4

MOZIONE COCCO Pietro - AGUS - MANCA - CARIA - PORCU - DIANA Giampaolo - CUCCU - SABATINI - CUCCA - BRUNO - LOTTO - MELONI Marco - ZEDDA Massimo - URAS - SECHI - COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI - ZUNCHEDDU - SOLINAS Antonio - ESPA - MORICONI - MELONI Valerio - BARRACCIU - BEN AMARA - SANNA Gian Valerio - SORU sulla crisi occupazione e industriale del Sulcis-Iglesiente con particolare riferimento alla annunciata dismissione dello stabilimento Rockwool Italia Spa di Iglesias, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- risulta dai dati diffusi da fonti ufficiali ISTAT e dell'Osservatorio del mercato del lavoro della Regione, e da informazioni provenienti dalle organizzazioni sociali, un progressivo, preoccupante sostanziale crollo della occupazione in Sardegna e il permanere di una forte incidenza di lavoratori precari (oltre il 20 per cento degli occupati) e di lavoro irregolare;
- tale situazione è particolarmente grave in alcuni territori dell'Isola, da oltre 20 anni, ripetutamente colpiti da processi di destrutturazione produttiva e deindustrializzazione, con pesanti e disgreganti conseguenze che si ripercuotono sulle condizioni di vita delle popolazioni;
- in relazione all'aggravarsi dello stato di crisi dell'intera economia del Sulcis-Iglesiente, e soprattutto dell'apparato produttivo industriale: Eurallumina, Otefal Sail, Portovesme Srl, Alcoa, Rockwool, Carbosulcis, è stata promossa, nelle scorse settimane, una grande e significativa azione dell'intero territorio nelle sue rappresentanze sociali, primi fra tutti i sindacati dei lavoratori, le organizzazioni di categoria, gli amministratori locali e regionali, per attivare una forte e convinta difesa delle capacità produttive di quello storico polo energetico-industriale;

considerato l'aggravarsi della situazione e in questi giorni - in modo particolare - quello dello stabilimento Rockwoll Italia Spa di Iglesias, a rischio di chiusura, con la conseguente perdita di circa 100 occupati diretti e altrettanti nell'indotto;

considerato, inoltre, che tutto ciò avviene in attesa che:
a) finalmente si dia soluzione al problema energetico, che darebbe una più solida prospettiva alla Carbosulcis, tale da consentire un incremento produttivo e occupazionale;
b) si realizzi un piano operativo adeguato alle esigenze di tutela del territorio, di bonifica delle situazioni compromesse principalmente dalle attività estrattive ex partecipazioni statali;
c) si promuovano investimenti nelle infrastrutture materiali ed immateriali, nel turismo, nell'ambiente, nell'agricoltura e nel settore marittimo (pesca e nautica),

impegna la Giunta regionale

ad assumere le necessarie iniziative finalizzate a:
1) mantenere in attività lo stabilimento Rockwoll Italia Spa di Iglesias, a rischio di chiusura per decisione unilaterale dell'azienda, che appare immotivata in relazione alla qualità della produzione e alla redditività dell'impianto;
2) a promuovere le necessarie interlocuzioni con la proprietà della predetta azienda, coinvolgendo non solo l'Assessorato competente in materia di industria, ma anche la SFIRS, al fine di verificare la possibilità di acquisizione dello stabilimento da parte di altro soggetto imprenditoriale ed eventualmente le modalità utili alla diretta partecipazione regionale;
3) avviare ogni intervento funzionale al mantenimento dell'occupazione, assicurando ai lavoratori gli eventuali necessari periodi di cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e adeguati percorsi formativi di aggiornamento, qualificazione e riconversione professionale proiettati verso la ripresa produttiva e lavorativa;
4) garantire, comunque, ogni altra necessaria azione che assicuri una occupazione stabile ai lavoratori della Rockwoll Italia Spa di Iglesias, nelle diverse attività, anche di natura pubblica, citate in premessa;
5) per attivare con il Governo un confronto - con la partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali, sociali, economiche e con le istituzioni dell'autonomia sarda - ormai assolutamente ineludibile, sulla grave pesantissima crisi produttiva della Sardegna, colpita dal negativo andamento della economia italiana e internazionale e con picchi intollerabili di disoccupazione soprattutto nelle aree industriali storiche.

Cagliari, 7 maggio 2009