CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 610/A

Risposta scritta del Presidente della Regione all’interrogazione SANJUST sul decreto n. 456/2010 emanato dal Rettore dell’Università di Cagliari che in alcuni articoli impone la decadenza dallo status di studente universitario.

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In riferimento all’interrogazione consiliare in oggetto, dalle informazioni assunte dal Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, è emerso che l’art. 37 è rivolto agli studenti che si iscrivono all’Università degli Studi Cagliari a decorrere dall’anno accademico 2010/2011, quindi le decadenze ivi previste si riferiscono espressamente agli studenti immatricolati a partire dall’A.A. 2010/2011 e, perciò, la norma dispone per il futuro e non disciplina, contrariamente a quanto indicato nell’interrogazione, la “decadenza degli studenti fuori corso”. Pertanto, gli studenti che hanno presentato ricorso al Giudice amministrativo e ai quali fa riferimento l’interrogante non sono interessati dall’applicazione dell’art. 37 del decreto n. 456/2010.

Oggetto della censura degli studenti fuori corso è l’art. 57, il quale riguarda gli stud enti già iscritti all’Università degli studi di Cagliari ai corsi di studio del vecchio ordinamento e gli studenti iscritti ai corsi di studio ex D.M. 509/99 o D.M. 270/2004 che abbiano superato o stiano per superare il triplo della durata normale del corso di studio.

In proposito è stato rilevato che già con il regolamento didattico entrato in vigore nell’A.A. 2008/2009, in ossequio a quanto disposto dal D.M. 270/2004, per gli studenti già iscritti (ex ordinamento ante D.M 509/99 e ex ordinamento D.M 509/99), si è introdotto un limite generale di sopravvivenza dei corsi di laurea superati dalla riforma D.M. 270/2004, pari al doppio della durata ordinaria dei singoli corsi di laurea coinvolti, ferma restando la possibilità per gli studenti di optare per i nuovi ordinamenti.

Pertanto, l’art. 57 del nuovo regolamento sulla carriera amministrativa degli studenti, lungi dall’arrecare pregiudizio agli studenti fuori corso, introduce una disposizione più favorevole per gli stessi (sopravvivenza del corso per un periodo pari al triplo della durata del corso stesso) e rispettosa dell’art. 13 D.M. n. 59/1999 (citato nell’interrogazione) che impone alle Università di assicurare “la conclusione dei corsi di studio e il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici vigenti agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore dei nuovi ordinamenti didattici (...)”.

Inoltre è stato specificato che, con riferimento agli studenti iscritti al vecchio ordinamento, al di là del nomen iuris utilizzato “decadenza dagli studi per coloro che non li abbiano conclusi entro il 30 aprile 2012”, non si configura alcuna decadenza ma, più semplicemente, si prevede la completa disattivazione dei corsi di laurea mantenuti ad esaurimento già dal lontano A.A. 2000/2001, anno di avvio della riforma didattica e, quindi, dall’introduzione del nuovo ordinamento ex D.M. 509/99.

In pratica, con il perfezionamento della decadenza di cui al regolamento, lo studente non viene escluso dal sistema universitario, ma decade da quello specifico corso di studio, con la possibilità di iscriversi a un nuovo corso di studio e ottenere il riconoscimento degli esami sostenuti, previa valutazione dell’obsolescenza dei medesimi e della rispondenza al nuovo ordinamento didattico.

Inoltre, lo studente, prossimo alla decadenza di cui al regolamento, che ritiene di non poter conseguire il titolo di studio entro i termini previsti dal regolamento medesimo ha la possibilità di presentare domanda di passaggio ai corsi di studio del nuovo ordinamento. A tal proposito il Senato Accademico ha deliberato per gli studenti che decadranno al 30.04.2012 di spostare il termine di scadenza per la presentazione delle domande di passaggio al 28.02.2012.

Infine, il Rettore ha assicurato l’impegno delle Facoltà dell’Ateneo nell’adozione di diverse misure dirette a sostenere gli studenti che possono conseguire il titolo entro i termini fissati dal citato regolamento, attraverso il monitoraggio e l’informativa agli studenti, la fissazione di appelli di esami di profitto specifici per gli studenti decadenti secondo il regolamento e altre misure attinenti alle specifiche attività didattiche.

Ugo Cappellacci