CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 461/A

Risposta scritta della Direzione generale degli Affari generali e della Società dell'Informazione -Assessorato degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione all’interrogazione BRUNO - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio sugli ostacoli che impediscono l'attuazione del Piano di azione per il superamento del digital divide e la connessione adsl alla rete internet nelle borgate agricole di Sassari.

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In merito alla interrogazione in oggetto si espone quanto segue:

La Regione Autonoma della Sardegna, con il Piano d'azione per il superamento del digital divide in Sardegna, approvato con Delibera della Giunta regionale n. 54/15 del 22.11.2005, ha intrapreso un percorso volto all'abbattimento del digital divide su tutto il territorio regionale. Il Piano ha avuto una prima attuazione con l'intervento, denominato "SICS", che è stato destinato a quelle zone del territorio per le quali gli operatori di telecomunicazioni non reputavano conveniente adeguare tecnologicamente le centrali per l'attivazione del servizio ADSL, in quanto i ricavi attesi non sarebbero stati sufficienti, neppure a coprire gli investimenti necessari.

Per sopperire a tale situazione la Giunta Regionale ha deciso di concedere un cofinanziamento ad un operatore privato da selezionarsi mediante procedura ad evidenza pubblica che fosse disposto ad investire in tali zone e che destinasse l'importo ricevuto a coprire il c.d. market failure, ossia il deficit di mercato, in modo da consentire all'operatore stesso di ottenere un ritorno economico dell'investimento sopra descritto (pareggio costi-ricavi più un ragionevole margine di profitto) nei tempi normalmente attesi.

L'intervento, che ad esito della procedura di gara è stato aggiudicato a Telecom Italia S.p.a., configurandosi come aiuto di Stato è stato notificato alla Commissione Europea che con decisione n. C(2006) 5480 del 22.11.2006 ha ritenuto l'aiuto al superamento del digitai divide in Sardegna compatibile con l'art. 87 paragrafo 3, lett. c), del trattato CE.

Il progetto, nella sua fase esecutiva, ha comportato l'attivazione del servizio ADSL in 143 centrali telefoniche, consentendo ad oltre 100 Comuni precedentemente non serviti di godere di tale importantissima risorsa.

In ossequio al regime di aiuti concesso, il progetto prevede la presenza di un meccanismo di recupero di eventuali sovra compensazioni attraverso l'espletamento di un'attività di monitoraggio dell'andamento finanziario dell'intervento stesso che attualmente è poste in essere da un'apposite commissione regionale. Tale attività della commissione si concluderà nei primi mesi del 2011 ed in tale occasione si potrà avere quindi contezza della sussistenza o meno di tali sovra compensazioni e pertanto della eventuale restituzione totale o parziale dell'iniziale cofinanziamento concesso.

A tal fine si rappresenta che alla date del 28 ottobre 2010 l'intervento annoverava un numero di clienti ADSL pari a 33.672 a fronte di un numero di clienti previsto in sede di redazione del piano economico e finanziario dell'aggiudicatario pari a 10.010. Già dall'analisi di tali dati, oltre al chiaro gradimento da parte degli utenti sardi, si può evincere che i risultati estremamente positivi dell'intervento abbiano generato sovra compensazioni in capo all'aggiudicatario tali da rendere necessario da parte di quest'ultimo la restituzione in tutto o in parte del cofinanziarnento ricevuto o la compensazione, così come previsto nel contratto d'appalto, dell'ammontare da restituire attraverso la realizzazione di ulteriori attività di ammodernamento sulle centrali non ancora aggiornate tecnologicamente oppure su quelle non sufficientemente aggiornate.

Parallelamente al succitato progetto la Regione Autonoma della Sardegna avviava un insieme di interventi per la costituzione della propria Rete Telematica Regionale (RTR) a servizio dell'Amministrazione regionale, degli Enti ed Agenzie regionali, delle Aziende sanitarie ed in prospettiva dì tutte la Pubblica Amministrazione locale.

Nonostante l'implementazione di teli interventi il problema del digital divide rimaneva ancora forte in quanto gli operatori di telecomunicazioni, che intervengono secondo modelli di business di mercato che privilegiano le aree più redditizie con un più alto indice di ritorno degli investimenti (ROI) rispetto alle aree più svantaggiate economicamente o geograficamente, non completavano comunque l'opera intrapresa dalia Regione investendo nelle predette aree svantaggiate.

Prendendo atto della situazione la Giunte Regionale con le delibera n. 43/11 del 11/10/2006 e n. 11/6 del 20/3/2007 ha definito la propria strategia in relazione all'obiettivo di ottenere il superamento del fenomeno del Digital Divide in tutte la Sardegna, fissando le nuove priorità di intervento e adottando una strategia a due velocità:

  • Strategia di medio-lungo termine: abbattimento "definitivo'' del digital divide mediante la progressiva infrastrutturazione con backhauling in fibra ottica (collegamento della rete di dorsale alle centrali degli operatori di telecomunicazioni) degli agglomerati urbani e produttivi non collegati in fibra alle dorsali degli operatori;

  • Strategia di breve termine: realizzazione di soluzioni ponte che consentano di fornire al territorio un profilo minimo di connettività a costi competitivi (nelle aree che continuano ad essere di scarso interesse per gli operatori).

In base a tale strategia si è dato corso all'intervento SICS II, avviato nel 2008 ed a tutt'oggi in corso di realizzazione, che ha previsto la progettazione, realizzazione e manutenzione di un'infrastruttura in fibra ottica che estenderà la dorsale in fibra ottica degli operatori o della Rete Telematica Regionale. Tale infrastruttura assicurerà il collegamento delle centrali per tutti i comuni con popolazione superiore ai 1.500 abitanti, i consorzi industriali e i presidi ospedalieri, nonché un servizio di accesso a larga banda adeguato agli standard nazionali, sia qualitativi che di prezzo, fruibile da almeno il 90% della popolazione ed avente le seguenti caratteristiche:

a) almeno 7 Mbit/s per I comuni con popolazione superiore ai 1.500 abitanti;

b) almeno 640 Kbit/s per i comuni con popolazione inferiore ai 1.500 abitanti.

Con riferimento allo stato di attuazione del progetto si pone in evidenza quanto segue:

  • Riguardo all'attivazione del servizio ADSL, con nota del 22 dicembre u.s. Telecom Italia ha comunicato il completamento della attivazione del servizio ADSL in tutti I comuni della Sardegna. Il servizio è stato dichiarato vendibile e disponibile secondo le condizioni stabilite dal contratto d'appalto SICS II. Sul sito Wholesale di Telecom Italia è possibile avere l'evidenza delle attivazioni.

  • In merito alla connessione in fibra ottica dei Presidi Ospedalieri e delle Aree Produttive ci si attesta su una percentuale del 100 % sia per I primi, pari a 57 presidi, sia per le seconde, pari a 15.

  • Riguardo la connessione in fibra ottica delle centrali relative ai Comuni con popolazione maggiore di 1500 abitanti la percentuale di collegamento e pari al 57% di quelle previste.

Tale situazione di criticità è dovuta ad una serie di problematiche relative sopratutto al sistema di concessione dei permessi da parte di alcuni enti locali (Provincia di Cagliari, di Sassari e di Olbia Tempio) ed in particolare dell'ANAS in relazione alle attività di scavo e di posa della fibra ottica e alle tecniche impiegate. Ora con riferimento agli Enti Locali, oltre alla sottoscrizione nel corso di quest'anno di protocolli d'intesa contenenti la disciplina del regime dei permessi per l'esecuzione dei lavori con la Provincia di Olbia Tempio e con quella di Sassari, la Regione è in procinto di stipulare un medesimo protocollo d'intesa anche con la Provincia di Cagliari. Riguardo alle problematiche con l'ANAS l'aggiudicatario Telecom Italia ha esplicitato che utilizzerà per quanto possibile tecniche alternative allo scopo di ottenere dalla predetta Azienda autonoma le autorizzazioni per lo scavo e la posa del cavo di fibra ottica. Oltre a ciò, per garantire i collegamenti l'aggiudicatario intende inoltre utilizzare soluzioni progettuali di posa del cavo di fibra ottica in palificazione o con scavo in tecnica tradizionale fuori carreggiata. Tenendo conto della situazione generale del progetto, soprattutto sul versante sia del suo ottimale stato di avanzamento complessivo che delle prospettive di suo completamento, e della intervenuta necessità di dover garantire il coordinamento e la migliore integrazione del progetto stesso con altri progetti già programmati e in via di prossima realizzazione nella materia del superamento del digital divide e di ampliamento, dì ottimizzazione, di gestione manutenzione della Rete Telematica Regionale (RTR) e della Rete telematica della Ricerca (RTR-R), questa Direzione Generale con determinazione n. 1069/AA.GG. del 21.10.2010, avvalendosi della clausola contrattuale di cui all'art. 1, comma 3 del contratto d'appalto (rep. N. 37) che prevede la possibilità nel caso sussistano tali necessità di coordinamento di ridefinire opportunamente le tempistiche di realizzazione del progetto in relazione alle varianti proposte, ha accolto la proposta di completamento del progetto entro la data del 30 aprile 2012. All'uopo, si deve significare che l'aggiudicatario ha comunque posto in essere i giusti rimedi tecnici al fine di erogare il servizio ADSL contrattualmente previsto mettendo in campo soluzioni tecniche di collegamento mediante ponte radio nelle situazioni in cui non è stata ancora realizzata la infrastrutturazione in fibra ottica.
Sempre in merito a questo progetto si evidenzia che in data 15 dicembre u.s., l'UVER (Unità di verifica degli investimenti pubblici) del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione, sottoponendo a verifica il progetto SICS II ha effettuato una valutazione positiva sullo stesso ritenendolo "intervento disincagliato" e quindi non necessitante di alcuna "azione correttiva".

Infine, si deve porre in evidenza che dai dati conferiti da Telecom Italia risulta una situazione secondo la quale a seguito delle attivazioni intervenute su progetto SICS-II sono state fino ad oggi soddisfatte circa 24.000 richieste di attivazione linee ADSL per cittadini e imprese nel territorio regionale che si collocava prima dell'intervento in una situazione di forte digital divide.

Riprendendo il discorso sulla strategia regionale in materia di digital divide si evidenzia che la Regione proseguendo secondo le linee programmatiche ivi previste, oltre al suddetto progetto ha posto in essere gli atti programmatici e propedeutici per l'avvio dell'intervento denominato - Sardegna 20 Mbit - di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 56/13 del 29.12.2009. Tale intervento, parzialmente finanziato con risorse del FEASR Sardegna 2007-2013 e con risorse del MISE, prevede di portare la banda larga a 20 Mbit/s su tutto il territorio regionale secondo la seguente articolazione:

  • Completamento rete di dorsale (Completamento rete di backhaul iniziata con l'intervento SICSII);

  • Bonifica della rete di accesso (dismissione di apparati e linee che si basano sull'utilizzo del rame che rappresenta uno dei fattori principali del degrado della qualità trasmissiva);

  • Upgrade DSLAM a 20 Mbit/s (aggiornamento delle apparecchiature tecnologiche di centrale che collegano la rete di accesso utente alla rete di backhaul e che non sono abilitate a tale velocità).

In relazione a tale intervento si rappresenta che la Regione Autonoma della Sardegna e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno stipulato, in data 30 dicembre 2009, un Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Sardegna. L'Accordo prevede la sottoscrizione di una specifica convenzione operativa tra la Regione Sardegna e il MISE, mentre la predetta Deliberazione n. 56/13 del 29.12.2009 della Giunta Regionale ha dato mandato all'Autorità di gestione del FEASR di affidare alla Direzione generale degli Affari Generali e della Società dell'Informazione l'attuazione dell'Azione 5 della misura 321 del PSR 2007/2013 Sardegna.

La Commissione Europea, con decisione C(2010) 2956 del 30/04/2010, ha approvato l'aiuto di stato n° 646/2009, relativo al progetto "Banda Larga nelle Aree Rurali d'Italia", mentre l'Autorità di gestione del FEASR (Direzione generale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale dell'Amministrazione regionale) con determinazione n. 21623-829 del 8 novembre 2010 ha affidato l'attuazione della Azione 5, della Misura 321, del PSR 2007/2013 della Sardegna alla Direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione.

Allo stato attuale in data 23 dicembre u.s. è stata predisposta la bozza di convenzione operativa con la quale la Regione, ai sensi del punto (24) della decisione C(2010) 2956 del 30/04/2010, delega il MISE per la realizzazione del progetto per lo sviluppo della banda larga nella aree rurali della Regione Sardegna. Tale convenzione, essendo giunta in un fase di condivisione tra le parti è in programma d'essere sottoscritta entro le prime due settimane del 2011 affinché in tempi brevi si possano attivare le procedure ivi previste per l'avviamento delle attività esecutive.

Oltre al citato progetto la Regione, sulla base delle linee politico programmatiche dell'UE, intende dotare il proprio territorio di infrastrutture idonee a supportare e accelerare lo sviluppo e diffusione di servizi a banda larga e ultra larga. A tal fine si rimarca che I'obiettivo dell'"Agenda digitale europea", che fissa la strategia dei Paesi dell'Unione per il 2020, è infatti quello ottenere vantaggi socioeconomici sostenibili grazie a un mercato digitale unico basato su internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili. Per questo occorre offrire entro il 2020 l'accesso a internet a velocità pari o superiori a 30 Mbps per tutti i cittadini europei, e lavorare affinché entro la stessa data almeno il 50% delle famiglie ed il 100% delle Imprese utilizzi internet con connessioni al di sopra di 100 Mbps".

Nel perseguimento dei predetti obiettivi si collocano i seguenti interventi:

  • Intervento teso all'attivazione di un Grande Progetto comunitario di infrastrutturazione a banda ultra larga. La Regione, pertanto, oltre a proseguire con l'implementazione di interventi annoverabili in termini di banda larga (ossia di larghezze di banda inferiori a 40 Mbps in downstream e a 15 Mbps in upstream) ritiene necessario incominciare a considerare scenari tecnologici più evoluti affinché l'esigenza di ottenere una sempre più elevata ampiezza di banda sia soddisfatta nel più breve tempo possibile e quindi anche prima della data prevista dalle predette linee europee. Prendendo atto della citata necessità ed in considerazione della situazione di vantaggio che si rinviene nel territorio sardo per effetto della realizzazione delle reti di distribuzione del metano le cui operazioni di scavo rappresentano un'imperdibile occasione per la massimizzazione degli investimenti per l'implementazione di una rete 8 fibre ottiche di nuova generazione, l'Amministrazione Regionale con la Deliberazione della Giunta n. 25/18 del 01.07.2010, ha disposto l'avvio delle procedure per l'attivazione di un Grande Progetto comunitario in materia di infrastrutturazione a banda ultra larga. In ossequio a quanto previsto dalla raccomandazjone sull'accesso regolamentato alle Reti NGA della Commissione europea l'infrastruttura da realizzare dovrà caratterizzarsi per essere passiva, neutrale, aperta ed economica, nonché svolgersi in modo da evitare Inutili duplicazioni sulle infrastrutture di posa. Nell'ambito di tale progetto è stata selezionata con procedura ad evidenza pubblica una società che sta predisponendo uno studio tecnico economico in materia di infrastrutturazione a banda ultralarga nel territorio regionale avendo come compito particolare quello di individuare soluzioni economiche e tecnico architetturali per sfruttare appieno la sinergia con la realizzazione della rete del gas. In base agli esiti del predetto studio e dell'attività posta in essere dagli uffici regionali, si prevede all'inizio del prossimo anno di mettere in campo le prime attività per dare attuazione al citato intervento.

  • Progetto per la diffusione della Banda Larga nei distretti industriali - Delibera della G.R. n. 35/15 del 28.10.2010 - Con tale progetto la Regione, al fine di assicurare il massimo beneficio dalla realizzazione dell'intervento e contribuire allo sviluppo innovativo dei distretti industriali, si propone di implementare un modello che prevede la realizzazione di una rete di nuova generazione (NGN), Fiber To The Home (FTTH), in sostituzione delle oramai obsolete linee in rame, mettendo a disposizione dei singoli utenti una banda virtualmente illimitata. Sulla base di una serie di valutazioni compiute dall'Assessorato all'Industria si interverrà nel distretto del sughero a Calangianus e Tempio Pausania e successivamente nel distretto del lapideo nelle Province dell'Ogliastra, di Nuoro e di Olbia-Tempio, e nel distretto della moda e del tessile sul territorio delle Province di Oristano, di Nuoro e dell'Ogliastra. Per tale progetto si è in attesa delle risorse stanziate dal governo nazionale che, dalle notizie avute di recente, dovrebbero pervenire in diverse franche di cui la prima già agli inizi del 2011.

  • Intervento "SurfinSardinia", internet gratis in porti, aeroporti e località turistiche dell'isola. Sempre nella materia infrastrutturale è in corso di ultimazione la creazione di una rete di 130 hotspot (aree per l'accesso a internet senza fili) distribuiti in 45 comuni della Regione. Gli hotspot sono localizzati nelle "porte d'accesso" al territorio sardo, i 5 aeroporti e 15 porti commerciali e turistici, e nelle località a vocazione turistica in prossimità di spiagge, musei, parchi naturalistici e archeologici. L'intervento consente di aumentare l'efficacia dei servizi online della pubblica amministrazione, di promuovere l'offerta turistica e di valorizzare il patrimonio culturale e ambientale. In ottica evolutiva, valutata l'efficacia dell'intervento, si prevede di estendere la rete wireless e di federarla con altre reti wireless realizzate da pubbliche amministrazioni, con completa integrazioni delle basi dati anagrafiche e mutuo riconoscimento degli utenti registrati.

Tutto quanto sopra per evidenziare il forte, continuo ed assiduo impegno dell'amministrazione regionale non solo nei campo dell'abbattimento del digital divide, ma anche nel campo della implementazione delle nuove tecnologie di rete di nuova generazione (c.d. NGN).
Il suddetto impegno della Regione fa sì che lo stato della copertura del servizio ADSL (dati Infratel monitorati con cadenza semestrale) al 30 giugno 2010 sia la seguente:

  • il 95,8% della popolazione dispone di una connessione a larga banda in modalità Full (con banda teorica di almeno 7Mbps);

  • il 3,2% dispone di una connessione in modalità Lite (con banda teorica massima dì 640Kbps);

  • l'1% risulta essere priva di qualsiasi accesso ADSL.

Tipologia di connessione

Centrali

% Copertura popolazione

ADSL2+ (20 Mbps)

74

58,4%

ADSL (7Mbps)

321

37,4%

ADSL Lite (640kbps)

94

3,2%

No ADSL

41

1%

Tabella 1: stato copertura servizio ADSL in Sardegna

Tale situazione fa riferimento a tutti i nodi di accesso (principali e secondari), al lordo dell'effetto delle cosiddette "linee lunghe" che limitano la velocità effettiva del servizio (in confronto alla velocità "teorica") e che in qualche caso rendono impossibile l'offerta del servizio, sebbene il nodo di attestazione sia abilitato dalla rete in fibra ottica.

In relazione all'argomento dell'assenza di copertura del servizio ADSL nella frazione di Villassunta (comune di Alghero) si rappresenta che essa, per ciò che attiene alle competenze di questo Assessorato, è legata al fatto che la centrale telefonica di Telecom Italia di Baratz (che è quella che fornisce i servizi alla frazione in oggetto) non è attualmente predisposta per l'erogazione del servizio ADSL. Tale centrale non era tra quelle incluse nel progetto SICSII poiché la medesima afferiva al comune di Alghero il quale nel complesso presentava una copertura superiore al 90% della popolazione ivi presente.

Con riferimento al progetto relativo alla e. d. ambientalizzazione, da quanto appreso dalla società Telecom Italia, risulta che per tale centrale esso ha permesso il collegamento della medesima in fibra ottica. Tuttavia, poiché, per fornire il servizio ADSL è altresì necessario dotare la centrale delle idonee apparecchiature per l'erogazione del servizio stesso, Telecom Italia ha precisato che l'effettuazione dell'aggiornamento tecnologico della centrale non rientra nei propri piani di investimento in quanto non remunerativo.

Tuttavia, in merito alla predetta situazione ed altre simili (frazioni di comuni o altre zone che ricadono nel 1% teorico di popolazione non servita da ADSL), questo Assessorato, oltre a quanto descritto sopra, intende intervenire con un piano definitivo di aggiornamento di tutte te centrali che risultano sprovviste delle tecnologie xDSL, mediante l'utilizzo delle eventuali sovra compensazioni che si genereranno nell'ambito del sopra menzionato progetto SICS. Occorre, tuttavia, segnalare che investimenti pubblici di tale genere, pur sussistendo la eventuale disponibilità economica, potrebbero non essere ammessi dall'Unione Europea, laddove gli stessi si configurino come aiuti di stato in favore di aree definite "nere". Infatti, negli "Orientamenti comunitari relativi all'applicazione delle norme in materia di aiuti di stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga" ("Broadband Guidelines on the application of EU state aid rules to public funding of broadband networks") pubblicati nella GUUE del 30.9.2009, si specifica che è possibile stanziare finanziamenti pubblici per lo sviluppo di reti a banda larga di base e di reti d'accesso di nuova generazione ("reti NGA") in aree in cui sono assenti investimenti di operatori privati. In base a tale discriminazione, gli orientamenti distinguono tra aree competitive ("aree nere"), dove l'intervento statale non è necessario, e aree non redditizie o scarsamente servite ("aree bianche" e "aree grigie"), in cui tale intervento, a determinate condizioni, può essere giustificato.

Ora, poiché l'Amministrazione regionale, avendo già raggiunto l'obiettivo di portare l'ADSL per il 100% dei comuni sardi, ritiene necessario effettuare il completamento nel più breve tempo possibile dell'opera di portare il predetto servizio anche per il 100% della popolazione. Tuttavia è altresì necessario tenere in debita considerazione che tale obiettivo può essere raggiunto solo nel caso in cui sia compatibile con la inderogabile normativa comunitaria in materia di aiuti di stato nel settore dello sviluppo di reti a banda larga di reti d'accesso di nuova generazione ("reti NGA").

In merito infine all'aggiornamento dei contenuti del sito web istituzionale, si evidenzia che, per quanto riguarda lo stato di attuazione del progetto SICSII, l'attivazione del servizio ADSL e la realizzazione dei collegamenti in fibra ottica delle centrali nel corso del 2010 si sono concentrati nel secondo semestre ed in particolare nei mesi di ottobre e novembre, consentendo il raggiungimento a dicembre dei principali obiettivi del progetto (100% dei Comuni e delle centrali coperte dal servizio ADSL, 100% delle aree produttive e dei presidi ospedalieri previsti collegati in fibra ottica); contestualmente nello stesso periodo, come si evince da quanto sopra riportato, si sono avviati e programmati nuovi interventi in materia di superamento del digital divide, in linea con la strategia adottata dalla Giunta Regionale, che verranno pertanto a breve organicamente illustrati nell'apposita sezione web della Regione unitamente all'aggiornamento del progetto SICSII.

Il Direttore Generale
Antonio Quartu