CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale all’interrogazione VARGIU - MELONI Francesco - COSSA - DEDONI - FOIS - MULA sulle azioni dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per la riduzione della lunghezza delle liste d'attesa in sanità”.
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In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, concernente le azioni poste in essere dall'Assessorato regionale della Sanità per la riduzione della lunghezza delle liste d'attesa, si rappresenta quanto segue.
Relativamente al quesito di cui al punto 1, ossia, se esiste un sistema di monitoraggio costante delle liste di attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie, si evidenzia che nell'ambito del Piano Nazionale di Contenimento delle Liste di attesa 2006-2008, l'AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) ha sperimentato, a livello nazionale, differenti tipologie di monitoraggio delle liste di attesa per un elenco di prestazioni di specialistica ambulatoriale. Le più recenti indagini conoscitive del fenomeno effettuate anche in Sardegna con modalità "ex-ante" sono:
Monitoraggio nazionale a campione su tempi e liste d'attesa delle prestazioni per la specialistica ambulatoriale, del periodo 11-14 novembre 2008;
Monitoraggio nazionale a campione sui tempi d'attesa per le prestazioni ambulatoriali erogate in attività libere-professionale intramuraria ed intramuraria allargata, del periodo 19-23 ottobre 2009.
Con l'attivazione e la messa a regime del Centro Unificato dì Prenotazione (CUP) regionale all'interno del SISAR, dal mese di dicembre 2008 la Regione dispone di un flusso informativo continuo sull'attività di prenotazione di prestazioni e visite specialistiche, sui tempi di attesa ed i volumi di attività. Tale strumento di monitoraggio delle liste di attesa e di controllo delle criticità, viene periodicamente interrogato dalla RAS ma necessita di un potenziamento e, soprattutto, ha bisogno di una verifica di accuratezza e di copertura della rilevazione, essendoci ancora centri di erogazione non monitorati.
Attualmente è a sistema il 90% delle prime visite/prestazioni ambulatoriali istituzionali (erogate dal SSR) e la libera professione intramuraria di alcune Aziende, ma è al momento esclusa l'attività in regime convenzionato (privato accreditato) che, comunque, ha un impatto non indifferente su alcune tipologie di prestazione. Inoltre, esiste il problema della configurazione di agende di prenotazione differenziate per primo accesso e successivi (il che implica una lettura del dato falsata dai tempi per le visite di controllo programmate). I dati delle liste di attesa pubblicati sui siti web aziendali sono estratti ed elaborati in autonomia da queste fonte informativa. L'interpretazione dei dati deve tener conto, inoltre, del fatto che le liste d'attesa risultano "gonfiate" da prestazioni che, di fatto, l'utenza preferisce esigere attraverso altri canali, tra cui quelle erogate in ALPI (Attività Libero Professionale Intramuraria) o da privati accreditati.
Nella bozza del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa 2010-2012, approvato definitivamente il 28 Ottobre 2010, veniva individuato quale strumento di rilevazione per il monitoraggio dei tempi di attesa con modalità ex post, il flusso ex art. 50 della legge 326/2003 delle prestazioni ambulatoriali. A tal fine la RAS provvedeva ad inserire nel tracciato del citato flusso informativo, il campo "data di prenotazione", obbligatorio dal 1° gennaio 2010. Considerata la tempistica della trasmissione dei dati da parte delle Aziende sanitarie, tali dati saranno disponibili a breve ma è necessario considerare alcuni aspetti, ossia l'attendibilità delle informazioni raccolte e la completezza delle stesse. Infatti, attualmente sfuggono tutte quelle prestazioni che non passano dal canale CUP con conseguenti problemi di rendicontazione, tracciabilità e conseguente lettura dei reali tempi d'attesa. Sul versante "Prestazioni Ospedaliere" esiste la possibilità di verificare i tempi dal tracciato del File A "Schede di Dimissione Ospedaliere", ma occorre prestare attenzione all'attendibilità di tale rilevazioni per cronici problemi di compliance degli operatori sanitari alle rilevazioni di flussi informativi e per le note difficoltà nella gestione dei flussi stessi che le aziende hanno avuto prima di SISAR, con un mosaico di processi e di sistemi a cui si è dovuto far fronte, sia sul versante organizzativo, sia su quello tecnico-conoscitivo.
Per quanto concerne i quesiti di cui al punto 2, ossia, quali siano gli interventi specifici di contenimento della lunghezza delle liste d'attesa messi in atto dall'Assessorato, anche in attuazione delle indicazioni e degli stanziamenti economici contenuti nella manovra finanziaria regionale del 2009, ed al punto 3 ovvero, quali risultati specifici abbiano sortito questi interventi e il motivo per cui, eventualmente, gli effetti positivi non siano stati pari a quelli attesi, si significa quanto segue:
- le azioni poste in essere dalle aziende e che hanno caratterizzato l'attività 2009 seguivano, di fatto, le indicazioni del Piano Regionale 2006-2008: tutte le aziende hanno ricevuto i fondi previsti al riguardo, ma la pianificazione strategica degli interventi posti in essere risente profondamente delle linee di indirizzo precedenti, non essendo processi attuabili e/o modificabili in tempi brevi. Per il 2009 era impensabile che a cavallo tra due legislature si potessero programmare degli interventi ulteriori, soprattutto nelle more dell'approvazione del Piano Nazionale di Governo delle Liste d'Attesa (approvato il 28 ottobre 2010).
Come noto, la riduzione delle liste d'attesa è un'esigenza primaria del nostro sistema sanitario e l'obiettivo è pienamente condiviso dal Governo regionale. Rispondendo, dunque, al quesito di cui al punto 4, ovvero, quali azioni si intendano intraprendere nel futuro per il corretto inquadramento del problema e per un'energica azione mirata che consenta di ridurre le principali criticità, il Governo regionale con la legge finanziaria, ha stanziato nel bilancio 2011, 21 milioni di euro per riorganizzare l'intero sistema. Nello specifico, la legge regionale n. 1/2011 all'art. 13 comma 1 prevede: "Per la riduzione delle liste d'attesa è autorizzata complessivamente la spesa aggiuntiva di euro 21.000.000 di cui:
a) euro 9.000.000 destinati a prestazioni in regime di ricovero ospedaliero, di cui euro 6.000.000 al settore pubblico ed euro 3.000.000 al settore privato.
b) Euro 12.000.000 destinati a prestazioni di carattere ambulatoriale e/o strumentale, di cui euro 6.000.000 al settore pubblico ed euro 6.000.000 al settore privato.
Tale stanziamento, fondamentale per affrontare e conseguire uno degli obiettivi strategici della sanità isolana., si aggiunge alla somma di 2.500.000 euro che la Giunta regionale, con Deliberazione n. 46/44 del 27.12.2010 aveva già stanziato nel bilancio regionale per una serie di interventi per il governo delle liste d'attesa, finalizzati al perseguimento degli obiettivi definiti all'Intesa Stato Regioni del 28.10.2010 contenente il Piano Nazionale di governo delle liste d'attesa (PNGLA) per il triennio 2010-2012, nelle more dell'attuazione del PRGLA.
In attuazione di quanto disposto dall'art 13 co.1 della legge regionale n.1/11, con Deliberazione n. 20/3 del 26 aprile 2011, la Giunta Regionale ha predisposto, sulla base delle indicazioni contenute nel Piano nazionale, delle attività di indirizzo e di monitoraggio svolte dall'Assessorato su quanto finora attuato a livello aziendale, ed all'interno dei processi di avvio e messa a regime del CUP regionale, il Programma degli Interventi per la definizione del Piano Regionale delle Liste di Attesa (PRGLA) 2010-2012. Il PRGLA conterrà le linee di indirizzo da attuare, a livello complessivo regionale, sui seguenti aspetti:
Fissazione dei tempi massimi di attesa regionali per le prestazioni ambulatoriali (visite specialistiche e prestazioni strumentali) e in regime di ricovero (ordinario e diurno);
Miglioramento dell'appropriatezza prescrittiva (prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero ospedaliero) anche attraverso la sensibilizzazione dei prescrittori, la definizione di linee guida e l'applicazione di provvedimenti specifici che regolamentino le condizioni di derogabilità;
definizione dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici specifici su cui garantire l'appropriatezza temporale;
Sostegno alle attività del CUP regionale ed alle relative organizzazioni interne alle aziende per il coordinamento e la condivisione delle attività intra ed interaziendali;
Aumento della capacità di erogazione di prestazioni;
Monitoraggio dei tempi di attesa per un elenco di prestazioni ambulatoriali (visite specialistiche e prestazioni strumentali) e di ricovero (ordinario e diurno).
Azioni per la trasparenza delle liste d'attesa.
Il succitato provvedimento deliberativo è stato trasmesso alla competente Commissione Consiliare per il parere di cui all'art. 13 co.1 della L.R. 1/2011.
Occorre, infine, evidenziare che l'esigenza della riduzione delle liste d'attesa non è riferibile solamente alle prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite e strumentali) o in regime di ricovero, ma anche alle attività di postacuzie relativamente all'inserimento nelle residenze sanitarie assistite. A tal fine l'art. 13 comma 2 della L.R. n. 1/11 ha autorizzato per gli anni 2011 e seguenti, lo stanziamento di euro 5.000.000 per le attività di postacuzie da svolgersi nelle residenze sanitarie assistite (RSA) del territorio regionale.
Il PRGLA dovrà definire un elenco di prestazioni ambulatoriali e di ricovero per le quali fissare i tempi massimi di attesa regionali da sottoporre a monitoraggio secondo diverse modalità: ex ante attraverso il sistema CUP, ex post attraverso il flusso dell'ari. 50 (flusso SDO per i ricoveri). Per una conoscenza complessiva del fenomeno delle liste di attesa dovrà, inoltre, attivare un monitoraggio sistematico delle sospensioni delle attività di erogazione, dell'attività libero professionale intramuraria, della comunicazione e informazione sulle liste attraverso siti web. Infine, secondo le indicazioni che fornirà l'Agenas, si dovranno attivare le procedure per il monitoraggio dei tempi di attesa dei percorsi diagnostici e terapeutici dei pazienti con patologie oncologiche e cardiovascolari.
Nell'ambito delle attività poste in essere dall'Assessorato, inoltre, rientra l'istituzione, con Determinazione Dirigenziale n. 723 del 09.10.2009, di un gruppo tecnico regionale con la funzione, fra l'altro, di analizzare la situazione complessiva regionale riguardo ai tempi di attesa individuando le aree critiche, di definire proposte operative per l'ottimizzazione dei sistemi di prenotazione e di individuare i criteri di per la ripartizione dei fondi disponibili all'interno del territorio.
Per quanto sopra, pare potersi ragionevolmente ritenere che l'approvazione definitiva del Programma degli Interventi per la definizione del Piano Regionale delle Liste di Attesa che costituirà la struttura portante del PRGLA 2010-2012, consentirà di migliorare la gestione delle Liste d'Attesa, nonché di ridurre agli standard minimi definiti, i tempi per l'accesso alle prestazioni sanitarie con "l'obiettivo di promuovere la capacità del SSN di intercettare il reale bisogno di salute, di ridurre l'inappropriatezza e di rendere compatibile la domanda con la garanzia dei LEA" (PNGLA 2010-2012).
L'Assessore
Antonio Angelo Liori