CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 226/A

Risposta scritta dell'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica all'interrogazione PLANETTA sull'informazione, la tempistica, i modi ed i costi di realizzazione, gli eventuali vantaggi e svantaggi, e la eventuale compatibilità del gasdotto Galsi con la salvaguardia del territorio e della popolazione della Sardegna.

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In considerazione delle competenze in materia di pianificazione territoriale e paesaggistica regionale in capo a questo Assessorato, si ritiene di dover fornire alcuni elementi a supporto della risposta richiesta dall'On.le Planetta nell'interrogazione di cui all'oggetto.

QUESITI

    1. Ritengano che la realizzazione del progetto Gelsi compatibile con la salvaguardia del territorio e con l'incolumità della popolazione della Sardegna, del suo paesaggio, del suo patrimonio ambientale e archeologico, della sua economia rurale, della sua biodiversità e agro biodiversità, dei beni comuni identitari che rischiano di scomparire e degli interessi diffusi e dell'immagine dell'Isola nonché della ricettività turistica, e di tutto ciò che viene minacciato e messo a repentaglio dalla costruzione del suddetto gasdotto;

Nel dicembre del 2007 Galsi ha avviato con il Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e con il Ministero dello Sviluppo Economico l'iter autorizzativo per l'ottenimento dell'Autorizzazione Unica, che comprende la pronuncia di compatibilità ambientale dell'opera (VIA) e l'autorizzazione alla costruzione del gasdotto.

Il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è per quest'opera di interesse nazionale e comunitario, competenza del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, che si esprime di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sentito il parere delle regioni interessate (Sardegna e Toscana). Obiettivo dello Studio è proprio la compatibilità del progetto proposto dalla Galsi con la "salvaguardia del territorio e con l'incolumità della popolazione della Sardegna, del suo paesaggio, de/ suo patrimonio ambientale e archeologico, etc". Lo Studio d'Impatto Ambientale è stato presentato agli organi ed enti competenti nel luglio del 2008. Per quanto riguarda le competenze in capo alla regione Sardegna, il progetto è stato attentamente valutato dal Servizio SAVI dell'Assessorato Difesa dell'Ambiente, che, sulla base delle diverse richieste pervenute da differenti organismi ed Enti ma anche cittadini privati, istituzioni di salvaguardia ambientale, etc, oltre alle proprie osservazioni, ha ritenuto di esprimere una serie di osservazioni e richiedere modifiche e integrazioni alla Commissione tecnica appositamente costituita dal Ministero dell'Ambiente. Nel mese di giugno 2009, la commissione ministeriale, insieme ai funzionari del Servizio SAVI, dell'Assessorato degli Enti Locali, accompagnati dai tecnici Galsi e Snam, hanno effettuato un sopralluogo lungo tutto il tracciato in Sardegna, per verificare anche insieme a Forestale, Genio Civile, Soprintendenze, etc, le diverse proposte di variante pervenute. Nel mese di novembre 2009 il Ministero dell'Ambiente ha richiesto alla Galsi Spa di apportare al progetto alcune modifiche, accogliendo in tal modo le osservazioni pervenute e di predisporre alcuni documenti integrativi per garantire un maggior approfondimento sugli impatti dell'opera. Sono state accolte da Galsi le proposte di variante pervenute anche da privati proprietari di colture di pregio, inoltrate direttamente o attraverso comuni e/o province. Altre modifiche hanno riguardato aspetti più tecnici in caso di attraversamenti di infrastrutture, corsi d'acqua e zone acclivi, utilizzando tecnologie altamente specialistiche che minimizzano al massimo l'impatto con l'ambiente circostante. Altre importanti varianti al tracciato sono state apportate a causa di ritrovamenti archeologici. Poiché Galsi ha accolto le richieste di variante presentate, la commissione ministeriale ha richiesto, come documento integrativo, una descrizione dei sistemi di mitigazione degli impatti sulla componente marina e delle biocenosi di fondo. Galsi ha già espresso l'intendimento, per quanto riguarda la salvaguardia delle Prateria di Posidonia in corrispondenza delle aree di approdo, di utilizzare particolari sistemi di posa post-burying che ridurranno la larghezza della fascia interessata dallo scavo e la torbidità delle acque e che verrà sperimentato un sistema di reimpianto automatizzato delle fanerogame.

La Società ha prodotto tutta la documentazione richiesta dal Ministero dell'Ambiente e in data 30 dicembre 2009 ha pubblicato sui quotidiani l'avviso al pubblico. I documenti, così come previsto, sono attualmente all'esame del Servizio SAVI dell'Assessorato dell'Ambiente della RAS, che si sta adoperando per verificare che siano state tenute in considerazione le istanze di salvaguardia già espresse. Dopo tale verifica, emetterà un parere di compatibilità sull'opera che raccoglierà ulteriori eventuali osservazioni che dovessero pervenire in seguito alla nuova pubblicazione. Tale parere riporterà la richiesta di adozione di tutte le misure di mitigazione che si riterranno opportune al fine di raggiungere un elevato livello di protezione ambientale.

La Commissione del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, ha espresso l'intendimento di completare l'iter entro marzo del 2010.

    2. ritengano sufficientemente informata la popolazione e gli enti locali interessati dal progetto, ovvero quali iniziative intendano adottare ai fine di coinvolgerli fattivamente per chiarire e rendere note le reali ricadute, positive e negative, anche in termini occupazionali, di tale infrastruttura e i rischi ad essa connessi, soprattutto per le coste e i territori interessati, le aree protette, la fauna, la flora e gli habitat naturali, sia durante la fase di realizzazione dell'opera che successivamente;

Si ritiene che Galsi abbia correttamente dato diffusione al Progetto secondo le vie istituzionali previste e nel corso di numerose manifestazioni.

L'avvio del procedimento di VIA, cosi come previsto dalla normativa, è stato pubblicato su "Il Sole 24 Ore" e sull'"Unione Sarda" in data del 30 luglio 2008, riportando l'indicazione dei luoghi dove era possibile la consultazione e dove andavano indirizzate eventuali osservazioni. Copia di tutta la documentazione è stata depositata nelle sedi dei Comuni, Province, Regioni interessate e una copia cartacea per la consultazione è stata fornita all'ufficio Relazioni del Pubblico della Regione Sardegna, che ha provveduto a pubblicarla sul sito istituzionale. In data 31 dicembre 2009 è stata replicato l'iter in occasione delle integrazioni, modifiche e varianti introdotte da Galsi a seguito delle richieste pervenute.

Galsi ha incontrato singolarmente, anche più volte, le amministrazioni (sindaci, uffici tecnici competenti etc.) dei comuni sardi interessati dai tracciato del gasdotto, con particolare attenzione ai comuni di San Giovanni Suergiu, S.Antioco e Olbia.

Va inoltre dato atto alla Società che ha promosso l'informazione circa le ricadute economiche ed occupazionali con l'organizzazione del convegno svolto a Cagliari lo scorso 23 novembre "Il Gasdotto Galsi: nuova energia per la Sardegna". Sempre tra le iniziative di informazione e comunicazione si ricorda l'incontro del 17 luglio 2008 con le Associazioni ragionali del settore pesca per presentare il progetto e l'incontro del 18 luglio 2008 con le associazioni degli industriali a Cagliari dove sono state illustrate le varie fasi costruttive dell'opera per mettere tutte le imprese sarde nelle condizioni di potersi preparare e proporsi per una parte dei lavori nella fase di costruzione. Sempre nell'ottobre del 2008, all'Olbia Expo, Galsi ha presentato il progetto e tutti i dettagli relativi alla centrale di compressione alla popolazione olbiense. Recentemente il progetto è stato illustrato al gruppo di maggioranza del consiglio comunale di Olbia, con particolare riguardo alla stazione di compressione. Per il prossimo 20 febbraio, Galsi ha organizzato un convegno a Olbia, insieme a Confindustria Sardegna, per illustrare le potenzialità economiche e le ricadute sul territorio regionale del metanodotto Algeria - Italia via Sardegna.

    3. appaia verosimile che il costo del gas potrebbe risultare, per la Sardegna, superiore e mai inferiore a quello praticato all'interno dell'Unione Europea, in quanto la riduzione costituirebbe una forma di "aiuto di Stato" non consentita dalle regole comunitarie, peraltro ormai indirizzate all'utilizzo di fonti rinnovabili, tale da configurare il gasdotto Galsi un "affare'' soltanto per chi lo costruisce;

Attraverso la realizzazione del gasdotto Galsi la Sardegna verrà a fare parte del Sistema Gas Nazionale e quindi avrà accesso ad un mercato pienamente liberalizzato. Similmente a quanto avvenuto in tutti i paesi europei, è stata da tempo infatti liberalizzata in Italia la vendita di gas naturale ed energia elettrica a tutti i clienti, incluse le famiglie, sulla base di regole stabilite dall'Unione Europea con la finalità di produrre condizioni economiche più favorevoli grazie alla creazione di un mercato dell'energia competitivo tra una pluralità di soggetti offerenti. In Italia, in particolare, l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha definito regole nazionali dettagliate volte a favorire la creazione di un mercato e, nel contempo, a proteggere i clienti più deboli, in armonia con quanto previsto dall'Unione Europea.

Essendo la vendita del gas in Italia un'attività libera, gli utilizzatori sardi avranno la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore, similmente a quanto già avviene per l'energia elettrica.

In particolare per i clienti domestici, in analogia a quanto già avviene per l'energia elettrica, l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas definisce periodicamente il prezzo massimo di vendita del gas cui hanno diritto tutti i clienti nazionali c.d. "domestici".

Risulta quindi incomprensibile l'espressione contenuta nell'interrogazione secondo cui il costo del gas "potrebbe risultare per la Sardegna, superiore e mai inferiore a quello praticato all'interno dell'Unione Europea".

    4. esistano agli atti provvedimenti, ovvero quali misure ed iniziative la Giunta regionale vorrà adottare al fine di stabilire modalità e tempi, per quanto riguarda il collegamento dalla dorsale principale del Galsi (ai cui costi la Regione Sardegna, contribuirà per la sua quota societaria dell'11,6 per cento), alle reti cittadine per la distribuzione del metano alle utenze.

La Regione Sardegna, attraverso l'Assessorato dell'Industria, ha già finanziato i bandi per i bacini comunali. Per quanto riguarda l'adduzione secondaria tra la dorsale principale e le reti comunali, si stanno compiendo i necessari approfondimenti nell'intento di esplorare anche la possibilità di formalizzare un possibile accordo con SNAM.

l'Assessore
Gabriele Asunis