CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore della difesa dell'ambiente all'interrogazione LOCCI su possibili danni ambientali derivati dal gasdotto Galsi.
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L'interrogazione in oggetto pone alcune questioni relativamente alle interferenze ambientali del gasdotto Galsi, con particolare riferimento alla tutela del mare territoriale e delle praterie di Posidonia e della zona umida denominata Palude Rio Sassu, retrostante la zona dell'approdo, in Comune di San Giovanni Suergiu, per cui si richiama anche la nota del Ministero dell'Ambiente, Direzione Generale per la protezione della natura (nota DPN-2009-22416 del 22 ottobre 2009).
L'istruttoria di Valutazione d'Impatto Ambientale relativa al progetto Galsi, fa capo al Ministero dell'Ambiente, che si esprime di concerto con il Ministero per i Beni culturali, mentre la Regione Sardegna e la Regione Toscana sono chiamate ad esprimere un parere. La procedura, avvitata nel luglio del 2008, è in fase di svolgimento e in questo momento si sta procedendo all'esame delle integrazioni depositate dalla Società proponente in data 30 dicembre 2009.
Nel sottolineare la strategicità del progetto Galsi, già inserito nella programmazione regionale in quanto previsto dal Piano Energetico regionale della Regione Sardegna, adottato con D.G.R. 34/13 del 3 Agosto 2006, in merito alle tematiche oggetto dell'interrogazione in epigrafe, si precisa che:
lo Studio di Impatto Ambientale presentato dalla Società Galsi nel Luglio 2008 è stato attentamente valutato dal Servizio di Sostenibilità Ambientate e di Valutazione degli impatti della Regione Sardegna, che ha ritenuto di esprimere una serie di osservazioni con nota ufficiale, la n. 8855 del 27/04/09, inviata al proponente e al Ministero dell'Ambiente.
Il Servizio SAVI, coadiuvato da diversi funzionari di amministrazioni preposte alla tutela ambientale, hanno supportato i Commissari del Ministero dell'Ambiente nel corso del sopralluogo lungo il tracciato del metanodotto, svoltosi nel giugno del 2009. Nel novembre 2009, il Ministero dell'Ambiente ha richiesto alla Società Galsi di proporre alcune modifiche progettuali per rispondere alle osservazioni in merito alle criticità rilevate durante l'istruttoria e il sopralluogo, e di predisporre una serie di documenti integrativi per garantire un maggiore approfondimento sugli impatti dell'opera: tali richieste si sono concentrate tra l'altro sulla descrizione dei sistemi di mitigazione degli impatti sulla componente marina e delle biocenosi di fondo. La documentazione, per cui è stato pubblicato sui quotidiani l'avviso al pubblico in data 30 dicembre 2009, è attualmente all'esame del Servizio S.A.V.I. che sta verificandone i contenuti rispetto alle richieste.
Dopo tale verifica, questo Assessorato emetterà un parere di compatibilità sull'opera che raccoglierà ulteriori eventuali osservazioni che dovessero pervenire in seguito alla nuova pubblicazione. Tale parere riporterà la richiesta di adozione di tutte le misure di mitigazione che si riterranno opportune al fine di raggiungere un elevato livello di protezione ambientale;in merito all'interferenza con la Rete Natura 2000, la Società proponente ha presentato nella prima istanza gli studi per le valutazioni d'incidenza dei SIC e delle ZPS direttamente e indirettamente interferite dal tracciato, tra cui anche quelli relativi al SIC ITB042223 (Stagno di Santa Caterina) e ITB042226 (Stagno di Porto Botte). Dopo l'analisi di tale documentazione, il Servizio SAVI ha rappresentato al Ministero dell'Ambiente e alla Società Proponente la necessità di garantire una adeguata tutela di tutte le aree della Rete natura 2000 e delle IBA, tra cui quella dello Golfo di Palmas (punto 7 della già citata nota n. 8855 del 27 aprile 2009). Il Ministero dell'ambiente ha ritenuto a sua volta di richiedere ulteriori analisi e la documentazione integrativa, presentata nel dicembre 2009 e all'esame dei soggetti partecipanti all'istruttoria (nonché a disposizione del pubblico), contiene un approfondimento agli Studi di Incidenza relativi agli impatti dell'opera sulle Aree Protette appartenenti al sistema Natura 2000; tali studi, dietro esplicita richiesta del Ministero dell'Ambiente, hanno riguardato anche le IBA, tra cui quella del Golfo di Palmas;
le praterie di Posidonia dei tratti prospicienti i due punti di approdo sono stati oggetto di una campagna di monitoraggio, i cui risultati fanno parte delle integrazioni depositate dalla Società proponente;
la richiesta di valutare varianti di tracciato, al fine di contenere gli effetti dell'opera, è stata oggetto di lunghi confronti con la Società proponente, la quale, sulla base delle esigenze tecniche e delle richieste del Ministero dell'Ambiente, ha risposto con una serie di proposte, descritte nella documentazione integrativa oggetto di analisi, in particolare la scelta degli approdi di Porto Botte e Olbia è stata ampiamente dibattuta e la Società Proponente ha motivato tale scelta, condizionata da numerosi vincoli, tra cui la presenza di aree antropizzate, la tipologia di fondale e la conformazione della costa nei punti di approdo, le caratteristiche geotecniche, ecc.. Le varianti riguardano circa il 30% della percorrenza complessiva.
Stante quanto sopra si comunica che la procedura di VIA è mirata non solo alla valutazione di tutti gli effetti, positivi e negativi delle opere, ma anche alla definizione di adeguate misure di mitigazione degli impatti che non possono essere evitati, oltre che di misure di compensazione laddove siano prevedibili impatti residui.
Questo Assessorato ha provveduto e continuerà a provvedere, a fornire al Ministero dell'Ambiente, tutte le informazioni necessarie a garantire la più completa comprensione degli impatti ambientali prodotti dal progetto Galsi nel territorio della Regione Sardegna, compresi gli aspetti messi in evidenza nella interrogazione in oggetto, al fine di proporre tutte le misure necessarie per la minimizzazione e la mitigazione di tali impatti.
l'Assessore
Dott. Giuliano Uras