CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Consiglio regionale: i punti all’ordine del giorno della seduta di domani 16 marzo 2011
Cagliari, 15 marzo 2011 - Oltre alle dichiarazioni del presidente
della Giunta Ugo Cappellacci sulla vertenza entrate, sono quattro i punti
all’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale di domani (inizio
alle ore 10).
DL 216/A – parte prima (Disciplina transitoria dell’abbinamento dei
referendum regionali con le elezioni comunali e provinciali
Con lo scopo di consentire un risparmio nella spesa pubblica per il solo 2011,
il provvedimento presentato dalla Giunta punta a regolamentare le operazioni di
voto e di scrutinio nel caso di contemporaneo svolgimento del primo turno delle
elezioni amministrative e delle consultazioni referendarie regionali. Si
modifica il termine di scadenza prevista per l’indizione del referendum (30
gennaio) uniformandolo a quello previsto per la convocazione dei comizi
elettorali (55 giorni prima della votazione). Il Disegno di legge, infine,
attribuisce la precedenza al referendum nelle operazioni di scrutinio.
PL 242/A – Composizione dei consigli e delle giunte dei comuni e delle province
della Sardegna e disposizioni diverse in materia di enti locali
In attesa che la Regione si doti di una norma organica di settore, dalle
elezioni amministrative successive a quelle di quest’anno si intende applicare
la riduzione del 20% del numero dei consiglieri comunali prevista in ambito
nazionale dalla legge finanziaria 2010. Inoltre, il numero dei componenti delle
giunte comunali e provinciali non potrà essere superiore ad un terzo dei
consiglieri e, comunque, mai a più di 12. Nei comuni con meno di 15000 abitanti
il consiglio sarà presieduto dal sindaco.
Per attenuare il rischio di ingovernabilità, nel caso di paesi con meno di 3000
abitanti, il provvedimento, primo firmatario Franco Cuccureddu (Misto) esclude
dal calcolo del quorum (fondamentale nel caso si presenti una sola lista) gli
elettori iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero.
Si punta anche a cancellare le circoscrizioni ad eccezione della Municipalità di
Pirri a Cagliari e di quelle che formano nuclei residenziali omogenei ma non
legati all’area urbana del comune di riferimento. Gli statuti comunali, poi,
potranno eventualmente stabilire soppressioni, accorpamenti o altre forme di
decentramento. Ai componenti dei consigli circoscrizionali si attribuisce il
solo gettone di presenza alle assemblee per un totale massimo mensile non
superiore al 25% dell’indennità spettante al sindaco di riferimento.
Infine, si rimanda a future disposizioni di legge l’applicazione di una serie di
misure per il contenimento della spesa pubblica disposte lo scorso anno a
livello nazionale.
Mozioni 114 e
113 sulla illegittimità
della nomina del commissario straordinario del comune di Olbia Mariano Mariani
Con due distinte mozioni, primi firmatari il capogruppo Pd Mario Bruno e Roberto
Capelli (Misto), si chiede al presidente della Giunta Ugo Cappellacci e
all’assessore agli Enti locali Nicolò Rassu di annullare in sede di autotutela
la nomina del commissario straordinario del comune di Olbia. Secondo i
presentatori, Mariano Mariani non è in possesso dei requisiti richiesti
(l’appartenenza alla categoria dei dipendenti regionali). In particolare, viene
ritenuto palesemente illegittimo il successivo inquadramento dell’ex direttore
generale dell’Osservatorio economico soppresso con la legge finanziaria 2011.
Mozione 112 sullo stato delle
pratiche relative agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili,
eolico, fotovoltaico e biomasse, nonché sul piano energetico regionale non
ancora proposto dalla Giunta al Consiglio e sul mancato pronunciamento della
Regione Sardegna sulle linee guida nazionali entro il termine di legge del 31
gennaio 2011
La mozione, presentata dal centrosinistra, primo firmatario Luigi Lotto (Pd),
intende obbligare la Giunta e il suo presidente Cappellacci a presentare al
Consiglio, entro aprile, il Piano energetico regionale e ad elaborare gli
adeguamenti territoriali (riconosciuti per le Regioni Autonome) alle linee guida
del Governo sulla localizzazione degli impianti di produzione di energia da
fonti rinnovabili. Si contesta che sia trascorso, al riguardo, il termine del 31
gennaio 2011. Poi si denuncia il rinnovato interesse sul fotovoltaico da parte
di grossi gruppi finanziari estranei alle economie locali, mentre si teme la
costruzione di nuovi impianti eolici in zone di grande interesse naturalistico,
storico e paesaggistico (si cita un progetto di Enel Green Power a Oschiri,
località Balascia).
Infine, la mozione sollecita l’esecutivo a rendere usufruibili le agevolazioni
finanziarie previste lo scorso anno per l’installazione di piccoli impianti
energetici alternativi da parte delle imprese agricole. (M.M.)