CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 84
approvato il 15 aprile 2003


ORDINE DEL GIORNO FLORIS - TUNIS - BUSINCO, sulla necessità di impedire che la Sardegna diventi deposito di scorie nucleari.


IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni di legge n. 383/A "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2003)" e n. 384/A "Bilancio di previsione per l'anno 2003 e bilancio pluriennale per gli anni 2003-2005",

NELL'AFFERMARE che la ricchezza di cui andiamo orgogliosi e fieri, cioè "l'ambiente", sulla quale è fondato il progetto di crescita e di sviluppo della nostra Isola, non può e non deve essere seppellita da iniziative autonome del Governo nazionale e del Parlamento;

DENUNCIANDO che, secondo notizie apparse oggi su alcuni giornali, la Sardegna sarebbe candidata ad ospitare depositi di scorie nucleari;

RESPINGENDO come gravissimo e inaccettabile un atto di tal genere e dichiarando che tale eventuale candidatura sarebbe da bocciare con forza e da respingere con sdegno;

NEL RICORDARE come la Sardegna sta già subendo da anni il peso enorme di servitù militari derivanti da accordi internazionali, ivi compreso quello causato dalla base nucleare di Santo Stefano e da poligoni di tiro;

RIBADENDO che sarebbe insopportabile dover subire un'ulteriore servitù di così estrema pericolosità per la salute pubblica e per l'ambiente, oltre che estremamente dannosa per l'immagine e quindi per l'economia della Sardegna,

impegna il Presidente della Regione

1) a contrastare in tutte le sedi una tale iniziativa, respingendo con nettezza il tentativo di fare della Sardegna un'area ad alto rischio ambientale;

2) a mobilitarsi presso il Parlamento nazionale e presso le Commissioni di merito affinché un eventuale tentativo in tal senso da parte del Governo venga impedito con tutti i possibili strumenti giuridici.

Cagliari, 9 aprile 2003


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 15 aprile 2003.