CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 66
approvato il 16 maggio 2002


ORDINE DEL GIORNO SPISSU - CORONA - MURGIA - VARGIU - CAPELLI - FADDA - BALIA - GRANELLA - COGODI - SANNA Giacomo - FALCONI - VASSALLO, sulla situazione del settore chimico in Sardegna.


  IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione sulle mozioni n.64 e n.65 riguardanti la situazione del settore chimico in Sardegna;

Premesso che quanto accade nel settore chimico nazionale desta fortissime preoccupazioni a causa della politica dell'ENI che ha proceduto a scorporare le proprie attività destinandone altre ad intese con imprese straniere e dismettendone alcune, come avvenuto per l'impianto Clorosoda di Porto Torres;

Preso atto che l'ENI ha confermato la volontà di disimpegno dalla chimica;

Ritenuto che l'industria costituisce un elemento fondamentale dello sviluppo dell'economia della Sardegna e che le attività chimiche rappresentano circa un terzo del valore aggiunto della produzione industriale in senso stretto;

Valutato che l'ENI intende procedere alla dismissione delle attività chimiche anche in modo frammentato con la cessione di singoli stabilimenti o parte di essi, determinando così una prospettiva drammatica per l'industria chimica italiana, per quella sarda in particolare e per il futuro dei lavoratori;

Considerato che una tale prospettiva avrebbe conseguenze gravissime in Sardegna, non solo a causa della perdita di importanti posti di lavoro, ma in modo particolare per lo smantellamento di una parte decisiva dell'apparato industriale sardo che costituisce e ha costituito fonte di ricchezza, di reddito, di capacità professionali e produttive ;

Ritenuto che le politiche dell'ENI debbano trovare la coesione delle Istituzioni sarde e delle forze economiche e sociali per contrastare anche con proposte alternative un disegno di disimpegno e di dismissione di impianti decisivi per il mantenimento delle produzioni chimiche e dell'assetto degli stabilimenti di Porto Torres, di Macchiareddu e di Ottana  nei quali devono essere mantenuti gli investimenti per l'adeguamento e la messa in sicurezza degli impianti;

PRESO ATTO che è in corso il tentativo di far confluire le proposte di rilancio industriale in un Accordo di programma per la qualificazione dei poli chimici della Sardegna, al fine di ottenere un forte impegno delle imprese e delle istituzioni locali, regionali e statali verso la promozione di iniziative di nuovi investimenti,

impegna la Giunta regionale

1) a difendere, potenziare e riqualificare l'apparato produttivo chimico sardo;

2) a perseguire l'obiettivo dell'Accordo di programma per la  qualificazione dei poli chimici in Sardegna;

3) a promuovere quindi ogni iniziativa presso il Governo Nazionale e presso l'ENI perché si costituisca un tavolo negoziale nazionale nel quale definire l'assetto degli stabilimenti chimici e gli interventi di conservazione della capacità di produzione degli impianti che ne impedisca il degrado e la conseguente inevitabile chiusura;

4) a predisporre un piano di rilancio dei siti industriali su cui insistono gli impianti chimici, anche attraverso azioni di recupero e di risanamento di tutte le aree infrastrutturate e dotate di servizi non impegnate dagli impianti chimici e utili a processi di reindustrializzazione e di nuovi insediamenti nei settori della chimica, della farmaceutica, della ricerca;

5) a porre in essere tutte le iniziative necessarie a superare le condizioni strutturali che creano diseconomie all'industria chimica e a qualunque attività industriale, quali il costo dell'energia e la movimentazione dei fluidi "pipe line" e delle produzioni;

6) a definire con il Governo Nazionale, l'ENI, le istituzioni locali e le forze sociali nell'ambito dell'Accordo di programma-quadro strumenti mirati di formazione dello sviluppo e di nuovi insediamenti produttivi nei siti di Porto Torres, Macchiareddu, Ottana, destinando risorse che attraverso gli strumenti della programmazione negoziata esistenti a Porto Torres e Ottana favoriscano il rilancio e le nuove iniziative;

7) a predisporre analoghi strumenti per l'area di Macchiareddu-Sarroch;

8) a riferire entro tre mesi in Consiglio regionale sull'insieme delle iniziative assunte e sullo stato della vertenza.

Cagliari, 16 maggio 2002


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del
16  maggio 2002.