CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII LEGISLATURA

Interpellanza n. 86/a

INTERPELLANZA PUSCEDDU - SELIS - CUGINI - LAI - PIRISI - DEIANA - DETTORI Ivana - FADDA - IBBA - BIANCU -  DEMURU - DORE - SPISSU sulle direttive e modalità applicative per l'attuazione del programma di informatizzazione diffusa e alfabetizzazione informatica e linguistica.


I sottoscritti,

premesso che l'articolo 34 della legge regionale 20 aprile 2000, n. 4, approvato a seguito dell'iniziativa politica dei consiglieri regionali del centrosinistra in occasione della discussione della legge finanziaria 2000, autorizza la Giunta regionale a predisporre un programma di intervento di lire 60.000.000.000, di cui lire 35.000.000.000 nell'anno 2000 e lire 25.000.000.000 nell'anno 2001, per favorire attraverso i Comuni l'informatizzazione diffusa e l'alfabetizzazione informatica e linguistica;

considerato che il comma 4 del succitato articolo 34, come modificato dall'articolo 8 della legge regionale 5 settembre 2000 n. 17, prescrive "che gli aiuti siano erogati dai comuni anche per la frequenza di attività formative finalizzate all'ottenimento di qualifiche professionali connesse con l'informatizzazione";

considerato altresì che il comma 5 del succitato articolo 34 recita che "le attività formative sono realizzate presso strutture formative accreditate dalla Regione che garantirà l'effettuazione degli esami di qualificazione con commissioni d'esame nominate ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale 1° giugno 1979, n. 47";

viste le deliberazioni della Giunta regionale del 20/6/2000 n.26/1, del 8/8/2000 n. 34/23 e del 13/9/2000 n. 37/8, rese esecutive, riunite e coordinate dal decreto dell'Assessore della programmazione del 25 settembre 2000 n. 93/prog., pubblicato sul BURAS e sui quotidiani locali;

ritenuto che i sopracitati atti amministrativi abbiano di fatto disatteso quanto previsto dalla legge relativamente alla alfabetizzazione informatica e linguistica per il fatto che:

- le somme autorizzate per il 2000 (lire 10.000.000.000) non sono state accreditate ai comuni per essere devolute, sotto forma di buono per la frequenza, ai cittadini aventi diritto;

- è stato approvato un progetto, denominato "Sardegna 2000", che prevede la seguente formazione a cascata: il CRS4 formerà i primi 20 formatori, che a loro volta formeranno e coordineranno i successivi 400 formatori, che in sedi opportunamente dislocate sul territorio, a loro volta dovranno formare i 25.000 giovani con lezioni teoriche e pratiche esclusivamente nel campo dell'alfabetizzazione informatica e telematica;

atteso che l'alfabetizzazione informatica e linguistica dovrebbe essere attuata con procedure rapide, snelle, trasparenti, verificabili e certificabili, al pari di quelle legate all'informatizzazione diffusa, soprattutto al fine di evitare il rischio dell'esclusione dei soggetti culturalmente deboli nei confronti dell'uso delle nuove tecnologie;

fermamente convinti che occorra evitare ulteriori marginalizzazioni derivanti dalla non compiuta fruizione dei nuovi saperi di cittadinanza (informatica e lingue straniere) che assumono oggi la stessa importanza che in passato hanno avuto il leggere, lo scrivere e il far di conto;

fortemente preoccupati del concreto rischio di assistere ad un boom in termini di diffusione dell'hardware e della connettività senza una adeguata formazione in grado di rendere gli utenti padroni e non sudditi del mezzo;

ritenuto che il piano di alfabetizzazione informatica, per rispondere alle esigenze di modernizzazione della Sardegna, dovrà possedere un carattere di massa, con caratteristiche di continuità e sistematicità, di diffusione sul territorio, di accessibilità in termini di costi, attraverso momenti di pianificazione locale e di verifica istituzionale, organizzativa e contenutistica;

richiamata l'interpellanza n. 79 Spissu e più, sulle direttive e modalità applicative del programma di "informatizzazione diffusa e alfabetizzazione informatica e linguistica", articolo 19, L.R. 40/'90;

chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori della programmazione, della pubblica istruzione e del lavoro per conoscere:

1) i motivi del mancato rispetto delle norme di legge relative all'alfabetizzazione informatica e linguistica da attuarsi attraverso i comuni della Sardegna;

 

2) i costi ed i tempi di realizzazione del progetto "Sardegna 2000";

 

3) le ragioni per le quali, per quanto concerne l'alfabetizzazione informatica degli studenti, non sia stato previsto un collegamento con il "Piano per lo sviluppo delle tecnologie didattiche 1997-2000" (PSTD), attuato dal Ministero della Pubblica Istruzione, anche attraverso i progetti di "Multimedialità in classe";

 

4) se non ritengano opportuno che, grazie alla direttiva 133 ed alla nuova legge sull'autonomia scolastica, le scuole della Sardegna possano essere utilizzate in orari diversi da quelli delle lezioni per molteplici attività, tra cui la realizzazione di corsi di alfabetizzazione informatica che oltretutto presenta due principali vantaggi: il primo legato alla diffusione capillare della rete scolastica, che permette di rispondere alla caratteristica di presenza diffusa sul territorio; il secondo legato alla possibilità di sfruttare le attrezzature informatiche già presenti nelle scuole, permettendo di abbattere i costi iniziali;

 

5) se non condividano il fatto che il Piano di alfabetizzazione informatica necessita di sinergie e di un coordinamento tra le istituzioni ed i vari soggetti sociali (imprese, sindacato, giovani in formazione, insegnanti, associazioni studentesche ecc.) per fare in modo che gli Istituti scolastici possano svolgere un ruolo attivo ed integrato nella creazione di percorsi di alfabetizzazione;

 

6) se non ritengano di modificare le direttive per fare in modo che, attraverso norme attuative snelle e trasparenti, vengano identificati criteri di qualità, erogazione, copertura dell'utenza a partire dal recupero dei gap generazionali e professionali (bandi comunali rivolti a persone over 50, a categorie specifiche di lavoratori dipendenti espulsi dal ciclo produttivo di recente ecc.), nonché di utenze specifiche all'interno delle agenzie formative classiche (scuole, università, centri di formazione);

 

7) se condividono l'esigenza di realizzare interventi formativi, specificando le modalità e le risorse finanziarie, al fine di rispondere alle esigenze dei singoli in termini di competenze acquisite o da acquisire secondo la conformità a determinati standard di qualità:

 

1) conformità alle indicazioni del Ministero della P. I. per il riconoscimento dei crediti formativi per gli studenti delle scuole superiori;

 

2) conformità ai criteri dei Ministeri del Lavoro e della Funzione Pubblica per la formazione professionale;

 

3) conformità ai requisiti per il conseguimento della Patente europea di informatica;

 

8) se non ritengano opportuno ed urgente accantonare la proposta di formare i formatori per fare in  modo di attivare da subito l'alfabetizzazione informatica e linguistica attraverso il ricorso ai docenti del sistema scolastico e formativo, in possesso di adeguate competenze informatiche e quantificati in circa 8000, come si evince dal monitoraggio effettuato dal CRS4 con il progetto Marte, oggetto dell'apposito Accordo di programma quadro (APQ3) relativo al "Progetto per la realizzazione di un sistema di apprendimento su rete tecno-educativa", stipulato nell'ambito dell'Intesa istituzionale di programma tra il Governo della Repubblica e la Giunta regionale in data 21 aprile 1999;

9) quali iniziative, infine, intendano porre in essere per consentire, in tempi rapidi e certi, a migliaia di giovani sardi la possibilità di veder riconosciuto l'accertamento di professionalità, per le qualifiche informatiche, richiesto tramite le Sezioni circoscrizionali dell'impiego ai sensi dell'articolo 14 della Legge 56/1987.

Cagliari, 11 ottobre 2000