CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Sulla continuità territoriale non ci saranno passi indietro, afferma Amadu davanti alla IV Commissione consiliare, ma permangono le critiche sui ritardi per il nuovo bando


Cagliari, 18 giugno 2003 - "Sulla continuità territoriale non accetteremo passi indietro, neanche dallo Stato": così ha affermato questa mattina l'Assessore ai Trasporti, on. Tore Amadu, nel corso della sua audizione davanti alla IV Commissione consiliare - Lavori Pubblici e Trasporti - presieduta dall'on. Marco Tunis.

Dall'esposizione dell'Assessore e dalla discussione che ne è seguita, sono emersi diversi aspetti relativi alla gestione e agli eventuali miglioramenti della situazione attuale, aspetti che hanno indotto la Commissione a programmare quanto prima un incontro con i parlamentari sardi  per verificare la possibilità di assumere iniziative, particolarmente per la continuità territoriale delle merci, ed un successivo incontro a Roma, su proposta dell'on. Masia, con la Commissione Trasporti della Camera, dove ribadire le ragioni e le richieste della Sardegna in merito alla mobilità dei suoi abitanti.

All'audizione, convocata a seguito di alcune interpellanze sul tema della continuità, erano presenti anche il Vicepresidente on. Morittu, e gli onorevoli Masia, Dore, Pirisi, Giacomo Sanna, Carloni, Lai e Petrini, quest'ultimo subentrato nei giorni scorsi all'on. Granara.

Nell'illustrare l'interpellanza n. 369, della quale è primo firmatario insieme ad altri esponenti Ds, Morittu ha espresso preoccupazione per i ritardi relativi al bando della nuova gara tra i vettori aerei, i cui contratti scadono nel gennaio del 2004. Dopo aver evidenziato i difetti derivanti dall'attuale regime di continuità territoriale, sia per l'insufficienza delle tratte sia per le deficienze sulla disponibilità dei posti che hanno provocato un contenzioso ancora aperto, Morittu ha sostenuto che lo Stato avrebbe previsto l'estensione dei benefici anche ad altre Regioni, penalizzando di fatto la Sardegna che verrebbe a subire una riduzione delle risorse, mentre niente è stato fatto per la continuità territoriale delle merci. Pertanto ha chiesto all'Assessore Amadu di conoscere le iniziative che intenderebbe assumere per migliorare la situazione attuale.

Anche l'on. Lai, primo firmatario dell'interpellanza n. 214, unitamente ad altri consiglieri dell'opposizione, ha esposto le medesime problematiche, sollecitando risposte da parte dell'Assessore.

L'ultima interpellanza, la n. 357, presentata dall'on. Floris insieme a Businco e Tunis, è stata illustrata da quest'ultimo che, riferendosi a notizie apparse sulla stampa, ha chiesto delucidazioni su un presunto "modello sardo" di continuità, elaborato dall'Assessorato, secondo il quale non vi sarebbe esclusiva sulle rotte.

L'Assessore Amadu, dopo aver ribadito che sulla continuità non saranno accettate proposte riduttive rispetto alle attuali condizioni, ha evidenziato l'impegno costante della Regione nella commissione paritetica con l'ENAC per una  continua valutazione delle norme esistenti e la ricerca di miglioramenti per estendere i benefici a favore dei sardi.

Lunedì 23 giugno, ha anticipato Amadu, si terrà a Roma un nuovo incontro di approfondimento, ma si è già avuta l'assicurazione che le risorse disponibili saranno tutte per la Sardegna in quanto lo Stato non intende attivare ulteriori tratte di continuità territoriale in altre regioni italiane.

Ad oggi, ha proseguito Amadu, rimane però ancora un punto interrogativo che riguarda il contenzioso aperto da Air One per un rimborso relativo ai voli aggiuntivi richiesti nella scorsa stagione estiva, il cui importo si aggirerebbe sugli 80 miliardi di lire, addirittura superiore alle risorse a disposizione per l'attuazione della continuità, che ammontano a circa 70 miliardi.

Purtroppo, il lodo arbitrale per il contenzioso non è stato ancora insediato, ed è impossibile fare previsioni sui tempi di soluzione della vicenda, mentre il Consiglio di Stato, ha detto ancora Amadu, ha chiuso tutti i ricorsi esistenti sull'assegnazione delle rotte.

In questo quadro, l'ENAC, che gestisce in pratica tutti i costi derivanti dall'applicazione delle norme e che riceve i fondi dallo Stato, non intende modificare la situazione fino a quando non sarà risolto il contenzioso che potrebbe assorbire tutte le risorse esistenti. La Sardegna però, ha precisato Amadu, non intende assolutamente far gravare sui sardi gli eventuali costi di una soluzione negativa del contenzioso e pertanto ha chiesto che lo Stato vi provveda con altri fondi.

Questa situazione di incertezza, ha detto ancora Amadu, ha bloccato di fatto l'espletamento delle procedure per il nuovo bando di concorso che consentirebbe di introdurre innovazioni, richieste a gran voce dai sardi, e particolarmente dagli emigrati, quali l'aumento delle tratte agevolate ed il numero dei voli. L'Assessore ha smentito categoricamente quanto riferito dalla stampa circa l'esistenza di un particolare "modello" di continuità, ed ha sottolineato che il cosiddetto "modello corso" richiede ingenti risorse e pertanto non è applicabile. Il nostro modello, ha affermato Amadu, privilegia i residenti. Sarebbe comunque opportuno che la continuità territoriale avesse un "imprimatur" istituzionale, magari con una specifica norma del DPEF dello Stato.

Dopo aver annunciato che nel periodo estivo, l'Alitalia proporrà nuovi collegamenti dalla Sardegna per Pisa e Bologna a tariffe ridotte, Amadu ha sostenuto che, per quanto riguarda le merci, le norme interpretative della legge ne hanno finora bloccato l'applicazione . A questo punto sarebbe opportuno un intervento dei parlamentari sardi per introdurre un correttivo, magari nella prossima legge finanziaria nazionale.

I componenti della Commissione, nel prendere atto delle dichiarazioni dell'Assessore, hanno comunque esposto le loro osservazioni. Critici sono stati Masia, Dore e Giacomo Sanna, particolarmente sui tempi per l'espletamento della nuova gara, così come Morittu, il quale ha sostenuto che già da gennaio si temeva che ci fossero ostacoli al nuovo bando.

Se Masia ha messo in evidenza i disagi dei viaggiatori sardi, spesso costretti a lunghe attese in aeroporto, evidenziando comunque la necessità di procedere al nuovo bando per aumentare sia le tratte sia il numero dei voli, Petrini ha ricordato che ogni anno, sono circa 10.000 i sardi, e di questi circa 5000 in sedia a rotelle, portatori di handicap, invalidi o disabili, che devono andare a Bologna o Firenze per particolari terapie o comunque per motivi sanitari. Non viaggiano per piacere o per vacanza, ha sottolineato Petrini, ma perché questi viaggi per loro sono vitali, e non possono farne a meno. Sarebbe quindi opportuno individuare norme che consentano di facilitare questi trasferimenti, sia dal punto di vista logistico che da quello economico, considerando che generalmente chi viaggia in queste condizioni ha la necessità di un accompagnatore.


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