CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XII legislatura

Una proposta di legge nazionale, sulla riforma dell'ICI, presentata in Consiglio dagli onorevoli Masia, Balia ed Ibba


Cagliari, 22 gennaio 2003 - I cittadini proprietari di aree edificabili pagano, ogni anno, agli enti locali una "imposta che spesso diventa iniqua, perché quelle aree edificabili, per le quali versano anche molti euro di ICI, non potranno mai essere utilizzate per costruire alcunché".

I consiglieri regionali dello SDI-SU, Pierangelo Masia, Peppino Balia e Mondino Ibba, nei giorni scorsi hanno presentato, nell'Assemblea regionale, una Proposta di legge nazionale con la quale sollecitano una profonda revisione dell'Imposta comunale sugli immobili (l'ICI), una imposta particolarmente onerosa, che viene pagata anche sulle aree considerate edificabili.

Spesso, hanno detto gli onorevoli Masia, Balia ed Ibba, nel corso di una conferenza stampa di presentazione della proposta, le aree non sono utilizzabili per alcun tipo di attività edificatoria, perché "senza le opportune norme programmatorie, la cosiddetta pianificazione attuativa, i comuni non possono rilasciare le necessarie licenze edilizie e le aree, edificabili di diritto, non sono tali di fatto".

Perché vengano predisposti, approvati e diventino operativi i piani "di fattibilità", gli strumenti urbanistici comunali che prevedono destinazioni precise per lo sviluppo dei comuni, possono passare anche decenni ed i proprietari di aree, in origine agricole e che non possono produrre redditi elevati, pagano come se, invece, da quegli stessi terreni potessero trarne un utile. "Una situazione di grave ingiustizia, ha detto Pierangelo Masia, che con questa proposta di legge nazionale si vuole sanare".

La proposta di legge, che è stata inviata anche agli altri Consigli regionali perché la approvino e "spingano" il Parlamento ad un riesame della delicata materia fiscale, prevede che i valori catastali delle zone considerate di espansione (quelle in teoria edificabili) vengano adeguati alla "nuova realtà solamente quando esiste un piano attuativo, che prevede ed autorizza l'edificabilità delle aree stesse".

Non è più possibile pagare tributi ingiustamente, hanno detto i consiglieri Masia, Balia ed Ibba, così come è opportuno prevedere la restituzione delle somme "ingiustamente" versate.


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