CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 358 del 2 agosto 2007
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PL n. 220 Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna.
Cagliari, 2 agosto 2007 - La seduta si è aperta sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. All'esame del Consiglio regionale il PL n. 220 Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna.
In apertura l'on. Marrocu ha chiesto dieci minuti di sospensione per permettere alla settima commissione di approvare una risoluzione. La richiesta è stata accolta. Alla ripresa il presidente Spissu ha ricordato che erano ancora sospesi gli articoli 6 (con gli emendamenti 4, 16, 15), l'emendamento 18 all'articolo 9 bis, e tutto l'articolo 12.
L'assessore Dadea ha chiesto di esaminare subito l'articolo 12 (Piano regionale per la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica) e poi ritornare all'articolo 6 (razionalizzazione degli interventi). Di diverso parere l'on. Oscar Cherchi (Misto Uds) che ha chiesto di riprendere invece dall'articolo 16 (cioè dalla norma finanziaria) . L'on. Capelli (Udc) ha detto di non essere d'accordo sulla proposta della giunta di rinviare la discussione dell'articolo 6. Noi non possiamo - ha sostenuto - continuare a rimandare gli articoli.
L'on. Spissu ha deciso di procedere con l'articolo 12 (Piano regionale per la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica). A questo articolo è stato presentato un emendamento di sintesi il numero 19, primo firmatario l'on. Gessa, che sostituisce gli emendamenti 11 e 12 e l'articolo 12. L'emendamento di sintesi, su cui l'on. Dedoni ha chiesto il voto elettronico palese, è stato approvato (presenti 67 , votanti 66, sì 66).
All'art. 16 è stato presentato l' emendamento di sintesi n. 20 che sostituisce l' emendamento n. 13 presentato a questo articolo. Su questo emendamento sono intervenuti gli on. li: Capelli (Udc) che ha proposto un emendamento orale all'emendamento per prevedere una quota non inferiore all'1% per la ricerca biomedica; Maninchedda (Fas) che ha proposto un altro emendamento orale "i soggetti che accedono all'utilizzo del fondo previsto dal precedente comma di norma non possono accedere ad altri fondi di provenienza regionale".
Sono intervenuti anche gli onorevoli Lai, Oscar Cherchi (AN), Balia (Misto), Gessa (Progetto Sardegna, Uras (Prc), Masia (Misto), Liori (An), Uggias (Margherita)
L'assessore Dadea, intervenendo nel dibattito, ha sottolineato l'esigenza di dare maggiori risorse a questo settore ma solo dopo la verifica della congruità delle risorse messe a disposizione. La modifica potrà essere fatta nella prossima finanziaria. L'emendamento 20, con l'emendamento orale proposto dall'on. Maninchedda, è stato approvato. Rapida approvazione anche per l'art. 17 (Norme finali). I lavori proseguono SEGUE R.R.
Prosegue la discussione della legge sulla promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna. All'esame l'art.6.
Dopo l'approvazione dell'art. 17 della legge sulla ricerca scientifica, l'Aula ha esaminato l'articolo 6 (Razionalizzazione degli interventi e unificazione delle competenze), precedentemente sospeso, sul quale è intervenuta l'on. Maria Grazia Caligaris (Sdi-Rnp). "Ritengo che il Testo così come è stato concepito dalla Commissione sia soddisfacente - ha detto l'on. Caligaris - ma sono anche d'accordo con ciò che diceva ieri l'on. Oscar Cherchi, e cioè che la competenza dovrebbe essere trasferita alla Cultura". "La legge statutaria - ha continuato - rende molto difficile fare una distinzione tra presidente della giunta e assessore. Sono contraria all'accentramento dei poteri nelle mani della giunta regionale". "Qualora dovesse essere preso in considerazione l'emendamento 15, mi pare che la giunta abbia già abbastanza competenza. Credo quindi che abbia senso avere un'unica regia e che questa regia debba rimanere a capo di un assessorato".
Secondo l'on. Luciano Uras (P.R.C.) "l'art. 6 ha una sua logica, su cui la Commissione ha concordato: istituisce il Fondo unico regionale; unifica le competenze per l'attuazione degli interventi nel settore presso un unico assessorato regionale; istituisce la Consulta regionale, i comitati tecnici consultivi regionali d'area, e l'Anagrafe regionale". Per quanto concerne poi l'emendamento 15, l'on Uras ha aggiunto: "Con questo sistema riportiamo la verità nell'ordinamento".
"Stiamo mettendo ordine - ha ribadito - ad una volontà chiara del legislatore, che con la legge 31 del 1998 proponeva di scegliere in un ambito più ampio di professionalità in modo che si potessero migliorare le strutture, stabilendo che alla direzione generale non potessero concorrere le nomine conferite a personale in servizio ed in quiescenza dell'amministrazione regionale e delle altre amministrazioni pubbliche della Sardegna".
"Gli articoli e gli emendamenti che parlano di razionalizzazione degli interventi - ha concluso l'on. Uras - devono essere espressi con scrutinio palese, in modo che ci sia la massima trasparenza". (lu.sa.)
Sull'assegnazione della gestione della ricerca alla presidenza della giunta il Consiglio si divide. Lunga discussione sull'articolo 6 (razionalizzazione degli interventi regionali).
Si discute ancora, animatamente, sull'articolo 6 della legge sulla ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica per disciplina la razionalizzazione degli interventi regionali. La discussione verte principalmente su due emendamenti (15 e 16); il primo considera insufficiente il vincolo del 20 per cento di ricorso all'esterno per incarichi dirigenziali imposto dalla legge 31/98; il secondo ritiene che la ricerca vada assegnata non più a un assessorato, come indicato in legge, ma alla presidenza della giunta. E mentre l'on. Atzeri (Psd'az) ritiene che la delicatezza dell'argomento (i cospicui fondi muovono molti interessi) richieda il voto segreto "per evitare atteggiamenti intimidatori", l'on. Cugini (Sinistra autonomista) invita a non perdere di vista l'unità dell'aula (espressa nel voto del passaggio all'esame degli articoli) che deve accompagnare le riforme. Prudenza sulla legge 31. E' superata? Si provveda a modificarla, tenendo conto che quella legge, allora innovativa, è stata espressione di un lavoro unitario e anche le modifiche richiederanno del tempo. Inaccettabile che si usino altre leggi in itinere per farlo. Di qui l'invito al ritiro degli emendamenti, anche per evitare conflitti che "rischiano di trasformare l'aula in una sezione di partito di paese".
L'on. Oscar Cherchi (Uds) invita "a non fare pasticci", ritenendo che il richiamo generico (in legge) dell'attribuzione della ricerca "a un assessorato" indistinto prevedeva un dibattito sereno. Cherchi ritiene che debba essere, per affinità, la Cultura ad occuparsene. Quanto alla nomina dei dirigenti, ci penserà la giunta a suo tempo; non occorre, a suo dire, intervenire oggi modificando, tra l'altro, una legge importante come la 31.
Anche l'on. Balia (Misto) ha chiesto il ritiro degli emendamenti "estemporanei" che rischiano "di pasticciare la legge" per il semplice fatto che uno dice e l'altro smentisce. Nel conto va messo anche l'emendamento 4 che assegnava alla Programmazione le competenze. Modificare la legge 31? "A me sembra strumentale", mentre "è un controsenso" che da una parte si incentivi il pre-pensionamento dei dirigenti (legge finanziaria) proponendo incentivi e, dall'altro, si richiamino in servizio persone che di quegli incentivi hanno goduto.
Il presidente del gruppo Ds, on. Marrocu, ritiene pregiudizievole minare l'unanimità del Consiglio e della stessa maggioranza, che ha assunto, sul problema, toni anche critici. Tuttavia ha sostenuto gli emendamenti ("non si stravolge la 31 se nella dirigenza regionale non si ritrovano le figure professionali adeguate. Non possiamo ignorare che alcuni assessorati si trovano in difficoltà"). Quanto alla assegnazione della ricerca alla presidenza, "a me sembra sia l'allocazione più idonea, essendo, la presidenza, il luogo di collegialità della politica della giunta".
Ma l'on. Dedoni (Riformatori) considera "un cavallo di troia" il pretesto di modificare la legge 31 di straforo, formalmente per un'esigenza particolare, che, tuttavia, crea il precedente e insiste perché ad occuparsi di ricerca sia la Cultura, pur riconoscendo a Soru "competenza nella materia" e, con punta di malignità, ritenendo che il presidente possa avere qualche interesse diretto.
E' singolare - ha detto l'on. Capelli (Udc) - che gli stessi consiglieri proponenti abbiano firmato, contestualmente, tre emendamenti dissimili tra loro. Altro che "razionalizzazione degli interventi". Le competenze? Essendo esclusivamente contabili (distribuzione e uscita finanziaria delle risorse) poiché il merito è affidato ad altri, ad occuparsene dovrebbe essere la Programmazione. Il ricorso a professionalità esterne? Come fa l'on. Marrocu (e la sinistra) a non tutelare i dipendenti regionali. Se fosse il centro destra, a proporlo, sgriderebbe allo scandalo. (adel)
Approvata la legge sulla Ricerca scientifica = In precedenza maggioranza battuta sull'emendamento 4 all'articolo 6 = Lettera di dimissioni dalla carica di Vice presidente dell'on. Eliseo Secci, che accetta l'incarico di Assessore al Bilancio
Con una votazione presso che unanime (72 presenti, 71 voti a favore, e la sola astensione come da prassi del presidente dell'Assemblea) la Legge sulla Ricerca scientifica e tecnologica è stata approvata.
Lungo dibattito con interruzioni (numerose) sull'articolo 6 e sugli emendamenti. Su uno dei quali la maggioranza è stata battuta con una votazione a scrutinio elettronico palese dalla minoranza che nella circostanza ha avuto il supporto di numerosi consiglieri del centro sinistra. Si tratta dell'emendamento 4 che propone l'unificazione delle competenze per l'attuazione degli interventi presso l'assessorato al Bilancio. L'emendamento era stato presentato dal relatore Gessa e altri consiglieri di maggioranza, ma era stato ritirato dagli stessi proponenti e per ciò fatto proprio dall'on Capelli (Udc). Nel dibattito sono intervenuti consiglieri Chicco Porcu (Ps), Massimo Dadea (Assessore al Personale), Giuseppe Atzeri (Misto Psd'Az), Luciano Uras (Rc).
Al termine della votazione il Presidente on. Giacomo Spissu ha quindi dato lettura della lettera dell'on. Eliseo Secci (Margherita) con cui rassegna le dimissioni dalla carica di Vice presidente del Consiglio, avendo accettato di assumere l'incarico di Assessore alla Programmazione e Bilancio.
La seduta è stata tolta e i lavori riprenderanno nel pomeriggio alle ore 16,30. (LP)