CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 311 del 7 marzo 2007
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Articoli finali della legge Statutaria, la cui approvazione è prevista in giornata. Non convince la composizione della Consulta di garanzia ne le incompatibilità dei componenti.
Cagliari, 7 marzo 2007 - La prevedibile l'approvazione della legge statutaria in tarda mattinata porta l'intera giunta in Aula. Tutti presenti per un atto formale al quale si annette particolare importanza nel processo delle riforme. Ma non tutto va liscio: si inizia la seduta in ritardo (Aula semivuota) e di sospende mezzora, a mezzogiorno, per mancanza del numero legale. Insomma, i soliti contrattempi di un dibattito che ogni tanto s'infiamma, ma poi diventa fiacco.
Approvato rapidamente l'articolo 34, che delega la giunta a redigere i testi unici di riordino e semplificazione della normativa vigente, si sopprime il successivo (art. 35, Regolamenti) essendo stata raggiunta l'intesa bipartizan sull'utilità ad affondarlo (61 su 61 i voti sugli emendamenti, un paio, soppressivi totali).
La discussione si riapre sulla Consulta di garanzia, prevista dall'articolo 36: tre i membri, di cui due eletti dal Consiglio e un terzo dal Consiglio delle autonomie. I papabili: magistrati, anche a riposo, professori universitari ordinari di materie giuridiche e avvocati con almeno 15 anni di servizio. Il punto cruciale è rappresentato dal comma 3, che esclude, per i suddetti membri, qualunque tipo di attività o impiego, facendo prefigurare all'on. Vargiu (Riformatori) una Consulta "di magistrati in pensione". In secondo luogo sembra fuor di luogo (Pisano, Riformatori) che la statutaria nomini chi deve esercitare garanzia sullo Statuto, cioè su legge di rango superiore; ancor peggio se (La Spisa, FI) non viene fatta salva la terzietà dell'organismo che, in realtà, assume una matrice politica di chiara emanazione, considerato che per l'elezione (Rassu, FI) è richiesta nelle due prime votazione la maggioranza dei due terzi e nella terza la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, circostanza che consentirà alla maggioranza di esprimere i propri candidati. L'on. Pisano ricorda come, a livello nazionale, il Parlamento elegge solo un terzo dei componenti e lamenta il fatto che, così congegnata, la legge escluda le minoranze.
L'on. Porcu (PS) raccoglie l'osservazione e chiede la sospensione dei lavori per concertare, nell'emendamento della maggioranza che riscrive il primo comma dell'articolo, un testo rispetto del diritto delle opposizioni ad essere rappresentate. Interruzione laboriosa, che consente di trovare l'accordo attraverso una correzione orale.
Ma c'è aria di numero legale e mentre Pittalis (Udeur) rinvia la verifica intervenendo e chiedendo alla maggioranza maggiore presenza in aula, sull'emendamento che chiede la soppressione del comma 3 (incompatibilità dei membri della Consulta) la presenza dei consiglieri non è sufficiente a garantire la prosecuzione dei lavori. Mezzora di sosta. (adel)
La legge Statutaria in dirittura d'arrivo: manca solo l'articolo 40
Cagliari, 7 marzo 2007 - In dirittura finale la legge Statutaria della quale sono stati approvati questa mattina gli articoli 36, 37, 38 e 39. Manca ormai all'appello l'ultimo articolo, il 40, che è stato sospeso dal Presidente Giacomo Spissu, per una questione tecnica che necessita di essere approfondita. I lavori del Consiglio sono stati pertanto aggiornati a questo pomeriggio alle ore 16,30.
Nel corso della seduta antimeridiana, l'articolo 36 e quello successivo 37 hanno a lungo impegnato l'Aula. Si tratta degli articoli concernenti l'istituzione e la composizione della Consulta di garanzia (36) e le sue funzioni (37). Numerosi gli interventi per dichiarazione di voto sull'articolo 36 e sugli emendamenti. Per Pierpaolo Vargiu (Rif), lo sforzo "apprezzabile" del Presidente Pinna di aggiustare con un emendamento orale alcuni aspetti dell'articolo non impedisce di esprimere un giudizio critico sull'articolazione generale della norma. "Stiamo creando una consultina" ha sottolineato Vargiu. Per Giommaria Uggia (Margherita), vi sono alcuni aspetti della norma che sollevano dei dubbi sul raggiungimento degli obiettivi per quanto riguarda la rappresentanza dell'opposizione all'interno della Consulta e la rappresentanza dei generi in ossequio al principio della parità. Anche Giorgio La Spisa (Fi) ha preso atto delle correzioni annunciate da Pinna, ma "le critiche di Uggias manifestano l'imperfezione del sistema: da un lato si intende valorizzare la radice politica della Consulta dall'altro la si impoverisce nel reclutamento". Di parere opposto Luciano Uras (Rc), che non crede che "magistrati o avvocati in attività siano più indipendenti dalla politica rispetto a quelli in pensione, semmai qualche dubbio del contrario". Infine Raffaele Farigu (Misto): essersi rifugiati in discussioni di questo tipo rispetto alla assoluta offesa che si reca alle istituzioni consiliari con questa Consulta: si tratta solo di un trastullo.
L'articolo 36 è stato quindi approvato a maggioranza, e successivamente, dopo una breve discussione generale in cui sono intervenuti Pierpaolo Vargiu (Rif) ("Prerogative molto importanti per la Consulta ma metodo di selezione curiale") e Giovanni Pileri (Fi) ("necessaria una correzione tecnica sul comma 6 dell'articolo 24 concernente le incompatibilità"), anche l'articolo 37 è stato approvato. Rapida votazione anche per i successivi articoli 37, 38 e 39 tutti concernenti disposizioni transitorie. Infine l'articolo 40 . Un emendamento dell'opposizione (Em. 231 sulle disposizioni da applicarsi nella corrente legislatura) è stato respinto per pochi voti a scrutinio segreto: con 39 voti contrari e 35 favorevoli. Per quanto riguarda l'emendamento 769, presentato dalla maggioranza concernente l'applicabilità delle norme previste dall'articolo 17 dello Statuto è stata riscontrata una eccezione tecnica, che come detto, il Presidente ha deciso di voler approfondire. L'articolo 40 è stato quindi sospeso ed i lavori rinviati a questo pomeriggio alle ore 16,30. (LP)