CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 308 del 1° marzo 2007
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La legge Statutaria: lavori sospesi per mancanza del numero legale
Cagliari, 1 marzo 2007 - I lavori pomeridiani del Consiglio regionale sono ripresi sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. La seduta è stata subito sospesa per la mancanza del numero legale. I lavori riprenderanno alle 18,30.
(R.R.)
La legge statutaria: Ancora un rinvio di trenta minuti chiesto dall'on. Biancu (La Margherita)
Cagliari, 1 marzo 2007 - Stentano a riprendere i lavori del Consiglio regionale. Alla ripresa, dopo la sospensione dovuta alla mancanza del numero legale, il presidente del Consiglio Giacomo Spissu ha messo in votazione la verifica del numero legale chiesta dall'on. Dedoni (Riformatori). Verificato che in aula era presente il numero legale previsto dal regolamento, l'on. Pinna (Progetto Sardegna) ha detto all'aula che l'emendamento 757 era stato ritirato. L'on. Biancu (Margherita) ha chiesto mezz'ora di sospensione. Il presidente Spissu ha chiesto ai consiglieri se fra trenta minuti l'Assemblea sarebbe stata in condizioni di lavorare perché in caso contrario sarebbe stato meglio rinviare i lavori a domani.
I lavori sono sospesi sino alle 19
(R.R.)
La legge statutaria: approvato l'articolo 23 bis
Cagliari, 1 marzo 2007 - Alla ripresa dei lavori il presidente Spissu ha ricordato che l'emendamento 757 all'articolo 23 bis era stato ritirato.
Sugli emendamenti sono intervenuti, anche più volte, gli on. Uggias (La Margherita), Pisano (Riformatori), Vargiu (Riformatori), Rassu (F.I.), Caligaris (Sdi-Rnp).
L'aula ha approvato l'emendamento 787, che prevede che le cause di ineleggibilità previste dall'articolo 23 bis non hanno effetto se l'interessato cessa dalle funzioni per dimissioni, trasferimento, revoca dell'incarico o del comando, collocamento in aspettativa almeno 180 gg prima ( non 90 come previsto nel testo) della data di scadenza della legislatura.
Il Consiglio ha approvato anche l'articolo 23 bis e l'emendamento 779 .
Bocciato l'emendamento 305, presentato dai Riformatori, che prevedeva la non immediata rieleggibilità dei consiglieri regionali che abbiano rivestito continuativamente per tre intere legislature la carica di consigliere regionale. Sull'emendamento si è sviluppato un ampio dibattito. A favore, oltre ai presentatori Pisano e Vargiu anche l'on. Caligaris (Sdi rnp). Contrari, invece, l'on. Pittalis (Misto) che ha detto che queste cose devono essere gestite dalla politica e dai partiti e non dai legislatori; l' on. Porcu (Progetto Sardegna) che ha invitato i Riformatori a ritirare l'emendamento per poter riflettere meglio sul problema dei limiti del mandato su cui, politicamente, il gruppo di Progetto Sardegna, è d'accordo. Se non dovesse essere ritirato - ha concluso - voteremo contro. L'on. Moro (AN) ha detto che deve essere il popolo ad aver in mano le sorti del singolo consigliere. "Chiedo ai colleghi Riformatori - ha affermato - di ritirare l'emendamento che è lesivo della volontà popolare. E' una forzatura. L'on. Uras (PRC) vota contro questo emendamento anche perché PRC è convinta che il massimo delle legislature debbano essere due e non tre. L'on. Artizzu (AN) è contrario a questo emendamento. Il popolo decide chi vuole come amministratore - ha detto Artizzu - davanti a questo principio non si possono imporre limiti. L'on. Serra (Fas) ha, invece, dichiarato il voto a favore di questo emendamento. Si deve fare - ha detto - lo stesso ragionamento fatto ieri per la parità. Non possiamo lasciare che la scelta di chi candidare sia appannaggio solo dei partiti. 15 anni di permanenza in Consiglio per una persona mi sembrano sufficienti. I lavori del Consiglio proseguono. (R.R.)
Le cause di incompatibilità al centro della seconda parte dei lavori pomeridiani sulla Legge statutaria: il dibattito proseguirà domani mattina
Cagliari, 1 marzo 2007 - La seconda parte della seduta consiliare di questo pomeriggio, presieduta dal Presidente Giacomo Spissu, è stata interamente occupata dalla discussione dell'articolo 24 che disciplina le cause di incompatibilità per le cariche di Presidente, assessore e consigliere regionale. Un dibattito lungo e analitico con un ricco numero di interventi per dichiarazione di voto, che non è terminato ed è stato rinviato a domani mattina.
Nella discussione generale su articolo ed emendamenti è intervenuto l'on. Giovanni Moro (An), che già come nella precedente seduta a proposito delle cause di ineleggibilità, ha criticato l'eccessivo dettaglio che caratterizza l'articolo. "Meglio sarebbe stato riferirsi al quadro normativo generale a livello nazionale", piuttosto che mettere in atto "questo atteggiamento punitivo verso gli esponenti di istituzioni importanti e di prestigio fra cui si annoverano le istituzioni militari e delle forze dell'ordine che nelle esperienze parlamentari hanno sempre dato importanti contributi". Per Moro bisogna "dire no alla cultura del sospetto e della riserva personale permanente".
"Considerazione per il precedente intervento da parte dell'on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori) per il quale "si sta costruendo un quadro normativo caratterizzato da un grado eccessivo di dettaglio" Si sta facendo una legge di rango superiore e di carattere generale "non una normativa che deve costruire una rete a maglie così strette". Incomprensibile per Vargiu che non si preveda incompatibilità per gli assessori regionali che detengono per 5 anni un grande potere e che si stabilisca l'ineleggibilità per sindaci dei piccoli comuni.
Chiusa con questi due interventi la discussione generale si è passati alla votazione e discussione dei singoli emendamenti. Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Sergio Pisano (Riformatori), Giovanni Pileri (Fi), Nicolò Rassu (Fi), Pierpaolo Vargiu (Riformatori), Maria Grazia Caligaris (Sdi Rnp), Franco Ignazio Cuccu (Udc), Giorgio La Spisa (Fi), Pietro Pittalis (Udeur). Conclusa la votazione degli emendamenti soppressivi, è stato posto in votazione l'articolo 24 che è stato approvato. La discussione si è quindi spostata agli emendamenti aggiuntivi e su questi è stata come detto rinviata a domani mattina alle ore 10. (LP)