CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

------------------------------------

Nota stampa
della seduta n. 305 del 28 febbraio 2007

------------------------------------

La legge Statutaria: sospesa la votazione sull'articolo 20 . Acceso dibattito sugli emendamenti che prevedono la parità di rappresentanza in giunta.

Cagliari, 28 febbraio 2007 - E' stata sospesa la votazione dell'articolo 20 della legge statutaria. Un ampio dibattito si è sviluppato sul comma quattro "Nel rispetto del principio delle pari opportunità tra donne e uomini, ciascun genere è rappresentato tra gli assessori in misura non inferiore ad un terzo". A questo comma sono stati presentati tre emendamenti: Il 191 (Caligaris), il 333 (Corrias e più) e 698 (Ladu e più). Il contenuto di questi tre emendamenti è sostanzialmente identico: sostituire le parole "in misura non inferiore ad un terzo" con le parole "in misura paritaria".
Il presidente della prima commissione, dopo una breve sospensione dei lavori dell'Aula per cercare di trovare un'intesa ha proposto un emendamento orale cioè inserire dopo le parole "tra gli assessori" l'inciso "in modo tendenzialmente paritario e, comunque, in misura non inferiore a un terzo".
Sull'emendamento orale si è sviluppato un ampio dibattito. L'on. Caligaris (Sdi- Rnp) ha ringraziato i colleghi però ha sottolineato la contraddittorietà dell'articolo così emendato. Da un lato - ha detto -si riafferma il principio della pari opportunità ma poi si aggiunge "in modo tendenzialmente paritario". Se viene accolto il principio paritario non può essere accolto un "principio tendenzialmente paritario". Il Consiglio regionale vuole negare il principio della pari rappresentanza. E' un'occasione persa. Io non accetto- ha concluso l'emendamento orale e mantengo il mio emendamento.
Per l'on. Simonetta Sanna (Margherita) il discorso della politica dei generi dovrebbe partire proprio da un modo diverso di fare politica. Purtroppo, questo non sta avvenendo.
L'on. Artizzu (An) ha chiesto, su questo emendamento, il voto a scrutinio segreto.
Il presidente Spissu ha fatto verificare dagli uffici se era ancora possibile dato le dichiarazioni di voto e ha sottolineato che in questa materia è meglio votare a scrutinio palese.
L'on. Barracciu (Ds) ha dichiarato il voto favorevole all'emendamento 333 e ha detto con "stupore" che in questo Consiglio siamo al paradosso. Per affossare gli emendamenti che sanciscono il principio della democrazia paritaria - ha detto - si richiama il principio della "dignità delle donne". E' assurdo. Ormai per il livello culturale e politico che abbiamo raggiunto è necessaria una coercizione normativa nei confronti dei partiti per far avere più spazio alle donne nelle istituzioni. Ci sono contraddizioni e paure che non trovano giustificazioni. Faccio appello alle forze progressiste di questo Consiglio regionale.
L'on. Cocco (La Margherita) ha sottolineato le molte banalità che si sono dette sulla parità dei generi e ha citato l'articolo 3 della Costituzione. Rivolta al presidente della Prima commissione ha ribadito che le donne non si accontentano di un terzo ma che è necessaria la pari rappresentanza in giunta cioè il 50%.
L'on. Lombardo (F.I.) ha dichiarato il voto a favore dell'emendamento 333. Sono fortemente contraria - ha detto - alla formulazione "ipocrita" dell'emendamento orale presentato dal presidente Pinna. Sui principi siamo tutti d'accordo poi quando si deve tradurre questi principi in atti concreti ci si tira indietro. E' importante che il Consiglio sui pronunci sulla parità di accesso alle cariche elettive ma anche, e soprattutto, sulle nomine. E' una battaglia per la democrazia. Dobbiamo cambiare la cultura e la mentalità. Spero che in quest'aula prevalga il buon senso - ha concluso - e non l'istinto di sopravvivenza degli uomini.
Anche l'on. Corrias (Ds) voterà a favore dell'emendamento 333. E' ingeneroso - ha detto - parlare di "emendamento ipocrita" presentato dall'on. Pinna. Se quest'aula, e non lo auspico, bocciasse questo emendamento già avere un terzo di donne in giunta sarebbe un passo avanti. Speriamo però che il Consiglio approvi questi emendamenti è un'occasione irripetibile che la classe politica ha per essere alla pari con il resto d'Europa.
L'on. Lanzi (Prc) vota a favore dell'emendamento 333 e ha annunciato il voto a favore di tutto il suo partito. Si è invece espressa negativamente sulla richiesta di voto segreto: "Bisogna avere il coraggio di dichiarare a viso aperto la propria posizione".
L'on. Pileri (F.I.) ha dichiarato il suo voto a favore degli emendamenti 191 333 698. Bisogna fare un atto di coraggio - ha detto - ed introdurre la parità in giunta, l'emendamento orale proposto è offensivo della dignità femminile.
L'on. Cerina (Progetto Sardegna) ha annunciato il suo voto a favore. Sono consapevole che la politica è l'arte della mediazione ma qui si tratta di un'affermazione di principio. La consigliera di Progetto Sardegna ha detto di essere convinta che l'emendamento andrà a finire come "le grida di Renzo di manzoniana memoria".
Per l'on. Pisu (PRC) questa materia non è un argomento che riguarda solo le donne ma tutta la società. Chiedo all'on. Artizzu di riflettere sulla questione di voto segreto. E' un errore politico grave. Bisogna votare alla luce del sole. In questo Consiglio regionale i diritti civili sono da sempre sottovalutati. Il concetto delle pari opportunità deve essere interpretato in un solo modo: in senso paritario. Voto a favore degli emendamenti presentati dalle colleghe.
L'on. Randazzo (Udc) ha chiesto il voto elettronico palese.
L'on. Capelli (Udc) ha detto di votare contro gli emendamenti . "Sono contro le riserve indiane - ha detto - e sono per la parità di accesso". Precostituire dei percorsi che superano diritti degli altri è una profonda ingiustizia. In questi banchi si deve arrivare dopo esserselo meritato. Io voterò anche per la soppressione del comma 4 dell'articolo 20.
Silvio Cherchi (Ds) ha presentato un emendamento orale all'emendamento orale presentato dall'on. Pinna. Il termine "tendenzialmente" dell'emendamento orale potrebbe essere sostituito con il termine "prioritariamente". Comunque, se non dovesse passare l'emendamento orale, l'on. Cherchi voterà a favore dell'emendamento 333.
L'on. Vittorio Lai (Misto Udeur) ha dichiarato di votare a favore dell' emendamento.
L'on. Cugini (Ds) voterà a favore dell'emendamento ma ha detto ai firmatari di tenere presente che forse non c'è la maggioranza necessaria per approvarlo e, quindi, potrebbe essere bocciato. L'on. Cugini è anche a favore dell'emendamento orale proposto dall'on. Cherchi.
Anche l'on. Gessa (Progetto sardegna) ha dichiarato di essere favorevole agli emendamenti. Approvando questo emendamento - ha detto - si risarciranno le donne dei ritardi e delle discriminazioni subite.
Mario Floris (Uds) ha segnalato che argomenti così delicati meriterebbero maggiore attenzione. Questa statutaria doveva maturare prima di essere portata in aula. In questa legge c'è un miscuglio. Il problema delle donne non va trattato in maniera così superficiale. Deve essere visto nel complesso. Il leader dell'Uds voterà contro gli emendamenti.
L'on. Frau (Progetto sardegna) ha dichiarato il suo voto favorevole e ha apprezzato il grande lavoro fatto dalla commissione . Sono convinto - ha affermato -che in questo momento stiamo approvando una legge che lascerà un segno.
L'on. Francesco Sanna (La Margherita) ha detto che il comma quattro dell'articolo 20 è una norma all'avanguardia che non c'è in nessuna regione italiana. L'on. Sanna ha proposto di sospendere il voto su questo articolo per trovare un accordo.
L'on. Pirisi (Ds)ha detto che quello che sta succedendo in aula ha dell'incredibile. " Se è vero che abbiamo fatto una legge avanzata non riesco a capire perché in commissione non si sia sviluppato su questo punto un dibattito ampio. In Aula c'è il caos su questo argomento. Assistiamo a colleghi che sconfessano il proprio operato . La situazione è complicata. Sospendiamo l'articolo per capire cosa vogliamo fare".
L'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris) ha detto che se si parla di parità la percentuale degli assessori donna deve essere del 50%. L'errore, semmai, è nella stessa formulazione del testo dell'articolo 20. Fortza Paris voterà a favore degli emendamenti paritari.
Il presidente della Prima commissione ha chiesto la sospensione del voto sull'articolo 20. Delle stesso parere anche l'assessore Dadea. Il capogruppo di progetto Sardegna l'on. Porcu ha proposto di sospendere l'articolo 20, proseguire i lavori fino alle 14. Convocare la prima commissione alle 15,30 per poi riprendere i lavori pomeridiani alle 17.
L'on. Capelli (Udc) ha detto di essere contrario a qualunque sospensione anche perché ci sono state dichiarazioni di voto.
L'aula ha votato di sospendere la discussione dell'articolo 20 e di riprenderla questo pomeriggio alle 17. I capigruppo e i componenti della prima commissione si riuniscono alle 15,30.
L'Aula in apertura di seduta aveva anche approvato l'emendamento 108 (soppressivo del comma 2 all'articolo 20) su cui sia la commissione che la giunta avevano dato parere positivo. I lavori del Consiglio proseguono.
(R.R. )

La legge statutaria: si discute l'articolo 21 (funzioni della Giunta regionale). Esercizio provvisorio: Dadea chiede a Diana di ritirare la "richiesta dei termini per la relazione di minoranza". La risposta questo pomeriggio

Cagliari, 28 febbraio 2007 - Con una parentesi nella discussione della legge statutaria, riguardante la proroga dell'esercizio provvisorio è quindi proseguita la seduta del Consiglio. E' infatti intervenuto l'assessore Massimo Dadea, che, rivolgendosi ai banchi dell'opposizione ed in particolare al consigliere Mario Diana, ha chiesto che si possa portare all'attenzione dell'Aula al più presto il disegno di legge che proroga l'esercizio provvisorio (la Terza commissione ha approvato un apposito testo unificato nella giornata di ieri) e per fare questo che si rinunci alla richiesta dei termini previsti dal regolamento per la presentazione della relazione di minoranza. In caso contrario, ha detto Dadea, la Giunta chiederà il dimezzamento dei termini medesimi come previsto dal regolamento consiliare. E' intervenuto l'on Mario Diana (An) che aveva avanzato ieri la richiesta dei termini, il quale ha preso tempo per consultarsi con i gruppi dell'opposizione e il quale ha annunciato di poter dare una risposta nella seduta di questo pomeriggio.
I lavori sulla legge Statutaria sono pertanto proseguiti con la discussione generale (sotto la presidenza di turno del Vice presidente Eliseo Secci) sull'articolo 21 (le funzioni della Giunta regionale) e sui relativi emendamenti. Per l'on. Luciano Uras (Rc), "la lettera "g" del secondo comma dovrebbe essere soppressa"; Uras, che ha presentato un emendamento al proposito ed un secondo emendamento modificativo della stessa parte della legge, ritiene infatti che sarebbe riduttivo lasciare alla giunta un ruolo "così fortemente condizionato". Critico anche il Consigliere Giovanni Moro (An): "La Sardegna di questo passo diventa zona franca in tema di diritti e zona franca per un presidenzialismo male interpretato". Emblematico che "il Consiglio discuta del programma di governo ma non voti: non si dà sostanza politica all'azione di governo", oltretutto, ha affermato "l'autonomia degli assessori si trasforma in una sovranità assai limitata". Dubbi anche da parte di Maria Grazia Caligaris (Sdi Rnp) per la quale "esiste un grave problema di equilibrio fra poteri che questa legge non è in grado di mediare". L'on Caligaris, quindi, riprendendo il tema precedente sulla parità, ha sottolineato che "una giunta paritaria può garantire trasversalità alle politiche di genere". Per Giorgio La Spisa (Fi), l'articolo 21 che ripropone come i precedenti la questione del rapporto fra poteri "tende ad assegnare funzioni estremamente limitate alla giunta rispetto a quelle del presidente". Sono emblematiche le lettere (a) e (b) del secondo comma che da un lato disegnano una "giunta revocabile in qualunque momento dal presidente" a dispetto del ruolo di attuaziuone del programma a lei assegnato, e dall'altro ad essa si assegnano funzioni meramente residuali. L'importante e delicato lavoro della commissione è stato invece sottolineato da Francesco Sanna (Margherita), che ha osservato come secondo l'articolato "gli assessori sono coloro che svolgono autonomamente precisi incarichi assegnati loro dalla legge". Secondo Sanna, proprio qui "si evidenzia la sovranità della legge nella determinazione degli incarichi" rispetto alla figura del Presidente. Per quanto riguarda la lettera (g), invece essa evidenzia che il Consiglio è dominus rispetto all'esecutivo. Infine fortemente critico Mariano Contu (Fi), che ha sottolineato quelli che a suo giudizio sono errori interpretativi contenuti nel secondo comma della legge e che riguardano le differenze fra Consiglio ed esecutivo. Quanto alla parte che concerne i poteri regolamentari della Giunta, ha ossertvato che "il potere regolamentare è del Consiglio".
Il presidente Giacomo Spissu (che nel frattempo aveva preso la guida dei lavori) ha chiuso la seduta rinviando la discussione al pomeriggio alle ore 17. (LP)