CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 249 del 29 novembre
2006
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All'esame del Consiglio l'esame della Proposta di legge n. 246 "Orari di apertura degli esercizi commerciali. Modifica della legge regionale 18 maggio 2006, n. 5.
Cagliari, 29 novembre 2006 - I lavori del Consiglio regionale sono ripresi questa mattina sotto la presidenza dell'on. Claudia Lombardo. All'esame dell'assemblea legislativa la proposta di legge n. 246 (Giagu e più) "Orari di apertura degli esercizi commerciali. Modifica della legge regionale 18 maggio 2006 n. 5". Il relatore Franco Sabatini (La Margherita) si è rimesso alla relazione scritta. Dopo la sospensione di qualche minuto l'on. Artizzu (AN) ha chiesto la verifica del numero legale. Mancando il quorum richiesto la seduta è stata sospesa per 30 minuti. (r.r.)
Dopo la sospensione per mancanza del numero legale è ripreso il dibattito sulla legge per il Commercio
Cagliari, 29 novembre 2006 - Alla ripresa dei lavori l'on. La Spisa (F.I.) ha chiesto, nuovamente, la verifica del numero legale. Constatato che in Aula era presente il numero dei consiglieri previsto, il presidente Lombardo ha dato la parola all'on. Capelli (Udc), primo iscritto a parlare del dibattito generale. La proposta di legge all'esame del Consiglio sostanzialmente modifica due punti della legge sulle attività commerciali per consentire una maggiore flessibilità degli orari di chiusura degli esercizi commerciali al dettaglio nei periodi di maggiore afflusso turistico ed in occasione di eventi e di manifestazioni di particolare rilevanza. Nella legge si propone che, ferma restando la concertazione prevista dalla legge, in tali periodi sia possibile estendere l'orario di chiusura oltre le ore 24 e derogare all'obbligo di chiusura nella giornata del Ferragosto e, per la sola città di Cagliari, anche nella giornata del primo maggio. L'on. Capelli, in apertura di intervento, ha ricordato che è la terza volta, nell'arco di pochi mesi che il Consiglio regionale affronta la legge sul commercio. Nel testo esitato dall'aula nel maggio del 2006, infatti, c'erano parecchie imprecisioni che potevano essere evitate con un maggior approfondimento in commissione. L'on. Capelli ha chiesto un confronto aperto sull'argomento non legato a pregiudiziali di carattere politico e scevro da condizionamenti. Per il consigliere dell'Udc l'Aula deve promuovere il lavoro, i consumi, l'aumento del Pil, maggiori servizi. La legge esitata dal Consiglio dovrà essere ben meditata perché non è possibile che si ritorni in aula per la quarta volta. Piccolo strascico polemico della seduta di ieri nell'intervento dell'on. Ibba (Misto Sdi Su) che ha dichiarato "intervengo così cerco di guadagnarmi lo stipendio". Entrando nel merito della proposta di legge, l'esponente socialista, ha ricordato che la legge approvata nel mese di maggio del 2006 è stata la prima riforma del commercio e che era chiaro che fosse necessario un periodo di applicazione per poterne scoprire i limiti. Per Ibba la proposta di legge all'esame del Consiglio modifica solo "leggermente" la legge n. 5. Questi miglioramenti serviranno a rendere più dinamico il settore e a fornire un migliore servizio all'utente. Per l'on. Oscar Cherchi (Uds) la legge che il Consiglio sta per modificare ha creato malumori e proteste. Malumori anche all'interno della stessa maggioranza che è "in difficoltà e traballante". In questa situazione il presidente Soru cerca di fare l'equilibrista tra la maggioranza e i suoi assessori. La legge sul commercio è uno dei tanti esempi di un diffuso malessere. "E' stato un vero autogol - ha detto - che abbiamo fatto tutti insieme perché la legge era stata approvata all'unanimità". Oscar Cherchi ha auspicato un lavoro proficuo tra maggioranza e opposizione per correggere gli errori ed esitare una buona legge. L'on. Silvio Cherchi (Ds) ha riconosciuto che la legge esitata dal Consiglio è stata frutto di una "sottovalutazione" dei problemi e delle peculiarità del settore in Sardegna. In commissione è stato confermato l'impianto della legge n. 5 e corretto gli errori. Silvio Cherchi ha ricordato che la Proposta di legge non può essere "una gabbia calata dall'alto" e proprio per questo è stato previsto che le decisioni debbano essere prese dagli enti locali dopo un'ampia e obbligatoria concertazione. (R.R.)
Depau: una legge importante; utile il riesame in commissione per un settore che ha avuto improvvise e notevoli modificazioni
Cagliari 29 novembre 2006 - Con l'intervento dell'assessore al Commercio, Luisanna Depau, si è conclusa la seduta di questa mattina, per dar tempo alla Commissione di merito di esaminare gli emendamenti pervenuti.
Nel suo intervento l'assessore ha sottolineato di condividere la proposta dell'on. Roberto Capelli, circa la necessità di avviare un ampio confronto senza pregiudiziali sul tema del commercio. Non è stata invece disattenzione, ha detto l'assessore, il fatto che si sia reso necessario ritornare tre volte sulla legge per il commercio. La vera ragione, a detta della signora Depau, sta nel fatto che su questa materia non vi è stata alcuna regolamentazione per molti anni ed il settore si è profondamente modificato.
Il problema maggiore -come ha ricordato l'assessore- è stato dover intervenire quando "sono cambiate molte cose soprattutto nella grande distribuzione, con una crescita improvvisa e senza regole". La legge, ha quindi concluso la signora Depau si è rivelata molto importante, e la necessità di riprenderla in esame in commissione è stata ugualmente utile. Concludendo ha espresso soddisfazione per l'importante intuizione dei "centri commerciali naturali" elogiando il fatto che Cagliari abbia spontaneamente avviato una sorta di esperimento spontaneo.
E' stato quindi votato e approvato il passaggio all'esame degli articoli. I lavori proseguiranno questo pomeriggio alle ore 16,30. (LP)