CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 242 del 10 ottobre 2006

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Ripresa la seduta del Consiglio con la discussione di una serie di interpellanze

Cagliari, 10 ottobre 2006 - I lavori del Consiglio regionale sono ripresi nel pomeriggio inoltrato sotto la presidenza del Vice presidente, on. Eliseo Secci (Margherita), con la discussione di varie interpellanze.
La prima della serie (la n. 188 a firma Capelli e più) ha avuto ad oggetto gli aiuti per gli investimenti nelle aziende agricole secondo il Por, per quanto attiene al comparto equino. E' stata illustrata dal primo firmatario Roberto Capelli (Udc) che ha ricordato come "nell'elaborazione delle graduatorie delle domande" siano previste facilitazioni (10 punti in più) per le aziende aderenti a organizzazioni di filiere, come le cooperative, consorzi etc). Tutto ciò però contrasta con la realtà del comparto equino per il quale in Sardegna non risultano organizzazioni di filiera, il che escluderebbe di fatto tale settore dai contributi europei.
Nella risposta l'assessore all'Agricoltura Foddis, ha ricordato che la Giunta ha sempre riservato un'attenzione notevole al comparto equino, ed ha spiegato come certe misure siano state attuate per incentivare i produttori a organizzarsi in associazioni al fine di avere maggiore forza sui mercati. Precisando che le graduatorie regionali sono tuttavia ancora provvisorie, ha ribadito l'attenzione della Regione per il settore dei cavalli.
Nella contro replica Capelli si è dichiarato parzialmente insoddisfatto ed ha esortato l'assessore a rivedere la situazione.
Sono state quindi discusse le interpellanze n. 193 (Capelli e più) e n. 194 (Pirisi e più) sull'inserimento della Provincia di Nuoro e dell'Ogliastra nel novero delle regioni colpite dalla siccità. Capelli ha ricordato come sia del tutto improbabile che una situazione di siccità colpisca alcune zone mentre altre confinanti e vicinissime ne siano esenti ("A meno che sul nuorese non abbia gravitato per mesi la classica nuvoletta di fantozziana memoria"). Ha detto che le verifiche effettuate dai tecnici abbiano avuto una campionatura eccessivamente limitata.
Sostanzialmente dello stesso avviso il primo firmatario della seconda mozione, Peppino Pirisi (Ds), che ha ricordato la gravissima situazione economica delle zone interne che dovrebbe indurre a una maggiore attenzione nelle verifiche tecniche.
Anche in tale circostanza ha risposto l'assessore all'agricoltura Foddis che ha illustrato i termini giuridici dei bandi, del fatto che le verifiche devono essere trasmesse prima a Roma e quindi a Bruxelles essendo l'Eu a gestire i Por. Pur riconoscendo le considerazioni politiche sul disagio delle zone interne.
Insoddisfazione da parte dell'on Capelli ("Trasformeremo l'interpellanza in mozione"), "imbarazzo" da parte dell'on Pirisi, per il quale i dati forniti dal Servizio agro meteorologico hanno ampi margini interpretativi.
Il dibattito sta proseguendo con altre interpellanze. (LP)

Lavori sospesi nel pomeriggio per consentire alla Conferenza dei capigruppo di proseguire i lavori. Si discute dell'avvio unitario del processo delle riforme. All'esame dell'aula tre interpellanze. Protesta dell'on. Pisu per il rinvio della mozione sul trenino verde.

Cagliari, 10 ottobre 2006 - Riunita nel primo pomeriggio e sospesa per consentire l'attività dell'aula, la Conferenza dei capigruppo è tornata a riunirsi alle 18,30. Si discutono i possibili percorsi unitari sulla strada delle riforme istituzionale, argomento di grande interesse politico. Per questo motivo la seduta del Consiglio è stata conclusa in anticipo, dopo l'esame di una serie di interpellanze. Ma la chiusura dei lavori ha suscitato la protesta dell'on. Pisu (Prc) per l'ulteriore rinvio della mozione sul trenino verde, il cui futuro sembra legato a una serie di decisioni a livello nazionale (domani il ministro dei trasporti, Bianchi, incontrerà una delegazione dei sindaci) e regionale, per le iniziative che la giunta dovrebbe prendere a sostegno del treno turistico, gestito da FdS. Negli ultimi tempi si erano rincorse notizie allarmanti sulla soppressione dell'esercizio nella tratta di Sorgono, sul trasferimento di trenta dipendenti a Cagliari. Allarme rientrato, ma non definitivamente. Ulteriore elemento di valutazione, in caso di approvazione dell'articolo 102 della Finanziaria del governo (sulla fiscalità), il trasferimento delle competenze dei trasporti alla Regione in cambio del maggior gettito delle entrate.
L'ennesimo rinvio (la mozione è all'ordine del giorno da settembre) ha indispettito l'on. Pisu che ha definito "capziose e false" le ragioni del rinvio. Sarebbe utile, alla vigilia dell'incontro col ministro, ha sostenuto, un voto del consiglio a sostegno di una iniziativa di grande importanza per la valorizzazione di territori dell'interno. Ma la richiesta di continuare i lavori dell'aula, sostenuta anche dall'on. Diana (An), tra i firmatari della mozione, non ha trovato il consenso della maggioranza. L'on. Marrocu, capogruppo Ds, ha ricordato come ci sia un impegno comune delle forze politiche (il documento all'ordine del giorno è stato firmato da tutti i capigruppo) e definire "una banale scusa" la riunione dei capigruppo sulle riforme appare fuori luogo. Il Consiglio affronterà l'argomento forse venerdì, produrrà un ordine del giorno unitario, e, comunque, ha fin d'ora investito della volontà comune la giunta, essendo presente in aula l'assessore dei trasporti, Broccia.
La richiesta dell'on. Pisu di andare avanti coi lavori è stata bocciata. Un finale dai toni vivaci per una seduta alla quale la vivacità non aveva fatto difetto, sia pure a senso unico. Le tre interpellanze proposte all'attenzione del Consiglio erano, tutte e tre dell'Udc e sono state, tutte, illustrate dall'on. Capelli. Nella prima, Capelli ha lamentato la mancanza di trasparenza del progetto "Comunas", che mette in rete i Comuni della Sardegna. Caso vuole che il responsabile del progetto sia il signor Antonio Pascalis, dipendente di Tiscali, al quale è stato riconosciuto un compenso, in convenzione, di 10 mila euro al mese per due mesi, ed al quale è stato inizialmente intestato il dominio prima del passaggio al legale rappresentante della Regione, il presidente Soru.
Per avviare il progetto, ad alcuni Comuni sono stati copiati gli archivi anagrafici (accessibili con password) considerati "dati sensibili" Un Comune, Sestu, ha denunciato la circostanza come violazione della privacy.
L'assessore Dadea ha risposto che è stata avviata solo la fase sperimentale. Lo scopo di "Comunas" è quello di fornire "al cittadino in poltrona" una serie di servizi. La necessità di realizzare "una sintesi unitaria" ha richiesto, in questa fase, di entrare negli archivi comunali, senza alcuna violazione, tuttavia, perché non si prevede, in detta fase, "trattamento dei dati" ma solo "gestione del codice di accesso dell'utente abilitato". L'on. Capelli, "totalmente insoddisfatto della risposta", ha replicato che la stampa, su input della Regione, ha dato al progetto l'enfasi della fase operativa. Resta la denuncia di Sestu e, probabilmente, di altri Comuni.
Anche il caso di un'assunzione a tempo indeterminato avvenuta nell'ospedale Brtzu è stata oggetto di interpellanza. L'on. Capelli l'ha definita "l'ennesimo atto di illegalità" della sanità. Chiamata a rispondere su incarichi non fondati da correttezza, l'assessore ha glissato per molti mesi. Ora deve dire come conciliare le disposizioni di legge (che vietano assunzioni negli enti pubblici) e sue circolari (che invitano le aziende sanitarie ad attenersi a tali disposizioni) e un provvedimento che va in senso contrario.
L'assessore Dirindin ha replicato che il caso in questione riguarda un dirigente amministrativo impiegato al Brotzu con contratto di collaboratore a tempo, che, avendo conseguito l'idoneità in concorso, è stato stabilizzato. Lo spirito della norma è quello di evitare l'aumento della spesa; nel caso specifico - ha detto l'assessore - la spesa è stata ridotta. Da tener conto dell'urgenza di coprire quel posto, che costituisce altro elemento da valutare. Insomma, un provvedimento coerente con gli obiettivi.
Dura replica di Capelli: "si supera ogni limite" e si perpetua il clientelismo. L'atto è illegittimo.
Ancora, si è parlato di un recentissimo convegno programmato dall'assessorato degli Affari generali e finanziato dalla Regione Sardegna nell'hotel "Timi Ama" di Villasimius su "tutela dell'ambiente e valorizzazione dei beni ambientali tra Stato e sistema dei poteri locali". A parte la questione di garbo del mancato invito dell'assessore Dadea, sono stati invitati presidente del Consiglio di Stato e magistrati del Tar, "ignari dei ricorsi pendenti sul piano paesaggistico" , una vera e propria "trappola",ha detto l'esponente Udc, con ennesima caduta di stile.
Sbagliate le premesse, sbagliate le conclusioni: esempio da manuale di sillogismo ha risposto l'assessore Dadea, ricordando che la richiesta di finanziamento era del gennaio 2006, in "epoca non sospetta" circa il piano paesaggistico e comunque si trattava di una iniziativa opportuna essendo stato modificato l'articolo 117 della Costituzione che pone la potestà legislativa esclusiva, in materia di ambiente, nella mani dello Stato. La legge salvacoste è arrivata dopo. Malizioso cercare relazioni e coperture.
Ma Capelli ha ricordato che la prima approvazione del Piano è del dicembre 2005; che la presenza dell'assessore all'urbanistica non era occasione. Insoddisfatto, totalmente, della risposta. (adel)