CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 211 del 21
luglio 2006
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Prosegue il dibattito su T.U. "Tutela della salute e riordino del servizio sanitario"
Cagliari, 21 luglio 2006 - E' ripreso incentrato sulla ricerca biomedica e sanitaria (articolo 24) il dibattito sulla legge su "tutela della salute e riordino del servizio sanitario". L'on. Vargiu (Riformatori) ha chiesto se esista un coordinamento tra questa iniziativa legislativa e quella, più generale, sulla ricerca scientifica, all'esame dell'Ottava commissione. Il pericolo è, ove tale coordinamento non esistesse, di dover rifare tutto da capo fra qualche mese (in tal caso l'opposizione "non sarà tenera"). Alla ricerca biomedica, che "per ruolo e dignità merita di essere trattata separatamente", si pone un altro dubbio, quello generato dall'assessore della Programmazione, Pigliaru, il quale ha annunciato un approfondimento tecnico-finanziario, del quale non si è avuta notizia.
Risposta a metà, quella dell'on. Lai (Ds), il quale ha detto che il testo, "scritto in una fase di forte sollecitazione" in sostanza asseconda due principi: mettere in legge "ciò che già si fa" e definire le procedure, portando la ricerca "sotto un unico modello" e coordinando le fonti di finanziamento (nazionale, regionale e del ministero della ricerca). Tutto ciò scrivendo un testo omogeneo con la proposta di legge all'esame della Commissione competente.
In realtà né l'on. Capelli (Udc) né l'on. Oppi (Udc) hanno definito l'intervento dell'on. Lai "convincente"; il testo si presta ad equivoci e non chiarisce, quando parla di iniziative della Giunta, di chi siano in realtà le competenze. La individuazione delle aree e dei settori d'intervento - che, secondo l'on. Lai, dovranno essere coerenti con l'obiettivo della salute in Sardegna - deve avvenire secondo procedure di assoluta trasparenza. Per la ricerca è in ballo una grossa somma, il 2 per mille delle quote di bilancio destinato alle Asl ("ritagliamo una striscia d'una coperta corta", ha commentato Capelli) che muove attorno grandi interessi scientifici di grande utilità per la sanità.
Per Oppi c'è stato, nei due anni di Giunta Soru, un arretramento: si è passati da 3 a 1,5 milioni; ma, quel che è peggio, sono stati modificati (e interrotti) progetti a valenza quadriennale, che di conseguenza, "sono diventati carta straccia" comportando "un danno all'erario". Ben venga la disponibilità ad assecondare le ricerche, sempre che il comitato che valuterà i progetti sia d'alto profilo. E mentre l'on. Ibba (Sdi-Rnp), relatore di maggioranza, sottolinea la "neutralità scientifica", l'on. Capelli (Udc) ribadisce che, se non ci sono risposte alle domande dell'opposizione, "il lavoro dell'Aula è totalmente inutile".
In apertura di lavori (il presidente Spissu ha riferito dell'impugnativa, da parte del Governo, davanti alla Corte costituzionale, della parte di Finanziaria regionale 2006 che riguarda le tasse sul lusso), la discussione era stata agile e rapida. Un solo intervento polemico, quello dell'on. Oppi (Udc) a proposito dell'articolo 18 che riguarda le aziende miste (ospedale - università) e l'azienda ospedaliera (Brotzu): "State sanando due anni di ritardo", ha detto, sottolineando come, tuttavia, non sia possibile sanare alcune illegalità, come la nomina nei ruoli apicali di figure "senza i necessari requisiti". Approvati, di fila, gli articoli da 17 al 24, quello sulla ricerca; materia, come si è detto, di ampio dibattito. (adel)
L'esame degli articoli e degli emendamenti al Testo unificato 45-53-68-202-211/A sulla Tutela della salute e riordino del Servizio sanitario della Sardegna. Approvati gli articoli 24, 25, 26, 27, 28 e 29.
E' giunto ormai alle ultime battute, in Consiglio regionale, l'esame degli articoli e degli emendamenti del Testo unificato sulla Tutela della salute e sul riordino del servizio sanitario della Sardegna. L'Aula ha approvato tutti gli articoli fino al 29. L'articolo 24 (Ricerca biomedica e sanitaria) è stato approvato dopo l'intervento del presidente della commissione Cultura Gianluigi Gessa (Progetto Sardegna) che ha assicurato che l'approvazione di questo articolo non è in contrasto con la legge di razionalizzazione della ricerca scientifica che sarà all'esame del Consiglio nelle prossime sedute. L'on. Vargiu dopo tale assicurazione ha espresso il suo voto favorevole all'articolo che è stato votato con scrutinio elettronico palese (chiesto dal capogruppo dei riformatori) e per parti (richiesta fatta dall'on. Lai dei Ds). La prima parte dell'articolo (fino alla parola "sanitaria" del terzo comma) è stata approvata; la seconda parte (dalla parola…."composizione" alla fine del terzo comma) è stata bocciata così come richiesto dall'on. Lai; approvate anche la terza (dal quarto comma al settimo incluso) e la quarta parte (dal comma ottavo fino a "sanitarie locali"); bocciata la quinta (la seconda parte del comma ottavo) come proposto dall'on. Lai. L'emendamento 13 (Masia e più ) è stato approvato. L'articolo 25 (Formazione) ha avuto una rapida approvazione anche se è stata cassata la frase del primo comma "anche avvalendosi dell'Agenzia di cui all'articolo 22 e delle università" così come richiesto dall'on. Vargiu nell'emendamento 25. Sull'articolo 26 (Finanziamento del Servizio sanitario regionale) è intervenuto l'on. Vargiu (Riformatori) che ha detto che è necessario iniziare una vertenza con lo Stato in materia sanitaria. Il Consiglio regionale - ha detto - deve denunciare le forti peculiarità del sistema sanitario in Sardegna. Il capogruppo dei Riformatori ha invitato il presidente Soru, se è vero che vuole un dialogo con la minoranza, ad inserire tra le sei emergenze anche la sanità. L'on. Uggias (La Margherita) ha sottolineato l'importanza di questo articolo che prevede una ripartizione delle risorse più aderente alle necessità dei nostri territori. L'articolo 26 è stato approvato con un emendamento orale proposto dall'assessore Dirindin (aggiunta al secondo comma, dopo la parola Asl, delle parole: per i diversi livelli essenziali di assistenza). Approvazione anche per l'articolo 27 (contabilità economico patrimoniale) e per l'articolo 28 (sistema di programmazione e controllo). Sull'articolo 29 (Controlli regionali) sono intervenuti gli onorevoli: Dedoni (Riformatori) "Questa legge non è opportuna e non pone fine ai problemi della sanità sarda"e Oppi (Udc) che ha dichiarato il suo voto a favore dell'articolo 29 in quanto ritiene i controlli necessari e quelli previsti non sono eccessivamente restrittivi. Il capogruppo dell'Udc ha proposto di specificare meglio il termine generico di 15 giorni previsto nel primo comma lettera C. L'assessore regionale alla sanità Dirindin ha accolto la proposta dell'onorevole Oppi e, con un emendamento orale, è stata aggiunta la parola "lavorativi". Ha votato, invece, contro l'articolo 29, il capogruppo dei Riformatori Pierpaolo Vargiu. Mi dispiace essere in dissenso con l'on. Oppi - ha detto - ma sono convinto che i controlli che sono previsti dall'articolo 29 siano "eccessivi". Non credo che i problemi delle Asl siano dovuti ai mancati controlli. Questo articolo rispecchia lo spirito complessivo della legge che è quello che "non ci si fida di nessuno". Non è con i controlli che si fa funzionare la sanità sarda. L'articolo 29 è stato approvato. I lavori del Consiglio proseguono. (R.R. )
Legge di riordino del servizio sanitario: approvati gli articoli, si passa alle dichiarazioni di voto
L'emendamento n° 68 della Giunta è stato al centro di un lungo confronto nella seconda parte della seduta fra maggioranza e opposizione. Un emendamento aggiuntivo all'articolo 30, che dispone le convenzioni con le strutture accreditate e con quelle in regime di accreditamento provvisorio cesseranno di avere efficacia a partire dal 2007 in vista di una nuova regolamentazione delle convenzioni; mentre entro il 30 novembre di quest'anno dovranno essere predisposti e sottoscritti i nuovi contratti sostitutivi delle convenzioni in essere con un periodo di sanatoria qualora tali contratti non possano essere sottoscritti entro la data del 30/11.
Numerosi gli interventi a cominciare dal consigliere Pierpaolo Vargiu (I Riformatori): "Nessuna iniziativa di carattere punitivo potrà mai avere risultati positivi", che ha parlato di "Forti timori all'esterno di quest'aula di gravi ripercussioni sui privati a causa degli ingenti finanziamenti posti in essere in questo settore".
Ha parlato della necessità di porre regole, il consigliere Nazareno Pacifico (Ds), e quindi della necessità "di porre regole anche nella sanità accreditata". Ha espresso una valutazione positiva del provvedimento.
Assolutamente contrario il consigliere di AN, Mario Diana, che ha manifestato severe critiche.
E' quindi intervenuta l'assessore Dirindin che ha fornito ampie assicurazioni sul fatto che l'emendamento ha mere finalità di riordino delle norme e nessun intento negativo aggiungendo che riferirà a tal proposito al momento opportuno in Commissione sanità.
Posto in votazione, l'arti. n° 30 è stato quindi approvato. Messo in votazione l'emendamento aggiuntivo 68, è intervenuto per dichiarazione di voto Pierpaolo Vargiu (Riformatori) per il quale il dibattito ha dimostrato che non vi sono interessi lobbistici in aula, ed ha richiamato l'esigenza di scongiurare il clima punitivo che viene paventato per la sanità privata. "Perchè se l'assessore ha dato queste assicurazioni le stesse non vengono tradotte in questo emendamento? E' una cosa strana!".
L'emendamento 68 è stato quindi approvato con 41 voti a favore e 11 contrari.
E' stato poi posto in discussione l'articolo 31. E' intervenuto in una sorta di dichiarazione di voto sull'intera legge Pierpaolo Vargiu che ricordando quanto detto dall'on. Pacifico ha ribadito che "il rischio di eccessivo rigore talebano nella legge esiste". Si vuole spezzare il collegamento politica sanità? Si è chiesto, ma se c'è c'è in tutte le parti politiche, e non si può pertanto guardare da una parte sola. Negli obiettivi della legge vi sono elementi di condivisione, non così sul metodo con cui si vogliono raggiungere.
Per Giorgio Oppi (Udc) il provvedimento "è certamente importante ma non fuga del tutto le perplessità, "Ho cercato in questi giorni di smussare le cose che non vanno. La legge serve ma poteva essere ancora migliorata, e abbiamo contribuito a apportare miglioramenti". Ha comunque annunciato il voto contrario.
Per l'on Pacifico, "Questa legge è importante ed è prioritaria al Piano sanitario regionale, perchè definisce gli strumenti per agire". Questa legge, ha detto realizza regole significative e attese.
E' stato quindi posto in votazione l'articolo 31 che è stato approvato e successivamente i due ultimi articoli che costituiscono la norma finanziaria. Successivamente è cominciato il dibattito sulle dichiarazioni di voto. (L.P.)
Approvata la legge sulla Tutela della salute e riordino del Servizio sanitario della Sardegna
E' stata approvata (presenti 56, votanti 56, 43 sì, no 13, 1 astenuto) la legge sulla Tutela della salute e riordino del Servizio sanitario della Sardegna.
Per dichiarazione di voto sono intervenuti:
l'on. Masia (FAS) che ha espresso grande soddisfazione. Il presidente della commissione sanità ha detto che la legge è nuova, ampia, che fa chiarezza, che coinvolge i territori e gli enti locali, che riordina il settore. L'on. Masia ha invitato l'opposizione, che ha consentito alla commissione di lavorare, di non votare contro la legge.
L'assessore Dirindin ha definito la legge importante perché consente alla Sardegna di fare un altro passo in avanti. E' un punto di partenza e permette di recuperare i ritardi. Anche l'esponente dell'esecutivo ha chiesto all'opposizione di votare a favore.
L'on. Diana (AN) ha dichiarato il voto contrario. "Nel futuro ci ricorderemo di questa legge soprattutto - ha detto - quando saremo costretti a ritornare in aula per apportarvi le modifiche che vi abbiamo inutilmente segnalato".
Per l'on. Vargiu il voto contrario dei Riformatori è la testimonianza della mancata partecipazione alla stesura della legge da parte dell'opposizione. "Voteremo contro - ha concluso - ma vi diamo la nostra disponibilità ad aprire un dialogo".
L'on. Oppi (Udc) ha detto che il suo partito non voterà a favore della legge. "Noi vi abbiamo dato una mano ad approvare la legge voi ci avete dato uno schiaffo". Non si può votare a favore di una legge che in alcune parti sarà impugnata.
Anche l'on. Licandro (F.I.) voterà contro la legge. "Non è una legge di tutti, è una vostra legge e voi ve ne dovete assumere tutte le responsabilità. Avete perso un'occasione. State approvando una legge appesantita da una pletora di commissioni e dove tutti controllano tutti".
L'on. Ibba (Sdi-Rnp) ha dichiarato il suo voto favorevole. Per Ibba si tratta il buon risultato ottenuto è dovuto anche alla collaborazione dell'opposizione. Dunque, la paternità è del centrosinistra ma la legge nasce perchè l'ha fatta nascere il centrodestra. I lavori proseguono.
(R.R.)
Approvato all'unanimità un Ordine del giorno unitario per "Un nuovo accordo istituzionale e politico con il Parlamento ed il Governo"
Concluso l'esame della legge di riordino del servizio sanitario, un Ordine del giorno unitario sul confronto col Governo -che conclude il dibattito (sospeso in una delle precedenti tornate consiliari) sulle mozioni 72 e 74 e sulle dichiarazioni del Presidente della Regione- è stato approvato dopo una sospensione della seduta dal Consiglio regionale. Votazione unanime a testimoniare la ritrovata unità d'intenti dell'Aula per questo importante confronto.
In sede di dichiarazioni di voto, il consigliere Mario Floris (Uds), ha sottolineato il senso di responsabilità e di lealtà in un momento particolarmente importante per la Sardegna, anche in vista degli incontri che lunedì vedranno di fronte la Regione con il Governo (nella persona del sottosegretario alla Presidenza Letta). Floris ha sottolineato che il percorso che si sta intraprendendo non sarà facile . "Questa unità deve farci riflettere -ha detto Il senso di responsabilità deve prevalere. Una volta d'accordo sul metodo è possibile costruire una piattaforma comune".
Il consigliere Siro Marrocu (Ds) ha "auspicato che l'ordine del giorno unitario possa chiudere una fase per aprirne una nuova nei rapporti fra le forze politiche sarde". Ha inoltre sottolineato che questo documento unitario rappresenta un significativo supporto al prossimo confronto col Governo.
Apprezzamento positivo per il documento unitario da parte del Presidente Renato Soru, che ha ricordato l'importanza della giornata di lunedì. "Nessun Governo è mai stato tenero con la Sardegna, per questo necessario che la Sardegna sia il più unita possibile". "Saluto positivamente l'unità che si è registrata oggi, unità che ho rappresentato venendo a suo tempo a chiedere l'aiuto del Consiglio e ringrazio per questo aiuto". "Se siamo uniti saremo più forti".
Ha concluso il consigliere Giorgio La Spisa: "Nessuno vuole escludere nessuno, e pertanto nessuno si deve sentire escluso. La paura di essere esclusi -ha sottolineato- impedisce azioni positive".
Dopo l'approvazione dell'Ordine del giorno (vedi allegato), il Presidente Spissu ha chiuso la seduta.Il Consiglio si riunirà Martedì 25 luglio alle 10 per discutere la legge di contabilità. (L.P.)