CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 205 del 18
luglio 2006
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All'esame del Consiglio regionale il Testo unificato 45-53-68-202-211/A sulla Tutela della salute e riordino del Servizio sanitario della Sardegna. Svolte le relazioni di maggioranza e minoranza stasera il dibattito generale.
Cagliari, 18 luglio 2006 - Il Consiglio si è riunito sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. Il presidente del Consiglio, dopo aver ricordato che i primi due punti all'ordine del giorno erano la questione delle entrate regionali (su cui si attendeva una verifica delle condizioni per pervenire ad un ordine del giorno unitario) e l'elezione del vicepresidente di maggioranza, ha dato la parola all'on. Raimondo Ibba (SDI - SU) che ha svolto la relazione di maggioranza del T.U. n. 45-53-68-202-211/A "Tutela della salute e riordino del Servizio Sanitario della Sardegna. L'on. Ibba ha ricordato che il testo unificato è stato approvato, a maggioranza, il 6 luglio 2006 dalla commissione consiliare sanità. Il Testo - ha detto - arriva in aula dopo un articolato e serrato dibattito in Commissione. Il T.U. all'esame del Consiglio abroga totalmente la legge regionale 26 gennaio 1995 n. 5, parzialmente la legge regionale 24 marzo del 1997 n. 10 e adegua la disciplina del Servizio sanitario regionale alla riforma del Servizio sanitario nazionale introdotta con il decreto legislativo 19 giugno 1999 n. 229. Il testo intende adeguarsi ai principi costituzionali (anche alla luce della modifica del titolo V, parte II della Costituzione) e della legislazione nazionale, basando il sistema sanitario regionale sul principio della centralità della persona, alle caratteristiche di universalità ed equità nell'accesso delle prestazioni sanitarie e definendo una organizzazione aziendale finalizzata al raggiungimento di una sanità di qualità nel territorio. Il principio della centralità della persona, come destinataria del diritto alla salute, è stato affermato e reso concretamente applicabile attraverso la previsione di interventi finalizzati alla comunicazione, educazione alla salute e promozione della stessa, all'attuazione del consenso informato e della libera scelta nell'accesso alle strutture sanitarie e ai luoghi di cura, all'istituzione di uffici di pubblica tutela e di punti di accesso unitario in ogni presidio ospedaliero e in ogni distretto. Grande attenzione è stata data alle disposizioni riguardanti le aziende ospedaliero - universitarie, al perseguimento dell'integrazione tra politiche sanitarie e sociali prevedendo il collegamento tra assistenza ospedaliera e assistenza territoriale e ai distretti socio - sanitari. Una riflessione approfondita è stata fatta anche sul ruolo degli enti locali nel sistema sanitario. Le recenti modifiche costituzionali, che hanno conferito agli enti locali una dignità pari a quella degli altri soggetti istituzionali hanno, infatti, accresciuto le aspettative di un adeguamento del sistema complessivo a tali principi. Per tali ragioni - ha continuato il relatore di maggioranza - la commissione si è soffermata con particolare attenzione sul tema della programmazione regionale e locale conferendo rilievo sia ai contenuti del piano regionale dei servizi sanitari sia, in particolar modo, alla partecipazione degli enti locali alla programmazione regionale e attuativa locale dei servizi sanitari. Il testo prevede, oltre alla definizione dei comitati di distretto, già presenti nel precedente ordinamento, anche l'istituzione, in ogni provincia, della Conferenza provinciale sanitaria e socio sanitaria che sostituisce ed amplia la preesistente conferenza d'azienda. Inoltre, l'introduzione, nella legislazione nazionale e regionale del principio secondo cui le prestazioni erogate dal servizio sanitario debbano rispondere ai criteri di qualità, efficienza ed efficacia, ha reso necessaria la creazione di strumenti operativi che ne controllino i processi. La commissione ha, così, previsto l'istituzione dell'Agenzia regionale sanitaria come strumento indispensabile a supporto delle attività dell'assessorato della sanità. L'agenzia è un organismo tecnico scientifico dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia organizzativa, tecnica, amministrativa contabile e gestionale nel rispetto degli indirizzi della Giunta regionale e nell'ambito dei finanziamenti assegnati dalla Regione.La relazione di minoranza è stata illustrata all'Aula dall'on. Domenico Gallus (Fortza Paris) che ha sottolineato che il provvedimento in esame tende a colmare un vuoto legislativo ultradecennale. Davanti a questa lunghissima attesa, per l'esponente di Fortza Paris, ci si sarebbe aspettato un testo puntuale, incisivo e comprensivo di tutte le problematiche legale alla sanità sarda. Ma così non è. Per Gallus era necessaria una razionalizzazione qualitativa di tutta l'organizzazione sanitaria regionale per renderla efficiente ai massimi livelli e per adeguarla alle mutate accresciute esigenze di offrire un assistenza sanitaria moderna, dotata di mezzi d'avanguardia, vicina agli assistiti e solidale con i loro familiari. Invece, spaventa la pletora di commissioni e conferenze di amministratori di ogni ordine e grado che prevede questo testo. Un appesantimento che, burocratizzando eccessivamente, la struttura sanitaria, tenderebbe a rallentarne l'efficacia nell'azione e la puntualità nelle risposte, ingessando di fatto la dirigenza aziendale. Approfittando della presenza in Aula del presidente Soru, l'on. Gallus ha ricordato al presidente della regione che i commissari dell'opposizione della commissione sanità stanno aspettando una risposta sugli "accertamenti " che aveva promesso il presidente Soru sulle parole del direttore generale della Asl n. 8 Gino Gumirato che li aveva apostrofati, durante una visita negli ospedali, come "cacciatori di topi" . Sul lavoro in commissione l'on. Gallus è stato molto critico: "Ogni modifica proposta dalla minoranza è stata inesorabilmente bocciata, su una materia del genere mi sarei aspettato una maggiore sensibilità verso l'opposizione che voleva dare il suo apporto per creare un testo migliore". Gallus ha proposto numerose modifiche (agli articoli 5, 6, 7,9, 10 e 20) mentre ha sottolineato il contenuto positivo dell'articolo 4 che riguarda la tutela del diritto del cittadino alla salute e al benessere e dell'articolo 24 in materia di ricerca biomedica e sanitaria.
Questo pomeriggio alle 16,30 prende il via il dibattito generale. (r.r.)