CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 142 pomeridiana del 23 novembre 2005


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

Esame Testo Unificato n. 21-33-81
in materia di politiche del lavoro
ed organizzazione dei servizi per l'impiego

La seduta pomeridiana si è aperta con la votazione sul passaggio agli articoli del testo di legge. L'on. Amadu ha chiesto il voto elettronico. L'Aula ha approvato il passaggio agli articoli (presenti 58, votanti 47, maggioranza 23, sì 47, no 0, 11 astenuti).

L'Aula ha approvato il titolo, l'articolo 1 "Diritti del cittadino" e l'emendamento 17 (Silvio Cherchi e più), l'articolo 2 "ambito di applicazione", l'articolo 3 "Obiettivi e linee guida" (con votazione elettronica chiesta dall'on. Balia), l'articolo 4 "Sistema dei servizi regionali per il lavoro" e l'emendamento sostitutivo parziale n. 20 (Silvio Cherchi e più) che prevede di sostituire la frase "il sistema dei servizi per il lavoro è un servizio di rilevanza pubblica" con "il sistema dei servizi per il lavoro è un servizio pubblico", l'articolo 5 "ripartizione delle funzioni", l'articolo 6 "Funzioni delle province", l'articolo 7 "Funzioni della Regione" e gli emendamenti 3 (Silvio Cherchi e più) che prevede di sopprimere la frase "anche con l'adozione di nuove tipologie di contratti di lavoro quali: tirocini, LSU, LPU, Borse di lavoro" e l'emendamento aggiuntivo n. 2 (Silvio Cherchi e più) che prevede di aggiungere al comma 1 dell'articolo 7 dopo la lettera D la Dbis "favorire l'integrazione tra le politiche del lavoro, dell'istruzione e della formazione professionale". L'Aula ha anche approvato l'articolo 8 "Commissione provinciale per i servizi e le politiche del lavoro" e l'emendamento soppressivo parziale n. 31 (Silvio Cherchi e più) che sopprime la lettera G dell'articolo. Approvazione senza interventi anche per l'articolo 9 "Commissione provinciale per il collocamento mirato dei diversamente abili".

Sull'articolo 10 "Piano provinciale per i servizi e le politiche del lavoro", l'on. Biancareddu ha chiesto il voto elettronico. L'articolo 10 è stato  approvato (presenti 55, votanti 46, sì 43, no 1, astenuti 11).

L'Aula ha poi approvato l'articolo 11 "Commissione regionale per i servizi e le politiche del lavoro" e l'emendamento soppressivo parziale n. 21 (Silvio Cherchi e più) che sopprime la lettera G del comma 6.  

Approvazione anche per l'articolo 12 "Conferenza regionale per l'occupazione" e per l'emendamento 22 (Silvio Cherchi e più) che sostituisce il comma 2 dell'articolo con la frase "La conferenza concorre a formulare indicazioni e proposte in merito al Piano regionale per i servizi e le politiche del lavoro". Rapida approvazione senza  interventi anche per gli articoli 13 "Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione"  e 14 "centri per i servizi per il lavoro" .

All'articolo 15 "Agenzia regionale per il lavoro" sono stati presentati gli emendamenti 23 (Silvio Cherchi e più) e 10 (Uras e più). Sull'emendamento presentato da Rifondazione comunista ( che prevedeva di aggiungere all'articolo 15 il comma 2bis "L'agenzia, inoltre, svolge attività di ricerca e sperimentazione in materia di politiche del lavoro e per l'occupazione, definendo modelli applicativi standard per l'erogazione dei relativi servizi su base territoriale. A tal fine agisce, di norma, attraverso accordi di programma, di cui alla vigente legislazione regionale, con gli Enti locali, le associazioni datoriali e dei lavoratori, l'impresa sociale e cooperativa, l'Università e i centri di ricerca qualificati pubblici e privati operanti in Sardegna" )  la commissione e la Giunta si sono rimesse all'Aula .

L'on. Sabatini (La Margherita) ha detto di condividere l'emendamento 10 ma di ritenerlo superfluo.

L'emendamento soppressivo parziale n. 23 e l'articolo 15 sono  stati approvati, mentre l'emendamento n. 10 è stato bocciato.

Rapida approvazione anche per l'articolo 16 "organi dell'agenzia regionale per il lavoro", per l'articolo 17 "Direttore dell'agenzia" e per l'emendamento 29 (Silvio Cherchi e più) sui requisiti per la nomina del   direttore dell'Agenzia, per l'articolo 18 "collegio dei revisori dei conti" e per l'emendamento 24 (Silvio Cherchi e più).

Sull'articolo 19 "personale dell'agenzia regionale per il lavoro e ordinamento degli uffici" e sugli emendamenti 4 e 30 (entrambi dell'on. Silvio  Cherchi e più) sono stati chiesti dagli onorevoli Pisano (I Riformatori) e Rassu (F.I.) maggiori chiarimenti. Sono intervenuti anche l'on. Uras (PRC) che ha auspicato la regolarizzazione dei lavoratori e la possibilità di non perdere del personale così specializzato e l'on. Masia (Misto - SDI - SU) che ha sottolineato che il personale a cui si riferisce l'articolo ha già vinto un concorso ministeriale. L'assessore Dadea ha chiesto di sospendere la discussione degli emendamenti e dell'articolo per approfondire la questione. L'on. Franco Oppi (UDC) ha concordato di sospendere l'articolo per un maggiore approfondimento.

L'articolo 19 e gli emendamenti collegati sono stati sospesi.

L'Aula ha approvato l'articolo 20 "controllo e vigilanza", l'articolo 21 "mezzi finanziari", l'articolo 22 "Bilancio di previsione e rendiconto generale" (con voto elettronico palese chiesto dall'on. Oppi presenti 51, votanti 46, sì 46, no 0, 5 astenuti) , l'articolo 23 "connessione con il sistema informativo lavoro SIL" e l'emendamento sostitutivo parziale n. 25 (Silvio Cherchi e più) che prevede la sostituzione, al comma 1 delle parole "l'agenzia regionale per il lavoro" con "l'amministrazione regionale", l'articolo 24 "modalità di funzionamento" e l'emendamento 26  (Silvio Cherchi e più). Rapida approvazione anche per l'articolo 25 "Sistema informativo lavoro regionale SILR" e per i due emendamenti presentati dall'on. Silvio Cherchi (e più)  il 27 e il 28.

Nessun intervento anche per gli articoli 26 "osservatorio regionale del mercato del lavoro", 27 "accesso dei privati al Silr", 28 "definizione e misure di politica del lavoro", 29 "incentivi al reimpiego", 30 "politiche di pari opportunità", 31 "fondo regionale per i diversamente abili", 32 "convenzioni per l'inserimento dei diversamente abili",  33 "interventi  a favore dei comuni per lo sviluppo delle cooperative sociali", 34 "misure a sostegno dei sardi emigrati", 35 "utilizzo per finalità sociali", 36 "interventi di politica locale per l'occupazione", 37 "cantieri idraulico - forestali", che sono stati tutti approvati.

Ampio dibattito, invece, sull'articolo  38  "profili formativi dei contratti di apprendistato" e sull'emendamento 18 (Silvio Cherchi e più) sulle politiche del lavoro e sulle politiche formative.

Lo spirito dell'emendamento, ha detto l'on. Silvio Cherchi (DS), è quello di far diventare la formazione professionale un diritto individuale dei cittadini.

L'on. Pisano (I Riformatori) ha chiesto alla Giunta di formulare un emendamento orale per estendere il contratto di apprendistato anche ai giovani di età tra i 25 e i 29 anni.

Il presidente Spissu ha chiesto di sostituire, nell'emendamento 18, la parola "welfare" con  "politiche di coesione sociali"

L'assessore Massimo Dadea  ha chiesto all'on. Pisano di specificare meglio la sua richiesta di innalzare l'età per l'apprendistato.

L'on. Sergio Pisano (I Riformatori) ha ribadito che l'apprendistato si dovrebbe estendere anche ai ragazzi di età compresa tra i 25 e i  29 anni di età.

L'articolo 38 è stato sospeso, mentre l'articolo 39 "avviamento a selezione presso la pubblica amministrazione" è stato approvato.   

I lavori vanno avanti speditamente sino all'emendamento 19 aggiuntivo dell'articolo 40 ("Misure per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro") che prevede la chiamata diretta per i lavoratori socialmente utili, ai fini della loro stabilizzazione, anche in misura superiore al 30 per cento, "sino al completo svuotamento del bacino". L'emendamento, ha spiegato l'on. Luciano Uras (Prc), tende ad evitare "di trascinarci all'infinito" il bacino degli Lsu; non si tratta - ha detto l'on. Vincenzo Floris (Ds) - di un privilegio, ma "di un atto di giustizia" nei confronti di lavoratori "senza diritti, utilizzati dall'amministrazione pubblica a costo zero". In sostanza si vuole attivare - ha spiegato l'on. Silvio Cherchi (Ds) - uno strumento capace di dare risposte a persone in perenne stato di precarietà.

Ma per l'on. Attilio Dedoni (I Riformatori) la norma è "impropria", sia perché si discosta dalle finalità della legge (il cui dettato deve essere di carattere generale), sia perché rischia di tenere fuori professionalità che soffrono la condizione di disoccupati. Non c'è chiusura dalla sua parte politica, che, tuttavia, sottolinea l'esigenza di discutere con serenità una misura, ha aggiunto l'on. Nicolò Rassu (FI), che se viene applicata in un caso, deve essere poi estesa a tutti gli altri casi simili. D'accordo sulla necessità di dare risposte ai lavoratori socialmente utili, ma in questo modo si rischia di tenere fuori dal mercato del lavoro persone più qualificate.

C'era un impegno, raggiunto in Commissione, di approvare la legge in tempi brevi - ha ricordato l'on. Franco Oppi (Udc) - poi, "nottetempo, sono spuntati alcuni emendamenti che richiedono una riflessione". Approvati in tutta fretta, "sanno di inciucio". In fondo i Comuni hanno anche altre vie per sistemare i precari, come le società miste. Sembra opportuno non liquidare il problema con un emendamento presentato all'ultimo momento.

L'assessore del Lavoro, Salerno, ha detto che il blocco delle assunzioni non di pende dagli Enti locali, ma da una disposizione in Finanziaria (2005). Il blocco doveva essere rimosso; ma ancora c'è. L'emendamento - che la Giunta condivide - non vuol precludere alcuna possibilità ai Comuni nel caso in cui il governo si decida a rimuovere la situazione di stallo delle assunzioni.

Concetto ripreso dall'on. Giuseppe Cuccu (La Margherita). L'emendamento - ha detto - dà possibilità ai Comuni che hanno la possibilità di farlo (pochi, in vero) di esercitare una competenza altrimenti negata. Quanto allo "sfruttamento" degli Lsu, le amministrazioni hanno dovuto accettare "un contratto capestro", che dà "un reddito vergognoso", così lo ha definito l'on. Sabatini (Margherita) a operai che godono solo dell'assicurazioni infortuni (non di quella pensionistica) in attesa che la situazioni si sblocchi. Anche sulle società miste non c'è da farsi grandi illusioni: gli incentivi esistono, ma per quelle già in essere.

La questione potrebbe essere risolta ritirando l'emendamento e facendolo proprio dalla Giunta con una delibera. Il suggerimento, dell'on. Sergio Pisano (I Riformatori) è stato accolto dall'on. Silvio Cherchi (Ds).

In attesa di sciogliere il nodo, il presidente Spissu ha messo al voto l'articolo 40 (l'emendamento è aggiuntivo e non modifica il testo dell'articolo), che viene approvato; così come, in rapidissima successione, gli articoli seguenti: 41 ("Misure per favorire l'occupazione dei giovani"); 42 ("Indennità di inserimento sperimentale per programmi di formazione, ricerca e inserimento lavorativo"); 43 ("Lavoratori non comunitari"); 44 ("Sicurezza nel lavoro"; 45 ("promozione della regolarità del lavoro"); 46 ("Responsabilità sociale delle imprese e istituzione dell'albo regionale"); 47 ("Disposizioni transitorie). Si sospende l'articolo 48 ("Norme finanziarie") essendo necessario definire prima gli articoli 19 e 38, mentre vengono approvati il 49 ("Abrogazione della legge 9 del 2003) e 50 ("Entrata in vigore").

A questo punto il Consiglio sospende i lavori per dare tempo di trovare un'intesa sull'emendamento 19.

Alla ripresa dei lavori l'assessore degli Affari generali Dadea ha annunciato che l'esecutivo licenzierà nella prossima Finanziaria un provvedimento che permetterà di dare una soluzione globale al problema dei lavoratori "in stato di precariato". La Giunta, d'altro canto, deve metter a punto provvedimenti generali  e non particolari, il problema, quindi, anche del personale dell'agenzia del lavoro sarà regolarizzato nei tempi e nei modi dovuti. L'assessore Dadea, ha quindi, chiesto ai presentatori di ritirare l'emendamento n° 30.

L'on. Luciano Uras (PRC) raccogliendo la richiesta della Giunta, si è detto soddisfatto per le dichiarazioni dell'Assessore e ha ritirato l'emendamento. L'assessore del lavoro Salerno, dal canto suo, ha annunciato che la Regione si è già attivata per estendere fino a 29 anni l'età degli apprendisti, favorendo anche la realizzazione di un' accordo quadro con le parti sociali. Dopo questa assicurazione l'on. Pisano ha ritirato l'emendamento aggiuntivo.

Il Consiglio, quindi, ha ripreso le operazioni il voto sugli articoli sospesi.

L'articolo 38 e l' emendamento aggiuntivo 18, che fissa alcune norme particolari per il lavoro e le politiche formative, sono stati approvati.

L'articolo 40, misure per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, e l'emendamento aggiuntivo 19, che aumenta la quota dei lavoratori socialmente utili da inserire nelle strutture comunali, sono stati approvati. A proposito dell' emendamento aggiunto l'on. Dedoni (I Riformatori) ha auspicato una modifica fissando parametri di assunzione ed incentivazione a "certi e generali". L'articolo 48, la norma finanziaria della legge, che prevede uno stanziamento di 14.400.000 euro per il 2005, è stato approvato, con voto elettronico palese. Su questo articolo l'on. Pisano (I Riformatori) è intervenuto per giudicarlo insufficiente. "Le norme approvate hanno una grande valenza sul piano del principio, ha detto, ma non hanno grande valenza sul piano della copertura finanziaria". L'on. Uras (PRC), dal canto suo, ha riconosciuto che le norme mettono un po' d'ordine attorno agli strumenti, ma bisogna individuare strumenti e norme aggiuntivi tra l'altro effettuando un'attenta ricognizione delle risorse finanziarie disponibili: comunitarie, statali, regionali.

Approvati i singoli articoli e i  relativi emendamenti il presidente ha indetto la votazione finale sulla legge nel suo complesso.

Per dichiarazione di voto è intervenuta l'on. Maria Grazia Caligaris (Misto - SDI - SU) la quale, annunciando il proprio voto favorevole, con convinzione si è complimentata con l'ottimo lavoro della commissione competente. L'esponente socialista si è dichiarata soddisfatta perché il Consiglio regionale ha recepito le norme del Vertice di Lisbona, essenziali per ridurre gli effetti del precariato. Pur troppo, ha aggiunto Maria Grazia Caligaris, la situazione del lavoro precario in Sardegna è particolarmente pesante, con punte preoccupanti nel campo dell'editoria, specialmente giornalistica, il precariato , ha aggiunto Caligaris, condiziona pesantemente i giornalisti ne mina la deontologia, mette a repentaglio la libertà e completezza dell'informazione. È necessario prevedere per i giornalisti uno status che li metta in condizione di resistere ai costanti e crescenti condizionamenti diretti e indiretti. Confermando il suo voto favorevole al provvedimento- L'on. Caligaris ne ha sottolineato la valenza sociale per le norme che riguardano le pari opportunità e l'avviamento al lavoro dei disabili. Sarà necessario, comunque, studiare nuovi e più importanti interventi finanziari anche aggiuntivi e straordinari.

Giudizio positivo "è una buona legge" è stato espresso ance dall'on. Luciano Uras (PRC). Sarà anzi ottima, ha aggiunto Uras, se sarà applicata, perché in Sardegna l'elenco delle leggi che si violano è più lungo di quello delle leggi che si applicano. La disoccupazione in Sardegna sarà, comunque, una realtà tragica sino a che le imprese non saranno "senza egoismi" e la competitività messa in soffitta. Intanto, in Sardegna, ha aggiunto Uras, mancherà la richiesta e l'offerta sarà sempre poco qualificata. L'approvazione di  questa legge in tutti i casi presenta alcuni aspetti estremamente positivi: è stata approvata a tempo di record, perché questo Consiglio sa lavorare molto bene, in Aula o nelle Commissioni, grazie alla qualità della maggioranza e agli ottimi apporti della minoranza.

"I ringraziamenti" hanno caratterizzato anche la dichiarazione di voto dell'on. Giovanni Giagu (La Margherita). Il presidente della sesta Commissione soddisfatto perché la legge è stata approvata velocemente grazie alla bravura e all'ottimo lavoro della Commissione, ha ringraziato la Giunta per la fattiva collaborazione fornita nei lavori preparatori. "Probabilmente la legge non risolverà nulla, ha aggiunto Giovanni Giagu, perché ci vogliono ben altre leggi, nuove norme ed una maggiore disponibilità finanziaria per dare risposte alle domande della gente". Questo consiglio, ha concluso Giagu, lo ha fatto bene e anche  la  minoranza ha lavorato molto bene.

Una valutazione positiva "si è scritta una pagina importante, storica, perché si esce da una situazione difficile". Ha dichiarato l'on. Pisano (I Riformatori) annunciando il proprio voto a favore. Alla fine degli anni ottanta, quando gli uffici di collocamento diventarono uffici circoscrizionali per l'impiego, l'allora assessore Cogodi le definì "topaie nelle quali si registrano passivamente i nuovi disoccupati". Con questa nuova legge, ha aggiunto Pisano, si crea un sistema che razionalizza e modernizza l'avviamento al lavoro e può favorire la crescita economica della Sardegna. I Riformatori hanno dato un apporto costruttivo a questa legge e non è vero che la Sardegna arriva in ritardo. Ben nove regioni anche l'Emilia e la Toscana nel 2005 hanno dovuto riapprovare le loro norme di impiego. Abbiamo fatto tesoro dei loro errori, li abbiamo evitati ed abbiamo elaborato un buon testo.

Concluse le dichiarazioni di voto, finalmente, il presidente cha posto in votazione il provvedimento che è stato approvato all'unanimità dai 58 consiglieri presenti.


I lavori del Consiglio
proseguiranno domani alle ore 10.00