CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 22 pomeridiana del 15 ottobre 2004


Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

Discussione Mozione n. 8, sul blocco della continuità
territoriale e la mancata proposta di oneri di servizio
pubblico e Mozione n. 10, sulla continuità territoriale
 a rischio

Il presidente ha dato la parola all'on. Mauro Pili (FI) per illustrare la propria mozione, ma il rappresentante di Forza Italia, intervenendo sull'ordine dei lavori, ha chiesto, prima di effettuare il proprio intervento, di conoscere il documento finale della Conferenza dei servizi recentemente tenutasi. Ciò in considerazione del fatto che nella mozione, presentata molti giorni fa si fa cenno a tale Conferenza.

La stessa richiesta è stata avanzata anche dall'on. Mario Floris (Misto-UDS), il quale ha anche chiesto tempo sufficiente per un esame non superficiale del documento.

Alla richiesta dei due consiglieri ha fatto eco anche l'on Salvatore Amadu (UDC).

Il presidente Spissu dopo aver chiesto al Presidente della Giunta di darne disponibilità al Consiglio, ha sospeso la seduta per consentire la riproduzione e la distribuzione in aula del documento stesso.

Alla ripresa dei lavori, ha quindi preso la parola l'on. Mauro Pili (FI) che ha illustrato la mozione n. 8.
Il dibattito del Consiglio, ha esordito, non poteva certo cominciare nel silenzio da parte della Giunta sugli atti da essa compiuti, soprattutto in considerazione del grave ritardo che vi è stato attorno a questo importantissimo problema. Evocando tutto il processo che dal 1992 ha portato alla realizzazione della continuità territoriale aerea, Pili ha sottolineato tutti i ritardi che vi sono stati in passato. Ma soprattutto ha sollevato l'esigenza che in Consiglio si possa una buona volta fare chiarezza sulle molte idee confuse che si sono sentite attraverso le dichiarazioni alla stampa da parte della Giunta e della maggioranza.
Sono quattro i punti su cui si deve parlare, ha detto: i ritardi, le risorse finanziarie, il modello che si vuole attuare della Continuità territoriale ed infine sugli importantissimi aspetti amministrativi.
Ed è quest'ultimo punto, ha dichiarato con forza Pili, un elemento fondamentale, l'elemento cardine che fa di questo documento un atto amministrativo perfetto e quindi attuabile. Questo elemento di carattere amministrativo, cioè la formalizzazione di tale volontà, non c'è, ha detto Pili; pertanto il documento che è stato presentato ha il significato di una generica proposta.
Ricordando che non è possibile aggirare la normativa europea che al riguardo è molto precisa circa la strumentazione e le procedure, Pili si è soffermato sulle numerose dichiarazioni apparse sui giornali nelle ultime settimane, spesso contraddittorie all'interno della stessa maggioranza e fra maggioranza e Giunta. Ha ricordato l'annuncio del presidente Soru a proposito della Conferenza dei Servizi, osservando al riguardo che proprio il documento finale, richiesto in Aula, non è stato presentato.
Quanto alle risorse finanziarie, il rappresentante di Forza Italia ha prima citato le varie affermazioni contrastanti sul problema delle compensazioni avanzate da varie parti, ed ha osservato che il modello di Continuità presentato dalla Giunta non prevede compensazioni, fatto che veniva fermamente escluso in precedenza da autorevoli rappresentanti DS, e dallo stesso assessore Broccia nelle settimane precedenti.
E' poi passato alla questione del costo dei biglietti, Pili ha ricordato che le tariffe considerate dalla Giunta sono eccessive rispetto all'andamento al ribasso del mercato ed ha osservato che a queste condizioni vi saranno sicuramente molti vettori interessati, perchè i costi sono onerosi per i sardi. Rivendicando infine la necessità di un modello di continuità territoriale in un quadro di libero mercato, ha concluso giudicando la situazione eccessivamente confusa.

Illustrando la mozione presentata dal Psd'Az ed accorpata alla precedente per affinità di materia, l'on. Giuseppe Atzeri (Misto - Psd'Az) ha dichiarato la disponibilità dei sardisti a collaborare per garantire ai sardi un diritto conquistato con fatica. Ma ha invitato il presidente Soru a non servirsi di consulenti "dannosi", che, sbagliando i conti, hanno costretto la Regione a pagare alla compagnia Airone 40 milioni di euro.
La continuità, ha detto Atzeri, "è diritto e non un privilegio"; perciò bisogna tenerla in piedi e migliorarla. Le scadenze sono vicine, "ma sono sufficienti 60 giorni per uscire dal tormentone". Il percorso è quello della conferenza dei servizi che deve fissare i criteri. Si invia l'informativa all'Unione Europea che in una settimana dovrebbe dare il placet, si pubblica sulla Gazzetta ufficiale della Comunità l'avviso d'interesse.  E' opportuno - secondo l'esponente sardista - evitare il monopolio ed evitare di imporre tariffe per non residenti, di solito onerose, che finirebbero col penalizzare il turismo.

Per l'on. Mario Floris (Misto - UDS), che ha ripercorso le tappe di questa "conquista", la continuità è "materia del presidente" per l'importanza che riveste nell'economia della Sardegna. Floris ha ricordato l'impegno finanziario dello Stato nei confronti dell'isola, impegno "che va onorato" perché previsto in legge. In questi giorni - ha aggiunto il ministro dell'Economia ha detto che lo Stato non può finanziare direttamente leggi specifiche, ma trasferire le risorse ai ministeri competenti. Sarà perciò il ministro Lunardi a doversene occupare. Condizione essenziale, tuttavia, è accertare che nel 2005 esistano le risorse necessarie, quei 35 milioni di euro previsti in legge. Spetterà poi "a noi, non alle compagnie, stabilire le frequenze e le rotte, le fasce orarie e il tipo di aeromobile da usare" per soddisfare le esigenze di mobilità dei sardi.

Critico con l'attuale Giunta, "partita con forte ritardo", l'ex assessore on. Tore Amadu (UDC), il quale denuncia "amarezza e delusione" nel comportamento dell'esecutivo ("ci conforta tuttavia la facilità con cui fa retromarcia") e "molta disinvoltura" nelle dichiarazioni dell'attuale assessore, Sandro Broccia, quando dice di aver trovato in assessorato il deserto. Al contrario è in questi mesi che la tensione è calata, anche da parte sindacale: qualche sigla "pare che abbia preso il sonnifero", nonostante sia necessario tenere la guardia alta anche per salvaguardare i posti dei dipendenti, che ad ogni cambio di compagnia, sono coinvolti nella lotta per salvare il posto di lavoro. Amadu ha ricordato la battaglia per tenere in Sardegna Alitalia, in un momento di grande difficoltà per la compagnia di bandiera: ora la situazione è migliorata e anche se la compagnia sembra poco interessata a mantenere le rotte con la Sardegna, un mercato che cresce e un'azione politica adeguata dovrebbero conservare questa presenza significativa per qualità, competenza e mezzi. Ma nessuno, finora, se ne interessa.

Gli onorevoli Pili e Amadu "non possono dare lezione di continuità", ha risposto l'on. Alberto Sanna (DS) citando alcune "inadempienze" della passata legislatura. L'ex assessore Amadu, ha ricordato Sanna, avrebbe dovuto chiudere la partita entro il 31 dicembre dell'anno scorso. Non l'ha fatto. Oggi si viaggia in regime di proroga. "Non può pretendere - ha commentato l'esponente DS - che in pochi mesi la Giunta Soru risolva tutto. Se alla scadenza del 31 dicembre la nuova continuità non decollerà, ci sarà qualche mese di proroga. Lo stesso ministro sembra d'accordo.
Quanto alla mozione del centrodestra, prevedere tariffe basse "è demagogico" e nasconde il pericolo che, non essendovi interesse da parte delle compagnie, si vada alla gara. Cosa da evitare. Per questo motivo è necessario che gli oneri di servizio pubblico, definiti nella conferenza di servizi, siano ponderati bene e, nell'intera trattativa, si segua un percorso concordato con le compagnie.
L'on. Sanna si è detto contrario all'applicazione del "modello corso", nel quale è previsto il sostegno economico al passeggero ("quanta burocrazia!") non ai voli. Del resto anche in Corsica questo criterio è adottato solo su due rotte, di solito poco frequentate. Se quel modello fosse applicato in Sardegna, "non basterebbero 350 milioni di euro all'anno". 

Le due mozioni delle quali si è parlato hanno proposto un tema di grande importanza; i documenti sui quali ci si è confrontati confermano, comunque, il ruolo di stimolo svolto dalle opposizioni. Concludendo il dibattito sulle mozioni presentate sulla continuità territoriale, l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) ha voluto ricordare l'importanza del ruolo delle minoranze in un sistema parlamentare. Presentare documenti, mozioni, interpellanze  "non è offensivo nei confronti di nessuno", ha detto Vargiu, ma sono gli strumenti che permettono, alle minoranze, di svolgere il loro essenziale ruolo di controllo e di stimolo.
Con questa nostra mozione (l'altra è stata presentata dai consiglieri del Psd'Az), ha aggiunto il capogruppo de I Riformatori, siamo entrati nel merito della continuità territoriale, di quella esistente ma, soprattutto, abbiamo approfondito le caratteristiche che dovrebbe avere la "nuova" continuità territoriale. Rispetto a cinque anni fa, quando si è cominciato a parlare di tariffe agevolate, certamente la situazione è cambiata, come si sono modificate le esigenze dei passeggeri, quelle dei residenti, perché è mutata la situazione economica e lo scenario internazionale, ad esempio del comparto turistico.
E' emersa, con forza, la necessità di migliorare i servizi offerti, evitando i ritardi, i danni alle merci, i disagi per i passeggeri, il contingentamento dei posti a tariffa agevolata. Così come si devono affrontare i problemi che riguardano gli emigrati, i sardi che vivono, lavorano e, magari, risiedono lontano dall'isola, anche nei loro confronti devono essere messe a punto delle agevolazioni tariffarie; così come non si possono ignorare le esigenze del turismo, uno dei pilastri sui quali si punta per sviluppare la nostra economia.
Problemi che possono essere affrontati e risolti, ha aggiunto Pierpaolo Vargiu, se si ha il coraggio di puntare sul mercato, sulla libertà che il mercato garantisce quando si opera in regime di concorrenza, puntando magari sui rimborsi per i passeggeri trasportati e non "garantendo interventi" per le rotte servite. Dubbi e perplessità solleva, invece, il sistema del monopolio, perché questo status di privilegio non garantisce la funzionalità e la qualità del servizio, e questo avviene in tutto il complesso sistema economico.
L'ipotesi proposta dalla Giunta, ha detto anche Pierpaolo Vargiu, presenta tuttavia alcuni punti "interessanti", come i bonus riservati ai passeggeri in caso di disservizio, l'aumento delle rotte proposte e degli scali serviti; così come appare opportuna l'attenzione mostrata per le esigenze degli emigrati e delle loro famiglie.
Le perplessità, tuttavia, permangono per il sistema di monopolio o di oligopolio, in caso di presenza di più compagnie, perché questo "tipo di rapporto" potrebbe non essere accettato dalle compagnie così come la compagnia o le compagnie, dopo aver ottenuto l'assegnazione delle tratte, potrebbero non sentire più la necessità di garantire un servizio di qualità.
L'ipotesi della Giunta, ha concluso Pierpaolo Vargiu, sembra un po' miracolistica, perché tutti i tasselli combaciano, tutte le esigenze ed i desideri trovano soluzione, dalla garanzia dei posti, all'allargamento del numero degli scali e degli aerei, al tetto dei prezzi per i non residenti, un aspetto di grande importanza per il settore turistico isolano. Nell'ipotesi presentata si trovano aspetti positivi, ha aggiunto Vargiu, dei quali si deve tener conto. La specialità della Sardegna, però, è anche legata alla sua posizione geografica, al fatto di essere Isola. "Se per risolvere il problema della continuità territoriale dobbiamo subire il monopolio, ha concluso il capogruppo de I Riformatori, possiamo anche accettarlo. Ma se per avere un servizio migliore è necessario disporre, semplicemente, di nuove risorse finanziarie, allora la Regione deve aprire una grande vertenza col governo centrale, per ottenere questi fondi aggiuntivi; ma si può anche cominciare a pensare di ricorrere alle disponibilità regionali".

"Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti nel dibattito, alcuni dei quali animati dalla volontà di collaborare". La posizione della Giunta, in materia di continuità territoriale, è stata illustrata dallo stesso presidente Renato Soru, il quale ha voluto sgombrare il campo da alcune inesattezze. Occorre fare chiarezza, ha detto il Presidente della Regione, perché si sono dette, su questo argomento molte inesattezze. Intanto, ha aggiunto Soru, è bene dire che la giunta non sta cercando di essere originale, brillante, geniale, non vuole apparire capace o chi sa che cosa altro. "Sta semplicemente cercando di fare solo il bene dei cittadini, di amministrare nel modo migliore, secondo le proprie capacità, nell'esclusivo interesse dei sardi".
Dopo aver ricordato che, chi sbaglia viene sempre lasciato solo, mentre se si raggiungono risultasti positivi i meriti sono sempre di qualche altro, Renato Soru ha difeso l'azione della giunta in questa difficile situazione. La conferenza dei servizi, ad esempio, è stata convocata solamente quando si sono ottenute le "necessarie deleghe" previste dalle leggi. Si è partiti in ritardo perché si voleva avere la certezza della disponibilità di eventuali fondi governativi e non si è ancora stilato il documento conclusivo perché così "hanno gentilmente chiesto l'Enac ed il Tesoro" che vogliono approfondire alcuni aspetti particolari. La conferenza, comunque, si concluderà martedì, probabilmente si slitterà a giovedì perché Enac e Tesoro chiederanno un pò di tempo in più. Dopo una decina di giorni, il documento conclusivo sarà trasmesso a Bruxelles, una proposta analoga presentata dal Portogallo sembra sia stata giudicata positivamente, e solo allora partirà la gara.
Non ci sono soldi disponibili, e qualche rammarico esiste perché se la gara fosse stata bandita lo scorso anno una decina di milioni di euro avrebbero potuto "invogliare" un numero maggiore di concorrenti, ma "la si chiuderà nel modo migliore per i sardi". Sarà possibile volare su un numero maggiore di tratte, le tariffe saranno valide anche per i voli con scali intermedi, i posti saranno tutti allo stesso prezzo e non spunteranno, come succede ora, "miracolosamente, posti disponibili ma a prezzi molto alti, per i viaggiatori che hanno necessità di partire ad ogni costo".
Certamente, si sarebbe potuto fare di più, disponendo di risorse finanziarie adeguate, e la giunta chiederà al Governo centrale questi fondi, perché i sardi ne hanno diritto, perché è un dovere dello Stato garantire, alla Sardegna, il superamento delle barriere geografiche. In ogni caso, anche se questi finanziamenti non saranno disponibili, sarà raggiunto un accordo "molto buono" E non esiste il rischio che la gara vada deserta, ha aggiunto Soru, perché una compagnia o più compagnie si presenteranno, perché gli studi hanno mostrato margini di guadagno interessanti.
In ogni caso, sia che le rotte da e per la Sardegna vengano affidate in regime di monopolio o di oligopolio, ci saranno norme e regole vincolanti, che saranno fatte osservare con grande scrupolo. Perché non è possibile vivere isolati, senza possibilità di relazioni, di viaggi a costi contenuti.
I sardi, i residenti, gli emigrati, le loro famiglie, ma anche i turisti ed i non sardi che devono venire da noi, in vacanza o per lavoro, devono poter raggiungere tutte le diverse parti d'Italia a prezzi contenuti. Il tetto sui prezzi sarà una novità, ma "certamente" il vettore o i vettori lo accetteranno di buon grado, perché sarà utile per tutti, per la Sardegna, che vedrà crescere gli arrivi, e per le compagnie, che vedranno aumentare il numero dei passeggeri.
Il presidente, illustrando le disponibilità finanziarie esistenti, in realtà del tutto inesistenti, ha confermato che non sono stati ancora versati i tanto sbandierati milioni di euro ad Air One, "perché l'arbitrato è ancora in corso", e che nelle casse dell'Enac ci sono sessanta milioni di euro, che bastano solo per garantire la vita e l'attività dell'Ente. La nostra proposta, comunque, ha concluso Renato Soru, è stata ben accolta, e prima della scadenza della attuale continuità, certamente, raggiungeremo le opportune intese per garantire ai sardi, ed ai non sardi, voli a costi contenuti e di qualità elevata.  

In sede di replica l'on. Mauro Pili (FI) si è dichiarato del tutto insoddisfatto. "Il tempo della filosofia continua" ha detto. Tutti quesiti posti non hanno trovato risposta ha ribadito l'on. Pili che ha anche aggiunto: " Si confonde l'onere del servizio pubblico con la gara". Ricordando che la gara di appalto fu attuata dal centrosinistra, e gestita da un ministro del centrosinistra. Rievocando poi una dichiarazione apparsa sulla stampa di un esponente del centrosinistra  l'on. Attili, che ha definito dilettantistiche le iniziative che si stanno attuando, Pili ha detto di temere fortemente la gara d'appalto perché c'è il rischio di un unico vettore gestore , quindi, il rischio di abbandonare i trasporti dalla Sardegna ad un unico soggetto. Pili ha, quindi, definito ridicolo prendere le mosse dal modello di continuità delle Azzorre.

Replicando sulla propria mozione, l'on. Giuseppe Atzeri (Misto - Psd'Az) ha denunciato la disinformazione che sembra caratterizzare l'operato della Giunta, ed ha anche denunciato i servizi pessimi ed i costi esosi che ci vengono imposti. Bisogna rivendicare risolutamente dallo Stato la garanzia della continuità territoriale. Atzeri ha esortato ad assumere iniziative per mutuare l'art. 37 del Trattato Europeo.

Per dichiarazione di voto sono intervenuti:

L'on. Amadu (UDC), che ha annunciato voto favorevole alla mozione n° 8 ribadendo le critiche alla Giunta.

L'on. Alberto Sanna (DS), che ha annunciato il proprio voto contrario ad entrambe le mozioni.

Anche l'on. La Spisa (FI) ha annunciato il proprio voto favorevole alla mozione del suo gruppo proponendo anche alcuni punti da approfondire.

 A nome dell'intera maggioranza l'on. Giuseppe Balia (Misto - SDI - SU) ha dichiarato il voto contrario alle due mozioni, pur distinguendo fra i toni della mozione sardista e quelli della mozione delle forze di centrodestra.

Il risultato del voto sulla mozione N° 8 è stato il seguente:

Presenti:67; Votanti 65; Astenuti: 2; Si: 22; No: 43.

La mozione è stata respinta.

L'esito della votazione sulla mozione N°10 è stato il seguente:

Presenti: 62; Votanti: 44; Astenuti 18; Sì 4; No 40.

La mozione è stata respinta.

La seduta si chiude qui.


I lavori del Consiglio riprenderanno
mercoledì 20 alle ore 16.30.