CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Ordine del giornon. 4

approvato il 2 novembre 2004

MARROCU - BIANCU - PINNA - LICHERI - BALIA - CACHIA sull'apparato industriale chimico e sull'energia in Sardegna.
 
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione del dibattito sulla mozione n. 11 relativa all'attuazione dell'Accordo di programma per la chimica;
 
TENUTO CONTO che l'industria chimica rappresenta uno degli anelli forti del sistema produttivo isolano e che, anche se ha subìto in questi anni un forte ridimensionamento a seguito della congiuntura internazionale sfavorevole, con pesanti ripercussioni sul versante occupazionale e produttivo, tale settore svolge una funzione strategica per l'intera economia regionale;
 
CONSIDERATO CHE:
 
- l'importanza del comparto è tale che occorre favorire una riorganizzazione efficiente in modo da sfruttarne e coglierne tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie;
- il miglioramento della presenza chimica nell'isola non può prescindere dalla progettazione ed attuazione di una nuova politica industriale che assicuri equilibrio tra le variabili strategiche ambientali, industriali e quelle inerenti alla salute umana;
- a tale fine è stato stipulato un Accordo di programma sulla chimica in Sardegna che vede coinvolte tutte le istanze locali, del mondo del lavoro e tale accordo prevede l'attuazione di un piano di interventi integrato e coerente;
- nell'ambito di tale accordo è possibile favorire la crescita dimensionale, il rafforzamento strutturale e competitivo delle imprese esistenti;
- all'interno di una lunga fase di negoziato si è deciso di favorire la nascita di iniziative produttive di piccole e medie dimensioni in grado di creare un sistema di imprese integrato con quelle pre-esistenti;
- il 14 luglio 2003 è stato sottoscritto tra Governo, Regione, enti locali, enti pubblici economici coinvolti e parti sociali, l'Accordo di programma per la qualificazione e la industrializzazione dei poli chimici della Sardegna che ha previsto lo stanziamento di 300 milioni di euro dei quali 200 milioni di euro a carico del Governo e 100 milioni di euro a carico della Regione sarda;
 
SOTTOLINEATO come ad oggi non si hanno certezze sulle disponibilità finanziarie da parte del Governo nazionale per l'attuazione dell'Accordo suddetto, così come non se ne hanno sulla questione della ricollocazione dei lavoratori della Montefibre di Ottana;
 
EVIDENZIATO che il venir meno di una delle strategie contenute nell'impianto complessivo di politica industriale previsto dall'Accordo di programma del 14 luglio 2003, renderebbe lo stesso piano intrinsecamente incoerente e non più produttivo degli effetti preventivati, 
 
impegna la Giunta regionale
 
a procedere con fermezza sulla strada tracciata nell'Accordo di programma sulla chimica, incalzando il Governo sulla individuazione chiara dei capitoli di spesa con i quali cofinanziare i programmi di investimento, che dovranno essere attentamente valutati sotto il profilo delle potenzialità di mercato,
 
impegna, altresì la Giunta regionale
 
a rivedere al più presto il piano energetico tenendo conto delle seguenti considerazioni:
 
- corretta quantificazione dell'apporto delle fonti rinnovabili prevedendo per la Sardegna un apporto non squilibrato della fonte eolica rispetto alle previsioni nazionali;
- verifica dei risultati dello studio di fattibilità (ad oggi realizzato per circa il 40% dell'intera analisi) sul progetto di gasdotto Algeria-Sardegna-Italia;
- tale opera non dovrà gravare sul bilancio della Regione Sardegna ma dovrà essere integralmente finanziato da interventi pubblici nazionali o comunitari e/o mediante project financing;
- la Regione Sarda non deve delegare ad altri la parte di opere che attraversano il territorio regionale avendo particolare cura a forme di realizzazione le meno impattanti dal punto di vista ambientale;
- il cavo SAPEI dovrà realizzare un sistema di trasporto e trasmissione dell'energia elettrica che serva a garantire l'energia necessaria al sistema regionale e l'accesso a fonti energetiche più economiche eventualmente disponibili sul mercato internazionale; l'infrastruttura non potrà essere considerata come strumentale alla creazione di una piattaforma energetica squilibrata,
 
impegna, altresì la Giunta regionale
 
a proseguire nel positivo lavoro negoziale intrapreso in questi mesi con tutti i soggetti firmatari dell'Accordo e, per quanto di competenza, con l'UE, circa le esigenze energetiche dell'economia sarda legate al mutato scenario nazionale ed europeo, in particolare allo sfruttamento del carbone del Sulcis, alla metanizzazione, ed in generale su tutte le problematiche di approvvigionamento energetico legate alla insularità, fatto salvo il mantenimento delle condizioni agevolative.
 
Cagliari, 2 novembre 2004
 
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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 2 novembre 2004.