CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 11

MOZIONE LA SPISA - PILI - LADU - DIANA - VARGIU - OPPI - PETRINI sull'attuazione dell'Accordo di programma per la chimica.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

premesso che in data 14 luglio 2003, a conclusione di una complessa e articolata fase di concertazione con le parti sociali e datoriali, regionali e nazionali, e di stretta e proficua collaborazione fra il Governo nazionale e la Giunta, è stato siglato a Palazzo Chigi, l'Accordo di programma per la qualificazione dei poli chimici della Sardegna;

ricordato che l'Accordo:

- rappresenta un importante risultato politico e programmatico non soltanto per il comparto della chimica,  ma per il futuro dell'industria regionale ed è riconosciuto, unanimemente, come lo strumento irrinunciabile per il rilancio del settore chimico regionale entro un quadro di riferimento nazionale;

- è stato raggiunto grazie ad una forte condivisione di obiettivi e strategie che hanno trovato sintesi nelle proposte elaborate con il coinvolgimento dell' Osservatorio regionale della chimica e del forum per l'energia;

evidenziato che tali strategie, come sancito nell'Accordo, prevedono una complessa rete di interventi che coinvolgono in modo integrato i tre principali siti chimici regionali di Assemini, Porto Torres ed Ottana;

evidenziato, inoltre, che la strategia di intervento sancita dall'Accordo per la chimica è parte integrante di un disegno programmatico che investe in modo rilevante le questioni energetiche della nostra Regione sulle quali la precedente Giunta regionale a seguito di un confronto molto ampio ha assunto una precisa linea di azione, sancita nel documento di aggiornamento del piano energetico regionale, così sintetizzabile:

strategia di medio-lungo-periodo

- attuazione degli interventi che prevedono che l'Isola diventi la seconda via di adduzione del metano al continente italiano e, per questo tramite, anche al sud del continente europeo, con provenienza dalle coste del Mediterraneo meridionale;

- rilancio della miniera Carbosulcis, assicurando il raggiungimento del break-even, nel quadro di un progetto integrato miniera-nuova centrale termoelettrica del sulcis:

- mantenimento, a tal fine, con gli opportuni interventi normativi (modifica del DPR 28 gennaio 1994) delle prerogative di prezzo e delle agevolazioni finanziarie previste per la produzione di energia elettrica, già previste per il progetto ATI-Sulcis;

- coinvolgimento con logiche di autoproduzione delle grandi industrie metallurgiche del sulcis nel progetto di realizzazione e gestione della nuova centrale termoelettrica per assicurare alle stesse l'abbattimento dei costi energetici e certezze di prospettiva ai loro piani industriali;

- realizzazione entro il 2007 del nuovo elettrodotto (SAPEI) da 1000 MW per consentire la piena integrazione dell'Isola nel mercato energetico nazionale ed europeo, assicurando i necessari standard di sicurezza per cittadini e imprese, senza escludere che la Regione possa diventare esportatrice di energia;

strategie di breve periodo

- mantenimento ed estensione dei regimi tariffari speciali per le industrie energivore di base;

- assegnazione di una congrua quota di energia di importazione alla Sardegna;

- favorire la stipula di accordi bilaterali con i produttori regionali di energia per assicurare agli impianti cloro e cloro derivati tariffe energetiche in linea con quelle medie dei principali competitor europei;

- riproposizione della vertenza UE finalizzata ad assicurare alle PMI sarde benefici in termini di minori costi energetici a compensazione della mancata metanizzazione dell'Isola;

rimarcato che a fronte di tali strategie, in attuazione dell'Accordo di programma sulla chimica e di successivi verbali d'intesa Stato-Regione in materia di energia ( in particolare quello del 19 dicembre 2003), sono stati assunti precisi impegni, anche finanziari, da parte del Governo nazionale, fra i quali i più importanti sono:

- uno stanziamento di risorse pari a 100 milioni di euro per il sito di Ottana da attivare mediante proposte industriali con  lo strumento del contratto di programma;

- uno stanziamento di risorse pari a 100 milioni di euro per i siti di Assemini e Porto Torres da attivare, anch'essi mediante proposte industriali con lo strumento del contratto di programma;

- la possibilità di attivare risorse aggiuntive per gli investimenti nei siti di Assemini, Porto Torres ed Ottana mediante proposte industriali con lo strumento del contratto di localizzazione e la legge 181 (concernente gli incentivi per le aree di crisi);

- il mantenimento e l'estensione dei regimi speciali per le industrie energivore;

- il finanziamento dello studio di fattibilità per il progetto integrato miniera-centrale del sulcis;

- la conclusione delle procedure di gara e di affidamento della realizzazione del  SAPEI entro il 2004;

- l'assegnazione di quote riservate alla Sardegna, aggiuntive, di energia di importazione interrompibile (40 MW) e "CIP 6 interrompibile (80 MW);

- l'inserimento del metanodotto fra le grandi opere strategiche del governo nazionale;

tenuto conto che:

- lo stesso Accordo per l'attuazione degli specifici interventi individua un Comitato di coordinamento composto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per lo sviluppo territoriale - (che lo presiede), dal Ministero delle attività produttive, dal Ministero dell'ambiente, con la partecipazione dell'Osservatorio chimico nazionale e della Regione Sardegna;

- tale Comitato è stato formalmente istituito in data 1° marzo 2004 e che in tale occasione si è sancito che l'Assessorato regionale dell'industria avrebbe coordinato le iniziative locali riguardanti i tre siti, in ragione:

a) delle esigenze di raccordo fra le proposte locali (valorizzazione delle logiche di filiera che interessano tutta la Regione e vanno quindi oltre le sole logiche territoriali);

b) delle finalità più generali di coerenza delle proposte con le scelte della programmazione regionale e della stessa politica industriale regionale;

- in ragione di tale compito l'Assessorato ha avviato nei primi mesi dell'anno una serie di azioni ed incontri  nei  tre siti coinvolti non solo a livello locale, ma con riunioni tecniche fra i Ministeri e i rappresentanti della Regione;

- uno degli aspetti critici oggetto di vari approfondimenti è stato e rimane quello dell'alto costo dell'energia che ha ripercussioni su tutta l'industria di base regionale ed anche sugli impianti chimici con particolare riferimento agli impianti cloro-cloro derivati;

evidenziato che a seguito  di questi incontri e dell'attività coordinata dall'Assessorato industria si è giunti, in tempi brevi, ad importanti risultati, tanto per l'attuazione dell'Accordo, quanto per gli aspetti di criticità energetica, fra i quali i più importanti, sono:

- un protocollo d'intesa fra    EVC, SYNDIAL, Governo e Regione, siglato nel mesi di aprile 2004 che pone EVC nelle condizioni di presentare un piano industriale di rilancio della filiera cloro-cloro derivati-PVC da attuare mediante contratto di programma;

- il mantenimento in esercizio della centrale AES fino al 2005, in attesa di definire una soluzione di medio-lungo periodo;

- l'estensione dei regimi speciali con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 febbraio 2004;

- il completamento e la formale presentazione dei risultati dello studio di fattibilità miniera-centrale;

- la formale presentazione dei contratti di programma per il sito di Ottana (INCA-DOW, e Consorzio CREO);

- la messa a punto della proposta di un primo contratto di programma per l'area di Assemini con costituzione del Consorzio promotore (Consorzio CREA);

- la presa d'atto da parte della Giunta Regionale delle iniziative avviate con delibera della Giunta,  con la quale si esprime parere favorevole e si conferma la strategia;

rimarcato, inoltre, che:

- l'insieme delle iniziative e dei risultati già ottenuti fanno parte di una strategia integrata;

- si rende necessario completare iniziative avviate ed accelerare i tempi di attuazione delle iniziative ancora da avviare anche a seguito degli approfondimenti e degli studi condotti (es. studio di fattibilità miniera-centrale);

constatato che:

- il Governo nazionale, finché è stato opportunamente sollecitato e supportato dalla Giunta regionale ha mantenuto fede agli impegni assunti;

- dall'insediamento della nuova Giunta ad oggi si è interrotto il percorso di attuazione dell'Accordo di programma ed è venuta meno l'indispensabile azione di raccordo con il Governo nazionale a seguito  di una manifesta assenza di proposta da parte della Giunta Regionale;

- la Giunta regionale nonostante siano passati oltre tre mesi dall'insediamento, non sembra avere una strategia e nel contempo  non dà prova di perseguire gli obiettivi già definiti 

appreso, inoltre, che

- non sono stati ancora presentati al MAP i contratti di programma riguardanti l'area di Assemini e quella di Porto Torres, né sono state poste scadenze per tali presentazioni;

- non risulta presentato il contratto EVC, né si hanno notizie sul mantenimento degli impegni assunti in maniera energetica;

- non vi è ancora alcun pronunciamento da parte della regione, sui contratti presentati DOWN INCA CREO;

- vi sarebbero ritardi per la realizzazione del SAPEI, senza che la Giunta abbia preso alcuna iniziativa per evitare questa evenienza e contrastarla opportunamente;

- da interviste  e articoli di stampa, la posizione della Giunta ed in particolare quella presentata dalla Regione, appare ancora poco chiara ed indefinita e ha provocato sconcerto fra gli operatori ed i lavoratori dei comparti coinvolti con particolare riferimento alla situazione della Carbosulcis;

rilevato che:

- non si è più riunito per assenza di una richiesta da parte della Regione, il comitato di  coordinamento nazionale;

- non è chiaro come  l'Assessorato dell'industria stia coordinando le attività dei tre siti coinvolti;

- non vi è stato alcun atto che conferma gli stanziamenti della finanziaria regionale 2003 per la chimica (fondo indistinto programmazione);

considerato che:

- si rischia di vanificare il lavoro svolto e la perdita delle risorse assegnate per inerzia della Giunta in carica;

- è indispensabile su questioni come questa dare continuità all'azione amministrativa e si rende pertanto indispensabile che la Giunta prenda posizioni precise sulle strategie definite e sancite in atti formali ovvero, se non le condivide, dichiari che cosa intende fare,

impegna la Giunta regionale

a riferire entro il mese di ottobre in Consiglio regionale sullo stato di attuazione dell'Accordo di programma per la chimica e più in generale sulla propria strategia in materia di chimica ed energia con specifico riferimento a:

1) miniera carbosulcis;

2) nuova centrale del sulcis;

3) metanodotto Algeria-Sardegna-Italia-UE;

4) SAPEI;

5) iniziative specifiche di attuazione dell'Accordo di programma per i siti di Assemini, Porto Torres, Ottana;

6) immediata ripresa del confronto con il Governo nazionale al fine di:

a) coordinare le azioni  attuative dell'Accordo di programma ai sensi dell'art. 11 dello stesso Accordo;

b) dar seguito ai formali impegni sottoscritti per le risorse finanziarie con individuazione dei capitoli di spesa in capo al MAP ed al bilancio della Regione;

c) attivare il comitato di sorveglianza ai sensi dell'art. 12 dell'accordo;

7) immediata ripresa dell'attività di coordinamento regionale delle iniziative dei tre siti chimici per la individuazione delle opportune soluzioni riguardanti in particolare:

a) i contratti di programma;

b) i contratti di localizzazione;

c) la  legge 181 (concernente gli incentivi per le aree di crisi);

d) le proposte per energia basso costo per la linea del cloro e cloroderivati;

e) le soluzioni per AES;

f) le soluzioni per le utility di Ottana, Assemini e Porto Torres;

8) possibile definizione di un programma  pluriennale di interventi da co-finanziarie con i fondi strutturali del POR Sardegna utilizzando a tal fine tutte quelle misure coerenti e compatibili con le finalità dell'Accordo di programma per la chimica; 

9) immediata ripresa delle attività del forum per l'energia per la condizione di eventuali nuove scelte  in materia energetica e comunque alla definizione di un nuovo Piano Energetico Regionale che chiarisca:

a) se si intendono realizzare e portare a regime i progetti di generazione elettrica già programmati;

b) se si intenda attuare il programma di metanizzazione dell'isola come previsto dall'Intesa Stato-Regione.