CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione LAI Renato - ATZERI sulla richiesta di istituzione del servizio di guardia medica nel Comune di Budoni (n. 937) e all'interrogazione LAI Renato - MARRACINI - PITTALIS - ATZERI - MANINCHEDDA sulla richiesta di istituzione del servizio di guardia medica nel Comune di Budoni (n. 939).
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Si forniscono gli elementi utili alla risposta alle interrogazioni in oggetto.
Il servizio di continuità assistenziale, secondo l'organizzazione attuale, è diretto a fornire prestazioni sanitarie di base non differibili nelle ore notturne e nei giorni festivi e prefestivi; esso non è quindi rivolto alla gestione dell'emergenza che, com'è noto attiene al servizio 118 e alla rete ospedaliera dei pronto soccorso e dei dipartimenti dell'emergenza-urgenza.
In prospettiva, quando sarà operativa la riorganizzazione del servizio, in attuazione degli obiettivi del Piano Sanitario Regionale per la specifica materia, sarà possibile, attraverso l'aggiornamento e la riqualificazione dei medici di continuità assistenziale, la loro integrazione nei punti di soccorso territoriale anche in attività H24.
Quindi, in un ottica di uso appropriato dei servizi, tale distinzione va tenuta presente per evitare sia dispendio di risorse per la collettività, sia risposte assistenziali inadeguate.
Per quanto attiene all'incremento del bacino d'utenza nel periodo estivo, a causa del flusso turistico, si ricorda che la Regione ha individuato il Comune di Budoni quale località ad alto flusso turistico nel quale istituire un apposito servizio di guardia turistica che la ASL di Olbia ha regolarmente attivato, garantendo così in modo appropriato l'assistenza sanitaria di base ai vacanzieri e ai lavoratori stagionali. Peraltro il medesimo servizio è assicurato nel vicino Comune di San Teodoro.
Nella organizzazione attuale dei servizi di continuità assistenziale, il comune di Budoni e quello di San Teodoro, costituiscono un unico ambito territoriale di riferimento, con sede del punto guardia individuata nel comune di San Teodoro. Il bacino d'utenza di tale ambito è costituito dalla popolazione residente nei due Comuni pari a 7.926 abitanti.
Il rapporto ottimale tra medici di continuità assistenziale e abitanti è individuato dal contratto collettivo della medicina generale in 1 medico ogni 5000 abitanti a livello di ASL.
Nell'Azienda Sanitaria Locale di Olbia tale rapporto, variabile da ambito ad ambito, risulta complessivamente di gran lunga superiore a quello ottimale, attestandosi attorno a 3 medici di continuità assistenziale ogni 5000 abitanti (143.921 ab. / 88 medici di C.A.).
Per quanto riguarda l'ambito in argomento, considerato che il funzionamento dì una sede di continuità assistenziale prevede l'impiego di almeno 4 medici, il rapporto reale è di 1 medico per 1981 abitanti. Inoltre, al di là dei dati sul rapporto medici/popolazione residente, evidentemente ampiamente superiore a quello ottimale, i dati forniti dalla ASL di Olbia sul numero di visite richieste dai residenti nel Comune di Budoni al punto guardia di San Teodoro (44 visite in un mese), non appaiono adeguati a giustificare l'istituzione di un nuovo punto di continuità assistenziale.
E' evidente che per un uso efficiente delle risorse economiche e per l'efficacia dei servizi l'organizzazione va ridefinita a livello complessivo di Azienda e di Regione, così come peraltro delineato dal Piano dei Servizi Sanitari approvato dal Consiglio regionale il 19 gennaio 2007.
Il Piano prevede la riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale in tutta la Regione mediante un Progetto Obiettivo che rappresenta lo strumento più appropriato attraverso il quale rispondere in modo organico all'esigenza di fornire servizi efficaci ed efficienti anche in tale specifico settore, e al quale gli Uffici dell'Assessorato stanno lavorando. In tale ambito, si assicura la massima attenzione nella valutazione delle realtà segnalate.
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