CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 654/A

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione CALIGARIS,  sulla grave situazione delle lavoratrici addette alle pulizie operanti nel presidio ospedaliero San Giovanni di Dio.

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In riscontro all'interrogazione in oggetto si trasmette in allegato, quale elemento utile alla risposta, la nota n.60871 del 30.11.2006 predisposta dalla Direzione Generale dell'ASL n. 8 di Cagliari.

Cordiali saluti.

D'ordine dell'Assessore

Il Capo di Gabinetto

Alberto Isola
 

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ALLEGATO

- ASL Azienda sanitaria locale di Cagliari -

In riferimento all'interrogazione in oggetto si fa presente quanto segue.

In merito alla citata cessione di azienda dalla Pulitecnica Sarda di Zanda Mariangela alla Pulitecnica Sarda srl, questa Amministrazione non ha mai ricevuto comunicazione in tal senso.

Sul mancato controllo sulla qualità dei servizi e sull'effetto nullo delle numerose segnalazioni al Dirigente di Presidio ospedaliero, si fa presente che al contrario i controlli sulla Pulitecnica Sarda aggiudicataria dell'appalto delle pulizie sull'Ospedale San Giovanni di Dio sono sempre stati costanti e puntuali così come previsto dal contratto in essere.

In particolare le ispezioni giornaliere hanno riguardato l'efficacia dell'attività svolta e quindi lo stato di igiene e pulizia dell'Ospedale stesso: le verifiche sistematiche hanno infatti portato a riscontrare inadempienze tali da imporre alla Ditta 4 sanzioni pecuniarie nella misura del 5% del compenso mensile, come previsto dal Capitolato d'appalto.

Riguardo i controlli sulle inadempienze contrattuali della Ditta nei confronti dei dipendenti si fa presente che alla scrivente Amministrazione compete la verifica della documentazione attestante il versamento dei contributi previdenziali e assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali oltre che la documentazione comprovante l'adempienza degli obblighi previsti per l'INPS e l'INAIL; i controlli in tal senso sono sempre stati eseguiti.

Per tutte le altre inadempienze non spetta direttamente alla ASL la verifica ma agli Istituti interessati e all'Ispettorato del Lavoro. La comunicazione alla scrivente Amministrazione di inadempienze da parte dei suddetti enti consente di applicare alla Ditta aggiudicatrice una ritenuta pari al 20% dell'importo dell'appalto. Questa ipotesi, peraltro, non si è mai verificata.

In considerazione delle reiterate inadempienze da parte della Pulitecnica Sarda di Zanda Mariangela, l'ASL 8 aveva deciso di avviare l'iter procedurale atto alla risoluzione del contratto in danno della stessa Ditta.

Avendo però riscontrato che:
1) l'iter procedurale volto al recesso si sarebbe concluso non prima della fine del 2006;
2) il contratto in essere con la Pulitecnica Sarda scade "naturalmente" a fine 2006;
3) è comunque prioritario garantire la continuità del servizio di pulizie presso l'ospedale;
4) la Ditta che si era classificata seconda - Consorzio Europeo Multiservice - si è resa disponibile ad accettare un incarico temporaneo dal 1 gennaio 2007; l'Azienda ha affidato temporaneamente dal 1 gennaio 2007 il servizio di pulizie del P.O. San Giovanni di Dio al Consorzio Europeo Multiservice, senza aggravio di spese per l'Amministrazione nelle more dell'espletamento della nuova gara d'appalto.

Per concludere, riguardo la necessità espressa di sollecitare il Direttore Generale della AsI 8 a compiere un'indagine ispettiva dei reparti del P.O. San Giovanni di Dio si precisa che questa Direzione ha intrapreso sin dal suo arrivo un processo di riordino a 360° all'interno degli ospedali trovati per larga parte in uno stato di estremo degrado frutto di decenni di trascuratezza: in particolare il San Giovanni di Dio si trovava in una situazione di grande criticità; le strutture apparivano fatiscenti, disseminate di cumuli di spazzatura e ingombre di cataste di vecchi arredi e discariche del materiale più disparato in disuso accatastato talvolta al fianco dei letti di degenza. Le zone di passaggio erano tappezzate da materiale informativo e tazebao, di natura spesso non attinente alla sanità, affìsso senza la opportuna valutazione di chi di competenza e non inserito in bacheche autorizzate. I luoghi di attesa per i pazienti, che spesso per rigidità strutturali purtroppo sono localizzati negli anditi, erano costituiti da sedute indecorose, vecchie e visibilmente frutto di acquisti disseminati nel tempo senza una logica di confort.

La situazione pertanto non solo è ampiamente conosciuta ma si è fatto ogni sforzo per avviare un processo di riordino che in larga parte è già attuato. Ovviamente è suscettibile di ulteriore miglioramento e riteniamo doveroso che debba poi trasformarsi in una costante opera di mantenimento.

Nella speranza di aver risposto in maniera esaustiva restiamo disposizione per ulteriori chiarimenti,

Distinti saluti

Il Direttore Generale

Dott. Gino Gumirato

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