CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio all'interrogazione DIANA - LIORI sul rischio che molte imprese restino escluse dai bandi per la progettazione integrata a causa dei ritardi accumulati dalla Regione e della complessità delle procedure di selezione.
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In relazione all'interrogazione in oggetto si precisa quanto segue:
il processo della progettazione integrata avviato dalla Regione Autonoma della Sardegna nel 2005 si contraddistingue rispetto ad altri processi per l'alto grado di condivisione e partecipazione dei Soggetti pubblici e privati. L'esigenza di forme innovative di progettazione partecipata nasce in primo luogo dalla insoddisfazione per i risultati raggiunti dal primo ciclo di Progetti integrati realizzato dal 2001, caratterizzato da una scarsa integrazione reale tra le operazioni finanziate e la pressoché totale assenza del contributo degli investimenti privati;
malgrado gli scarsi risultati dell'approccio integrato del 2001, esiste la consapevolezza che solo un reale coinvolgimento dei protagonisti del mondo istituzionale economico e sociale isolano può realmente determinare l'aumento della qualità degli interventi. Il problema reale nella predisposizione e nell'attuazione dei programmi di sviluppo in Sardegna risiede proprio nella necessità di garantire sia la qualità delle proposte progettuali, sia la necessità di garantire con tali interventi la crescita sostenibile dei settori economici e dei territori della Sardegna;
tutto ciò ha portato ad individuare procedure, metodi e organismi nuovi, che, oltre che permettere di affrontare e risolvere le criticità che avevano compromesso la prima esperienza dei PIT, potessero essere implementate su uno strumento di programma, il POR, che si caratterizza per procedure prefissate e per una certa rigidità di attuazione;
sono diversi i principi che hanno guidato lo svolgersi della nuova progettazione integrata: in primo luogo la massima trasparenza che si raggiunge garantendo la partecipazione al processo di tutti i soggetti potenzialmente coinvolti (tutti i cittadini sardi) sin dalla prima fase del processo, che si è manifestata attraverso forum, sessioni tematiche e interviste che hanno coinvolto migliaia di persone. Nessuna fase di processi programmatori avviati dalla Regione Sardegna (ma anche a livello nazionale) ha mai coinvolto in modo così massiccio la popolazione. In secondo luogo condividendo tutti gli atti e tutti i documenti con le rappresentanze istituzionali e economico-sociali, sia a livello locale con i Tavoli di partenariato provinciale, sia a livello regionale attraverso il Tavolo regionale. In terzo luogo assicurando l'assistenza tecnica necessaria a favorire tale processo, attraverso l'istituzione in ogni provincia dei Laboratori per la progettazione integrata. I Laboratori sono una esperienza assolutamente innovativa, sia per la Sardegna che per le altre Regioni e si pongono sia come luogo di cooperazione istituzionale tra Regione, Provincia, Comuni e altri Enti Pubblici, sia come luogo di cooperazione tecnica;
tale attività ha consentito una massiccia partecipazione al processo che si è manifestata con le migliaia di domande pervenute (oltre 14.000 come noto), che hanno reso necessario un grande sforzo amministrativo per le ricezione e l'analisi della domande. L'enorme mole di richieste ha determinato anche un aggiustamento dei tempi necessari per garantire a tutti i soggetti partecipanti la necessaria attenzione, mediante l'analisi sia della ammissibilità che della coerenza delle domande pervenute. Il risultato di tali operazioni è stato condiviso con i tavoli di partenariato. Il ruolo e l'impegno dei laboratori territoriali continua anche nella fase della predisposizione dei progetti integrati, in modo che gli imprenditori e le Istituzioni locali possano avere un punto di riferimento stabile e competente: anche questa è un'assoluta novità nel panorama regionale;
il processo della progettazione integrata, a conclusione del suo iter (selezione delle operazioni da finanziare) previsto per il mese di febbraio 2007, avrà richiesto 24 mesi di tempo. E' un tempo inferiore a quello richiesto da analoghi processi condotti nelle altre Regioni italiane e nella stessa esperienza dei PIT in Sardegna. Non sono confrontabili invece a tutto vantaggio del processo della nuova progettazione integrata, come da tutti riconosciuto, il livello di partecipazione dei Soggetti pubblici e privati, la qualità e l'efficacia delle metodologie e degli strumenti adottati, la crescita delle capacità istituzionali nella definizione e attuazione delle politiche di sviluppo locale;
la nuova progettazione integrata permette, per la prima volta nell'attuazione del POR Sardegna, di dare pari opportunità a tutti i territori dell'Isola attraverso un adeguato ed omogeneo supporto tecnico costituito dai Laboratori territoriali di progettazione. Questo obiettivo risulta oggi completamente conseguito. Ne sono prova il numero e la distribuzione territoriale e settoriale delle domande pervenute e i riconoscimenti di tutti i Tavoli di partenariato provinciali;
la fase attualmente in atto prevede la condivisione da parte dei Tavoli di partenariato dei processi di aggregazione (fase ultimata per tutte e otto le Province) e la costituzione dei partenariati di progetto, molti dei quali sono già stati costituiti e stanno procedendo all'elaborazione dei progetti integrati di competenza, li termine ultimo per la presentazione dei progetti alla valutazione è fissata al 20.12.2006;
la metodologia della progettazione integrata si inserisce e utilizza le procedure del POR, ma non mette assolutamente a rischio il rispetto dei tempi per la spesa delle risorse. L'utilizzo di tale metodologia aumenta anzi la qualità della spesa. Pertanto tale processo non determina alcun rischio di disimpegno automatico delle risorse. Tra l'altro gran parte delle risorse utilizzate per il finanziamento della progettazione integrata sono risorse "rinvenienti" dalla rendicontazione di "progetti coerenti" del POR Sardegna e in quanto tali non hanno il vincolo di spesa del 31.12.2008.
i bandi per la progettazione integrata sono stati in parte già pubblicati e in parte in corso di pubblicazione. I bandi per le imprese non agricole saranno pubblicati prima della scadenza della presentazione dei progetti integrati (20.12.2006), così come concordato con il Tavolo regionale di partenariato, e a seguito del recepimento delle osservazioni della competente Commissione del Consiglio Regionale sulle Direttive di attuazione dei Pacchetti Integrati di Agevolazione e dei Contratti di Investimento;
la partecipazione delle imprese alla progettazione integrata è stata massiccia e qualificata. Le domande presentate dalle imprese rappresentano in media più del 70% delle domande pervenute e molte domande sono state presentate da aggregazioni di imprese interessate a perseguire obiettivi aziendali condivisi;
il processo della progettazione integrata, come è stato più volte ribadito, non si limita al miglioramento dell'utilizzo delle risorse attualmente disponibili, ma ha l'ambizione di porsi come elemento che contribuisce in modo importante alla futura programmazione 2007/2013, e si candida come una delle metodologia operative per l'attuazione dei futuri programmi, in cui l'approccio locale allo sviluppo con la partecipazione diretta degli attori locali è considerato strategico per le politiche di coesione (vedasi anche la rinnovata importanza dell'approccio LEADER per lo sviluppo rurale e i sistemi locali della pesca nel nuovo Fondo Europea per la Pesca);
la proiezione nel medio periodo della progettazione integrata prevede che i progetti integrati possano essere attuati anche con le risorse della futura programmazione, non solo di diretta provenienza comunitaria ma anche con fondi nazionali per la aree sottoutilizzate (fondi FAS), nei diversi settori in cui tali programmi saranno articolati;
l'esperienza della nuova progettazione integrata in Sardegna costituisce una "best practice" a livello nazionale ed europeo. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha in corso di realizzazione una attività di analisi e valutazione del processo per individuarne gli elementi di innovazione e di trasferibilità in altri contesti territoriali. I Servizi della Direzione Politica Regionale della Commissione Europea hanno richiesto alla Regione Sardegna di presentare l'esperienza in atto in un seminario promosso dalla stessa Commissione sulle "best practice" della programmazione 2000 - 2006 dei Fondi strutturali che si terrà nel mese di novembre in Austria.