CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio all'interrogazione DEDONI sulla paventata regionalizzazione del CRS4.
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L'attuale configurazione istituzionale del CRS4 è conseguenza di un percorso avviato in ambito regionale con la deliberazione n. 31/22 del 18.9.2002 con cui la Giunta Regionale ha approvato gli indirizzi di seguito esposti per le società partecipate dal Consorzio 21 ed avviato l'iter amministrativo per la loro attuazione con le seguenti prescrizioni:
Le partecipazioni del Consorzio Ventuno dovevano avere i seguenti requisiti:
- limitazione a non più di una per ognuna delle filiere tecnologiche individuate e la cui funzione risultasse strategica per lo sviluppo di Polaris (allo stato i capofiliera sono: Crs4, Neuroscienze e Porto Conte Ricerche);
- configurazione giuridica tale da assicurare la loro funzione "pubblica" e di servizio (Fondazione, Istituto, ecc.), non in concorrenza con il mercato privato;
- possibilità di accesso a provvidenze finanziarie regionali, nazionali e comunitarie;
- possibilità per il Consorzio 21 di determinare le linee strategiche e scientifico -tecnologiche, in sintonia con gli indirizzi della Giunta Regionale;
All'interno delle entità partecipate doveva essere assicurata la presenza diretta ed impegnata di professionalità manageriali in grado di assicurarne la più adeguata conduzione gestionale e di competenze tecnico-scientifiche di riconosciuta eccellenza in grado di assicurarne la gestione scientifica;Il Consorzio Ventuno doveva assicurare garantire l'effettuazione di verifiche periodiche sul livello tecnologico e scientifico della ricerca e sul raggiungimento degli obiettivi strategici e gestionali.
In relazione ai citati indirizzi, il Consorzio Ventuno doveva quindi provvedere a:
1. Configurare in idonee forme giuridiche di Fondazione, Istituto, Istituzione o altre forme equivalenti, gli ttuali soggetti capofiliera (Crs4 Seri; Porto Conte Ricerche Scrl; Neuroscienze Scrl).
2. Verificare la compatibilita con le presenti direttive della configurazione giuridica dell'Associazione Ailun;
3. Procedere alla cessione, ove possibile, alla Regione o, in subordine, all'immissione sul mercato delle proprie quote o azioni di tutte le altre partecipate.È evidente che gli indirizzi suindicati spingevano decisamente verso la pubblicizzazione del CRS4.
I passaggi successivi nella politica del precedente Governo regionale sono stati in linea con tale impostazione: la legge sulle agenzie governative (9 dicembre 2002, n. 23) e tutta l'attività amministrativa successiva non hanno potuto che ribadire con decisione l'assunto dì una netta separazione fra pubblico e privato nelle partecipazioni regionali.
Con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 13 del 20.02.2004 il Consorzio 21 è stato riconosciuto Agenzia Governativa ai sensi della L.R. 23/2002, come da delibera di Giunta Regionale n. 44/35 del 28.11.2003.
Ma, per giungere all'operato del presente governo regionale, occorre sottolineare che l'esame puntuale delle caratteristiche delle Agenzie governative ed in genere di tutte le partecipazioni regionali al fine di verificare la piena legittimità dell'utilizzo di tali soggetti come strumenti della Regione (con la qualifica "in house") ha messo in evidenza che la piena armonia con le norme comunitarie in materia di concorrenza e di aiuti di stato, appare condizionata ad una partecipazione pubblica totalitaria al capitale.
In conseguenza di ciò diviene illegittimo qualunque trasferimento "diretto" di risorse pubbliche alla società partecipata.
La presenza di questi elementi di chiusura sugli affidamenti in house ha avuto ovvie ripercussioni sul rapporto del Consorzio Ventuno e della Regione con le partecipazioni strategiche. Da un lato condiziona l'attribuzione di risorse per l'effettuazione dei servizi: non è consentito al soggetto pubblico affidare, ad una società mista senza una gara, appalti di rilevanza comunitaria. Dall'altro rende l'erogazione di contributi alla società non completamente pubblica distorsiva della concorrenza.
In presenza di tale quadro normativo riemergono i vincoli fisiologici evocati nel 2002 circa la scarsa propensione delle imprese a investire in Ricerca & Sviluppo: se la componente privata del CRS4 avesse manifestato un percettibile interesse a risolvere l'impasse determinata dalle "nuove" regole in materia di società miste, il Consorzio 21 e la Regione di buon grado avrebbero potuto "liberare il campo" aprendo alla privatizzazione, ma con questo quadro di riferimento, nel giugno 2005, il Consorzio Ventuno ha dovuto risolversi a trovare gli strumenti per garantire operatività al CRS4, società partecipata al 62,32%.
Il ruolo di tale partecipata, allora più che in altri periodi, si poneva come strategico rispetto all'attuazione delle politiche di promozione della ricerca e dell'innovazione tecnologica dell'ente: ad essa era stato infatti affidato, e questo ha certamente costituito un forte valore competitivo e strategico, il ruolo di capofiliera nell'area ICT, con l'obiettivo di gestire i servizi di ricerca ed i "laboratori di filiera" intesi quali grandi attrezzature al servizio delle imprese localizzate nel parco e di contribuire all'attrazione di imprese esterne.
Il modificato contesto normativo nazionale e comunitario e l'ormai prossima totale configurazione del Consorzio 21 come soggetto "in house", imponevano regole e limiti precisi circa la partecipazione dell'ente ad entità operanti sul mercato.
Pur in questo mutato contesto, la garanzia di continuità operativa delle partecipate si poneva ancora come essenziale rispetto alle attività di Polaris ed è oggi parte favorevole delle stesse strategie generali del Consorzio.
In particolare, anche in relazione alla diversa maturità operativa e strumentale della stessa partecipata, il Consorzio ha operato in modo tale da fare assumere al CRS4 una configurazione, per il breve/medio periodo, a totale controllo pubblico in una prospettiva di futura evoluzione verso forme più articolate.
Occorre sottolineare che i vincoli che hanno condotto all'acquisizione dell'intero capitale dei CRS4 da parte del Consorzio Ventuno, sono connessi ad una problematica che è la stessa in tutta Europa.
Con riferimento alla situazione patrimoniale ed economica si rappresenta quanto segue.
A partire dal 1999 il CRS4 ha ottenuto dalla Regione Sardegna, contributi per l'attuazione dei programmi annuali di attività a valere sull'art. 26, L.R. 37/98 per:
- finanziare attività di ricerca e promozione;
- svolgere una funzione di attrazione di interessi di medie e grandi imprese esterne alla Sardegna attraverso servizi avanzati nelle filiere della simulazione, del calcolo e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
- procedere all'ammodernamento delle sue infrastnitture materiali ed immateriali;
- consentire la realizzazione di programmi comunitari e statali;
- sviluppare la sua rete di servizi avanzati in favore delle piccole e medie imprese locali.In particolare, con stanziamento annuale, la Giunta Regionale approvava il programma di attività del CRS4 erogando un contributo per la sua attuazione. L'ammontare di tale contributo era mediamente pari al 50% del valore dalla produzione della società; l'altro 50% corrispondeva a ricavi per attività di ricerca finanziate da privati, dallo Stato o dalla U.E.
A partire dal 2004 tale modalità di finanziamento del programma di attività del CRS4 non è stata più utilizzabile a seguito dell'evoluzione degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di stato, come richiamato nel paragrafo precedente.
A fronte di tale situazione, considerata l'impossibilità di procedere all'erogazione del contributo per l'anno 2004 e della necessità di procedere all'osservanza degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di stato, l'Amministrazione Regionale ha determinato di pervenire ad una soluzione definitiva circa il quadro di riferimento del CRS4 e delle altre partecipate del Consorzio 21.
E stata attuata, quindi, una complessa procedura di adeguamento alla normativa comunitaria, non già per far fronte ad una crisi finanziaria, ma per consentire che il CRS4, totalmente controllato dal Consorzio 21, potesse assumere un diverso ruolo tale da consentire un intervento diretto della Regione Sarda, senza dar luogo a possibili vantaggi nei confronti di soci privati.
L'impossibilità di erogare il contributo per lo svolgimento del programma di attività nell'anno 2004 ha comportato un risultato negativo d'esercizio, con conseguente adozione di una soluzione tecnica, in ossequio al dettato del codice civile, che prevedeva la copertura delle perdite attraverso l'utilizzo delle riserve esistenti e di parte del capitale sociale, successivamente ricostituito dal Consorzio 21, divenuto, nel frattempo, unico socio.
In merito alle attività ed ai progetti, si rammenta che grazie alle competenze multidisciplinari dei suoi ricercatori ed all'apporto determinante del contributo regionale è stato possibile, fino all'esercizio 2004, sviluppare le attività di ricerca e sviluppo in diversi settori, coprendo i costi per circa il 50% con i ricavi dei progetti realizzati e per il residuo attraverso il contributo regionale.
Le attività di ricerca del CRS4 sono concentrate in alcune aree tematiche di interesse prioritario a livello regionale, nazionale ed europeo: energia, scienze dell'ambiente, scienze della vita e società dell'informazione.
Le attività multidisciplinari di ricerca e sviluppo tecnologico che il CRS4 conduce in queste aree tematiche fanno leva sullo sviluppo di alcune tecnologie abilitanti nella quali il CRS4 mantiene da diversi anni visibilità a livello internazionale.
In questi stessi ambiti - direttamente o attraverso società partecipate - sono state inoltre sistematicamente promosse azioni di Alta Formazione e di Trasferimento Tecnologico per favorire la diffusione di conoscenze nel territorio e la formazione di competenze qualificate a livello sia locale sia nazionale.
Nel corso del 2004 le varie attività progettuali e di ricerca del centro sono state, in particolare, coordinate in maniera da preparare iniziative strategiche di più ampio respiro. Sono state prese, infatti, importanti iniziative attorno alle quali aggregare ulteriormente le attività del centro e delle più qualificate istituzioni locali e a qualificare il CRS4 come importante referente tecnico scientifico nel contesto nazionale e regionale.Tra queste iniziative si citano, in particolare, il progetto CyberSar, promosso e coordinato dal CRS4, tra il CRS4, le Università di Cagliari e Sassari, l'Istituto Nazionale di Astrofìsica, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Tiscali e Nice srl. Il progetto prevede la connessione mediante reti a fibre ottiche dedicate di una serie di risorse per il calcolo distribuito, l'archiviazione, la gestione e la visualizzazione di grandi volumi di dati distribuite nei centri di ricerca, nelle Università e nelle più grandi strutture sanitarie della Sardegna e si pone specificatamente l'obiettivo di fornire un innovativo supporto alle attività di ricerca scientifica in Sardegna attraverso l'integrazione di tecnologie avanzate di rete, di calcolo e di gestione distribuita dei dati.
Con specifico riguardo al progetto solare - termodinamico, si evidenzia che tale progetto non ha determinato alcuna spesa incrementale o impegno finanziario aggiuntivo per il CRS4. La società ha dedicato 3 risorse umane per lo studio della tematica, la valutazione di fattibilità tecnico-finanziaria e l'elaborazione del progetto presentato al MIUR per il suo finanziamento a valere sui fondi della ricerca. La valorizzazione del costo del personale impiegato è inferiore a Euro 200.000,00, inclusi circa 100.000,00 Euro di costi indiretti.
Tale progetto ha superato positivamente la fase istruttoria, classificandosi 3° nella graduatoria, e dovrebbe essere finanziato almeno parzialmente, in relazione alle risorse disponibili.
Il finanziamento totale FAR approvato per il programma MIUR sul solare termodinamico ammonta a circa 30 Milioni di Euro, gli altri due classificati fanno capo rispettivamente all'Osservatorio di Fisica, Chimica e Geologia Ambientali di Lecce e all'ENEA.
L'eventuale ridimensionamento previsto del progetto sardo implicherebbe oltre alle necessarie attività di calcolo e simulazione, la realizzazione in Sardegna di un prototipo di impianto solare a concentrazione, particolarmente interessante in quanto esso prevede la realizzazione dimostrativa completa di un impianto di generazione di energia elettrica di piccola potenza, senza connessioni alla rete e quindi particolarmente adatta a regioni remote e disagiate.
L'abbondanza della radiazione solare in Sardegna offre possibilità future di mercato verso i molti paesi del mediterraneo e altre regioni soleggiate dei Paesi in via di sviluppo. In particolare, un aspetto originale del progetto sviluppato dal Crs4 è costituito dal fatto che - a differenza dagli altri progetti attualmente allo studio in Italia, Spagna, negli Stati Uniti (un nuovo progetto è in costruzione in Nevada) e altri Paesi (Marocco, Algeria, Israele ecc.) - questa tecnologia non richiede l'uso di acqua per la produzione elettrica, con conseguenti uniche possibilità di operazione nelle regioni desertiche.
Il CRS4 non ha quindi effettuato alcun investimento sul solare termodinamico in Spagna a discapito della Sardegna.
Va tuttavia sottolineato che in Spagna esiste un vigoroso e articolato programma nazionale per la realizzazione industriale di ben 8 grandi centrali solari termodinamiche da 50 Megawatt, ciascuna per un costo approssimativo di 250 Milioni di Euro.
Tali centrali, di ben altra potenza, sono connesse direttamente alla rete.
L'Italia, in contrasto con la Spagna, per il momento non è coperta da uno specifico decreto (certificati verdi) che assicuri la realizzazione e la co-partecipazione da parte dell'industria economicamente competitiva per la realizzazione di impianti connessi alla rete.
Le attività specifiche e innovative del CRS4 in questo settore si indirizzano quindi attualmente su di un altro importante settore di mercato, quello delle piccole potenze, il cui sviluppo consentirebbe, oltre alla individuazione di nuove tecnologie, la soluzione energetica più vantaggiosa per utenze distribuite e/o isolate.
La politica regionale punta alla valorizzazione del know-how dei sistemi della ricerca e alla sua apertura verso il territorio, in coerenza con il quadro delle politiche europee per l'innovazione, soprattutto attraverso 4 linee di azione:
1. Ricerca e sviluppo nei settori strategici dell'economia regionale;
2. Potenziamento della dotazione Infrastrutturale del sistema regionale di RST;
3. Aumento della dotazione di capitale umano di eccellenza;
4. Promozione della cooperazione tra sistema della ricerca e imprese.In questo quadro strategico di riferimento e con il fine di sostenere adeguatamente le politiche regionali, il Crs4 ha subito recentemente una importante revisione e precisazione delle sue linee strategiche e dei suoi programmi operativi.
La configurazione definita per la società ha pertanto assunto i seguenti presupposti:
- Rafforzamento del ruolo strategico del Crs4 come centro di ricerche e tecnologie avanzate;
- Consolidamento del ruolo trainante ed anticipatore delle sue attività di ricerca;
- Ampliamento delle sue capacità di generare ricadute produttive sul sistema territoriale.Gli obiettivi strategici della società sono pertanto stati casi definiti:
- fare ricerche applicate d'avanguardia nei campi di interesse strategico avvicinandosi al mercato;
- sostenere la RAS nei suoi progetti di sviluppo;
- offrire servizi tecnici e competenze alla Regione, al parco Polaris ed alle industrie del parco ed a quelle dell'intera Regione.La riorganizzazione strategica della società ha:
- abolito le preesistenti "Aree" e "Servizi" di ricerca;
- ridistribuito i ricercatori in Linee Strategiche in relazione alle loro competenze ed affinità alle ricerche;
- associato ogni linea strategica ad un Programma;
- associato ogni ricercatore ad uno o più progetti finanziati o per i quali sono state proposte candidature per il finanziamento.I Programmi individuati sono i seguenti: ICT- Società dell'Informazione; Energia ed ambiente; Bioinformatica & Biomedicina; Risorse di calcolo, Reti e Tecnologie abilitanti.
I Programmi sono anche concepiti come incubatori di nuove idee progettuali, che potranno sfociare in nuove opportunità di "business".
Le linee strategiche sono attività di medio - lungo termine ascrivibili alle seguenti tipologie: Ricerca & Sviluppo; Industria; Servizi.
I Progetti sono attività "a termine", di durata medio-breve, che hanno la caratteristica di mettere in evidenza le capacità progettuali e di conduzione della ricerca di coloro che vi sono impegnati.
L'implementazione del nuovo modello strategico ed organizzativo, ha già consentito alla società di impostare, su nuove basi e su una più efficace attività gestionale, alcuni programmi cruciali per la sua prospettiva strategica.
Tali programmi attengono all'area dei servizi, dell'industria e della ricerca e sviluppo e sono relativi a: ICT- Società dell'Informazione; progettazione e gestione del CSR Centro Servizi Regionale; Centro di Bioinformatica, quale Laboratorio di Filiera di Polaris, il parco scientifico e tecnologico regionale Distretto ICT; CSR - Centro Servizi Regionale della Società dell'Informazione.
Il Crs4, sulla base delle indicazioni della Regione e nell'ambito dell'APQ Società dell'Informazione, ha progettato la realizzazione di una infrastruttura cruciale, denominata CSR, con lo scopo di definire gli standard e gli accordi di cooperazione che consentiranno agli utenti ed alle applicazioni di condividere dati e servizi e di coordinare e di monitorare gli interventi dei Centri Tecnici Territoriali (CTT) e dei Centri Servizi Territoriali (CST).
La società è stata quindi formalmente incaricata della realizzazione di tale infrastruttura, in stretta collaborazione con l'Assessorato degli Affari Generali e con la Presidenza della Giunta.
Nel Sistema Pubblico di Connettività il CSR rappresenta lo snodo di riferimento per la Sardegna tra sistemi locali, centrali ed interregionali.
L'obiettivo è quello di costruire una struttura leggera, orientata più alla governance che non allo sviluppo e alla gestione di prodotti, ma in grado di gestire autonomamente tutte le infrastrutture e i servizi di valenza strategica per la RAS. Rientrano in quest'ottica l'ammodernamento e la messa a norma dell'infrastruttura tecnologica del CED, la gestione dei servizi infrastrutturali di base, la gestione del NOC, della RTR, e la realizzazione e gestione dell'infrastnittura del SOC.
Si tratta, dopo tanti anni, di un primo concreto intervento di servizio in favore dell'Amministrazione Regionale, che mette a frutto competenze eccellenti e professionalità del Crs4 e che consente alla Regione di poter avere a disposizione una struttura organizzativa ed operativa di sostegno per tutte le iniziative di e-governement
Centro di Bioinformatica
Sulla base della straordinaria esperienza del prof. Paolo Zanella, Vice Presidente del Crs4 e primo direttore dell'EBI (European Bioinformatics Insitute) di Cambridge, è stato progettato ed è in avanzatissima fase di realizzazione a Polaris un Centro di Bioinformatica che ha l'ambizione di divenire punto di riferimento nel settore dell'informatica applicata alle scienze della vita.
La scelta della bioinformatica è da interpretarsi quale linea di sviluppo posta a cavallo tra la filiera dell'informatica e delle comunicazioni e quella delle biotecnologie applicate alla genomica ed alla farmacologia e deriva da una serie di considerazioni, che investono sia le potenzialità locali che i fattori critici presenti.
La bioinformatica può infatti avvantaggiarsi grandemente della disponibilità di una risorsa quale quella degli isolati genetici: la Sardegna ha infatti una popolazione con particolari caratteristiche genetiche dovute all'isolamento geografico ed al basso tasso di immigrazione, situazioni che hanno causato una "deriva genetica" che la differenzia dalle altre popolazioni europee.
L'intenzione è di produrre ricerca di alta qualità in collaborazione con le altre entità di Polaris e con vari Istituti Italiani ed Europei. Alcuni validi ricercatori sono già stati identificati localmente o sul territorio nazionale e presto si procederà al loro reclutamento.
L'obiettivo è di costruire al CRS4 in 3 anni un Centro di Bioinformatica di rilevanza Europea, con evidente importanza locale come supporto e partner delle imprese e istituzioni che lavorano in Sardegna. La massa critica per un'operatività ottimale delle varie attività di Ricerca, Sviluppo e Servizi è di circa 25-30 addetti.
Il Centro sarà inaugurato nella primavera prossima.
Distretto ICT.
Nell'ambito delle attività di progettazione di nuovi programmi strategici, il Consorzio 21 ha definito, in collaborazione con le imprese del settore e I Università, la proposta di creazione di un Distretto Tecnologico dell'ICT.
Nell'ambito delle attività di progettazione, il Crs4 ha curato la definizione dei contenuti tecnologici del distretto, ideando ed elaborando una strategia nel contempo compieta e integrata, che si basa su impostazioni che riflettono lo stato dell'arte mondiale in termini di piattaforme abilitanti e di tecnologie abilitanti, con particolare attenzione per applicazioni industriali nei settori più importanti dell'economia regionale.
L'idea forza del progetto è la sua visione di medio/lungo periodo, che punta a prevedere quali saranno gli sviluppi strategici della convergenza tra le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e quelle digitali e multimediali ed a identificare, nel quadro vastissimo delle tecnologie e campi di applicazione sottesi dagli acronimi ICT (Information Comunication Technologies) e DMT (Digital Media Technologies), filoni o approcci ad alto potenziale di crescita nell'ambito dei quali esista la possibilità di selezionare alcuni campi ben delimitati ove sia possibile aspirare all'eccellenza (con attività state-of-the-art di ricerca applicata, e conseguente potenziale ricaduta in termini di business opportunities).
In conclusione, il quadro che emerge è totalmente opposto a quanto rappresentato nelle interrogazioni.
Infatti il Crs4:
- non solo non risulta sull'"orlo del fallimento", ma finanziariamente solido ed adeguatamente capitalizzato;
- ha raggiunto un assetto istituzionale definitivo ed adeguato che ne fa una struttura idonea contemporaneamente a partecipare a bandi nazionali ed europei ed a poter essere finalmente e senza equivoci destinataria diretta di risorse regionali; questo senza pregiudicare le sue capacità propositive nei confronti dell'industria;
- ha fortemente snellito la sua struttura amministrativa ed è oggi gestito da un Consiglio di Amministrazione di 5 membri più i due Rettori;
- ha completato un percorso di razionalizzazione organizzativa che lo rende del tutto assimilabile ai suoi omologhi di livello internazionale (centri di ricerca di eccellenza);
- ha definito una nuova strategia scientifica che si basa su competenze e professionalità con base ICT applicabili ai massimi livelli a settori diversificati (medicina, energia, ambiente, società dell'informazione, telecomunicazioni, tecnologie industriali, tecnologie di visualizzazione);
- dispone di un portafoglio progetti di assoluto livello scientifico e tecnologico ed ha raggiunto uno standard molto elevato di progetti valutati positivamente da Commissioni nazionali ed internazionali e quindi finanziati;
- è oggi, fortemente inserito nelle strategie regionali di ricerca ed innovazione tecnologica, con un ruolo di supporto alla Regione sulla gestione dell'egovernment e sulla progettazione ed assistenza per piani strategici e con un ruolo di capofiliera all'interno di Polaris per l'attrazione di imprese esteme alla Sardegna e la gestione di laboratori specialistici di filiera (bioinformatica, ICT).
In relazione poi alla possibilità che Polaris esaurisca il suo ruolo propulsivo per effetto del possibile venir meno dell'apporto del Crs4, va detto che questa è una prospettiva del tutto fuori dalla realtà e che, al contrario, Polaris è oggi:
- una comunità integrata caratterizzata dalla presenza di 42 imprese e di 330 ricercatori, suddivisi nelle filiere tecnologiche dell ICT, della biomedicina e della bioinformatica;
- le imprese localizzate, pur essendo in prevalenza nate in Sardegna, comprendono importanti testimonianze di una realtà internazionale; sono infatti localizzate nel parco imprese di dimensione nazionale (Bio-Ker, Axxam, Bioftag, Biofarm Italia, ecc.), imprese estere (EDX Diagnostics - Svezia), neo-imprese di ricercatori provenienti dagli USA, dalla Gran Bretagna e dalla Svizzera;
- tutte queste imprese, ad eccezione del Crs4, sono private, cioè completamente controllate e possedute da capitali privati o dagli stessi ricercatori;
- molte di queste imprese hanno deciso di localizzarsi nel parco proprio grazie alla presenza del Crs4, che con i suoi servizi e le sue attività di ricerca di avanguardia, è in grado di assicurare loro doti aggiuntive di competenza in campo ICT, utilizzo di reti di eccellenza, partecipazione congiunta a grandi progetti nazionali ed internazionali. Questo a dispetto di una visione secondo cui l'uscita dei privati dal Crs4 avrebbe comportato una diminuzione della proiezione della società verso la realtà industriale.
- le competenze del Crs4 hanno poi attratto e stanno tuttora attraendo anche altre imprese nazionali ed internazionali, più specificamente nel settore ICT, con le quali sono in corso apposite trattative;
- grazie al riconoscimento dell'area di Pula come area di eccellenza per la bioinformatica applicata alla medicina personalizzata (da parte del Ministero dell'Innovazione) sono in corso programmi che attrarranno entro gennaio circa 40 ricercatori nel parco (fisici, matematici, statistici, biologi, medici, farmacologi), per attività di formazione avanzata, con attività di ricerca diretta nelle imprese (si tratta di ricercatori sardi finora operanti all'estero), con attività di ricerca di avanguardia, in particolare nell'area della bioinformatica;
- grazie all'iniziativa di Polaris e delle imprese localizzate al suo interno, la Regione Sarda ha potuto avanzare la proposta della creazione di un distretto della biomedicina ed oggi ha sede nell'area il Distretto Nazionale per la Biomedicina e le tecnologie per la salute; il distretto è stato riconosciuto dal Ministero della Ricerca e dell'Università e sono attualmente in avvio le prime attività di ricerca e sviluppo da parte delle imprese;
- grazie alla presenza del Distretto e dell'area di eccellenza sulla bioinformatica applicata alla medicina personalizzata, la Regione Sarda ha potuto avanzare la propria richiesta per la localizzazione a Polaris del Segretariato del Programma Comunitario "Iniziativa per la Medicina Innovativa (IMI)" ed oggi concorre, alla pari con le candidature della Toscana, della Francia e dell'Olanda, alla possibile aggiudicazione dell'Iniziativa (condizione neanche immaginabile solo sino a un anno fa).Infine, in merito alla partecipazione del CRS4 al Consorzio LAESA, si rappresenta che il 7 gennaio 1997 il Consiglio di amministrazione e 1"11 aprile l'Assemblea dei Soci approvavano la partecipazione del CRS4 ai un progetto di ricerca internazionale denominato Amplificatore di Energia (Energy Amplifer EA). Il Progetto aveva suscitato un forte interesse sia nella comunità scientifica che in diverse istituzioni degli stati Nazionali per gli aspetti legati alla eliminazione delle scorie nucleari. La realizzazione del progetto prevedeva l'ottenimento di finanziamenti internazionali da parte della Comunità Europea.
Per la realizzazione del progetto il CRS4 ha aderito ad un Consorzio costituito in Spagna denominato "Laboratorio del amplifcator di energia" (LAESA SA) che aveva lo scopo di costruire un prototipo sperimentale essendo ormai conclusa la fase della simulazione. La quota di partecipazione era pari 6.25 % del capitale sociale, corrispondenti a 500 azioni per un valore di Lire 292.654.333 (Euro 151143,30).
Nel 1998, sopraggiunte difficoltà intervenute nella realizzazione del laboratorio - per il mancato conseguimento di ulteriori finanziamenti nazionali a causa del cambio di Governo regionale dell'Aragona - hanno compromesso l'attuazione del progetto determinando la successiva messa in liquidazione del Consorzio LAESA S.A. a tal fine costituito.
Il 23 novembre 1998 il CRS4 usciva dalla compagine sociale di LAESA richiedendo la liquidazione della propria quota. La quota è stata liquidata e pagata nel 2002 per un valore di 6.254,00 Euro.
Le attività di ricerca aventi come scopo la realizzazione futura di un ADS (Accelerator Driven System), basate sugli studi del Preti Rubbia, sono tuttavia vigorosamente perseguite al livello internazionale sia in Europa che negli USA, in Giappone, in Cina, ecc. In particolare è in corso di svolgimento un progetto, denominato EUROTRANS, finanziato dall Unione Europea per 23 milioni di Euro e che vede attualmente impegnate ben 54 istituzioni di ricerca europee, che vi contribuiscono con un ulteriore ed equivalente finanziamento proprio aggiuntivo. Una significativa partecipazione transeuropea ad EUROTRANS è sostenuta anche dal DOE (Department of Energy) americano.
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