CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione LIORI - DIANA sui tempi di attuazione del programma "Ritornare a casa".
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Si forniscono gli elementi utili alla risposta all'interrogazione in oggetto.
Con la deliberazione n. 42/11 del 4 ottobre 2006 la Giunta Regionale ha approvato le linee di indirizzo del programma sperimentale denominato "Ritornare a casa" finalizzato a favorire il rientro nella famiglia delle persone inserite in strutture residenziali a carattere sociale e/o sanitario e promuovere la permanenza delle persone nel proprio domicilio.
Nelle linee di indirizzo sono state indicate le priorità nell'accesso, le condizioni di ammissibilità al finanziamento, le modalità e i tempi per la predisposizione dei progetti personalizzati, nonché i sistemi di monitoraggio e di valutazione dell'efficacia degli interventi, prevedendo tempi ristretti in considerazione della particolarità degli interventi.
La prime richieste di intervento sono pervenute nel mese di aprile 2007 e ad esse è stata data tempestiva risposta in un tempo decisamente inferiore ai 30 giorni prescritti nelle linee di indirizzo, fino all'esaurimento delle risorse disponibili avvenuto a fine ottobre 2007. In altri termini, l'intera somma disponibile per il primo anno del programma sperimentale, pari ad euro 5.000.000, è stata utilizzata nell'arco di sei mesi accogliendo tutte le richieste presentate.
Con le risorse del primo anno del programma sono stati finanziati 378 progetti personalizzati, per la gran parte riferiti a persone molto anziane. Il programma ha permesso di dimettere da strutture residenziali sociali e/o sanitarie 34 persone e soprattutto ha consentito la permanenza in famiglia a numerose persone per le quali l'alternativa sarebbe stata il ricovero in struttura sanitaria per lungodegenti.
Il primo bilancio del lavoro svolto è stato pubblicato l'11 dicembre 2007 sul sito ufficiale della Regione e sul sito tematico Sardegna Sociale.
Con la deliberazione n. 8/9 del 5 febbraio 2008 la Giunta Regionale ha stanziato ulteriori euro 5.000.000 in considerazione delle numerose richieste di intervento alle quali non era stato ancora possibile dare risposta. Nella medesima delibera sono state precisate le priorità nell'accesso al programma riservando particolare attenzione alle persone dimesse dalle strutture, alle persone con gravi patologie degenerative, in particolare SLA, alle persone che si trovano nella fase terminale della loro vita, alle persone con grave stato di demenza.
Con tali ulteriori risorse, alla data del 30 giugno 2008, sono stati finanziati altri 305 progetti personalizzati riferiti a situazioni socio sanitarie particolarmente gravi, per un importo complessivo di euro 4.750.858, che esaurisce la dotazione stanziata per i primi due anni del programma.
Ciononostante, sono stati esaminati e rimangono in attesa di essere finanziati circa 850 progetti personalizzati per i quali sarebbero necessari ulteriori euro 12.000.000. La Regione sta verificando la possibilità di destinare a tale linea di attività ulteriori risorse finanziarie.
Per quanto riguarda le 3 richieste presentate dal Comune di Monserrato, cui si fa riferimento nell'interrogazione, si precisa:
- Il progetto riferito a BM è pervenuto il 5 febbraio 2008 senza la necessaria descrizione della situazione sociale e sanitaria dalla quale si possa rilevare la gravità. Sono state richieste integrazioni con nota del 10 aprile 2008, alla quale non è pervenuta risposta. Si è appreso del decesso dall'interrogazione.
- Il progetto riferito a ML è pervenuto il 13 dicembre 2007 senza l'indicazione del livello di intensità assistenziale dal quale rilevare lo stato di necessità. Sono state richieste precisazioni con nota del 5 febbraio 2008, alla quale non è pervenuta risposta. Si è appreso del decesso dall'interrogazione.
- Il progetto riferito a PR è pervenuto il 13 dicembre 2007. Poiché il progetto di assistenza prevede l'assunzione della figlia, con nota del 5 febbraio 2008 vengono chieste precisazioni sull'opportunità di tale decisione. Non è pervenuta alcuna risposta.
Nel Comune di Monserrato sono stati finanziati finora tre progetti personalizzati (uno il primo anno e due il secondo anno) mentre altri 11 progetti sono in attesa di poter essere finanziati. Si precisa che di questi ultimi solo una situazione risulta di intensità assistenziale molto elevata.
Poiché continuano ad arrivare progetti d'intervento riferiti a bisogni assistenziali che, seppure non considerati prioritari, necessitano comunque di un intervento assistenziale, le amministrazioni comunali e le aziende sanitarie locali sono state invitate a tener conto delle diverse opportunità promosse con il Fondo per la non autosufficienza e ad indirizzare al programma "Ritornare a casa" esclusivamente le situazioni che necessitano di un livello di intensità assistenziale "molto elevato" e che rientrano in una delle priorità indicate nelle linee di indirizzo.
Giova rammentare, peraltro, che lo stanziamento per il programma "Ritornare a casa" è aggiuntivo rispetto a quelle che i Comuni sono tenuti a dedicare per l'espletamento delle funzioni di loro pertinenza, per le quali attingono le relative risorse dal Fondo unico di cui all'art. 10 della L.R. n. 2/2007 (Legge finanziaria).
Il Fondo per la non autosufficienza, istituito con l'art. 34 della L.R. 29 maggio 2007, n. 2, prevede la concreta realizzazione di un sistema integrato di servizi e interventi a favore delle persone non autosufficienti, o con parziale autonomia, e dei nuclei familiari di appartenenza, destinando, in particolare, risorse economiche per promuovere azioni che favoriscano la domiciliarità attraverso interventi quali:
- l'Assistenza domiciliare integrata di carattere sia sanitario che sociale;
- i piani personalizzati in favore di persone con handicap grave (L 162/98) per alleggerire il carico di cura della famiglia;
- il programma "Ritornare a casa" finalizzato a favorire il riéntro in famiglia a persone ricoverate in strutture sociali e/o sanitarie o a evitarne il ricovero;
- il sostegno economico alle persone anziane che si avvalgono dell'aiuto dell'assistente familiare per favorire un lavoro di cura più qualificato e regolare;
- gli "interventi immediati e urgenti" per facilitare la continuità di cura a domicilio a seguito di dimissione ospedaliera.
Pertanto, alle richieste di intervento che presentano i requisiti di gravità indicati nella deliberazione della Giunta Regionale sarà assicurata una risposta entro 30 giorni dalla ricezione, come previsto nella delibera richiamata, fino ad esaurimento delle risorse disponibili; per le altre richieste sarà suggerito un programma d'intervento alternativo adeguato alle necessità rappresentate.
L'Assessore
Nerina Dirindin