CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dell'industria all'interrogazione CASSANO sugli elevati costi del gas in bombola in Sardegna.
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In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto, per quanto di competenza dello scrivente Assessorato, si trasmettono i seguenti elementi di risposta.
L'Assessorato scrivente è stato di recente chiamato a rispondere sulla materia oggetto della presente interrogazione, a ciò all'uopo si riporta brevemente quanto già relazionato in quella sede.
La stragrande maggioranza delle famiglie sarde, eccetto alcune limitate zone dei maggiori centri dell'isola, compreso il capoluogo della Regione, utilizza per usi civili il gas/gpl in bombole (10/15/25 kg oppure in bomboloni da 1000 kg e oltre) a causa della non ancora realizzata metanizzazione dell'isola per la quale la Regione sta partecipando attivamente al Consorzio Galsi, che dovrà gestire il metanodotto Algeria-Sardegna-Toscana di prossima realizzazione come da accordi internazionali recentemente sottoscritti dal nostro paese con l'Algeria.
Al riguardo si precisa che a seguito delle puntuali ed incisive azioni formulate dall'attuale Governo della Regione al Ministro dello Sviluppo Economico è stato stipulato in data 20 dicembre 2006 l'Accordo di Programma Quadro "Metanizzazione della Sardegna" integrativo e modificativo dell'accordo del 21 aprile 1999 destinato al finanziamento delle reti comunali di distribuzione del gas naturale.
Sulla base di tale Accordo si è incrementata notevolmente la dotazione finanziaria iniziale raggiungendo con le risorse rése disponibili dalla deliberazione CIPE 35/2005 la ragguardevole somma complessiva di oltre 200 milioni di Euro.
Conseguentemente, con riferimento agli esiti del Bando regionale indetto in data 22.12.2005 per lo sviluppo delle reti di distribuzione del metano i Bacini finanziabili sono stati 27 su un totale di 31 risultati idonei, di cui uno finanziabile solo parzialmente.
Con successiva deliberazione della G. R. n. 41/1 del 30.9.2006, avente ad oggetto la ripartizione settoriale delle risorse assegnate alla Regione Sardegna attraverso la Deliberazione CIPE n. 3 del 22 marzo 2006, si è stabilita la finalizzazione della quota pari a 26,8 M€ all'attuazione dell'APQ "Metanizzazione della Sardegna" per coprire il fabbisogno necessario agli interventi individuati con il citato Bando indetto in data 22 dicembre 2005. Pertanto, una volta attuati i necessari adempimenti, in data 28 novembre 2007 è stato stipulato l'Accordo Programma Quadro "Metanizzazione della Sardegna" - II atto integrativo che, come detto, con le ulteriori ultime risorse messe a disposizione, ha consentito di finanziare integralmente tutti i bacini risultati idonei.
A seguito di diverse segnalazioni pervenute da consumatori operanti in Sardegna, e successivamente ad un'indagine effettuata recentemente dal comitato regionale dell'Unione consumatori, l'Assessorato ha provveduto ad effettuare direttamente un' analisi accurata e dettagliata per accertare se le problematiche riportate corrispondessero a verità.
A tal fine si è predisposta un'indagine a mezzo di interviste telefoniche con i negozianti di varie regioni d'Italia, per poter individuare i diversi prezzi di vendita delle bombole di gas e poter fare così dei raffronti territoriali con la nostra realtà.
Le città, interessate alle interviste sono state scelte casualmente e sono le seguenti: Torino; Sondrio, Roma, Piacenza, Bari, Napoli e Palermo.
L' analisi svolta ha confermato le segnalazioni pervenute che evidenziavano l'alto prezzo di vendita praticato dalla rete distributiva sarda rispetto in particolare a quelli praticati in tutto il Mezzogiorno.
Oltre ad individuare l'alto differenziale di prezzo, l'analisi ha cercato di individuare le cause di queste differenze che sono in parte da addebitare, sia alla catena distributiva del prodotto, sia ad un mercato dell'imbottigliamento del gas in Sardegna di tipo oligopolistico, sia alla mancanza di valide alternative energetiche al gas quali il metano che le altre realtà del Mezzogiorno invece dispongono.
Al fine di ovviare a questa situazione che incide pesantemente sui bilanci familiari, ed in particolare delle famiglie più disagiate, lo scrivente Assessorato, ha provveduto ad organizzare vari incontri tra i rappresentanti delle associazioni dei produttori, degli imbottigliatori, dei rivenditori e dei consumatori per verificare anche attraverso indagini apposite, se sussistano fenomeni speculativi, ovvero presunti cartelli tra gli operatori della filiera. Inoltre gli incontri sono stati finalizzati anche a sensibilizzare le imprese e gli operatori sulla necessità di contenere e ad abbassare i prezzi di vendita finali.
In particolare dagli incontri e colloqui avuti con l'Associazione Nazionale dei Consumatori, si è avuta conferma dell'avvenuta segnalazione formale da parte della stessa di tali problematiche all'autorità di polizia tributaria per l'avvio degli accertamenti previsti.
Negli incontri si è fatto una breve sintesi delle problematiche del settore che ha permesso, assieme all'analisi direttamente fatta, di focalizzarne meglio le caratteristiche e di individuare nella fase distributiva intermedia che va dalla vendita del gas dalla raffineria Saras di Sarroch al negoziante finale, quella in cui si concentrano le maggiori criticità.
Successivamente, si è tenuto un ulteriore incontro con una delle società leader di imbottigliamento del gas in Sardegna (Agipgas) finalizzato alla diminuzione dei prezzi finali, praticati al consumatore. La stessa, infatti, si è impegnata a presentare a breve un dettagliato programma di attività con l'obiettivo di ridurre ulteriormente i prezzi finali di vendita.
Nel frattempo, come è stato riportato anche dagli organi di stampa locali, l'Antitrast ha avviato un'istruttoria, con Provvedimento n. 18287 del 24 aprile 2008, per valutare "la sussistenza di fenomeni di distorsione della concorrenza nei mercati della vendita di Gpl in bombole per uso domestico in Sardegna" il cui procedimento deve concludersi entro il 30 aprile 2009.
L'Assessore comunque conferma che gli uffici proseguiranno nella loro attività di verifica e monitoraggio dei prezzi in stretta collaborazione con gli organismi competenti e assicura che, in caso di accertata sussistenza di fenomeni distorsivi della concorrenza nel settore del G.P.L. in bombole, li segnalerà tempestivamente all'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato.
L'Assessore
Concetta Rau