CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1213/A

INTERROGAZIONE CASSANO, con richiesta di risposta scritta, sugli elevati costi del gas in bombola in Sardegna.

***************

Il sottoscritto,

premesso che la Sardegna è ancora l'unica regione italiana a non essere servita dalle condotte del gas naturale;

considerato che la grande maggioranza delle famiglie isolane, eccezion fatta per quelle residenti in alcuni fra i maggiori centri, è infatti costretta a utilizzare, per cuocere i cibi, cucine alimentate da gas in bombola;

constatato che moltissimi impianti di riscaldamento sono alimentati allo stesso modo, ciò fra l'altro concorre in misura rilevante a mantenere bassi i livelli di inquinamento atmosferico;

rilevato che il costo del gas in bombola in Sardegna è enormemente più elevato (anche il doppio) di quello delle altre regioni italiane e determina una grave penalizzazione dell'Isola in termini di costi energetici complessivi per le famiglie e per le imprese;

evidenziato che l'incidenza di questa voce nel bilancio delle famiglie è diventata pertanto molto pesante, con gli ovvii picchi nei periodi di maggior rigore climatico;

sottolineato che, tra gli effetti collaterali di questo stato di cose, vi è la circostanza che sono le famiglie meno abbienti a limitare fortemente l'uso del riscaldamento, con conseguente incremento delle malattie da raffreddamento e la cronicizzazione delle malattie polmonari, specialmente per i bambini e gli anziani;

tenuto conto che nella Provincia di Sassari il gas da cucina viene pressurizzato in bombole ed immagazzinato nello stabilimento di Porto Torres,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria per sapere:
1) se siano a conoscenza delle ragioni che sono alla base di una così rilevante differenza di prezzo del gas in bombola tra la Sardegna e le altre regioni d'Italia, nonché tra una provincia e l'altra e tra comune e comune;
2) quali urgenti iniziative intendano adottare per porre fine ad una discriminazione gravissima nei confronti delle famiglie sarde, coinvolgendo, se del caso, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e verificando in particolare se siano in corso fenomeni di tipo speculativo.

Cagliari, 24 aprile 2008