CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale all'interrogazione MORO sui due bandi per la realizzazione del periodico "Il messaggero sardo".
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In allegato alla presente si inviano gli elementi di risposta richiesti con la interrogazione n. 1090/A (Moro).
Il Capo di Gabinetto
Alberto Sechi
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ALLEGATO
1. IL MESSAGGERO SARDO.
1.1. Fondamento normativo.
La previsione di un periodico con testata "II Messaggero Sardo" di proprietà dell'Amministrazione Regionale trova fondamento nel dettato della L.R. 15.1.1991 n. 7 "L'emigrazione". L'art. 18 della stessa infatti prevede il finanziamento regionale di tale periodico di documentazione e dibattito destinato agli emigrati ed alle loro famiglie, nonché ad enti, circoli, federazioni dei circoli degli emigrati ed agli enti locali della Sardegna.
Gli strumenti di programmazione e di destinazione delle risorse iscritte nel bilancio 2007 per il . finanziamento delle iniziative in favore del mondo dell'emigrazione sono il Piano triennale 2007-2009 e il Programma annuale 2007, rispettivamente approvati con la D.G.R. n. 47/12 del 22.11.2007, e la D.G.R. 40/12 del 9.10.2007.In particolare l'art. 3 del Programma annuale 2007 succitato prevede per l'anno di riferimento la destinazione della somma di € 500.000,00 per la realizzazione, stampa e spedizione de "II Messaggero sardo", quale periodico essenziale per garantire il sistema informativo e di comunicazione tra i sardi nell'isola e nel mondo.
1.2. Procedure di gara
In forza di tali presupposti normativi si è proceduto anzitutto a verificare, in base alle somme fatturate nell'ultimo anno dalla ditta che curava la realizzazione e spedizione del periodico citato, il numero di edizioni realizzabili in concreto. Si è così verificato che il budget disponibile in base al Programma annuale 2007 non poteva consentire la realizzazione e la spedizione di n. 12 numeri mensili, ma solo di n. 9 numeri, lasciando invariata la tiratura di 75.000 copie.
Pertanto l'Amministrazione, per garantire comunque continuità nell'edizione del periodico per il periodo di 12 mesi, ha ritenuto di dover procedere ad attivare le procedure per la selezione degli affidatari del servizio di editoria e di stampa de "II Messaggero Sardo", prevedendo n. 9 numeri, di cui 6 mensili e 3 bimestrali e con una tiratura di n. 75.000 copie. Con ciò garantendosi comunque un'informazione per il mondo dell'emigrazione tenuta sugli standard della precedente produzione.
Si precisa tuttavia che: l'organo che ha disposto la pubblicazione dei bandi relativi alle gare predette non è la Giunta Regionale bensì l'Amministrazione Regionale, tramite il Servizio cooperazione, sicurezza sociale, emigrazione e immigrazione dell'Assessorato del lavoro; la tiratura del periodico, come si evince dallo stesso bando per la stampa, è rimasta invariata rispetto al passato con la previsione di n. 75.000 copie per numero, a garanzia della massima diffusione dello stesso nel mondo dell'emigrazione; l'art. 18 della L.R. n. 7/1991 citata non prevede che sia il Consiglio Regionale l'ente deputato alla realizzazione del periodico, limitandosi a disporre che «la Regione autonoma della Sardegna ... finanzia la pubblicazione di un periodico di documentazione e dibattito».