CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII legislaturaLa Terza commissione del Consiglio regionale avvierà indagini conoscitive sulle entrate regionali e sulla situazione debitoria del sistema economico sardo
Cagliari, 18 maggio 2005 - Una "attenta analisi, anche se non proprio una indagine conoscitiva", sulla situazione delle entrate regionali sarà avviate, nei prossimi giorni, compatibilmente con i lavori dell'Aula, dalla Terza commissione permanente del Consiglio regionale, Bilancio e Programmazione economica, presieduta da Eliseo Secci. Lo hanno deciso, all'unanimità, i componenti la Commissione, che hanno anche deciso il "percorso di una verifica" che permetterà di "capire" quanto lo Stato deve alla Regione per gli anni passati, secondo le norme della legge nazionale 122 del '83, l'attuazione del Titolo Terzo (Finanze - Demanio e patrimonio) dello Statuto Speciale della Sardegna, e di disegnare un quadro "certo" delle entrate tributarie regionali.
La Terza, secondo il programma di lavoro approvato da tutti i suoi componenti, sentirà, "quando sarà possibile", in audizione il presidente della Giunta e l'assessore delle Finanze, quindi la stessa Commissione, o una sua delegazione, si recherà a Roma per incontrare le Commissioni Finanze di Camera e Senato, infine il "problema entrate" sarà discusso ed approfondito con tutti i parlamentari eletti nei collegi sardi o che "rappresentano" la Sardegna.
Alla fine di questo iter, "necessario, ha detto Eliseo Secci, perché le grandi rivendicazioni politiche isolane hanno avuto successo quando hanno coinvolto tutti i sardi", sarà predisposto un documento da discutere ed approvare in Consiglio regionale.
"Un documento che certifichi quanto lo Stato ci deve per gli anni passati e che sia la necessaria base per la nuova trattativa da avviare col governo, ha aggiunto Eliseo Secci, per giungere ad un altro accordo Stato-Regione, che disegni un diverso sistema di trasferimento delle risorse tributarie alla nostra Regione".
La Terza ha anche deciso di avviare una "indagine conoscitiva" sulle sofferenze finanziarie del sistema economico sardo, di approfondire la situazione dei diversi settori produttivi (industriale, agricolo, artigianale, commerciale, dei servizi) per capire quali iniziative legislative e politiche servono per ridare vigore, per rilanciare un sistema economico che perde colpi, che non sembra in grado di reggere le sfide dei tempi. "Incontreremo la Giunta regionale, ha spiegato il presidente Secci, in particolare l'assessore della Programmazione e tutti gli altri componenti l'Esecutivo che gestiscono leggi di incentivazione; ascolteremo i rappresentanti del sistema produttivo, quelli del settore del credito. Svolgeremo un'indagine approfondita, al termine della quale sarà possibile predisporre un progetto di intervento, probabilmente anche una proposta di legge in materia di incentivi e di credito, studieremo iniziative a sostegno dei settori produttivi sardi, tutto ciò nel pieno rispetto delle norme comunitarie. Provvedimenti che saranno esaminati dal Consiglio regionale, che deve trasformarli in leggi".
La Commissione Programmazione, in questo caso su proposta del consigliere Roberto Capelli, ha deciso di avviare un confronto con la Giunta sullo stato di attuazione dei Programmi integrati d'area (i Pia) e di approfondire quali riflessi hanno avuto, sulle disponibilità finanziarie regionali, i provvedimenti approvati con la Finanziaria recentemente approvata dall'Aula.
Per i soli aspetti finanziari, quelli più propriamente di competenza, la Terza ha anche espresso parere favorevole su alcuni provvedimenti esaminati ed approvati da altre commissioni di merito, si tratta del progetto di legge 89, "Norme per le unioni dei comuni e le comunità montane. Misure di sostegno per i piccoli comuni", che ha una dotazione finanziaria di 100 mila euro per il 2005 e di 500 mila euro per i prossimi bilanci 2006 e 2007; del disegno di legge 114, "Norme sul trasferimento del personale dei soggetti gestori dei servizi idrici regionali al servizio idrico integrato", con una dotazione finanziaria di 2.100 mila euro per l'esercizio corrente, mentre per i prossimi due è previsto uno stanziamento di 3 milioni di euro l'anno; infine, il disegno di legge 83, "Norme per la gestione straordinaria dei parchi e delle riserve naturali istituite con legge regionale". (mc)
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