Nota stampa
della seduta n. 377 antimeridiana del 3 marzo 1999
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis
In apertura di seduta sono state date le comunicazioni relative a:
Situazione
sullo stato dell'agricolturaLa seduta del Consiglio si è aperta con le dichiarazioni dell'assessore all'agricoltura on. Ferrari sulla grave situazione del comparto agricolo isolano. Un settore alle prese con problemi di difficile soluzione e che rendono drammatica la situazione degli operatori agricoli sardi.
Ferrari, parlando a nome della Giunta, ha ricordato come il Consiglio sia chiamato a concorrere alla elaborazione del piano agricolo 2000-2006 che sarà cofinanziato dalla Comunità europea. Ha poi ricordato le numerose manifestazioni di protesta, messe in atto dalle organizzazioni professionali, da molti sindaci, da alcuni gruppi spontanei a livello regionale, nazionale ed europeo, che hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica problemi di grande importanza e di drammatica attualità. Le proteste hanno prodotto iniziative concrete che serviranno a ridurre il peso dei debiti che gravano sulle aziende agricole sarde.
Ferrari ha anche ricordato le iniziative pratiche decise in Sardegna nonché l'approvazione da parte della Comunità della legge regionale n. 4, mentre sono in fase di approvazione altre importanti leggi regionali. L'amministrazione regionale ha provveduto ad evadere tutto il grave arretrato delle pratiche per le indennità compensative, mentre si stanno mettendo a punto iniziative per sveltire l'istruttoria delle pratiche ancora giacenti. Ferrari ha, quindi, brevemente ricordato i temi più importanti sui quali il Consiglio deve assolutamente intervenire se si vuole modificare una situazione sempre più difficile.
I temi da affrontare tempestivamente sono quelli legati al problema del credito, dell'assistenza tecnica, dello sviluppo dei settori della trasformazione e distribuzione delle produzioni agricole, del riordino degli enti strumentali della Regione; così come il Consiglio deve intervenire per mettere ordine nel novero degli enti che operano per raccogliere e distribuire le risorse acqua, per la razionalizzazione delle iniziative di assistenza tecnica, di sostegno alle imprese, di formazione professionale e di aggiornamento professionale dei tecnici e dei divulgatori agricoli che devono operare nel settore agricolo.
Ferrari ha, quindi, illustrato quali a suo parere siano le iniziative da prendere per rilanciare questo delicato comparto. Si deve puntare a realizzare l'impresa, e favorire la creazione di aziende serie e produttive, si deve puntare sulla qualità e sulla conquista di nuove quote di mercato, si deve ricordare come il settore agricolo svolga anche un'essenziale funzione ambientale. L'assessore ha quindi illustrato alcune iniziative concrete, recentemente proposte dall'esecutivo e che sarebbero in grado di alleviare la grave situazione delle campagne sarde.Sull'ordine dei lavori, l'on. Marco Tunis (F.I.) ha chiesto che sia concesso l'intervento di due consiglieri per ogni gruppo, dividendo il tempo complessivo a disposizione, che è di 10 minuti. Anche l'on. Bertolotti (F.I.) è intervenuto per criticare il fatto che, in base all'art. 19 si è voluto evitare il confronto tra consiglieri e Giunta su un argomento importante come quello dell'agricoltura. Per protesta, ha annunciato di abbandonare l'aula durante il dibattito.
Il Presidente ha precisato che la decisione di dedicare una seduta alla situazione dell'agricoltura è stata presa dalla Conferenza dei capigruppo, la quale ha indicato espressamente l'art. 19 del regolamento che consente l'intervento della Giunta per il tempo di 10 minuti e, sempre in 10 minuti, gli interventi di un consigliere per gruppo rappresentato in Consiglio.
Il dibattito sulle crisi agricole non è stato sollevato solamente da forze ed organismi esterni, ma è frutto di un esame da parte della classe politica e non solamente dai gruppi spontanei o dalle organizzazioni professionali. Il presidente della Quinta commissione on. Marrocu (Progr.Fed.) ha ricordato la difficile situazione esistente nelle campagne sarde. La crisi dei mercati, le calamità atmosferiche, la sottocapitalizzazione delle imprese agricole sarde sono tutti problemi reali ed obiettivi dei quali bisogna tener conto.
Marrocu ha, quindi, ricordato come il Consiglio e la Giunta abbiano affrontato o cercato di affrontare questa difficile situazione ed abbiano proposto numerosi provvedimenti legislativi ed operativi, ma che queste iniziative non si sono trasformate in fatti concreti. "Nei forni c'è molto pane, ma nessuno lo ha ancora mangiato", ha aggiunto Marrocu, ed ha ricordato come la Comunità abbia bloccato alcune proposte di legge di particolare significato.
In provincia di Cagliari almeno mille aziende sono sotto sequestro da parte delle banche; gli industriali trasformatori pagano il latte sempre meno; il denaro costa ancora troppo e le banche continuano a pignorare aziende agricole; la siccità costringe i pastori a nuovi debiti con ricavi sempre minori; i costi dei trasporti e delle materie prime, compresa l'energia elettrica, sono eccessivamente elevati.
Marrocu ha, quindi, illustrato alcune iniziative concrete da prendere immediatamente ed ha ricordato come il congelamento di parte del latte, l'abbattimento dei costi dei trasporti e dei servizi, la revisione ed analisi dei debiti delle singole aziende anche da affidare ad una società o ad una finanziaria pubblica sono ipotesi sulle quali si può lavorare, per cercare di dare risposte concrete alle esigenze dei sardi.L'on. Bruno Dettori (Misto) dopo avere premesso che probabilmente le attese che si attendevano da questo dibattito verranno deluse, ha soggiunto che sono necessarie alcune riflessioni circa ciò che è stato fatto e non fatto dalla Giunta e dal Consiglio. Non è vero infatti che la Regione ha fatto il possibile per cercare di sanare la situazione di malessere dell'agricoltura. La verità è che in questo settore c'è un ritardo enorme che non è tutto da imputare agli imprenditori agricoli ma deriva in gran parte dalla mancanza di programmazione.
Cinquant'anni di promesse, di agevolazioni, di lamentazioni per il maltempo ed il troppo bel tempo, non passano senza lasciare tracce traumatiche, quelle che oggi sono così evidenti. L'agricoltura non è una cenerentola, ma in Sardegna il comparto produttivo storico è proprio quello rurale ed ad esso devono essere rivolte tutte le attenzioni della Regione. Bisogna recuperare, ed esistono oggi le condizioni per farlo, attraverso l'Obiettivo 1 che permette di articolare sviluppo programmato degli investimenti del pubblico ed iniziative locali dei privati.
Dovremmo perciò determinare le risorse che diano risposte, ha aggiunto Dettori; ma saranno necessari sacrifici e coerenza tra la programmazione e la attività pratica. In questi 6 anni di permanenza nell'Obiettivo I si possono raggiungere queste mete. L'assessore attuale può ancora fare molto in questo senso.
Concludendo, Dettori, ha detto che, lontano dal voler fare demagogia, è assolutamente necessario che il Consiglio e la Regione si mobiliti e mobiliti tutte le forze per richiedere l'attuazione dei programmi stabiliti."Questa legislatura è stata criticata e sbeffeggiata per i suoi limiti, ma attenzione alla prossima legislatura, che non si sa se sarà migliore o peggiore". L'on. Montis (Misto-PDCI) ha lamentato come la crisi del mondo agricolo venga affrontata da pochi Consiglieri regionali che parlano a molti palchi vuoti. La frammentazione delle forze politiche, la mancanza di scelte politiche serie, la nascita di nuovi movimenti caratterizzati da demagogia e populismo, da egoismo ed interessi di vario genere rende e renderà ben più difficile affrontare, nella prossima legislatura, e risolvere la crisi dell'economia sarda.
Montis ha ricordato come la vocazione dell'isola fosse e sia legata al turismo ed alle produzione zootecniche. Se le risorse che il governo regionale ha raccolto in sede di assestamento di bilancio, spacciato come il piano per il lavoro, fossero state concentrate ed utilizzate in modo serio, qualcuno dei problemi che attanagliano il comparto agricolo sarebbe forse stato risolto
Il problema della viabilità interna e delle comunicazioni, quello dell'ammodernamento delle strutture produttive, le risorse idriche, il ripiano delle esposizioni bancarie sono aspetti di una crisi sui quali si deve intervenire immediatamente. E Montis ha proposto che tutte le somme disponibili nelle numerose pieghe del bilancio regionale siano impiegate nel settore agricolo. Si tratta di 400, 500 o 800 miliardi che permetterebbero di dare fiato al comparto agricolo e zootecnico sardo, che sono la base sulla quale poggia l'intero sistema economico isolano.Il presidente del gruppo sardista on. Bonesu, intervenendo successivamente, ha detto che il dibattito che si sta svolgendo in Aula non dice niente di più di quanto è sempre stato ripetuto. Il problema è che la produzione del formaggio pecorino romano non ha un mercato all'interno della Comunità europea. Bisogna perciò fare un prodotto competitivo come costo e un prodotto che abbia un mercato, pena la sparizione di tale prodotto.
In Sardegna, dove c'è una percentuale di impiego in agricoltura superiore alla media di quella europea, non si possono fare tagli alle aziende perché l'allevamento consente la sopravvivenza per migliaia di piccole aziende dell'interno. C'è solo un metodo per cambiare la situazione ed è quello di cambiare il prodotto e di adattarlo alle richieste di consumo europeo.
Bonesu ha quindi parlato del clima e dell'elemento primario per l'agricoltura, ossia l'acqua e la sua distribuzione organizzata. In questa legislatura non siamo riusciti a risolvere il problema dell'acqua né quello dei trasporti, né quello della politica dei mercati. Siamo stati vittime della lentocrazia e dobbiamo prendere atto che non siamo riusciti a fare alcunchè per risollevare il settore agricoltura.
Bonesu ha poi evidenziato altri nei della gestione regionale del comparto agricolo, non ultimo la impossibilità per l'agricoltura di poter programmare la propria attività anche alla luce dei finanziamenti regionali.
Poca utilità, ha aggiunto, a conclusione, Bonesu, per questo dibattito svolto in zona Cesarini.Le dichiarazioni dell'assessore Ferrari sono state particolarmente apprezzate dall'on. La Rosa (RII) che ha giudicato esaurienti non solo per l'analisi della attuale situazione ma anche per le proposte avanzate.
La situazione è talmente grave, è un'emergenza reale che impone scelte immediate e coraggiose. Servono decisioni rapide, che devono essere però assolutamente applicate.
"Non possiamo restare ostaggio delle tecnocrate burocrazie di Bruxelles, ha aggiunto La Rosa, dobbiamo decidere cosa fare e farlo subito". La questione di fondo della crisi agricola, la produzione del latte di pecora, evitando il monopolio dei trasformatori, deve essere affrontata e risolta, in tempi brevi e mediolunghi, ha detto ancora La Rosa. Si devono evitare monopoli, si devono mettere a punto interventi realizzabili e concreti, in grado di rimuovere i troppi fattori di diseconomia che penalizzano i prodotti isolani, si devono prendere comunque decisioni rapide e concrete. Si deve, però intervenire tempestivamente ed in maniera incisiva nei confronti delle autorità nazionali e comunitarie, ma decisioni rapide ed incisive devono essere prese anche in Sardegna, anche a costo di correre il rischio di procedure di infrazione da parte comunitaria.
La Rosa ha concluso chiedendo che il confronto e la ricerca di misure realmente efficaci avvenga anche nell'ambito delle commissioni di merito; perché occorrono nuove iniziative politiche e legislative, che il Consiglio deve approvare e portare all'attenzione delle autorità comunitarie e nazionali, se si vuole realmente risolvere la crisi dell'agricoltura sarda.Secondo l'on. Masala (A.N.) era necessario che il dibattito in Aula dettasse le indicazioni per l'azione del Governo; nel dibattito che sarà almeno utile per alcune riflessioni, la prima delle quali è richiedersi perché l'assessore ha detto quello che è stato fatto dalla Giunta e non ci ha detto invece che cosa non è stato fatto; come non ha detto che cosa si intende fare per risolvere il problema Banche-aziende agricole.
Questa legislatura non potrà correre ai ripari e l'assessore lo sa. Tutti i programmi realizzabili e ripetuti oggi erano stati "promessi" dal presidente Palomba nelle dichiarazioni programmatiche di inizio legislatura, "ragione questa, che ci induce, noi di A.N., a non sottoscrivere alcun documento unitario che ci coinvolga in mobilitazioni che sanno solo di demagogia".
Secondo Masala, il problema è di carattere culturale, della cultura di questa Giunta che vuole ed ha voluto puntare esclusivamente sul settore industriale. Questa Giunta e quindi questa legislatura, non sono più in grado di realizzare alcunchè di positivo nel comparto dell'agricoltura. Solo se cambierà colore, la prossima legislatura potrà mutare anche solfa, ossia operare con l'atteggiamento e la filosofia utile per ridare fiato all'agricoltura."Siamo in Aula esclusivamente per spirito di servizio e per la grande attenzione che abbiamo nei confronti dei diritti e degli interessi degli agricoltori ed allevatori sardi". Il capogrupo di F.I., on. Pittalis, ha confermato l'attenzione e l'interesse dei consiglieri del suo gruppo per il mondo agricolo isolano, un comparto che anche oggi riceverà parole e basta. La crisi del mondo agro-silvo-pastorale, infatti, non è stata assolutamente capitada questa giunta, miope e sciagurata, incapace di affrontare una realtà a tutti ben nota.
Eppure la Sardegna, ha detto ancora Pittalis, ha prodotti agricoli di grande livello, di grandissima tradizione. Ma questa maggioranza, sciagura, ha trascurato proprio i tre settori sui quali il Polo ha sempre puntato: il turismo di alto livello, la ricerca scientifica, le produzioni agro-zootecniche. Alla fine della legislatura, infatti, la Giunta regionale arriva in Aula e fa una lunga analisi elencando cose a tutti ben note, dicendo in soldoni di aver scoperto l'acqua calda. L'assessore all'Agricoltura non è stato in grado di indicare un solo provvedimento reale a favore del mondo agro-pastorale.
Nel famigerato Piano per il lavoro, ad esempio, non è previsto un solo miliardo di intervento a favore del mondo agricolo, ha aggiunto Pittalis, mentre l'assessore Cogodi gira i comuni dell'isola facendosi campagna elettorale e promettendo fondi e finanziamenti che non saranno mai utilizzati.
Pittalis ha, quindi, ricordato come al comparto agricolo non sia stata riservata alcuna attenzione, come le banche che stanno strozzando il mondo delle campagne siano di proprietà della Regione ed i suoi amministratori rispondano alle direttive ed ai richiami di questa Giunta e dei suoi sponsor politici. Non si capisce, quindi, perché queste stesse banche non tengano conto delle esigenze e delle necessità del mondo agricolo isolano.
Una situazione drammatica e della quale F.I. e gli altri gruppi di opposizione non vogliono essere corresponsabili, ha aggiunto Pittalis. Il Polo, quindi, non voterà a favore di nessun documento che non contenga proposte realmente concrete a favore del mondo agricolo isolano.
Il Polo, ha concluso Pittalis, ha i suoi programmi in favore del comparto più importante dell'economia isolana ed opererà per giungere ad un reale rilancio del settore agricolo, con iniziative e proposte concrete, che saranno avanzate e difese anche in sede nazionale e comunitaria.In sede di replica l'assessore Ferrari ha affermato che sarebbe stato soddisfatto se dal dibattito fosse scaturito un documento unitario propositivo. Dal dibattito sono invece venute solo coloriture politico-partitiche ma non quei suggerimenti e consigli che si attendeva.
Questa affermazione ha provocato le reazione dell'opposizione; dopodichè l'assessore ha interrotto il suo intervento.
A questo punto il Presidente ha dichiarato chiuso il dibattito.
Esame della PL 349
Bandiera della RegioneL'Assemblea si è quindi espressa con la votazione finale della proposta di legge sulla bandiera della Regione.
Questi i risultati:
Presenti 59
Votanti 51
Sì 50
No 1
Astenuti 7
Nulli 1Il provvedimento è stato approvato.
Il Consiglio proseguirà i lavori
la prossima settimana..