Nota stampa
della seduta n. 354 antimeridiana del 15 dicembre 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis.
Disegno di legge n. 459
Bilancio annuale e pluriennale
della Regione (Legge finanziaria 1999).Disegno di legge n. 460
Proposta di bilancio per il 1999
e di bilancio pluriennale per gli anni 1999-2000.L'on. Pirastu (F.I.), dopo aver espresso un giudizio totalmente negativo sulla manovra finanziaria, ha ricordato che già l'anno scorso la manovra predisposta dalla Giunta aveva sollevato le critiche di F.I. Quest'anno la Giunta ha presentato un documento simile e la maggioranza "dovrebbe prendere lezioni di democrazia", in quanto manifesta una totale chiusura alle proposte dell'opposizione.
Dentro questa manovra non c'è alcuna filosofia, ha proseguito Pirastu, ma "si fa solo bottega", con una impalcatura generale vecchia e superata. Non c'è alcuno sforzo di fantasia per individuare i settori sui quali puntare per dare una prospettiva di sviluppo della Sardegna.
Pirastu si è quindi soffermato sugli interventi per l'agricoltura, sottolineandone in particolare l'incoerenza rispetto alle politiche comunitarie, e sui fondi assegnati ai vari Enti regionali, "baracconi completamente inutili".
Per Pirastu il bilancio è un insieme disordinato, nel quale però si prevedono ingenti risorse per convegni e seminari; nel contempo non si danno risposte serie agli operatori economici, anzi, si penalizza la produzione incrementando la disoccupazione.
Pirastu ha concluso preannunciando la presentazione di alcuni emendamenti tesi a limitare i danni della manovra finanziaria.Il capogruppo del PSd'Az. Bonesu, rilevato che il bilancio presenta un deficit strutturale per cui si deve ricorrere ai mutui e quindi ai debiti, ha detto che si sta scaricando sugli anni futuri ciò che non si riesce a realizzare nel presente.
Secondo Bonesu esistono i residui di alcuni assessorati che continuano a permanere nei capitoli di bilancio oltre al tempo consentito. Si tratta di fondi stanziati per opere mai neanche cominciate. Questo perchè le decisioni vengono prese in sedi che non sono quelle politiche; questo perchè continua a prevalere la politica della non spesa. Di conseguenza anche il bilancio è un "non bilancio", espressione di un marasma amministrativo. E noi, come consiglieri di opposizione - ha detto - dobbiamo rilevare che questo nel governo deve essere respinto.
Parlando delle innumerevoli leggi che vengono svuotate di fondi, Bonesu ha messo l'accento sul provvedimento per la lingua e la cultura, i cui fondi sono stati ridotti. Bisogna far capire ai cittadini da chi e da che cosa deriva la politica del "non fare", quale è la filosofia che la guida e la perpetua nel tempo.Tra le cose non chiare di questa legislatura una lo è: per la prima volta esiste uno scenario politico certo, con ruoli e posizioni ben definiti. Il capogruppo del Ppi, on. Marteddu, ha analizzato la manovra economica della Giunta partendo dall'esame delle vicende politiche di questa legislatura. Questa manovra nasce nella chiarezza, nella certezza che i due diversi schieramenti, esistenti anche all'interno dell'Assemblea regionale, hanno ruoli e programmi tra loro alternativi.
Un risultato importante anche per il futuro dell'Isola, ha aggiunto Marteddu, perchè sarà più facile trovare linee e posizioni politiche che unificano, non che dividono. Una manovra economica, ha aggiunto l'oratore, di transizione che deve permettere alla nostra Isola di arrivare al 2000, quando le scelte comunitarie diventeranno ancora più incisive e decisive. Questa Finanziaria è certamente condizionata da questo appuntamento, è certamente di transizione ma ha un'anima ed alcune caratteristiche innovative delle quali è giusto tenere conto.
Intanto, ha aggiunto Marteddu, segue linee programmatiche certe e serie, tiene conto di programmi di intervento che dureranno nel tempo e che avranno notevoli effetti benefici in molti fondamentali settori del sistema economico sardo. Sostenere in maniera consistente i PIA, le valutazioni di impatto ambientale, il CRS4, il Consorzio 21, le Università, comprese quelle di Nuoro e di Oristano, ed interessarli ai progetti di ricerca e di sviluppo infatti è prova di grande lungimiranza politica.
La maggioranza, ha detto ancora Marteddu, è pronta a confrontarsi su questi temi, è disponibile anche ad una forma di collaborazione con le opposizioni, se le opposizioni sono a loro volta disponibili a questo confronto. Comunque, maggioranza ed opposizione devono tenere conto che la sfida con l'Europa ha bisogno di nuove scelte, di nuove impostazioni politiche, di uno sforzo notevole per razionalizzare la struttura amministrativa regionale e metterla in grado di accettare le nuove regole ed i tempi sempre più limitati, che la UE imporrà anche alla Sardegna.
Questa maggioranza, ha concluso Marteddu, è sempre stata attenta alle indicazioni comunitarie e lo sarà ancora di più nell'immediato futuro, perchè il destino della Sardegna è e sarà sempre più legato e condizionato dalle decisioni europee.L'on. Balia (FSD-PS), dopo aver sottolineato che per la prima volta in questa legislatura si discute la legge finanziaria ed il bilancio prima della fine dell'anno, ha affermato che la legge finanziaria è coerente con il DPEF, in quanto ne rispetta gli indirizzi. È positivo il fatto che si sia proceduto allo snellimento del numero degli articoli, ha proseguito Balia, mentre vi è una riqualificazione della spesa, con l'individuazione dell'entità dell'indebitamento, con un bilancio strettamente aderente alla realtà.
Balia ha proseguito evidenziando altri aspetti positivi della manovra, dalla ricerca scientifica al riordino fondiario, anche se restano alcuni aspetti che dovranno essere adeguati e migliorati affinchè questa "finanziaria di transizione" possa diventare in seguito una "finanziaria di stabilità".
In conclusione, Balia ha rivolto alla Giunta l'invito a ripristinare i corretti rapporti Stato-Regione sulla base degli impegni assunti da componenti del Governo e non ancora attuati.Forse questa è l'ultima occasione per affrontare temi di politica economica e finanziaria e questa sulla quale il Consiglio discute è una manovra di bilancio definita, dai presentatori e dal presidente della competente commissione, di "transizione", di cambiamento. L'on. Masala, capogruppo di A.N., l'ha giudicata di "transizione" solamente perchè "funzionale" alla ormai imminente campagna elettorale, questa finanziaria non ha un'anima, non è stata studiata per dare risposte serie e coerenti alle esigenze dei sardi; non contiene nessuna proposta moderna ed innovativa. È semplicemente una finanziaria in linea con quelle che sono le scelte di questa maggioranza.
Masala ha, quindi, rivendicato alla sua parte politica ed all'intera opposizione una grande coerenza, anche in questa occasione. Questa è una manovra della sola maggioranza, ha aggiunto il capogruppo di A.N., perchè la minoranza non ha barattato nulla, non ha chiesto nulla per "addomesticare" la sua opposizione. "Noi andremo alle elezioni tra qualche mese e chi vincerà le elezioni avrà il diritto di governare, mentre chi le avrà perse avrà il dovere di lasciare governare chi ha vinto, controllandone però l'azione". Questa è una posizione corretta, ha aggiunto l'oratore, che le opposizioni hanno sempre seguito e che non vogliono abbandonare neppure in questa occasione.
Non si è barattato nulla, si sono fatte delle proposte sulle quali ci si è confrontati e si sono gettate le basi per un diverso modo di intervenire e di sostenere l'economia. Masala ha anticipato a quali criteri ci si dovrebbe ispirare, secondo la sua parte, per garantire un "nuovo bilancio, un nuovo modo di governare". La produttività del lavoro, il costo del denaro e del lavoro, la competitività delle imprese sono tre dei più importanti temi da approfondire. Così come si dovrebbe lavorare sui temi delle riforme istituzionali. Invece questa maggioranza ha trascurato proprio questi fondamentali problemi. In campo economico, ad esempio, si è puntato tutto sui PIA, senza curare il loro coordinamento con tutte le altre iniziative, senza valutare la validità e la bontà dei progetti di intervento proposti.
Questi programmi firmati e sbandierati dalla Giunta, tra l'altro, non serviranno a valorizzare le diverse zone dell'Isola, non saranno in grado di rivitalizzare i diversi comparti economici. Mancano visioni moderne, ha aggiunto Masala, e gli interventi previsti nella manovra finanziaria produrranno solo lavoro assistito, socialmente utile, ma economicamente inutile.
Mancano scelte politiche e di politica economica chiare e ben precise, ha detto ancora Masala. Come sarà la Sardegna del Duemila non lo sa ancora nessuno. Non esiste un progetto globale di sviluppo, non si conoscono le linee guida che hanno ispirato e che ispireranno l'azione futura della maggioranza, non si hanno idee chiare su quale sarà il domani della Sardegna.
Il capogruppo di A.N. ha poi esaminato il tema del bipolarismo reale, anche con l'elezione diretta del capo dell'Esecutivo, la necessità di ruoli chiari e di controlli più stretti e continui da parte dei cittadini, che devono essere messi nella condizione di conoscere programmi, progetti, idee e proposte politiche per poter fare con serenità le loro scelte. Si deve, quindi, parlare di scelte politiche, ma anche economiche e sociali, chiare e precise e su questi temi ci si deve impegnare con grande serietà e coerenza. Impegni che vanno presi nell'interesse generale, non tenendo conto solamente delle posizioni partitiche e degli interessi contingenti.
Masala ha, quindi, anticipato che il suo gruppo avrebbe, anche nel corso della discussione sugli articoli, illustrerà il programma politico con il quale si presenterà alle prossime consultazioni regionali. Gli elettori devono sapere per cosa votano, ha aggiunto Masala. Questa coalizione ha dato di se un'immagine di grande litigiosità e non ha proposto nulla di concreto. A.N., il Polo hanno programmi precisi e ben definiti, sui quali chiederanno il consenso dei sardi. Ed ha rivendicato alla sua parte politica, grande coerenza e serietà nell'affrontare i reali problemi della Sardegna.
La proposta di legge per gli sgravi fiscali, recentemente approvata dal Consiglio, ad esempio, è stata presentata dal gruppo di Alleanza Nazionale. Poi si è aggiunta una proposta del Ppi, ha concluso Masala, mentre la Giunta, la maggioranza, è arrivata a rimorchio, "con grande ritardo, sulle nostre proposte". In questo, come in altri casi, l'Esecutivo non ha saputo capire ed affrontare le reali esigenze della Sardegna. Per queste ragioni la manovra finanziaria proposta è assolutamente incoerente e da respingere.
I lavori del Consiglio riprenderanno
nel pomeriggio alle ore 16.00