Nota stampa
della seduta n. 302 pomeridiana del 30 giugno 1998
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Gian Mario Selis.
In apertura di seduta sono state date le comunicazioni relative a:
In apertura di seduta il presidente ha comunicato che il Governo ha rinviato, a nuovo esame, la legge regionale 27 maggio 1998, "Incarichi libero-professionali per l'assistenza specialistica e di diagnosi strumentale nei poliambulatori pubblici". La legge rinviata è stata trasmessa alla Settima Commissione.
Il Presidente ha anche comunicato che il Presidente della Giunta ha trasmesso l'elenco delle delibere di Giunta approvate nelle sedute dei mesi di marzo, aprile e maggio del 1998.
Discussione della PL 171
"Provvedimenti per le società controllate
dalla Regione e dagli enti regionali.Il Consiglio ha avviato l'esame della proposta di legge n. 171 con la quale si indicano i criteri da seguire nel gestire ed amministrare le società controllate dalla Regione e dagli enti regionali. Un provvedimento particolarmente importante, ha detto il relatore ed estensore della proposta di legge, on. Bonesu (Psd'Az), illustrandone le caratteristiche ed i principi ispiratori.
La proposta di legge ha un "carattere meramente procedurale" ha sottolineato Bonesu. E' il tentativo di mettere ordine in un settore che costa ogni anno centinaia di miliardi, spesi per "sostenere società delle quali il Consiglio non ha neanche l'elenco completo".
Questo è il sintomo del pessimo sistema che si usa quando si amministra la cosa pubblica, gestita con grande superficialità "tanto c'è la Regione che poi paga i debiti di tutti".
Bonesu ha poi ricordato di aver prospettato un quadro "realistico" utilizzando le "cifre di quel periodo". Ora le cose sono cambiate in peggio e se si fanno i conti di quanto effettivamente si spende per queste iniziative si arriva a somme elevatissime. La Giunta, in molte occasioni, ha promesso interventi ed iniziative concrete, però è intervenuta solamente per cercare di mettere ordine nella galassia dell'Emsa. Ma poi anche nei confronti dell'Ente minerario sardo si sono usati sistemi quantomeno strani.
La Giunta, proprio agli inizi di questo mese di giugno, ha approvato un intervento di 49 miliardi per ripianare i conti delle controllate di quell'Ente. I soldi sono finiti alla Bariosarda, alla Progemisa, alla Mineraria Silius ed a tante altre società che sono costate, alle casse regionali, almeno 1.000 miliardi. Ed il Consiglio non è potuto mai intervenire tempestivamente, essendo informato parzialmente ed a cose fatte.
Questa proposta di legge, ha concluso Bonesu, deve invece imporre un reale cambiamento di rotta: il Consiglio, infatti, deve poter decidere su tutte le numerose società controllate dalla Regione, deve poter realmente dire come devono essere gestite e sorvegliare sulla loro reale privatizzazione, realizzando in questo modo notevoli benefici per le casse regionali stesse.Una proposta di legge più che opportuna, ha affermato l'on. Casu (F.I.), perchè ogni anno la Regione deve stanziare oltre 100 miliardi che vengono facilmente iscritti nel bilancio come investimenti mentre sono perdite reali per la copertura dei deficit delle società controllate.
Con questo provvedimento la Regione dovrà far sciogliere le società in perdita. Ma preoccupa - ha aggiunto - l'articolo che permette alla Regione di sospendere lo scioglimento di singole società per ragione di carattere economico e sociale, perchè verranno fatti i salti mortali per mantenere in piedi aziende carrozzone".
Tuttavia, ha concluso Casu, si avrà il vantaggio che il Consiglio dovrà essere messo al corrente di ogni situazione.Questa proposta di legge arriva in Aula con eccessivo ritardo, ha detto l'on. Lippi (F.I.), il quale ha ricordato come molti soldi, che sarebbero dovuti servire per invesimenti più interesanti e razionali, sono finiti per ripianare i conti di aziende decotte. Le scelte politiche della Giunta e della sinistra, infatti sono andare in direzione assolutamente contraria ai principi della buona amministrazione.
La legge, ha aggiunto Lippi, è purtroppo carente per quanto riguarda le reali prospettive di rilancio e potenziamento delle società regionali. Anche il processo di privatizzazione del quale si parla ormai da tempo non sembra rispettare le norme di trasparenza e la necessità di giungere ad una effettiva razionalizzazione delle società controllate dalla Regione, direttamente o attraverso le sue società finanziarie.
Questa legge, quindi, colma le notevoli carenze anche legislative esistenti ed assegna un ruolo importante al Consiglio, che deve essere messo in condizioni di controllare ed "indirizzare" le società di proprietà o dismesse dalla mano pubblica regionale.Ricordanto le prime dichiarazioni programmatiche del Presidente Palomba, l'on. Masala (A.N.) ha affermato che, a distanza di 4 anni, nulla è stato fatto sulle privatizzazioni. Questa proposta di legge contiene tuttavia alcuni principi di novità secondo i quali l'Ente pubblico non deve svolgere attività imprenditoriali. Inoltre, l'articolo 3 afferma che tutte le reintegrazioni di capitale delle società in passivo devono essere deliberate dal Consiglio.
Secondo Masala si afferma il principio della ripartizione delle potestà tra il Consiglio e la Giunta, e questa è un'impostazione corretta.
Dopo aver rimarcato come la legge sia arrivata in Aula a quasi 3 anni dalla sua presentazione, Masala ha sostenuto che l'approvazione della legge potrà dare risultati positivi anche nel corso dell'attuale legislatura.Premesso che la proposta arriva in Aula dopo tre anni circa, e solo perchè il consigliere proponente aveva chiesto la fissazione dei termini, l'on. Balletto (F.I.) ha rimarcato il fatto che la maggioranza non ha dato dimostrazione di voler intervenire per impedire la voragine di perdite subite in questi anni dalla Regione.
Bonesu, ha aggiunto Balletto, merita quindi un plauso, soprattutto per aver presentato la proposta di legge quando faceva parte della maggioranza. Tuttavia il proponente è stato generoso perchè non prevede nel provvedimento la drasticità dell'azione della Regione nell'opera di taglio dei rami secchi.
Balletto ha poi accennato al problema dell'Emsa, sostenendo che la riforma di questo ente, ancorchè ancora non avviata, rischia di non produrre gli effetti che l'Aula aveva auspicato. L'oratore ha definito "finta" la riforma mandata avanti dalla Giunta in questi due anni e "elettoralistiche" le strombazzate iniziative circa la gassificazione del carbone e la creazione del parco geominerario.Gli oratori intervenuti nel dibattito hanno illustrato dati "non condivisi" dall'on. Falconi (Progr. Fed.), per il quale la proposta di legge, infatti, prevede interventi drastici per ridurre i debiti delle società regionali, per giungere alla loro privatizzazione ed anche alla loro messa in liquidazione. Ma dietro ogni società ci sono uomini e donne dei quali bisogna tener conto.
La legge, ha aggiunto Falconi, arriva in ritardo in Consiglio e sembra forse anche superata, perchè molte società sono già state privatizzate, molte sono state liquidate.
Il PDS, ha detto ancora Falconi, è favorevole a tenere in piedi, anche se con notevoli correttivi, le aziende che possono essere risanate, come è favorevole a cedere quelle che possono essere gestite meglio dai privati.
Questa legge, quindi, può essere migliorata per renderla più efficace e tempestiva, per farne uno strumento utile per la effettiva razionalizzazione del sistema produttivo isolano.Il gruppo di F.I. è favorevole alla proposta di legge in discussione, ha affermato l'on. Pittalis, capogruppo di F.I., respingendo la teoria che questo provvedimento possa incrementare la disoccupazione. Analizzando il testo del provvedimento, Pittalis ha sostenuto che la Regione non deve assumere ruoli di gestione di attività imprenditoriali, ma semmai deve promuovere occasioni di lavoro e indirizzare lo sviluppo per il futuro.
Dopo aver ricordato i deficit accumulati dalle società regionali, Pittalis ha sostenuto che tutte le aziende regionali devono essere dismesse, pur con le cautele necessarie per i riflessi occupazionali e sociali.
Dichiarandosi contrario alle deroghe previste dall'art. 2 del provvedimento, che affida alla Giunta il potere di "conservare posti clientelari", Pittalis ha preannunciato alcuni emendamenti di F.I.La proposta contiene un obiettivo che è condiviso dalla maggioranza e che la Giunta sta portando avanti, ha detto l'assessore all'industria, prof. Mario Pinna. Il provvedimento ha quindi una funzione di stimolo o quantomeno lo aveva prima che la Giunta prendesse le iniziative che sono sotto gli occhi di tutti. C'è infatti un nuovo disegno di legge più completo, che verrà discusso in Consiglio fra breve, mentre la Giunta ha dato avvio ad una serie di privatizzazioni di quelle società alle quali fa riferimento la proposta di legge del consigliere Bonesu.
L'assessore ha voluto puntualizzare , in risposta all'on. Pittalis, che le privatizzazioni sono da attribuire a merito del PDS. "Sbaglia, quindi, Pittalis quando lancia accuse di inerzia al Partito democratico della Giunta".
Concludendo, l'assessore ha detto che se venisse approvato il provvedimento, ai 5.000 nuovi disoccupati dell'industria se ne aggiungerebbero altri 2.500 della società di cui si chiede rigidamente lo scioglimento.Conclusa la discussione generale, l'on. Bonesu (PSd'Az) ha chiesto il voto segreto per il passaggio all'esame degli articoli.
La votazione ha dato il seguente risultato:
Presenti 67
Votanti 66
Maggioranza 34
Si 29
No 37
Astenuti 1.Il passaggio all'esame degli articoli non è stato approvato.
Dietro richiesta dell'on. Masala (A.N.) il Presidente ha sospeso la seduta ed ha convocato la conferenza dei Presidenti di gruppo.
Alla ripresa dei lavori il Presidente ha sospeso la seduta ed ha aggiornato i lavori a domani.
I lavori del Consiglio riprenderanno
domani alle ore 10.