Nota stampa
della seduta n. 212 pomeridiana del 9 settembre 1997
Il Consiglio regionale, presieduto dall'on. Gian Mario Selis ha ripreso i lavori dopo la pausa estiva.
In apertura di seduta sono state date le comunicazioni riguardanti:
Il Presidente ha comunicato che il Presidente della Giunta ha assunto dal 13 agosto 1997 l'interim dell'Assessorato ai Lavori Pubblici in quanto l'assessore designato, ing. Paolo Fadda, non ha potuto prestare giuramento perché fuori sede.
Il Presidente ha quindi comunicato di aver nominato il dr. Neri Marraccini, il dr. Gian Piero Liori e il dr. Franco Marini quali rappresentanti della Regione nel consiglio direttivo dell'IRRSAE Sardegna.
Il Presidente ha poi comunicato che il Governo ha rinviato a nuovo esame del Consiglio la legge regionale 23 luglio 1997 sulla disciplina delle attività di cava.
Essendo presente in Aula l'Assessore ai Lavori Pubblici, ing. Paolo Fadda, ha prestato giuramento.Interpellanza n. 252 - Bonesu (PSd'Az) e Demontis (Misto) sui rapporti fra la Regione e l'Istituzione dei Concerti e del Teatro Lirico Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari.
Ad illustrare l'interpellanza è stato l'on. Bonesu il quale, dopo aver premesso che l'istituzione riceve un contributo di oltre 7 miliardi, che rappresenta circa il 60% del bilancio dell'Ente ed è secondo solo all'intervento della Regione siciliana per il Massimo di Palermo, ha affermato che a Cagliari non sono state osservate le finalità previste, non sono stati coperti i posti in organico, non sono stati espletati i concorsi, né si è fatta quella promozione della musica che rientra negli obiettivi dell'Ente.
Questa situazione, ha detto ancora Bonesu, è stata rilevata anche dalla Corte dei Conti che ha affermato che nei confronti dell'Ente "la Regione non ha alcun potere di indirizzo e di controllo sull'utilizzo delle cospicue risorse erogate".
All'interpellante ha risposto l'assessore della cultura on. Serrenti, il quale ha ricordato le cifre rilevanti del bilancio dell'Ente e gli obiettivi che dovrebbe perseguire.
Serrenti ha anche sottolineato le anomalie che regolano l'esistenza dell'Ente (nomina dei direttori da parte del Ministero) ed ha anche affermato che l'Ente vive nelle polemiche e nei sospetti di irregolarità. E' necessario quindi un'attività di controllo che in passato non si è potuta avere per mancanza di rap-presentanza negli organi direttivi.
Riepilogando Serrenti ha detto che il bilancio dell'Ente è stato respinto dal Governo; che le politiche di assunzione non sono chiare e che esistono anche rapporti di conflittualità tra il sovrintendente e gli organi dell'Ente. Sono poi insostenibili le carenze del personale, mentre le procedure per i concorsi non sono state portate a termine. Infine, per quanto riguarda la trasformazione dell'Ente in Fondazione, poco si è fatto ed è difficile ipotizzare una partecipazione di privati nell'Istituzione a causa della situazione economica esistente in Sarde-gna. Questo significa che l'Ente continuerà a rimanere sulle spalle della Regione se si vuole mantenere in attività la più grossa istituzione culturale della Sardegna.
Infine, l'assessore ha denunciato che da parte della dirigenza dell'Ente c'è una effettiva inerzia riguardo alla trasformazione dello stesso in Istituzione di diritto privato.
In sede di replica, l'interpellante Bonesu si è augurato che venga svolto immediatamente un approfondito controllo sulla gestione dell'Ente e che si proceda alla trasformazione richiesta. Ha chiesto, infine, che l'argomento sia fatto oggetto di una mozione da discutere in Consiglio.Interpellanza n. 348 - Salvatore Sanna e Scano (Prog. Fed.) sulla necessità di elevare i limiti d'età massima per i contratti di formazione lavoro.
L'interpellanza è stata illustrata dall'on. Salvatore Sanna (Prog. Fed.) il quale, ricordando una recente deliberazione dell'ACT che fissa in 30 anni l'età massima per la selezione di personale idoneo per le mansioni di "conducente di linea", ha rilevato che la vigente normativa nazionale consente l'elevazione dei limiti d'età e che anche la Commissione regionale per l'impiego si è adeguata fin dal 1996 al dettato della legge 608 ed ha, di fatto, liberalizzato per il 1997 l'età per l'accesso ai contratti di formazione lavoro.
Per tale motivo gli interpellanti si rivolgono agli assessori regionali al lavoro ed ai trasporti sia per intervenire presso l'ACT per chiedere la modifica dei termini, e sia perché venga recepita in tutti i contratti di formazione lavoro l'opportunità dell'elevazione dell'età massima.All'interpellanza ha risposto l'assessore al Lavoro, on. Deiana, il quale ha riconosciuto la validità della richiesta degli interpellanti.
In tutte le recenti decisioni in materia di occupazione, ad esempio pacchetto Treu, si è sempre tenuto conto delle esigenze dei giovani, ignorando quelle dei disoccupati che hanno raggiunto la quarantina.
L'Assessore ha, quindi, assicurato gli interpellanti che saranno prese le opportune iniziative per elevare i limiti di età per l'avviamento al lavoro e per l'accesso ai contratti di formazione lavoro.La risposta dell'on. Deiana ha pienamente soddisfatto l'interrogante, on. Salvatore Sanna.
Interpellanza n. 356 - Montis (Rif. Com.) sulle trattative Governo - Regione.
L'on. Montis (Rif. Com.) ha illustrato i motivi di presentazione dell'interpellanza, nata dall'incontro che la Giunta ha avuto con il Governo su problemi energetici. Ma la Regione, ha detto Montis, è andata all'incontro con una delegazione della quale facevano parte anche rappresentanti di Associazioni ambientaliste, e questa rappresenta un fatto grave e anomalo che offende il Consiglio regionale. Perché allora non sono stati interpellati anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali o del Consiglio regionale?
Per Montis sarebbe opportuno che le delegazioni che trattano col Governo abbiano la massima rap-presentatività delle Istituzioni.L'on. Palomba, presidente della Giunta, ha chiarito in risposta che la Giunta era stata convocata per l'incontro in questione dal sottosegretario Carpi. La presenza degli ambientalisti era stata quindi voluta dal Governo.
Palomba ha rassicurato l'interpellante che la Giunta è rispettosa delle istituzioni e del loro ruolo.Montis, nel prendere atto delle dichiarazioni del Presidente della Giunta, ha sostenuto che sarebbe stato comunque necessario avanzare una protesta nei confronti del Governo.
Interpellanza n. 363 - Nizzi (F.I.) - Lippi (F.I.) - Pittalis (F.I.) - Milia (F.I.) - Floris (F.I.) - Marras (F.I.) - Biggio (A.N.) - Lombardo (F.I.) - Pirastu (F.I.) - Biancareddu (F.I.) - Balletto (F.I.) - Federici (F.I.) - Oppia (F.I.) - Casu (F.I.) - Granara (F.I.) - Marco Tunis (F.I.) - sul finanziamento assegnato dalla legge n. 488 del 1992 alla Compagnia Italiana Sviluppo Industriale (C.I.S.I.).
L'on. Nizzi, a nome degli interpellanti, dopo aver premesso che da notizie apparse sulla stampa la Compagnia Italiana di sviluppo industriale avrebbe ottenuto un contributo di oltre 60 miliardi, ma che non si hanno informazioni esatte sulla compagine societaria destinataria del finanziamento e sulle effettive capacità della società di realizzare un impianto di tale portata, ha ricordato come sia stata annullata la delibera di accreditamento di una notevole somma al CISI da parte di Istituti di credito regionali in seguito al parere sfavorevole pronunciato dalla Giunta regionale sulla bontà dell'iniziativa.
Per Nizzi quella "è una truffa bella e buona".
L'oratore ha chiesto al Presidente della Giunta ed agli assessori competenti quale Istituto bancario abbia istruito la pratica, come mai la società sia stata inserita fra quelle beneficiarie della legge 488/92 e quali provvedimenti intendano adottare per evitare questo finanziamento pubblico.A Nizzi ha risposto lo stesso presidente della Giunta on. Palomba.
Il Capo dell'esecutivo ha ricordato l'iter della pratica CISI presso gli Istituti di credito tesorieri della Regione e la decisione di revocare il finanziamento regionale a suo tempo deliberato. Il finanziamento ottenuto sulla legge 488 è, quindi, cosa ben diversa ed esula dalla competenza della Giunta regionale.
La Regione, comunque, non può intervenire su un'altra istituzione, quale è il Ministero dell'Industria. Se, però, l'interpellante volesse intervenire personalmente presso il Ministero competente la Giunta non avrebbe nulla da eccepire, anzi, potrebbe trasmettere a quel dicastero i risultati degli accertamenti economico-finanziari effettuati sulla CISI e che hanno portato alla revoca del finanziamento regionale.Le dichiarazioni del presidente Palomba hanno parzialmente soddisfatto Nizzi, il quale ha però sollecitato l'Assessore all'Industria di avviare autonomamente una iniziativa di tal genere nei confronti del Ministero all'Industria, per evitare questo "grande imbroglio".
Interpellanza n. 366 - Montis, Concas, La Rosa, Vassallo e Aresu (Rif. Com.) sulle questioni che si pongono dopo il fallimento della "Marsilva".
Premesso che l'esito traumatico della vicenda Marsilva produce scenari devastanti sulla situazione occupativa dell'isola, l'on. Montis, che ha illustrato l'interpellanza, ha chiesto al Presidente della Giunta di conoscere tutti i numeri riguardanti la Marsilva (addetti, estensione boscata, proprietà dei terreni inclusi nei cantieri di rimboschimento), se esistano programmi di incremento della forestazione produttiva e quanti potrebbero essere gli occupati nell'immediato e nel medio termine. Infine, quali promesse di sostegni finanziari, e di quale natura, siano state fatte per mantenere in piedi una società già dichiarata fallita.
Il presidente Palomba, nel rispondere, si è detto d'accordo con alcuni punti sui quali si è soffermato Montis ed ha precisato che i dipendenti della Marsilva sono 36, che gli ettari boscati sono circa dieci-mila e che la Regione vanta crediti nei confronti del fallimento.
Palomba ha anche detto che gran parte dei terreni boscati insistono su territori dei Comuni e del Demanio forestale. Palomba ha quindi ricordato le vicende della società in seguito al fallimento. Ha poi precisato che il concordato prevedeva circa quaranta miliardi (garantiti dalla Arbatax) da saldare immediatamente ai creditori e che invece il pagamento non è avvenuto.
Secondo Palomba bisognerebbe che vengano restituiti ai Comuni i terreni boscati e che attraverso so-cietà miste si possano avviare iniziative per alleviare la disoccupazione. Infine Palomba ha detto che esistono programmi di rimboschimenti su circa 10mila ettari che occupe-rebbero circa cinquecento lavoratori.Montis si è detto parzialmente soddisfatto delle dichiarazioni del Presidente della Giunta ed ha auspicato che i programmi vengano quanto prima attivati anche in altre zone dell'Isola.
Interpellanza n. 313 - Liori (A.N.) - Cadoni (A.N.) - Pittalis (F.I.) - Carloni (A.N.) - Marco Tunis (F.I.) sull'assurdo aumento del ticket per le visite mediche specialistiche.
L'on. Liori, dopo essersi lamentato lamentato per il ritardo con il quale vengono date le risposte alle interpellanze, ha affermato che il problema è superato in quanto l'ASL di Nuoro ha praticato le riduzioni previste dalla legge sui ticket per le visite specialistiche.
L'assessore alla Sanità, on. Paolo Fadda, ha precisato che inizialmente la ASL nuorese aveva applicato per i ticket la tariffa piena. Solo dopo l'intervento della Regione ha provveduto ad esercitare la facoltà della riduzione.
L'assessore ha comunicato che i cittadini che a suo tempo avevano pagato il ticket non ridotto riceveranno il rimborso della differenza.L'on. Liori si è dichiarato soddisfatto.
Interpellanza n. 340- Biancareddu - Pittalis - Lombardo - Marracini - Lippi - Bertolotti - Balletto - Casu (F.I.) sulla gestione economico - amministrativa dell'A.S.L. 2 Olbia-Tempio.
Ad illustrare l'interpellanza è stato l'on. Biancareddu (F.I.), il quale dopo aver premesso che il manager dell'ASL ha scelto come direttori amministrativo e sanitario elementi esterni all'azienda, considerando evidentemente incapaci di ricoprire tali funzioni i dipendenti della sua Azienda sanitaria, ha aggiunto che l'appena nominato direttore amministrativo è stato inviato, nonostante il compenso di 130 milioni annui, a frequentare un corso di aggiornamento a Milano a spese dell'Ente.
Tale decisione, che contraddice il criterio di scelta del consulente esterno ritenuto evidentemente più esperto degli altri dipendenti della ASL, mette in dubbio la managerialità della nuova gestione dell'Azienda che, secondo gli interpellanti, viene definita "da prima Repubblica". All'assessore alla Sanità la richiesta di confermare se le notizie siano vere e, se vere, quali provvedimenti intenda adottare.Le perplessità di Biancareddu sono state contestate dall'assessore alla Sanità. L'onorevole Fadda, infatti, ha ricordato come i direttori amministrativi e sanitari siano funzionari interni a tutti gli effetti. Anche l'aggiornamento professionale è una esigenza particolarmente sentita e prevista dalla stessa legge che disciplina la sanità. Infine, ha aggiunto l'Assessore, è compito dei managers scegliersi i collaboratori più stretti.
L'Assessore, quindi, ha auspicato la creazione di una scuola di aggiornamento per i funzionari pubblici. Per ciò che riguarda il caso specifico l'Assessore ha comunicato che il funzionario di Tempio ha pagato di tasca propria la frequenza al corso.La risposta dell'Assessore non ha soddisfatto l'interpellante Biancareddu, il quale ha ricordato come i direttori amministrativo e sanitario debbano essere considerati "consulenti" a tutti gli effetti e non "dipendenti dell'ASL".
I lavori del Consiglio proseguiranno domani alle ore 9,30.