Interpellanza n. 340/A
BIANCAREDDU - PITTALIS - LOMBARDO - MARRACINI - LIPPI - BERTOLOTTI - BALLETTO - CASU sulla gestione economico - amministrativa dell'A.S.L. 2 Olbia-Tempio.
I sottoscritti,
premesso che:
- in seguito all'approvazione della legge di riforma del 1995, dopo lunghe e travagliate vicissitudini, nel settembre 1996 è stato insediato il direttore generale, dott. Massidda;- proprio nello spirito della legge, che tende a trasformare la famigerata gestione pubblicistica in privatistica, in un'ottica di razionalizzazione, efficienza e risparmio, colui che siede ai vertici di tale ente viene chiamato anche "manager";
considerato che:
- tra i primi atti compiuti dal direttore generale vi è stata la nomina del direttore amministrativo e del direttore sanitario così come previsto per legge;- entrambi tali figure sono state scelte dal di fuori del personale dipendente dell'A.S.L. con enorme aggravio di spesa per le già depauperate casse dell'Azienda;
rilevato che
evidentemente il dott. Massidda ha considerato incapaci di ricoprire tali ruoli sia i vertici amministrativi che sanitari dell'A.S.L., valutando come dei "pellegrini" coloro i quali per decenni con competenza, sacrificio e abnegazione hanno portato avanti dignitosamente la baracca, visti anche gli esigui mezzi finanziari di cui disponevano;appreso che,
pare, il dott. Massidda, dopo aver nominato un esterno, il dott. Pisotti, direttore amministrativo, riconoscendogli quindi una competenza tecnico-giuridico-sanitaria nettamente superiore a tutti i "peones" dell'amministrazione dell'A.S.L., tale da giustificare il congruo compenso di lire 150 milioni annui, abbia inviato quest'ultimo alla Bocconi di Milano per frequentare un corso, non si sa se di aggiornamento o specializzazione e comunque ad apprendere il mestiere, il tutto a spese della povera A.S.L.;considerato che
se ciò corrispondesse al vero sarebbe non solo vergognoso dal punto di vista morale ma anche rilevante sotto il profilo contabile, (come è possibile che un "manager" si avvalga di un consulente esterno e poi lo mandi anche a scuola a spese dell'ente, sottraendo denaro all'assistenza ai malati o al diritto di aggiornamento dei dipendenti),chiedono di interpellare
l'Assessore regionale della sanità per sapere se tali notizie corrispondano al vero e quali provvedimenti intende adottare affinché l'A.S.L. 2 venga gestita veramente in termini "manageriali" e non come ai tempi della prima Repubblica.Cagliari, 23 aprile 1997