Nota stampa
della seduta n. 193 pomeridiana del 23 aprile 1997
Il Consiglio regionale ha ripreso i lavori sotto la presidenza dell'on. Selis e successivamente dell'on. Zucca.
Disegno di legge n. 328 - Stralcio riguardante la proroga
dei termini di scadenza degli organi di amministrazione
e controllo degli Enti regionali.Conclusa in mattinata la discussione generale, il passaggio all'esame degli articoli, a scrutinio segreto richiesto dall'on. Bertolotti (F.I.), è stato respinto.
La votazione ha dato il seguente risultato:
Presenti 45;
Votanti 44;
Maggioranza 23;
si 22;
no 22;
Astenuti 1.
Dichiarazioni della Giunta sul
protocollo d'intesa con il Governo.Il protocollo d'intesa con il Governo è stato illustrato dal Presidente della Giunta, on. Palomba che in premessa ha voluto sottolineare la necessità che fosse il Consiglio a conoscere immediatamente i particolari di un atto che avrà notevoli ripercussioni per la Sardegna.
Ha quindi ricordato le varie tappe che hanno portato alla firma del documento ed ha posto l'accento sul fatto che sono state riconosciute le priorità d'intervento che andranno disciplinate in un programma che prevederà non solo le procedure, ma anche le azioni sostitutive in caso di inerzia.
Il Presidente si è soffermato sui punti principali del protocollo rappresentati: dal piano per la metanizzazione che si concretizzerà nella messa in opera del gasdotto sottomarino (per un importo di 8-900 miliardi) e nella costruzione delle rete isolana di distribuzione del metano (circa mille miliardi); dal rifacimento in "arteria quasi autostradale" della Carlo Felice e di altri interventi nel settore della viabilità (4-500 miliardi); dal riconoscimento della continuità territoriale con la conseguente parificazione dei costi di trasporto aerei, marittimi e ferroviari; dall'affermazione da parte del Governo che per la ripresa economica dell'isola è necessario lo strumento della zona franca; dall'apertura di un dialogo sui problemi delle servitù militari e della dismissione dei beni demaniali.
Palomba ha detto che è merito della Regione nel suo complesso e nelle sue componenti del Consiglio regionale, della maggioranza e della opposizione, delle forze sociali, sindacali ed imprenditoriali se si è arrivati a concretizzare in un preciso programma di governo le linee prioritarie di intervento a favore dello sviluppo economico della Sardegna. Ma ha aggiunto che non bisogna lasciarsi andare a trionfalismi e che bisognerà vigilare affinché gli impegni vengano mantenuti. La sua opinione è che comunque il processo di ripresa sia incominciato e che oramai non si potrà più fermare."Il comizio del presidente Palomba, è stato ascoltato "con grande attenzione" dall'onorevole Edoardo Usai, (A.N.). L'oratore, intervenendo sull'ordine dei lavori, ha sottolineato "la bontà delle dichiarazioni del presidente della Giunta, avvalorate dal fatto che le promesse fatte, anche se ormai ripetute da molti anni, sono state mantenute".
"Questa volta, ha aggiunto l'onorevole Usai, le promesse del Governo alla Regione hanno diverso e ben maggiore valore. Sono state fatte, infatti, dal presidente Prodi, un uomo politico che, notoriamente, ha una sola parola".
Le dichiarazioni del Presidente, però, secondo l'onorevole Usai, non possono essere "disgiunte" da un esame politico sulla bocciatura della maggioranza sulla legge per la proroga degli amministratori degli Enti regionali. Si tratta, infatti, dell'ennesima sconfitta della Giunta in carica.
"Non sarebbe il caso, ha aggiunto l'oratore di A.N., di aprire un dibattito politico, in modo da permettere un attento esame della situazione, anche se si parte da una certezza: che il presidente Palomba non vuole lasciare il suo posto".Il Presidente ha comunicato che le dichiarazioni del presidente Palomba avvengono a norma dell'art. 119 del Regolamento, che prevede quindi l'intervento dei capigruppo.
Per l'on. Montis (R.C.) il tono delle dichiarazioni di Palomba è dimesso e non trionfalistico come quello delle dichiarazioni rilasciate alla stampa. Il fatto è stato presentato come storico perché rimetterebbe in moto l'economia della Sardegna. Ma R.C. vuol portare all'attenzione del Consiglio fatti seri e non propaganda. Sarebbe stato un fatto storico se si fosse data attuazione all'articolo 13 dello Statuto, come avvenne nel passato con il Piano di rinascita. Se si vanno a vedere i finanziamenti, i 100 miliardi del Governo più i 100 della Regione, ci si deve chiedere cosa si potrà fare con quei fondi.
Montis si è quindi soffermato sui punti del documento illustrato da Palomba. Per esempio, per la metanizzazione sono previste procedure lunghe e complesse, sulla base di una "domanda" che dovrà essere quantificata prima di avviare qualsiasi opera.
Sul disinquinamento delle zone minerarie, Montis ha evidenziato come sia compresa anche Villacidro, che non è zona mineraria. Nelle dichiarazioni alla stampa si è parlato di 6000 miliardi per il solo metano, ma si è molto lontani da queste cifre.
Montis ha quindi trattato i temi delle servitù militari e delle dismissioni, e delle infrastrutture che sono determinanti. Ma nel protocollo, in realtà, i fondi sono "riciclati", già previsti da altri provvedimenti, come i fondi per la Sanità, enunciati già numerose volte. Per la strada 125 i finanziamenti esistono da anni, così come per altre opere di viabilità.
Questo non è un nuovo processo di sviluppo organico, ha aggiunto Montis, ma semmai il tentativo di tranquillizzare gli animi.
Montis ha quindi evidenziato l'assoluta assenza di riferimenti alle campagne e all'agricoltura. La Giunta, ha concluso, deve dare risposte su questi temi. R.C. ha concorso nella battaglia per dare una prospettiva alla Sardegna. Resta solo da augurarsi che le speranze non si arenino come la nave ammiraglia della spedizione in Albania."Nel concludere il suo intervento, il presidente Palomba ha invitato tutti a non usare toni trionfalistici. Io, in realtà toni trionfalistici li ho letti sulla stampa, in prima pagina, nei giorni scorsi. Su un quotidiano isolano si parlava di nuovi interventi dello Stato per duemila miliardi, diventati nelle pagine interne solo duecento": il capogruppo di A.N., on. Masala, ha vivacemente criticato il modo con il quale il presidente della Regione ha agito anche in questa occasione. Perché, a Roma, per l'incontro con Prodi la Giunta si è fatta accompagnare dai tre segretari confederali, e non dai rappresentanti delle altre sigle sindacali? Perché a Roma il Presidente si è portato, al seguito, i rappresentanti della stampa locale? Forse, questi sono esempi di trionfalismo e non sono certo i toni usati dai Consiglieri regionali delle forze politiche presenti in Assemblea.
Il capogruppo di A.N., quindi, ha ricordato che i fondi indicati dal presidente Palomba come "nuovi impegni del Governo" siano in realtà somme già previste dallo stesso bilancio regionale o impegni presi, da tempo, dal Governo nazionale con altre leggi, quali il piano di Rinascita o quelle di finanziamento di particolari settori come per le industrie in crisi, per i trasporti, per le zone interne.
Masala, inoltre, ha ricordato come questo nuovo impegno del Governo centrale sia stato deciso proprio per "l'insularità", la base della "specialità" della Sardegna. Non sarà possibile, quindi, come è avvenuto anche recentemente, quando i fondi del piano di Rinascita, "aggiuntivi e non sostitutivi", sono stati inseriti tra le entrate ordinarie della Regione.
Concludendo il suo intervento, l'onorevole Masala ha quindi sollecitato chiarezza e coerenza al presidente Palomba, il quale, invece, sembra sfuggire gli incontri e le manifestazioni pubbliche, nel corso dei quali potrebbero essere fatte, allo stesso Presidente, domande alle quali non sarebbe in grado di rispondere.E' quindi intervenuto l'on. Bonesu (Psd'Az) per il quale la firma dell'intesa col Governo è importante in quanto è un segno dell'attenzione verso la Sardegna.
Il protocollo d'intesa è parziale, ha proseguito Bonesu, anche se afferma alcuni punti importanti tra i quali un riequilibrio della Sardegna nell'Europa.
Sulla metanizzazione, Bonesu ha detto che è un mezzo che pone la Sardegna su un piano di parità energetica con le altre regioni ed altri paesi europei, così come la viabilità interna che rappresenta un rilevante sforzo.
Anche per gli interventi di riequilibrio territoriale, ha proseguito Bonesu, si riconoscono le disparità esistenti; di particolare importanza sono i punti sulle servitù militari, sull'impegno relativo ai beni paesaggistici ed ambientali e sulla introduzione sperimentale della lingua sarda nelle scuole.
Per la prima volta, poi, ha detto ancora Bonesu, appare su un documento governativo il riconoscimento della continuità territoriale, mentre ci sono aperture sulla zona franca per la quale però la Regione deve presentare specifici progetti.
Per Bonesu, Palomba e la Giunta hanno raggiunto un obiettivo importante che richiede però una Giunta più attiva. Il protocollo è un punto di partenza, non di arrivo, ed è necessario che ognuno faccia il proprio dovere.Un esame critico, ma anche obiettivo ed attento del protocollo d'intesa, è stato sollecitato invece dall'on. Scano (Progr.Fed.). Non si tratta di parole, ma di fatti concreti, ha detto l'oratore ed ha elencato come si sia, finalmente, dato avvio a programmi certi e reali. Si è scelto il metanodotto, mentre prima si discuteva di come portare il metano in Sardegna. Sono state decise, inoltre, altre iniziative concrete delle quali si era sempre parlato, ma per le quali non si era mai passati dalle parole ai fatti.
Scano, quindi, ha chiesto un giudizio attento, serio, su questo importante protocollo d'intesa, che può segnare una reale inversione di rotta nei rapporti tra lo Stato e la Regione, un accordo che può significare anche una maggiore attenzione nei confronti delle esigenze e delle realtà della Sardegna. Scano ha poi affermato che avrebbe voluto svolgere alcune considerazioni sull'attuale situazione politica, ma la bocciatura della legge di proroga degli amministratori degli Enti regionali, lo "poneva in uno stato d'animo non favorevole".
"L'opposizione è stata furba, la maggioranza fessa", ha aggiunto Scano, e questo episodio avrà un peso anche sull'attività politica delle prossime settimane. La coalizione, quindi, deve esaminare ciò che è accaduto e farne tesoro.L'on. Petrini (Patto dei democratici) ha detto di non aver notato trionfalismi nel comportamento del presidente Palomba, ma solo fierezza per aver completato un percorso che durava da tempo.
Dovremmo essere gratificati, ha aggiunto Petrini, dalla soluzione del problema energetico che ci consentirà di non essere più penalizzati e di essere competitivi, come dovremmo gioire se il tasso di disoccupazione, grazie a questo primo impegno del Governo, potrà ridursi e potranno ridarsi speranze di lavoro alle decine di migliaia di giovani iscritti nelle liste di disoccupazione.Questa discussione meriterebbe una maggiore attenzione, ha poi affermato l'on. Giagu (Ppi) perché quanto è accaduto è importante: la riforma di un'intesa con lo Stato sui problemi della Sardegna che equipara l'Isola alle altre regioni italiane, con azioni che attuano l'articolo 13 dello Statuto.
Per Giagu, il documento riconosce la "questione Sardegna" quindi si è davanti ad un fatto storico. Chi ha assunto gli impegni li manterrà ed occorre avere fiducia in questa Giunta che deve essere ringraziata, ha concluso, per aver acquisito risultati che si stanno inseguendo da tanti anni.Dopo aver premesso che la bocciatura del passaggio all'esame degli articoli del disegno di legge 319 rende quasi obbligatoria una verifica nella maggioranza, l'on. Floris (F.I.) ha analizzato alcuni punti del protocollo d'intesa sottoscritto col Governo facendone rilevare incongruenze e contraddizioni.
Parlando quindi della unitarietà richiesta da Palomba per portare avanti con forza l'attuazione del programma, Floris ha affermato che quando si dovranno sostenere precise richieste della Regione il consenso di tutte le parti politiche non verrà meno. Per ora, ha affiunto, non abbiamo certezze circa la realizzazione dei punti sottoscritti nell'intesa di programma.
Secondo Floris è difficile poter credere in questo accordo perché non è la prima volta che intese vengono firmate e poi non rispettate. "Quando saremo di fronte ad atti operativi concreti sarò il primo a congratularmi".Con l'analisi del voto sulla proroga degli amministratori degli Enti regionali ha aperto il suo intervento il capogruppo di PSFD, on. Balia. L'oratore ha chiesto, intanto, un maggiore rispetto della forma e del regolamento. Ad esempio, il voto segreto viene richiesto da un capogruppo o da un certo numero di consiglieri, cosa che invece non è avvenuto. Le modalità di voto, inoltre, devono essere "preavvisate" almeno venti minuti prima della votazione stessa ed anche questo non è avvenuto. Per queste ragioni Balia ha chiesto una conferenza dei presidenti dei Gruppi.
Entrando nel merito delle dichiarazioni sul protocollo d'intesa rese dall'onorevole Palomba, Balia ha detto "di non essere favorevole ad alcuna enfatizzazione. Ma bisogna pur riconoscere che un certo risultato a casa lo si è portato". E ha poi ricordato le proteste e le richieste avanzate, dagli Enti locali e dallo stesso Consiglio, per impegni maggiori da parte del Governo. Questi nuovi impegni, quindi, avvalorano quelli precedenti e probabilmente, questa volta, saranno realizzati.
"Forse c'è un eccesso di enfatizzazione da parte di alcuni, ha aggiunto Balia, ma forse c'è un eccesso di mistificazione da parte di altri". I risultati si sono ottenuti, gli effetti positivi si avranno in breve tempo. Tutti, quindi, pur consapevoli degli errori e delle riserve esistenti, devono dare atto al presidente Palomba ed essere solidali col suo operato.Nel replicare agli intervenuti, il presidente della Giunta Palomba ha affermato che dall'approfondito dibattito è emerso che questo è un protocollo preparatorio dell'intesa di programma.
Palomba ha ringraziato la maggioranza ed ha chiesto all'opposizione se vi sono alternative al progetto di metanizzazione, un problema avviato ora a soluzione.
Dalle reazioni della stampa e del segretario regionale di R.C., ha proseguito Palomba, sono venuti segnali positivi su questo progetto che riguarda l'aumento dell'occupazione ed il futuro sviluppo della Sardegna.
Dopo aver rigettato le accuse di aver enfatizzato questi risultati, Palomba ha concluso affermando che i risultati conseguenti sono importanti per il futuro del popolo sardo.Il Presidente ha quindi convocato la Conferenza dei Capigruppo ed ha chiuso la seduta.
Il Consiglio sarà riconvocato
a domicilio.