Commemorazione on. Giovanni Ruggeri
Seduta n. 188 del 3 aprile 1997
Questo il testo del discorso del Presidente Selis:
All'inizio di quest'anno ci ha lasciato drammaticamente, l'on. Giovanni Ruggeri, componente di questo Consiglio regionale per due legislature, dal 1984 al 1994.
Nato ad Elmas, ha dedicato tutta la sua esistenza, fin da quando era semplice operaio in fabbrica, con grande passione e alto ideale alla vita politica nel Partito Comunista Italiano prima e nel PDS poi.
Militante di partito, amministratore comunale, fu eletto Consigliere regionale nel 1984, impegnandosi senza risparmio su tutti i problemi dell'attività istituzionale, ma con particolare riguardo alle tematiche industriali e del lavoro.
Inizialmente componente della Commissione consiliare all'Urbanistica, passò ben presto alla Commissione industria, fornendo un grande contributo di proposta con numerosi progetti di legge che recano la sua firma.
Attivissimo fin dall'inizio nell'approfondimento delle questioni attinenti il sistema industriale isolano, non separò mai l'impegno su questioni generali da quello per le singole vertenze settoriali.
Ne sono testimonianza le innumerevoli interrogazioni ed interpellanze che hanno spaziato su tutti gli aspetti del sistema economico-produttivo: industria, artigianato produttivo, commercio e servizi.Sempre in prima linea nei dibattiti concernenti lo sviluppo, Giovanni Ruggeri in questo Consiglio, si è sempre sforzato con ogni sua energia d'essere la "voce" degli operai, dei disoccupati, dei giovani, di quanti, per le condizioni socio economiche, avevano danti a sé un incerto futuro o temevano di non averne alcuno.
La sua generosità in ogni battaglia a favore dei più deboli, ha avuto sempre il massimo apprezzamento di quanti hanno avuto la fortuna di lavorare al suo fianco.Riconfermato consigliere regionale nella successiva legislatura dal 1989 al 1994, Giovanni ha continuato, con una lena sempre maggiore, sia nel lavoro legislativo che in quello politico.
E' stato a lungo vice presidente della Commissione industria e vice segretario regionale della federazione del suo partito. In entrambi i ruoli ha sempre mantenuto fermo il proprio impegno a porre la politica e le istituzioni al servizio della gente,, soprattutto da quella parte della società più bisognosa di attenzione e di sostegno.
Per questo, a volte, quando non riusciva pienamente nel suo nobile intento, appariva frustrato; per poi moltiplicare, però, il proprio impegno con accanimento ancora maggiore.
Nel secondo quinquennio del suo mandato non vi è stato argomento, che potesse interessare le categorie più deboli della società, di cui non si sia occupato con decine di proposte di legge, ed una nutritissima attività ispettiva.
Ha spaziato dal mondo del lavoro a quello dell'assistenza, dai problemi della piccola e grande imprenditoria e della cooperazione, dalle questioni di programmazione economica alle tematiche del recupero e valorizzazione delle risorse ambientali e minerarie.Lo ha fatto sempre con grande umiltà, ma con grandissimo impegno, divenendo profondo conoscitore delle problematiche di politica economico-industriale più complesse.
Senza tuttavia tradire mai la semplicità d'animo che lo caratterizzava e la ineguagliabile generosità, e nel più assoluto disinteresse, battendosi con forza per affermare l'esigenza di un costante ricambio della classe politica, a cominciare dalla propria persona, anche in quest'aula. La sua scomparsa lascia un vuoto difficilmente colmabile fra tutti noi e nella comunità da cui proveniva, alla quale si era dedicato con il medesimo impeto e donazione totale quando, lasciato lo scranno di consigliere regionale ha proseguito il proprio impegno civile e politico da sindaco della sua città, con una capacità propositiva e una lucidità ideativa non comuni.A sua moglie, ai suoi figli, ai familiari tutti, ed al gruppo politico che lo ha avuto fra le sue fila, vada il cordoglio del Consiglio regionale e mio personale.