Seduta n.306 del 01/03/2012
CCCVI SEDUTA
(ANTIMERIDIANA)
GIOVEDI' 1° MARZO 2012
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 11 e 34.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 17 febbraio 2012 (298), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gianfranco Bardanzellu, Paolo Maninchedda, Marco Meloni, Massimo Mulas, Onorio Petrini e Paolo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 1° marzo 2012.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 332/S/A.
Considerata l'assenza di numerosi consiglieri, sospendo la seduta sino alle ore 11 e 45.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 34, viene ripresa alle ore 11 e 47.)
PRESIDENTE. Ieri avevamo sospeso i nostri lavori in sede di votazione dell'emendamento numero 35, perché si era chiesto di poter prendere visione del decreto del Presidente della Regione numero 154 del 2011.
Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ANTONIO (P.D.). Ne approfitto per ricordare al Consiglio e in modo particolare al Presidente della Commissione agricoltura - che non vedo in aula - che la quinta Commissione è l'unica a non aver espresso il parere sulla finanziaria 2012. E' una Commissione che, come altre, ha difficoltà a riunirsi per mancanza del numero legale e quelle poche volte che si è potuta riunire, grazie alla minoranza consiliare che ha garantito il numero legale, si è assistito a situazioni molto, ma molto imbarazzanti.
L'argomento oggetto dell'emendamento numero 35 è stato trattato in Commissione in seguito a una delibera della Giunta che assegnava, così come prevedeva la finanziaria 2011, dei contributi alle aziende colpite dalla peste suina. Per la seconda volta solo ed esclusivamente la maggioranza della Commissione ha rigettato la proposta della Giunta. Adesso ci ritroviamo con un emendamento che tende a finanziare questo settore con uno stanziamento di 3 milioni di euro, a valere sulle risorse della famosa legge regionale numero 15 del 2010, che fu approvata in una situazione di totale emergenza e il Consiglio regionale fu occupato dal movimento dei pastori. Oggi vogliamo togliere 3 milioni di euro dalla dotazione finanziaria di quella legge. E' vero che in uno o due anni non siete riusciti a spendere un euro per attuare quella legge, ma credo che non sia opportuno stornare dalla disponibilità del relativo capitolo 3 milioni di euro per destinarli alle aziende suinicole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Anch'io sono del parere che questo emendamento della Giunta preveda uno stanziamento eccessivo, che riduce del 40 per cento il capitolo da cui i 3 milioni di euro vengono prelevati. Questi fondi sono destinati alla realizzazione di infrastrutturazioni che agevolino la lotta alla peste suina. Fare questa operazione semplicistica, distogliere quasi il 40 per cento di quei fondi (circa 8 milioni di euro) mi sembra eccessivo e contraddice quello che è stato detto in Commissione, alla stampa e alla pubblica opinione soltanto due mesi fa, e cioè che si voleva evitare che gli atti conseguenti al verificarsi della peste suina potessero essere letti come un vantaggio per le aziende interessate. Siccome così non è, chiederei una riduzione consistente di questo finanziamento.
PRESIDENTE. Onorevole Capelli, lei è già intervenuto.
CAPELLI (Gruppo Misto). Sto aspettando il decreto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Ne ha facoltà.
CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Spero che cinque minuti bastino per spiegare il significato dell'emendamento numero 35, soprattutto dopo le considerazioni fatte ieri dall'onorevole Cappai. Prima di spiegare il contenuto dell'emendamento chiedo se è possibile cambiare la UPB, in quanto effettivamente per un errore è stata data un'indicazione sbagliata. La UPB ufficiale è la S06.04.009. Con un emendamento orale propongo inoltre la riduzione dell'importo da 3 milioni di euro a 2 milioni e 500 mila euro.
La motivazione di questo emendamento nasce da una discussione interna alla Commissione. La delibera della Giunta che prevede lo stanziamento di 8 milioni e 600 mila euro per la messa in sicurezza, e quindi la realizzazione all'interno delle aziende suinicole di infrastrutture legate naturalmente al problema della peste suina, quindi al tentativo di definire una volta per tutte questo problema, è stata concordata anche con la Commissione dell'Unione europea, con un'interlocuzione diretta. La citata delibera prevede investimenti all'interno delle aziende accreditate, quindi di aziende che hanno la possibilità di praticare un allevamento intensivo o addirittura anche semibrado in condizioni di sicurezza, che la Commissione europea riconosce anche in quanto siano presenti recinzioni per la protezione degli animali. Il che significa comunque che il contributo massimo per azienda è di 60 mila euro, chiaramente per investimenti da realizzarsi nelle aziende stesse.
L'emendamento si rende necessario perché nel momento in cui l'Unione europea, attraverso il Ministero della salute italiano, ha bloccato l'export del nostro bestiame, quindi dei nostri allevamenti, ha "inchiodato" all'interno delle aziende gli animali che non potevano più essere movimentati dalle aree colpite dalla peste suina. Questo ha comportato un aggravio di spese nell'attività di allevamento, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto sanitario, ma anche l'acquisto dei mangimi, eccetera, e quindi un aggravio dei costi per la gestione del bestiame.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Io speravo che le parole dell'Assessore mi avrebbero aiutato a rinunciare a questo intervento. Il mio più che un intervento è una domanda, Assessore, non so se lei potrà replicare. L'emendamento di cui stiamo discutendo interviene con aiuti finalizzati alla compensazione dei maggiori oneri di alimentazione sostenuti dalle imprese del comparto suinicolo. Si stanzia una certa somma, seppure lei l'abbia ridotta di 500 mila euro. Vorrei sapere, non essendo un esperto del settore e per avere un qualche dato di riferimento, quanto costa l'alimentazione per capo.
Noi abbiamo fatto per settimane un lavoro in Commissione bilancio che ha impegnato la Giunta, e in particolare il Vicepresidente della Regione. Stiamo centellinando 10 mila euro, pertanto vorrei capire da che cosa deriva l'importo indicato nell'emendamento. Ci sarà pure un riferimento! Quanto mangiano i suini? Quanto costa il mangime che consumano al giorno, 20 euro oppure 30 o 50 centesimi? Quanti sono i capi interessati? Vorrei capire anche qual è la dimensione dell'intervento.
Assessore, la prego di mettere l'Aula nelle condizioni di capire di che cosa stiamo parlando o se si tratta di una misura all'ingrosso. Ecco, non mi pare che siamo nelle condizioni di adottare misure all'ingrosso, perché in questo caso rischiano di essere "all'ingrasso", e non capisco per chi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io aspetto una risposta, magari dall'Assessore dell'agricoltura, su ciò che ha chiesto l'onorevole Giampaolo Diana.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore tecnico dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Ne ha facoltà.
CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Presidente, nella mia premessa ho detto che speravo che cinque minuti fossero sufficienti per spiegare esattamente qual è l'importanza dell'intervento.
La mancata movimentazione viene determinata dal momento in cui l'animale può essere macellato. Questo è il calcolo che viene fatto. Dal momento in cui non può essere macellato, perché chiaramente c'è il blocco della movimentazione, fino al momento della macellazione, quindi dello sblocco della movimentazione, si determina il costo aggiuntivo per l'azienda per mantenere vivo l'animale. Da una stima degli Uffici, quindi delle Agenzie regionali che mi forniscono i dati, non è assolutamente possibile in questo momento stabilire esattamente il danno, perché fino a oggi abbiamo i dati sui costi che le aziende hanno già certificato, e di cui quindi hanno chiesto il relativo rimborso, o aiuto se così lo possiamo chiamare, ma non possiamo determinare il costo aggiuntivo da adesso fino al momento dello sblocco definitivo della movimentazione. Ecco perché da una stima generale si è pensato che 3 milioni di euro potessero essere sufficienti. Ieri sera, anche attraverso la consultazione degli Uffici, abbiamo stabilito che probabilmente una riduzione di 500 mila euro non crea nessuna difficoltà. La stima dei danni a oggi è di 1 milione e 500 mila euro. Questo è ciò che posso aggiungere.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, quello della peste suina è un problema che ci trasciniamo ormai da molti anni, ma credo che comunque non sia questo l'emendamento che lo può risolvere. Quindi o noi affrontiamo il problema della peste suina in Sardegna in maniera drastica e radicale o altrimenti saremo chiamati sempre e comunque a intervenire. Voglio ricordare che quando c'è stata la mancata movimentazione dei capi bovini in Sardegna, e si trattava di ben altre cifre, non abbiamo impegnato una somma di questo genere. Ora io non sono e non posso essere contrario a che si dia un riconoscimento agli allevatori di suini, le cui aziende sono state incolpevolmente colpite dalla peste suina, certo è che alla domanda posta dal collega Giampaolo Diana l'Assessore avrebbe dovuto comunque dare una risposta.
Io non sono un esperto di suini, ma qualcosa di agricoltura la so e posso solo dire che per un animale di quel genere in condizioni ottimali l'alimentazione costa circa 2 euro al giorno. Questo in condizioni di massimo benessere, non stiamo cioè parlando di questi casi. E comunque, anche se ci dovessimo fermare a 2 euro al giorno, ciò vuol dire che in un mese un suino costa 60 euro, per cui se dividiamo 3 milioni per 60 otteniamo il numero dei mesi di alimentazione per un certo numero di capi. Se gli allevatori di bovini avessero fatto questo calcolo, considerando che in Sardegna ci sono 250 mila bovini e che ci sono interi territori, come la Gallura, dove l'economia agricola prevalente è il ristallo di vitelli da carne, noi avremmo dovuto impegnare non meno di 300 milioni di euro, il che non è mai avvenuto.
Io non sono contrario all'intervento, ripeto, ma mi sarei aspettato una misura drastica per risolvere definitivamente il problema, perché non possiamo continuare a impegnare risorse. I produttori di carciofi di Cabras per una gelata spaventosa quest'anno ci hanno rimesso tutto il raccolto, ma non sono qui fuori a protestare perché qualcuno glielo ripaghi. Allora, o l'agricoltura la si fa in un certo modo o altrimenti, Assessore, di questo passo continueremo a elargire quattrini accontentando alcuni e scontentando una moltitudine spaventosa di persone. Io avrei risolto il problema in modo diverso!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, all'intervento del collega Diana, che condivido, aggiungo una mia personale valutazione. Assessore Cherchi (ma in questo caso bisognerebbe rivolgersi anche all'assessore della sanità, De Francisci) la mia personale valutazione è che la peste suina in Sardegna la si debella tagliando tutti i contributi, cioè non dando più un euro a nessuno. So di dire una cosa che soprattutto nel mio territorio può creare nocumento, diciamo così!
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Capelli, finché non c'è silenzio in aula non riprendiamo i lavori.
Prego, onorevole Capelli.
CAPELLI (Gruppo Misto). Dicevo, so di dire una cosa che soprattutto nel mio territorio può non trovare condivisione, ma la realtà del problema della peste suina, che si differenzia molto da quanto succede, per esempio, nel settore bovino, è storica. Tagliamo i contributi, le valutazioni sul reddito, il rimborso per i capi abbattuti e vedrete che, come d'incanto, la peste suina scomparirà. Per fare questo ci vuole però coraggio trasversale e unità d'intenti. Dobbiamo smetterla di prenderci in giro reciprocamente sul merito di un emendamento che comunque ritengo sia destinato a passare proprio per i motivi che ho detto poc'anzi.
Io proporrei una votazione per parti perché, a mio avviso, questo emendamento non è rispettoso del decreto del Presidente della Regione. Presidente, propongo la votazione per parti escludendo dall'emendamento tutta la parte dopo "dicembre 2011", cioè la parte da "la Giunta" fino a "per l'attuazione dell'aiuto", lascerei invece "al fine di dare attuazione alle misure previste dall'articolo 2, comma 1, del decreto del Presidente della Regione numero 154 del 21 dicembre 2011 è autorizzata la spesa di euro 2.500.000. La copertura finanziaria è assicurata…", fino alla fine.
Perciò l'emendamento rimane e fa preciso riferimento a quanto stabilito dal comma 1 dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Regione, in cui si dice che un aiuto al reddito è una compensazione del reddito, ma non viene specificato "per maggiori oneri di alimentazione".
PRESIDENTE. Onorevole Capelli, la sua richiesta è accoglibile.
Ha domandato di parlare il consigliere Cappai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPPAI (U.D.C.-FLI). Presidente, in effetti il collega Capelli mi ha anticipato. Come ricorderà, ieri sera io le ho chiesto di poter prendere visione del decreto numero 154 del Presidente della Regione, quindi è giusta la considerazione che fa l'onorevole Capelli.
Vorrei soffermarmi un attimo sulle considerazioni fatte dal collega Mario Diana. In effetti anche il collega Diana ha ragione, perché qui si indicano delle cifre senza avere un quadro ben definito della situazione. Vorrei ricordare a quest'Aula che per quanto riguarda la legge numero 15 del 2010, ma soprattutto i principi cardine della stessa, quelli che ho indicato ieri notte, ci sono 8 milioni circa di residui relativi agli esercizi 2008, 2009 e 2010. Oggi noi prendiamo 3 milioni di euro da questi residui e diciamo che non li utilizziamo più per ciò che avevamo previsto, ma per fare altro.
Presidente, siccome nessuno ne ha parlato, ricordo intanto che bisogna cambiare la UPB, che non è la S06.04.099, ma la S06.04.009, altrimenti l'indicazione è sbagliata. Tornando al capitolo, sia nella delibera sia nel bilancio viene richiamato il capitolo SC06.1025, che ha una disponibilità di 1 milione di euro, una cifra che, secondo me, andrebbe benissimo per questo intervento. Ce n'è d'avanzo! Dopo tutto il lavoro fatto dalla Commissione bilancio e dopo il lavoro che stiamo facendo in Aula non possiamo confermare l'importo di 1 milione e 500 mila euro. Cioè una riduzione di 500 mila euro fa comunque ridere, perché poi l'altro milione e mezzo resterà bloccato perché non servirà, se il principio è quello. Allora, se vogliamo fare cose serie e giuste, per andare incontro ai nostri allevatori suinicoli, diciamo che questo Consiglio mette a disposizione 1 milione di euro.
Vorrei anche ricordare, Presidente, che ieri sera l'onorevole Capelli ha chiesto che sia previsto il parere della Commissione di merito sull'eventuale programma che dovesse essere predisposto in seguito a questa norma.
PRESIDENTE. Onorevole Cappai, avevamo già precisato che per errore era stata indicata la UPB S06.04.099 e che invece è interessata la UPB S06.04.009. Le proposte di emendamento orale che sono state fatte ieri erano state già accolte dall'Aula, quindi sono inserite nel testo.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 35 mi pare sia un raro esempio di condensato del piccolo cabotaggio che accompagna questa Giunta regionale. L'Assessore farebbe bene ad ascoltare, ma lui è nel piccolo cabotaggio e quindi qua dentro non ci sta a fare niente e agisce per conto suo. Dovrebbe ascoltare di più, Assessore! Lei si deve adoperare per evitare che nel tempo qualcuno gioisca dello scatenarsi di epidemie, cioè deve predisporre un piano per cui…
CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Fa tutto lei tutto il giorno! Aspettavo che me lo dicesse lei! A Bruxelles ho fatto…
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Ma perché mi interrompe? So che lei a Bruxelles è di casa, però il piano di eradicazione non l'ha ancora fatto! Preferisce far gioire qualcuno dello scatenarsi delle epidemie, questo è il succo! Ma gli imprenditori interessati dicono che non hanno bisogno di queste cose. Lo dicono essi stessi!
CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Stiamo parlando di aziende in difficoltà!
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, quando parla un consigliere la Giunta ascolta e non interrompe!
PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Sanna. Assessore Cherchi, la prego!
CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Presidente, chiedo scusa!
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Chiaramente avete voi tutto il potere, io però ho il diritto di esprimere quello che ho in testa, cioè che la vostra è una Giunta di piccolissimo cabotaggio perché non affronta i problemi alla radice, ma sviluppa una concezione assistenzialistica continua e anche non misurata nella gestione del denaro, per cui arriva a presentare emendamenti di questo genere.
Io voto contro, anche se condivido il ragionamento fatto dal collega Mario Diana - e me ne stavo pure preoccupando! -, però poi lui dice che voterà a favore dell'emendamento, mentre la conclusione naturale del suo ragionamento sarebbe invitare la Giunta a ritirare questa proposta oscena, anziché limitarsi a ridimensionarla. Si viene in Consiglio, collega Diana, per dimostrare che le previsioni di spesa sono fondate su un'analisi. Lei ha invece dimostrato che la previsione di spesa presentata dalla sua Giunta è infondata anche dal punto di vista dell'analisi. Ecco perché non possiamo tenere il piede in due staffe.
CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Con la previsione di 2 euro a capo? Un po' di rispetto!
PRESIDENTE. Assessore Cherchi! Questa intemperanza, Assessore Cherchi, non è consentita! Occorre rispetto verso chi sta intervenendo. Lei è stato ascoltato quando è intervenuto, allo stesso modo lei deve ascoltare i consiglieri!
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Comunque, la chiudo qua, perché tanto alla fine la proposta è sbagliata nel contesto e nel merito. Questa è una Giunta regionale che naviga a vista e qualche volta, come in questo caso, raddrizza il tiro solo dopo aver sbattuto la testa!
Noi votiamo contro perché non ci sono oggi le condizioni per ritenere motivata questa spesa di fronte a tutto il lavoro che abbiamo fatto per recuperare risorse finalizzate e misurate.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Presidente, l'emendamento numero 35 è un capolavoro che dà l'idea di quello che si è fatto con questa finanziaria e di quello che è successo in questi anni con questa Giunta. Questa Giunta fa ogni volta delle quantificazioni approssimative su quello che deve succedere - nel mio paese si dice andare a fragu - ovvero procede in base alla sensazione del momento, a quello che le sembra debba essere fatto in un determinato settore.
Mi riallaccio, assessore Cherchi, assessore La Spisa, a quello che diceva il collega Gian Valerio Sanna: qua siamo di fronte a casi analoghi a quello di quel famoso costruttore che stappava lo champagne al vibrare della terra per il terremoto. Qui c'è qualcuno che gioisce al verificarsi delle calamità o, come in questo caso, delle epidemie. Rischiamo di dare credito, diceva l'onorevole Capelli, a chi sostiene che da anni la peste suina sia un'opportunità da quel punto di vista e che dietro questo ci sia un business. Questi 2 milioni e mezzo di euro non sono altro che risorse buttate in quello che sembra ormai essere diventato un business.
Voi potete anche dissentire, così come state facendo, però per intervenire su questo tipo di epidemie ci vogliono atti concreti e non interventi tappabuchi, sempre che i buchi ci siano, perché poi non abbiamo ancora nemmeno compreso se i buchi ci siano, visto che a sentire gli stessi operatori del settore esigenze di questa portata non ce ne sono. Quindi o sperperiamo queste risorse oppure le teniamo inutilizzate, come diceva l'onorevole Cappai. L'appello che noi facciamo è quello di tornare a una quantificazione corretta del necessario e che le risorse allocate siano adeguate, ma la cosa più importante (che ho paura rimanga lettera morta, perché immagino già che nei prossimi provvedimenti troveremo di nuovo qualcosa sulla peste suina, visto che è ormai da anni che ne parliamo) è che vi sia finalmente un piano serio e concreto di eradicazione della peste suina, perché non possiamo andare avanti con contributi, incentivi o sussidi, quando l'incentivo per una scrofa malata è superiore al costo per il conferimento al macello.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Gruppo Misto).Abbiamo iniziato la discussione di questa finanziaria partendo da un presupposto, che era quello di gestire nel modo più attento e oculato ogni euro a disposizione. Io credo comunque che a parte questo aspetto, che non deve essere dimenticato, il disagio maggiore di quest'Aula e di ogni singolo consigliere sia dovuto al fatto di intervenire su argomenti così specifici (non solo questo, ma anche altri) attraverso emendamenti alla finanziaria. E' un disagio per tutti, perché non possiamo liquidare con una dichiarazione di voto opinioni e pareri su argomenti importanti e vitali come questo, soprattutto perché abbiamo la convinzione che con criteri di assistenza non risolviamo certamente i gravi problemi della Sardegna. Questo vale sia per l'argomento in questo momento in discussione sia per argomenti altrettanto importanti, a iniziare dalla sanità, dalla scuola, dalla cultura e così via, in cui abbiamo avuto modo di addentrarci attraverso gli emendamenti proposti.
La verità è che noi dovremmo affrontare gli argomenti attraverso specifiche proposte di legge e non con meccanismi che scontentano tutti e creano ulteriore disagio, oltre al disagio di dover entrare nel merito degli argomenti senza disporre di un'adeguata documentazione in proposito.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Premetto che condivido integralmente quanto ha osservato l'onorevole Diana, che non ripeto per brevità, visti i tempi limitati che ci sono concessi. Fatta questa precisazione, vorrei far rilevare che, al di là della richiesta di riduzione dell'importo avanzata dall'onorevole Cappai, se lo scopo è quello che ha annunciato l'assessore Cherchi, l'emendamento numero 35 così come enunciato è inapplicabile, perché il decreto del Presidente della Regione si muove sulla base dell'articolo 14 della citata legge numero 15. Per cui se l'emendamento si limita a dire che ai fini dell'applicazione del decreto numero 154 la Giunta regionale stabilisce i criteri per l'erogazione dell'aiuto, rimane fermo l'obbligo del rispetto della legge numero 15, che non prevede questo beneficio. Se lo scopo è quello, il testo dell'emendamento deve essere integralmente sostituito con altra formulazione, altrimenti non serve a nulla votarlo perché rimarrà lettera morta e ci saremo limitati a creare per l'ennesima volta un'illusione senza poter in concreto erogare le somme stabilite. Invito quindi l'Assessore a riformulare l'emendamento numero 35.
PRESIDENTE. In assenza di altre proposte di emendamento orale, devo mettere in votazione l'emendamento numero 35 così com'è.
E' stata chiesta la votazione per parti. La prima parte, come ha detto l'onorevole Capelli, recita: "Al fine di dare attuazione alle misure previste dall'articolo 2, comma 1, del decreto del Presidente della Regione n. 154 del 21 dicembre 2011 è autorizzata la spesa di 2.500.000 euro".
(Interruzione del consigliere Cappai)
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Cappai, mi era sfuggito.
L'onorevole Cappai aveva fatto una proposta di emendamento orale per ridurre l'importo da 2 milioni e 500 mila euro a 1 milione di euro. Poiché ci sono opposizioni, la proposta non è accolta.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento numero 35, così come modificata.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Biancareddu ha votato a favore e che la consigliera Barracciu ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 67
votanti 66
astenuti 1
maggioranza 34
favorevoli 41
contrari 25
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della seconda parte dell'emendamento numero 35.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Cocco Daniele ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Campus - Cherchi - Contu Mariano - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Stochino - Tocco - Vargiu.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Obinu - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Uras - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Mula - Pitea.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 67
votanti 64
astenuti 3
maggioranza 33
favorevoli 32
contrari 32
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento numero 367.
L'emendamento numero 367 è un emendamento all'emendamento numero 200, nel quale è indicato l'importo di 300 mila euro, mentre l'emendamento numero 367 prevede 1 milione di euro. Bisogna pertanto indicare la copertura finanziaria dell'emendamento numero 367.
Su richiesta della Giunta, sospendo la seduta per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 23, viene ripresa alle ore 12 e 31.)
PRESIDENTE. L'emendamento numero 367 è stato ritirato.
Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Presidente, faccio mio l'emendamento numero 367 e mi stupisce che sia stato ritirato.
PRESIDENTE. Deve indicare la copertura finanziaria, altrimenti l'emendamento è inammissibile.
CUCCA (P.D.). La indico immediatamente: è la UPB S01.03.010 sulla programmazione negoziata.
Dicevo che mi stupisce che sia stato ritirato un emendamento che era stato concordato nel corso dei lavori della Commissione e che riguarda una manifestazione di interesse internazionale che, guarda caso, è stata finanziata tutti gli anni precedenti. Quest'anno questa manifestazione avrebbe dovuto svolgersi in Sardegna, ma nel momento in cui abbiamo la possibilità di creare una vetrina per la nostra regione intorno a una manifestazione sportiva di importanza assolutamente rilevante e, ripeto, seguita da anni, inspiegabilmente non stanziamo più risorse per questa finalità. La copertura finanziaria è stata indicata per cui chiedo che l'emendamento venga messo in votazione. Il mio voto è ovviamente favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, chi ha una conoscenza anche non approfondita dei Giochi delle isole sa che stiamo parlando di una manifestazione sportiva, e soprattutto di una manifestazione di sport giovanile, di rilevanza mondiale che per la prima volta (o meglio per la seconda volta, ma la prima volta era stata di dimensioni ridotte rispetto al livello che ha raggiunto negli ultimi anni) quest'anno dovrebbe - usiamo il condizionale - svolgersi in Sardegna.
In Commissione, con il parere favorevole della Giunta, io ho votato a favore dell'emendamento numero 367, di cui pregherei di voler rivalutare il ritiro, perché stiamo seriamente rischiando di compromettere un esito positivo per noi e il sostegno della Regione all'edizione in Sardegna dei Giochi delle isole che, lo ribadisco, sono una manifestazione di rilevanza internazionale tra le più importanti nel settore sportivo giovanile. Pregherei quindi di rivalutare la decisione di ritirare l'emendamento numero 367, sul quale annuncio il mio voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, prima della mia dichiarazione di voto, che comunque sarà favorevole, stiamo parlando dell'emendamento numero 367, quindi stiamo ipotizzando, con la copertura indicata dall'onorevole Cucca, di portare a 1 milione di euro il contributo per i Giochi delle isole, che fa riferimento al capitolo SC05.0858. Ho inteso bene?
Io dichiaro il mio voto favorevole al contributo per la manifestazione Giochi delle isole che si svolge da tantissimi anni. L'esigenza di maggiori risorse è legata alla possibilità di realizzare questa manifestazione in Sardegna. Chiederei all'Assessore, visto che, da quel che mi risulta, in bilancio è prevista una dotazione insufficiente, di verificare se i 700 mila euro che sono indicati già adesso con un incremento opportuno, che può anche non essere di 1 milione di euro, ma probabilmente di 500 mila euro, sono sufficienti per poter dare corso a questa iniziativa, così almeno saremo sicuri di stanziare una cifra congrua rispetto all'esigenza che è stata evidenziata.
In ogni caso, anche per gli impegni che erano stati già presi in sede di Commissione, come ha ricordato l'onorevole Cucca, il mio voto sarà favorevole, chiederei soltanto alla Giunta di verificare la dotazione in bilancio e di limitare l'incremento del finanziamento alla cifra effettivamente necessaria che, ripeto, può essere anche inferiore a 1 milione di euro, che è l'importo indicato nell'emendamento numero 367.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Gruppo Misto). I Giochi delle isole del Mediterraneo diventano tali dopo una piccola evoluzione, perché nascono all'interno di un'iniziativa europea, il famoso progetto IMEDOC (Isole del Mediterraneo Occidentale), che prevedeva la cooperazione tra Sardegna, Corsica e Isole Baleari. Al progetto si aggiunse poi la Sicilia e all'interno di questa attività, forse mai decollata veramente, l'unica iniziativa che rimase in piedi con una certa continuità fu quella dei Giochi delle isole del Mediterraneo che si estesero poi a Cipro, Malta e altre isole. Poi si uscì dal Mediterraneo e furono coinvolte le Canarie, le Azzorre e altre isole. Oggi si chiama Giochi delle isole perché non sono più contenuti entro il Mediterraneo.
A mio avviso questa manifestazione ha una sua validità, poi entrando nel merito qualcuno può anche criticarne l'organizzazione, però l'iniziativa resta valida. Voglio ricordare che qualche giorno fa abbiamo ospitato in quest'aula il presidente Napolitano, che l'indomani si è recato a Sassari per celebrare i 450 anni dell'Università di quella città, dove ha avuto un colloquio con giovani universitari sassaresi e soprattutto con una brillante studentessa tedesca che partecipava all'Erasmus. Il problema è che oggi la mobilità internazionale studentesca deve essere vista come una risorsa per tutto il mondo giovanile europeo, ma in particolare per i giovani sardi che hanno l'opportunità di spostarsi e di misurarsi con coetanei che hanno vissuto esperienze diverse. In quella occasione il presidente Napolitano disse: "Badate che tutte queste iniziative aiutano ad accrescere la conoscenza all'interno dell'Europa e a far crescere i cittadini europei". Questo perché le relazioni, gli incontri, la mobilità, in quel caso studentesca, in questo caso sportiva, aiutano a mettere di fronte in amicizia, anche attraverso lingue diverse, giovani che avranno sicuramente un futuro in un'Europa più aperta. In questo caso ciò avviene attraverso una manifestazione che probabilmente, se ci crediamo, va riorganizzata, ma sicuramente ha una sua validità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Chiedo una sospensione di cinque minuti per consentire un'interlocuzione.
PRESIDENTE. Sospendo per cinque minuti la seduta, che riprenderà alle ore 12 e 45.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 40, viene ripresa alle ore 12 e 49.)
PRESIDENTE. Riprendiamo le dichiarazioni di voto sull'emendamento numero 367.
Ha domandato di parlare il consigliere Amadu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AMADU (P.d.L.). Colleghi, prendo spunto da questo emendamento, sul quale inviterei il presentatore a valutare se debba essere mantenuto o meno, per fare una considerazione di carattere generale. E' verificabile il fatto che sovente arrivano emendamenti che interessano le Commissioni consiliari competenti, che stravolgono il lavoro compiuto nelle Commissioni di merito, che sviliscono le stesse Commissioni e che in qualche modo rendono quasi vanificati l'impegno, l'analisi e le proposte che la terza Commissione porta avanti. L'invito che vorrei fare, se ci siamo dati una regola anche per accelerare i lavori dell'Aula e far sì che siano concreti, è questo: asteniamoci dal presentare emendamenti che poi devono tornare nelle Commissioni di merito.
Cari colleghi, non si è mai vista una cosa di questo genere! Ci sono problematiche che vanno soppesate. Si sta discutendo da ore di alcuni emendamenti che, se esaminati con coscienza e responsabilità nelle Commissioni competenti, probabilmente avrebbero dato un frutto diverso. E' vero che l'Aula è sovrana e può fare tutto e il contrario di tutto, però se ridiamo un po' di ruolo e di responsabilità alle Commissioni competenti renderemo a noi stessi e a questa istituzione un servizio migliore. Cerchiamo di stare attenti al tipo di impostazione che stiamo dando, perché alla fine rischiamo di vanificare tutto il nostro impegno e di rendere nullo anche il lavoro che stiamo facendo.
PRESIDENTE. Comunico che il collega Petrini è rientrato dal congedo.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Anche sulla scorta delle cose dette adesso dall'onorevole Amadu e restando nell'ambito degli emendamenti già esaminati su cui vi era un'intesa complessiva, l'emendamento numero 367 può essere coperto con un importo pari a quello indicato nell'emendamento numero 200, cioè 300 mila euro. La copertura è quella già indicata e concordata prima: UPB S05.04.001.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Dichiaro il mio voto favorevole alla proposta avanzata dall'assessore La Spisa, cioè al mantenimento della cifra indicata nell'emendamento numero 200.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Segnalo che nell'emendamento numero 200 c'è da fare una correzione in sede di coordinamento, cioè anziché al capitolo va fatto riferimento alla UPB.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca. Ne ha facoltà.
Intende ritirare l'emendamento?
CUCCA (P.D.). Sì, lo ritiro, però vorrei fare una precisazione, perché probabilmente, per il chiasso che c'era quando sono intervenuto, l'onorevole Amadu non ha sentito la prima parte del mio discorso e gli è sfuggito che ho detto che l'emendamento numero 367 era frutto del lavoro in Commissione ed era rispettoso esattamente dell'esito di quei lavori. Comunque lo ritiro, rimane l'emendamento numero 200, con la copertura finanziaria che ha indicato l'assessore La Spisa.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Intervengo perché l'emendamento numero 200 dice una cosa mentre l'emendamento numero 367 ne dice un'altra. L'emendamento numero 200 parla di partecipazione, qui invece si parla di organizzazione. Quindi rimane l'emendamento numero 367…
PRESIDENTE. L'emendamento numero 367 è stato ritirato, onorevole Diana.
DIANA MARIO (P.d.L.). Quindi vale il testo del "367"?
PRESIDENTE. No, scusate, non ci capiamo. L'emendamento numero 367 è stato ritirato, quindi rimane il testo dell'emendamento numero 200. Se poi si vogliono proporre emendamenti orali per precisare che si tratta di partecipazione o di organizzazione questo è un altro discorso, ma ribadisco che l'emendamento numero 367 è stato ritirato.
DIANA MARIO (P.d.L.). Avevo inteso bene, ma non si capisce se si tratta di organizzare i Giochi delle isole in Sardegna o di parteciparvi. Nel primo caso bisogna fare un emendamento orale.
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Diana, stavo confrontandomi con gli Uffici. Può ripetere la proposta di emendamento orale?
DIANA MARIO (P.d.L.). Per quel po' di conoscenza che ho di questo mondo, la Sardegna è chiamata a organizzare i Giochi delle Isole in Sardegna. Mentre negli anni passati abbiamo concesso un contributo per la partecipazione, e si trattava di 80 mila euro, non di 300 mila euro, in questa annualità organizza i Giochi delle isole il CONI Comitato regionale della Sardegna, quindi il finanziamento non può che essere per l'organizzazione. Dico questo perché se l'edizione dei giochi non si terrà in Sardegna il contributo non può essere di 300 mila euro, tanto per essere chiari.
PRESIDENTE. L'onorevole Diana propone di sostituire, nell'emendamento numero 200, la parola "partecipazione" con "organizzazione". L'Aula è d'accordo? Propongo di scrivere "per la partecipazione e l'organizzazione". Se non ci sono opposizioni, la proposta è accolta.
Metto in votazione l'emendamento numero 200 così come modificato. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 331.
Ha domandato di parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.
SECHI (Gruppo Misto). Se non c'è la disponibilità a sostenere questo emendamento, è evidente che non posso che ritirarlo. Voglio però ricordare che non essendoci ad Alghero una scuola civica di musica di fatto l'Istituto artistico musicale "Giuseppe Verdi" svolge la stessa funzione. E' un'istituzione antica e quindi il mio appello è rivolto soprattutto all'assessore Milia perché trovi un metodo per aiutare questo istituto che non ha altri finanziamenti, a cui il Comune di Alghero non trasferisce una lira, anzi fa pagare l'affitto di un locale che peraltro è di proprietà della provincia, ma questi sono discorsi che non interessano l'Aula e che evidentemente hanno altri risvolti.
Questa scuola ha sessantatré anni di vita, durante i quali ha formato brillanti musicisti. Attualmente ha due giovani violinisti che suonano nell'Orchestra dei giovani interpreti dei Paesi Catalani e sicuramente è una realtà importante perché garantisce anche degli stipendi mensili che verrebbero a mancare. Crea sempre un certo disagio intervenire in difesa di iniziative che riguardano specificamente un territorio o una città, ma lo faccio con estrema serenità perché voi stessi potete immaginare quale sia il valore di un'istituzione che ha sessantatré anni di vita e vanta la storia che vi ho raccontato. Quindi ritiro l'emendamento numero 331, faccio però un appello all'assessore Milia affinché, con l'attenzione dell'Assessorato, si eviti che un'istituzione così antica possa chiudere i battenti.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 73.
Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). E' ritirato.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 11.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io non sono firmatario di questo emendamento, voglio però ricordare che il Sistema Informativo Nazionale per le Dipendenze (SIND) è finanziato dallo Stato con una quota a carico della Regione pari al 50 per cento. Siccome mi risulta che lo Stato abbia già trasferito 360 mila euro alla Regione, ora o la Regione mette il restante 50 per cento, e cioè 180 mila euro, o altrimenti si vanifica anche il finanziamento dello Stato. Quindi invito a valutare questo problema, perché se c'è già un finanziamento dello Stato, credo che il cofinanziamento debba essere assicurato. Mi sono permesso di portare questa notizia all'attenzione dell'Aula perché ritengo improbabile che noi possiamo rinunciare a delle risorse che provengono dallo Stato.
PRESIDENTE. Scusate, vorrei richiamare l'attenzione dell'Aula sull'emendamento numero 200 che abbiamo appena votato, perché aggiungendo "per la partecipazione e l'organizzazione della rappresentativa della Sardegna alla manifestazione sportiva", ovviamente l'emendamento non risponde alle finalità per cui è stato fatto. Se l'Aula è d'accordo, in sede di coordinamento gli Uffici coordineranno il testo dal punto di vista lessicale secondo lo spirito della norma che è emerso durante la discussione.
Torniamo all'emendamento numero 11.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Brevissimamente, oltre a quello che ha esposto il nostro Capogruppo, voglio ricordare che il SIND rappresenta un momento fondamentale dell'azione del Ministero della salute, di concerto con le Regioni, nel monitoraggio degli effetti della droga e delle azioni che le varie Aziende sanitarie locali e le Regioni stanno portando avanti. Vengono monitorati tutti gli interventi sanitari e sociosanitari erogati da operatori afferenti al sistema sanitario nazionale nell'ambito dell'assistenza rivolta alle persone dipendenti da sostanze stupefacenti, psicotrope, alcoliche o dal gioco.
Sollecito anch'io l'approvazione di questo emendamento perché, in base al decreto istitutivo, dal 1° gennaio 2012 il sistema deve essere operativo e noi non possiamo rischiare di rimanerne fuori, sia per un problema morale nei confronti di un progetto nazionale, sia per la necessità che abbiamo di poter usufruire anche noi dei dati che dal SIND possono derivare. Se poi la Giunta ci può dimostrare che questi soldi non sono necessari perché la copertura è assicurata in altro modo, penso che i presentatori possano a quel punto aderire alla richiesta di ritiro dell'emendamento, ma avendo la certezza che noi entriamo nel SIND portando i nostri dati e ricevendo i dati che vengono censiti a livello nazionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Gli Uffici sostengono che si può provvedere, attraverso un atto amministrativo, con le risorse della sanità, quindi invito i presentatori a ritirare l'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Moriconi. Ne ha facoltà.
MORICONI (P.D.). Lo ritiro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, vorrei far osservare che il SIND è un sistema essenziale, perché se non parte non possiamo assicurare il flusso dei dati informativi, con una serie di penalizzazioni e conseguenze negative. Oltre alle somme statali già poste a disposizione, come richiamato dall'onorevole Diana, vi sono anche altri 150 mila euro di fondi regionali già utilizzati, per cui il capitolo è incapiente. La necessità di ulteriori 200 mila euro è stata accertata dalla società Sardegna IT: 180 mila euro sono necessari per il completamento del progetto e 20 mila euro per l'attività di collaudo. Per cui se non c'è una specifica norma di legge, essendo incapiente il capitolo, non si può provvedere. Assessore La Spisa, si tratta di dati che ho appena avuto dall'Assessorato della sanità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, considerato che l'assessore La Spisa ritiene che si tratti di un'esigenza comunque da coprire, che addirittura può essere finanziata con i capitoli della sanità, nulla impedisce a questo Consiglio regionale di approvare l'emendamento per avere la garanzia che la disponibilità di questi soldi ci sia comunque.
Devo dire che su questo argomento io sarei particolarmente attivo, pur non essendo tra i firmatari dell'emendamento, per due motivi fondamentali: il primo è rappresentato dal fatto che le dipendenze rientrano in un settore che sta a cavallo tra il sanitario e il sociosanitario, quindi anche se noi volessimo includerle nei sistemi informativi già esistenti presso la Regione, probabilmente ci troveremmo in una fattispecie difficile da inquadrare e che oltretutto porterebbe la Sardegna fuori dal sistema complessivo nazionale, che è quello che invece ci serve come riferimento in questa fattispecie; il secondo motivo è che l'essere assenti dal punto di vista del sistema informativo può essere penalizzante dal punto di vista delle risorse.
Nei giorni scorsi è stata pubblicata e illustrata in Parlamento la prima relazione sul risk management e sulla medicina difensiva, e quindi sui dati provenienti da tutte le regioni italiane su un argomento fondamentale che oggi sembra impegnare in maniera inappropriata una somma che varia tra il 10 e il 15 per cento della spesa sanitaria complessiva in Italia. Se andate a pagina 19 di questo rapporto per vedere quali sono i dati che arrivano dalle Regioni, scoprirete che tristemente l'unica Regione che, come sempre, non fornisce i dati, e non li fornisce neanche sulle schede di dimissione ospedaliera, è la Sardegna. Quindi noi abbiamo un gap informativo che in merito alla sanità e al sistema sociosanitario non è davvero il momento di accentuare allargando il solco che ci divide dall'Italia e che ci potrebbe penalizzare fortemente per quanto riguarda l'indirizzo di finanziamenti dedicati. Vista l'entità così modesta della somma, chiedo che si provveda ad approvare l'emendamento numero 11.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cappai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPPAI (U.D.C.-FLI). Presidente, ormai è già stato detto tutto. Vorrei solo portare all'attenzione dell'Aula il fatto che questo sistema è di nuova istituzione: è stato istituito a giugno del 2010 e sarebbe dovuto entrare a regime dal 1° gennaio 2012, quindi da quest'anno. Se l'Assessorato ha fatto fare una ricerca attraverso Sardegna IT per poter definire la struttura per trasmettere lo studio sulle dipendenze, è chiaro che non possiamo dire che è una cosa che può essere fatta con atto amministrativo. Se lo facciamo noi recuperiamo le somme, ma non possiamo farlo perché non c'è ancora neanche la relativa voce di bilancio! Quindi mi sembra strana questa dichiarazione della Giunta. Io voterò certamente a favore di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.L'Aula faccia come crede. Se vuole approvare questo emendamento lo approvi. Io insisto sul fatto che le risorse comunque ci sono e che con un atto amministrativo possono essere destinate a questo scopo. Questo è quanto affermo e penso possa tranquillizzare tutti. Se per maggiore sicurezza l'Aula vuole approvare l'emendamento, lo faccia pure, ma penso di aver chiarito questo punto.
STERI (U.D.C.-FLI). Chiedo scusa, c'è l'impegno della Giunta?
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. C'è l'impegno di dare la copertura alla parte restante del finanziamento, a complemento della quota statale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Presidente, penso che il SIND sia un sistema informativo essenziale. Abbiamo sette sistemi informativi essenziali, abbiamo capito che di tutti e sette non ne funziona neppure uno e non è che non vi siano dotazioni finanziarie nei relativi capitoli. Ve ne sono e anche sovrabbondanti! Per il sistema informativo sanitario per i prossimi tre anni la sanità ha una dotazione finanziaria di 5 milioni e 700 mila euro all'anno, che non è roba di poco conto, trattandosi complessivamente di ben 17 milioni e 100 mila euro!
Ora, io penso che l'Assessore abbia sostanzialmente ragione, cioè con una provvista finanziaria di questo tipo forse è facilmente individuabile, nell'ambito di queste dotazioni finanziarie o di altre simili, lo stanziamento necessario per questo sistema informativo nazionale, che sicuramente funziona. Mi permetto di dire, a questo proposito, che in quest'Aula qualche giorno fa abbiamo deciso, per affrontare il problema, una sorta di accentramento delle competenze in materia di sistemi informativi e il primo lavoro da affidare - lo dico alla Giunta - a chi è stato chiamato a gestire il sistema dei sistemi è quello di fare il censimento di questi sistemi, di capire qual è il loro stato di funzionamento, quali sono le relative dotazioni finanziarie, informare il Consiglio regionale e la Commissione bilancio sulla quantità di risorse che sono state spese in questi anni e che saranno spese nei prossimi e rendere noto al Consiglio regionale come queste dotazioni finanziarie ben spese potranno tradursi in una migliore efficienza della macchina amministrativa.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vorrei far presente un aspetto, Presidente, perché non è che alcuni di noi siano dei visionari! Noi sappiamo che per questa partita finanziaria non ci sono soldi, per cui si dica dove sono, perché per poter avere una ragione per non ottemperare a un'obbligazione che riteniamo utile non ci basta la garanzia che si può intervenire con un atto amministrativo. Si dica in quale capitolo stanno quei soldi e da dove si evince che sono destinati a quella finalità.
Questo è il modo di fare i legislatori, non quello di credere sulla parola, perché sulla parola, purtroppo, sono avvenute troppe cose e non vorrei che ci fosse una sottovalutazione della funzione di questi sistemi informativi. Ecco perché noi riteniamo che quelle risorse debbano obbligatoriamente essere allocate nei capitoli dedicati. Anche per questo riteniamo utile sottoporre al voto l'emendamento numero 11.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 11.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Dessì e Sanna Giacomo hanno votato a favore e che il consigliere Floris Mario ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cugusi - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Fois - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Obinu - Planetta - Porcu - Randazzo - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Uras - Vargiu - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Cherchi - Diana Mario - Floris Mario - Peru - Pittalis - Solinas Christian.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Amadu - Artizzu - Cuccureddu - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Murgioni - Piras - Pitea - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Tocco.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 65
votanti 48
astenuti 17
maggioranza 25
favorevoli 42
contrari 6
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 204.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). I temi che abbiamo posto all'attenzione dell'Aula sono rilevanti e credo andranno riaffrontati. Accettiamo l'invito al ritiro dell'emendamento nell'auspicio che il tema dell'edilizia residenziale pubblica venga affrontato in maniera compiuta, perché riguarda certamente le grandi città, ma credo anche tutta la Sardegna. L'emendamento è ritirato.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 206.
Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Presidente, prego l'Aula di prestare un attimo di attenzione e soprattutto chiedo ai consiglieri nuoresi, che conoscono bene la situazione, di verificarla, perché questo emendamento trova spunto nella necessità del Consorzio Biblioteca Satta di sopravvivere. Faccio presente che la Biblioteca Satta di Nuoro è quella che in Italia ha il più elevato numero di prestiti di libri. Oggettivamente, senza questo contributo straordinario di 200 mila euro per i prossimi tre anni, entro quest'anno questa biblioteca verrebbe definitivamente chiusa e Nuoro andrebbe a perdere un altro istituto pubblico e soprattutto verrebbe meno anche il consorzio di lettura, come già capitato a molti altri uffici pubblici nuoresi. Il mio voto è quindi favorevole e chiedo, ripeto, soprattutto ai consiglieri nuoresi, che conoscono bene la situazione nella quale versa questo consorzio, di valutare bene il contenuto di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, intervengo per dire che concordo con il collega Cucca e, se mi permette, vorrei aggiungere due cose. Non stiamo parlando di una biblioteca qualsiasi: il sistema bibliotecario sardo è già un sistema, devo dire, di eccellenza e tra i sistemi bibliotecari quello del Consorzio della pubblica lettura Sebastiano Satta è sicuramente l'apice di questa eccellenza, in termini sia organizzativi che di qualità del servizio offerto, e costituisce anche un punto di riferimento per tanti giovani. Tutto questo è dimostrato dagli accessi che quotidianamente si registrano a questo sistema.
La soppressione delle comunità montane, come già detto e come riportato nell'emendamento, ha creato una situazione difficile dal punto di vista finanziario; stiamo parlando, tra l'altro, di 200 mila euro, cioè si cerca di salvaguardare un punto di eccellenza culturale e al servizio dell'istruzione, oltre che dell'informazione, con un intervento abbastanza limitato da parte della Regione. Non siamo qui a perorare una causa da 9 milioni di euro per il Teatro Lirico di Cagliari o di 1 milione di euro per i giochi che si svolgeranno a Olbia e per i quali abbiamo votato favorevolmente. Non siamo qui a portare avanti azioni di campanile, stiamo soltanto cercando, con piccoli interventi, decisamente piccoli rispetto a quelli or ora citati, di salvaguardare una realtà importante non solo per la provincia di Nuoro, ma per ciò che il sistema bibliotecario del Consorzio Satta ha dato e sta dando, in termini organizzativi e di qualità del servizio offerto, al sistema bibliotecario sardo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA (Riformatori Sardi). Presidente, intervengo solo per dire che condivido pienamente l'emendamento numero 206, al quale chiedo di poter aggiungere la mia firma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L). Trovo fondate le osservazioni fatte dai colleghi Cucca e Capelli e quindi, pur nel rispetto della disciplina di voto che esprimerà il mio Gruppo, chiedo espressamente di essere autorizzato a esprimere un voto difforme da quello del mio Gruppo, a sostegno di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Gruppo Misto). Cucca chiama e Nuoro risponde! Però io vorrei rispondere come algherese, considerando che ci sono realtà in sofferenza in tutto il territorio sardo. Quindi piena solidarietà in questo momento per Nuoro, però voglio ripetere che ad Alghero c'è una biblioteca catalana che custodisce migliaia e migliaia di volumi, che offre un servizio di prestito bibliotecario internazionale e che però al di fuori del sussidio per le biblioteche private erogato dall'Assessorato regionale non gode di nessun'altra attenzione. Tra l'altro paga gli affitti dei locali che occupa. Questo per dire che in Sardegna esistono realtà straordinarie che andrebbero conosciute e sostenute.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). L'ultimo intervento mi richiama al fatto che esiste un piano bibliotecario complessivo della Regione Sardegna che ha ragion d'essere e di essere sostenuto, ancor di più perché Alghero ha rappresentato in periodi non sospetti un punto di attrazione di livello internazionale, quale forse molti sardi non conoscono. Durante il periodo franchista l'uso del catalano era vietato in terra di Spagna e per poter apprendere questa lingua molti esuli o emigranti venivano in Sardegna. Siccome noi siamo vicini, in queste circostanze, alle aree minoritarie e a chi ha necessità di esprimersi col proprio linguaggio, quello che ha "succhiato" insieme al latte materno, credo sia opportuno non dimenticarci di questa condizione, di ciò che dal punto di vista culturale Alghero ha rappresentato nel tempo e anche della sua capacità di rapportarsi agli altri popoli del Mediterraneo, una capacità che va valorizzata e che per la Sardegna è di estrema importanza, perché ci ricorda che esiste la lingua sarda che spesso viene dimenticata persino da questo autorevole consesso che è la sede della rappresentanza del popolo sardo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 13 e22, viene ripresa alle ore 13 e 26.)
PRESIDENTE. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Intervengo molto brevemente per dire che voterò a favore dell'emendamento proposto dai colleghi Cucca e da altri. Ciò detto, rimarco le raccomandazioni che faceva prima il collega Sechi e che dovremmo tenere a mente quando predisponiamo la legge finanziaria e soprattutto quando trattiamo queste materie in modo più omogeneo nelle Commissioni di merito.
Presidente, vorrei sapere come dobbiamo procedere nell'esame di questa manovra finanziaria, perché ho l'impressione - e per questo sarebbe necessaria una Conferenza dei Capigruppo - che ci sia nella maggioranza l'intenzione di portarla fino all'anno prossimo!
Se non vi mettete un pochino d'accordo tra voi, colleghi della maggioranza, rischiamo di rinviare alla settimana prossima il bilancio e di ritrovarci per un'altra settimana qua dentro. Invece io ero stato convinto, proprio dall'onorevole Mario Diana, che ci fosse l'urgenza che la Sardegna avesse a disposizione in modo impiegabile, utilizzabile appieno, la legge finanziaria e la legge di bilancio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Ringrazio l'onorevole Uras perché mi ha dato il "la" per intervenire. Vorrei solo dirle, onorevole Uras, che in quella famosa riunione nella quale si è deciso di accelerare i lavori e di trovare una convergenza, anche parziale, sui temi fondamentali di questa finanziaria. Si è parlato di tutto, ma io ero presente, e non solo io, e mi sono fatto garante della maggioranza perché venissero sostenute e mantenute in piedi quelle iniziative sulle quali c'era stata convergenza. Questa non rientrava tra quelle.
Se andiamo avanti di questo passo da qui al termine del bilancio di cose di questo genere ne passeranno anche altre, e passeranno per una volontà che non è la mia, ma può essere quella di un gruppo di ventotto persone che, comunque sia, fino a questo punto ha rinunciato a tutto. E allora se vogliamo andare avanti così, andiamo pure avanti!
Sappia l'Assessore che se questo è l'andazzo, gli emendamenti sul bilancio verranno presentati immediatamente anche da parte del P.d.L. Questo sia chiaro per tutti, perché non è assolutamente possibile continuare così. Noi comprendiamo tutto, che la Biblioteca Satta funzioni interessa certamente agli uomini di cultura, interessa molto anche a me, però siamo in un momento nel quale probabilmente la lettura non basta più e ci vuole roba da mangiare, perché la gente ha fame!
Se volete continuare in questo modo, fatelo pure, ma questo non è lo spirito che ha animato l'incontro di avantieri mattina alla presenza del Presidente della Regione e dei Capigruppo di minoranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANJUST (P.d.L.). In aggiunta a quanto appena affermato dal collega Mario Diana dico che il mio sarà un voto assolutamente contrario a questo contributo, anche perché, e questo mi piace rimarcarlo a tutti i colleghi, è uno smacco - e il collega Uras lo sa benissimo - per quello che sta vivendo il mondo bibliotecario sardo. Sappiamo che ormai da diverso tempo c'è una legge che non riesce ad arrivare in Aula, sappiamo che ci sono finanziamenti che per la loro insufficiente entità stanno creando grossissimi problemi a chi da anni vive nella precarietà e vorrei che i colleghi della minoranza d'ora in avanti spiegassero alle persone che incontrano nei corridoi o nelle loro stanze che si stanno dando 200 mila euro in oltraggio a un problema che il settore vive da anni e che voi conoscete benissimo. Il mio voto è assolutamente contrario.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 206.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Capelli - Corda - Cucca - Cuccu - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Petrini - Pittalis - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Milia - Murgioni - Obinu - Piras - Pitea - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cocco Daniele - Cuccureddu - Fois - Meloni Francesco.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 64
votanti 59
astenuti 5
maggioranza 30
favorevoli 25
contrari 34
(Il Consiglio non approva).
E' convocata la Conferenza dei Presidenti di Gruppo. I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio, alle ore 16 e 30.
La seduta è tolta alle ore 13 e 32.
Allegati seduta