Seduta n.431 del 10/09/2013 

5101

CDXXXI SEDUTA

Martedì 10 settembre 2013

Presidenza della Presidente LOMBARDO

indi

del Vicepresidente BRUNO

indi

della Presidente LOMBARDO

indi

del Vicepresidente BRUNO

indi

della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 17.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 9 luglio 2013 (422), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Michele Cossa, Attilio Dedoni, Pietro Fois, Teodoro Rodin, Adriano Salis, Matteo Sanna, Carlo Sechi e Christian Solinas hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 10 settembre 2013.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Regione, in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 gennaio 1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 5, 17, 24 e 27 giugno 2013; 2, 10, 11 e 17 luglio 2013.

Annunzio di petizione

PRESIDENTE. Comunico che, in data 19 agosto 2013, è pervenuta a questa Presidenza la petizione concernente:

"Richiesta di un provvedimento legislativo che finanzi adeguatamente la manutenzione straordinaria degli immobili storici ubicati nella via San Michele, civici 4 e 6, a Villasalto (CA)".

Ricordo che, a norma dell'articolo 103 del Regolamento interno, il fascicolo relativo a detta petizione è a disposizione dei consiglieri presso la quinta Commissione.

Programmazione bimestrale dei lavori

PRESIDENTE. Comunico il programma bimestrale dei lavori dell'Assemblea e delle Commissioni, predisposto, ai sensi dell'articolo 23 del Regolamento, a seguito della Conferenza dei Presidenti di Gruppo tenutasi il 4 settembre 2013, sentita la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni permanenti.

Sono stati individuati gli argomenti prioritari che le Commissioni esamineranno, il cui elenco è a disposizione dei colleghi.

(Lo schema della programmazione bimestrale è allegato al processo verbale della seduta)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Dedoni - Sanna Matteo - Solinas Christian - Diana Mario - Cocco Daniele:

"Sostegno alle povertà e interventi vari." (543)

(Pervenuta il 30 luglio 2013 e assegnata alla settima Commissione).

Steri - Pittalis - Diana Giampaolo - Cuccureddu - Dedoni - Sanna Matteo - Diana Mario - Cocco Daniele:

"Norme urgenti per l'attuazione dell'articolo 4 della legge regionale del 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale."(544)

(Pervenuta il 31 luglio 2013 e assegnata alla sesta Commissione).

Tocco - Locci - Murgioni - Piras - Amadu - Pittalis - Randazzo - Greco:

"Norme urgenti in materia di promozione di attività rivolte a supportare gli imprenditori in crisi, residenti nel territorio regionale, anche attraverso l'istituzione dell'Osservatorio regionale anticrisi e l'attivazione del Telefono salvimpresa." (545)

(Pervenuta il 31 luglio 2013 e assegnata alla sesta Commissione).

Locci - Dessì - Cocco Pietro - Cozzolino - Petrini - Lai - Gallus - Campus - Mariani - Corda - Cocco Daniele - Espa:

"Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica." (546)

(Pervenuta il 31 luglio 2013 e assegnata alla settima Commissione).

Tocco - Gallus - Pittalis - Sanna Matteo - Locci - Piras - Amadu - Petrini - Greco - Murgioni - Rodin - Lai - Sanna Paolo - Sanjust - Bardanzellu - Lunesu - Randazzo - Floris Rosanna - Stochino - Peru:

"Disposizioni contro l'uso dei glifosati per la pulizia di margini stradali e delle strade ferrate." (547)

(Pervenuta il 31 luglio 2013 e assegnata alla settima Commissione).

Stochino - Pittalis - Amadu - Bardanzellu - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Tocco:

"Disposizioni a sostegno delle imprese per la riduzione dei tempi di pagamento da parte della Regione autonoma della Sardegna." (548)

(Pervenuta il 31 luglio 2013 e assegnata alla terza Commissione).

Stochino - Pittalis - Lai - Tocco - Peru - Amadu - Bardanzellu - Gallus - Greco - Locci - Lunesu - Murgioni - Petrini - Piras - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo:

"Disposizioni per lo sviluppo integrale della Sardegna mediante la promozione e la valorizzazione dell'intero sistema produttivo isolano e della coesione sociale." (549)

(Pervenuta il 31 luglio 2013 e assegnata alla sesta Commissione).

Sanna Matteo - Rodin - Gallus - Murgioni:

"Disposizioni per regolamentare, in occasione di consultazioni elettorali e referendarie regionali, l'automatizzazione di alcune operazioni elettorali mediante l'uso di un computer dotato di penna ottica." (550)

(Pervenuta il 1° agosto 2013 e assegnata alla prima Commissione).

Steri - Artizzu - Cappai - Contu Felice - Obinu - Oppi - Pitea - Tupponi:

"Misure urgenti per la stabilizzazione e la crescita dell'occupazione nel settore agricolo e per l'emersione dal lavoro nero, in rapporto con disposizioni per la ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole finalizzate al rilancio del comparto." (551)

(Pervenuta il 2 agosto 2013 e assegnata alla quinta Commissione).

Murgioni - Sanna Matteo - Rodin - Gallus - Lunesu:

"Modifiche alla L.R. 19.12.1959, n. 20 sulla disciplina della ricerca e coltivazione degli idrocarburi." (552)

(Pervenuta il 3 settembre 2013 e assegnata alla sesta Commissione).

Murgioni - Sanna Matteo - Gallus - Lunesu - Rodin:

"Disposizioni a favore degli utenti morosi di Abbanoa affinché sia garantita una dilazione del pagamento di debiti pregressi." (553)

(Pervenuta il 3 settembre 2013 e assegnata alla terza Commissione).

Meloni Francesco - Cossa - Dedoni - Fois - Mula - Pisano:

"Disposizioni transitorie in materia di procedimento amministrativo." (554)

(Pervenuta il 4 marzo 2013 e assegnata alla prima Commissione).

Annunzio di presentazione di disegno di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:

"Interventi urgenti a favore degli allevatori per fronteggiare la febbre catarrale degli ovini (blue tongue)". (555)

(Pervenuto il 4 settembre 2013 e assegnato alla quinta Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge nazionali

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge nazionali:

Dedoni - Cossa - Meloni Francesco - Fois - Mula - Pisano:

"Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18 (Istituzione delle circoscrizioni Sardegna e Sicilia per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia)". (23/NAZ)

(Pervenuta il 31 luglio 2013 e assegnata alla prima Commissione.)

Sanna Giacomo - Planetta - Dessì - Solinas Christian:

"Modifica dell'articolo 1 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna) concernente la parificazione della lingua sarda con la lingua italiana". (24/NAZ)

(Pervenuta l'8 agosto 2013 e assegnata alla prima Commissione.)

Arbau:

"Modifica della legge 28 gennaio 1994, n. 84, sul riordino della legislazione in materia portuale". (25/NAZ)

(Pervenuta il 28 agosto 2013 e assegnata alla quarta Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposta di legge statutaria

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge statutaria:

Artizzu:

"Abrogazione del comma 3 dell'articolo 22 della legge statutaria elettorale approvata il 25 giugno 2013 (Legge statutaria elettorale ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna)". (19/STAT)

(Pervenuta il 5 agosto 2013 e assegnata alla prima Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Moriconi sulla necessità che la Regione disponga tutti i provvedimenti utili finalizzati al restauro del sito archeologico di Nora e a contrastare l'erosione della costa prospiciente il sito". (627)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Lotto, Meloni Valerio, Manca - Bruno sul programma di risanamento e rilancio dell'attività della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe". (930)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Sabatini sulla situazione delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari nell'Isola e sulla disparità di trattamento tra i due poli SBN della Sardegna". (1029)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sulla mancata nomina del direttore di distretto dell'Ospedale di Ozieri". (1036)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Agus - Cuccu per conoscere quali atti intenda adottare nell'immediato per consentire il rilancio della Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione in concordato preventivo nelle more dell'approvazione della proposta di legge n. 517 (Autorizzazione alla partecipazione del rilancio della Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione in concordato preventivo - Intervento finanziario della SFIRS Spa)". (1142)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Tupponi - Steri sulla programmazione e l'attivazione di residenze sanitarie assistenziali (RSA) nella Provincia di Nuoro". (1145)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Zuncheddu sulla grave riduzione degli stanziamenti della Regione a favore del settore dell'emigrazione, contrariamente agli impegni presi e perpetrando un'ulteriore mortificazione ancora prima che per gli emigrati stessi, per la Sardegna stessa". (1165)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sulla gravissima situazione in cui versano i precari ARST della Provincia di Sassari e di tutto il territorio isolano". (1177)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Arbau al Presidente della Regione affinché precisi quali siano gli intendimenti in ordine alla situazione dell'Ufficio legale della Regione". (1179)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

"Interrogazione Arbau sul costo del patrocinio legale sopportato dal sistema istituzionale (Regione e province) per i procedimenti giudiziari scaturiti a seguito del commissariamento delle Province di Cagliari, Medio Campidano, Sulcis, Ogliastra e Gallura e quali siano gli intendimenti in ordine alla necessità di assumere provvedimenti in merito". (1183)

(Risposta scritta in data 29 agosto 2013.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interrogazione Gallus, con richiesta di risposta scritta, sull'incendio dei giorni 7 e 8 agosto 2013". (1193)

"Interrogazione Diana Mario, con richiesta di risposta scritta, sulla realizzazione di una pubblicazione cartacea promozionale e di un sito internet relativi all'evento Sardegna Endurance Lifestyle 2013". (1194)

"Interrogazione Agus, con richiesta di risposta scritta, sul monitoraggio e sulle verifiche dell'accordo siglato il 21 dicembre 2012, a conclusione della vertenza su "Ceramica Mediterranea Spa" - Guspini". (1195)

"Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sugli ingenti danni causati alla pastorizia e alle economie tradizionali dalla grave recrudescenza della blue tongue in Sardegna negli ultimi mesi e sull'inefficacia nella prevenzione e nella gestione dell'epidemia da parte della Regione e degli istituti preposti". (1196)

"Interrogazione Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla recrudescenza della epidemia di blue tongue in diverse aree della Sardegna". (1197)

"Interrogazione Agus, con richiesta di risposta scritta, in merito all'attività di IGEA Spa nelle aree minerarie dismesse". (1198)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza Arbau sulle gestioni commissariali dei consorzi di bonifica ed, in particolare, di quello della Sardegna centrale". (451)

"Interpellanza Steri - Oppi - Artizzu - Cappai - Contu Felice - Obinu - Pitea - Tupponi sulla grave situazione in cui versano i consorzi ZIR". (452)

"Interpellanza Arbau sul fatto che i docenti dei corsi di formazione professionale regionali per lavoratori in cassa integrazione (interventi di politiche attive per il lavoro rivolti ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga) non sono tempestivamente retribuiti, anche con sei mensilità arretrate, nonostante svolgano la propria prestazione lavorativa". (453)

"Interpellanza Arbau sull'intollerabile situazione in cui versa la gestione del sistema di approvvigionamento idrico di Dorgali e sulle azioni che la Giunta regionale intende assumere per favorire l'erogazione di acqua potabile proveniente dalla fonte di Su Gologone". (454)

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Comunico a lei e all'Aula che, in data 7 agosto, ho chiesto di poter accedere agli atti per quanto riguarda la revisione del Piano paesaggistico regionale. L'ho fatto in maniera formale, ai sensi dell'articolo 105 del Regolamento, per verificare lo stato di avanzamento eventuale della copianificazione Stato-Regione. Ho chiesto copia di eventuali verbali (se esistono) delle riunioni (che oggi abbiamo appreso esserci state dal giornale La Nuova Sardegna) tra il Ministero e la Regione; copia di eventuali verbali e ogni altra informazione utile a verificare lo stato di copianificazione e di revisione del Piano paesaggistico regionale. Ho depositato la richiesta in data 7 agosto 2013, oggi è il 10 settembre, ho ricevuto nei giorni scorsi una lettera da parte del Direttore generale dell'Assessorato degli enti locali con la quale mi comunica che non può al momento darmi copia di eventuali atti dell'interlocuzione tra Regione e Ministero, in quanto gli atti sono stati sottoscritti dal Ministro e quindi la Regione ha chiesto il permesso al Ministro di potermi dare questi atti: così c'è scritto!

Ricordo che l'articolo 105 del Regolamento (in base al quale ho chiesto ogni informazione utile relativa al processo di revisione in atto) mette solo un vincolo, solo una condizione, ossia l'atto non può essere messo a disposizione del Consiglio, e quindi dei consiglieri regionali nell'ambito delle loro prerogative, se c'è un segreto d'ufficio. Questo è l'unico elemento che l'articolo 105 prevede. In quel caso, al consigliere che non riceve gli atti, viene data la facoltà di poter convocare la Commissione competente (la Quinta) che può decidere di riunirsi in seduta segreta per verificare quegli atti.

Ora mi pare, Presidente, che non siamo in questa fattispecie, che non c'è niente di segreto quando stiamo andando a modificare, ci dice oggi l'assessore Rassu sulle pagine de La Nuova Sardegna, ma non in questo Consiglio regionale…

(Brusii in Aula)

La prego, Presidente!

Ci dice oggi l'assessore Rassu che il tentativo è quello di migliorare il Piano paesaggistico regionale… la prego, Presidente, non si può continuare in questo modo!

PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Bruno. Colleghi, per favore! Grazie.

BRUNO (P.D.). Riprendo. L'assessore Rassu oggi ci dice che il tentativo è quello di migliorare il Piano paesaggistico regionale, di adeguarlo alle modifiche intervenute nel Codice Urbani.

Ecco, vorrei capire che cosa impedisce all'Amministrazione regionale di mettere a disposizione gli atti e ogni informazione utile a questo Consiglio e al consigliere che ne faccia richiesta ai sensi del Regolamento.

Chiedo un suo intervento immediato perché non è tollerabile questo atteggiamento, stiamo parlando di provvedimenti importanti, che attengono all'ambiente, attengono al futuro e allo sviluppo dell'Isola. Credo che ci sia ben altro! Voglio conoscere il parere del Ministero su questa materia, voglio conoscere eventuali elementi di conflitto che possano magari sussistere quando si modifica e si tenta di stravolgere un atto così importante che riguarda la nostra pianificazione paesaggistica. Credo che occorra un suo autorevole intervento immediato, riguardo agli atti di arroganza come questo, perché siano ripristinate le regole!

PRESIDENTE. Anch'io condivido la sua interpretazione dell'articolo 105 del Regolamento e il caso unico di limitazione al diritto di informazione del consigliere. Ho già detto agli Uffici di approfondire eventualmente la motivazione che è stata addotta nella lettera che lei ha ricevuto. La pregherei di fornircene copia dopodiché porrò in essere tutte le azioni conseguenti.

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2010" (386/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 386/A, "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2010".

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Steri, relatore.

STERI (U.D.C.-FLI), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Rendiconto

1. Il rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2010 è approvato secondo le risultanze di cui ai successivi articoli e come da tabelle A e B, allegate alla presente legge, che riassumono rispettivamente per titoli e per strategie l'andamento della gestione dell'esercizio 2010.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art.2

Entrate di competenza

1. Le entrate tributarie, extratributarie, per alienazione di beni patrimoniali, per riscossione di crediti, per accensione di prestiti e per partite di giro, accertate in conto competenza nell'esercizio finanziario 2010, sono stabilite in euro 7.303.032.506,13 di cui:

versate euro 6.039.273.066,87

rimaste da riscuotere euro 1.216.430.218,75

rimaste da versare euro 47.329.220,51

2. I residui attivi della gestione di competenza, relativi alle somme rimaste da versare e rimaste da riscuotere, al 31 dicembre 2010, sono stabiliti in euro 1.263.759.439,26.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Spese di competenza

1. Le spese correnti, in conto capitale e per rimborso di prestiti, impegnate nell'esercizio finanziario 2010 per la competenza propria dell'esercizio, sono stabilite in euro 7.447.249.716,85 di cui:

pagate euro 5.219.155.802,54

rimaste da pagare euro 1.959.678.773,08

rimaste da impegnare euro 268.415.141,23

2. I residui passivi scaturiti dalla gestione di competenza, relativi alle somme rimaste da pagare e da impegnare, al 31 dicembre 2010 ammontano complessivamente a euro 2.228.093.914,31.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art.4

Gestione finanziaria

1. La gestione finanziaria dell'esercizio 2010 si chiude con un avanzo ammontante ad euro 840.612.913,87 che sommato al disavanzo finanziario accertato a tutto il 31 dicembre 2009, pari ad euro 2.185.098.293,27 determina un riduzione del disavanzo finanziario complessivo che alla fine dell'esercizio 2010 somma ad euro 1.344.405.379,40.

2. A tale risultato, evidenziando singolarmente la gestione di competenza e quella dei residui, si perviene nel seguente modo:

GESTIONE DELLA COMPETENZA

Totale entrate accertate

7.303.032.506,13

Totale spese impegnate

7.447.249.716,85

Risultato gestione di competenza

- 144.217.210,72

GESTIONE DEI RESIDUI

Residui attivi

Residui al 1° gennaio 2010

4.637.204.494,95

Riaccertati al 31 dicembre 2010

4.562.155.993,19

Minori accertamenti

- 75.048.501,76

GESTIONE DELLA COMPETENZA

Totale entrate accertate

7.303.032.506,13

Totale spese impegnate

7.447.249.716,85

Risultato gestione di competenza

- 144.217.210,72

Residui Passivi

Residui al 1° gennaio 2010

7.830.973.685,05

Riaccertati al 31 dicembre 2010

6.771.015.058,70

Minori accertamenti

1.059.958.626,35

Risultato gestione dei residui

+984.910.124,59

Risultato di gestione (avanzo di esercizio)

+840.692.913,87

Risultanze complessive a tutto il 2010:

Differenza + - Gestione di competenza

-144.217.210,72

Differenza + - Gestione dei residui

+984.910.124,59

Avanzo di esercizio 2010

+840.692.913,87

Disavanzo 2009

-2.185.098.293,27

Disavanzo complessivo al 31.12.2010

-1.344.405.379,40

4.562.155.993,19

3. I risultati dell'esercizio finanziario 2010 esaminati dalla gestione di cassa pervengono al seguente risultato:

Situazione di cassa:

Fondo cassa al 31 dicembre 2009+

1.008.670.896,83

Versamenti

7.220.033.047,90

Pagamenti

7.468.502.464,24

Differenza versamenti/pagamenti

-248.469.416,34

Fondo cassa al 31 dicembre 2010

+760.201.480,49

Residui attivi al 31 dicembre 2010

4.645.155.451,42

Residui passivi al 31 dicembre 2010

6.749.762.311,31

Differenza tra residui attivi e passivi

- 2.104.606.859,89

Risultato di amministrazione 2010

-1.344.405.379,40.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Risultati generali della gestione patrimoniale

1. La situazione patrimoniale della Regione al 31 dicembre 2010 resta stabilita come segue:

ATTIVITÀ

Attività finanziarie

5.405.356.931,91

Crediti e partecipazioni

209.464.651,86

Beni patrimoniali

1.090.031.430,57

Consistenza al 31.12.2010

6.704.853.014,34

PASSIVITÀ

Passività finanziarie

6.749.762.311,31

Passività patrimoniali

4.810.438.858,17

Consistenza al 31.12.2010

11.560.201.169,48

Consistenza patrimoniale globale:

Al 1° gennaio 2010

-397.538.160,24

Al 31 dicembre 2010

-4.855.348.155,14

Miglioramento situazione patrimoniale

542.190.005,10.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Prelevamenti dal fondo spese impreviste

1. Ai sensi dell'articolo 23, comma 4, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), i decreti dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito ed assetto del territorio, emessi previa conforme deliberazione della Giunta regionale, concernenti i prelevamenti effettuati nell'esercizio 2010 dal fondo per le spese impreviste sono di seguito elencati:

a) decreto assessoriale 23 marzo 2010, n. 48, concernente: "Trasferimento della somma di euro 144.480 per l'intervento urgente per la chiusura e messa in sicurezza del pozzo OPC4, relativo alla concessione mineraria denominata "San Martino" in Codrongianus - SS" emesso a seguito di deliberazione della Giunta regionale 12 marzo 2010, n. 10/47, e pubblicato nel BURAS n. 19 del 24 giugno 2010;

b) decreto assessoriale 31 maggio 2010, n. 143, concernente: "Trasferimento della somma di euro 250.000 per cofinanziamento della Regione Sardegna per lo svolgimento dell'evento "Louis Vuitton World Series" nell'arcipelago di La Maddalena" emesso a seguito di deliberazione della Giunta regionale 13 aprile 2010, n. 15/7, e pubblicato nel BURAS n. 25 del 21 agosto 2010.)

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla Tabella A.

(Si riporta di seguito il contenuto della Tabella A:

TABELLA A

BILANCIO REGIONALE DELLE ENTRATE - RIASSUNTO PER TITOLO ANNO 2010

TITOLI

C

Stanziamento finale

Accertato

Riscosso

Versato

Rimasto da versare

Min/Magg entrate

R

Residui all'1/1

Accertato

Riscosso

Versato

Rimasto da versare

Min/Magg entrate

T

Totale

Totale

Totale

Totale

TITOLO 0:

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

C

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

R

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

T

0,00

0,00

0,00

0,00

TITOLO 1:

TRIBUTI PROPRI, DEVOLUTI E COMPARTECIPATI

C

6.690.908.222,00

6.669.761.584,84

5.637.469.962,20

5.637.469.962,20

1.032.291.622,64

21.146.637,16-

R

647.887.940,67

610.340.333,30

199.492.772,79

199.492.772,79

410.847.560,51

37.547.607,37-

T

7.280.101.918,14

5.836.962.734,99

5.836.962.734,99

1.443.139.183,15

TITOLO 2:

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DI PARTE CORRENTE DELL'UNIONE EUROPEA DELLO STATO E DI ALTRI SOGGETTI

C

469.616.370,75

261.405.087,05

175.398.420,06

165.751.471,08

95.653.615,97

208.211.283,70-

R

758.237.774,31

757.820.063,31

173.812.289,00

173.128.768,30

584.691.295,01

417.711,00-

T

1.019.225.150,36

349.210.709,06

338.880.239,38

680.344.910,98

TITOLO 3:

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

C

128.979.911,24

96.448.885,18

90.973.769,58

78.282.056,41

18.166.828,77

32.531.026,06-

R

194.644.077,67

194.492.715,91

7.330.891,53

7.330.891,53

187.161.824,38

151.361,76-

T

290.941.601,09

98.304.661,11

85.612.947,94

205.328.653,15

TITOLO 4:

ALIENAZIONI, TRASFORMAZIONI DI CAPITALE, RISCOSSI E DI CREDITI E TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE

C

455.560.886,27

153.946.211,58

64.994.075,77

50.369.947,81

103.576.263,77

301.614.674,69-

R

2.801.557.853,97

2.764.626.032,34

603.187.606,91

570.687.684,07

2.193.938.348,27

36.931.821,63-

T

2.918.572.243,92

668.181.682,68

621.057.631,88

2.297.514.612,04

TITOLO 5:

MUTUI PRESTITI OD ALTRE OPERAZIONI CREDITIZIE

C

1.800.000.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1.800.000.000,00-

R

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

T

0,00

0,00

0,00

0,00

TITOLO 6:

PARTITE DI GIRO

C

132.445.366,56

121.470.737,48

117.766.059,77

107.399.629,37

14.071.108,11

10.974.629,08-

R

234.876.848,33

234.876.848,33

230.119.864,34

230.119.864,34

4.756.983,99

0,00

T

356.347.585,81

347.885.924,11

337.519.493,71

18.828.092,10

TOTALI GENERALI

C

9.677.510.756,82

7.303.032.506,13

6.086.602.287,38

6.039.273.066,87

1.263.759.439,26

2.374.478.250,69-

R

4.637.204.494,95

4.562.155.993,19

1.213.943.424,57

1.180.759.981,03

3.381.396.012,16

75.048.501,76-

T

11.865.188.499,32

7.300.545.711,95

7.220.033.047,90

4.645.155.451,42

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questa Tabella, la metto in votazione. Chi l'approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo alla Tabella B.

(Si riporta di seguito il contenuto della Tabella B:

TABELLA B

BILANCIO GENERALE DELLE SPESE - RIASSUNTO PER STRATEGIA -ANNO 2010

STRATEGIE

C

Stanziamento finale

Impegnato

Pagato

Rimasto da pagare

Economie

R

Residui all'1/1

Impegnato

Pagato

Rimasto da pagare

Economie

T

Totale

Totale

Totale

Totale

Totale

01

ISTITUZIONALI - LA RIFORMA DELLA

REGIONE: semplificazione ed efficienza

C

673.272.555,49

1.088.161.760,09

845.747.953,00

242.413.807,09

62.604.186,02

R

1.257.362.245,83

308.993.528,30

217.940.919,80

91.052.608,50

128.962.487,65

T

1.930.634.801,32

1.397.106.748,51

1.063.688.872,80

333.466.415,59

191.566.673,67

02

EDUCAZIONE - valorizzare e potenziare i luoghi dell'educazione

C

1.034.301.476,78

441.198.817,61

188.814.679,95

252.384.137,66

183.890.155,29

R

636.023.568,85

659.046.231,54

330.976.213,39

328.070.018,15

8.853.184,94

T

1.670.325.045,63

1.100.245.049,15

519.790.893,34

580.454.155,81

192.743.340,23

03

PATRIMONIO CULTURALE: dare forza a una identità viva

C

206.335.225,87

54.151.753,95

32.261.680,73

21.890.073,22

17.120.345,07

R

73.845.402,63

101.497.864,14

35.583.589,73

65.914.274,41

919.741,23

T

280.180.628,50

155.649.618,09

67.845.270,46

87.804.347,63

18.040.086,30

04

AMBIENTE E TERRITORIO: responsabilità e opportunità

C

1.637.886.905,84

459.441.920,21

174.877.680,62

284.564.239,59

56.385.123,80

R

540.161.770,47

1.165.848.457,22

303.015.390,45

862.833.066,77

5.574.051,78

T

2.178.048.676,31

1.625.248.749,87

477.893.071,07

1.147.397.306,36

61.959.175,58

05

SERVIZI ALLA PERSONA: più vicini al bisogno

C

1.192.692.298,65

3.738.328.482,47

3.136.309.336,41

602.019.146,06

59.811.428,17

R

3.832.698.152,77

775.595.256,75

472.186.772,47

303.408.484,28

168.231.705,57

T

5.025.390.451,42

4.513.923.739,22

3.608.496.108,88

905.427.630,34

228.043.133,74

06

ECONOMIA: il lavoro come intrapresa

C

1.077.136.459,40

547.178.071,49

227.438.318,47

319.739.753,02

71.063.813,61

R

663.076.013,88

839.310.575,63

263.420.618,77

575.889.956,86

35.028.068,52

T

1.740.212.473,28

1.386.488.647,12

490.858.937,24

895.629.709,88

106.091.882,13

07

CRESCITA DELLE RETI INFRASTRUTTURALI

C

1.476.494.250,13

464.251.586,58

267.406.615,39

196.844.971,19

49.072.538,90

R

545.284.679,68

1.050.649.483,01

209.243.420,63

841.406.062,38

32.590.461,20

T

2.021.778.929,81

1.514.454.388,12

476.650.036,02

1.038.251.033,57

81.663.000,10

08

SOMME NON ATTRIBUIBILI

C

532.854.512,89

386.122.183,22

346.299.537,97

39.822.645,25

1.870.782.200,16

R

2.250.679.872,64

509.698.645,29

416.979.736,46

92.718.908,83

6.494.941,54

T

2.783.534.385,53

895.820.828,51

763.279.274,43

132.541.554,08

1.877.277.141,70

TOTALI GENERALI

C

7.830.973.685,05

7.178.834.575,62

5.219.155.802,54

1.959.678.773,08

2.370.729.791,02

R

9.799.131.706,75

5.410.640.041,88

2.249.346.661,70

3.161.293.380,18

386.654.642,43

T

17.630.105.391,80

12.588.937.768,60

7.468.502.464,24

5.120.972.153,26

2.757.384.433,45

.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questa Tabella, la metto in votazione. Chi l'approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo alla votazione finale.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, sui rendiconti, il nostro Gruppo in Commissione si è astenuto, significando ai colleghi (cosa che facciamo anche in Aula) che (al di là del parere della Corte dei conti, il giudizio di parificazione dei bilanci, che è un elemento tecnico che però non solleva il giudizio di merito) questi due bilanci, questi due rendiconti, sono stati largamente censurarti dalla Corte sotto il profilo dell'uso indiscriminato dei fondi pubblici per consulenze, per propaganda e per usi poco finalizzati all'interesse collettivo, diciamo così.

Confermiamo in Aula questo voto di astensione, significando che questi bilanci continuano a mantenere un profilo propagandistico in un momento di grave difficoltà della finanza pubblica e ancor più illuminato da quella vergognosa lettera, pubblicata ieri a tutta pagina dai quotidiani sardi, di un Presidente che non dice nulla ai sardi e che usa i soldi pubblici per alzare il dito e dimostrare che esiste. Questo è un atto grave che conferma la nostra volontà di non approvare il rendiconto fino a quando ci sarà questo uso distorto dei fondi pubblici e continuerà questo clima di propaganda.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 386/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Pisano e Sanna Paolo hanno votato a favore e che il consigliere Arbau si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Sanjust - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tupponi - Zedda.

Rispondono no i consiglieri: Cocco Pietro - Stocchino.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Agus - Arbau - Bruno - Cocco Daniele - Corda - Cozzolino - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 37

astenuti 24

maggioranza 19

favorevoli 35

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2011" (478/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno, al successivo punto, reca la discussione del disegno di legge numero 478/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Steri, relatore.

STERI (U.D.C.-FLI), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Rendiconto

1. Il rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2011 è approvato secondo le risultanze di cui ai successivi articoli e come da tabelle A) e B), allegate alla presente legge, che riassumono rispettivamente per titoli e per strategie l'andamento della gestione dell'esercizio 2011.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Entrate di competenza

1. Le entrate tributarie, extratributarie, per alienazione di beni patrimoniali, per riscossione di crediti, per accensione di prestiti e per partite di giro, accertate in conto competenza nell'esercizio finanziario 2011, sono stabilite in euro 7.126.055.295,11 di cui:

Versate

euro

5.898.415.323,43

Rimaste da riscuotere

euro

1.161.417.341,60

Rimaste da versare

euro

66.222.630,08

2. I residui attivi della gestione di competenza, relativi alle somme rimaste da versare e rimaste da riscuotere, al 31 dicembre 2011, sono stabiliti in euro 1.227.639.971,68.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (Sardegna è già domani). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Biancareddu e Campus hanno votato a favore e che la consigliera Zuncheddu si è astenuta.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Sanjust - Sanna Paolo - Soru - Steri - Stochino - Tupponi - Zedda.

Rispondono no i consiglieri: Planetta - Stocchino.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Arbau - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cozzolino - Cuccu - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 46

astenuti 17

maggioranza 24

favorevoli 44

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Spese di competenza

1. Le spese correnti, in conto capitale e per rimborso di prestiti, impegnate nell'esercizio finanziario 2011 per la competenza propria dell'esercizio, sono stabilite in euro 7.562.322.913,06 di cui:

Pagate

euro

5.172.531.057,57

Rimaste da pagare

euro

2.389.791.855,49

Rimaste da impegnare

euro

0

2. I residui passivi scaturiti dalla gestione di competenza, relativi alle somme rimaste da pagare al 31 dicembre 2011, ammontano complessivamente a euro 2.389.791.855,49.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Gestione finanziaria

1. La gestione finanziaria per l'anno 2011 si chiude con un avanzo di esercizio pari a euro 181.875.441,40 che, sommato al disavanzo finanziario di euro -1.344.405.379,40, accertato al 31 dicembre 2010, determina un riduzione del disavanzo finanziario complessivo che a chiusura dell'esercizio finanziario 2011 ammonta a euro -1.162.529.938.

2. A tale risultato, evidenziando singolarmente la gestione di competenza e quella dei residui, si perviene nel seguente modo:

GESTIONE DELLA COMPETENZA

Totale entrate accertate

7.126.055.295,11

Totale spese impegnate

7.562.322.913,06

Risultato gestione di competenza

- 436.267.617,95

GESTIONE DEI RESIDUI

Residui attivi

Residui al 1° gennaio

4.645.155.451,42

Riaccertati al 31 dicembre

4.366.688.136,02

Maggiori/minori accertamenti

- 278.467.315,39

Residui Passivi

Residui al 1° gennaio

6.749.762.311,31

Riaccertati al 31 dicembre

5.853.151.936,56

Maggiori/minori accertamenti

896.610.374,75

Risultato differenziale gestione dei residui

618.143.059,35

Risultato di gestione (avanzo di esercizio 2011)

181.875.441,40

Risultanze complessive:

Differenza + - Gestione di competenza

-436.267.617,95

Differenza + - Gestione dei residui

618.143.059,35

Avanzo di esercizio 2011

181.875.441,40

Disavanzo 2010

-1.344.405.379,40

Disavanzo complessivo al 31.12.2011

-1.162.529.938,00

3. I risultati dell'esercizio finanziario 2011 esaminati dalla gestione di cassa pervengono al seguente medesimo risultato di amministrazione:

Situazione di cassa:

Fondo cassa al 31 dicembre 2010+

760.201.480,49

Versamenti

6.585.675.089,74

Pagamenti

7.232.879.637,90

Differenza versamenti/pagamenti

-647.204.548,16

Fondo cassa al 31 dicembre 2011

112.996.932,33

Residui attivi al 31 dicembre 2011

4.907.068.341,39

Residui passivi al 31 dicembre 2011

6.182.595.211,72

Differenza tra residui attivi e passivi

- 1.275.526.870,33

Disavanzo complessivo

-1.162.529.938,00.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Risultati generali della gestione patrimoniale

1. La situazione patrimoniale della Regione al 31 dicembre 2011 resta stabilita come segue:

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ

Attività finanziarie:

Consistenza al 1° gennaio 2011

5.405.356.931,91

Consistenza al 31 dicembre 2011

5.020.065.273,72

Diminuzione consistenza

-385.291.658,19

Passività finanziarie:

Consistenza al 1° gennaio 2011

6.749.762.311,31

Consistenza al 31 dicembre 2011

6.182.595.211,72

Diminuzione consistenza

567.167.099,59

A) Miglioramento situazione finanziaria

181.875.441,40

Crediti per partecipazioni

Consistenza al 1° gennaio 2011

1.415.603,00

Consistenza al 31 dicembre 2011

14.085.000,00

B) Aumento consistenza

12.669.397,00

Beni patrimoniali

Consistenza al 1° gennaio 2011

1.090.031.430,57

Consistenza al 31 dicembre 2011

1.126.852.111,35

Aumento consistenza

36.820.680,78

Passività patrimoniali

Consistenza al 1° gennaio 2011

4.810.438.858,17

Consistenza al 31 dicembre 2011

4.638.435.276,24

Diminuzione consistenza

171.003.581,93

C) Miglioramento beni patrimoniali

207.824.262,71

Miglioramento patrimoniale complessivo al 31 dicembre 2011

402.369.101,11.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Prelevamenti dal fondo spese impreviste

1. Ai sensi dell'articolo 23, comma 4, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), i decreti dell'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, emessi previa conforme deliberazione della Giunta regionale, concernenti i prelevamenti effettuati nell'esercizio 2011 dal fondo per le spese impreviste, per un importo complessivo di euro 28.237,30, sono di seguito elencati: decreto assessoriale n. 421 del 12 marzo 2011, emesso a seguito di deliberazione della Giunta regionale 7 dicembre 2011, n. 49/17, e pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS) n. 13 del 26 marzo 2012, concernente: "Trasferimento della somma di euro 28.237,30, per l'incremento dei competenti capitoli, a seguito della modifica dell'aliquota IVA dal 20 per cento al 21 per cento, in applicazione dell'art. 2, comma 2 bis del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito in legge dall'art. 1, comma 1, della legge n. 148 del 14 settembre 2011".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame della Tabella A.

(Si riporta di seguito il testo della Tabella A:

TABELLA A

BILANCIO REGIONALE DELLE ENTRATE - RIASSUNTO PER TITOLO ANNO 2011

TITOLI

C

Stanziamento finale

Accertato

Riscosso

Versato

Rimasto da versare

Min/Magg entrate

R

Residui all'1/1

Accertato

Riscosso

Versato

Rimasto da versare

Min/Magg entrate

T

Totale

Totale

Totale

Totale

TITOLO 0:

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

C

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

R

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

T

0,00

0,00

0,00

0,00

TITOLO 1:

TRIBUTI PROPRI, DEVOLUTI E COMPARTECIPATI

C

6.711.926.000,00

6.553.723.371,33

5.522.962.728,96

5.522.962.728,96

1.030.760.642,37

158.202.628,67-

R

1.443.139.183,15

1.344.259.680,89

366.326.617,37

366.326.617,37

977.933.063,52

98.879.502,26-

T

7.897.983.052,22

5.889.289.346,33

5.889.289.346,33

2.008.693.705,89

TITOLO 2:

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DI PARTE CORRENTE DELL'UNIONE EUROPEA DELLO STATO E DI ALTRI SOGGETTI

C

459.352.009,59

184.483.829,38

159.762.985,06

97.775.596,95

86.708.232,43

274.868.180,21-

R

678.205.529,11

616.465.074,02

45.046.256,49

37.044.013,57

579.421.060,45

61.740.455,09-

T

800.948.903,40

204.809.241,55

134.819.610,52

666.129.292,88

TITOLO 3:

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

C

161.488.189,58

93.039.224,49

82.083.417,27

82.083.417,27

10.955.807,22

68.448.965,09-

R

205.083.653,15

182.295.712,58

74.519.883,40

74.519.883,40

107.775.829,18

22.787.940,57-

T

275.334.937,07

156.603.300,67

156.603.300,67

118.731.636,40

TITOLO 4:

ALIENAZIONI, TRASFORMAZIONI DI CAPITALE, RISCOSSI E DI CREDITI E TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE

C

608.882.232,57

172.143.651,83

94.053.735,17

92.262.493,18

79.881.158,65

436.738.580,74-

R

2.299.898.993,91

2.210.119.652,13

206.610.150,26

195.987.455,15

2.014.132.196,98

89.779.341,78-

T

2.382.263.303,96

300.663.885,43

288.249.948,33

2.094.013.355,63

TITOLO 5:

MUTUI PRESTITI OD ALTRE OPERAZIONI CREDITIZIE

C

1.700.000.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1.700.000.000,00-

R

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

T

0,00

0,00

0,00

0,00

TITOLO 6:

PARTITE DI GIRO

C

130.641.734,63

122.665.218,08

105.775.087,05

103.331.087,07

19.334.131,01

7.976.516,55-

R

18.828.092,10

13.548.016,40

13.381.796,82

13.381.796,82

166.219,58

5.280.075,70-

T

136.213.234,48

119.156.883,87

116.712.883,89

19.500.350,59

TOTALI GENERALI

C

9.772.290.166,37

7.126.055.295,11

5.964.637.953,51

5.898.415.323,43

1.227.639.971,68

2.646.234.871,26-

R

4.645.155.451,42

4.366.688.136,02

705.884.704,34

687.259.766,31

3.679.428.369,71

278.467.315,40-

T

11.492.743.431,13

6.670.522.657,85

6.585.675.089,74

4.907.068.341,39

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questa Tabella, la metto in votazione. Chi l'approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Tabella B.

(Si riporta di seguito il testo della Tabella B:

TABELLA B

BILANCIO GENERALE DELLA SPESA - RIASSUNTO PER TITOLO - ANNO 2011

TITOLI

C

Stanziamento finale

Impegnato Complessivo

Pagato

Rimasto da pagare

Economie/Magg. spese

R

Residui all'1/1

Impegnato Complessivo

Pagato

Rimasto da pagare

Aumenti o diminuzioni

T

Totale

Totale

Totale

Totale

0:

COPERTURA DISAVANZO

C

1.700.000.000,00

0,00

0,00

0,00

1.700.000.000,00

R

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

T

0,00

0,00

0,00

1:

SPESE CORRENTI

C

6.512.852.982,78

6.137.067.066,80

4.601.031.521,33

1.536.035.545,47

375.785.915,98

R

2.291.537.269,13

1.977.272.011,61

1.356.521.162,48

620.750.849,13

314.265.257,52

T

8.114.339.078,41

5.957.552.683,81

2.156.786.394,60

2:

SPESE DI INVESTIMENTO

C

1.505.643.277,26

1.117.113.501,28

316.177.760,08

800.935.741,20

388.529.775,98

R

4.326.496.917,09

3.744.942.707,85

591.068.872,11

3.153.873.835,74

581.554.209,24

T

4.862.056.209,13

907.246.632,19

3.954.809.576,94

3:

SPESE PER RIMBORSO DI MUTUI E PRESTITI

C

185.482.000,00

185.477.126,90

185.477.126,90

0,00

4.873,10

R

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

T

185.477.126,90

185.477.126,90

0,00

4:

SPESE PER PARTITE DI GIRO

C

130.641.734,63

122.665.218,08

69.844.649,26

52.820.568,82

7.976.516,55

R

131.728.125,09

130.937.217,10

112.758.545,74

18.178.671,36

790.907,99

T

253.602.435,18

182.603.195,00

70.999.240,18

TOTALE COMPLESSIVO

C

10.034.619.994,67

7.562.322.913,06

5.172.531.057,57

2.389.791.855,49

2.472.297.081,61

R

6.749.762.311,31

5.853.151.936,56

2.060.348.580,33

3.792.803.356,23

896.610.374,75

T

13.415.474.849,62

7.232.879.637,90

6.182.595.211,72

.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questa Tabella, la metto in votazione. Chi l'approva alzi la mano.

(E' approvata)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 478/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Sanjust - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tupponi - Zedda.

Rispondono no i consiglieri: Cocco Pietro - Stocchino.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Agus - Arbau - Bruno - Cocco Daniele - Corda - Cozzolino - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Soru - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 65

votanti 40

astenuti 25

maggioranza 21

favorevoli 38

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Interventi urgenti a favore degli allevatori per fronteggiare la febbre catarrale degli ovini (blue tongue)", ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento (555)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 555.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ricordo ai consiglieri che intendono parlare che devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Presidente, credo che dovremmo approvare, senza problemi e discussione, il provvedimento che abbiamo stamattina alla nostra attenzione. Altrimenti si potrebbero porre alcune questioni, come quella posta dal capogruppo dell'UDC, onorevole Steri, che ha richiamato l'attenzione dell'Assessore sulla valutazione eventualmente della sufficienza di questa cifra a dare risposte alla situazione di emergenza degli allevatori nelle nostre campagne. Si potrebbe anche mettere in discussione il fatto che questo provvedimento è stato portato all'attenzione di questo Consiglio con molto ritardo, forse poteva essere portato già dalla scorsa settimana, forse anche precedentemente. Ma credo che non siano queste le vere difficoltà che toccano il comparto ovino; ritengo che il principale problema sia lo stato confusionale con cui la Giunta regionale ha provveduto a intervenire in questo comparto e poi il modo poco chiaro, poco organico e poco tempestivo usato.

Questo lo si legge e lo si capisce girando nelle nostre campagne, sentendo gli allevatori, le informazioni non sono state trasferite ai nostri allevatori, si percepisce persino sentendo chi opera in questo settore presso le ASL, cioè i servizi veterinari. C'è un'assoluta confusione, un trasferimento di informazioni inesatto, disordinato, sovrapposto, segno evidente di un'incapacità ad affrontare il tema non solo in modo tempestivo, ma anche organico ed efficace.

A volte si ha persino la percezione che la Giunta non sappia di che cosa stiamo parlando! Il comparto ovino interessa tantissimi allevatori, è un comparto importantissimo per la nostra economia, in Sardegna vengono allevati 3 milioni di capi ovini, in Italia vengono allevati 7 milioni di capi ovini, quindi vuol dire che, quasi il 50 per cento dei capi ovini allevati in Italia, sono allevati in Sardegna! Dovremmo essere la Regione guida, non solo nelle tecniche di allevamento, ma anche nelle modalità con cui vanno affrontate tutte le epidemie, tutte le forme di infezioni che si verificano in questo comparto.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO

(Segue SABATINI .) Invece siamo la "Cenerentola", siamo in una situazione gravissima per l'irresponsabilità di una Giunta che non ha saputo affrontare il problema. Guardate, a volte mi fa persino stizza quando si accusano i nostri allevatori di non collaborare con la Regione nell'applicare le direttive che vengono emanate. In questi anni, gli allevatori ne hanno visto di tutti i colori! Vorrei solo ricordare che, nel 2004, quando governava il Ministero della sanità l'onorevole Alemanno, fu acquistato un numero tanto spropositato di vaccini che bastavano non solo per vaccinare i capi ovini presenti in Sardegna, non solo quelli dell'Italia e dell'Europa, ma di tutto il mondo e forse ne sarebbero avanzati! Erano vaccini provenienti dall'Africa, i cosiddetti vaccini attenuati, che portarono non solo aborti, non solo calo della produzione del latte, ma anche la morte e il conseguente abbattimento di molti capi. E' dai molti errori di questa Regione che provengono molte diffidenze dei nostri allevatori!

Vorrei porle alcune domande, Assessore. Vede, anche in questa Aula, più volte è stato chiesto, più di una, presidente Floris, in questa Aula più volte, attraverso il dibattito, attraverso le interrogazioni, le mozioni, è stato chiesto alla Giunta di costituire immediatamente un team di esperti che si mettano immediatamente a lavorare per studiare strategie, protocolli, regolamenti, modalità di attuazione, chiari, e li diffondano e li condividano con i servizi veterinari e con il territorio.

Assessore, non riesco a capire (guardate l'abbiamo chiesto in questa Aula, l'hanno chiesto gli allevatori, l'altro ieri l'hanno chiesto i rappresentanti dei veterinari sardi) perché non si "mette in piedi" immediatamente una commissione di esperti che lavori in questo settore; ma perché dobbiamo affidarci a funzionari, che saranno anche dei bravi funzionari nel settore amministrativo, ma che non hanno competenze e soprattutto non conoscono la realtà dei nostri territori? Perché sarebbe necessario andare nelle nostre campagne!

A proposito della peste suina, guardi, succedono delle cose allucinanti. I recinti che sono stati fatti nelle nostre campagne, nei nostri "sopramonti" magari di Orgosolo, piuttosto che di Urzulei, piuttosto che di Arzana, non sono serviti assolutamente a niente, anzi, anzi, forse a qualche cosa sono serviti; sapete che i nostri pastori vicino ai loro ovili qualche volta predispongono dei piccoli orti, ecco sono serviti a salvaguardare gli orti dei pastori; mentre i maiali, che dovevano essere dentro i recinti, sono stati sbattuti fuori, appunto, per salvaguardare quei piccoli appezzamenti di terra coltivati dei nostri pastori! A questo sono serviti, se non anche qualche volta smantellati per farne uso diverso da quello per cui la Sardegna spesso ha speso fior di soldi, fior di quattrini! Questi sono i risultati di politiche e di azioni messe in campo senza condividerle con i territori, senza condividerle con chi nelle campagne ci vive!

Quindi la prima cosa è "mettere in piedi" una commissione di esperti, la prima cosa è dettagliare le modalità di azione, trasferirle in modo chiaro e poi condividerle con i territori, perché queste malattie, questi problemi, possono essere affrontati e superati solo con la condivisione, solo discutendoli nei territori, nei luoghi dove si vivono i problemi. Non si possono dettare regole dagli uffici ovattati della nostra Regione!

Mi pongo inoltre alcuni problemi: intanto il ritardo. I focolai di questa malattia si sono manifestati da tempo, sapevamo tutti che bisognava procedere alla vaccinazione, perché non si è proceduto per tempo e si è invece operato in netto ritardo? E poi ancora: alleviamo in Sardegna 3 milioni di capi ovini, ma perché abbiamo acquistato solo 1 milione di vaccini quando sappiamo che i focolai sono diffusi in tutto il territorio della Sardegna e che non ha significato dare precedenze e priorità ad alcune zone della Sardegna? Non ha alcun significato! Oggi i focolai sono diffusi in tutta la Sardegna e il piano di vaccinazione va fatto in modo diffuso in tutti gli allevamenti della Sardegna!

C'è un'altra cosa su cui ho fatto domanda ad alcuni esperti, anche ad alcuni servizi veterinari delle ASL, e non mi hanno saputo dare risposta. Siccome questo vaccino va inoculato e poi va, come si dice, ripetuto dopo 21 giorni, voglio capire se questo milione di vaccini è fornito del richiamo o se serve solo a vaccinare 500 mila capi ovini; la qual cosa sarebbe ancora più grave, in questo caso il piano di intervento si riduce ancora di più e ancora di meno saranno i capi ovini che metteremo in protezione, seppure in ritardo, perché questa malattia si sviluppa soprattutto nei mesi estivi. Ci dia una risposta anche a questa domanda.

Le pongo un'altra domanda, premesso che i vaccini sono nella disponibilità di questa Regione dal 25 giugno e non si riesce a capire perché vengano trasferiti alle ASL il 17 luglio: a che cosa sono serviti 25 giorni? A pensare che cosa? A mettere in piedi quale norma, quale circolare, quale provvedimento? Venticinque giorni i vaccini fermi negli Uffici della nostra Regione e, nonostante l'emergenza presente nel nostro territorio, non sono stati trasferiti puntualmente alle ASL perché potessero attivare da subito la campagna di vaccinazione! Non si riesce a capire perché! Ma è successo di peggio! Il 18 sono arrivati i vaccini presso le ASL e sono iniziati i vaccini immediatamente, ma le ASL l'hanno fatto senza avere in mano un decreto autorizzatorio, che è stato firmato il 22 ed è arrivato presso le ASL il 25 o il 26 luglio, quindi si sono assunti la responsabilità! Forse non c'era il tempo per farlo nei tempi dovuti quel decreto, per firmarlo e pubblicarlo nei tempi dovuti?

Mi pongo un'ultima domanda. La malattia si diffonde per l'insetto vettore, molti agricoltori, in queste settimane, si sono fatti carico di acquistare fitofarmaci per controllare la diffusione dell'insetto vettore e hanno provveduto da soli a disinfestare le campagne attorno ai propri allevamenti. Noi abbiamo decine di operatori dei centri antinsetti provinciali, competenza che era prima della Regione, poi passata alle province, ma che cosa costava riunire le otto province, fornirle di modalità di intervento e dei prodotti necessari e mettere in piedi un piano di disinfestazione di tutto il territorio della Sardegna? Ho informazione che molti di questi operatori sono stati messi allo sfalcio dell'erba lungo le strade provinciali anziché compiere principalmente il lavoro che è di loro competenza. Certo, compete alle province, lo so, Assessore, ma intanto ci voleva poco a contattare le otto province, dare loro una direttiva e chiedere una collaborazione. Credo che non sarebbe stata negata e sarebbe stato un fatto importante. Anche questo non è avvenuto!

Allora il problema non è votare o non votare questa legge, la voteremo all'unanimità nella speranza che questi dieci milioni, pur non sufficienti, perché non saranno sufficienti, arrivino subito alle aziende, subito agli agricoltori e che la burocrazia regionale per l'ennesima volta non trovi dieci, cento, mille cavilli per non erogare le risorse, per non metterle immediatamente a disposizione degli agricoltori.

Oggi Francesco Pigliaru pone il problema della burocrazia regionale e ha perfettamente ragione, il tema è da affrontare perché è vergognoso il ritardo che, anche nell'erogazione dei contributi e degli aiuti in agricoltura, vige in questa Regione. Spero che questi dieci milioni arrivino davvero ad aiutare, servano e siano a sostegno delle aziende agricole nel più breve tempo possibile.

Ma non è questa la questione, stiamo rincorrendo il problema e non lo stiamo risolvendo perché non lo risolviamo in questo modo. Il problema è che questi soldi potevamo spenderli per cose più importanti, magari per infrastrutturare le aziende degli agricoltori, le aziende degli allevatori e non per pagare i danni che sono arrivati per vostra responsabilità, per vostra incapacità ad agire tempestivamente nei modi dovuti!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lai. Ne ha facoltà.

LAI (P.d.L.). Presidente, la recrudescenza della diffusione della febbre catarrale, mi riferisco proprio alla relazione che accompagna questa legge all'attenzione oggi del Consiglio, della febbre catarrale degli ovini, la blue tongue, che interessa ormai buona parte del territorio regionale con gravi danni, non solo per le aree e gli operatori interessati, ma anche per le altre aree, zone e operatori sottoposti alle restrizioni sanitarie per impedire la diffusione di questa malattia, ha reso necessaria e opportuna l'approvazione di questa legge che rappresenta una misura opportuna e necessaria proprio perché è importante reiterare le misure di sostegno a favore delle imprese zootecniche interessate da questa fase epidemica e, soprattutto, dalla recrudescenza che si è verificata nei mesi di giugno e luglio.

Ritengo che sia necessario mantenere viva l'attenzione sugli aspetti della blue tongue che riguardano il settore bovino, perché i riflessi su questo settore sono direttamente correlati alle prassi vaccinali, ai loro rigorosi, onerosi disciplinari, che condizionano pesantemente la movimentazione dei capi vaccini. E' necessario tener conto di questo, perché c'è anche il sospetto che i vaccini predisposti per alcuni sierotipi non tengano conto che (potrebbe essere confermato questo sospetto) possano interessare, per esempio, il sierotipo 2 per il quale, in questo momento, non c'è stata la possibilità di predisporli. Devo dire che le incertezze nella predisposizione dei vaccini sono legate anche all'andamento epidemiologico di questa malattia. Oggi predisponiamo alcuni tipi di vaccini, però, si possono verificare delle sieroconversioni che possono stravolgere le misure predisposte, questo per dire che possono esserci anche dei limiti nella predisposizione delle strategie di tipo vaccinale.

Da questo punto di vista, penso che siano necessari ulteriori studi per confermare che la trasmissione della malattia sia legata esclusivamente alla movimentazione degli animali, perché l'andamento della malattia, che si ha avuto in Sardegna nei mesi di giugno e luglio, rende opportuno considerare anche la possibilità di intervento di altri meccanismi. Questo per dire che l'attenzione deve essere sempre viva, che dobbiamo astenerci dall'esprimere soltanto note critiche per un settore come questo in cui è difficile predisporre strategie idonee; sicuramente è opportuno, a mio avviso, mantenere l'attenzione su tutti i comparti animali interessati, compreso quello bovino, che non possono essere interessati da misure come quelle del sostegno e della compensazione relativo all'abbattimento dei capi, perché la blue tongue è una malattia che viene trasmessa dal vettore; non deve pertanto, soprattutto per quanto riguarda il settore bovino, essere considerata contagiosa per contatto diretto tra animali.

Ritengo che, da questo punto di vista, soprattutto per quanto riguarda la predisposizione di protocolli d'intesa con le altre Regioni, considerati proprio i limiti delle procedure vaccinali, le incertezze che ci sono sotto il profilo epidemiologico e eziologico della malattia stessa debbano dare significato (lo dico proprio all'Assessore, questa è l'azione che so essere in atto e che penso dia frutti anche nell'immediato) e valore anche ad alcune procedure come l'indagine PCR, cosiddetta, che è un'indagine di laboratorio che consente di stabilire se l'animale è venuto a contatto con il genoma virale, attestando pertanto il suo stato di salute. Se un animale è stato vaccinato e questa procedura, questa indagine di laboratorio dovesse consentire proprio di accertare che è esente da malattia, riesce difficile comprendere come non sia possibile attuare una movimentazione. Sappiamo che queste procedure sono sottoposte al vaglio del Ministero, sappiamo che la Regione non ha autonomia, sappiamo naturalmente che ci sono nuove disposizioni in questo senso, ma speriamo davvero che si tenga conto di questi elementi per consentire naturalmente un intervento diverso da quello che viene attuato con i condizionamenti di procedure così vessatorie per la nostra Regione.

Penso che sia utile, sì, avere informazioni precise sui tempi in cui potranno essere disponibili i vaccini necessari contro tutti i sierotipi del virus, ma voglio, così, a questo proposito, anche mettere in evidenza quanto sia stata opportuna la misura, adottata nella recente finanziaria, di consentire di avere le risorse per l'acquisto dei vaccini, con una previsione di spesa non di tipo annuale, ma triennale. Su questo è indispensabile avere informazioni, proprio perché ci sono sospetti che in Sardegna ci siano delle sieroconversioni per sierotipi che, in questo momento, non è possibile affrontare con i vaccini a disposizione. E' necessario che si confermi l'esigenza di una programmazione della prassi vaccinale e della disponibilità tempestiva e costante, per tutto l'anno, dei vaccini necessari, assicurandola e coordinando in maniera efficace le diverse competenze interessate.

Per quanto riguarda i protocolli d'intesa con le altre Regioni, vorremmo davvero che si tenesse conto delle osservazioni che abbiamo fatto e che la movimentazione su tutto il territorio nazionale possa essere libera per i capi sottoposti a vaccinazione e a indagine sierologica che confermi l'assenza del contatto virale.

A me interessa in questo momento affermare l'adesione a questo percorso di attenzione a tutti i settori interessati, esprimere l'apprezzamento per le misure adottate, ma, sicuramente, sollecitare il Consiglio regionale, la Giunta e l'Assessore a mantenere viva l'attenzione verso quel settore della zootecnia di eccellenza, rappresentato dall'allevamento bovino che, peraltro, nella nostra Regione ha visto gli operatori aderire a disciplinari di tracciabilità e di certificazione delle carni prodotte che rendono naturalmente e sicuramente i capi nati e allevati in Sardegna assolutamente interessanti al mercato nazionale. Dobbiamo favorire questi percorsi, perché sono settori che hanno grande significato nell'economia dei nostri territori e della nostra Regione.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Sardigna Libera). Presidente, questo provvedimento non solo giunge in ritardo in Aula, ma è assolutamente insufficiente a dare risposte concrete all'emergenza globale che stanno vivendo i nostri allevatori; è come se questa Giunta fosse lontana anni luce dal problema, è come se vivesse in altre dimensioni, forse c'è troppo Qatar e poca Sardegna!

A parte la mia richiesta di incrementare i dieci milioni proposti, ritengo necessario entrare in merito alle diverse carenze e incongruenze che hanno creato tanta confusione e continuano a creare confusione. Ora, la recrudescenza della lingua blu in Sardegna quest'anno ha assunto dimensioni drammatiche sia per la diffusione della patologia in tutta l'Isola, comprese quelle aree che notoriamente non erano endemiche, come le aree montane a un'altitudine superiore ai 500 metri, sia per l'aggressività con cui la malattia si sta manifestando. L'indice di mortalità è elevatissimo. La situazione degli ovini che sopravvivono, anche questo è un punto molto importante che non possiamo trascurare, non è meno drammatica per lo stato di debilitazione e le complicanze a carico dell'apparato riproduttivo, tanto che la loro sopravvivenza costituisce un ulteriore problema per gli allevatori. I pastori, che ben conoscono gli effetti collaterali della malattia, anche sugli animali che sopravvivono, temono la riduzione fortissima della produzione del latte, che già si è registrata in passato, come il problema della infertilità che può costringerli, come appunto è già avvenuto, a macellare capi ovini in età fertile con un danno economico incalcolabile per le aziende e per tutto il patrimonio ovino sardo. Solamente dopo 8 o 12 mesi dall'esplosione della lingua blu si potrà sapere se gli ovini sopravvissuti riprenderanno il loro ciclo produttivo.

Tale situazione, che di fatto dà il colpo di grazia a un'economia pastorale già in forte crisi, richiama l'attenzione di questo Consiglio e di tutte le forze politiche affinché affrontino questa emergenza in modo globale per evitare che il settore economico legato alla pastorizia possa scomparire definitivamente in Sardegna. La situazione di allerta è questa: rischiamo di perdere la nostra economia tradizionale in modo irrimediabile. E' preoccupante l'incapacità e la carenza delle istituzioni regionali preposte sugli interventi di prevenzione e di gestione dell'epidemia. Ai primi di luglio, i vaccini di dubbia efficacia, messi a disposizione degli allevatori, hanno creato forti perplessità e preoccupazione in tutto il mondo pastorale, tanto che sarebbero numerosi i pastori che non lo hanno somministrato nei propri allevamenti. Questa diffidenza sarebbe motivata da diverse ragioni. Come le campagne di vaccinazione, mi riferisco, ad esempio, all'uso di un vaccino trivalente che, in passato, avrebbe creato gravi effetti collaterali sulla salute degli ovini. In quel caso pare che l'indice di mortalità si fosse ridotto, ma si sarebbe registrata una riduzione della produzione del latte di circa il 50 per cento e un aumento dei casi di infertilità tra gli ovini.

Questi effetti collaterali, previsti come transitori, di fatto si sarebbero rivelati irreversibili creando danni economici incalcolabili per le aziende e per i territori. La diffidenza manifestata dai pastori sull'uso del vaccino "aspecifico" si è rafforzata anche dal fatto che, a tutt'oggi, nonostante la gravità con cui si manifesta la malattia, è certo che non sarebbero stati eseguiti i prelievi ematici nei tempi previsti sugli ovini affetti dalla lingua blu. Questi prelievi sono indispensabili per l'individuazione del sierotipo dell'agente patogeno responsabile, un dato da cui non si può prescindere ai fini della scelta del vaccino specifico per debellare, in termini concreti e radicali, l'epidemia.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO

(Segue ZUNCHEDDU.) A distanza di circa venti giorni dai prelievi effettuati e pare inviati a Teramo, a tutt'oggi non è rientrato alcun referto negli uffici predisposti dalla Regione autonoma, per cui oggi non si sa quale sia il vaccino adeguato all'epidemia in corso. I sierotipi 1, 4 e 8, a cui si attribuirebbe la genesi della malattia attualmente in corso nell'Isola, sono stati isolati tempo fa e potrebbero aver subito, come avviene normalmente nei virus, mutazioni tali da richiedere prontamente l'allestimento di nuovi vaccini efficaci. Da qui la necessità e l'urgenza per i servizi veterinari regionali di rispettare i normali protocolli internazionali in materia di indagine sui virus ed eseguire studi sierologici, non a distanza di anni, come sta avvenendo, ma almeno ogni due mesi nel corso dell'epidemia. I colleghi medici presenti sanno che le cose sono così. L'applicazione di questi protocolli è fondamentale per l'allestimento di vaccini mirati.

Inoltre da parte delle autorità competenti l'imposizione delle vaccinazioni nel pieno dell'epidemia è stata un grave atto di irresponsabilità e superficialità perché l'immunizzazione, come avviene anche nell'uomo, deve essere sempre eseguita anticipatamente per prevenire l'esplosione della patologia. La vaccinazione è controindicata quando l'epidemia è già in corso, pena l'indebolimento degli animali e il complicarsi dei casi…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Zuncheddu, forse stiamo disturbando i colleghi che stanno chiacchierando!

ZUNCHEDDU (SEL-Sardigna Libera). Ha ragione, Presidente, disturbiamo i colleghi che stanno parlando d'altro, magari si occupano ancora di Qatar…

PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di prendere posto, grazie.

ZUNCHEDDU (SEL-Sardigna Libera). Torniamo in Sardegna, Presidente, la ringrazio.

PRESIDENTE. Prego.

ZUNCHEDDU (SEL-Sardigna Libera). Dicevo che la vaccinazione, come i colleghi medici sanno e non solo, è controindicata quando l'epidemia è già in corso, pena l'indebolimento degli animali e il complicarsi dei casi; tutto ciò avviene anche nel caso degli usi passivi come nel caso della lingua blu. E' nota a tutti la forte preoccupazione dei pastori di fronte alle voci secondo cui gli indennizzi, che comunque mai potrebbero compensare i danni prodotti dalla perdita degli ovini in quanto strumenti di lavoro, sarebbero condizionati alla somministrazione dei vaccini imposti dalle ASL e dall'Assessorato della sanità. Questo è un punto da verificare. Se tutto ciò fosse reale, le istituzioni dovrebbero spiegare la ragione per la quale, in tanti allevamenti, gli ovini vaccinati siano stati colpiti dalla lingua blu in eguale misura rispetto agli ovini non vaccinati. Questa considerazione impone una riflessione sull'efficacia dei vaccini imposti in questa campagna, sui loro costi e su che cosa realmente ci sia dietro la loro gestione. Non vorremmo che i nostri pastori fossero vittime inconsapevoli di politiche criminali tendenti a svuotare i depositi di vaccini obsoleti delle case farmaceutiche creando danni incalcolabili a tutto il patrimonio ovino sardo.

Sugli indennizzi. I pastori denunciano il ritardo dell'erogazione dei contributi per i danni già subiti nell'epidemia del 2012, anche questo la Regione autonoma della Sardegna gioca a ignorarlo, come se non fosse un problema che li ha visti già indebitarsi con banche e fornitori. Attualmente l'erogazione degli indennizzi previsti dalla Regione autonoma sembra sia strettamente legata alla vaccinazione dei capi ovini, vaccinazioni effettuate o da effettuare con vaccini inadeguati, non specifici, inefficaci e che potrebbero essere dannosi per la salute degli animali. Questa situazione ricattatoria da parte degli organismi regionali sta creando confusione e incertezza tra gli allevatori che hanno visto, sui loro allevamenti, danni collaterali derivati dall'uso di vaccini non specifici, quindi non mirati. Da ciò la necessità che la Regione autonoma rimborsi agli allevatori i danni subiti per qualsiasi ovino deceduto, che sia stato vaccinato o no.

A oggi, le istituzioni regionali predisposte alla tutela della salute animale si sono rivelate inadeguate a fronteggiare la grave piaga che vede gli allevamenti sardi decimarsi. Gli stessi veterinari regionali sono insufficienti negli organici per poter garantire un servizio efficace e rapido, come è indispensabile per fronteggiare questa emergenza. Inoltre per le convenzioni richieste da diverse ASL all'Assessorato della sanità, quindi con veterinari privati in modo tale da creare nuove sinergie per combattere l'epidemia, pare che a tutt'oggi non ci sia alcuna risposta. Spero che l'Assessore dia una risposta qui in Aula per smentire un po' queste notizie che circolano.

E' mancata un'opera efficace di prevenzione contro il diffondersi della lingua blu; è mancata una campagna di vaccinazione efficace ed estesa a tutto il territorio come scelta strategica dettata da obiettivi che vadano oltre il rimborso e la protezione di ogni singolo ovino, ma vadano verso la prevenzione, la tutela e un nuovo sviluppo qualitativo di un intero settore strategico della nostra economia; una nuova strategia per campagne di prevenzione e vaccinazione efficace che punti alla creazione nel tempo di un allevamento sardo immune, quindi non più suscettibile all'azione di questo virus.

Voglio ricordare che, con questi sistemi, la medicina è riuscita a debellare, proprio a sradicare, le epidemie di vaiolo che colpivano l'uomo, quindi è possibile. Questa strategia di profilassi porta nel tempo una drastica riduzione della circolazione del virus fino alla sua estinzione, basta farlo, basta avviarlo. Dobbiamo rilevare che è mancato un piano di disinfestazione di siti interessati da focolai di lingua blu e contemporaneamente la Regione non ha risposto alle richieste insistenti e disperate da parte dei pastori di introdurre nel piano della profilassi, proprio per l'emergenza, i prodotti farmaceutici come il Butox che è un repellente (molti pastori l'hanno comprato, un litro credo che costi intorno ai 70 euro) usato proprio per combattere il culicoides che è il vettore di questo virus, quindi per concorrere a circoscrivere i focolai di epidemia.

Abbiamo necessità di una nuova politica di prevenzione e di vaccinazione dei nostri allevamenti, di una nuova scelta sociosanitaria che si fondi sulla valutazione di aspetti economici tesi alla salvaguardia di un'attività tradizionale ancora oggi cardine dell'economia sarda. Ovviamente voteremo tutti questa legge, però vogliamo anche avanzare una richiesta a tutti gli Assessorati perché si prodighino per incrementare questi fondi che davvero sono infinitesimali rispetto alle esigenze del nostro territorio.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Presidente, confesso di aver acquisito con una certa sorpresa la notizia della convocazione del Consiglio per discutere questo argomento. Sapevo di un disegno di legge approvato dalla Giunta nei primi di agosto e, a seguito di inutili ricerche in merito, chiesi all'Assessore di farmene avere copia, nell'arco di qualche giorno questo è effettivamente accaduto; attendevo per l'immediato, appena terminato il breve periodo di ferie, la convocazione della Commissione per discuterne. Questo invece non è accaduto e credo che sia stato un errore puntare a considerare questo disegno di legge un mero strumento finanziario ed evitare di collocarlo in un contesto qual è quello in cui lo stesso si inserisce. E' stato un errore perché non è stato possibile affrontare seriamente il tema in Commissione agricoltura. Abbiamo fatto esplicita richiesta già dalla settimana scorsa affinché questo succedesse ma, a mio parere, andava convocata la Commissione anche senza la richiesta della minoranza e andava affrontato il tema per quello che è: cioè una gravissima ulteriore crisi che è chiamato ad affrontare il settore ovicaprino sardo.

Una crisi sulla quale è lecito da parte nostra esprimere delle eccessive carenze nell'azione della Giunta regionale. Ancora una volta ci ritroviamo di fronte a un'emergenza sanitaria e ancora una volta ci ritroviamo nella situazione in cui il problema di un settore economico, tra i più importanti della nostra isola, viene affrontato solo ed esclusivamente dal punto di vista sanitario, direi anche in maniera non propriamente puntuale, mentre l'Assessorato (che dovrebbe seguire le vicende complessive del settore agricolo) lo affronta soltanto nell'ottica del rimedio al danno già subito, cioè la decisione di dare degli indennizzi. Indennizzi che ovviamente sono assolutamente dovuti, è assolutamente urgente che vengano dati, ed è assolutamente urgente che vengano dati prima possibile.

Però mi domando se noi possiamo continuare ad andare avanti in questo modo. Ci ritroviamo davanti a un numero enorme di allevatori che si sentono lasciati soli; che si sentono soli di fronte alla responsabilità di utilizzare o meno i rimedi preventivi che pure, per fortuna, per questa malattia esistono a differenza che per altre. Si trovano soli e abbandonati di fronte alla responsabilità di utilizzare o meno un vaccino che, in questo caso, è un vaccino spento e dovrebbe avere meno conseguenze sull'attività biologica del gregge; si ritrovano soli di fronte alla responsabilità di usarlo o non usarlo e quindi eventualmente pagarne in proprio le conseguenze.

Ora, la Regione Sardegna può avere tanti limiti, ma certamente non è carente nella disponibilità ( sia per quanto riguarda l'Assessorato della sanità che l'Assessorato dell'agricoltura) di strutture tecniche che possono, volendo, mettere in piedi una task force che aiuti l'intero settore ad affrontare, con puntualità e in via preventiva, emergenze di questa natura.

Se andiamo a vedere quello che è accaduto e se andiamo a constatare che, nel mese di settembre, siamo ancora agli inizi della battaglia contro questo morbo, dobbiamo purtroppo riconoscere che stiamo dando tante armi a coloro che dicono che, in Sardegna, si spende molto per l'agricoltura, ma in particolare si spende per sostenere le strutture che l'agricoltura non riesce ad aiutare.

E' un tema delicato questo, è un tema delicato che va trattato anche con attenzione e con moderazione perché non possiamo scagliare il mondo degli agricoltori contro le strutture regionali, non va fatto, però dobbiamo trovare i motivi affinché queste strutture abbiano gli indirizzi politici precisi per potersi muovere con raziocinio e per rispondere alle domande. Principalmente sentiamo salire dal mondo delle campagne la voce che non è possibile che alla fine ci si ritrovi sempre a dover chiedere indennizzi per danni subiti! Non è pensabile che gli unici fondi che la Regione Sarda mette a disposizione del mondo agricolo, da anni ormai a questa parte, siano per indennizzare gli agricoltori che hanno subito dei danni! Questo è un modo per portare lentamente ma inesorabilmente il settore a morire. Non ci sono investimenti per il rilancio dei settori agricoli, dei comparti, questo vale per il settore suino dove abbiamo l'emergenza sanitaria che tutti conosciamo della peste suina africana, questo vale per il settore ovino dove abbiamo un'emergenza sanitaria che ne tarpa le ali e che ne compromette l'attività e la produttività.

Sono molto critico su questo approccio e su come l'Assessorato dell'agricoltura e l'Assessorato della sanità, dal punto di vista politico, stanno gestendo l'intera operazione. E' facile, in queste condizioni, dare una lettura di provvedimenti come questi che (essendo purtroppo utili e necessari) possono essere letti, nessuno può dire purtroppo il contrario, come mere operazioni elettoralistiche. Non è accettabile! Abbiamo il dovere di dire con chiarezza e con onestà intellettuale che gli unici fondi che vengono messi a disposizione di questo importantissimo settore dell'economia sarda sono di fatto per rimediare alla disperazione che il diffondersi di questo morbo sta creando tra le aziende agricole.

Sentire oggi lo scetticismo che c'è tra i pastori per l'utilizzo di questi vaccini che, con enorme ritardo, sono stati messi a disposizione (abbiamo avuto modo di constatarlo tutti) porta dietro una grande preoccupazione, preoccupazione che non si riesca ad affrontare, con il consenso degli interessati e dei protagonisti principali del settore, queste emergenze. Questo significa che i soldi che stiamo mettendo oggi a disposizione serviranno per lenire il dolore e per limitare i danni economici per tante imprese agricole onde evitarne la chiusura, però non serviranno a creare le premesse per un loro rilancio.

Certamente oggi questo provvedimento dovrà essere approvato ma ripeto che non condivido che si sia arrivati a discuterne in Aula senza affrontare il tema nella competente Commissione; avremmo avuto modo di approfondire meglio e avremmo anche avuto modo di capire dalla Giunta, che fa questa proposta, che cosa ha fatto e quali misure ha adottato affinché questo diffondersi del morbo venisse limitato. Non sappiamo che cosa si è fatto, si è evitato di affrontare con il Consiglio, con la Commissione, una discussione in merito. Credo che questo non sia accettabile e oggi, anche nel momento in cui si discute una proposta della Giunta, il primo intervento è da parte di un consigliere dell'opposizione! Di che cosa stiamo discutendo? Abbiamo o no, ha o no l'Aula il diritto di comprendere che cosa l'Assessorato della sanità, che cosa l'Assessorato dell'agricoltura, hanno fatto? Quali azioni hanno messo in piedi in merito al tema per il quale stiamo stanziando dieci milioni (e forse più dieci) di euro per il settore agricolo? Vogliamo capire se davvero uno spreco, così come potrebbe appalesarsi, di quattrini come questo poteva essere evitato, scongiurando così il danno che, dal diffondersi di questo morbo, causato anche dai ritardi delle nostre strutture, ne è derivato.

Ecco perché, pur condividendo il fatto che debba essere messa a disposizione del settore la cifra necessaria per indennizzare le imprese agricole danneggiate, sono molto critico su come ci si è mossi in tutto questo periodo. Sono errori su errori sul fronte della vaccinazione come anche sul fronte del controllo della diffusione del culicoides che è l'agente diciamo così responsabile della diffusione della malattia. Non si è agito, a mio parere, in maniera seria e razionale né su un fronte né sull'altro e sentirsi dire dai pastori che sentono parlare i veterinari che denunciano una mancanza di direttive in merito e di indicazioni da parte della parte politica della Regione, fa davvero male perché fa sentire quegli allevatori, che sono costretti ogni giorno a seppellire una o più delle loro pecore, ancora più soli. E non basterà dar loro qualche centinaio di euro per recuperare qualche danno perché quegli allevatori che stanno perdendo il loro patrimonio di bestiame, il loro strumento di lavoro e di sopravvivenza, si sentono abbandonati in una fase molto delicata.

Questa è l'immagine che stiamo dando della Regione e questo non è un bene, non è un bene per la Giunta e non è un bene per il Consiglio. Non si rimedia soltanto mettendo a disposizione i quattrini necessari a recuperare qualche danno. Si rimedia con un'organizzazione puntuale dell'attività di prevenzione che mette in moto tutta quella struttura enorme che abbiamo di tecnici del settore agricolo e veterinario dell'Assessorato dell'agricoltura e dell'Assessorato della sanità, per evitare che, a questo danno, alla richiesta di questi indennizzi e alla necessità di questi indennizzi, si arrivi.

Così non è stato e questo non è un bene per il settore dell'agricoltura perché non crea le premesse, anzi impedisce che queste ci siano per il rilancio del settore. Credo che questa sia una realtà incontrovertibile e che dobbiamo tenerne tutti conto. Pur approvando questo provvedimento, che si è reso ormai purtroppo necessario, non possiamo dimenticare che l'argomento non si chiude qui e che tanto da fare c'è in merito.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Esordisco sulla questione innanzitutto chiedendo scusa alle migliaia di pastori sardi che in questo momento si trovano soli nelle proprie aziende in una difficoltà enorme.

Chiedo scusa perché credo che la responsabilità sia un po' di tutti in questo sistema elefantiaco che non risolve mai i problemi ma cerca solo di complicarli e interviene, è un termine brutto da utilizzare, "a babbo morto" solo ed esclusivamente per sbandierare possibili indennizzi. Dico questo per rafforzare le convinzioni che ho e che ho maturato in questi mesi nel girare il territorio e nell'affrontare una riunione il 13 agosto a Ottana dove era presente anche il responsabile dell'unità di crisi, uno dei responsabili dell'unità di crisi che è il dottor Sarria su indicazione dell'assessore De Francisci.

In quell'occasione è emerso in modo molto palese che i veterinari e gli stessi pastori avevano le idee chiare su come fronteggiare l'emergenza. Adesso possiamo anche stare qui a impallinarci, ma ci sono delle responsabilità, dei ritardi (che credo non avrà difficoltà l'Assessore a riconoscere perché i ritardi ci sono) e c'è anche un'altra cosa, un macigno grosso come una casa, che è la mancanza di informazione. Sono due cose che non possiamo negare e credo che sia utile che tutti noi ci raccontiamo la verità.

In quella riunione, è emerso che i veterinari (che hanno iniziato la vaccinazione) e i pastori (che l'hanno attuata) si sono resi conto che, anche in enclave circondate dalla diffusione della patologia, la malattia veniva bloccata, attenuata; vi era la possibilità di cercare di creare un argine a un'epidemia che è diffusa su tutto il territorio regionale. Vi era la necessità di rivedere in quel momento il decreto e di attuare la vaccinazione in tutto il territorio regionale; questa esigenza esiste tuttora e spero che l'Assessore ci dia notizie sulla modifica del decreto e sull'intenzione di procedere alla vaccinazione.

In mezzo a questa situazione e alla risoluzione dell'emergenza, ci sono tante mancanze, soprattutto della struttura amministrativa che costringe e umilia dei pastori a tenere delle pecore nella propria azienda per quattro giorni, in un periodo molto caldo, con animali maleodoranti, non autorizzando la realizzazione di fosse, azienda per azienda. Assessore, su questa cosa interveniamo immediatamente! Non è tollerabile questo perché fa sì che si trasformino i veterinari in becchini! I veterinari sono dei medici che debbono andare in azienda, non aspettare nella fossa per prendere la targhettina dell'animale malato solo ed esclusivamente ai fini eventuali di un risarcimento! E' una cosa umiliante! E' umiliante per la Regione sarda! E' umiliante per tutti noi! Queste sono le cose su cui bisogna intervenire subito.

Nell'immediato quindi: vaccinazione, informazione e, soprattutto, attuiamo anche la disinfestazione! Ci sono degli studi (li ho qui con me, sia dell'Università che dell'Istituto zooprofilatico) che indicano le modalità con le quali cercare di attenuare la diffusione del vettore, per esempio l'alcalinizzazione dei terreni, costa pochissimo. Nella nostra azienda l'abbiamo fatto senza la necessità di alcuna istruzione, ma se ci fossero le istruzioni, se ci fosse la comunicazione, noi potremmo sicuramente attenuare la diffusione del morbo. Questa è l'emergenza! In quest'isola, continuiamo sempre e comunque a rincorrere le emergenze, mentre avremmo bisogno di programmare, perché questa è una patologia che è qui dal 2001 ed è cosa intollerabile! E' intollerabile! Credo che tutti (quando interveniamo, anche quelli che sono arrivati qui da qualche giorno) debbano chiedere scusa per questo; non affrontare i problemi, scansarci e farli passare, porta sempre alla distruzione.

Stiamo parlando di un settore che è vitale per la nostra economia e che non è alla deriva, non è una nave inclinata, è una nave che produce reddito, è una nave che funziona. Il suo problema è che, uscita dal proprio "cancello", non ha una classe dirigente! Non ce l'ha in questo palazzo, non ce l'ha in viale Trento, non ce l'ha nemmeno nei funzionari che si occupano di queste cose, questo è il problema! Per quanto riguarda la programmazione, dicevo che, per risolvere il problema, bisogna immunizzare le greggi, bisogna vaccinare la rimonta per cinque, sei anni, non ci sono alternative, poi bisogna procedere con tutte le informazioni e gli interventi necessari per dare informazioni puntuali ai pastori.

Detto questo, devo dire un'altra cosa. Assessore, non possiamo andare dietro alle emergenze e non cercare di programmare riunioni sul territorio. Mi risulta che, nel mio territorio, nella provincia di Nuoro, dove c'è stata una diffusione enorme della patologia, non c'è stata una riunione dei servizi, non c'è stata una riunione! Ma come possono questi "soldati" veterinari? Ce ne devono essere finzas mandrones chi non cherene vaccinare! Parlo anche dell'agro di Ozieri, possibile che non ci sia una riunione del colonnello che chiami i soldati e dica loro: "Dovete fare questo!". Non c'è stata! Quindi bisogna richiamare coloro che sono retribuiti dalla Regione Autonoma della Sardegna a fare il proprio dovere.

Per vincere la diffidenza dei pastori bisogna avere autorevolezza perché i pastori sono, diciamo così, testardi, a volte molto disinformati, ma hanno anche alle spalle la vaccinazione di Alemanno e Mirabelli che ha distrutto le nostre greggi; quindi per vincere questa patologia chiamata "Alemanno" bisogna intervenire e informare i cittadini e i pastori concretamente su quello che sta succedendo. Mentre noi non l'abbiamo fatto, non l'hanno fatto nei territori, questa è la cosa che manca di più!

Chiudo con l'esempio di un funzionario che si è assunto sulle proprie spalle la responsabilità di vaccinare a tappeto nell'agro di Borore, Dualchi e Noragugume e ha salvato tutte le greggi, ha vaccinato 12 mila capi, non ci sono aborti, non ci sono conseguenze! Sono dati concreti sul campo, cose concrete di un funzionario che ha fatto il suo dovere! Spero un giorno di riuscire a fare come fa lui, assumermi le mie responsabilità a prescindere da un mondo che non se le assume!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, con questo provvedimento, come è già stato detto da più di uno dei miei colleghi che mi ha preceduto, si cerca in qualche modo di mettere una pezza a un disastro annunciato da mesi e colpevolmente sottovalutato dalla Giunta regionale. Sottovalutato perché purtroppo non è la prima volta che la Sardegna, tutta la Sardegna, dal Nord al Sud, viene colpita dalla febbre catarrale, cioè dalla blue tongue, quindi la catastrofe di quest'anno poteva sicuramente essere evitata, evitata con una prevenzione seria, con una vaccinazione preventiva e oculata impedendo così un ulteriore colpo pesante all'intera zootecnia della Sardegna.

I numeri sono drammatici sino a oggi, basti pensare ai numeri della provincia di Nuoro, quella più colpita, che conta 700 abbattimenti di capi e alla provincia di Oristano che ha raggiunto il numero di 600 capi ovini lasciando presagire un disastro ancora maggiore. Quindi se non si mette in campo un'azione forte di contrasto al virus, i numeri rischiano di aumentare notevolmente e di distruggere definitivamente il comparto zootecnico sardo, già considerevolmente penalizzato in questi ultimi anni. La sensazione che si è avuta, in queste settimane e in questi ultimi mesi, è che, quando se ne deve occupare più di un Assessorato, più di una struttura, il caos è totale! La sensazione forte è che sia mancato completamente il coordinamento tra l'Assessorato della sanità e l'Assessorato dell'agricoltura. Forse sarebbe stato più opportuno che le amministrazioni provinciali (quello che resta ancora delle amministrazioni provinciali in Sardegna dopo il caos che avete creato anche con i vari commissariamenti) avessero cercato di svolgere il ruolo istituzionale che compete loro, cioè quello della disinfestazione dei loro territori, in particolar modo delle stalle, degli scoli e degli abbeveratoi aziendali, dei capannoni di ricovero delle aree limitrofe alle aziende interessate e di quelle non ancora colpite dal virus, evitando in questo modo la diffusione.

Oltre al settore ovino si rischia il blocco anche nel settore bovino per il divieto che è stato imposto alla circolazione dei bovini in Sardegna, mettendo in forte crisi tutto il territorio regionale, ma in modo particolare quello che è l'eccellenza oggi in Sardegna, cioè il sistema Arborea. Di questi problemi, Presidente, avremmo voluto parlarne nella Commissione agricoltura, competente a discutere i problemi di questo settore, purtroppo, per l'ennesima volta, denunciamo l'impraticabilità di quella Commissione, la totale inattività. Come già annunciato dal collega Lotto, la settimana scorsa i cinque componenti di minoranza della Commissione agricoltura ne hanno chiesto la convocazione urgente per discutere di questi problemi, per confrontarsi e sentire i due Assessori interessati e verificare se tutti assieme si poteva mettere in campo qualche azione più forte, più decisa per debellare una situazione come quella che si era venuta a creare. Non ci siamo riusciti, la Commissione è stata convocata questa sera per discutere di altri problemi, sicuramente importanti, sicuramente interessanti, ma non certamente drammatici come quello della lingua blu che interessa la nostra Sardegna. Nessuna risposta è stata data dalla Presidenza della Commissione alla nostra richiesta, ne prendiamo atto e ci comporteremo di conseguenza.

Brevemente, Presidente, nel merito del provvedimento in discussione, ritengo che la situazione sia drammatica, non perché lo dico io, ma basta andare in giro nei nostri paesi e verificare la situazione che esiste azienda per azienda, quelle colpite e quelle che cercano in qualche modo di evitare il contagio. Assessore, ritengo insufficiente la previsione di 10 milioni di euro e quindi invito il Consiglio a verificare e a prendere atto di questa situazione.

L'ultima cosa che chiedo è che, nella predisposizione della circolare attuativa, lo dico in modo particolare all'Assessore dell'agricoltura, nella predisposizione delle direttive, non facciamo una cosa troppo burocratica, evitiamolo davvero; facciamo in modo che tutti quelli che sono stati danneggiati possano accedere con i controlli dovuti, che sono necessari, ma che nessuno possa essere escluso, per un motivo burocratico, dall'avere almeno l'indennizzo che gli può consentire di sperare in un rilancio della propria attività economica.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (SEL-Sardigna libera). Presidente, credo che stiamo perdendo e abbiamo perso un'intera mattinata, perché sarebbe stato sicuramente più opportuno che i proponenti di questa proposta l'avessero illustrata e ci avessero detto com'erano arrivati a proporre questi due articoli. Oggi assistiamo all'ennesimo durissimo colpo al cuore di un comparto già gravemente ammalato. Dico subito che siamo d'accordo sugli emendamenti proposti che dichiarano insufficiente la disponibilità proposta nel provvedimento di legge, quindi diciamo già in anticipo che voteremo a favore di quegli emendamenti.

Credo che sia assolutamente indifferibile e indispensabile che la struttura si faccia carico di dare risposta immediata, appena sarà approvata questa norma, perché credo che tutti gli operatori che hanno visto la loro attività un'altra volta attaccata, dico così, da questa patologia, abbiano necessità di risposte immediate. Se noi andremo ad approvare una norma con questi 18 o 19 milioni di euro, credo che questi soldi debbano essere immediatamente impegnati e arrivare a destinazione. Purtroppo abbiamo esperienze di altre volte che ci dimostrano che le cose non sempre vanno così.

Credo che sia dovere morale, soprattutto degli Assessori che qui rappresentano la Giunta, fare in modo che questa volta possa tutto avvenire in maniera diversa. Il fenomeno è davvero devastante. Sono colpiti diversi territori della Sardegna, in particolar modo territori che soffrono ancora di più per situazioni congiunturali che li vedono da troppo tempo in preda alla disperazione più totale. Consideriamo, come diceva prima qualcuno, che i capi ovini in Sardegna sono quasi il doppio degli abitanti stessi della Sardegna e questo, secondo me, ci deve indurre a una riflessione attenta su quello che potrebbe essere davvero un attacco a questo comparto già duramente provato. Credo che sia indispensabile approvare subito la legge e che le somme messe a disposizione possano arrivare immediatamente ai destinatari.

E' chiaro che la Giunta ci deve anche dire se noi abbiamo delle certezze sull'azione del vaccino. Indubbiamente credo a quello che ha detto prima l'onorevole Arbau, cioè che la vaccinazione, in quei contesti dove è stata avviata, ha dato risvolti assolutamente positivi. Quindi se così è, credo davvero che occorra mettere in campo i vaccini necessari per poter vaccinare i capi presenti in Sardegna; ritengo che dobbiate dare anche delle risposte rispetto a quello che ha detto l'onorevole Sabatini, sul richiamo dello stesso vaccino. Se i vaccini messi a disposizione sono vaccini con richiamo, oppure no, perché anche questo potrebbe essere un ulteriore problema.

Non mi soffermo sui ritardi, sulla intempestività dell'azione della Giunta, se c'è stata o se non c'è stata, credo che oggi sia assolutamente indispensabile dare la risposta e la risposta deve essere, come ho già detto, sono monotono ma mi ripeto, quella di far arrivare a destinazione le indennità a chi dovute.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI (U.D.C.-FLI). Credo che sia una storia che si ripete. Avrei preferito non sentire molti santoni perché sono stato Assessore della sanità nel 2001-2002 quando partì la blue tongue, e praticamente ci sono stati parassitologi, interpellanze, abbiamo avuto discussioni che sono durate più di un mese, abbiamo avuto mozioni di sfiducia addirittura del centrodestra a un Assessore del centrodestra, quindi abbiamo vissuto quell'esperienza.

Diciamo subito che l'attuale ondata epidemica della blue tongue è diversa da quella del 2001-2002, perché allora, come tutti quanti sanno, sono stati abbattuti oltre 500 mila capi. Mi permetto di dire agli Assessori che, ogni giorno, facevo il compitino alla struttura per sapere (potrei fare la domanda anche a voi) quanti erano i capi, e purtroppo la struttura sbagliava, risultava che il giorno successivo erano diminuiti i capi abbattuti. Ebbene, in Sardegna, ci sono 2837 focolai, dove sono presenti circa 850 o 900 mila capi, i casi clinici individuati ammontano a circa 65157, mentre gli ovini morti sono circa 7500-8000. Il numero dei focolai diffusi in tutto il territorio regionale è sempre in costante aumento, è una situazione che veramente si sta disintegrando, quindi bisogna ricorrere a misure straordinarie a tutela del patrimonio zootecnico coinvolto.

Devo dire subito che erano ben altri numeri, rispetto a quelli attuali, che comunque evidenziano una situazione eccezionale, richiedendo interventi, rispetto alla precedente, in quanto l'epizoozia continua a imperversare nelle greggi sarde. Nella prima epidemia, negli anni che vi ho riferito, 2001-2002, l'amministrazione regionale e quella statale, così come la commissione europea, si trovarono completamente impreparati di fronte a quella nuova malattia esotica. Basti pensare che le normative approvate per combattere la malattia prevedevano azioni drastiche che imponevano l'abbattimento, il completo abbattimento, di tutti gli animali presenti nei focolai, non tenendo in alcun conto che la malattia sostenuta da un insetto si manifestava esclusivamente nei soggetti venuti a contatto con l'insetto vettore che veicolava il virus. Occorse quindi un anno per far capire ai legulei della comunità europea e al Ministero della salute che tali principi portavano inutilmente al sacrificio di capi ovini e caprini, non tenendo conto peraltro di alcune importanti acquisizioni scientifiche che evidenziavano che gli animali infetti che sopravvivevano sviluppavano una risposta anticorporale che li rendeva resistenti a successive ondate epidemiche.

La situazione così drastica imposta dall'Unione europea derivava dalla paura che il virus arrivasse al territorio nazionale ed europeo. Né dimentichiamo il disprezzo nei confronti della Sardegna, forse ci sarà ancora, allora un direttore fu praticamente irriso da tutti quanti, un tal Ambrosio, che poi è diventato anche direttore generale, perché non è mai venuto in Sardegna dove noi avevamo una situazione drammatica, prendeva un lauto stipendio, ma faceva tutto quanto dall'alto. Chi era presente a quelle riunioni sa che cos'è successo. Che cosa si è verificato poi? Quando la malattia dilagò in Europa e colpì interi patrimoni in Germania, Francia, Belgio, Olanda eccetera, ci fu una modifica di atteggiamento da parte della Comunità europea e vennero eliminati i divieti di movimentazione, assai duramente contestati alla Sardegna, a causa di ingenti perdite causate nel mondo agropastorale. E' vero quello che ha detto Lai, è vero che in Sardegna, soprattutto per i bovini, c'è una situazione particolare in Gallura eccetera, che andava valutata con molta attenzione, questo non significa che la situazione epidemica odierna debba essere sottovalutata ma oggi sono presenti maggiori conoscenze sulla malattia e l'amministrazione regionale, nel corso soprattutto dei primi due anni, ha indicato con precisi provvedimenti legislativi le differenti azioni che devono essere portate avanti dalle amministrazioni pubbliche così come dagli allevatori per evitare che il morbo si diffonda ulteriormente.

Tutte le azioni utili a limitare la diffusione del morbo, a remunerare gli allevatori, a dare loro sostegno, questo lo voglio dire, e a celerizzare attribuendo ai comuni, ai comuni, lo dico agli Assessori, le risorse necessarie a liquidare i rimborsi per i capi morti e il mancato guadagno, si ritrovano dentro le leggi regionali approvate in quel periodo dal Consiglio regionale, sono la legge numero 22 del 2000, la numero 16 del 2001 e la numero 15 del 2003, che fu praticamente approvata da questo Consiglio all'unanimità, se poi era stata proposta da me ha un altro significato. Oltre all'indennizzo dei capi morti abbattuti e al mancato reddito conseguente, in quelle stesse leggi furono identificate numerose azioni per contrastare la malattia, un'efficace campagna informativa, il rafforzamento degli Assessorati dell'agricoltura e della sanità, un aiuto a compensazioni di maggiori oneri derivanti dal divieto di movimentazione imposto dalle autorità sanitarie, il monitoraggio costante degli effetti della febbre della blue tongue a seguito dell'intervento vaccinale, il rimborso a favore di quegli allevatori che mettevano a disposizione il loro bestiame per l'attività di monitoraggio e sorveglianza, cioè gli animali sentinella.

In quelle stesse norme si trovano interventi economici per gli allevatori per indennizzarli per il divieto di movimentazione del bestiame e per finanziare stalle di sosta nei porti al fine di evitare l'introduzione di nuove malattie per il bestiame, le stalle di quarantena; né erano stati negati interventi finanziari per incentivare la collaborazione degli allevatori con le autorità sanitarie in attuazione dei piani di sorveglianza sierologica.

Perché ho detto questo? Perché c'erano due possibilità, cioè i capi potevano essere abbattuti oppure potevano essere lasciati morire per consunzione. Noi sostenemmo la tesi dell'abbattimento dei capi, che furono circa il 90 per cento, e facemmo una legge erogando in tre mesi, attraverso i comuni, le risorse, mentre per quanto riguarda i capi che invece si lasciavano morire, si verificò che, siccome per poter dare il finanziamento (dov'è Felicetto?), era necessario avere l'autorizzazione anche da parte della Comunità europea, i tempi erano molto più lunghi. Allora è inutile che, attraverso carrozzoni strani, eccetera, come qualcuno ha detto, si prevedano tempi lunghi, se l'ARGEA non è in grado di dare risposte esaurienti subito, bisogna dare le risorse, utilizzando quelle leggi, attraverso i comuni che hanno una competenza, una conoscenza specifica del problema.

Per quanto riguarda la prevenzione sanitaria in Sardegna, voi sapete che si sta curando tutto quanto attraverso un sierotipo che è l'1, ma in Sardegna ce ne sono tre, sono esattamente il sierotipo 2, il sierotipo 8 e il sierotipo 16, per i quali non è stato approntato alcun vaccino, ma questa è una battaglia da fare nei confronti ovviamente di Teramo ed è da fare nei confronti del Governo centrale perché se questa battaglia non si fa e non si fa seriamente, anche andando là a sbattere qualcosa in testa o a gridare "pagliaccio", come è stato fatto nei confronti di quel famoso direttore (che poi è stato anche cacciato via per altri motivi), il cui nome era Ambrosio, non si otterrà niente!

Allora è chiaro che ci troviamo in una situazione nella quale bisogna pur fare qualche cosa. Voglio dire ai colleghi che, nel 2000, nel 2009, 2006 e 2007, voi sapete bene, la blue tongue ha fatto un po' di vittime; devo dire anche che noi stiamo utilizzando un sierotipo spento per cui ogni sei mesi bisogna rifare il vaccino. Voglio inoltre ricordare che, alle origini, la zona più colpita fu il Sulcis; partì da Pula ma poi giunse al Sulcis. Ebbene credo che, nel 2012, sia ritornato questo sierotipo. Però è pur vero che nel Sulcis hanno vaccinato subito, per cui al momento è all'ultimo posto, ci saranno sì e no al massimo due o tre focolai. Quindi una responsabilità c'è: va curata!

Poi ci sono alcune situazioni che vanno analizzate. Chi ha attuato in questi anni la lotta ai vettori? Dopo la scomparsa del CRAAI, che aveva ereditato la competenza dell'ERLAAS e della fondazione Rockfeller per l'eradicazione della malaria, la competenza fu trasferita con grande speranza alle province cui furono trasferiti anche fondi e personale: è sparito il personale che è andato negli uffici e i soldi hanno seguito strade diverse. Questo va detto sempre per amore della verità. La lotta agli insetti vettori a questo punto diventa essenziale e necessaria non solo per salvaguardare il patrimonio zootecnico ma per prevenire alcune pericolose malattie trasmissibili all'uomo, alcune già presenti nel territorio nazionale e anche negli altri Paesi vicino alla Sardegna che si affacciano al bacino del Mediterraneo.

Bisogna predisporre risorse finanziarie consistenti per fare attuare le azioni di contrasto contro gli insetti vettori; l'erogazione di questi finanziamenti per le azioni conseguenti, in considerazione dell'evidente fallimento ottenuto dalle province, dovrà essere attribuita o alle ASL o ai comuni, che più degli altri conoscono il territorio, rendendo protagoniste le amministrazioni pubbliche che dovranno coinvolgere a loro volta anche le associazioni di categoria.

E' indiscutibile avviare, nei confronti degli allevatori, specifici interventi di formazione e informazione fornendo loro materiale divulgativo per prendere coscienza della malattia e delle misure di igiene e zootecnica da adottare negli allevamenti per contrastarla. Se la prima esperienza aveva trovato del tutto impreparata sia la parte tecnica che quella "allevatoriale", oggi è possibile fornire tutti gli strumenti di formazione indispensabili a limitare l'eventualità di diffusione di questa e di altre malattie che possono influire sulla salute pubblica. La Regione, soprattutto in questa fase di carenza di finanziamenti, considerato che le spese destinate alla prevenzione sono quantificate in un ventesimo delle spese necessarie per inseguire le epizoozie ricorrenti, ha l'obbligo di governare in maniera coerente e con questi dettami nella lotta contro le malattie del bestiame e le malattie comuni agli animali e all'uomo.

Il disegno di legge proposto è molto limitato in quanto tiene conto solo degli aspetti zoo-economici immediati e non della possibilità di eradicare, con tutte le altre azioni su riportate, le cause e le concause che rendono ricorrenti questi non più sopportabili costi per le casse della Regione. Per tale motivo abbiamo proposto, come Gruppo, gli emendamenti che, pur non facendo giustizia di tutte le azioni da effettuare, contengono gli elementi in questa fase necessari per rendere più completa l'azione di contrasto nei confronti della blue tongue.

Concludo facendo un piccolo esempio, vedete, nel 2000-2002, glielo vuol dire, Presidente, per cortesia che, se disturbano meno, se devono parlare… Arbau sarà anche un buon basista ma io sono un basista…

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Oppi. Colleghi! Prego, onorevole Oppi.

OPPI (U.D.C.-FLI). L'ultimo esempio è questo, l'abbiamo debellata l'altra volta utilizzando un vaccino, lo dico all'Assessore della sanità, che era con virus vivi, l'avevamo comprato nel sud Africa, spero che i suoi collaboratori glielo abbiano detto, ottenendo un risultato certamente positivo. Quello utilizzato oggi ha un effetto che invece non è così forte come in passato.

Concludendo dico che, quando noi abbiamo condotto una trattativa con i vari organi a livello ministeriale, siamo riusciti, perché non dirlo, a pagare una pecora quanto una pecora praticamente non valeva, cioè circa 200 mila lire (è chiaro questo?), ovviamente una pecora che veniva abbattuta; è evidente che non riusciremo a ottenere un risultato di questo tipo, ma bisogna fare una pressione forte nei confronti del Governo perché il Governo venga incontro a risolvere una malattia provocata da questo virus così pericoloso che in Sardegna ha mietuto in passato 500 mila ovini e che, debbo dire subito, è solo una parte. Il fatto è che oggi ne sono morti 8000, il tempo è lungo, l'umidità in effetti aumenta la positività e crea, incrementandole , le larve. Siamo all'inizio, quindi, essendo all'inizio, dobbiamo fare ogni sforzo perché, se non debellata, almeno ci siano tutti gli strumenti; non dobbiamo avere una responsabilità tale da essere additati di fronte agli allevatori per non aver fatto compiutamente il nostro dovere.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di intervenire l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Presidente, ringrazio tutti i Capigruppo e il Consiglio regionale per la celerità di ingresso di questa norma in Aula. Capisco anche i componenti della Commissione, però vi rendete conto tutti, così come il Consiglio regionale si rende conto, dell'importanza e dell'urgenza dell'approvazione di questa norma. La Giunta regionale propone un disegno di legge un mese fa, praticamente i primi giorni di agosto, e i primi giorni di settembre siamo qua, in Aula, per dare delle risposte urgenti e importanti a tutto il sistema dell'allevamento regionale.

Ritengo che, sulla base degli interventi dei colleghi, dare la responsabilità alla Giunta sia forse, ogni tanto, un po' esagerato. Ma questo è il ruolo, questa è la nostra responsabilità, quindi ci possiamo anche accollare responsabilità non dirette di un Assessore che ricopre in quel momento quell'incarico. Molto probabilmente è un po' un sistema. Mi ricollego un po' al ragionamento fatto dall'onorevole Arbau, cioè forse è il sistema che deve essere rivisto e sul quale dobbiamo tutti insieme lavorare. Questa è una grande risposta, è una risposta immediata e attesissima che mi sembra che su tutto il territorio regionale stia ottenendo comunque un buon riscontro, l'ho potuto constatare personalmente in tutta una serie di riunioni e di incontri che ho avuto alla fine del mese di agosto, fino a qualche giorno fa, con la necessità, comunque, di dare risposte importanti.

Onorevole Oppi, ha ragione, la dotazione che noi abbiamo impostato nella legge riguardava in quel momento solo gli indennizzi; abbiamo pensato, insomma, di dare una risposta veloce al sistema agricolo regionale soltanto con 10 milioni di euro, indicando praticamente i due aiuti principali: quello del rifocillare, chiamiamolo così, le aziende sulla morte dei capi, quindi la ricostituzione vera e propria del patrimonio zootecnico, e poi, soprattutto quello del mancato reddito, cioè ricomporre e ridare forza a quelle aziende che hanno subito la riduzione del reddito stesso, del reddito aziendale.

Un aspetto però importante che è stato citato dall'Aula, a cui voglio rispondere con puntuale attenzione, è proprio il fatto legato alla mancata movimentazione. Voi sapete che, già con legge del 2003, esattamente la numero 15, l'Unione europea ci aveva consentito, solo in quella circostanza, un aiuto una tantum; non è più possibile e non sarà possibile neanche in questa circostanza.

Credo, invece, che gli emendamenti che sono stati presentati debbano essere, comunque, in alcune circostanze, accolti, soprattutto quello collegato alla possibilità di indicare le amministrazioni comunali, quindi gli enti locali, come soggetti che dovranno erogare direttamente gli indennizzi. Ritengo importante anche, però, sottolineare il richiamo sempre alla norma del 2000, la numero 22, quando all'articolo 2, comma 1, si dà la possibilità di risarcire i comuni stessi per le spese legate a tutta l'attività di smaltimento e quindi di interramento stesso dei capi morti, con tutta una serie poi di altre attività comunque legate a questi indennizzi.

Per concludere, credo che, così come è stata prevista, la nuova dotazione finanziaria di 18 milioni e mezzo sia comunque una risposta importante che noi, in questo momento, stiamo dando a tutto il sistema zootecnico regionale.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

DE FRANCISCI (P.d.L.), Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Presidente, i ringraziamenti li ha già fatti il collega Cherchi, quindi non mi dilungherò oltre e vado subito al sodo, cercando di dare delle risposte, pur nel breve tempo a disposizione.

Intanto, onorevole Sabatini, nessuno stato confusionale, la voglio tranquillizzare in questo, abbiamo immediatamente approntato l'unità di crisi, unità di crisi permanente con il Ministero, task force, IZS in prima linea. I direttori generali delle aziende hanno ricevuto puntuale comunicazione con la quale si chiedeva di fare anche turni straordinari pur di assicurare la vaccinazione. Per quanto riguarda i vaccini: è vero, ci sono stati dei ritardi, ritardi non certo imputabili però a RAS, che già nel novembre dello scorso anno ha iniziato quelle che sono le richieste. Siamo riusciti ad arrivare all'aggiudicazione della gara, nel capitolato era previsto che i vaccini venissero consegnati ad aprile, sono stati consegnati a luglio.

La spiegazione delle aziende è che il vaccino spento è certamente più innocuo del vaccino attivo, ma ha bisogno, per essere testato, di tempi più lunghi. Sicuramente gli allevatori hanno ancora negli occhi il dramma degli anni precedenti: allora il vaccino era attivo, allora sono stati fatti (evidentemente, proprio perché, lo spiegava bene l'onorevole Oppi, l'emergenza li ha colti impreparati) dei tentativi che hanno portato anche a delle catastrofi all'interno degli ovili. Non è questa la situazione; abbiamo optato per un vaccino spento, un vaccino spento che, però, ha bisogno appunto di tempi più lunghi per essere testato. Tempi più lunghi per essere testato con un effetto che è certamente inferiore rispetto al vaccino attivo. Ecco perché abbiamo già pronte 936 mila dosi di vaccino.

I numeri dell'emergenza li ha già illustrati l'onorevole Oppi, sono 2837 il numero dei focolari, 874 mila il numero dei capi, i morti 7553 a stamattina, con un tasso di mortalità dello 0,7 per cento. Vi do un dato che rende emblematica la differenza, pur nell'emergenza, che certamente nessuno vuole negare. Nell'emergenza 2000-2001 i focolai furono, onorevole Sabatini, più di 6900, qui sono 2837; stiamo parlando di un'emergenza, ma un'emergenza che comunque va contenuta e per la quale siamo mobilitati sia sul fronte sanitario che, come ha spiegato prima l'onorevole Cherchi, sul fronte degli indennizzi.

Dicevo task force: unità di crisi con IZS in prima linea. I ritardi li ho spiegati, i vaccini pure. Prevenzione e profilassi. Noi possiamo agire solo con la prevenzione e la profilassi; cercheremo di fare la nostra parte, ma certamente anche gli enti intermedi devono fare la loro. Un tempo esisteva il CRAAI, come ha spiegato bene l'onorevole Oppi, il CRAAI aveva quella funzione. Il CRAAI non c'è più, forse chiuso troppo frettolosamente, la funzione del CRAAI è stata data alle province, province che in questo hanno fallito, non hanno fatto esattamente quello che dovevano fare. Non era necessario, onorevole Sabatini, che la Regione chiamasse le otto Province e chiedesse la collaborazione quando, già per Statuto, devono fare determinate attività che riguardano proprio la disinfestazione. Quindi cercheremo, prossimamente, di chiamarle e chiedere la collaborazione, perché la disinfestazione e la parte di profilassi non deve venire meno. Nei prossimi giorni, nelle prossime ore, speriamo già nelle prossime ore, dopo l'ok del Ministero firmeremo un nuovo decreto, saranno aumentate e incentivate, in maniera ancora più efficace, le misure che già sono in campo, una delle misure innovative del decreto di quest'anno è la campagna 2014 anticipata. E' tra le novità del provvedimento aver incluso la strategia e le procedure per l'acquisto delle dosi di vaccino per la campagna 2014 in modo da (per quanto possa essere spento anche il vaccino per la prossima campagna) non incorrere in quei ritardi fisiologici di cui ho parlato poco fa.

L'aspetto importante, però, è continuare a vaccinare, l'ha detto prima molto bene l'onorevole Arbau il quale ha sentito gli esperti veterinari che dicono che, al di là della parte della disinfestazione, non deve mancare e noi, in un capitolo di bilancio, abbiamo già trovato le somme da stanziare per dare il Butox agli allevatori, così come richiesto dalle associazioni di categoria. Quindi, credo che la Giunta stia facendo la sua parte, grazie anche al Consiglio che, con gli emendamenti, ha ulteriormente migliorato il disegno di legge, siamo così in grado di dare risposte alla sofferenza del mondo delle campagne.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 15, viene ripresa alle ore 12 e 28.)

PRESIDENTE. Prego i colleghi di prendere posto.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame del Titolo, al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo del Titolo e del relativo emendamento:

Interventi urgenti a favore degli allevatori per fronteggiare la febbre catarrale
degli ovini (blue tongue)

Emendamento aggiuntivo Giunta Regionale.

Titolo

Al titolo è aggiunta in fine la seguente frase:

"e modifica della legge regionale 25 luglio 2013, n. 17". (10).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sul Titolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 10. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti:

Art. 1

Aiuti agli allevatori

1. Al fine di fronteggiare i danni causati nel corso del 2013 dalla diffusione della febbre catarrale degli ovini (blue tongue), l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere aiuti in favore della aziende dichiarate sede di focolaio dall'autorità sanitaria.

2. Gli aiuti di cui al comma 1 sono finalizzati:

a) alla ricostituzione del patrimonio zootecnico aziendale perduto a causa della malattia;

b) a compensare la riduzione del reddito aziendale conseguente alla diffusione della malattia.

3. Per l'attuazione degli aiuti di cui ai commi 1 e 2 è autorizzata la spesa complessiva di euro 10.000.000.

Emendamento sostitutivo parziale Arbau.

Articolo 1

Al comma 1 dell'art. 1 alle parole "aziende dichiarate in sede di focolaio dall'autorità sanitaria." sono sostituite le parole "aziende operanti in Sardegna". (4)

Emendamento sostitutivo parziale Solinas Antonio - Lotto - Diana Giampaolo.

Articolo 1

Comma 3

L'importo di euro 10.000.000 è sostituito da 20.000.000.

In diminuzione: UPB S01.03.010 SC01.0628 -20.000.000

In aumento: UPB S06.04.006 -20.000.000. (12)

Emendamento aggiuntivo Arbau.

Articolo 1

Al comma 1 dell'art. 1 dopo le parole "Al fine di fronteggiare" sono aggiunte le parole "e limitare". (5)

Emendamento aggiuntivo Arbau.

Articolo 1

"Al comma 2 dell'art. 1 dopo la lettera b) è aggiunta la seguente lettera:

b bis) Alla predisposizione di tutte le misure idonee a fronteggiare la diffusione della malattia." (6)

Emendamento aggiuntivo Steri - Oppi - Cappai - Contu Felice - Artizzu - Tupponi - Obinu - Pitea.

Articolo 1

Dopo l'art. 1 è inserito il seguente art. i bis

Art 1 bis

(Interventi sanitari)

Per rafforzare i azione di prevenzione controllo ed eradicazione della febbre catarrale degli ovini (blue tongue) e autorizzata per l'anno 2013:

a) la spesa di euro 8.000.000 per gli interventi di cui all'art. 2, comma 1, lettere b), e) e d) della legge regionale I 7 novembre 2000, n. 22;

b) la spesa di euro 500.000 per lo svolgimento di attività di monitoraggio, diagnosi di laboratorio e educazione sanitaria. (1).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Cappai. Ne ha facoltà.

Le ricordo che ha a disposizione dieci minuti di tempo.

CAPPAI (U.D.C.-FLI). Anche meno, molto meno, Presidente, anche perché non era mia intenzione intervenire, però stamattina qualche intervento ha suscitato in me perplessità; lo dico con l'amicizia che ho nei confronti dell'onorevole Sabatini. L'onorevole Sabatini ha detto di tutto e di più: che questa maggioranza, ma la Giunta principalmente, è in stato confusionale, che l'intervento è stato poco organico e poco tempestivo. Se da una parte ha ragione, dall'altra gli devo dare senz'altro torto perché la legge c'era e i soldi pure c'erano, però niente ha fatto neanche l'opposizione per accelerare il processo di intervento nei confronti delle aziende colpite dalla malattia. Dico che niente ha fatto, tant'è che la Commissione agricoltura non si è riunita non solo perché eravamo in ferie, ma neanche perché qualche consigliere dell'opposizione ha fatto sì che venisse chiesta la convocazione; infatti una richiesta di convocazione è giunta a tempo scaduto, cioè in zona Cesarini, da parte dei componenti della Commissione agricoltura del centrosinistra.

Non voglio polemizzare con nessuno, però mi sia consentito dire che il mio segretario regionale e collega onorevole Oppi ha spiegato in modo puntuale, preciso, coerente quello che è stato fatto dal 2000 a oggi per cercare di combattere la febbre catarrale ovina, cioè la blue tongue. E' stata investita una montagna di soldi, eppure per anni siamo stati tranquilli, già da allora avevamo detto che non bisognava vivere sonni tranquilli, che bisognava restare all'erta, che bisognava monitorare annualmente la situazione. Avevamo anche indicato delle somme già da allora, ma anche nel 2003, mi dispiace, lo devo dire, ci sono somme stanziate per le quali non è stato speso o impegnato un solo euro, mi riferisco principalmente alla prevenzione. Ci sono dei capitoli di spesa, uno dei quali prevede 1 milione e 400 mila euro per la prevenzione, non è stato impegnato neanche un euro! Un altro ne prevede 200 mila e non è stato impegnato neanche un euro! Quindi, per combattere, per fronteggiare l'urgenza della malattia, fondi a disposizione ce n'erano già.

Il nostro Gruppo ha esaminato con attenzione la settimana scorsa questo disegno di legge e ha predisposto gli emendamenti, ritengo che siano fondati sia nell'importo che nelle finalità che intendono perseguire. Perché? Perché se è vero che da una parte in quest'Aula abbiamo detto che bisogna dare, compresa l'assessore De Francisci, i contributi ai comuni per accelerare il venire incontro alle esigenze degli allevatori, non possiamo non prevedere somme per ristorare i comuni che li anticipano. Infatti la legge numero 22, all'articolo 2, comma 1, prevede tre interventi: il rimborso delle spese sostenute dai comuni e dalle aziende Usl per la distruzione e lo smaltimento degli animali infetti, i costi per le operazioni di disinfezione e disinfestazione sostenute dagli enti locali e dalle aziende Usl e da organismi all'uopo deputati, i costi per la stipula di convenzioni con veterinari coadiutori da impiegare per rafforzare l'azione di prevenzione e di controllo della malattia.

In questi giorni c'è stato un convegno, Assessore, a Sarule, al quale ha partecipato anche qualche ex consigliere regionale. Dico pubblicamente che ognuno di noi, nell'esercizio della propria attività, non può fare solo demagogia! E' calata nel mondo politico, quindi fa la politica nell'interesse della gente, non si può però presentare all'assemblea dicendo solo: "la Giunta Cappellacci non ha fatto niente", "la maggioranza che sostiene Cappellacci ha fatto ancora meno", ma soprattutto non può dire di essere stata l'artefice e la promotrice del primo suggerimento a stare attenti al divulgarsi della malattia, dell'epizoozia. Dico di più. Se, in quell'occasione, la ex consigliera regionale si fosse calata nei veri problemi che affliggono il mondo agricolo in Sardegna, forse avrebbe recuperato più consensi.

Dico questo perché non siamo in un momento di speculazione, siamo in un momento in cui bisogna vedere che cosa c'è da correggere per rilanciare l'agricoltura; il mio Gruppo lo ha fatto presentando gli emendamenti, ma chiedendo anche la discussione in Commissione stasera di una legge da noi predisposta per venire incontro agli agricoltori, con l'esame del debito da parte delle aziende agricole. Ma lo farà ancora di più stasera, in Commissione, chiedendo che venga posta in discussione una legge presentata all'inizio di legislatura che riguarda l'utilizzo dei terreni percorsi dagli incendi. Lo chiederò stasera al Presidente. Un'intera azienda di 1800 capi nel comune di Burcei quest'anno è stata percorsa dall'incendio. Non è rimasto "senza bruciare" un solo palmo di quell'azienda. Mi domando, da consigliere regionale, da amministratore della cosa pubblica, ma soprattutto da legislatore di questa Regione: è ancora possibile che noi non esaminiamo quella proposta di legge, fatta da non so chi, non mi ricordo quando, che vieta il pascolo, che vieta la caccia, che vieta l'edilizia in quelle zone? Dobbiamo porci il problema! Quindi, non è solo la blue tongue, ci sono tanti fattori che affliggono il mondo e il settore agricolo della nostra Regione.

Ecco, liberiamoci dall'appartenenza a destra e a sinistra! Bene ha fatto il collega Arbau a dire che il mondo agricolo, ma soprattutto il mondo dell'allevamento, non ha interesse a vedere se una cosa è proposta dalla destra, dalla sinistra o dal centro; ha interesse a vedere che la gente arrivi a capire che il politico sta attuando il proprio operare nell'interesse della risoluzione di quei problemi. Allora, spogliamoci della nostra appartenenza, non accusiamoci a vicenda perché altrimenti non risolveremo certamente il problema.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Intervengo per aggiungere due rilievi rispetto all'intervento di poc'anzi. Sull'articolo 1, per stare al tema. Credo che sia necessario che noi prendiamo coscienza del fatto che questo provvedimento legislativo non debba creare ulteriori residui. La proposta di portare l'attività istruttoria e anche di erogazione delle somme ai comuni credo che sia una proposta di buon senso; tuttavia direi che è necessario che questo provvedimento legislativo venga utilizzato per fronteggiare l'emergenza e non pensare solo alla fase successiva degli indennizzi. Quindi, provare a limitare il propagarsi della patologia con interventi mirati. Per questo dopo discuteremo anche di alcuni emendamenti con i quali propongo delle iniziative concrete e pratiche.

Approfitto per ringraziare il consigliere Cappai per il complimento e per rassicurarlo che, a Sarule, in buona salsa barbaricina, più che di demagogia, amos allegadu de cosas praticas de campagna, e anche la ex consigliera si è attenuta (visto l'uditorio di pastori e allevatori che voleva conoscere le questioni concrete) a questioni molto pratiche. Con lei ho collaborato anche per la stesura delle interrogazioni e interpellanze presentate a febbraio, a tempo debito, quindi possiamo dire che questo lavoro di sinergia è portato in Consiglio ancora oggi per cercare di trovare le soluzioni.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, metto in votazione l'emendamento numero 4. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 12. E' stata chiesta la votazione nominale.

Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, come ho detto in discussione generale e come è stato detto anche da qualche altro collega, riteniamo che 10 milioni di euro per far fronte all'emergenza che oggi è presente in Sardegna rischiano di essere insufficienti. Le motivazioni che ha portato anche il collega Cappai lo confermano, quindi non si tratta di un emendamento presentato dalla minoranza ma credo che possa riguardare l'intero Consiglio. L'invito è a esprimersi favorevolmente su questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, per quanto riguarda la copertura finanziaria, abbiamo presentato un emendamento sostitutivo totale che aumenta la dotazione anche considerando gli ulteriori interventi che sono previsti agli emendamenti e in particolare all'emendamento aggiuntivo di cui all'articolo 1 bis. Per cui invitiamo il collega a ritirare questo emendamento, altrimenti voteremo contro questo emendamento e a favore dell'emendamento successivo.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 12.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Peru - Planetta - Porcu - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Stocchino - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 65

astenuti 3

maggioranza 33

favorevoli 28

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 5.

Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Ripeto quello che ho detto: non sprechiamo l'occasione per intervenire effettivamente sulla patologia. Stiamo pensando solo ed esclusivamente agli indennizzi mentre abbiamo la necessità di intervenire immediatamente sulla questione per fronteggiare la patologia. Quindi, insisto, a meno che non ci sia qualche intervento della maggioranza che mi spiega per quali motivi ci si voglia opporre a questi emendamenti.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 5, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 6. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2 e dei relativi emendamenti:

Art. 2

Attuazione degli aiuti

1. Le direttive di attuazione degli interventi previsti sono adottate dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

2. Gli aiuti di cui alle lettere a) e b) del comma 2 dell'articolo 1, sono attuati conformemente alle disposizioni regolamentari dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli.

Emendamento sostitutivo parziale Steri - Oppi - Cappai - Contu Felice - Artizzu - Tupponi - Obinu - Pitea

Articolo 2

L'articolo 2 è sostituito dal seguente

Art. 2

(Attuazione degli interventi)

1. Gli aiuti a favore delle aziende agricole di cui al comma 1 che precede sono erogati con il procedimento e le modalità di cui all'art. 7 della legge regionale 17 novembre 2000, n. 22.(2)

Emendamento aggiuntivo Solinas Antonio - Lotto - Diana Giampaolo

Articolo 2

Dopo il comma 1 sono aggiunte le seguenti parole: ", sentita la Commissione agricoltura, che si pronuncia entro sette giorni dalla trasmissione della deliberazione della Giunta regionale." (9)

Emendamento aggiuntivo Arbau - Cuccureddu

Articolo 2

All'articolo 2 è aggiunto il comma 3, con il seguente testo "L'introduzione di animali vivi nel territorio regionale è consentito previo controllo sanitario nelle stalle di sosta autorizzate ai sensi dell'articolo 17 DPR 320/1954, presso il territorio dei comuni della Sardegna sedi di porti ed aeroporti. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale all'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, emana le direttive di attuazione". (8)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale

Articolo 2

Dopo l'articolo 2 è inserito il seguente:

1. Agli oneri di cui all'articolo 3 della legge regionale 26 luglio 2013, n. 17 si provvede mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 10, della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 iscritte in conto dell'UPB S06.03.028 - cap. SC06.0758. (11).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'emendamento numero 2, per il quale è stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 2.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Lunesu ha votato a favore e che il consigliere Cocco Daniele si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Gallus - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.

Rispondono no i consiglieri: Dessì - Greco - Maninchedda - Stocchino.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Arbau - Cocco Daniele - Cugusi - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 62

astenuti 5

maggioranza 32

favorevoli 58

contrari 4

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 9, per il quale è stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 9.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Lotto ha votato a favore e che il consigliere Petrini ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Planetta - Porcu - Sabatini - Sanna Giacomo - Solinas Antonio - Stocchino - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.

Si è astenuta la Presidente Lombardo

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 28

contrari 38

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 8.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non ho obiezioni di sorta, però vorrei anche dire ai colleghi che, se discutiamo e deliberiamo, dobbiamo avere le idee chiare. Qui si è bocciato un emendamento con copertura finanziaria dicendo che ce n'è un altro. E' evidente che la copertura finanziaria a questo punto dell'esame della legge è perlomeno insufficiente oltre che incongrua, si parla di un emendamento che dovrebbe dare copertura che non abbiamo. Su quali basi, noi siamo in grado di dare una valutazione ponderale delle cose che stiamo facendo, se non abbiamo neanche gli emendamenti che ci dovrebbero dare copertura?

PRESIDENTE. L'emendamento numero 7 sostituisce completamente la norma finanziaria.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). E, secondo lei, noi potevamo approvare l'emendamento numero 1 in questa specie senza collegarlo alla copertura finanziaria?

(Interruzione dell'assessore Cherchi)

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Ce n'è un altro presentato dalla Giunta dove fate un'altra variazione al bilancio...sono sempre coperture…

PRESIDENTE. E' una variazione su una norma già fatta dal Consiglio.

Ha domandato di parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Annuncio il ritiro dell'emendamento perché non c'è aria di discutere di cose serie e di programmazione, perché relativamente all'emendamento numero 8 si prevede appunto la costituzione e l'obbligo per coloro che importano... scusate c'è frastuono, est fastidiosu, semus allegande de cosas serias. Vi dicevo che si tratta di obbligare coloro che importano animali vivi ad avere le stalle di sosta nei comuni dove portano questi animali, nei porti e negli aeroporti. Questa è una proposta che sarà molto utile quando riusciremo a lavorare seriamente e a programmare, perché dobbiamo dire a tutti i macellatori della Sardegna che o si fa sistema oppure si gioca a prendere la caviglia, non a giocare sul pallone. Siccome in questo caso, non c'è il clima per ragionare su questioni programmatorie, ritiro l'emendamento numero 8.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 11. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3 e dei relativi emendamenti:

Art. 3

Norma finanziaria

1. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, stimati in euro 10.000.000, si provvede con le variazioni di bilancio di cui al comma 2.

2. Nel bilancio di previsione per gli anni 2013-2015 sono apportate le seguenti variazioni:

In diminuzione

STRATEGIA 08

UPB S08.01.002
Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente
2013 euro 10.000.000

In aumento

STRATEGIA 06

UPB S06.04.006
Agevolazioni alle aziende agricole danneggiate da calamità naturali o avversità atmosferiche
2013 euro 10.000.000.

Emendamento sostitutivo totale Steri - Oppi

Articolo 3

L'articolo 3 è sostituito dal seguente:

Art. 3

(Norma finanziaria)

Agli oneri derivanti dall'attuazione dellla presente legge, valutati in euro 18.500.000 per l'anno 2013, si provvede con le seguenti variazioni nel bilancio della Regione per gli anni 2013-2015:

In aumento

UPB S06.04.006 (Agevolazioni alle aziende agricole danneggiate da calamità naturali o avversità atmosferiche - Parte corrente)

2013 euro 18.000.000

2014

2015

UPB S05.02.001 (Istituto zoo profilattico e osservatorio veterinario - Parte corrente)

2013 euro 500.000

2014

2015

In diminuzione

UPB - S05.01.001 (Spese per il Servizio sanitario regionale - Parte corrente)

2013 euro 17.000.000

2014

2015

UPB S05.02.003 (Profilassi e lotta contro le malattie infettive nel settore zootecnico)

2013 euro 1.500.000

2014

2015 (7)

Emendamento aggiuntivo Steri - Oppi - Cappai - Contu Felice - Artizzu - Tupponi - Obinu - Pitea

Articolo 3

Dopo l'articolo 3 è inserito il seguente articolo 3 bis:

Art. 3 bis

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS). (3).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'emendamento numero 7. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 3.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). La mia iscrizione era sul precedente, non l'ha visto, non succede niente. Ovviamente noi siamo sempre in ristrettezze, stiamo togliendo 17 milioni dalle spese del Servizio sanitario regionale, rispetto alla previsione sarebbe stato utile capire, e lo chiedo all'Assessore, da dove sono stati tolti.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 555.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Espa e Solinas Antonio hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Solinas Antonio - Steri - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.

Si è astenuto il consigliere Corda.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 67

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 67

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del testo unificato: "Interventi per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e allo stalking. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 agosto 2007, n. 8 (Norme per l'istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza)" (225-244/A) delle proposte di legge Greco - Floris Rosanna - De Francisci - Zedda Alessandra - Diana Mario - Sanna Paolo Terzo - Piras - Contu Mariano Ignazio - Murgioni - Locci - Pittalis - Ladu - Lai - Sanjust - Tocco - Campus - Peru - Pitea - Rodin - Stochino - Petrini - Amadu - Bardanzellu - Lunesu: "Misure per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere" (225) e Diana Giampaolo - Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio - Soru: "Misure e strategie programmate per prevenire e contrastare l'insorgenza, la crescita e la diffusione dei comportamenti persecutori indicati con il termine "stalking"" (244)

PRESIDENTE. Ricordo che il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del Testo unificato numero 225-244/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, relatore.

AMADU (P.d.L.), relatore. Presidente, colleghe e colleghi, la proposta che viene oggi all'Aula, debbo fare questa premessa, è un testo frutto di un lavoro, patrimonio di tutta la Commissione e di tutte le forze politiche presenti in Commissione. Questa è una nota politico-istituzionale che devo fare in premessa. La proposta ha preso spunto da due proposte di legge, ha affrontato, attraverso le varie audizioni, tutte le sottolineature necessarie, quindi il testo che arriva vuole porre la Sardegna, la nostra Isola e il Consiglio regionale all'avanguardia nella lotta contro la violenza alle donne. Auspico pertanto, come è anche auspicio di tutta la Commissione, che questa proposta venga approvata al più presto e possa consentire alle realtà presenti nei territori una lotta ancora più incisiva contro la violenza sulle donne.

PRESIDENTE. Ricordo ai consiglieri che intendono parlare che devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Voglio porre in rilievo due questioni fondamentali, molto velocemente, perché capisco che non si voglia perdere tempo su questioni molto importanti! Ci sono due questioni fondamentali, uno è il fatto che i centri antiviolenza vengano gestiti direttamente dal PLUS, ed è la lettera b) del comma 1. L'altra questione è sul numero dei centri antiviolenza e del rischio serio che questi centri antiviolenza vengano a essere moltiplicati solo ed esclusivamente per interessi di bottega.

Quando successivamente discuteremo degli emendamenti, chiederò maggiore attenzione a quest'Aula per cercare di evitare che questa legge, che è meritoria come ha detto il relatore della proposta, porti con sé degli effetti più negativi di quelli che conosciamo.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Greco. Ne ha facoltà.

GRECO (P.d.L.). Presidente, è con profonda soddisfazione che accogliamo l'arrivo in Aula di questo provvedimento fortemente voluto da tutte le forze politiche. Un compiacimento dovuto sia al ruolo che ricopro, in quanto con l'approvazione di questa proposta si colma una lacuna legislativa, sia perché, in quanto donna, sono preoccupata per la recrudescenza dei casi di violenza che purtroppo stanno aumentando in misura esponenziale.

E' compito della politica e delle istituzioni infatti trovare risposte adeguate per contrastare questo fenomeno che purtroppo continua a essere irrisolto nonostante i mutamenti sociali, i diritti acquisiti e le leggi varate, non ultimo il decreto legge numero 93 del 14 agosto 2013 che, per quanto concerne la violenza sulle donne, mira a rendere più incisivi gli strumenti della repressione penale e, per quanto concerne lo stalking, l'ampliamento delle situazioni aggravanti. La discussione oggi in Aula di questo provvedimento rappresenta pertanto una scelta doverosa dettata dalla forte necessità di tutelare i diritti fondamentali della nostra comunità e in modo particolare delle donne.

Vi è in noi la consapevolezza che il numero delle vittime purtroppo è in continua crescita e che le violenze avvengono spesso all'interno delle mura domestiche con conseguenti danni irreparabili non solo per le stesse vittime ma anche per i loro figli. L'adozione di un'adeguata legislazione regionale deve assolvere prima di tutto al difficile compito di promuovere la cultura della non violenza per una società più responsabile e civile. Uno strumento efficace insomma che ampli e rafforzi gli interventi di prevenzione e contrasto alle violenze in tutte le sue estrinsecazioni, attraverso un'alleanza tra istituzioni e società civile al fine di impegnarsi e di contribuire a creare una concezione della vita che rinneghi tutti i comportamenti e tutti gli atti che costituiscono violazione dei diritti della persona sia nel contesto familiare che nel contesto extra familiare.

Una legge questa in discussione da cui si evince un impegno concreto della Regione nel proteggere e garantire una prevenzione contro la violenza. Diversi gli interventi previsti. Primo obiettivo: educare tutti, in particolare i giovani, attraverso attività di carattere educativo e sociale, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e dei mezzi di informazione, volti alla sensibilizzazione e alla denuncia del fenomeno. Di fondamentale importanza è la promozione di interventi volti alla formazione di una cultura del rispetto di genere, come pure attività formative rivolte ai docenti e ai genitori, nonché attività rivolte al miglioramento dell'autostima e all'apprendimento di tecniche di autodifesa. Inoltre attività diretta al potenziamento della sicurezza diurna e notturna nei luoghi a rischio attraverso sistemi di videosorveglianza, infine la creazione di uno sportello anti stalking presso i centri antiviolenza e la costituzione di una rete coordinata dall'Assessorato della sanità.

Auspico pertanto una celere attuazione di questa norma condivisa perché ritenuta necessaria al fine di affrontare con determinazione ed efficacia un fenomeno sempre più allarmante da arginare e ridurre fino a eliminarlo. Grazie per la non attenzione!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Cozzolino. Ne ha facoltà.

COZZOLINO (P.D.). Presidente, sento un brusio, vorrei due minuti di attenzione poi…

Allora per definizione lo stalking è sinonimo di un fatto criminale, un fenomeno sociale, un disagio interiore, un abuso del più forte su chi è indifeso. Una realtà che però può e deve essere cambiata anche grazie alla consapevolezza che chi lo subisce deve denunciare e, soprattutto, alla capacità delle forze dell'ordine preposte a intervenire in tempo. Ma "in tempo" non vuol dire fermare la violenza, vuol dire evitare che nasca, vuol dire prevenzione, proprio grazie a essa si salvano due vite, quella di chi sarà vittima e quella di chi, a causa dei propri disagi, distruggerà se stesso e gli altri.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO

(Segue COZZOLINO.) Questa è una legge importante che ha l'obiettivo di colmare una carenza legislativa attraverso iniziative che danno ampio spazio alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di violenza, attraverso attività formative e informative svolte in collaborazione con le scuole e con i media, dirette, oltre che agli studenti, anche ai docenti e ai genitori nonché promuovere attività volte a migliorare la sicurezza notturna sui luoghi a rischio come parchi e giardini.

La legge prevede anche importanti spazi da destinare alle vittime dello stalking all'interno dei centri antiviolenza e il loro potenziamento rispetto all'ipotesi originaria che prevedeva la creazione di un centro antistalking presso tutte le ASL. All'interno degli sportelli opererà comunque personale disponibile a consulenza per le vittime di violenza o di stalking, che denunceranno e saranno avviati progetti di recupero anche verso gli stalkers, ecco che in questa fase anche le aziende devono subentrare perché purtroppo gli stalkers hanno una patologia psichiatrica o giù di lì, comunque sanitaria.

La posta finanziata in questa legge è di 3,6 milioni di euro in tre anni, può essere un inizio ma servono, ahimè, altri finanziamenti, anche perché dobbiamo continuare a potenziare i due obiettivi che la legge si prefigge: prevenire e contrastare la violenza di genere e lo stalking.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Lunesu. Ne ha facoltà.

LUNESU (Fratelli d'Italia). Presidente, consiglieri e Assessore, il Testo unificato che è arrivato in Aula, dopo un lungo lavoro da parte della Commissione di cui faccio parte, rappresenta sicuramente una legge molto importante in Consiglio regionale, che si appresta mi auguro a votare all'unanimità. La legge regionale numero 8 del 2007 che istituiva i centri antiviolenza è stata finalmente completata con l'inserimento di un fenomeno molto grave in continuo aumento, che è lo stalking, ovvero fare la posta alla preda, mania di persecuzione.

Guarda caso, la preda è quasi sempre la donna alla quale, spesso e volentieri, non viene riservata grande attenzione. Anche all'interno di quest'Aula di recente è stata dimostrata poca sensibilità alle donne, mi riferisco a un episodio vergognoso e cioè a come è stato gestito lo strumento della doppia preferenza di genere per favorire la possibilità di eleggere un maggior numero di donne consigliere regionali. Avrebbe dato questo strumento più forza alla donna, maggiori prospettive, ma tutti i Gruppi, compreso il mio, hanno utilizzato furbizie, voti segreti e accordi sottobanco affinché questo strumento non passasse e penalizzasse ancora una volta noi donne.

Questo non è penalizzante per voi? Noi donne ci sentiamo sovente vittime di una mentalità molto spesso maschilista, cambiate signori uomini! Anche da questi atteggiamenti spesso così chiusi, poco democratici, possono crearsi dei focolai nei quali trovano ospitalità le minacce, le violenze, le molestie.

Ritornando alla legge sullo stalking, vorrei sottolineare che la mia attenzione va soprattutto al recupero degli stalkers, cioè dei persecutori, di quegli uomini, soprattutto uomini: la risocializzazione ha permesso, in questo periodo, dal 2002 sino a oggi, di recuperare 200 stalkers. E' sugli uomini che bisogna lavorare, all'interno delle famiglie, con i nostri mariti, i nostri fratelli, i nostri figli, affinché acquisiscano una diversa mentalità che sia soprattutto fondata sul rispetto.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Stocchino. Ne ha facoltà.

STOCCHINO (Gruppo Misto). L'onorevole Greco, parlando della legge, ha detto una cosa che mi ha colpito moltissimo: dobbiamo cercare di fare in modo che si instilli nella testa di uomini, di donne, della gente, la cultura della non violenza, quindi la cultura della pace. Oggi ho dovuto togliere la sciarpa della pace che ho portato qui dentro e che pensavo potesse essere il segno di un "no" a qualsiasi violenza, quindi anche quella della guerra che in questi giorni sta coinvolgendo e sta sconvolgendo fondamentalmente la vita di un popolo, che è quello siriano, e sta facendo discutere in modo preoccupato le nazioni di tutto il mondo.

Credo che quel simbolo non solo non dovessi toglierlo io ma lo dovesse avere tutto questo Consiglio regionale, anche perché quando parliamo di violenza, violenza sulle donne, violenza di un popolo su un altro, parliamo degli stessi problemi. Che differenza passa dalla violenza dei maschi rispetto al cosiddetto "sesso debole", come è sempre stato considerato il genere femminile, se non la dimostrazione del potere maschile? Che differenza passa attraverso una inconsulta decisione di fare una guerra con prove inesistenti contro un altro popolo, senza pensare che sia fondamentale che questo popolo se si deve liberare lo debba fare dal suo interno e con l'autodeterminazione? Per me, nessuna! Nessuna differenza perché c'è sempre la prevaricazione di chi pensa di essere più forte, di poter decidere che cos'è bene e che cos'è male, di poter decidere se è bene per una donna essere presente in questo Consiglio, se è bene per una donna poter fare la sua vita, quindi poter conoscere altre persone, avere una vita sociale oppure se deve essere per forza sotto il controllo dell'uomo.

Ecco, credo che quello sia uno dei problemi più grossi. Il Papa, che non mi è sicuramente vicino, visto che non sono religioso, ha detto giustamente, in questi giorni, parlando della guerra (come quel bambino della fiaba disse: "Il re è nudo"): "Le guerre si fanno per vendere armi, non per liberare i popoli". Una persona, lontana da me dal punto di vista ideologico, ha avuto la bellissima idea di "denudare il re", di far capire a tanta gente che guarda assente e non dice niente, affermando: "Guardate che le guerre non si fanno per portare la democrazia, guardate che le guerre umanitarie non esistono, guardate che chi perde sono sempre i bambini, i poveri, quelli che non si possono difendere".

Ecco, secondo me, lo stesso ragionamento sta dentro questa legge che io condivido. Un ragionamento che vuole chiudere le donne in casa, che vuole utilizzare le donne come uno strumento di dominio. Credo che questi temi siano gli stessi temi che devono far parte di questo dibattito. Anche perché se è vero che sulla questione femminile tanta è l'ignoranza, mi accorgo, discutendo proprio della guerra, che l'ignoranza è tanta anche in quella direzione. Qualcuno mi diceva: "Ma che cosa te ne frega di parlare di guerra? Tanto è lontana. Il problema della Sardegna non è la guerra, è il lavoro!". Quando passano queste idee, si dimostra che ognuno pensa per sé, che non c'è una comunità che lavora per costruire una società migliore, ma c'è una comunità che lavora per costruirsi fette di recinti di benessere.

Ecco, credo che su questo dovremo ragionare, che su questo deve esserci una presa di coscienza e di posizione di questo Consiglio. La prima presa di coscienza può essere questa legge, è una legge che comunque cerca di tutelare le donne e punisce l'intervento di violenza sulle donne.

Un'altra cosa che noi dovremmo fare, come Consiglio regionale, se riuscissimo a farla a breve non sarebbe una cosa poco saggia, sarebbe schierarsi contro questa guerra, ma non solo contro questa, contro tutte le guerre, perché non c'è pace se c'è qualcuno che decide chi deve avere la libertà, quale deve essere la libertà e in che modo uno deve portare avanti la sua libertà!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lai. Ne ha facoltà.

LAI (P.d.L.). Presidente, colleghe e colleghi, credo che questo progetto di legge rappresenti una conquista per la nostra Isola in termini di civiltà e di armonica convivenza civile. Esiste un trend, sotto gli occhi di tutti, sui media, che riguarda le gravi forme di violenza sia fisica che psicologica della quale sono fatte oggetto le donne nel nostro paese. Essere in Europa per noi significa uniformarci alle società più evolute, in termini di rapporti fra sessi e pari opportunità.

L'intera società si indigna allorquando donne e bambini, ovvero le categorie più indifese, sono oggetto di violenza o prevaricazione di qualsiasi specie in virtù del loro genere o, peggio, di una condizione di subalternità. Ora la tutela delle donne e della loro dignità scritta in una proposta di legge come quella che discutiamo oggi qui è una conquista per tutte le famiglie sarde. La donna è motore di crescita e sviluppo della famiglia, quindi chi, in qualsiasi forma, attacca con violenza sia psicologica che fisica le donne, mina la stessa esistenza delle nostre famiglie e quindi dell'armonia dell'intera società.

Mettere per iscritto questa tutela e difesa dell'integrità psicologica e fisica delle donne è un primo obiettivo da garantire per una società che voglia davvero dirsi civile. Ritengo che il lavoro intenso svolto dalla Commissione diritti civili sia stato proficuo e abbia portato elementi innovativi di portata straordinaria, come dimostra la previsione di utilizzo, all'interno degli sportelli antistalking, di personale con competenze specifiche volte a garantire assistenza psicologica e legale alle vittime in sinergia con i centri antiviolenza.

Nella vita ho fatto il ginecologo e posso dire che gli aspetti relativi al primo approccio della donna o del minore, che hanno subito violenza, è un aspetto di altissima valenza sotto il profilo dell'emotività, della psicologia e della fragilità del soggetto interessato. Sono aspetti questi che richiedono e richiederebbero ulteriori elementi e approfondimenti e l'adozione anche di ulteriori misure, naturalmente mi rivolgo alla sensibilità dell'Assessore, per quella che proprio è l'attenzione particolare al primo approccio del soggetto interessato, a questi momenti, a un pronto soccorso, una struttura in particolare del sistema sanitario nazionale.

Mi sembra che il ruolo posto in capo alla Regione circa il coordinamento, la prevenzione e il contrasto della violenza in tutti i suoi generi, avvalendosi delle scuole e dei media, rappresenti la volontà certa e definita che l'attuale classe politica dirigente ha fatto proprio il problema e ha iniziato una nuova era nel rispetto della dignità umana delle donne e di tutte le vittime della violenza di genere. Benissimo inoltre la creazione della rete antiviolenza coordinata dall'Assessore della sanità, che potrà svolgere un ruolo di sintesi molto positivo.

Come legislatori abbiamo l'obbligo morale di ricordare sempre la necessità di indignarsi davanti al male fatto alle donne e di non lasciare mai in alcun caso alcun motivo di giustificazione, neppure quando tali forme di violenza germinano in nuclei familiari di origine e cultura diverse dalla nostra. Dimostriamo quindi nei fatti, come legislatori e rappresentanti politici, con l'approvazione di una legge importante come questa, che siamo capaci anche noi di voler cambiare una forma negativa di esistenza che mina l'intera società, quella della violenza di genere e dello stalking, abuso insopportabile nei riguardi delle donne che danno la vita e salvaguardano la famiglia.

Questa legge sia per noi l'inizio di una concezione nuova e avanzata che pone, al centro e alla base della convivenza civile, il rispetto e l'impegno costante a difesa della dignità e dell'integrità delle donne e di tutte le categorie deboli o fragili della nostra società. E' la nostra occasione di cambiamento e non possiamo perderla.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO

(Segue LAI.) L'universo femminile merita tutto il nostro rispetto e la nostra attenzione, soprattutto quando viene offeso da comportamenti che sono e devono essere considerati fuori dalla nostra storia e dalla nostra cultura. Come uomini politici non dobbiamo mai smettere di essere consapevoli dell'estrema gravità dell'intera tematica che riguarda la violenza sulle donne. Chiudo rivolgendo un appello a tutti i colleghi: "Dipende anche da noi se le donne di domani, spesso nostre figlie, avranno tutelata e garantita la loro dignità, autonomia e indipendenza, né più e né meno come già accade da decenni nelle parti più avanzate e progredite del mondo".

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, insieme ai colleghi del PD, abbiamo già da tempo presentato una delle due proposte di legge che è stata oggetto di un importante lavoro svolto dalla Commissione, di cui oggi ha dato conto il presidente Amadu. Intervengo per pochissimi secondi proprio per apprezzare questo lavoro, ringraziare il Presidente, ringraziare tutti i colleghi. Credo che oggi il Consiglio approverà una legge molto importante che affronta un dramma sociale, perché questa deve essere la valenza e questa mi pare sia stata la costante che ha accompagnato i lavori della Commissione in questi mesi appena trascorsi. E' una legge innovativa. Senza alcuna piaggeria, mi pare di poter dire che sia probabilmente una delle norme più all'avanguardia nel panorama nazionale; certo non c'è da essere molto soddisfatti perché a tutti avrebbe fatto piacere non doversi occupare di problemi e drammi come questi. Avremmo avuto certamente maggiore soddisfazione se, anche in Sardegna, non fossimo stati costretti dai troppi casi che si sono verificati in questi anni, e li conosciamo perché negli ultimi anni si è presa coscienza e si denunciano, ma sappiamo bene che sono tanti quelli che non vengono denunciati quindi il fenomeno è ben più ampio di quello che è risaputo sia da noi che dalle forze dell'ordine. Noi speriamo e auspichiamo che questa legge aiuti anche a far emergere la reale dimensione di questo dramma sociale.

Concludo, annunciando ovviamente il voto favorevole del Partito Democratico e ringraziando ancora una volta i colleghi della Commissione che hanno svolto davvero un lavoro importante.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame del titolo.

(Si riporta di seguito il testo del titolo:

Titolo: Interventi per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e allo stalking. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 agosto 2007, n. 8 (Norme per l'istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza) .)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sul Titolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Integrazione all'articolo 1 della legge regionale n. 8 del 2007

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 1 della legge regionale 7 agosto 2007, n. 8 (Norme per l'istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza), è inserito il seguente:

"2 bis. La Regione pone in essere misure e strategie programmate atte a prevenire e contrastare l'insorgenza, la crescita e la diffusione di comportamenti persecutori indicati con il termine "stalking" così come definito ai sensi della normativa vigente.". .)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Modifiche e integrazioni all'articolo 2 della legge regionale n. 8 del 2007

1. All'articolo 2 della legge regionale n. 8 del 2007 sono apportate le seguenti modifiche:

a) il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. La Regione, ai sensi della legge 4 aprile 2001, n. 154 (Misure contro la violenza nelle relazioni familiari), e della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), promuove e coordina iniziative per prevenire e contrastare la violenza di genere intervenendo con azioni efficaci contro la violenza sessuale, fisica, psicologica o economica, i maltrattamenti, le molestie i comportamenti configuranti lo stalking e i ricatti a sfondo sessuale e non, in tutti gli ambiti sociali, a partire da quello familiare.";

b) dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:

"1 bis. La Regione interviene con misure rivolte alla tutela e alla solidarietà alle vittime delle violenze e sostiene percorsi di elaborazione culturale, informazione e sensibilizzazione sul fenomeno.";

c) nel comma 2 dopo le parole "violenza sulle donne e i minori" sono aggiunte le seguenti: "o il contrasto allo stalking".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Attività di prevenzione e di informazione

1. Dopo l'articolo 2 della legge regionale n. 8 del 2007 è inserito il seguente:

"Art. 2 bis (Attività di prevenzione e di informazione)

1. La Regione promuove le finalità di cui all'articolo 2 attraverso:

a) attività di carattere educativo - sociale, svolte mediante programmi divulgativi della cultura della legalità e del rispetto dei diritti attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e dei mezzi di informazione, volte alla sensibilizzazione e denuncia del fenomeno della violenza sessuale nei confronti delle donne;

b) attività formative di educazione al rispetto dell'altro rivolte anche a docenti e genitori, finalizzate alla prevenzione di ogni forma di violenza e al superamento degli stereotipi di genere nonché all'acquisizione di capacità relazionali dirette al miglioramento dell'autostima e di apprendimento di tecniche di autodifesa per prevenire e contrastare ogni forma e grado di violenza nei confronti delle donne;

c) attività dirette al potenziamento della sicurezza diurna e notturna di parchi, giardini e luoghi a rischio di violenza sessuale mediante sistemi di videosorveglianza, illuminazione, telesoccorso e, in generale, l'utilizzo di nuove tecnologie volte ad esercitare efficaci forme di controllo nelle aree a rischio di violenza sessuale;

d) attività dirette alla diffusione di informazioni sul fenomeno dello stalking e a prevenirne l'insorgenza.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4 e dei relativi emendamenti:

Art. 4

Modifiche all'articolo 3 della legge regionale n. 8 del 2007

1. All'articolo 3 della legge regionale n. 8 del 2007 sono apportate le seguenti modifiche:

a) dopo il comma 1 è inserito il seguente:

"1 bis. I centri antiviolenza si dotano di appositi sportelli per l'assistenza e il supporto alle vittime di stalking";

b) nel comma 2 dopo le parole "case di accoglienza" sono inserite le seguenti: "sono promossi nell'ambito del sistema integrato dei servizi alla persona di cui alla legge regionale n. 23 del 2005";

c) nel comma 3 dopo le parole "o di cittadinanza" sono aggiunte le seguenti: "nonché le vittime di stalking.";

d) nel comma 4 l'ultimo periodo è sostituito dal seguente: "i centri e le case garantiscono l'anonimato salvo diversa decisione della vittima.".

Emendamento soppressivo parziale Arbau - Cuccureddu

Articolo 4

Al comma 1, il testo di cui alla lettera b è soppresso. (1)

Emendamento soppressivo parziale Giunta regionale

Articolo 4

La lettera b) del comma 1 dell'articolo 4 è soppressa. (4)

Emendamento sostitutivo parziale Arbau - Cuccureddu

Articolo 4

Al comma 1, lettera a, la parte "1 bis. I centri antiviolenza" è sostituita dal seguente testo: "1 bis. Gli otto centri antiviolenza riconosciuti dalla Regione autonoma della Sardegna". (2).)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, relatore.

AMADU (P.d.L.), relatore. Presidente, esprimo parere favorevole per gli emendamenti numero 1 e numero 4, che sono uguali. Poiché mi è stato preannunciato che l'emendamento numero 2 sarà ritirato, vorrei sapere dal collega Arbau se conferma questa sua idea.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Annuncio, appunto, il ritiro dell'emendamento numero 2 e dichiaro di ritenermi soddisfatto per il fatto che la Giunta e anche il relatore, in Aula, colgano l'idea di sopprimere la lettera b) dell'articolo 4.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare sugli emendamenti numero 1 e numero 4, li metto in votazione. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Modifiche all'articolo 4 della legge regionale n. 8 del 2007

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 4 della legge regionale n. 8 del 2007 sono aggiunti i seguenti:

"2 bis. Gli sportelli anti stalking si avvalgono di personale altamente specializzato e operano in stretto coordinamento con il centro antiviolenza ponendo in essere attività finalizzate a:

a) fornire la consulenza legale;

b) garantire l'assistenza psicologica a favore delle vittime.

2 ter. I centri antiviolenza possono avviare dei progetti finalizzati alla prevenzione e al recupero degli autori degli atti di violenza di genere e di stalking.

2 quater. I centri antiviolenza si raccordano con le competenti strutture del servizio sanitario regionale nel caso in cui si reputi necessario un intervento di tipo sanitario sull'autore dell'atto di violenza." .)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Rete antiviolenza e protocolli operativi

1. Dopo l'articolo 4 della legge regionale n. 8 del 2007 è inserito il seguente:

"Art. 4 bis (Rete antiviolenza e protocolli operativi)

1. La Regione promuove l'istituzione di una rete antiviolenza costituita da enti pubblici, istituzioni scolastiche, forze dell'ordine, autorità giudiziaria, centri antiviolenza, centri di ascolto e ogni altro soggetto che opera nel campo della tutela delle vittime di violenza e di stalking.

2. La rete antiviolenza è sede di dialogo, di confronto e di scambio di buone pratiche tra i soggetti di cui al comma 1 in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e allo stalking e mira a garantire l'omogeneità degli interventi nel territorio regionale e il coordinamento tra le istituzioni pubbliche e private che operano nel settore.

3. La rete è coordinata dall''Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale che mette a disposizione le strutture ed il personale per l'espletamento dei compiti previsti dal presente articolo.

4. La Regione promuove la sottoscrizione di appositi protocolli operativi per la disciplina di procedure uniformi di accoglienza e presa in carico in emergenza delle vittime di violenza e di stalking prevedendo un percorso assistenziale e curativo protetto ed individualizzato e che preveda la partecipazione attiva di tutti i soggetti che partecipano alla rete." .)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

Integrazioni all'articolo 5 della legge regionale n. 8 del 2007

1. Dopo la lettera a) del comma 2 è inserita la seguente:

"a bis) costituire un luogo sicuro in presenza di azioni persecutorie rientranti nella fattispecie dello stalking;".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:

Art. 8

Integrazione all'articolo 6 della legge regionale n. 8 del 2007

1. Nel comma 1 dopo le parole " progetto antiviolenza" sono aggiunte le seguenti: "e antistalking".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:

Art. 9

Integrazione all'articolo 8 della legge regionale n. 8 del 2007

1. Nel comma 1 dopo le parole "fisici o psicologici" sono aggiunte le seguenti: "nonché di stalking".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 10:

Art. 10

Formazione

1. Dopo l'articolo 8 della legge regionale n. 8 del 2007 è inserito il seguente:

"Art. 8 bis (Formazione)

1. La Regione promuove la formazione di coloro che a vario titolo operano nel settore della violenza sulle donne e dello stalking in modo da assicurare una preparazione specifica e omogenea per gestire in maniera adeguata il rapporto con la vittima della violenza dal primo contatto, all'informazione e all'assistenza in ogni fase del percorso di recupero.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 11.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11:

Art. 11

Modifiche all'articolo 10 della legge regionale n. 8 del 2007

1. Nel comma 1 la parola "comunitarie" è sostituita dalla parola "europee".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 12.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12:

Art. 12

Integrazioni all'articolo 11 della legge regionale n. 8 del 2007

1. Nel comma 2 dopo le parole "violenza contro le donne" sono aggiunte le seguenti: "nonché dello stalking".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 13, al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 13 e del relativo emendamento:

Art. 13

Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge sono valutati in euro 600.000 per l'anno 2012 e in euro 1.500.000 per gli anni successivi.

2. Nel bilancio della Regione per gli anni 2012-2014 sono apportate le seguenti variazioni:

In aumento

UPB S05.03.009

2012 euro 600.000

2013 euro 1.500.000

2014 euro 1.500.000

In diminuzione

UPB S08.02.002

2012 euro 600.000

2013 euro 1.500.000

2014 euro 1.500.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2) della tabella A della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012).

3. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge si fa fronte con le suddette UPB del bilancio della Regione per gli anni 2012-2014 e con quelle corrispondenti dei bilanci successivi.

Emendamento sostitutivo totale Amadu - Locci - Lunesu - Greco - Manca - Maninchedda - Floris Vincenzo

Articolo 13

L'articolo 13 è sostituito dal seguente:

Art. 13

"1. Gli oneri previsti dall'attuazione della presente legge, valutati in euro 500.000 annui a decorrere dall'anno 2013, fanno carico alle risorse già stanziate per gli interventi dì cui alla legge regionale L.R. 7 agosto 2007, n 8 e iscritte in conto dell'UPB S05.03.009 (Interventi vari nel settore socio assistenziale - Parte corrente) del bilancio della Regione per gli anni 2013-2015 e su quelle corrispondenti dei bilanci per gli anni successivi." (3).)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, relatore.

AMADU (P.d.L.), relatore. Presidente, intervengo solo per chiarire ai colleghi che l'emendamento numero 3 non tende a ridurre la disponibilità finanziaria a favore dell'iniziativa legislativa ma tende a rimettere a punto e a fissare le disponibilità necessarie per evitare i residui passivi. Poi si sa che, con la legge, se approvata, annualmente, a regime, il Consiglio deciderà la posta necessaria.

PRESIDENTE. Il parere sull'emendamento ovviamente è favorevole.

La Giunta esprime parere conforme?

Ha domandato di parlare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Ne ha facoltà.

DE FRANCISCI (P.d.L.), Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Presidente, chiedo un paio di minuti di sospensione.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 19, viene ripresa alle ore 13 e 22.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'emendamento numero 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 14.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14:

Art. 14

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS). .)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del testo unificato numero 225-244/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cocco Daniele, Meloni Valerio, Milia, Sanna Giacomo e Stochino hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Mariano - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Milia - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pisano - Porcu - Rassu - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Solinas Antonio - Steri - Stocchino - Stochino - Tocco - Zedda - Zuncheddu.

Risponde no il consigliere Tupponi.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 58

maggioranza 30

favorevoli 57

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio verrà convocato a domicilio.

La seduta è tolta alle ore 13 e 23.



Allegati seduta

isposte scritte a interrogazioni

Risposta scritta dell'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport all'interrogazione MORICONI sulla necessità che la Regione disponga tutti i provvedimenti utili finalizzati al restauro del sito archeologico di Nora e a contrastare l'erosione della costa prospiciente il sito. (627)

In riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto si fa presente che il servizio Beni culturali non ha competenza diretta su interventi correlati all'interrogazione di cui sopra, ma al contempo evidenzia che presso il Comune di Pula, ed in particolare sull'area archeologica di Nora, risultano attualmente in corso molteplici interventi volti alla valorizzazione e alla sistemazione del sito.

Alcuni degli interventi finanziati coinvolgono beni che pur non risultando ricompresi all'interno dell'area archeologica contribuiscono comunque alla valorizzazione dell'intera area archeologica, come ad esempio l'ampliamento del museo archeologico "Patroni" il cui intervento è finanziato con un importo di euro 2.089.620,42.

A favore del Comune di Pula risultano diversi interventi finanziati il cui ammontare complessivo supera i nove milioni di euro. Tra gli interventi più consistenti troviamo:

1. "Valorizzazione e sistemazione del parco archeologico di Nora, Sant'Efisio e dei quattro mari" il cui importo complessivo di euro 4.650.692,81 di cui euro 166.000 circa certificati sul PO FESR 2000-2006, i restanti euro 4.484.072,57 a valere su fondi PO FESR 2007-2013 è finalizzato alla realizzazione di cinque interventi che vanno dalla sistemazione dell'area destinata alla sosta di auto e pullman gran turismo, passando poi alla sistemazione della pavimentazione e arredo della piazza Anfiteatro, all'allestimento di un box office-biglietteria, bar e servizi igienici, sostituzione delle vecchie passerelle con l'allestimento di nuovi percorsi coadiuvati da totem illustrativi e antenne wi-fi sino ad arrivare alla ristrutturazione del vecchio edificio fronte mare rendendolo idoneo ad ospitare nuovi spazi per le prime lavorazioni sui reperti. A tutt'oggi sull'intervento risultano effettuati pagamenti per l'85 per cento dell'intero importo cofinanziato;

2. "Interventi relativi al Parco archeologico di Nora, Sant'Efisio e dei quattro mari". PIA CA07-Sud-Ovest finanziato complessivamente con euro 4.181.673 ripartito sulle tre annualità 2004, 2005 e 2006, volti alla sistemazione dell'area archeologica del santuario campestre di Sant'Efisio, al restauro dei mosaici e dei monumenti, al completamento degli scavi e al restauro e al consolidamento strutturale delle murature romane nonché all'ampliamento del museo Patroni già citato precedentemente.

Anche gli altri interventi se pur di più modesta entità riguardano comunque opere volte alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio archeologico esistente a Nora. A titolo esemplificativo possiamo ricordare i lavori di "restauro, manutenzione e messa in sicurezza della Torre di Coltellazzo (euro 98.000 pari al 70 per cento dell'importo complessivo. Contributi l.r. 14/2006) così pure i lavori per la "realizzazione di una struttura leggera amovibile nel Teatro di Nora" (euro 603.791,48 di cui euro 464.811,21 fondi POR Sardegna 2000-2006 - Misura 2.3, e euro 138:980,27 fondi bilancio Comune di Pula).

Coscienti della gravosa situazione in cui versa tutto il litorale della penisola dì Nora rammentiamo che non essendo titolari di tale patrimonio non abbiamo modo di interferire sulle scelte decisionali altrui, salvo consigliare, come già fatto in precedenti incontri con l'Amministrazione locale, di attivare al più presto tutte le azioni necessarie alla protezione e salvaguardia di quelle che sono le fondamenta dell'immenso patrimonio esistente, rivolgendosi però alle autorità competenti in materia di difesa ambientale e tutela del territorio.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione LOTTO, MELONI Valerio, MANCA, BRUNO sul programma di risanamento e rilancio dell'attività della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. (930)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto si rappresenta quanto segue.

L'articolo 44, comma 9 della legge regionale n. 23 del 23 dicembre 2005 "Sistema integrato dei servizi alla persona. Abrogazione della legge regionale n. 4 del 1988 Riordino delle funzioni socio-assistenziali", nell'ambito del processo di trasformazione delle IPAB, dispone che "le aziende pubbliche di servizi alla persona e le associazioni e fondazioni di diritto privato che operano nel campo dei servizi sociali e sociosanitari partecipano alla programmazione ed alla gestione dei servizi sociali e sanitari secondo quanto previsto negli strumenti della programmazione regionale e locale".

La legge finanziaria 2012 ha autorizzato la spesa di 25 milioni di euro a favore dell'IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe per il risanamento dei debiti relativi al personale e per la successiva trasformazione in Azienda pubblica di servizi alla persona San Giovanni Battista di Ploaghe, inserendo le relative risorse nella UPB S05.01.001 di competenza della Direzione generale della sanità.

La futura ASP parteciperà, dunque, alla programmazione ed alla gestione dei servizi sociali e sanitari secondo quanto previsto negli strumenti della programmazione regionale e locale.

Con decreto assessoriale n. 37 del 3 luglio 2012 è stato istituito un tavolo tecnico con il compito di esaminare e valutare il piano di risanamento e rilancio delle attività per la trasformazione in ASP dell'IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, presentato dal precedente commissario straordinario nominato con DPGR n. 78 del 3 maggio 2012.

Poiché l'IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe svolge prevalentemente attività ed eroga servizi di tipo sociosanitario sulla base di contratti stipulati con il servizio sanitario regionale, nella composizione del tavolo tecnico è stata assicurata la presenza di rappresentanti della Direzione generale della sanità competente per gli aspetti relativi alla programmazione sanitaria, e di rappresentanti della Direzione generale delle politiche sociali in capo alla quale è il procedimento amministrativo di trasformazione delle IPAB.

Il tavolo tecnico ha inoltre il compito di prospettare il ruolo che la futura ASP San Giovanni Battista di Ploaghe potrà svolgere nella programmazione e gestione dei servizi sociosanitari, come previsto dalla l.r. 23 del 2005, articolo 44, comma 9, così da assicurare, una volta risanati i debiti relativi al personale, il rilancio della struttura e garantire la prosecuzione dell'attività di assistenza nel territorio.

Non appena il Consiglio regionale licenzierà la norma relativa all'estinzione delle IPAB e la conseguente trasformazione ASP, si procederà con gli atti conseguenti.

Risposta scritta dell'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport all'interrogazione SABATINI sulla situazione delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari nell'Isola e sulla disparità di trattamento tra i due poli SBN della Sardegna. (1029)

Lo scrivente Assessore informa il Consigliere interrogante quanto segue:

- il Servizio bibliotecario nazionale (SBN) è stato istituito a seguito di un protocollo di intesa sottoscritto il 30.05.1984 tra il Ministero per i beni e le attività culturali (MIBAC) e le regioni. La Regione autonoma della Sardegna ha recepito tale protocollo in data 21.06.1988 con delibera di Giunta regionale n. 26/91 e ha aderito al progetto SBN mediante convenzione con il MIBAC in data 16.05.1989, con la quale si è impegnata alla diffusione del SBN sul territorio regionale, a provvedere al reperimento di finanziamenti per la sua attivazione e definire l'organizzazione sul proprio territorio dei servizi bibliotecari in relazione a SBN. E' stato, quindi, costituito il Polo SBN CAG a cui oggi partecipano 252 biblioteche di varia titolarità istituzionale che implementano un catalogo on line di oltre tre milioni di documenti;

- il Comitato nazionale SBN, con delibera del 12 dicembre 1996, ha avviato il progetto "Evoluzione dell'indice SBN" che prevede, tra l'altro, l'apertura del data base SBN a diversi applicativi gestionali compatibili con il protocollo SBN-MARC. Tra questi, il software TLM 4.0 dell'azienda SoSeBi che ha conseguito la certificazione di conformità al protocollo SBN-MARC a livello 4 il 05.08.2011;

- il Sistema bibliotecario Joyce Lussu di Ussana, che ha in dotazione una struttura informatica che attualmente permette l'adesione di massimo ottanta biblioteche, nel febbraio 2010 ha inoltrato una richiesta di costituzione di un nuovo Polo SBN con l'utilizzo del software SoSeBi TLM 4;

- coerentemente a quanto contenuto nella delibera di Giunta regionale 40/14 del 16 novembre 2010, in riscontro alla richiesta di parere da parte dell'Istituto centrale per il Catalogo unico del MIBAC (ICCU), nel febbraio 2012 questo Servizio ha espresso il proprio nulla osta alla costituzione di un nuovo Polo SBN, come peraltro accordato successivamente al Sistema bibliotecario Anglona-Gallura che utilizza il software CDS-SIS;

- il Polo SBN USS, composto ad oggi da venti biblioteche, è stato costituito nel mese di maggio 2012 a seguito di convenzione tra il MIBAC e il Comune di Ussana, ente capofila del Sistema bibliotecario Joyce Lussu;

- le risorse programmate nell'esercizio finanziario 2012 per il Polo SBN CAG erano finalizzate al mantenimento dei servizi e all'adeguamento dell'applicativo di Polo al protocollo SBN-MARC. L'intervento si è reso indispensabile e indifferibile a seguito della comunicazione inviata a fine marzo 2012 dall'ICCU sulla dismissione del protocollo di colloquio SBN dal 31.12.2012, invitando all'adeguamento degli applicativi al protocollo SBN-MARC;

- si evidenzia che la gestione di un Polo non si esaurisce solo nell'aspetto informatico ma deve garantire con personale strutturato e professionalizzato, un alto livello di qualità delle notizie bibliografiche e dei servizi connessi, sempre più importanti in un ambito di cooperazione così vasto come SBN, una rete di ottantatré Poli che comprendono circa cinquemila biblioteche. Il gruppo di coordinamento del Polo SBN CAG è formato da personale di ruolo della Regione che si avvale della collaborazione del personale delle strutture cooperanti, come il Sistema bibliotecario d'ateneo dell'Università di Cagliari e le biblioteche ministeriali, per la gestione biblioteconomica e l'organizzazione dei servizi. Si rileva che il personale del Sistema Joyce Lussu è prevalentemente esternalizzato, al pari di altri sistemi bibliotecari che hanno manifestato il loro interesse all'adesione al nuovo Polo, ed il relativo costo è da anni quasi totalmente sostenuto dalla Regione con contributi erogati in base alla l.r. 14/2006, articolo 21, comma 2, lettera f).

Chiariti alcuni aspetti generali, si forniscono, di seguito, elementi di risposta sui singoli punti dell'interrogazione.

Punto 1)

Come mai per il Polo SBN USS non sia stato previsto alcun contributo regionale.

Si rammenta, come dettagliato in premessa, che il Polo USS è stato istituito nel maggio 2012 e che sul bilancio regionale del passato esercizio finanziario non vi era disponibilità di risorge da destinare ad un adeguato intervento finanziario finalizzato all'ingresso e al mantenimento nel nuovo Polo SBN delle biblioteche interessate.

Punto2)

Se non si ritenga opportuno, vista la disparità di trattamento tra i due poli SBN, porre in essere tutte le pratiche per finanziare la rete SBN regionale USS, permettendo così alle biblioteche sarde che utilizzano software So.Se.Bi. di partecipare alla rete nazionale SBN e ai cittadini di usufruire di un servizio più completo.

La diffusione del Servizio bibliotecario nazionale sul territorio regionale può senza dubbio contribuire ad un miglioramento degli standard dei servizi bibliotecari erogati alla comunità.

Qualora sul bilancio regionale 2013, in corso di predisposizione, si reperissero le somme necessarie, l'Assessorato valuterà i possibili interventi e avvierà le indispensabili interlocuzioni istituzionali con gli enti interessati anche al fine di acquisire una più dettagliata analisi dei costi e delle spese da sostenere per l'espansione e il mantenimento del Polo USS.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione COCCO Daniele Secondo sulla mancata nomina del direttore di distretto dell'Ospedale di Ozieri. (1036)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto, dagli elementi acquisiti presso la Direzione generale della ASL 1 di Sassari, si rappresenta che con deliberazione del Direttore generale di quest'ultima, n. 181 del 12.03.2013, sono stati ratificati i verbali della Commissione esaminatrice relativa all'Avviso interno per titoli e colloquio per la Direzione del Distretto di Sassari-Alghero-Ozieri ed è stato contestualmente conferito l'incarico della Direzione del Distretto di Ozieri al dottor Antonio Saba a decorrere dal 12.03.2013.

Risposta scritta dell'Assessore dell'industria all'interrogazione AGUS - CUCCU per conoscere quali atti intenda adottare nell'immediato per consentire il rilancio della Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione in concordato preventivo nelle more dell'approvazione della proposta di legge n. 517 (Autorizzazione alla partecipazione del rilancio della Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione in concordato preventivo - Intervento finanziario della SFIRS Spa). (1142)

In riferimento all'interrogazione in oggetto, considerata la nota esplicativa del 02.08.2013 elaborata da parte del Servizio per le politiche dello sviluppo industriale di questo Assessorato, si rappresentano i seguenti elementi di risposta.

Successivamente all'approvazione della legge regionale n. 2 del 7 gennaio 2012 "Autorizzazione alla partecipazione del rilancio della Keller Elettromeccanica Spa - Intervento finanziario della SFIRS Spa", la Keller Elettromeccanica SpA ha inoltrato istanza di concordato preventivo ai Tribunale di Cagliari che ad agosto 2012 ha dichiarato aperta la procedura concorsuale.

Nell'ambito di tate procedura, la Keller Spa ha avviato diverse trattative con alcuni gruppi industriali che hanno manifestato l'interesse per la gestione e l'acquisizione del ramo d'azienda di Villacidro. Le trattative si sono concluse con l'offerta d'acquisto da parte della Moltonway Limited, società di diritto irlandese partner del gruppo indiano Jessop Group (Ruia Group).

Il Tribunale di Cagliari ha autorizzato la Keller Elettromeccanica Spa a sottoscrivere un contratto di affitto di ramo d'azienda e un contratto di locazione dei relativi immobili strumentali con la società New Sardinain Railway Srl, interamente partecipata dalla Moltonway Limited. Con la stipula dei contratti avvenuta a febbraio 2013 la New Sardinian Railway Srl è subentrata nelle commesse della Keller compresa quella sottoscritta con la società egiziana Semaf Company che era in procinto di essere revocata.

Contemporaneamente la New Sardinian Railway Srl ha formalizzato alla Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione due offerte irrevocabili d'acquisto, alla scadenza pattuita del contratto d'affitto del ramo d'azienda e alla scadenza del contratto di locazione degli immobili strumentali dello stesso stabilimento.

In data 10 luglio 2013, i giudici dalla Sezione fallimenti del Tribunale di Cagliari, mantenendo in piedi il concordato preventivo, hanno di fatto dato il via libera alla procedura di vendita del ramo d'azienda alla Ruia Group attraverso le controllate "Moltonway Limited" e "Jessop Group". Il collegio giudicante si è comunque riservato di fissare l'adunanza di creditori "non privilegiati" il prossimo settembre, per la loro approvazione alla vendita del ramo aziendale.

Successivamente con l'approvazione dell'articolo 2 della legge regionale n. 18 del 26 luglio 2013, il Consiglio regionale ha autorizzato la SFIRS Spa a sottoscrivere e concedere in leasing azionario le azioni del capitale sociale della New Sardinian Railway Srl di Villacidio, in corso di trasformazione in società per azioni.

L'intervento finanziario della SFIRS è determinato in un ammontare complessivo di 4 milioni di euro, da notificarsi a cura del Presidente della Regione, ai sensi degli articoli 107, 108 e 109 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, alla Commissione europea.

Il programma operativo, in ordine alle modalità della costituzione e della capitalizzazione della nuova impresa, prevede l'aumento del capitale sociale di New Sardinaian Railway Srl dagli attuali euro 10.000 fino a euro 10.000.000 con la trasformazione della società a responsabilità limitata in società per azioni, con potenziale sottoscrizione e contestuale concessione in leasing azionario delle azioni da parte della SFIRS entro una quota massima del 40 per cento del capitale sociale, da liberare in funzione del fabbisogno finanziario connesso all'investimento e proporzionalmente alle sottoscrizioni e liberazioni effettuate dagli altri soci.

Contestualmente è previsto l'affitto del ramo d'azienda di Villacidro e la locazione dei relativi immobili strumentali di proprietà della Keller Elettromeccanica Spa in liquidazione in concordato preventivo, per un periodo non inferiore a ventiquattro mesi a fronte di canoni annui già definiti, con al termine un'opzione irrevocabile di acquisto che diventa efficace a seguito dell'omologazione del concordato preventivo o a seguito di specifica autorizzazione degli organi della procedura. L'operazione di aumento del capitale sociale attraverso il contratto di leasing finanziario in azioni, sarà comunque oggetto di specifiche pattuizioni, coerenti con il "principio dell'investitore privato in un'economia di mercato" (cosiddetto PIEM).

Si prevede che i dipendenti della Keller Elettromeccanica Spa vengano gradualmente riassorbiti da parte della New Sardinian Railway, con eventuale accrescimento del personale in ragione del concretizzarsi delle prospettive industriali e commerciali previste dal piano industriale.

Si fa presente, infine, che la Commissione europea, con decisione n. C(2011) 6044 del 25 agosto 2011 ha autorizzato alla Keller Elettromeccanica Spa un "aiuto di Stato per la ristrutturazione", n. SA32770(2011/N), consistente in una garanzia di Stato su affidamenti bancari accordati da banche private per un importo di 15 milioni di euro per una durata di tre anni dal momento della sua concessione.

Secondo l'impegno sottoscritto dalle autorità italiane, i crediti, di cui devono ancora essere definite le condizioni specifiche, a norma delle pertinenti disposizioni nazionali (Criteri e modalità di funzionamento del Fondo per il finanziamento degli interventi consentiti dagli orientamenti UE sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, ai sensi del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, del Ministero dello sviluppo economico) saranno accordati ad un tasso d'interesse comparabile a quelli applicati ai mutui a favore delle imprese non in difficoltà e, in ogni caso, a un tasso EURIBOR a un anno maggiorato di almeno 100 punti base.

Tale prescrizione appare coerente con il "principio dell'investitore privato in un'economia di mercato" (cosiddetto PIEM) previsto per l'intervento SFIRS Spa.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione TUPPONI - STERI sulla programmazione e l'attivazione di residenze sanitarie assistenziali (RSA) nella Provincia di Nuoro. (1145)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso il competente Servizio di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.

1) Con atto di programmazione della Giunta regionale n. 42/3 del 20.10.2011 "Programmazione risorse a valere sull'asse II - Inclusione, Servizi sociali, Istruzione, Legalità - Obiettivo operativo 2.2.2 - Linee di attività 2.2.2.b) - Sviluppo di infrastrutture volte a favorire l'equità d'accesso ai servizi sociali e sanitari" sono stati approvati diciannove interventi per la realizzazione di quattordici "Case della Salute", una RSA con nucleo Hospice/Case della Salute, un Hospice, due RSA con nucleo Hospice, un Centro socio-riabilitativo con nucleo Hospice. I beneficiari di tali interventi sono le ALS e i Comuni. Per quanto attiene la provincia di Nuoro è stata programmata la realizzazione di una struttura da adibire a RSA con nucleo Hospice che prevede n. 40 posti letto.

2) Si riporta di seguito uno schema riassuntivo dell'attuale situazione relativa ai posti letto in RSA:

ASL

1

2

3

4

5

6

7

8

TOT

Popolazione res. 2011

337.237

157.859

160.667

57.955

166.244

102.409

129.840

583.180

1.675.411

Popolazione = 65 anni

66.368

27.255

32.929

11.963

37.043

21.234

25.992

103.203

325.987

Posti letto stabiliti DGR 6/63

950

360

470

220

380

360

360

1.250

4.350

Posti letto accreditati

204

180

0

40

65

0

240

603

1.332

Posti letto pubblici programmati

120

40

140

60

80

440

Posti letto privati programmati

340

100

220

400

1.080

Posti letto programmati POR FESR

54

40

40

134

Totale posti letto accr.ti e prog.ti

718

260

180

200

285

80

240

1.003

2.966

Posti letto RSA autorizzabili con definizione rete ospedaliera

232

100

290

20

95

280

120

247

1.384

Con DGR n. 19/29 del 14.05.2013 vengono definiti il numero dei posti letto autorizzabili in RSA, ripartiti territorialmente tra le ASL della Sardegna come di seguito indicato:

ASL Posti letto RSA autorizzabili a seguito della ridefinizione rete ospedaliera

ASL 1 232

ASL 2 100

ASL 3 290

ASL 4 20

ASL 5 95

ASL 6 280

ASL 7 120

ASL 8 247

Tot. 1384

Con la suddetta DGR si stabilisce che per le strutture RSA per e quali sia stato rilasciato il parere di compatibilità entro il 31.12.2004, la richiesta di autorizzazione all'esercizio, che presuppone l'ultimazione dei lavori di realizzazione, dovrà essere presentata entro dodici mesi dall'approvazione della stessa.

Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione ZUNCHEDDU sulla grave riduzione degli stanziamenti della Regione a favore del settore emigrazione, contrariamente agli impegni presi e perpetrando un'ulteriore mortificazione ancora prima che per gli emigrati stessi, per la Sardegna stessa. (1165)

In riscontro alla nota di richiesta dell'Ufficio di presidenza della Regione, relativa all'interrogazione n. 1165, l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza informa che:

- il 16 luglio 2013 si è riunito il Comitato di presidenza della Consulta emigrazione che in collaborazione con i componenti il Comitato, il Servizio delle politiche sociali, cooperazione e sicurezza sociale e lo staff hanno riesaminato la proposta del Programma emigrazione, attinente all'esercizio finanziario 2013;

- il 18 luglio 2013, presieduta dall'Assessore, si è svolta la riunione con la Consulta regionale per l'emigrazione, che ha discusso e approvato all'unanimità il Programma emigrazione; la proposta approvata, di importo pari a 3.400.000 euro verrà inoltrata alla Giunta regionale ai fini della relativa approvazione. Il capitolo di spesa che non confluisce in un unico fondo, peraltro inesistente, si avvarrà di un ulteriore stanziamento di 1.500.000 euro, con apposita norma regionale, licenziata dall'Assemblea legislativa. Si ribadisce, inoltre, che il capitolo di spesa attinente l'immigrazione è distinto da quello relativo all'emigrazione.

In ogni caso, anche se si trattasse di un unico stanziamento destinato a due distinte finalità, l'Assessore pro tempore potrebbe decidere, rispetto a tale importo, le modalità di utilizzo, anziché ricorrere a eventuali spostamenti di risorse all'interno dell'UPB di spesa che aggravano ulteriormente le procedure.

L'Assessore, che ritiene superfluo sottolineare ulteriormente l'importo destinato al delicato spazio, evidenzia che a prescindere dalle risorse, parte dell'importo complessivo precisato, destinate alle attività sociali e culturali dei circoli, delle federazioni, delle associazioni di tutela vengono individuati inediti ambiti per progetti innovativi e qualificanti e della più complessiva rete attualmente presente nel contesto nazionale, europeo e internazionale.

I principali aspetti del programma riguardano:

- il coinvolgimento delle realtà territoriali interessate a vario titolo dal fenomeno dell'emigrazione promuovendo iniziative finalizzate alla conoscenza ed al reciproco riconoscimento delle componenti valoriali della terra di origine e delle attuali realtà di vita;

- il coinvolgimento dei giovani favorendo la loro partecipazione ai programmi e alle iniziative promosse nel mondo dell'emigrazione;

- la riorganizzazione funzionale delle federazioni dei circoli in "Centri di promozione della Sardegna" le cui attività di front e back office sono mirate all' accoglienza e al sostegno delle giovani e giovanissime generazioni;

- l'informazione, sostegno e orientamento per la nuova emigrazione, che cerca fuori dalla Sardegna opportunità di crescita professionale;

- la realizzazione di corsi per l'insegnamento della lingua italiana rivolti alla nuova generazione (discendenti di seconda, terza e successive generazioni).

Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione COCCO Daniele Secondo sulla gravissima situazione in cui versano i precari ARST della provincia di Sassari e di tutto il territorio isolano. (1177)

Nell'interrogazione, con riferimento alle assunzioni da parte dell'ARST di autisti con contratti a tempo determinato, viene lamentata la mancata stabilizzazione dei lavoratori e più in particolare viene evidenziato che:

- l'ARST ha fatto ricorso negli anni ad assunzioni di lavoratori con contratto a tempo determinato, tra questi anche autisti;

- nell'anno 2009, a seguito della deliberazione della Giunta regionale n. 51138 del 17 novembre 2009, sono stati stabilizzati ventuno autisti della Metro Cagliari;

- si vorrebbero conoscere le ragioni ostative al raggiungimento di una soluzione identica anche per altri autisti;

- l'ARST è una Società a partecipazione pubblica;

- sono pendenti diversi contenziosi, conseguenti alle assunzioni a tempo determinato già operate dall'ARST, diretti a veder riconosciuto un trattamento contrattuale a tempo indeterminato;

- l'ARST dovrebbe procedere a breve ad attivare nuove selezioni per l'assunzione di autisti;

- dal contenzioso in corso potrebbero giungere delle pronunce dirette alle reintegrazioni nel posto di lavoro dei lavoratori in causa;

- si vorrebbe che l'ARST, anticipando l'esito del contenzioso, procedesse ad un accordo con i lavoratori in lite giudiziaria reintegrandoli nel posto di lavoro e nel contempo evitare una nuova procedura selettiva.

Viene chiesto dal proponente di interrogare il Presidente della Regione per sapere quali siano:

1) i provvedimenti che la Regione intende attuare al fine di far sì che i lavoratori dell'ARST, in particolare gli autisti che hanno un contenzioso aperto, possano essere stabilizzati;

2) le tempistiche per poter dare una soluzione al suindicato problema;

3) le motivazioni per le quali ad oggi non si sia ancora provveduto.

Al fine di fornire una esaustiva risposta all'interrogazione in oggetto occorre preliminarmente descrivere le diverse tipologie contrattuali cui ha fatto ricorso l'ARST nel corso degli anni al fine di garantire la presenza dei lavoratori necessari per la continuità dei servizi esercìti.

Si ricorda che attraverso l'utilizzo di forme contrattuali particolari attualmente prestano servizio nell'ARST n. 57 assuntori e n. 58 avventizi (guardiabarriera, guardiafermate e guardiastazione).

Gli assuntori sono lavoratori autonomi, titolari di un contratto di appalto per la custodia di un passaggio a livello il cui rapporto di lavoro è disciplinato dalla legge 3 febbraio 1965, n. 14.

Gli avventizi guardiabarriera, guardiafermate e guardiastazione rientrano fra il personale dipendente ma fuori ruolo al quale non si applica il contratto nazionale degli autoferrotranvieri. A tale personale si applica il CCNL del 1931 integrato dalla contrattazione aziendale.

Entrambe le categorie svolgono sostanzialmente le medesime attività di custodia dì passaggio a livello (assuntori, guardiabarriera e guardiafermata) o di attività di biglietteria (guardiastazione).

Con apposito accordo aziendale del 18.10.2006 dell'ex Gestione governativa Ferrovie della Sardegna fu stabilito che, poiché sia per gli assuntori che per gli avventizi non vi è una contrattazione nazionale di categoria (dopo il CCNL del 1931 non vi è stato più nessun contratto nazionale neppure per gli avventizi) ed al fine di mantenere costante il rapporto tra la retribuzione di questi ultimi. e quella del personale di ruolo con parametro più basso, la retribuzione tabellare più contingenza del personale assuntore e degli avventizi non potrà essere inferiore al 70 percento del totale della retribuzione tabellare più contingenza del personale di ruolo inquadrato al parametro 100".

Quanto sopra per garantire un automatismo nell'adeguamento delle retribuzioni degli assuntori ed avventizi senza la necessità di dover procedere a periodici accordi di secondo livello.

Per tale ragione non è stata corrisposta l'una tantum derivante dall'applicazione dell'accordo aazionale 26.4.2013 in quanto a tali categorie di lavoratori non si applica il CCNL autoferrotranvieri.

È opportuno sottolineare che l'azienda nel corso degli anni ha perseguito l'obiettivo di riqualificare gli avventizi (in quanto personale dipendente) verso altre figure professionali con conseguente inquadramento a ruolo degli stessi che siano risultati in possesso dei requisiti fisici e professionali che consentano di poterli proficuamente utilizzare in altre attività utili ai processi produttivi aziendali.

Allo stato tale processo ha subito un sostanziale rallentamento in considerazione del fatto che gli avventizi rimasti in servizio non possiedono titoli professionali o requisiti fisici che consentano di poterli utilizzare in altre attività necessarie ai processi produttivi aziendali se non per qualche caso residuale.

Peraltro l'eventuale passaggio a ruolo degli assuntori e degli avventizi determinerebbe un incremento degli oneri aziendali pari a circa 1.800.000 euro annui.

È opportuno anche rilevare che le attività di custodia dei passaggi a livello svolte dagli assuntori (con contratto di lavoro autonomo) e sia degli avventizi (con contratto di lavoro dipendente ma fuori ruolo) sono destinate a scomparire progressivamente in concomitanza con il processo di automazione dei passaggi a livello.

Tutto ciò premesso, è opportuno evidenziare che:

- non corrisponde alla realtà delle cose che l'ARST ricorra a "forme contrattuali poco tutelanti per il lavoratore": nel rispetto degli obiettivi alla medesima assegnati in ordine al perseguimento della maggiore efficienza, efficacia ed economicità, l'ARST utilizza le forme - legittime - ritenute più rispondenti alle esigenze operative. L'Azienda applica rigorosamente il CCNL e tutte le specifiche normative in materia di reclutamento di personale e risulta pertanto improprio parlare di "forme poco tutelanti";

- tali tipologie contrattuali, legittime, non creano "precari" in quanto la prestazione richiesta è temporalmente definita in sede di sottoscrizione del contratto e non può dare luogo ad equivoco di sorta. Gli stessi rinnovi (o proroghe) sono specificamente previsti dalla normativa e non possono essere quindi considerati valida ragione per la trasformazione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. Accettare questa impostazione significherebbe accettare pure che tutti i lavoratori stagionali di ogni settore economico (dall'agricoltura all'industria, passando per i servizi) siano legittimati ad essere "stabilizzati". E' evidente l'inconsistenza della pretesa;

- il CCNL autoferrotranvieri non prevede alcuna stabilizzazione degli agenti assunti a tempo determinato;

- la vicenda dei ventuno autisti di cui si occupa l'interrogazione è profondamente differente. Riguarda infatti posizioni professionali che per quanto di uguale provenienza (operatori di esercizio) avevano compiuto un percorso formativo ben diverso e finalizzato alla condotta dei tram. Tale mansione aveva richiesto e richiede uno specifico addestramento anche in termini di effettive ore di guida/condotta che possono essere effettuate solo a bordo delle vetture tranviarie. Risulta di tutta evidenza la differenza con normali operatori di esercizio (autisti) cui è richiesto il solo possesso di patente, CQC e carta del conducente per poter essere legittimamente impiegati. Per tale personale nessun maggior esborso può essere considerato necessario per esigenze formative a differenza dei conducenti di tram che devono, obbligatoriamente, conseguire una specifica abilitazione che solo l'Azienda può, insieme ad USTIF, fornire e che nel caso dei ventuno citati era già stata avviata. Da qui le ragioni della deliberazione regionale;

- il contenzioso venutosi a creare da parte di conducenti cui non è stato rinnovato il contratto e che non sono risultati vincitori del concorso esperito alcuni anni fa, al momento non ha generato alcuna sentenza di reintegro e, anzi, la maggioranza degli esiti in primo grado è risultata favorevole all'Azienda. Non si vede quindi quale possa essere il vantaggio aziendale di perseguire un accordo per "reintegro bonario" quando al momento nessuno deve essere reintegrato per sentenza giudiziaria;

- il temuto impatto del prossimo concorso (di imminente pubblicazione) sui ricorrenti non sussiste in quanto l'Azienda effettuerà non un concorso (per il quale sarebbe necessario indicare il numero dei posti a disposizione) ma una selezione pubblica per la formazione di una graduatoria di idonei da utilizzare secondo le esigenze che via via si presenteranno. Qualora quindi dovessero concretizzarsi sentenze di reintegro non vi sarà alcun aggravio dei costi aziendali in quanto la graduatoria di idonei non costituisce vincolo di alcun genere sul tema in parola.

Si ribadisce pertanto che nell'ARST Spa non sono presenti figure professionali definibili "precarie"; sono presenti, nel rispetto del CCNL e della normativa vigente, unicamente lavoratori a tempo indeterminato (di ruolo e fuori ruolo) e lavoratori (cd. Assuntori) il cui rapporto di lavoro è regolato da contratto di diritto privato. I lavoratori a tempo indeterminato fuori ruolo (guardiabarriere) costituiscono una categoria residuale di lavoratori regolarmente inquadrati in azienda ancorché inseriti, per la specificità delle attività svolte e nel rispetto dei vigenti contratti, fuori ruolo.

Per gli assuntori il discorso è ancora più semplice: si tratta di lavoratori autonomi.

Risposta scritta dell'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione all'interrogazione ARBAU al Presidente della Regione affinché precisi quali siano gli intendimenti in ordine alla situazione dell'Ufficio legale della Regione. (1179)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto si evidenzia che questo Assessorato, per gli aspetti di propria competenza, è intervenuto sulla materia nel DDL n. 340 concernente "Norme sull'organizzazione degli uffici e del lavoro e sulla trasparenza amministrativa. Modifiche alla legge regionale 13 novembre 1998" approvato con deliberazione n. 46/20 del 16 novembre 2011 e attualmente all'attenzione del Consiglio regionale, prevedendo l'istituzione dell'"Avvocatura regionale" nel Titolo V che, all'articolo 70, disciplina il trattamento giuridico ed economico del personale dell'Avvocatura.

Risposta scritta della Direzione generale dell'Area legale all'interrogazione ARBAU sul costo del patrocinio legale sopportato dal sistema istituzionale (Regione e Province) per i procedimenti giudiziari scaturiti a seguito del commissariamento delle Province di Cagliari, Medio Campidano, Sulcis, Ogliastra e Gallura e quali siano gli intendimenti in ordine alla necessità di assumere provvedimenti in merito. (1183)

Con la nota che si riscontra codesta Presidenza chiede "di voler disporre l'invio di eventuali elementi di risposta" in ordine al contenuto "dell'interrogazione di cui all'oggetto pervenuta in data 31 luglio 2013".

In particolare si chiede "di interrogare il Presidente della Regione affinché precisi se conosce il costo del patrocinio legale sopportato dal sistema istituzionale (Regione e Province), in particolare dall'Unione delle province sarde, per i procedimenti giudiziari scaturiti a seguito del commissariamento delle Province di Cagliari, Medio Campidano, Sulcis, Ogliastra e Gallura, e quali siano gli intendimenti in ordine alla necessità di assumere provvedimenti in merito".

In ordine ai quesiti riportati, si rappresenta che dalla documentazione depositata nel giudizio TAR 573/2013 dalla ricorrente UPS (Unione delle Province aarde) emerge che il Consiglio direttivo presieduto dal Presidente Roberto Deriu nella seduta n. 6 del 4.06.2013 ha disposto "di assumere fin da ora, quale impegno di spesa per la copertura di tutte le spese giudiziali e dei compensi professionali del difensore (compresa IVA e accessori), (…) la cifra complessiva di euro 46.000". Con riferimento, invece, al patrocinio legale affrontato dalla Regione autonoma della Sardegna nel medesimo contenzioso si precisa che il costo sostenuto è pari a zero, in quanto l'amministrazione resistente, come di consueto, si è avvalsa del patrocinio dei propri dipendenti avvocati in servizio presso la Direzione generale dell'Area legale - Avvocatura regionale.

Per completezza si segnala, infine, che il predetto contenzioso è direttamente connesso ai precedenti giudizi instaurati nanti il TAR Sardegna (sentenza 41 112012) e il Tribunale civile di Cagliari (Prima sezione, ordinanza del 4.05.2012, ruolo n. 3394/2012) in esito ai quali I'UPS (in solido con le Province ricorrenti) è stata condannata al pagamento delle spese processuali rispettivamente per euro 35OO (oltre accessori di legge) e per euro 1494562 (oltre accessori di legge). .

In ordine a tali ultimi giudizi non è noto l'importo sostenuto dall'UPS per il patrocinio legale, mentre per quanto concerne l'amministrazione resistente, si evidenzia che la stessa si è avvalsa, anche in questo caso, dei propri avvocati in servizio presso la Direzione generale dell'Area legale - Avvocatura regionale senza oneri aggiuntivi.

Testo delle interpellanze, interrogazioni e mozioni annunziate in apertura di seduta

Interpellanza Arbau sulle gestioni commissariali dei consorzi di bonifica ed, in particolare, di quello della Sardegna centrale.

Il sottoscritto,

PREMESSO CHE:

- con deliberazione n. 33/55 dell'8 agosto 2013 la Giunta regionale ha provveduto alla proroga dei regimi commissariali in seno a diversi consorzi di bonifica come, nello specifico, Sardegna meridionale, Basso Sulcis, Oristanese, Ogliastra e Nord Sardegna;

- nella stessa situazione versa ormai da tre anni il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, con il blocco di tutte le più importanti attività riguardanti importanti lavori pubblici in capo al medesimo ente;

- il commissariamento dovrebbe essere superato a favore di organi eletti tra i soggetti consorziati;

- questa condizione incide negativamente su una situazione di crisi congiunturale del settore agricolo, il quale ha la necessità di avere dei consorzi nel pieno delle proprie funzioni;

- sarebbe utile un'azione della Giunta regionale tesa a favorire l'avvio delle procedure elettorali per la nomina degli organi consortili,

chiede di interpellare il Presidente della Regione affinché precisi se intenda superare le gestioni commissariali dei consorzi di bonifica ed in particolare di quello della Sardegna centrale e quali azioni intenda assumere nell'immediato per favorire l'avvio delle procedure elettorali per la nomina degli organi consortili. (451)

Interpellanza Steri - Oppi - Artizzu - Cappai - Contu Felice - Obinu - Pitea - Tupponi sulla grave situazione in cui versano i consorzi ZIR.

I sottoscritti,

premesso che:

- con la legge regionale n. 3 del 2008, articolo 7, comma 38, i consorzi ZIR (indicati nella tabella F, parte I, della citata legge) sono stati soppressi e posti in liquidazione con la nomina di un commissario liquidatore;

- nonostante il tempo trascorso, ad oggi la procedura di liquidazione non è stata portata a termine;

- in conseguenza di ciò, i soppressi consorzi, che non hanno più entrate proprie né possono essere destinatari di finanziamenti da parte della Regione alla luce della normativa comunitaria, si trovano in una situazione di grave crisi finanziaria;

- la situazione finanziaria è talmente grave che è verosimile ritenere che i consorzi non saranno in grado di provvedere al pagamento neanche della retribuzione dei dipendenti;

- l'insostenibilità della situazione costringerà i commissari liquidatori a dimettersi dall'incarico,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria per conoscere quali iniziative intendano porre in essere con la massima celerità per risolvere la situazione determinatasi e per garantire il pagamento delle retribuzioni ed, in particolare, se intendano intervenire anche con proposte legislative al fine di porre termine alla liquidazione e prevedere il passaggio di funzioni, strutture, attrezzature e personale ai consorzi industriali. (452)

Interpellanza Arbau sul fatto che i docenti dei corsi di formazione professionale regionali per lavoratori in cassa integrazione (interventi di politiche attive per il lavoro rivolti ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga) non sono tempestivamente retribuiti, anche con sei mensilità arretrate, nonostante svolgano la propria prestazione lavorativa.

Il sottoscritto,

PREMESSO CHE:

- la Regione autonoma della Sardegna ha, all'interno della strategia delle politiche attive per il lavoro, avviato corsi di formazione professionale a favori dei lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali;

- i corsi vengono tenuti da personale docente che, tuttavia, non viene retribuito con la tempestività dovuta, con ritardi persino semestrali;

- questa situazione va a discapito di una giovane e preparata classe docente, in condizione lavorativa precaria, che nonostante l'impegno si trova a dover rinunciare all'insegnamento per evidenti problemi economici;

- sarebbe utile un'azione della Giunta regionale tesa a verificare le situazioni indicate e per favorire pagamenti tempestivi e congrui ai docenti in questione,

chiede di interpellare la Giunta regionale affinché precisi se sia a conoscenza che i docenti dei corsi di formazione professionale regionali per lavoratori in cassa integrazione (interventi di politiche attive del lavoro rivolti ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga) non sono tempestivamente retribuiti, anche con sei mensilità non pagate, nonostante svolgano la propria prestazione lavorativa, e quali azioni intenda assumere nell'immediato per porvi rimedio. (454)

Interrogazione Gallus, con richiesta di risposta scritta, sull'incendio dei giorni 7 e 8 agosto 2013.

Il sottoscritto,

IN MERITO al disastroso incendio che nelle giornate del 7 e 8 agosto 2013 ha interessato vasti territori nei Comuni di Ghilarza, Paulilatino, Soddì e Boroneddu con rilevanti danni subiti dalle aziende agricole colpite dall'evento, unitamente a gravi perdite delle riserve foraggere, alla distruzione delle strutture aziendali, di gran parte dell'attrezzatura agricola e del patrimonio zootecnico;

MESSO IN EVIDENZA che numerosi operatori impegnati nelle azioni di spegnimento, hanno subito seri danni (un allevatore in fin di vita è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'Ospedale civile di Sassari con ustioni su oltre il 70 per cento del corpo);

RILEVATO che sono state sottoposte a serio rischio le abitazioni ubicate nella periferia dei suindicati comuni, lambite dal devastante rogo,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per conoscere:

1) la dinamica effettiva dei fatti;

2) l'accertamento della asserita tempestività ed efficacia dell'avvistamento dei focolai e del convergere dei mezzi antincendio e degli uomini utili e sufficienti allo spegnimento;

3) i tempi di intervento del mezzo aereo ad ala fissa (Canadair);

chiede, inoltre, di valutare immediati interventi finanziari finalizzati al ripristino delle strade rurali, delle chiudende, dell'elettrificazione rurale unitamente al potenziamento dei mezzi aerei e terrestri presenti nel territorio;

esprime, infine, il proprio personale disappunto in ordine alla mancata assegnazione ad alcuni enti locali dei mezzi della protezione civile disponibili presso l'autoparco regionale, con il conseguente venir meno del potenziale di prevenzione ed intervento delle compagnie barracellari operanti nell'Alto Oristanese. (1193)

Interrogazione Diana Mario, con richiesta di risposta scritta, sulla realizzazione di una pubblicazione cartacea promozionale e di un sito internet relativi all'evento Sardegna Endurance Lifestyle 2013.

Il sottoscritto,

premesso che la Regione ha contribuito al finanziamento dell'evento ippico Sardegna Endurance Lifestyle 2013, che si terrà ad Arborea tra il 30 agosto e il 1° settembre 2013, e della relativa campagna promozionale;

CONSIDERATO che, nell'ambito delle iniziative promozionali per la manifestazione di cui sopra, affidate alla società Sistemaeventi.it di Perugia, sono stati realizzati una pubblicazione cartacea a colori di gran pregio e di ampio formato, di ben 66 pagine, e un sito internet, e che entrambe le iniziative sono state realizzate in una doppia versione nelle lingue italiana e inglese;

VERIFICATO che, nella pubblicazione cartacea, si nota con facilità il pessimo livello della versione inglese, scritta in una lingua a dir poco sgrammaticata; volendo limitare l'esame ai titoli delle varie sezioni, si segnalano strafalcioni quali "Men and horses make unique a land" (anziché "Men and horses make a land unique"), "One, ten, an hundred Sardinias" (anziché "One, ten, a hundred Sardinias"), "Dubai capital of endurance" (anziché "Dubai, the capital of endurance"), "Challenges of the future passes through Dubai" (anziché "Challenges of the future pass through Dubai"), "Record after record" (anziché "Record by record");

VALUTATO che non è da meno il sito internet, dal quale si segnala, a mero titolo esemplificativo, il seguente testo riguardante il territorio di Arborea, talmente mal scritto da rendere incomprensibili persino le intenzioni dell'estensore: "Arborea and the surrounding area is one of the most fascinating territory of the central-western Sardinia, both as regards its history, both with regard to the landscape features and demographics. The area was once extremely marshy, was the subject of a modern sanitation system to start from 1919. Since then, large reclamation and structure have occurred over the years so as to make it today surrounded by numerous and profitable farms in style 'Po Valley', as well as beautiful ponds populated by the famous pink flamingos and lush vegetation made mostly eucalyptus, poplar and pine forests of the largest and longest in Europe. Characterized by warm weather, the whole area is considered and known as a haven florida and charming, a smooth and beautiful village with all the orographic characteristics suitable Endurance Equestrian";

PRESO ATTO che il logo della manifestazione, realizzato dalla stessa Sistemaeventi.it, è del tutto identico a quello realizzato dalla stessa azienda per l'evento Marche Endurance Lifestyle 2013, che si è tenuto ad Ancona tra il 13 e il 16 giugno 2013, eccezion fatta per i colori della criniera del cavallo ritratto,

chiede di interrogare l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio affinché riferisca:

1) a quanto ammonti la somma stanziata dalla Regione per finanziare l'evento Sardegna Endurance Lifestyle 2013 ed in particolare quale parte di tale somma sia stata stanziata per finanziare le iniziative promozionali realizzate dalla Sistemaeventi.it;

2) chi abbia deciso, attraverso quali procedure e con quali motivazioni, di affidare la promozione della manifestazione in oggetto all'azienda di Perugia;

3) se ritenga che i testi in lingua inglese prodotti dall'azienda siano di qualità accettabile;

4) quali misure la Giunta regionale intenda adottare al fine di ritirare dal mercato il materiale promozionale di cui alla premessa e di revocare l'affidamento dei lavori alla Sistemaeventi.it, rivalendosi su di essa sia per la pessima qualità del lavoro realizzato che per il gravissimo danno arrecato all'immagine turistica della Sardegna. (1194)

Interrogazione Agus, con richiesta di risposta scritta, sul monitoraggio e sulle verifiche dell'accordo siglato il 21 dicembre 2012, a conclusione della vertenza su "Ceramica Mediterranea Spa" - Guspini.

Il sottoscritto,

PREMESSO che con il verbale d'accordo del 21 dicembre 2012 si poneva fine alla crisi di Ceramica Mediterranea Spa di Guspini e le parti interessate, in particolare la Regione, l'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, il Comune di Guspini e la stessa Ceramica Mediterranea Spa, presero precisi impegni perché l'accordo raggiunto fosse pienamente onorato, nella prospettiva della ripresa produttiva e piena occupazione;

PRESO ATTO che con il suddetto accordo le prospettive di Ceramica Mediterranea Spa si sarebbero senza dubbio rafforzate e consolidate, in quanto gli elementi di criticità, costi delle materie prima, GPL/metano liquido, energia elettrica, mancanza di liquidità - situazione debitoria/fornitori e risorse finanziarie, trovano nel verbale di accordo piena accoglienza, con impegni concreti e reciproci;

CONSIDERATO che dopo la ripresa della produzione, con particolare abnegazione, le maestranze, pur in presenza di stipendi in arretrato, dopo l'accordo, hanno ripreso con grande professionalità il loro posto di lavoro, sino alla conoscenza di due comunicazioni aziendali indirizzate alle organizzazioni sindacali del Medio Campidano, alla Provincia del Medio Campidano, alla Sun Service Sar società cooperativa e per conoscenza alla Confindustria Sardegna Meridionale; le due comunicazioni hanno fortemente incrinato la flebile fiducia assunta dalle maestranze per gli inaspettati contenuti, quella dell'8 agosto 2013 ha come oggetto: "Ceramica Mediterranea Spa comunicazione di avvio procedura licenziamento collettivo e messa in mobilità del personale dello stabilimento di Guspini ex art. 4 e 24 legge 223/91 e ssmmii" e la seconda, inviata tre giorni dopo: "Comunicazione congiunta cessione ai sensi della legge 29/12/1990 n. 228, art. 47 e ssmmii e dell'art. 2112 cod.civ del ramo d'azienda logistica uscita della Società Ceramica Mediterranea Spa alla società Sun Service Sar società cooperativa";

RITENUTO che buona parte degli impegni sono stati avviati ed alcuni già assunti dai singoli attori, viene difficile capire quali siano le ragioni che hanno spinto l'azienda a porre in essere questi atti unilaterali, al di fuori dell'importante accordo raggiunto,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'industria per conoscere:

1) se sia a conoscenza delle comunicazioni su menzionate, che presuppongono un diverso orientamento aziendale non previsto nell'accordo e quali azioni abbia già posto in essere o intenda adottare per il pieno rispetto degli impegni assunti ed in particolare a tutela della forza lavoro, a suo tempo garantita dal verbale del 21 dicembre 2012;

2) il risultato dei monitoraggi e delle verifiche periodiche mensili che la Regione si era impegnata ad attuare con le parti, per garantire che gli impegni assunti fossero funzionali alla stabilizzazione delle produzioni e dell'occupazione;

3) se non sia opportuna la convocazione urgente delle parti per meglio conoscere la volontà aziendale e condividerne le prospettive. (1195)

Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sugli ingenti danni causati alla pastorizia e alle economie tradizionali dalla grave recrudescenza della blue tongue in Sardegna negli ultimi mesi e sull'inefficacia nella prevenzione e nella gestione dell'epidemia da parte della Regione e degli istituti preposti.

La sottoscritta,

PREMESSO CHE:

- la grave recrudescenza della blue tongue (BT) in Sardegna, in questi ultimi mesi, vede il diffondersi violento della malattia in aree sempre più vaste del nostro territorio, comprese quelle considerate sino ad oggi non endemiche, come ad esempio il Medio Campidano e Burcei, zone in cui gli allevatori sono fortemente preoccupati anche per la situazione venutasi a creare nell'agro di Sinnai, dove la BT ha messo in ginocchio circa 15 aziende;

- il tasso di mortalità che si registra fra gli ovini affetti é fortemente in crescita; ad oggi, le istituzioni predisposte alla tutela della salute animale si sono rivelate inadeguate a fronteggiare la grave piaga che vede gli allevamenti sardi decimarsi, in un momento già drammatico per la nostra economia tradizionale; l'aumento progressivo di nuovi focolai in tutta la Sardegna sta producendo incalcolabili danni alla pastorizia e alle economie dei nostri territori;

- seppur la diffusione della BT nell'Isola sia di difficile controllo, é preoccupante l'incapacità e la carenza delle istituzioni sugli interventi di prevenzione e di gestione dell'epidemia; ai primi di luglio 2013 i vaccini, di dubbia efficacia, messi a disposizione degli allevatori, hanno creato forti perplessità in tutto il mondo pastorale, tanto che sarebbero ben pochi i pastori che li hanno somministrati nei propri allevamenti;

- questa diffidenza sarebbe anche motivata da campagne di vaccinazione che in passato avrebbero creato gravi effetti collaterali sulla salute degli ovini; seppur l'indice di mortalità fosse ridotto, si sarebbe registrata una riduzione della produzione del latte pari a una media del 50 per cento, così come i numerosi casi di infertilità previsti come effetti collaterali transitori; questi effetti, di fatto, erano irreversibili e inducevano i pastori ad una macellazione degli animali in età fertile, con gravi danni per la loro economia;

- a tutt'oggi, nonostante la gravità con cui si manifesta la malattia, risulta che non sarebbero stati eseguiti i normali prelievi ematici previsti sugli ovini affetti e ancor meno nei tempi previsti; questi prelievi sono indispensabili per l'individuazione del sierotipo, un dato da cui non si può prescindere ai fini della scelta del vaccino specifico per debellare l'epidemia;

- i sierotipi 1.4 e 8 a cui si attribuirebbe la responsabilità della malattia in corso nell'Isola, sono stati isolati tempo fa e potrebbero aver subito, come avviene normalmente nei virus, mutazioni tali da richiedere l'allestimento di nuovi ed efficaci vaccini;

- inoltre, l'imposizione delle vaccinazioni da parte delle autorità competenti nel pieno dell'epidemia è un grave atto di irresponsabilità perché l'immunizzazione, come anche nell'uomo, dev'essere sempre eseguita anticipatamente per prevenire l'esplosione della malattia ed è controindicata quando essa è già in corso, pena l'aggravamento e il complicarsi dei casi;

- è palese la forte preoccupazione dei pastori di fronte alle voci secondo cui gli indennizzi, che comunque mai potrebbero compensare i danni prodotti dalla perdita degli ovini in quanto "strumenti di lavoro", sarebbero condizionati alla somministrazione dei vaccini imposti dalle ASL e dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) la motivazione per la quale a tutt'oggi, a distanza di circa due mesi dall'esplosione dell'epidemia di BT nell'Isola, non sia stato ancora fatto alcun prelievo sierologico a ovini che hanno contratto la malattia, al fine dell'identificazione del sierotipo responsabile;

2) per quale ragione le vaccinazioni siano state imposte paradossalmente non nei tempi previsti dal buon senso, oltre che dai protocolli sanitari internazionali, ma pericolosamente, e in modo irresponsabile, nel pieno dell'epidemia;

3) se abbia provveduto allo studio di un piano di bonifica delle aree interessate all'esplosione dei focolai;

4) se risulti che gli indennizzi ai pastori per i danni subiti siano condizionati alla somministrazione del vaccino imposto;

5) quali provvedimenti la Regione e gli istituti preposti intendano mettere in atto per accelerare l'erogazione degli indennizzi ai pastori affinché, con tempi lunghi e non certi, non si aggiunga al danno la beffa;

6) se la Regione e i suoi istituti abbiano previsto l'incentivazione della ricerca scientifica in Sardegna sui temi relativi alla salute animale nei nostri allevamenti e in particolar modo al ripetersi ciclico delle epidemie di BT fra gli ovini;

7) se risulti che ad oggi i dati del Servizio veterinario della Regione siano stati aggiornati sull'evoluzione dell'epidemia e sui risultati nelle azioni di contrasto intraprese dalle ASL e dalla Regione. (1196)

Interrogazione Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla recrudescenza della epidemia di blue tongue in diverse aree della Sardegna.

Il sottoscritto,

PREMESSO che, dopo le prime segnalazioni registrate nell'ottobre del 2012 nelle aree del cagliaritano, del Sulcis e dell'Ogliastra, nel corso degli ultimi tre mesi si è assistito, con diffusione in diverse altre aree del territorio regionale, ad una consistente recrudescenza del morbo della blue tongue (febbre catarrale degli ovini);

OSSERVATO che tale recrudescenza sta provocando gravi disagi all'intero comparto zootecnico isolano, danneggiando pesantemente sia le aziende direttamente colpite dalla blue tongue, sia quelle interessate da restrizioni sanitarie poste in campo nel tentativo di limitare la diffusione della malattia;

PRESO ATTO degli allarmi lanciati dalle organizzazioni di categoria e dai singoli allevatori, che rimproverano alla Regione il colpevole ritardo negli interventi attivati nel contrasto all'epidemia e rivendicano strumenti finanziari adeguati per l'indennizzo delle aziende colpite;

RITENUTO che le autorità regionali abbiano colpevolmente sottovalutato il riesplodere della epidemia, sia in termini di contrasto all'insetto vettore, sia per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, con una inadeguata campagna di comunicazione;

RILEVATO che, allo stato attuale, il territorio dell'oristanese, in particolare Arborea, risulta tra le aree più interessate dal fenomeno, non solo per quanto riguarda i capi colpiti, ma anche perché l'insorgere dell'epidemia ha fatto scattare il blocco della movimentazione dei bovini nel raggio di 20 chilometri da ogni focolaio di lingua blu, con l'aggravio conseguente dei costi per gli allevatori;

EVIDENZIATO che tale situazione potrebbe diventare insostenibile di fronte ad una probabile diffusione della epidemia su tutto il territorio regionale, portando al collasso un sistema come quello zootecnico già duramente provato dalla crisi strutturale del settore;

VISTO che nonostante la gravità della situazione, dopo mesi di totale inattività, non è stata ancora convocata la Quinta Commissione del Consiglio regionale,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere:

1) con quali modalità, con quali azioni e con quale tempistica gli Assessori interrogati, ciascuno per la parte di propria competenza, siano intervenuti nell'immediatezza dell'insorgere della recrudescenza dell'epidemia della blue tongue;

2) quali azioni s'intendano attuare per affrontare l'emergenza attuale e, contestualmente, evitare il ripetersi di calamità come quella della blue tongue che rischia di affossare definitivamente il comparto zootecnico isolano;

3) se non ritengano opportuno predisporre opportuni strumenti finanziari adeguati per l'indennizzo delle aziende colpite sia del comparto ovino che bovino. (1197)

Interrogazione Agus, con richiesta di risposta scritta, in merito all'attività di IGEA Spa nelle aree minerarie dismesse.

Il sottoscritto,

PREMESSO che la legge regionale n. 33 del 1998, stabilisce che vengano individuati gli immobili ex minerari con destinazione produttiva, e che questi vengano ceduti ai privati attraverso apposite aste; per quanto concerne l'area di Montevecchio, il Comune di Guspini ha da tempo individuato tali cespiti in accordo con la Regione; questa programmazione condivisa è stata recepita dagli strumenti urbanistici comunali ed è contenuta nei piani sviluppo dell'area di Montevecchio, del Comune e della Regione;

RITENUTO che l'ex ospedale e l'ex asilo rappresentano un unico complesso destinato a essere riconvertito in una struttura ricettiva, grazie alla sua collocazione e consistenza volumetrica e degli spazi esterni; del resto un luogo di pregio come Montevecchio, oggi riconosciuto dall'Unione europea sito di destinazione di eccellenza, con l'attribuzione del premio Eden, non può non avere una struttura alberghiera di un certa importanza;

CONSIDERATO che il Piano di riconversione dell'ex area mineraria di Montevecchio prevede la realizzazione di servizi adeguati alla creazione di un sistema di accoglienza, per un territorio che si sta caratterizzando per uno sviluppo legato al turismo culturale e naturalistico, in un contesto di valorizzazione delle produzioni tipiche locali;

PRESO ATTO che la scelta operata dall'IGEA Spa di destinare un milione di euro per la realizzazione di uffici presso l'ex ospedale, peraltro non sufficiente per l'intero complesso, sia incoerente con tutte le previsioni di programmazione congiunta Comune-Regione; un investimento incomprensibile, dal momento che esistono decine di altri edifici inutilizzati, in particolare nei cantieri di levante, che potrebbero essere ristrutturati con una spesa ben più modesta, senza intaccare un immobile di pregio come l'ex ospedale; inoltre la vendita di questo immobile, oltre a determinare un ritorno economico significativo, con il suo riutilizzo turistico produttivo determinerebbe un'entrata importante per le casse della Regione, da poter reinvestire in bonifiche e riqualificazione dell'area,

sulla base di quanto esposto, visto anche l'attuale momento che attraversa l'IGEA Spa, chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'industria per sapere se intenda:

1) revocare tale decisione e destinare queste risorse per bonificare le strade e i piazzali sterrati del borgo di Montevecchio; si ricorda che l'area antistante il palazzo della direzione, il viale Gramsci, il viale Amendola e diversi tratti viabili carrabili e pedonali, sono realizzati con materiali provenienti dalle aree minerarie, con alte concentrazioni di minerali pesanti ed altre sostanza fortemente nocive; questo comporta un grave pericolo permanente per la salute, per le decine di famiglie che vi abitano;

2) rimettere a bando l'ex ospedale e l'ex asilo per l'assegnazione a privati, pubblicando una nuova gara. (1198)