Seduta n.165 del 20/12/2010
CLXV SEDUTA
Lunedì 20 dicembre 2010
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 03.
MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 12 novembre 2010 (158), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Francesco Cuccureddu, Gabriella Greco, Giorgio Locci, Marco Meloni, Valerio Meloni, Massimo Mulas, Antonello Peru, Antonio Pitea e Adriano Salis hanno chiesto congedo per la seduta del 20 dicembre 2010.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Capelli, con nota del 15 dicembre 2010, ha dichiarato di aver aderito al Gruppo Misto.
Annunzio di presentazione di disegni di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:
"Gestione del sistema informativo sanitario regionale". (226)
(Pervenuto il 18 novembre 2010 e assegnato alla settima Commissione.)
"Destinazione di risorse per le progressioni professionali del personale del comparto dei dipendenti dell'Amministrazione, degli enti e delle agenzie regionali". (232)
(Pervenuto il 25 novembre 2010 e assegnato alla prima Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
Greco - Floris Rosanna - De Francisci - Zedda Alessandra - Diana Mario - Sanna Paolo Terzo - Piras - Contu Mariano Ignazio - Murgioni - Locci - Pittalis - Ladu - Lai - Sanjust - Tocco - Campus - Peru - Pitea - Rodin - Stochino - Petrini - Amadu - Bardanzellu:
"Misure per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere". (225)
(Pervenuta il 18 novembre 2010 e assegnata alla settima Commissione.)
Floris Rosanna - Greco - De Francisci - Zedda Alessandra - Diana Mario - Pittalis - Amadu - Bardanzellu - Campus - Contu Mariano Ignazio - Gallus - Ladu - Lai - Locci - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Paolo Terzo - Stochino - Tocco:
"Norme per la promozione delle pari opportunità nell'ordinamento regionale". (227)
(Pervenuta il 18 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione.)
Contu Mariano Ignazio - Sanjust - De Francisci - Piras - Zedda Alessandra - Stochino - Peru - Pittalis - Ladu - Lai - Bardanzellu - Rodin - Diana Mario - Greco - Murgioni - Pitea - Floris Rosanna - Gallus - Campus - Randazzo - Amadu - Locci - Petrini - Sanna Paolo Terzo - Tocco:
"Norme per la valorizzazione del capitale umano e del patrimonio culturale della Sardegna. Disciplina del sistema educativo regionale di istruzione e formazione". (228)
(Pervenuta il 19 novembre 2010 e assegnata alla ottava Commissione.)
Moriconi - Cuccu - Lotto - Manca - Caria - Cucca - Meloni Valerio - Sabatini - Solinas Antonio - Cocco Daniele Secondo:
"Nuova disciplina in materia di organizzazione del servizio idrico integrato". (229)
(Pervenuta il 22 novembre 2010 e assegnata alla quarta Commissione.)
Sanna Matteo - Artizzu - Steri - Piras - Capelli - Lai - Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Stochino - Bardanzellu - Cocco Daniele Secondo - Peru:
"Ordinamento dei segretari degli enti locali nella Regione autonoma della Sardegna". (230)
(Pervenuta il 24 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione.)
Sanna Gian Valerio - Bruno - Cocco - Agus - Sabatini - Manca - Soru - Cuccu - Cucca - Espa - Barracciu - Lotto - Diana Giampaolo - Moriconi - Meloni Valerio - Meloni Marco - Porcu - Caria - Solinas Antonio:
"Disposizioni diverse in materia di enti locali". (231)
(Pervenuta il 25 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione.)
Ladu - Ben Amara - Cucca - Caria - De Francisci - Floris Rosanna - Manca - Mula - Obinu - Piras - Rodin:
"Sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale". (233)
(Pervenuta il 25 novembre 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)
Lai - Diana Mario - Pittalis - Campus - Gallus - Ladu - Locci - Contu Mariano Ignazio - Contu Felice - Sanjust - Meloni Francesco - Steri - Bardanzellu - Zedda Alessandra - Cuccureddu - De Francisci - Randazzo - Petrini - Amadu - Maninchedda - Rodin - Stochino - Piras:
"Interventi a favore delle persone affette da dislessia e da altri disturbi specifici dell'apprendimento". (234)
(Pervenuta il 25 novembre 2010 e assegnata alla settima Commissione.)
Dedoni - Cossa - Vargiu - Fois - Meloni Francesco - Mula:
"Istituzione della Fondazione per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna". (235)
(Pervenuta il 1° dicembre 2010 e assegnata alla ottava Commissione.)
Sanna Matteo - Artizzu: "Utilizzazione della tecnologia innovativa per le unità di soccorso in acqua". (236)
(Pervenuta il 7 dicembre 2010 e assegnata alla settima Commissione.)
Steri - Diana Mario: "Disposizioni integrative della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23". (237)
(Pervenuta il 9 dicembre 2010 e assegnata alla quinta Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposta di legge statutaria
PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge statutaria:
Floris Rosanna - Greco - De Francisci - Zedda Alessandra - Diana Mario - Pittalis - Amadu - Bardanzellu - Campus - Contu Mariano Ignazio - Gallus - Ladu - Lai - Locci - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Paolo Terzo - Stochino - Tocco:
"Disposizioni per l'introduzione delle pari opportunità nell'ordinamento regionale". (4/STAT)
(Pervenuta il 18 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione)
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sul mancato completamento del tratto di strada a scorrimento veloce Abbasanta-Olbia". (393)
(Risposta scritta in data 18 novembre 2010.)
"Interrogazione Bruno sul Comando provinciale dei vigili del fuoco di Sassari". (425)
(Risposta scritta in data 18 novembre 2010.)
"Interrogazione Diana Giampaolo sulla mancata nomina dei rappresentanti della Regione Sardegna nel consiglio di amministrazione del Teatro lirico di Cagliari e il serio rischio che lo stesso venga commissariato". (432)
(Risposta scritta in data 18 novembre 2010.)
"Interrogazione Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla mancata nomina del presidente e di un consigliere d'amministrazione dell'ERSU di Cagliari da parte della Regione e sui disagi arrecati all'ente da tale carenza nella guida politica". (134)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Sechi - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu - Ben Amara sulla mancata applicazione dell'articolo 21 della legge regionale del 23 agosto 1995, n. 20, concernente la nomina del presidente e del consiglio di amministrazione dell'ERSU di Sassari". (173)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Vargiu sul ruolo della medicina fiscale in Sardegna". (258)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Espa - Bruno - Caria - Lotto - Manca - Meloni Valerio sul mancato rifinanziamento del Progetto autismo e sulle gravi conseguenze che questo fatto determina per 20 bambini di Sassari e per le loro famiglie". (298)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Zuncheddu - Uras - Ben Amara - Sechi - Zedda Massimo sull'acquisto del tomografo computerizzato a 64 strati della ASL n. 6 di Sanluri". (332)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Dessì sulla stabilizzazione dei lavoratori precari negli enti locali". (414)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Zuncheddu sull'avvio di un'inchiesta circa le cause che hanno scatenato i devastanti incendi nel luglio 2009 in Sardegna". (426)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Mozione Zuncheddu - Uras - Bruno - Salis sulle gravi problematiche inerenti la situazione di grave crisi in cui versa il comparto orto-serricolo ed i danni sofferti dalle aziende agricole del territorio comunale, sia in seguito ai tragici eventi alluvionali del 22 ottobre 2008, che per i danni dovuti alle piogge persistenti e alla falena del pomodoro (tuta absoluta)". (99)
"Mozione Artizzu - Sanna Matteo sugli effetti del Piano per l'editoria locale approvato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dal Governo per le emittenti locali sarde". (100)
"Mozione Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini - Ben Amara - Sechi - Zedda Massimo - Zuncheddu - Cocco Daniele Secondo - Mariani - Cuccu - Sanna Gian Valerio - Meloni Valerio - Caria - Diana Giampaolo - Solinas Antonio - Cocco Pietro - Agus - Meloni Marco - Moriconi - Manca - Lotto - Soru - Cucca - Espa sulla difesa della vertenza entrate, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (101)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione generale congiunta del documento numero 12/A e dei disegni di legge numero 219/S/A e 220/A.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori, perché credo che una discussione come questa meriti una partecipazione un pochino più consistente di quella attuale. Le chiedo una sospensione di almeno quindici minuti.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 13, viene ripresa alle ore 10 e 31.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, mi sembra che la situazione in aula non sia cambiata. Sarei voluto intervenire sull'ordine dei lavori, ma diventa molto difficile intervenire sull'ordine dei lavori se non c'è nessuno con cui discutere. Quindi, le chiedo, per non essere costretti a chiedere la verifica del numero legale, di prendere atto che ancora la seduta non può essere avviata in quanto molti colleghi del centrodestra sono assenti.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, non possiamo stare ad attendere che i consiglieri vengano in aula. La richiesta di verifica del numero legale è una prerogativa, ma non è che possiamo sempre stare ad attendere che i consiglieri arrivino in aula.
(Interruzione)
Lo so, però non possiamo neanche abituare l'Aula che ogni volta si chiedono cinque...
(Interruzione)
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Prima di passare eventualmente alla verifica del numero legale, io ho bisogno di interloquire con i Presidenti dei Gruppi di minoranza per dieci minuti. Le chiedo per cortesia di consentirci dieci minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta per dieci minuti. Prego i Capigruppo di richiamare i consiglieri in aula.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 32, viene ripresa alle ore 10 e 42.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, in data 7 dicembre 2010, prima dell'approvazione del bilancio e della legge di stabilità dello Stato... Presidente, io avrei l'esigenza di avere l'attenzione, se non altro da parte dell'Assessore della programmazione…
PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Porcu. Colleghi per cortesia! Grazie.
PORCU (P.D.). Allora, in data 7 dicembre, attraverso una pregiudiziale che è stata trasformata in mozione urgente, proprio per lasciare agli atti la richiesta da parte di tutto il centrosinistra di maggiore chiarezza sulle entrate, noi avevamo sostenuto l'opportunità, prima di entrare nella sessione finanziaria (che ha l'obiettivo anche, e soprattutto, di dare risposta alla grave situazione di crisi economico-sociale in cui versa la Sardegna, quindi anche di approvare atti concreti, strumenti che richiedono evidentemente risorse), che si facesse chiarezza sullo stato della vertenza entrate e sulle differenze, che tuttora sussistono nei documenti ufficiali, tra il bilancio della Regione, che stiamo andando a discutere, e che dovremo discutere in questa sessione, e il bilancio dello Stato. Io continuo a chiedere l'attenzione!
PRESIDENTE. Colleghi! Grazie!
PORCU (P.D.). Penso che la questione non riguardi soltanto la minoranza, Presidente, ma anche il ruolo di quest'Aula. Nel frattempo sono avvenuti alcuni atti importanti, il 10 dicembre è stato approvato il bilancio dello Stato, che ha messo nero su bianco l'entità delle somme da devolvere alla Sardegna per il 2010, potremo andare a recuperare il capitolo 2790 del bilancio dello Stato, che identifica in 4 miliardi e 750 milioni di euro le entrate da devolvere alla Sardegna. Quindi è stata acclarata per il 2010, ma non per il 2011, perché si rinvia a un capitolo unico per le Regioni a statuto speciale l'entità delle entrate da devolvere alla Sardegna, con una differenza rispetto a quanto noi iscriviamo al nostro bilancio, che, Presidente, per gli atti che abbiamo, ammonta a 1 miliardo e 100 milioni di euro per il solo 2010, e potremmo pensare, per tutto quello che sappiamo, che sia una cifra del tutto analoga nel bilancio del 2011.
Da successivi comunicati stampa, abbiamo poi appreso che esistono altre somme, delle entrate, che sarebbero non riscosse dalla Sardegna, ma l'abbiamo appreso attraverso i comunicati stampa, abbiamo richiesto in Commissione di avere chiarezza, entrata per entrata del Titolo I, sulle imposte che vengono incassate direttamente, che quindi non afferiscono al bilancio dello Stato, e quelle che invece appunto la Regione incassa. Però, non abbiamo potuto avere tutto questo, né in Commissione, né in Aula, quando abbiamo posto le pregiudiziali.
Allora, se noi sommiamo a questo, Presidente, Assessore, Presidente della Regione, il fatto che, andando a regime nel 2010 l'articolo 8 novellato del nostro Statuto, secondo l'accordo con lo Stato che è stato sancito dalla finanziaria 2007, rimane ancora aperto il Patto di stabilità, cioè la possibilità effettiva di poter spendere queste risorse, crediamo che chiarire questi due argomenti (l'effettiva sussistenza del differenziale di entrate e l'esito della trattativa sul Patto di stabilità) sia fondamentale e prioritario alla discussione della sessione di bilancio. Se le cifre fossero quelle riportate dai documenti ufficiali, la conseguenza sarebbe che la manovra, che andiamo a discutere, è assolutamente ingessata. Le spese obbligatorie, se considero la spesa sanitaria, se considero i 3 miliardi e 200 milioni di residui, i 6 miliardi e 300 complessivi, anche per effetto del Patto di stabilità, che oggi possiamo spendere, non renderebbero disponibili perlomeno un terzo del bilancio che noi oggi andiamo a discutere, quindi non ci sarebbero risorse per qualsiasi politica, ci avventureremmo in una sessione d'Aula che avrebbe poco significato, sarebbe pura ginnastica parlamentare, sarebbe puramente virtuale, daremmo risposte non vere, non reali, non realizzabili, non fattibili, alle istanze provenienti dalla nostra società.
Presidente, noi poniamo inizialmente una questione sospensiva, ai sensi dell'articolo 86, comma 2, del Regolamento, per far sì che la Giunta ci informi sullo stato della vertenza entrate e risponda alla richiesta, avanzata per il tramite della Presidenza della Commissione bilancio, di poter conoscere una volta per tutte la natura delle entrate del bilancio della Regione Sardegna, cioè chi le incassa, chi è il concessionario, quali arrivano direttamente, quali passano nel bilancio dello Stato. Chiediamo di avere questi dati ufficialmente, Presidente, non per comunicarcelo, ma tramite atti ufficiali, per poterli valutare e discutere; così come chiediamo, tramite atti ufficiali, di sapere qual è lo stato della negoziazione con lo Stato, sia sulle entrate complessive, sia sul Patto di stabilità.
Quindi, inizialmente poniamo una questione sospensiva, che credo faccia salva la dignità e il ruolo di quest'Aula, riservandoci, Presidente, se l'esito di questa sospensiva non ci soddisferà (potremmo anche farlo in Aula, se l'Aula è ritenuta il luogo adatto, o approfondirlo magari in sede di Commissione), se le risposte non saranno adeguate e se i documenti fornitici ci solleveranno dei dubbi tali che valga la pena di avviare la sessione, di porre invece caso mai, sempre ai sensi dell'articolo 86, ma del comma 1, una questione pregiudiziale, con la quale chiederemo che venga rinviata del tutto la sessione che dovrebbe avviarsi in data odierna. Quindi, ripeto, ora poniamo la questione sospensiva, ai sensi del comma 2 dell'articolo 86 del Regolamento.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, mi espliciti meglio la richiesta. Vorrei capire se la questione sospensiva significa sospendere l'esame e la discussione della finanziaria e consentire alla Giunta eventualmente di dare all'Aula le informazioni richieste, oppure, siccome ha richiamato anche la Commissione, se significa sospendere i lavori questa mattina per verificare in Commissione la questione relativa alle entrate. Vorrei che mi esplicitasse questo passaggio.
PORCU (P.D.). Presidente, se è una discussione seria, fatalmente dovremo anche approfondirla in Commissione, ma chiedo preliminarmente comunque anche in Aula, perché l'argomento "entrate", mi rendo conto, non riguarda solo i componenti della Commissione bilancio, ma l'attività di ogni singolo consigliere e, visto che la manovra viene discussa dal Consiglio e investe le prerogative fondamentali di ogni consigliere, io credo che preliminarmente in Aula debba avvenire questa informativa documentata.
Inoltre chiedo che la richiesta venga messa ai voti, secondo quanto prevede il nostro Regolamento e, nel caso che in Aula dovessero emergere altre esigenze, sempre con questa finalità, è chiaro che siamo qui anche per trovare la strada migliore per svolgere il nostro lavoro.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, come lei ha richiamato, l'articolo 86 prevede un intervento per Gruppo, dopodiché l'Aula delibera per alzata di mano. La Giunta è disponibile a dare l'informativa richiesta, c'è da capire cosa segue dopo, ossia se dopo che la Giunta dà l'informativa non si apre un dibattito, ovviamente sull'informativa della Giunta, perché nel caso, su quella, è chiamata a esprimersi l'Aula. Se basta che la Giunta dia l'informativa, possiamo anche procedere, senza chiamare l'Aula a esprimersi, altrimenti se si intende anche che si apra subito dopo un dibattito, su questo si deve esprimere l'Aula.
Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, ai sensi dell'articolo 86, che riguarda la questione pregiudiziale e sospensiva, la richiesta che ha fatto il collega Porcu, a nome dell'intero centrosinistra, tende innanzitutto a fare chiarezza. Cioè prima di affrontare una finanziaria, che per noi è comunque una finanziaria vuota, che non dà risposte alla crisi della Sardegna, vogliamo avere chiarezza sul quadro delle entrate. Vogliamo capire, capire anche in sede tecnica, non solo in sede politica, possibilmente riconvocando la Commissione bilancio, insomma vogliamo capire la differenza tra quello che è iscritto nel bilancio della Regione, 6 miliardi e 711 milioni di euro, nelle entrate, e 5 miliardi e 887 milioni di euro come entrate devolute dallo Stato nel bilancio della Regione, e invece quello che è iscritto nel bilancio dello Stato, al di là delle promesse dell'ex Viceministro, al di là delle promesse di Calderoli, entrate da devolvere alla Sardegna del bilancio dello Stato, 4 miliardi e 750 milioni; si tratta di differenze importanti che, nel biennio 2010-2011, secondo i nostri calcoli, vanno oltre i 2 miliardi e 200 milioni di euro.
Vogliamo capire quali sono i calcoli che fa l'Assessore, che fa la Presidenza, che fanno gli Uffici, vogliamo confrontarci per non avere di fronte un bilancio fasullo perché riferito a un bilancio dello Stato che non mette un euro in più rispetto alla legge che è la legge fondamentale della Sardegna, il nostro Statuto di autonomia, un pezzo di Costituzione. Vorremmo capire innanzitutto questo e vorremmo, prima della discussione della finanziaria in aula, che questo Consiglio regionale impegnasse, e lo faremo attraverso un atto (vediamo se è possibile presentare un ordine del giorno prima della discussione della finanziaria) che impegni il Presidente della Regione e la Giunta a impugnare la legge finanziaria e il bilancio dello Stato che non contiene quelle risorse dovute per la Sardegna e a sollevare il conflitto di attribuzione.
Insomma, prima di parlare di una legge finanziaria che ci vedrà costretti, tra qualche mese, a ritornare in Aula per un assestamento, per rivedere le nostre entrate, io credo che ci sia bisogno di un momento di chiarezza, di verità e di trasparenza. Credo che lo dobbiamo alla Sardegna. Non si può affrontare in questo modo una finanziaria, dobbiamo avere certezza sui dati, certezza sui conti, certezza sulle entrate. Questo è possibile farlo solo ritornando in Commissione e accompagnando la discussione serena, ma suffragata da dati, anche con il parere dei tecnici. Questo è ciò che chiediamo, Presidente.
PRESIDENTE. E' stata posta una questione sospensiva per cui è previsto un intervento per Gruppo dopodiché l'Assemblea vota per alzata di mano. Non sono ammesse le dichiarazioni di voto, la richiesta di sospensione riguarda appunto la sospensione della discussione sulla finanziaria per aprire un dibattito in Consiglio sulle dichiarazioni della Giunta in merito alla definizione delle entrate che si prevede di accertare nel corso dell'esercizio 2011.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente e colleghi, credo che sia opportuno sospendere l'esame di questa finanziaria, sospendere la procedura di approvazione della manovra intera e quindi anche della legge di bilancio, in attesa non di chiarimenti verbali ma, finalmente, dell'esposizione dei documenti contabili.
Qual è il livello di interlocuzione che è stato attivato dalla Giunta regionale con il Governo? Quali sono le domande scritte e le risposte scritte che il Governo ha dato? Quali sono gli atti giuridicamente rilevanti che il Governo ha prodotto in merito a questa partita delle entrate? Io già una volta ho detto, è agli atti, Presidente del Consiglio, lo dico anche agli Uffici, che se ne dovrebbero preoccupare per insistere e ottenere dalla Giunta regionale gli atti che riguardano le interlocuzioni tra Governo e Giunta in questa materia, che l'Assessore del bilancio si era impegnato a fornirli e che non li ha mai forniti perché probabilmente sono assolutamente inesistenti, cioè l'interlocuzione viaggia sui media!
Chiedo scusa, Presidente, vorrei che la Giunta non si distraesse perché sto chiedendo gli atti! Gli atti! Questa interlocuzione come avviene? A parole? A telefonate? A segnali di fumo? Vogliamo gli atti! L'unico atto esistente è la legge di bilancio che cancella, come legge ordinaria dello Stato, i contenuti di un'altra legge ordinaria dello Stato, cioè la finanziaria, con la quale era stato stabilito quel trasferimento di fondi che competono alla Regione in ragione dei contributi fiscali dei sardi! E' un esproprio che il Governo nazionale fa a vantaggio di altre Regioni d'Italia! Che griderebbe vendetta! Invece c'è una acquiescenza insopportabile da parte del Governo della Regione e da parte di questa maggioranza!
Noi chiediamo che la legge di bilancio della Regione e la legge finanziaria ritornino in Commissione perché altrimenti questo Consiglio, ancora una volta, produrrebbe un bilancio falso! Falso nella sua scrittura contabile! Noi non possiamo produrre più bilanci falsi! Non possiamo più fare promesse che non manterremo mai! Costruire una spesa inventata! Portarci dietro un disavanzo fasullo di 1 miliardo e 750 milioni per mutui non contratti e autorizzati: soldi finti! Per promesse di spesa finte, clientelari, che abbiamo paura di cancellare! Noi siamo quelli che dovrebbero dare l'esempio sulle scritture contabili, sulla veridicità dei nostri impegni; i sardi non hanno bisogno di bubbole, hanno bisogno di serietà, hanno bisogno di verità, anche nel sacrificio sapere dove vanno le priorità, dove vanno le risorse finanziarie di cui disponiamo. Anche quella piccola massa di manovra che non si mangiano le spese correnti obbligatorie. Questo dobbiamo fare! E' necessario allora tornare in Commissione e predisporre un bilancio vero: il re è nudo ormai, abbia il coraggio o di dimettersi o di vestirsi!
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Mulas Massimo è rientrato dal congedo.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, onorevole Uras, discuteremo sicuramente in quest'Aula le problematiche che lei ha sollevato. Poi vedremo chi è che ha presentato dei bilanci cosiddetti falsi, come lei ha detto, se le entrate presunte di altri bilanci delle stagioni precedenti siano da imputare come bilanci falsi, non l'abbiamo mai detto che erano bilanci falsi, semmai abbiamo detto che erano bilanci non veritieri che è una cosa un po' diversa.
In ogni caso, noi siamo totalmente contrari alla questione sospensiva e chiediamo che si vada avanti, eventualmente se la Giunta vorrà fornire comunicazioni a quest'Aula lo potrà sempre e in qualsiasi momento fare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (I.d.V.). Presidente, anche noi vorremmo chiarezza definitiva sul difetto di oltre 2 miliardi di entrate, prima di discutere una legge finanziaria che altrimenti ci porterebbe un'altra volta a decidere in maniera estremamente negativa sull'emergenza del popolo sardo. Vorremmo davvero sapere, come diceva ora l'onorevole Diana, se è poco veritiero il bilancio dello Stato e se è poco veritiero il bilancio della Regione Sardegna. Diceva bene l'onorevole Uras, i sardi hanno più che mai bisogno di risposte, di serietà e di verità. Quindi noi chiaramente siamo favorevoli alla questione sospensiva.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Presidente, a nome del Gruppo U.D.C., esprimo parere totalmente contrario alla questione sospensiva mentre riteniamo opportuno che ci sia un'informativa da parte della Giunta. Esprimo questo parere riguardo alla sospensiva proprio richiamando le considerazioni che i colleghi dell'opposizione hanno svolto in sede di assestamento: a noi quelle somme spettano, ci può essere un'incertezza minima, ma se il bilancio dello Stato non ce le riconosce, noi dobbiamo approvare il nostro bilancio mettendo le risorse che riteniamo ci spettino e impugnare poi di fronte alla Corte costituzionale il bilancio dello Stato. Per cui il parere è contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). A nome del Partito sardo, noi voteremo contro la questione sospensiva. Colgo però l'occasione per ricordare ai consiglieri, visto che si è citato il fatto che in Commissione non siano stati forniti i dati, di andare a vedere la risposta, fornita ai colleghi nel novembre 2009, a una lettera scritta dal Presidente della Commissione che chiedeva i conti e le formule dei vari gettiti in entrata; nella risposta data dalla Giunta, in data 5 novembre, viene fornita la modalità di calcolo dell'IVA e d'IRPEF, la modalità di calcolo dell'IRAP e dell'IRES, il gettito dell'IRAP, viene inoltre fornito l'elenco dei proventi dei giochi così come viene iscritto a bilancio della Regione, il gettito delle tasse automobilistiche, delle ritenute sui redditi da capitale, l'imposta sulle riserve matematiche e rami vita, i diritti catastali, le sanzioni e il resto di tutte le voci in entrata, così come sono state calcolate nei diversi bilanci della Regione. Tutto questo è agli atti della Commissione, quindi non si dica che non sono stati richiesti e non sono stati forniti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Aggiungo, a quanto adesso riferito dal presidente Maninchedda, che anche in data 26 novembre noi abbiamo avuto una sessione della Commissione dedicata proprio alle entrate. Condivido molte delle osservazioni fatte, probabilmente però in questo momento c'è necessità più di un supporto politico, perché si definisca in maniera seria e definitiva la questione delle entrate in modo che si giunga a un sostegno dell'azione politica nella maniera più largamente condivisa, se è possibile. Per questo e per un altro motivo, che adesso dirò, sono contrario alla questione sospensiva, ma sono favorevole al fatto (anzi lo ritengo più che opportuno) che ci sia un'informativa nei tempi e nei modi che la Giunta riterrà opportuno fornire al Consiglio.
Ma c'è un altro aspetto, vedete, colleghi, bloccare adesso ulteriormente l'esame della finanziaria e del bilancio, che già ha avuto un esito e un percorso alquanto travagliato in Commissione, significherebbe non andare solo a un mese di esercizio provvisorio, ma probabilmente a molto di più, e tenuto conto che tutto il sistema collegato all'approvazione della finanziaria è già bloccato di per sé, per il Patto di stabilità, nei pagamenti, imprese, enti locali e quanti altri andrebbero ulteriormente in crisi, andrebbero ulteriormente a fondo. Per cui, noi abbiamo necessità, non dico di approvare celermente la finanziaria, ma di esaminarla nei tempi giusti, anche perché è mancata una completa ed esaustiva istruttoria in Commissione per fatti politici decisamente.
Io credo che questa istruttoria vada completata in Aula, ma non bloccando l'esame della finanziaria e del bilancio. Faremo un danno probabilmente irreparabile a chi non ha alcuna colpa delle azioni politiche, corrette, giuste o sbagliate, che questa Aula e questa Giunta stanno portando avanti.
PRESIDENTE. Onorevole Sanna, la vedo iscritta a parlare, ma è previsto un oratore per Gruppo e ha già parlato l'onorevole Bruno.
BRUNO (P.D.). L'onorevole Sanna è uno dei proponenti la questione sospensiva.
PRESIDENTE. No, onorevole Bruno, il proponente può essere uno solo. La proposta è stata avanzata dall'onorevole Porcu, dopo di che è intervenuto un oratore per Gruppo.
Prego i consiglieri Segretari di raggiungere il banco della Presidenza. Grazie.
Il Regolamento prevede la votazione per alzata di mano. Però il Presidente può disporre, ai sensi dell'articolo 92, comma 3, del Regolamento, che sia effettuata (così vediamo i risultati nel tabellone) mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi.
(Segue la votazione)
(Non è approvata)
(Interruzione)
Onorevole Porcu, su che cosa intende intervenire?
PORCU (P.D.). Sull'ordine dei lavori, Presidente.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, se intende porre la questione pregiudiziale, come annunciato prima, le dico che non si possono porre le questioni pregiudiziali sul bilancio, perché la questione pregiudiziale significa che l'argomento non deve essere discusso e sul bilancio di certo non si può porre una questione pregiudiziale ma solo sospensiva, e d'altronde il Consiglio si è già espresso.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Le chiedo un chiarimento a questo punto. L'articolo 86 non fa distinzione di tipo di documento, La seduta, le ricordo, non è ancora avviata, i relatori non hanno svolto il loro compito e io mi permetto di farle notare che, appunto, è una prerogativa dei consiglieri sollevare le questioni pregiudiziali. Tant'è che io ho volutamente sollevato la questione sospensiva perché speravo che il clima in Aula fosse diverso.
Pertanto io le chiedo, lo chiedo anche agli Uffici, di poter esercitare il mio compito e chiedere la questione pregiudiziale; perché nell'articolo si parla di "dato argomento", non si dice che c'è un argomento su cui non si può porre la questione pregiudiziale. Sarebbe un atto grave e credo anche una forzatura inutile, perché non è certo nello spirito delle obiezioni che stiamo ponendo non consentirmi di porre la questione pregiudiziale. Le chiedo di poter procedere, Presidente.
PRESIDENTE. Voglio precisare innanzitutto che non si vuole fare nessuna forzatura ma questa è una questione assolutamente logica nel rispetto del nostro Regolamento. Intanto la discussione è già avviata perché abbiamo già richiamato l'argomento in discussione, non sono state ancora svolte le relazioni, però l'argomento è stato introdotto.
La questione pregiudiziale prevede che l'argomento non debba essere discusso, la manovra finanziaria (la legge finanziaria e il bilancio) è l'unico argomento normato dal nostro Regolamento, per cui non si può chiedere che il bilancio e la finanziaria non vengano discussi, sul bilancio e la finanziaria si può porre soltanto una questione sospensiva. Non c'è nessuna forzatura, le posso assicurare, onorevole Porcu, che c'è anche l'ausilio degli Uffici, questo è proprio nel rispetto preciso del Regolamento e lo capirà anche lei perché la norma finanziaria e di bilancio è quella prevista obbligatoria per il Consiglio. Dopo di che c'è lo scioglimento del Consiglio, lei sa perfettamente bene che non si può non prevedere la discussione sul bilancio e sulla finanziaria. Si può porre soltanto una questione sospensiva che è stata già rigettata dall'Aula.
(Interruzione del consigliere Porcu.)
PRESIDENTE. La questione sospensiva è stata già posta, onorevole Porcu, non si può porre un'altra questione sospensiva.
(Interruzione del consigliere Porcu.)
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, non si può porre un'altra questione sospensiva. Onorevole Porcu, lei ha chiesto che la sospensione della discussione sul bilancio e sulla finanziaria per discutere prima la questione relativa alla definizione delle entrate. Si tratta di sospendere la discussione, su questo il Consiglio si è già espresso, quindi non può essere posta un'altra questione sospensiva.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io ho posto una questione sospensiva sul tema delle entrate perché è il tema all'ordine del giorno, anche in seguito all'approvazione del bilancio dello Stato, ed è parte del nostro lavoro. Credo che avrebbe fatto meglio la maggioranza ad accogliere la nostra richiesta, che non voleva essere una richiesta strumentale alla non approvazione del bilancio; ritengo che abbiano avuto torto i colleghi che l'hanno vista in questa funzione, era una richiesta tendente a un miglior funzionamento dei lavori in aula e certamente il rigetto ci pone, come opposizione, in una posizione molto difficile.
Allora, visto che è stata respinta quella sospensiva, io propongo un'altra questione sospensiva che sia in merito allo stato dell'arte sul Patto di stabilità della Regione. Perché sul Patto di stabilità è stato approvato un ordine del giorno del Consiglio, di questo Consiglio, le ricordo, nel luglio 2009, un ordine del giorno che chiedeva alla Giunta di rinegoziare il Patto di stabilità per adeguarlo al nuovo regime delle entrate. Siccome il Patto di stabilità odierno di fatto ingessa e vincola la spesa della Regione a circa 6 miliardi e 300 e se considero che ho 3 miliardi residui, alla fine sul bilancio di competenza non potrò spendere più di 5 miliardi e 300, perché immagino che almeno un miliardo di quei residui dovrò spenderli durante il 2011, allora io le chiedo una sospensiva per poter avere un'informativa e avviare una discussione sullo stato del negoziato tra la Regione e lo Stato in merito al Patto di stabilità di questa Regione.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, la questione da lei posta riguarda le motivazioni della sospensione. Sulla sospensione, l'Aula si è già espressa, e il Consiglio non può essere chiamato a votare su una cosa su cui si è già espresso. Lei ha motivato diversamente la richiesta di sospensione, ma la sospensione è stata già bocciata dall'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intanto intervengo per chiarire che le questioni sospensive possono essere poste da un Presidente di Gruppo o da cinque consiglieri in ogni momento della discussione del provvedimento e poi che le questioni sospensive non necessariamente riguardano solo un argomento, possono riguardare tanti argomenti e, quando si tratta di legge finanziaria, gli argomenti non mancano. Per cui noi potremmo tranquillamente sollevare adesso un'altra questione sospensiva e costringere ovviamente l'Aula a manifestare il proprio parere.
Voglio anche sottolineare che la questione pregiudiziale è una questione doverosa, perché nasce anche dalle giustificazioni che la stessa maggioranza ha addotto nelle dichiarazioni che ha fatto in ordine all'obbligo di andare all'impugnazione del bilancio dello Stato, lo diceva l'onorevole Steri. Noi possiamo procedere perché, se procediamo, in ogni caso, essendo le scritture contabili dello Stato in violazione delle norme dello Statuto, noi dovremmo andare a impugnare il bilancio dello Stato. Quindi abbiamo accertato anche in questa dichiarazione che si tratta di un bilancio, sul piano delle entrate, delle previsioni di entrate, impossibile. Tale bilancio impossibile sarebbe per i sardi, per il funzionamento dell'amministrazione pubblica regionale, per tutto ciò che riguarda la vita delle imprese, degli enti locali, dei cittadini, un grave danno.
Ecco perché c'è ragione di esprimersi sulla pregiudiziale. Non è un problema di natura regolamentare, è un problema fondamentale, per conoscere su quale certezza di entrate noi basiamo la nostra scrittura contabile, cioè la sessione di questo bilancio. O scriviamo quello che ha scritto lo Stato nel bilancio, e allora la Giunta certifica il suo fallimento politico e istituzionale, oppure la questione pregiudiziale diventa decisiva, cioè dobbiamo sospendere, dobbiamo impugnare il bilancio dello Stato, dobbiamo aspettare gli esiti del bilancio dello Stato. Nel frattempo, funziona l'esercizio provvisorio? Ma è ovvio che funziona l'esercizio provvisorio! Del resto, questo è un bilancio che equivale all'esercizio provvisorio, cioè si può spendere solo per mantenere la Regione se stessa, e la sanità se stessa, non si può fare alcun intervento per la società, per i sardi, per le imprese, per il lavoro, per l'occupazione, per lo sviluppo; si può fare "zero"! Ecco perché noi non accetteremo in ogni caso che si vada avanti su questo bilancio fondato sulle sabbie mobili, fondato sulla non verità.
PRESIDENTE. Onorevole Uras, le ribadisco che la questione pregiudiziale non può essere posta. Può essere posta soltanto la questione sospensiva che prevede il rinvio della discussione ad altra data o il rinvio in Commissione. Su questo, l'Aula si è già espressa. Per richiedere la stessa cosa non si possono addurre motivazioni differenti, perché la cosa che conta è la richiesta di sospensione che è stata già bocciata.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, io credo che la vera forzatura non stia nel Regolamento, ma la vera forzatura la stiano facendo la Giunta e la maggioranza presentando un bilancio che non tiene conto di quanto approvato dallo Stato e, soprattutto, a oggi, nonostante dichiarazioni reiterate, non si è ancora vista l'impugnazione del bilancio dello Stato. Io credo che questa finanziaria, così come la stiamo portando in Aula, non risolva un problema della Sardegna, neanche uno! Non possiamo affrontare una discussione senza avere un quadro certo delle entrate. E' questo il senso della nostra richiesta di sospensiva, che il collega Porcu ha giustificato con altre motivazioni nell'intervento che ha fatto poc'anzi. Noi stiamo attraversando un momento di crisi drammatica, con una Regione di fatto commissariata, perché stiamo commissariando tutto, abbiamo prorogato, forse, il commissariamento delle ASL, stiamo commissariando l'ARPAS, stiamo commissariando l'AGRIS, stiamo commissariando l'ATO, l'Autorità d'ambito per il servizio idrico, stiamo commissariando la Sardegna!
Presentiamo una finanziaria senza prospettive di sviluppo, con un quadro delle entrate che non può dare certezze a chi vive una situazione drammatica, e si applica una forzatura, una forzatura che vede una maggioranza blindata, che non vuole neanche ritornare in Commissione ad affrontare con gli esperti, con i tecnici, i dati che riguardano appunto il bilancio della Regione, che riguardano la difesa della vertenza entrate, perché la vertenza entrate appartiene al passato, è già vinta.
Ora, abbiamo un articolo dello Statuto, l'articolo 8, riscritto, che non viene onorato dallo Stato. Allora mi chiedo che cosa aspetta il Presidente della Regione, che già sei, otto mesi fa, ci aveva detto di aver già avviato interlocuzioni con gli avvocati per sollevare il conflitto di attribuzioni, per impugnare ogni eventuale legge. Ora ci siamo, abbiamo anche l'ultima finanziaria dello Stato approvata. Mi chiedo che cosa stiamo aspettando, quale altra riunione di commissione paritetica stiamo aspettando, quale altra interlocuzione col Ministro di turno stiamo aspettando.
Credo che stiamo prendendo in giro la Sardegna, anche con questa finanziaria, e forse un approfondimento sarebbe doveroso per tutti, anche per il Presidente della Giunta regionale che, tra l'altro, è anche rappresentante legale della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, il Regolamento è uno strumento di funzionamento della nostra dimensione democratica, ma non abdica all'uso del buon senso, alla ragionevolezza, all'esigenza che è posta in lei di garantire l'equilibrio delle posizioni e la salvaguardia dei principi giuridici.
Mi rivolgo agli Uffici. Gli Uffici, quando noi svolgiamo l'azione dell'approvazione del bilancio, quando vedono che un emendamento non ha la copertura, lo dichiarano inammissibile; allora, perché gli Uffici del Consiglio non devono prioritariamente valutare che c'è, in questo bilancio, sulla base dei documenti ufficiali dello Stato, una violazione del principio di veridicità del bilancio e una violazione del principio della copertura delle spese globale? Per cui il Consiglio sta deliberando su cifre che non ha, spese che non si potranno fare! E' possibile che il piccolo emendamento della piccola sciocchezza debba essere bloccato, e non sia in capo agli Uffici la salvaguardia di questo principio fondamentale, che da legittimità alla funzione del Consiglio regionale? L'unica cosa che può accadere è un atto politico della Giunta regionale, che si assenti un'ora per impugnare il bilancio dello Stato, sulla base di quello che ha dichiarato nei documenti che ci presenta, e consentire l'agibilità di un esame di una manovra che sarà appesa a un giudizio, a un verdetto, ma si poggia su una norma di legge violata! Non è che noi possiamo far finta che, violando una legge dello Stato, a nostra volta, la violiamo. Questo è il principio del buon senso, Presidente, non l'idea di continuare un racconto della realtà alla Sardegna, di racconti moriremo tutti quanti, voi compresi.
Ecco perché il Regolamento deve essere accompagnato dal buon senso, dal buon senso delle cose che vi stiamo dicendo; stiamo chiedendo solamente di riconoscere se c'è un principio di veridicità accertato, se c'è non per le dichiarazioni, ma per gli atti formali, timbrati e vidimati, non per le chiacchiere dei secondi livelli di governo, non per le chiacchiere di quello che ci viene trasmesso, ma con gli atti. Questo è un obbligo degli Uffici del Consiglio prima di iniziare la seduta del bilancio e noi stiamo chiedendo che questo venga accertato, nelle sedi giuste, formalmente, perché ci sia consentito di agire. Diversamente, io ho l'idea di ritenere che tutto quello che noi approviamo sia viziato da quel vizio che ci viene imputato quando non esprimiamo la copertura del nostro bilancio, e la copertura del bilancio regionale nella sua completezza non si fa spostando una somma da un capitolo a un altro o da una UPB a un'altra; o c'è, o non c'è!
Questo è il senso delle questioni sollevate, è il senso del fatto che noi ci rifiutiamo di essere presi in giro. Noi siamo qui per fare cose serie e a me, onorevole Capelli, interessa la fretta, ma mi interessa la fretta non di un racconto virtuale, mi interessa il racconto di cose concrete che possiamo fare domani per la gente che soffre. Questo è il punto, e qua, probabilmente, si divide. Io non lo so, ma è lei che decide, Presidente, il profilo morale del nostro esercizio e delle nostre funzioni.
PRESIDENTE. Onorevole Gian Valerio Sanna, io condivido pienamente con lei che il Presidente debba usare la giusta elasticità nell'applicazione del Regolamento, una elasticità che sia ispirata a ragionevolezza e buon senso. E' proprio usando la ragionevolezza e il buon senso che ha assunto questa decisione, perché la volontà dell'Aula mi sembra esplicita; sarebbe stato molto più semplice consentire la discussione e far notare che il risultato non sarebbe cambiato. Però il Presidente, in una palese violazione del Regolamento, come in questo caso, proprio per la ragionevolezza e il buonsenso, non poteva consentire che si creasse un precedente pericoloso rispetto a una violazione palese, visto e considerato che i temi posti all'attenzione dell'Aula da parte delle forze di minoranza erano stati possibili grazie alla discussione che si era già sviluppata sulla richiesta di sospensiva.
Riguardo invece al problema che lei ha sollevato sulla veridicità del bilancio, questo problema la Presidenza se lo è posto, anche con l'ausilio degli Uffici, e vorrei ricordare a tutti che, a norma dell'articolo 4, lettera g), della legge regionale numero 1 del 7 gennaio 1977, la predisposizione del bilancio di previsione, come tutti noi sappiamo, compete alla Giunta che, per la definizione delle entrate che ci si prevede di accertare per l'esercizio finanziario 2011, deve tener conto del quadro normativo vigente, quindi, in questo caso in particolare del novellato articolo 8 del nostro Statuto speciale, per il quale, se pure non sia stato ancora completato l'iter delle norme di attuazione che si sono ritenute necessarie per una più compiuta definizione del sistema delle entrate, risulta corretto l'importo iscritto in bilancio quale previsione di entrata, perché trova legittimazione nella normativa vigente.
Per cui, il principio della veridicità del bilancio non viene violato. In più, voglio far presente che, proprio perché si tratta del bilancio di previsione, dove nelle entrate sono indicate le poste che si prevede di accertare, nel caso in cui la previsione risultasse errata, per eccesso o per difetto, è sempre possibile intervenire con una manovra correttiva o di assestamento di bilancio; ed è proprio questa la funzione.
Allora, la Giunta è disponibile a dare l'informativa. Se l'Aula è d'accordo, prima delle relazioni, la Giunta da l'informativa, ma non si apre alcun dibattito sulle dichiarazioni della Giunta, altrimenti procediamo secondo il normale iter.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori, perchè vorrei capire bene come vanno a finire questi lavori. Le questioni che sono state sollevate dai colleghi del centrosinistra sono riconducibili, tutte, al comma 5 dell'articolo 86, quindi nonostante poniate più questioni pregiudiziali, esse vanno discusse una volta sola. Abbiamo votato, e abbiamo votato noi, non è una decisione presa dal Presidente del Consiglio o della Regione; questa maggioranza è contraria a questioni sospensive!
C'è la disponibilità, come avevo già annunciato, da parte della Giunta, a dare informazioni, voi continuate a dire che i bilanci sono falsi, ma era forse più falsa la tassa sul lusso di altre legislature, quando abbiamo avuto l'anticipazione delle entrate, mi suggerisce il collega Capelli! Questo documento non è un documento che mi sono inventato io e quando io ho un documento ufficiale che dice esattamente quali sono le entrate della Regione Sardegna, beh, a questo io faccio fede. Siccome sono convinto che questo sia un documento veritiero, non posso che prenderne atto e ricordare alla Presidenza che non è possibile continuare a dare la parola su questioni che riguardano sempre lo stesso argomento. Quest'Aula è assolutamente contraria a questioni sospensive!
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Diana, forse non ha seguito quello che è successo. Era stata già chiusa la questione. Avevo già chiarito all'Aula che non potevano essere poste ulteriori questioni sospensive, ulteriori questioni pregiudiziali o ulteriori interventi sull'ordine dei lavori. Avevo già comunicato che la Giunta è disponibile a dare l'informativa, c'è da capire se l'Aula accede alla richiesta di far esprimere le comunicazioni alla Giunta senza aprire un dibattito o se dobbiamo procedere con lo svolgimento delle relazioni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, ogni comunicazione della Giunta deve essere fatta a norma di Regolamento. Il Regolamento tratta questa materia all'articolo 121, non esistono comunicazioni della Giunta senza dibattito. O la Giunta fa i suoi chiarimenti ai sensi dell'articolo 121, oppure si tenga i suoi chiarimenti e leggeremo il giornale di domani.
PRESIDENTE. Onorevole Uras, io ho utilizzato il termine "comunicazioni", ma non mi sono riferita all'articolo 121 del Regolamento. Gli Assessori tecnici possono intervenire in qualunque momento. Siccome dal dibattito precedente era emersa la richiesta di una informativa, ho voluto precisare che nel caso la Giunta fosse intervenuta per dare questi chiarimenti, non si sarebbe aperto alcun dibattito, quindi ho chiesto se si era disponibili a far intervenire l'assessore La Spisa secondo quanto stabilisce l'articolo del Regolamento per cui gli Assessori tecnici possono intervenire in qualunque momento. L'assessore La Spisa risponderebbe a una richiesta emersa dall'Aula…
(Interruzioni)
Va bene, prendo atto che non vi è accordo in Aula, pertanto procediamo con lo svolgimento delle relazioni.
PRESIDENTE. Colleghi, procediamo con i lavori.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Vogliamo un bilancio vero! La Sardegna ha diritto a un bilancio vero!
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 32, viene ripresa alle ore 11 e 33.)
PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta, prego i colleghi di prendere posto.
L'ordine del giorno reca la discussione congiunta del documento numero 12/A e dei disegni di legge numero 219/S/A e 220/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az), relatore di maggioranza. Mi rimetto alla relazione scritta, Presidente.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Sabatini, relatore di minoranza…
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Vogliamo un bilancio vero!
PRESIDENTE. Onorevole Uras, per cortesia!
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 33 , viene ripresa alle ore 11 e 44.)
PRESIDENTE. I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio alle ore 16 e 30.
La seduta è tolta alle ore 11 e 44.
Allegati seduta
CLXV SEDUTA
Lunedì 20 dicembre 2010
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 03.
MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 12 novembre 2010 (158), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Francesco Cuccureddu, Gabriella Greco, Giorgio Locci, Marco Meloni, Valerio Meloni, Massimo Mulas, Antonello Peru, Antonio Pitea e Adriano Salis hanno chiesto congedo per la seduta del 20 dicembre 2010.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Capelli, con nota del 15 dicembre 2010, ha dichiarato di aver aderito al Gruppo Misto.
Annunzio di presentazione di disegni di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:
"Gestione del sistema informativo sanitario regionale". (226)
(Pervenuto il 18 novembre 2010 e assegnato alla settima Commissione.)
"Destinazione di risorse per le progressioni professionali del personale del comparto dei dipendenti dell'Amministrazione, degli enti e delle agenzie regionali". (232)
(Pervenuto il 25 novembre 2010 e assegnato alla prima Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
Greco - Floris Rosanna - De Francisci - Zedda Alessandra - Diana Mario - Sanna Paolo Terzo - Piras - Contu Mariano Ignazio - Murgioni - Locci - Pittalis - Ladu - Lai - Sanjust - Tocco - Campus - Peru - Pitea - Rodin - Stochino - Petrini - Amadu - Bardanzellu:
"Misure per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere". (225)
(Pervenuta il 18 novembre 2010 e assegnata alla settima Commissione.)
Floris Rosanna - Greco - De Francisci - Zedda Alessandra - Diana Mario - Pittalis - Amadu - Bardanzellu - Campus - Contu Mariano Ignazio - Gallus - Ladu - Lai - Locci - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Paolo Terzo - Stochino - Tocco:
"Norme per la promozione delle pari opportunità nell'ordinamento regionale". (227)
(Pervenuta il 18 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione.)
Contu Mariano Ignazio - Sanjust - De Francisci - Piras - Zedda Alessandra - Stochino - Peru - Pittalis - Ladu - Lai - Bardanzellu - Rodin - Diana Mario - Greco - Murgioni - Pitea - Floris Rosanna - Gallus - Campus - Randazzo - Amadu - Locci - Petrini - Sanna Paolo Terzo - Tocco:
"Norme per la valorizzazione del capitale umano e del patrimonio culturale della Sardegna. Disciplina del sistema educativo regionale di istruzione e formazione". (228)
(Pervenuta il 19 novembre 2010 e assegnata alla ottava Commissione.)
Moriconi - Cuccu - Lotto - Manca - Caria - Cucca - Meloni Valerio - Sabatini - Solinas Antonio - Cocco Daniele Secondo:
"Nuova disciplina in materia di organizzazione del servizio idrico integrato". (229)
(Pervenuta il 22 novembre 2010 e assegnata alla quarta Commissione.)
Sanna Matteo - Artizzu - Steri - Piras - Capelli - Lai - Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Stochino - Bardanzellu - Cocco Daniele Secondo - Peru:
"Ordinamento dei segretari degli enti locali nella Regione autonoma della Sardegna". (230)
(Pervenuta il 24 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione.)
Sanna Gian Valerio - Bruno - Cocco - Agus - Sabatini - Manca - Soru - Cuccu - Cucca - Espa - Barracciu - Lotto - Diana Giampaolo - Moriconi - Meloni Valerio - Meloni Marco - Porcu - Caria - Solinas Antonio:
"Disposizioni diverse in materia di enti locali". (231)
(Pervenuta il 25 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione.)
Ladu - Ben Amara - Cucca - Caria - De Francisci - Floris Rosanna - Manca - Mula - Obinu - Piras - Rodin:
"Sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale". (233)
(Pervenuta il 25 novembre 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)
Lai - Diana Mario - Pittalis - Campus - Gallus - Ladu - Locci - Contu Mariano Ignazio - Contu Felice - Sanjust - Meloni Francesco - Steri - Bardanzellu - Zedda Alessandra - Cuccureddu - De Francisci - Randazzo - Petrini - Amadu - Maninchedda - Rodin - Stochino - Piras:
"Interventi a favore delle persone affette da dislessia e da altri disturbi specifici dell'apprendimento". (234)
(Pervenuta il 25 novembre 2010 e assegnata alla settima Commissione.)
Dedoni - Cossa - Vargiu - Fois - Meloni Francesco - Mula:
"Istituzione della Fondazione per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna". (235)
(Pervenuta il 1° dicembre 2010 e assegnata alla ottava Commissione.)
Sanna Matteo - Artizzu: "Utilizzazione della tecnologia innovativa per le unità di soccorso in acqua". (236)
(Pervenuta il 7 dicembre 2010 e assegnata alla settima Commissione.)
Steri - Diana Mario: "Disposizioni integrative della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23". (237)
(Pervenuta il 9 dicembre 2010 e assegnata alla quinta Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposta di legge statutaria
PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge statutaria:
Floris Rosanna - Greco - De Francisci - Zedda Alessandra - Diana Mario - Pittalis - Amadu - Bardanzellu - Campus - Contu Mariano Ignazio - Gallus - Ladu - Lai - Locci - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Paolo Terzo - Stochino - Tocco:
"Disposizioni per l'introduzione delle pari opportunità nell'ordinamento regionale". (4/STAT)
(Pervenuta il 18 novembre 2010 e assegnata alla prima Commissione)
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sul mancato completamento del tratto di strada a scorrimento veloce Abbasanta-Olbia". (393)
(Risposta scritta in data 18 novembre 2010.)
"Interrogazione Bruno sul Comando provinciale dei vigili del fuoco di Sassari". (425)
(Risposta scritta in data 18 novembre 2010.)
"Interrogazione Diana Giampaolo sulla mancata nomina dei rappresentanti della Regione Sardegna nel consiglio di amministrazione del Teatro lirico di Cagliari e il serio rischio che lo stesso venga commissariato". (432)
(Risposta scritta in data 18 novembre 2010.)
"Interrogazione Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla mancata nomina del presidente e di un consigliere d'amministrazione dell'ERSU di Cagliari da parte della Regione e sui disagi arrecati all'ente da tale carenza nella guida politica". (134)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Sechi - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu - Ben Amara sulla mancata applicazione dell'articolo 21 della legge regionale del 23 agosto 1995, n. 20, concernente la nomina del presidente e del consiglio di amministrazione dell'ERSU di Sassari". (173)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Vargiu sul ruolo della medicina fiscale in Sardegna". (258)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Espa - Bruno - Caria - Lotto - Manca - Meloni Valerio sul mancato rifinanziamento del Progetto autismo e sulle gravi conseguenze che questo fatto determina per 20 bambini di Sassari e per le loro famiglie". (298)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Zuncheddu - Uras - Ben Amara - Sechi - Zedda Massimo sull'acquisto del tomografo computerizzato a 64 strati della ASL n. 6 di Sanluri". (332)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Dessì sulla stabilizzazione dei lavoratori precari negli enti locali". (414)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
"Interrogazione Zuncheddu sull'avvio di un'inchiesta circa le cause che hanno scatenato i devastanti incendi nel luglio 2009 in Sardegna". (426)
(Risposta scritta in data 16 dicembre 2010.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Mozione Zuncheddu - Uras - Bruno - Salis sulle gravi problematiche inerenti la situazione di grave crisi in cui versa il comparto orto-serricolo ed i danni sofferti dalle aziende agricole del territorio comunale, sia in seguito ai tragici eventi alluvionali del 22 ottobre 2008, che per i danni dovuti alle piogge persistenti e alla falena del pomodoro (tuta absoluta)". (99)
"Mozione Artizzu - Sanna Matteo sugli effetti del Piano per l'editoria locale approvato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dal Governo per le emittenti locali sarde". (100)
"Mozione Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini - Ben Amara - Sechi - Zedda Massimo - Zuncheddu - Cocco Daniele Secondo - Mariani - Cuccu - Sanna Gian Valerio - Meloni Valerio - Caria - Diana Giampaolo - Solinas Antonio - Cocco Pietro - Agus - Meloni Marco - Moriconi - Manca - Lotto - Soru - Cucca - Espa sulla difesa della vertenza entrate, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (101)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione generale congiunta del documento numero 12/A e dei disegni di legge numero 219/S/A e 220/A.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori, perché credo che una discussione come questa meriti una partecipazione un pochino più consistente di quella attuale. Le chiedo una sospensione di almeno quindici minuti.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 13, viene ripresa alle ore 10 e 31.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, mi sembra che la situazione in aula non sia cambiata. Sarei voluto intervenire sull'ordine dei lavori, ma diventa molto difficile intervenire sull'ordine dei lavori se non c'è nessuno con cui discutere. Quindi, le chiedo, per non essere costretti a chiedere la verifica del numero legale, di prendere atto che ancora la seduta non può essere avviata in quanto molti colleghi del centrodestra sono assenti.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, non possiamo stare ad attendere che i consiglieri vengano in aula. La richiesta di verifica del numero legale è una prerogativa, ma non è che possiamo sempre stare ad attendere che i consiglieri arrivino in aula.
(Interruzione)
Lo so, però non possiamo neanche abituare l'Aula che ogni volta si chiedono cinque...
(Interruzione)
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Prima di passare eventualmente alla verifica del numero legale, io ho bisogno di interloquire con i Presidenti dei Gruppi di minoranza per dieci minuti. Le chiedo per cortesia di consentirci dieci minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta per dieci minuti. Prego i Capigruppo di richiamare i consiglieri in aula.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 32, viene ripresa alle ore 10 e 42.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, in data 7 dicembre 2010, prima dell'approvazione del bilancio e della legge di stabilità dello Stato... Presidente, io avrei l'esigenza di avere l'attenzione, se non altro da parte dell'Assessore della programmazione…
PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Porcu. Colleghi per cortesia! Grazie.
PORCU (P.D.). Allora, in data 7 dicembre, attraverso una pregiudiziale che è stata trasformata in mozione urgente, proprio per lasciare agli atti la richiesta da parte di tutto il centrosinistra di maggiore chiarezza sulle entrate, noi avevamo sostenuto l'opportunità, prima di entrare nella sessione finanziaria (che ha l'obiettivo anche, e soprattutto, di dare risposta alla grave situazione di crisi economico-sociale in cui versa la Sardegna, quindi anche di approvare atti concreti, strumenti che richiedono evidentemente risorse), che si facesse chiarezza sullo stato della vertenza entrate e sulle differenze, che tuttora sussistono nei documenti ufficiali, tra il bilancio della Regione, che stiamo andando a discutere, e che dovremo discutere in questa sessione, e il bilancio dello Stato. Io continuo a chiedere l'attenzione!
PRESIDENTE. Colleghi! Grazie!
PORCU (P.D.). Penso che la questione non riguardi soltanto la minoranza, Presidente, ma anche il ruolo di quest'Aula. Nel frattempo sono avvenuti alcuni atti importanti, il 10 dicembre è stato approvato il bilancio dello Stato, che ha messo nero su bianco l'entità delle somme da devolvere alla Sardegna per il 2010, potremo andare a recuperare il capitolo 2790 del bilancio dello Stato, che identifica in 4 miliardi e 750 milioni di euro le entrate da devolvere alla Sardegna. Quindi è stata acclarata per il 2010, ma non per il 2011, perché si rinvia a un capitolo unico per le Regioni a statuto speciale l'entità delle entrate da devolvere alla Sardegna, con una differenza rispetto a quanto noi iscriviamo al nostro bilancio, che, Presidente, per gli atti che abbiamo, ammonta a 1 miliardo e 100 milioni di euro per il solo 2010, e potremmo pensare, per tutto quello che sappiamo, che sia una cifra del tutto analoga nel bilancio del 2011.
Da successivi comunicati stampa, abbiamo poi appreso che esistono altre somme, delle entrate, che sarebbero non riscosse dalla Sardegna, ma l'abbiamo appreso attraverso i comunicati stampa, abbiamo richiesto in Commissione di avere chiarezza, entrata per entrata del Titolo I, sulle imposte che vengono incassate direttamente, che quindi non afferiscono al bilancio dello Stato, e quelle che invece appunto la Regione incassa. Però, non abbiamo potuto avere tutto questo, né in Commissione, né in Aula, quando abbiamo posto le pregiudiziali.
Allora, se noi sommiamo a questo, Presidente, Assessore, Presidente della Regione, il fatto che, andando a regime nel 2010 l'articolo 8 novellato del nostro Statuto, secondo l'accordo con lo Stato che è stato sancito dalla finanziaria 2007, rimane ancora aperto il Patto di stabilità, cioè la possibilità effettiva di poter spendere queste risorse, crediamo che chiarire questi due argomenti (l'effettiva sussistenza del differenziale di entrate e l'esito della trattativa sul Patto di stabilità) sia fondamentale e prioritario alla discussione della sessione di bilancio. Se le cifre fossero quelle riportate dai documenti ufficiali, la conseguenza sarebbe che la manovra, che andiamo a discutere, è assolutamente ingessata. Le spese obbligatorie, se considero la spesa sanitaria, se considero i 3 miliardi e 200 milioni di residui, i 6 miliardi e 300 complessivi, anche per effetto del Patto di stabilità, che oggi possiamo spendere, non renderebbero disponibili perlomeno un terzo del bilancio che noi oggi andiamo a discutere, quindi non ci sarebbero risorse per qualsiasi politica, ci avventureremmo in una sessione d'Aula che avrebbe poco significato, sarebbe pura ginnastica parlamentare, sarebbe puramente virtuale, daremmo risposte non vere, non reali, non realizzabili, non fattibili, alle istanze provenienti dalla nostra società.
Presidente, noi poniamo inizialmente una questione sospensiva, ai sensi dell'articolo 86, comma 2, del Regolamento, per far sì che la Giunta ci informi sullo stato della vertenza entrate e risponda alla richiesta, avanzata per il tramite della Presidenza della Commissione bilancio, di poter conoscere una volta per tutte la natura delle entrate del bilancio della Regione Sardegna, cioè chi le incassa, chi è il concessionario, quali arrivano direttamente, quali passano nel bilancio dello Stato. Chiediamo di avere questi dati ufficialmente, Presidente, non per comunicarcelo, ma tramite atti ufficiali, per poterli valutare e discutere; così come chiediamo, tramite atti ufficiali, di sapere qual è lo stato della negoziazione con lo Stato, sia sulle entrate complessive, sia sul Patto di stabilità.
Quindi, inizialmente poniamo una questione sospensiva, che credo faccia salva la dignità e il ruolo di quest'Aula, riservandoci, Presidente, se l'esito di questa sospensiva non ci soddisferà (potremmo anche farlo in Aula, se l'Aula è ritenuta il luogo adatto, o approfondirlo magari in sede di Commissione), se le risposte non saranno adeguate e se i documenti fornitici ci solleveranno dei dubbi tali che valga la pena di avviare la sessione, di porre invece caso mai, sempre ai sensi dell'articolo 86, ma del comma 1, una questione pregiudiziale, con la quale chiederemo che venga rinviata del tutto la sessione che dovrebbe avviarsi in data odierna. Quindi, ripeto, ora poniamo la questione sospensiva, ai sensi del comma 2 dell'articolo 86 del Regolamento.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, mi espliciti meglio la richiesta. Vorrei capire se la questione sospensiva significa sospendere l'esame e la discussione della finanziaria e consentire alla Giunta eventualmente di dare all'Aula le informazioni richieste, oppure, siccome ha richiamato anche la Commissione, se significa sospendere i lavori questa mattina per verificare in Commissione la questione relativa alle entrate. Vorrei che mi esplicitasse questo passaggio.
PORCU (P.D.). Presidente, se è una discussione seria, fatalmente dovremo anche approfondirla in Commissione, ma chiedo preliminarmente comunque anche in Aula, perché l'argomento "entrate", mi rendo conto, non riguarda solo i componenti della Commissione bilancio, ma l'attività di ogni singolo consigliere e, visto che la manovra viene discussa dal Consiglio e investe le prerogative fondamentali di ogni consigliere, io credo che preliminarmente in Aula debba avvenire questa informativa documentata.
Inoltre chiedo che la richiesta venga messa ai voti, secondo quanto prevede il nostro Regolamento e, nel caso che in Aula dovessero emergere altre esigenze, sempre con questa finalità, è chiaro che siamo qui anche per trovare la strada migliore per svolgere il nostro lavoro.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, come lei ha richiamato, l'articolo 86 prevede un intervento per Gruppo, dopodiché l'Aula delibera per alzata di mano. La Giunta è disponibile a dare l'informativa richiesta, c'è da capire cosa segue dopo, ossia se dopo che la Giunta dà l'informativa non si apre un dibattito, ovviamente sull'informativa della Giunta, perché nel caso, su quella, è chiamata a esprimersi l'Aula. Se basta che la Giunta dia l'informativa, possiamo anche procedere, senza chiamare l'Aula a esprimersi, altrimenti se si intende anche che si apra subito dopo un dibattito, su questo si deve esprimere l'Aula.
Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, ai sensi dell'articolo 86, che riguarda la questione pregiudiziale e sospensiva, la richiesta che ha fatto il collega Porcu, a nome dell'intero centrosinistra, tende innanzitutto a fare chiarezza. Cioè prima di affrontare una finanziaria, che per noi è comunque una finanziaria vuota, che non dà risposte alla crisi della Sardegna, vogliamo avere chiarezza sul quadro delle entrate. Vogliamo capire, capire anche in sede tecnica, non solo in sede politica, possibilmente riconvocando la Commissione bilancio, insomma vogliamo capire la differenza tra quello che è iscritto nel bilancio della Regione, 6 miliardi e 711 milioni di euro, nelle entrate, e 5 miliardi e 887 milioni di euro come entrate devolute dallo Stato nel bilancio della Regione, e invece quello che è iscritto nel bilancio dello Stato, al di là delle promesse dell'ex Viceministro, al di là delle promesse di Calderoli, entrate da devolvere alla Sardegna del bilancio dello Stato, 4 miliardi e 750 milioni; si tratta di differenze importanti che, nel biennio 2010-2011, secondo i nostri calcoli, vanno oltre i 2 miliardi e 200 milioni di euro.
Vogliamo capire quali sono i calcoli che fa l'Assessore, che fa la Presidenza, che fanno gli Uffici, vogliamo confrontarci per non avere di fronte un bilancio fasullo perché riferito a un bilancio dello Stato che non mette un euro in più rispetto alla legge che è la legge fondamentale della Sardegna, il nostro Statuto di autonomia, un pezzo di Costituzione. Vorremmo capire innanzitutto questo e vorremmo, prima della discussione della finanziaria in aula, che questo Consiglio regionale impegnasse, e lo faremo attraverso un atto (vediamo se è possibile presentare un ordine del giorno prima della discussione della finanziaria) che impegni il Presidente della Regione e la Giunta a impugnare la legge finanziaria e il bilancio dello Stato che non contiene quelle risorse dovute per la Sardegna e a sollevare il conflitto di attribuzione.
Insomma, prima di parlare di una legge finanziaria che ci vedrà costretti, tra qualche mese, a ritornare in Aula per un assestamento, per rivedere le nostre entrate, io credo che ci sia bisogno di un momento di chiarezza, di verità e di trasparenza. Credo che lo dobbiamo alla Sardegna. Non si può affrontare in questo modo una finanziaria, dobbiamo avere certezza sui dati, certezza sui conti, certezza sulle entrate. Questo è possibile farlo solo ritornando in Commissione e accompagnando la discussione serena, ma suffragata da dati, anche con il parere dei tecnici. Questo è ciò che chiediamo, Presidente.
PRESIDENTE. E' stata posta una questione sospensiva per cui è previsto un intervento per Gruppo dopodiché l'Assemblea vota per alzata di mano. Non sono ammesse le dichiarazioni di voto, la richiesta di sospensione riguarda appunto la sospensione della discussione sulla finanziaria per aprire un dibattito in Consiglio sulle dichiarazioni della Giunta in merito alla definizione delle entrate che si prevede di accertare nel corso dell'esercizio 2011.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente e colleghi, credo che sia opportuno sospendere l'esame di questa finanziaria, sospendere la procedura di approvazione della manovra intera e quindi anche della legge di bilancio, in attesa non di chiarimenti verbali ma, finalmente, dell'esposizione dei documenti contabili.
Qual è il livello di interlocuzione che è stato attivato dalla Giunta regionale con il Governo? Quali sono le domande scritte e le risposte scritte che il Governo ha dato? Quali sono gli atti giuridicamente rilevanti che il Governo ha prodotto in merito a questa partita delle entrate? Io già una volta ho detto, è agli atti, Presidente del Consiglio, lo dico anche agli Uffici, che se ne dovrebbero preoccupare per insistere e ottenere dalla Giunta regionale gli atti che riguardano le interlocuzioni tra Governo e Giunta in questa materia, che l'Assessore del bilancio si era impegnato a fornirli e che non li ha mai forniti perché probabilmente sono assolutamente inesistenti, cioè l'interlocuzione viaggia sui media!
Chiedo scusa, Presidente, vorrei che la Giunta non si distraesse perché sto chiedendo gli atti! Gli atti! Questa interlocuzione come avviene? A parole? A telefonate? A segnali di fumo? Vogliamo gli atti! L'unico atto esistente è la legge di bilancio che cancella, come legge ordinaria dello Stato, i contenuti di un'altra legge ordinaria dello Stato, cioè la finanziaria, con la quale era stato stabilito quel trasferimento di fondi che competono alla Regione in ragione dei contributi fiscali dei sardi! E' un esproprio che il Governo nazionale fa a vantaggio di altre Regioni d'Italia! Che griderebbe vendetta! Invece c'è una acquiescenza insopportabile da parte del Governo della Regione e da parte di questa maggioranza!
Noi chiediamo che la legge di bilancio della Regione e la legge finanziaria ritornino in Commissione perché altrimenti questo Consiglio, ancora una volta, produrrebbe un bilancio falso! Falso nella sua scrittura contabile! Noi non possiamo produrre più bilanci falsi! Non possiamo più fare promesse che non manterremo mai! Costruire una spesa inventata! Portarci dietro un disavanzo fasullo di 1 miliardo e 750 milioni per mutui non contratti e autorizzati: soldi finti! Per promesse di spesa finte, clientelari, che abbiamo paura di cancellare! Noi siamo quelli che dovrebbero dare l'esempio sulle scritture contabili, sulla veridicità dei nostri impegni; i sardi non hanno bisogno di bubbole, hanno bisogno di serietà, hanno bisogno di verità, anche nel sacrificio sapere dove vanno le priorità, dove vanno le risorse finanziarie di cui disponiamo. Anche quella piccola massa di manovra che non si mangiano le spese correnti obbligatorie. Questo dobbiamo fare! E' necessario allora tornare in Commissione e predisporre un bilancio vero: il re è nudo ormai, abbia il coraggio o di dimettersi o di vestirsi!
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Mulas Massimo è rientrato dal congedo.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, onorevole Uras, discuteremo sicuramente in quest'Aula le problematiche che lei ha sollevato. Poi vedremo chi è che ha presentato dei bilanci cosiddetti falsi, come lei ha detto, se le entrate presunte di altri bilanci delle stagioni precedenti siano da imputare come bilanci falsi, non l'abbiamo mai detto che erano bilanci falsi, semmai abbiamo detto che erano bilanci non veritieri che è una cosa un po' diversa.
In ogni caso, noi siamo totalmente contrari alla questione sospensiva e chiediamo che si vada avanti, eventualmente se la Giunta vorrà fornire comunicazioni a quest'Aula lo potrà sempre e in qualsiasi momento fare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (I.d.V.). Presidente, anche noi vorremmo chiarezza definitiva sul difetto di oltre 2 miliardi di entrate, prima di discutere una legge finanziaria che altrimenti ci porterebbe un'altra volta a decidere in maniera estremamente negativa sull'emergenza del popolo sardo. Vorremmo davvero sapere, come diceva ora l'onorevole Diana, se è poco veritiero il bilancio dello Stato e se è poco veritiero il bilancio della Regione Sardegna. Diceva bene l'onorevole Uras, i sardi hanno più che mai bisogno di risposte, di serietà e di verità. Quindi noi chiaramente siamo favorevoli alla questione sospensiva.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Presidente, a nome del Gruppo U.D.C., esprimo parere totalmente contrario alla questione sospensiva mentre riteniamo opportuno che ci sia un'informativa da parte della Giunta. Esprimo questo parere riguardo alla sospensiva proprio richiamando le considerazioni che i colleghi dell'opposizione hanno svolto in sede di assestamento: a noi quelle somme spettano, ci può essere un'incertezza minima, ma se il bilancio dello Stato non ce le riconosce, noi dobbiamo approvare il nostro bilancio mettendo le risorse che riteniamo ci spettino e impugnare poi di fronte alla Corte costituzionale il bilancio dello Stato. Per cui il parere è contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). A nome del Partito sardo, noi voteremo contro la questione sospensiva. Colgo però l'occasione per ricordare ai consiglieri, visto che si è citato il fatto che in Commissione non siano stati forniti i dati, di andare a vedere la risposta, fornita ai colleghi nel novembre 2009, a una lettera scritta dal Presidente della Commissione che chiedeva i conti e le formule dei vari gettiti in entrata; nella risposta data dalla Giunta, in data 5 novembre, viene fornita la modalità di calcolo dell'IVA e d'IRPEF, la modalità di calcolo dell'IRAP e dell'IRES, il gettito dell'IRAP, viene inoltre fornito l'elenco dei proventi dei giochi così come viene iscritto a bilancio della Regione, il gettito delle tasse automobilistiche, delle ritenute sui redditi da capitale, l'imposta sulle riserve matematiche e rami vita, i diritti catastali, le sanzioni e il resto di tutte le voci in entrata, così come sono state calcolate nei diversi bilanci della Regione. Tutto questo è agli atti della Commissione, quindi non si dica che non sono stati richiesti e non sono stati forniti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Aggiungo, a quanto adesso riferito dal presidente Maninchedda, che anche in data 26 novembre noi abbiamo avuto una sessione della Commissione dedicata proprio alle entrate. Condivido molte delle osservazioni fatte, probabilmente però in questo momento c'è necessità più di un supporto politico, perché si definisca in maniera seria e definitiva la questione delle entrate in modo che si giunga a un sostegno dell'azione politica nella maniera più largamente condivisa, se è possibile. Per questo e per un altro motivo, che adesso dirò, sono contrario alla questione sospensiva, ma sono favorevole al fatto (anzi lo ritengo più che opportuno) che ci sia un'informativa nei tempi e nei modi che la Giunta riterrà opportuno fornire al Consiglio.
Ma c'è un altro aspetto, vedete, colleghi, bloccare adesso ulteriormente l'esame della finanziaria e del bilancio, che già ha avuto un esito e un percorso alquanto travagliato in Commissione, significherebbe non andare solo a un mese di esercizio provvisorio, ma probabilmente a molto di più, e tenuto conto che tutto il sistema collegato all'approvazione della finanziaria è già bloccato di per sé, per il Patto di stabilità, nei pagamenti, imprese, enti locali e quanti altri andrebbero ulteriormente in crisi, andrebbero ulteriormente a fondo. Per cui, noi abbiamo necessità, non dico di approvare celermente la finanziaria, ma di esaminarla nei tempi giusti, anche perché è mancata una completa ed esaustiva istruttoria in Commissione per fatti politici decisamente.
Io credo che questa istruttoria vada completata in Aula, ma non bloccando l'esame della finanziaria e del bilancio. Faremo un danno probabilmente irreparabile a chi non ha alcuna colpa delle azioni politiche, corrette, giuste o sbagliate, che questa Aula e questa Giunta stanno portando avanti.
PRESIDENTE. Onorevole Sanna, la vedo iscritta a parlare, ma è previsto un oratore per Gruppo e ha già parlato l'onorevole Bruno.
BRUNO (P.D.). L'onorevole Sanna è uno dei proponenti la questione sospensiva.
PRESIDENTE. No, onorevole Bruno, il proponente può essere uno solo. La proposta è stata avanzata dall'onorevole Porcu, dopo di che è intervenuto un oratore per Gruppo.
Prego i consiglieri Segretari di raggiungere il banco della Presidenza. Grazie.
Il Regolamento prevede la votazione per alzata di mano. Però il Presidente può disporre, ai sensi dell'articolo 92, comma 3, del Regolamento, che sia effettuata (così vediamo i risultati nel tabellone) mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi.
(Segue la votazione)
(Non è approvata)
(Interruzione)
Onorevole Porcu, su che cosa intende intervenire?
PORCU (P.D.). Sull'ordine dei lavori, Presidente.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, se intende porre la questione pregiudiziale, come annunciato prima, le dico che non si possono porre le questioni pregiudiziali sul bilancio, perché la questione pregiudiziale significa che l'argomento non deve essere discusso e sul bilancio di certo non si può porre una questione pregiudiziale ma solo sospensiva, e d'altronde il Consiglio si è già espresso.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Le chiedo un chiarimento a questo punto. L'articolo 86 non fa distinzione di tipo di documento, La seduta, le ricordo, non è ancora avviata, i relatori non hanno svolto il loro compito e io mi permetto di farle notare che, appunto, è una prerogativa dei consiglieri sollevare le questioni pregiudiziali. Tant'è che io ho volutamente sollevato la questione sospensiva perché speravo che il clima in Aula fosse diverso.
Pertanto io le chiedo, lo chiedo anche agli Uffici, di poter esercitare il mio compito e chiedere la questione pregiudiziale; perché nell'articolo si parla di "dato argomento", non si dice che c'è un argomento su cui non si può porre la questione pregiudiziale. Sarebbe un atto grave e credo anche una forzatura inutile, perché non è certo nello spirito delle obiezioni che stiamo ponendo non consentirmi di porre la questione pregiudiziale. Le chiedo di poter procedere, Presidente.
PRESIDENTE. Voglio precisare innanzitutto che non si vuole fare nessuna forzatura ma questa è una questione assolutamente logica nel rispetto del nostro Regolamento. Intanto la discussione è già avviata perché abbiamo già richiamato l'argomento in discussione, non sono state ancora svolte le relazioni, però l'argomento è stato introdotto.
La questione pregiudiziale prevede che l'argomento non debba essere discusso, la manovra finanziaria (la legge finanziaria e il bilancio) è l'unico argomento normato dal nostro Regolamento, per cui non si può chiedere che il bilancio e la finanziaria non vengano discussi, sul bilancio e la finanziaria si può porre soltanto una questione sospensiva. Non c'è nessuna forzatura, le posso assicurare, onorevole Porcu, che c'è anche l'ausilio degli Uffici, questo è proprio nel rispetto preciso del Regolamento e lo capirà anche lei perché la norma finanziaria e di bilancio è quella prevista obbligatoria per il Consiglio. Dopo di che c'è lo scioglimento del Consiglio, lei sa perfettamente bene che non si può non prevedere la discussione sul bilancio e sulla finanziaria. Si può porre soltanto una questione sospensiva che è stata già rigettata dall'Aula.
(Interruzione del consigliere Porcu.)
PRESIDENTE. La questione sospensiva è stata già posta, onorevole Porcu, non si può porre un'altra questione sospensiva.
(Interruzione del consigliere Porcu.)
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, non si può porre un'altra questione sospensiva. Onorevole Porcu, lei ha chiesto che la sospensione della discussione sul bilancio e sulla finanziaria per discutere prima la questione relativa alla definizione delle entrate. Si tratta di sospendere la discussione, su questo il Consiglio si è già espresso, quindi non può essere posta un'altra questione sospensiva.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io ho posto una questione sospensiva sul tema delle entrate perché è il tema all'ordine del giorno, anche in seguito all'approvazione del bilancio dello Stato, ed è parte del nostro lavoro. Credo che avrebbe fatto meglio la maggioranza ad accogliere la nostra richiesta, che non voleva essere una richiesta strumentale alla non approvazione del bilancio; ritengo che abbiano avuto torto i colleghi che l'hanno vista in questa funzione, era una richiesta tendente a un miglior funzionamento dei lavori in aula e certamente il rigetto ci pone, come opposizione, in una posizione molto difficile.
Allora, visto che è stata respinta quella sospensiva, io propongo un'altra questione sospensiva che sia in merito allo stato dell'arte sul Patto di stabilità della Regione. Perché sul Patto di stabilità è stato approvato un ordine del giorno del Consiglio, di questo Consiglio, le ricordo, nel luglio 2009, un ordine del giorno che chiedeva alla Giunta di rinegoziare il Patto di stabilità per adeguarlo al nuovo regime delle entrate. Siccome il Patto di stabilità odierno di fatto ingessa e vincola la spesa della Regione a circa 6 miliardi e 300 e se considero che ho 3 miliardi residui, alla fine sul bilancio di competenza non potrò spendere più di 5 miliardi e 300, perché immagino che almeno un miliardo di quei residui dovrò spenderli durante il 2011, allora io le chiedo una sospensiva per poter avere un'informativa e avviare una discussione sullo stato del negoziato tra la Regione e lo Stato in merito al Patto di stabilità di questa Regione.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, la questione da lei posta riguarda le motivazioni della sospensione. Sulla sospensione, l'Aula si è già espressa, e il Consiglio non può essere chiamato a votare su una cosa su cui si è già espresso. Lei ha motivato diversamente la richiesta di sospensione, ma la sospensione è stata già bocciata dall'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intanto intervengo per chiarire che le questioni sospensive possono essere poste da un Presidente di Gruppo o da cinque consiglieri in ogni momento della discussione del provvedimento e poi che le questioni sospensive non necessariamente riguardano solo un argomento, possono riguardare tanti argomenti e, quando si tratta di legge finanziaria, gli argomenti non mancano. Per cui noi potremmo tranquillamente sollevare adesso un'altra questione sospensiva e costringere ovviamente l'Aula a manifestare il proprio parere.
Voglio anche sottolineare che la questione pregiudiziale è una questione doverosa, perché nasce anche dalle giustificazioni che la stessa maggioranza ha addotto nelle dichiarazioni che ha fatto in ordine all'obbligo di andare all'impugnazione del bilancio dello Stato, lo diceva l'onorevole Steri. Noi possiamo procedere perché, se procediamo, in ogni caso, essendo le scritture contabili dello Stato in violazione delle norme dello Statuto, noi dovremmo andare a impugnare il bilancio dello Stato. Quindi abbiamo accertato anche in questa dichiarazione che si tratta di un bilancio, sul piano delle entrate, delle previsioni di entrate, impossibile. Tale bilancio impossibile sarebbe per i sardi, per il funzionamento dell'amministrazione pubblica regionale, per tutto ciò che riguarda la vita delle imprese, degli enti locali, dei cittadini, un grave danno.
Ecco perché c'è ragione di esprimersi sulla pregiudiziale. Non è un problema di natura regolamentare, è un problema fondamentale, per conoscere su quale certezza di entrate noi basiamo la nostra scrittura contabile, cioè la sessione di questo bilancio. O scriviamo quello che ha scritto lo Stato nel bilancio, e allora la Giunta certifica il suo fallimento politico e istituzionale, oppure la questione pregiudiziale diventa decisiva, cioè dobbiamo sospendere, dobbiamo impugnare il bilancio dello Stato, dobbiamo aspettare gli esiti del bilancio dello Stato. Nel frattempo, funziona l'esercizio provvisorio? Ma è ovvio che funziona l'esercizio provvisorio! Del resto, questo è un bilancio che equivale all'esercizio provvisorio, cioè si può spendere solo per mantenere la Regione se stessa, e la sanità se stessa, non si può fare alcun intervento per la società, per i sardi, per le imprese, per il lavoro, per l'occupazione, per lo sviluppo; si può fare "zero"! Ecco perché noi non accetteremo in ogni caso che si vada avanti su questo bilancio fondato sulle sabbie mobili, fondato sulla non verità.
PRESIDENTE. Onorevole Uras, le ribadisco che la questione pregiudiziale non può essere posta. Può essere posta soltanto la questione sospensiva che prevede il rinvio della discussione ad altra data o il rinvio in Commissione. Su questo, l'Aula si è già espressa. Per richiedere la stessa cosa non si possono addurre motivazioni differenti, perché la cosa che conta è la richiesta di sospensione che è stata già bocciata.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, io credo che la vera forzatura non stia nel Regolamento, ma la vera forzatura la stiano facendo la Giunta e la maggioranza presentando un bilancio che non tiene conto di quanto approvato dallo Stato e, soprattutto, a oggi, nonostante dichiarazioni reiterate, non si è ancora vista l'impugnazione del bilancio dello Stato. Io credo che questa finanziaria, così come la stiamo portando in Aula, non risolva un problema della Sardegna, neanche uno! Non possiamo affrontare una discussione senza avere un quadro certo delle entrate. E' questo il senso della nostra richiesta di sospensiva, che il collega Porcu ha giustificato con altre motivazioni nell'intervento che ha fatto poc'anzi. Noi stiamo attraversando un momento di crisi drammatica, con una Regione di fatto commissariata, perché stiamo commissariando tutto, abbiamo prorogato, forse, il commissariamento delle ASL, stiamo commissariando l'ARPAS, stiamo commissariando l'AGRIS, stiamo commissariando l'ATO, l'Autorità d'ambito per il servizio idrico, stiamo commissariando la Sardegna!
Presentiamo una finanziaria senza prospettive di sviluppo, con un quadro delle entrate che non può dare certezze a chi vive una situazione drammatica, e si applica una forzatura, una forzatura che vede una maggioranza blindata, che non vuole neanche ritornare in Commissione ad affrontare con gli esperti, con i tecnici, i dati che riguardano appunto il bilancio della Regione, che riguardano la difesa della vertenza entrate, perché la vertenza entrate appartiene al passato, è già vinta.
Ora, abbiamo un articolo dello Statuto, l'articolo 8, riscritto, che non viene onorato dallo Stato. Allora mi chiedo che cosa aspetta il Presidente della Regione, che già sei, otto mesi fa, ci aveva detto di aver già avviato interlocuzioni con gli avvocati per sollevare il conflitto di attribuzioni, per impugnare ogni eventuale legge. Ora ci siamo, abbiamo anche l'ultima finanziaria dello Stato approvata. Mi chiedo che cosa stiamo aspettando, quale altra riunione di commissione paritetica stiamo aspettando, quale altra interlocuzione col Ministro di turno stiamo aspettando.
Credo che stiamo prendendo in giro la Sardegna, anche con questa finanziaria, e forse un approfondimento sarebbe doveroso per tutti, anche per il Presidente della Giunta regionale che, tra l'altro, è anche rappresentante legale della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, il Regolamento è uno strumento di funzionamento della nostra dimensione democratica, ma non abdica all'uso del buon senso, alla ragionevolezza, all'esigenza che è posta in lei di garantire l'equilibrio delle posizioni e la salvaguardia dei principi giuridici.
Mi rivolgo agli Uffici. Gli Uffici, quando noi svolgiamo l'azione dell'approvazione del bilancio, quando vedono che un emendamento non ha la copertura, lo dichiarano inammissibile; allora, perché gli Uffici del Consiglio non devono prioritariamente valutare che c'è, in questo bilancio, sulla base dei documenti ufficiali dello Stato, una violazione del principio di veridicità del bilancio e una violazione del principio della copertura delle spese globale? Per cui il Consiglio sta deliberando su cifre che non ha, spese che non si potranno fare! E' possibile che il piccolo emendamento della piccola sciocchezza debba essere bloccato, e non sia in capo agli Uffici la salvaguardia di questo principio fondamentale, che da legittimità alla funzione del Consiglio regionale? L'unica cosa che può accadere è un atto politico della Giunta regionale, che si assenti un'ora per impugnare il bilancio dello Stato, sulla base di quello che ha dichiarato nei documenti che ci presenta, e consentire l'agibilità di un esame di una manovra che sarà appesa a un giudizio, a un verdetto, ma si poggia su una norma di legge violata! Non è che noi possiamo far finta che, violando una legge dello Stato, a nostra volta, la violiamo. Questo è il principio del buon senso, Presidente, non l'idea di continuare un racconto della realtà alla Sardegna, di racconti moriremo tutti quanti, voi compresi.
Ecco perché il Regolamento deve essere accompagnato dal buon senso, dal buon senso delle cose che vi stiamo dicendo; stiamo chiedendo solamente di riconoscere se c'è un principio di veridicità accertato, se c'è non per le dichiarazioni, ma per gli atti formali, timbrati e vidimati, non per le chiacchiere dei secondi livelli di governo, non per le chiacchiere di quello che ci viene trasmesso, ma con gli atti. Questo è un obbligo degli Uffici del Consiglio prima di iniziare la seduta del bilancio e noi stiamo chiedendo che questo venga accertato, nelle sedi giuste, formalmente, perché ci sia consentito di agire. Diversamente, io ho l'idea di ritenere che tutto quello che noi approviamo sia viziato da quel vizio che ci viene imputato quando non esprimiamo la copertura del nostro bilancio, e la copertura del bilancio regionale nella sua completezza non si fa spostando una somma da un capitolo a un altro o da una UPB a un'altra; o c'è, o non c'è!
Questo è il senso delle questioni sollevate, è il senso del fatto che noi ci rifiutiamo di essere presi in giro. Noi siamo qui per fare cose serie e a me, onorevole Capelli, interessa la fretta, ma mi interessa la fretta non di un racconto virtuale, mi interessa il racconto di cose concrete che possiamo fare domani per la gente che soffre. Questo è il punto, e qua, probabilmente, si divide. Io non lo so, ma è lei che decide, Presidente, il profilo morale del nostro esercizio e delle nostre funzioni.
PRESIDENTE. Onorevole Gian Valerio Sanna, io condivido pienamente con lei che il Presidente debba usare la giusta elasticità nell'applicazione del Regolamento, una elasticità che sia ispirata a ragionevolezza e buon senso. E' proprio usando la ragionevolezza e il buon senso che ha assunto questa decisione, perché la volontà dell'Aula mi sembra esplicita; sarebbe stato molto più semplice consentire la discussione e far notare che il risultato non sarebbe cambiato. Però il Presidente, in una palese violazione del Regolamento, come in questo caso, proprio per la ragionevolezza e il buonsenso, non poteva consentire che si creasse un precedente pericoloso rispetto a una violazione palese, visto e considerato che i temi posti all'attenzione dell'Aula da parte delle forze di minoranza erano stati possibili grazie alla discussione che si era già sviluppata sulla richiesta di sospensiva.
Riguardo invece al problema che lei ha sollevato sulla veridicità del bilancio, questo problema la Presidenza se lo è posto, anche con l'ausilio degli Uffici, e vorrei ricordare a tutti che, a norma dell'articolo 4, lettera g), della legge regionale numero 1 del 7 gennaio 1977, la predisposizione del bilancio di previsione, come tutti noi sappiamo, compete alla Giunta che, per la definizione delle entrate che ci si prevede di accertare per l'esercizio finanziario 2011, deve tener conto del quadro normativo vigente, quindi, in questo caso in particolare del novellato articolo 8 del nostro Statuto speciale, per il quale, se pure non sia stato ancora completato l'iter delle norme di attuazione che si sono ritenute necessarie per una più compiuta definizione del sistema delle entrate, risulta corretto l'importo iscritto in bilancio quale previsione di entrata, perché trova legittimazione nella normativa vigente.
Per cui, il principio della veridicità del bilancio non viene violato. In più, voglio far presente che, proprio perché si tratta del bilancio di previsione, dove nelle entrate sono indicate le poste che si prevede di accertare, nel caso in cui la previsione risultasse errata, per eccesso o per difetto, è sempre possibile intervenire con una manovra correttiva o di assestamento di bilancio; ed è proprio questa la funzione.
Allora, la Giunta è disponibile a dare l'informativa. Se l'Aula è d'accordo, prima delle relazioni, la Giunta da l'informativa, ma non si apre alcun dibattito sulle dichiarazioni della Giunta, altrimenti procediamo secondo il normale iter.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori, perchè vorrei capire bene come vanno a finire questi lavori. Le questioni che sono state sollevate dai colleghi del centrosinistra sono riconducibili, tutte, al comma 5 dell'articolo 86, quindi nonostante poniate più questioni pregiudiziali, esse vanno discusse una volta sola. Abbiamo votato, e abbiamo votato noi, non è una decisione presa dal Presidente del Consiglio o della Regione; questa maggioranza è contraria a questioni sospensive!
C'è la disponibilità, come avevo già annunciato, da parte della Giunta, a dare informazioni, voi continuate a dire che i bilanci sono falsi, ma era forse più falsa la tassa sul lusso di altre legislature, quando abbiamo avuto l'anticipazione delle entrate, mi suggerisce il collega Capelli! Questo documento non è un documento che mi sono inventato io e quando io ho un documento ufficiale che dice esattamente quali sono le entrate della Regione Sardegna, beh, a questo io faccio fede. Siccome sono convinto che questo sia un documento veritiero, non posso che prenderne atto e ricordare alla Presidenza che non è possibile continuare a dare la parola su questioni che riguardano sempre lo stesso argomento. Quest'Aula è assolutamente contraria a questioni sospensive!
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Diana, forse non ha seguito quello che è successo. Era stata già chiusa la questione. Avevo già chiarito all'Aula che non potevano essere poste ulteriori questioni sospensive, ulteriori questioni pregiudiziali o ulteriori interventi sull'ordine dei lavori. Avevo già comunicato che la Giunta è disponibile a dare l'informativa, c'è da capire se l'Aula accede alla richiesta di far esprimere le comunicazioni alla Giunta senza aprire un dibattito o se dobbiamo procedere con lo svolgimento delle relazioni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, ogni comunicazione della Giunta deve essere fatta a norma di Regolamento. Il Regolamento tratta questa materia all'articolo 121, non esistono comunicazioni della Giunta senza dibattito. O la Giunta fa i suoi chiarimenti ai sensi dell'articolo 121, oppure si tenga i suoi chiarimenti e leggeremo il giornale di domani.
PRESIDENTE. Onorevole Uras, io ho utilizzato il termine "comunicazioni", ma non mi sono riferita all'articolo 121 del Regolamento. Gli Assessori tecnici possono intervenire in qualunque momento. Siccome dal dibattito precedente era emersa la richiesta di una informativa, ho voluto precisare che nel caso la Giunta fosse intervenuta per dare questi chiarimenti, non si sarebbe aperto alcun dibattito, quindi ho chiesto se si era disponibili a far intervenire l'assessore La Spisa secondo quanto stabilisce l'articolo del Regolamento per cui gli Assessori tecnici possono intervenire in qualunque momento. L'assessore La Spisa risponderebbe a una richiesta emersa dall'Aula…
(Interruzioni)
Va bene, prendo atto che non vi è accordo in Aula, pertanto procediamo con lo svolgimento delle relazioni.
PRESIDENTE. Colleghi, procediamo con i lavori.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Vogliamo un bilancio vero! La Sardegna ha diritto a un bilancio vero!
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 32, viene ripresa alle ore 11 e 33.)
PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta, prego i colleghi di prendere posto.
L'ordine del giorno reca la discussione congiunta del documento numero 12/A e dei disegni di legge numero 219/S/A e 220/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az), relatore di maggioranza. Mi rimetto alla relazione scritta, Presidente.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Sabatini, relatore di minoranza…
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Vogliamo un bilancio vero!
PRESIDENTE. Onorevole Uras, per cortesia!
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 33 , viene ripresa alle ore 11 e 44.)
PRESIDENTE. I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio alle ore 16 e 30.
La seduta è tolta alle ore 11 e 44.