Seduta n.177 del 11/01/2011
CLXXVII SEDUTA
Martedì 11 gennaio 2011
(ANTIMERIDIANA)
Presidenza della Presidente LOMBARDO
INDICE
La seduta è aperta alle ore 10 e 30.
MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 29 dicembre 2010 (170), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gian Vittorio Campus, Paolo Luigi Dessì, Mario Diana, Domenico Gallus, Gavino Manca, Marco Meloni, Adriano Salis e Massimo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana dell'11 gennaio 2011.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Interrogazione Meloni Valerio - Caria - Espa, con richiesta di risposta scritta, sul persistente disagio dovuto alla permanenza dei commissari straordinari nelle ASL della Sardegna e sulla ingiustificata non applicazione delle indicazioni e volontà espresse dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale relativamente al Presidio ospedaliero di Thiesi". (472)
"Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sul grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone emerso dalle recenti ricerche, con particolare interessamento delle popolazioni e delle persone occupate nell'allevamento degli animali nei territori del Quirra, in particolare nella zona perimetrale della base militare di Capo San Lorenzo". (473)
"Interrogazione Cuccu - Caria - Cucca - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulla non accessibilità delle delibere della Giunta regionale". (474)
"Interrogazione Espa - Diana Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sul trasferimento provvisorio del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura I di Cagliari in un'area ospedaliera ristrutturata e attrezzata per ospitare una struttura carceraria sanitaria". (475)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Mozione Zuncheddu - Uras - Cocco Daniele Secondo - Porcu - Sechi - Zedda Massimo sul grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone emerso dalle recenti ricerche con particolare interessamento delle popolazioni e delle persone occupate nell'allevamento degli animali nei territori del Quirra, in particolare nella zona perimetrale della base militare di Capo San Lorenzo". (103)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 219/S/A.
Constatato che ieri abbiamo interrotto i lavori in fase di votazione degli emendamenti presentati all'articolo 3, poiché devono trascorrere dieci minuti dall'inizio della seduta per poter procedere alla prima votazione ed essendo anche assente la Giunta, sospendo i lavori.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 34, viene ripresa alle ore 10 e 47.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.
Ieri abbiamo concluso i nostri lavori votando l'emendamento numero 477. Oggi riprendiamo dall'emendamento numero 130, che è uguale al numero 131 e al numero 229.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, se ci fosse la disponibilità della Giunta a considerare questa tipologia di interventi anche all'interno di quanto già ricompreso all'articolo 3, quindi prevedere che una delle misure da attivare...
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, mi scusi, l'onorevole Porcu si sta rivolgendo a lei.
PORCU (P.D.). Assessore La Spisa, io sarei disponibile, credo anche i colleghi firmatari, a ritirare questo emendamento, qualora ci fosse la disponibilità ad analizzare, tra gli interventi dell'articolo 3 per favorire l'occupazione, anche una misura da prevedere all'interno della delibera e del piano complessivo che tenga conto della possibilità di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Già ieri sera, quando è stato votato un altro emendamento avente lo stesso oggetto, sarei voluto intervenire per precisare meglio la posizione della Giunta su questo tema che in parte abbiamo visto in Commissione, ma che è stato oggetto, ricordo, di alcuni dibattiti svolti tra organizzazioni di categoria anche fuori dall'Aula. La questione è sicuramente degna di rilievo e di attenzione, la Giunta ritiene che la possibilità di intervenire sul patrimonio edilizio scolastico con queste finalità, e che possa essere anche, un intervento di questo tipo, indirizzato a creare occupazione, sviluppando attività di piccole e medie imprese, che potrebbero in questo modo incrementare indirettamente l'occupazione, è uno scopo, un obiettivo sicuramente interessante. La posizione della Giunta è che, dovendo costruire l'intervento in maniera più organica e razionale, questo sia opportuno che venga fatto proprio nel collegato, che è indicato nell'articolo 3 come lo strumento legislativo per avviare il Piano per il lavoro.
Per cui la Giunta si impegna a esaminarlo con grande attenzione, in modo tale che possa essere contenuto nella legge che noi contiamo possa essere fatta entro breve tempo. Il parere, dato anche sul precedente emendamento, non è negativo sul contenuto, ma semplicemente per la sede in cui viene trattato l'argomento. Spero di essermi spiegato a sufficienza. Invito al ritiro, ma con l'impegno di esaminarlo bene.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). L'emendamento è ritirato, Presidente.
PRESIDENTE. Si intendono ritirati anche gli emendamenti uguali. L'emendamento numero 312 decade in seguito all'approvazione dell'emendamento di sintesi numero 504. L'emendamento numero 320 è ritirato.
Metto in votazione l'emendamento numero 428.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). A me sembra un bell'emendamento questo. Mi sembra! Mi sembra un bell'emendamento perché, a differenza di molti altri che vanno a intervenire sugli effetti della crisi, cerca di intervenire sulle cause della crisi e, a mio avviso, una delle cause della crisi (che in Sardegna è più grave rispetto a quelle del resto d'Europa e internazionale) è dovuta proprio al fatto che noi non siamo in grado di valorizzare le nostre risorse. Noi siamo diventati o, se preferite, ridiventati, un'eccellenza nel campo della nautica. Siamo la prima destinazione mondiale! Abbiamo 16.848 posti barca, oltre a 2000 tra campi boe e punti di ormeggio, e ciascun posto barca rende mediamente 30.499 euro all'anno, salvo che per il maxi yacht che per un transito giornaliero a persona rende 1800 euro.
Ora, pur avendo questa eccellenza, forse l'unica eccellenza in Sardegna, attorno alla quale potremmo costruire un nuovo modello di sviluppo, abbiamo porti di interesse regionale nei quali non si fa manutenzione da 20 anni e, di almeno la metà di quei 16.848 posti barca, molti non sono utilizzabili, perché gli impianti antincendio sono fuori norma, perché gli impianti elettrici sono fuori norma, eccetera. Magari ci accorgeremo di questo fatto quando succederà una tragedia, quando qualche barca prenderà fuoco perché non scatta il magnetotermico; però questa è la situazione, e non possiamo pensare di delegare le manutenzioni, di competenza della Regione, ai concessionari, perché i concessionari hanno concessioni semestrali, le prossime concessioni scadono il 31 dicembre 2011, per la prima volta c'è stata una proroga di un anno. Per cui, a così breve scadenza, non è pensabile fare alcun intervento, tanto più che l'onere delle concessioni è stato decuplicato con effetto retroattivo, quindi quasi tutte le società di gestione sono in gravissima difficoltà. Visti gli impegni assunti dalla Giunta in Commissione, che non so se vorrà ribadire anche in questa sede, con i quali comunque si capisce l'attenzione verso questo settore, io ritiro l'emendamento numero 428.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 41, sempre presentato dalla Giunta regionale, con parere favorevole della Commissione. E' un emendamento che proviene dall'articolo 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non ho osservazioni particolari in ordine a questo emendamento. Vorrei però sottolineare, Presidente e Assessore, un altro punto. Noi abbiamo fatto una grande opera, sembra che questi emendamenti di sintesi abbiano assunto un'entità quasi para-istituzionale, si possono portare le risorse per le progressioni professionali da un esercizio a un altro, e questo lo posso capire, però la domanda che pongo alla Giunta è questa: ci sono alcuni emendamenti, che sono stati giudicati non accoglibili, diciamo così, non esaminabili, che trattano un aspetto che è connesso a questo, cioè le progressioni professionali le possiamo riconoscere, ma di efficientamento dell'apparato pubblico ne parliamo, o dobbiamo rinviarlo perché insieme alle risorse non si possa parlare di regole che rendano più efficiente l'amministrazione? Presidente, le rivolgo questa domanda perché ci sono alcuni emendamenti che riguardano per esempio i comandi. Mentre noi abbiamo fatto una norma per bloccare le assunzioni nell'apparato della Regione, in questi due anni tutte le agenzie e gli enti regionali se ne sono "infischiati", e hanno continuato a farlo, e in più beneficiano delle norme sul comando. Delle due l'una, o fanno una cosa, o fanno l'altra! Bisogna che ne parliamo per non creare discriminazioni.
Sulla funzione della dirigenza e sugli oneri corrispondenti alle funzioni di dirigente in questa Regione abbiamo presentato un emendamento. In Commissione, peraltro, si è aperta una discussione che si è rinviata all'Aula perché si è ritenuta interessante, ne vogliamo parlare o dobbiamo parlare solo del transito dei soldi dal 2010 al 2011? Questo è un messaggio che è giusto inviare al personale della Regione se ragioniamo anche di regole di efficientamento, altrimenti stiamo facendo un'operazione a perdere, comunque, portandoci avanti i problemi.
Pertanto io chiedo, nei limiti della possibilità, alla Presidenza di riesaminare alcuni di questi emendamenti perché se ne possa almeno parlare, perché il segnale che va fuori da quest'aula sia un segnale completo sia di risorse che di regole.
PRESIDENTE. Onorevole Sanna, i problemi oggettivi che lei ha portato all'attenzione dell'Aula penso che debbano trovare esame nel disegno di legge numero 78, già esitato dalla prima Commissione, che dovrà essere portato il prima possibile all'attenzione dell'Aula. Ritengo che queste tematiche debbano essere affrontate opportunamente in quella sede.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 500 che è l'emendamento all'emendamento numero 77, che proviene sempre dall'articolo 1 e per cui erano state fatte le dichiarazioni di voto dai consiglieri Giampaolo Diana ed Espa.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Non ricordo il parere della Giunta.
PRESIDENTE. E' stato espresso parere conforme a quello del relatore della Commissione.
(Non è approvato)
(Non sono approvati)
Passiamo all'emendamento numero 497, emendamento all'emendamento numero 447.
Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, esprimo il voto favorevole su questo emendamento che riporta correttamente la discussione che è avvenuta in Commissione, quindi con il riparto fra le competenze dell'Assessorato della pubblica istruzione e quelle dell'Assessorato dei lavori pubblici. Approfitto anche per annunciare la richiesta di votazione a scrutinio segreto sull'emendamento numero 481.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Credo che, in sede di coordinamento, gli Uffici dovranno apportare una correzione perché, rispetto all'emendamento numero 447, la somma viene divisa fra le due competenze assessoriali mentre non sono state aggiornate le UPB. Quindi gli Uffici dovranno correggere le UPB in sede di coordinamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Confermo la necessità di riordinare la parte finanziaria, la copertura e l'indicazione delle UPB di destinazione delle risorse e anche delle UPB della copertura, avrei necessità di qualche minuto per essere preciso. Se la Presidenza mi autorizza ad annunciarle dopo, magari si dà per approvato ma con le coperture e con la destinazione da definire.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust. Ne ha facoltà.
SANJUST (P.d.L.). Semplicemente intervengo per chiedere di apporre la mia firma.
(E' approvato)
Per effetto dell'approvazione dell'emendamento numero 497, decade l'emendamento numero 447.
Metto ora in votazione gli emendamenti numero 185 e 365, uguali, che provengono dall'articolo 1 e per cui i consiglieri Sechi, Uras, Bruno, Caria e Soru hanno già fatto la dichiarazione di voto.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. I colleghi presentatori hanno già parlato, recupero ciò che è stato detto in Commissione perché forse è opportuno che intervenga la Giunta. L'argomento era stato portato all'attenzione della Commissione e, in quell'occasione, la Giunta non aveva negato l'attenzione verso il problema, ma forse è opportuno che venga riproposta in aula, nei termini in cui era stata illustrata in Commissione, l'attenzione verso questa opera che va in qualche modo recuperata, magari all'interno di fondi che la Giunta ha a disposizione per diversi interventi di tipo infrastrutturale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Confermo quanto detto in Commissione, anche in questo caso l'oggetto è ritenuto utile, le precisazioni fatte in aula nella discussione hanno confermato e illuminato meglio anche l'utilità di recuperare questo bene, per questo scopo importantissimo. La Giunta si impegna a esaminare la questione e a reperire eventualmente le risorse che possono essere utili per questo scopo.
PRESIDENTE. Se non viene ritirato, metto in votazione l'emendamento. L'emendamento è ritirato. Grazie.
Adesso dobbiamo votare l'emendamento numero 505, emendamento di sintesi degli emendamenti numero 311, 222 e 319.
Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Questo emendamento in Commissione è stato valutato positivamente per il fatto che, sostanzialmente, propone in norma la conferma di un impegno di una iniziativa, quella della elaborazione del Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione. Non c'è quindi contrarietà all'approvazione di questo emendamento, salvo che per una questione particolare che potrebbe essere risolta con una proposta che faccio. Nell'emendamento si prevede la costituzione di una commissione anche con componenti "esterni alla pubblica amministrazione in possesso di comprovata e pluriennale esperienza in materia di politiche del lavoro"; viene inoltre attribuito alla Giunta il compito di stabilire il compenso del presidente e dei componenti, ma non c'è la copertura finanziaria. Credo che il problema si possa agevolmente risolvere mettendo un punto dopo le parole "incaricato scelto dalla stessa Giunta" ed eliminando il resto, sostanzialmente facendo in modo che la commissione venga costituita da personale regionale. Si evita il ricorso all'esterno e non dobbiamo prevedere copertura, risparmiamo risorse, facciamo lavorare i nostri dipendenti.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 486, emendamento all'emendamento numero 31.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 486 in qualche modo corregge l'impostazione dell'emendamento numero 31. Il problema rimane però inalterato nel senso che stiamo supponendo che l'ATI, che fa capo alla Regione siciliana, sia quella che si aggiudicherà, quindi stiamo dando una destinazione presupponendo un esito. Se l'esito fosse diverso, noi saremmo fuori. Vorrei che l'Aula sia consapevole, cioè noi stiamo facendo una scelta di campo di partecipare con queste risorse a un'Associazione temporanea d'impresa, che fa capo alla Regione siciliana, che non è detto, in questo momento, che sia quella che si aggiudicherà, quindi la nostra destinazione è appesa all'esito. Vorrei che sia completa la cognizione che in qualche modo rende molto pregiudizievole questa situazione.
Io credo che invece sarebbe stato opportuno dare, all'interno dell'emendamento numero 31, un mandato di verifica perché la nostra partecipazione sia verificata e orientata all'Associazione temporanea che più dimostra in qualche modo non solo di competere nell'aggiudicazione ma anche di considerare la posizione della Regione Sardegna, all'interno della compagine eventualmente aggiudicatrice, in una posizione non subalterna ma con una diversa e più qualificata dignità. Io credo che il problema sia questo. E' necessario avere questa consapevolezza, stiamo mettendo 1 milione che potrebbe non essere utile, comunque la cosa più grave è che non ci consente di entrare nella partecipazione di Tirrenia.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Io capisco l'obiettivo di far sì che il diritto alla continuità territoriale marittima dei sardi sia esercitato, ma che si possa esercitare entrando in un'ATI, tra l'altro in un bando di gara che è già stato lanciato e di cui si saprà l'esito a metà gennaio, e che la risposta sia che la Regione entra nella gestione di una compagnia marittima, faccia l'armatore e si assuma la responsabilità di una flotta, ancorché "spacchettata", perché è stata "spacchettata", che ha perso 500 milioni di euro, senza poi immaginare con quali risorse si rilancia, si qualifica quella flotta, mi sembra che non sia la strada giusta.
Io ricordo che forse questi soldi potrebbero essere spesi meglio per una procedura pubblica che per esempio metta a gara vettori marittimi che vogliono ripristinare un collegamento merci tra Cagliari e il resto della Sardegna o tra la Sardegna e il resto dell'Italia; oggi è stata interrotta anche la tratta con Golfo Aranci perché le Ferrovie dello Stato non fanno più quel servizio. Quindi mi chiedo se noi dobbiamo, in sede di finanziaria, lo dico all'Assessore e ai colleghi, approvare l'ingresso della Regione nell'ennesimo carrozzone pubblico. E' fallita Meridiana, è fallita Alitalia, cioè dobbiamo ripercorrere questa strada delle partecipazioni pubbliche per esercitare un diritto o se ci sono forme più moderne, attraverso gli oneri di servizio, attraverso procedure a evidenza pubblica, che possano garantire quel diritto, dove la Regione si assume il ruolo di regolatore e non di attuatore del diritto soggettivo alla mobilità territoriale marittima.
Ho grosse perplessità sull'emendamento all'emendamento e sull'emendamento numero 31 e spero che su questa materia ci possiamo entrare in maniera più compiuta. Non se ne abbiano a male gli amici Sardisti, ma forse dobbiamo ragionare diversamente su come la Regione può, come dire, più compiutamente esercitare i diritti soggettivi alla mobilità. Quindi io sono contrario all'emendamento, mi sembra che non sia questa la soluzione, sono contrario all'emendamento numero 31, spero che ci sia spazio per la riflessione e che il tema possa essere affrontato in maniera più compiuta magari all'interno della Commissione trasporti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo molto rapidamente, anch'io ho sollevato in Commissione le stesse eccezioni che ha posto in aula l'onorevole Sanna. Credo che sia importante in finanziaria porre la provvista finanziaria di 1 milione di euro, ma determinare senza neppure conoscere nel dettaglio il piano industriale o se per la nuova Tirrenia il core business saranno i collegamenti con la Sardegna piuttosto che quelli con la Sicilia o piuttosto che altro, e prevedere in anticipo di partecipare a una cordata, mi sembra del tutto inutile in questa fase. Comunque lo si potrà demandare a una più attenta valutazione degli organi tecnici che suggeriranno alla Giunta a quale cordata partecipare, se sarà il caso di partecipare a una cordata, perché ci potrebbe essere la possibilità di non partecipare ad alcuna cordata e di acquisire una percentuale anche minima, lo 0,1 per cento, da uno dei soggetti che poi acquisirà, perché sarà interesse di chi farà i collegamenti con la Sardegna avere l'ente regionale inserito in quella cordata.
Per quanto mi riguarda, inviterei la Giunta a eliminare questo vincolo che corre il rischio di vanificare l'obiettivo. Se l'obiettivo è quello di far parte della cordata che gestirà, è meglio non pregiudicarsi le altre possibilità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, l'emendamento all'emendamento vincola eccessivamente, se invece guardiamo l'emendamento numero 31, esso ci dà la possibilità della scelta, è meno vincolante e dà più scelta alla Regione di fare quello che ritiene giusto. Voglio ricordare però, in primis, all'onorevole Porcu, che nei giorni dispari dice una cosa e nei giorni pari ne dice un'altra, e oggi è dispari. Mi trovo in difficoltà perché quando la Regione non partecipò attivamente alla prima gara fatta per quanto riguarda la Tirrenia, giustamente ci furono delle proteste, dove si faceva notare che l'assenza della Regione Sardegna in un tema come questo era un'assenza imperdonabile. Oggi stiamo ponendo riparo, non vogliamo passare da un monopolio pubblico a un monopolio privato, perché - come in altre circostanze ho detto - il monopolio pubblico politicamente è facile da combattere, anche se noi non ci siamo riusciti negli anni, mentre difficilmente si può combattere il monopolio privato e oggi chi sta partecipando alla gara sono le stesse compagnie che prevedono i servizi sulle stesse tratte che fa la Tirrenia. Nel momento in cui queste si dovessero aggiudicare quella gara, gli unici a fare quei servizi sarebbero allora soltanto loro che vogliono fare un regalo a Napoli. A me di fare un regalo a Napoli poco importa, se regali ci devono essere, devono essere fatti ai sardi, perché la ragione di vita della Tirrenia è stata sempre in funzione della presenza della Sardegna.
Quindi, ritengo di non vincolare eccessivamente, di lasciare l'emendamento numero 31 che ci dà margini di movimento e la possibilità di operare scelte appropriate in momenti che ancora in questo momento non sono maturi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Intervengo sull'emendamento numero 486 ma esprimo anche il voto favorevole sull'emendamento numero 31 che condivido nello spirito e, proprio perché ne condivido lo spirito, che è quello di consentirci di provare a evitare che, come diceva il collega Sanna, al monopolio pubblico si sostituisca un monopolio privato (quindi con la partecipazione e con l'assalto alla Tirrenia degli stessi armatori privati che garantiscono le stesse rotte), proprio perché sono fermamente convinto della bontà dell'emendamento numero 31, voglio manifestare delle perplessità sull'emendamento numero 486.
Io penso che l'emendamento numero 486 limiti notevolmente la nostra possibilità di partecipare alla privatizzazione della Tirrenia; ci lega a un'ATI con la Regione Sicilia e non ci dà la possibilità di muoverci, anche con la Regione Sicilia, se lo ritenessimo necessario, perché la Regione Sicilia ha in qualche misura qualcuna delle nostre esigenze. Io penso che non dobbiamo precluderci le possibilità di fare altre scelte come quelle di partecipare per conto nostro, di partecipare in ATI con altri o di preferire altre opzioni che si riterranno opportune e che sono lasciate aperte dall'emendamento numero 31. Quindi, io penso che, se non ci fosse un chiarimento da parte della Giunta sulla natura dell'emendamento numero 486, il mio voto sarà contrario a quest'ultimo emendamento e favorevole all'emendamento numero 31.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Nell'elaborare l'emendamento all'emendamento numero 486 la Giunta ha semplicemente cercato di fare la sintesi della discussione in Commissione, non è assolutamente un'indicazione quella contenuta nelle parole "d'intesa con la Regione siciliana", non è una scelta assolutamente vincolante da parte della Giunta. Noi possiamo estrapolare questa parte, e quindi sopprimerla, e considerare l'emendamento numero 486 valido per la copertura, cioè la riduzione a 1 milione con la copertura indicata dall'emendamento numero 486.
PRESIDENTE. Pertanto salta l'espressione "d'intesa con la Regione siciliana"?
Se l'Aula è d'accordo, metteremo in votazione l'emendamento con la nuova formulazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Il chiarimento della Giunta supera il mio intervento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COSSA (Riformatori Sardi). Presidente, l'intervento della Giunta ha risolto, credo, molti problemi. Io voglio semplicemente evidenziare che, a mio avviso, è necessario che la Regione Sardegna non rimanga estranea rispetto al processo di privatizzazione della Tirrenia, non tanto per partecipare a un carrozzone o al tentativo di salvataggio di un'azienda decotta, quanto perché le vicende che riguardano la Tirrenia hanno ricadute pesantissime in particolare su una tratta, sulla tratta Cagliari-Arbatax-Civitavecchia, perché è la tratta servita unicamente dalla Tirrenia in regime sostanzialmente di monopolio.
Credo che noi dovremmo porci questo problema, sia che la Tirrenia venga salvata, cosa che francamente ritengo improbabile, sia soprattutto che la Tirrenia non venga salvata, perché non è pensabile che il porto di Cagliari e l'Ogliastra rimangano completamente tagliati fuori da una continuità territoriale marittima. I problemi che questo comporterebbe sono enormi da diversi punti di vista, mentre gli altri porti (in particolare il porto di Olbia o comunque il sistema Olbia-Golfo Aranci) sono servitissimi da questo punto di vista, si sta andando verso una situazione in cui il sud Sardegna e l'Ogliastra rischiano di rimanere totalmente tagliati fuori.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signor Presidente, io sono stato fra quelli che qualche mese fa in quest'Aula, partecipando al dibattito sulla continuità territoriale marittima, si sono lamentati della disattenzione dell'Amministrazione regionale che non stava seguendo con convinzione e con una strategia chiara la vicenda della Tirrenia. Oggi interveniamo con questo emendamento ma credo che "i buoi siano già ampiamente scappati". In questo momento, per le notizie che ci sono sui giornali, c'è una procedura di assegnazione in corso, gestita da un commissario che sta valutando tra otto partecipanti; uno di questi otto partecipanti è un consorzio in cui c'è anche la Regione siciliana. Peraltro ci sono diverse lamentele in giro perché non vengono fatti conoscere i nomi dei partecipanti e il commissario viene accusato di gestire questa gara in estrema segretezza.
Detto tutto questo, in linea di principio io confermo che sono d'accordo sul fatto che la Regione Sardegna possa avere una partecipazione (che non significa il controllo e la gestione) in una società che si occupa di un suo problema fondamentale, quello di essere collegata alla terraferma via mare, né più né meno di come fa la Corsica che gestisce addirittura, con una sua compagnia, i collegamenti con la terraferma. Anche ciò detto, ridurre, come ho sentito, lo stanziamento di 10 milioni a 1 milione, vuol dire svuotarlo totalmente, vuol dire che si è scelto di non occuparsene, che si è scelto ancora una volta di mettere un titolo e di fissare una bandierina, ma non è questo il modo di occuparsene. Il modo di occuparsene sarebbe stato, innanzitutto, farlo in anticipo e poi stabilire delle risorse vere con una volontà vera di farlo, oggi stiamo semplicemente mettendo una pezza.
Suggerisco all'Amministrazione regionale, dopo lunghe battaglie purtroppo senza successo, anche con il Governo Prodi, in cui si chiedeva di non rinnovare ulteriormente la concessione alla Tirrenia su quelle rotte, essendo finalmente quella concessione in scadenza, che, per i collegamenti marittimi, ci possiamo comportare né più né meno di come ci stiamo comportando con i collegamenti aerei, cioè c'è la possibilità di avere la continuità territoriale sulla base di un bando europeo e sulla base di assegnazioni di oneri di servizio, cui possono partecipare tutti, dai greci agli scandinavi e così via. E' ora, quindi, di chiedere, con forza e con efficacia, che venga attivata la procedura di bando europeo per l'assegnazione degli oneri di servizio, e finalmente questa cosa andrà in porto dopo decenni.
Pertanto sono a favore dell'emendamento numero 31 e sono contrario all'emendamento in votazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, devo dire che cerco di ragionare su questi due emendamenti, prima di tutto sul numero 31, che è della Giunta, modificativo in modo deideologicizzato, nel senso che, se dovessi seguire soltanto la pulsione della mia idealità, dovrei dire che sono contrario a qualsiasi partecipazione da parte della Regione a una compagnia che garantisca le tratte della navigazione per il Continente; però è evidente che ormai noi siamo arrivati a una fase in cui la tutela di alcuni diritti dei sardi non si lega più a ragionamenti di carattere ideologico. Pur condividendo quello che l'onorevole Porcu ha detto (io ragiono esattamente come ragiona lui, su questo argomento), devo aggiungere che comprendo che noi siamo in una situazione in cui il diritto dei sardi di avere la continuità territoriale (che vale tanto per gli spazi aerei che per quelli navali, che vale per le merci e per le persone) è un diritto che lo Stato ci ha riconsegnato, nel senso che non è più un diritto che verrà garantito dallo Stato ma, a seguito dell'accordo della legge finanziaria del 2007, è a carico della Regione. Quindi è la Regione che deve pensare come garantire, in base agli accordi che ha stretto con lo Stato, il diritto alla continuità territoriale.
Detto questo, si modifica l'atteggiamento e il ragionamento sulla vicenda della continuità navale, ma io non credo, colleghi, che valga l'entità della partecipazione, nel senso che noi ci mettiamo 1 milione di euro, 10 milioni di euro o 100 milioni di euro (forse con 100 milioni di euro cambierebbe il discorso) ma non è una provvista economica…
(Brusii in Aula)
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Vargiu. Onorevoli colleghi, per cortesia!
VARGIU (Riformatori Sardi). Quindi, il ragionamento non è sull'entità della partecipazione economica. Noi stiamo dicendo (almeno interpreto così l'emendamento della Giunta, e sono disposto a dargli, con uno sforzo, il mio voto favorevole) che preferiamo guardare dal di dentro tutto quello che riguarda l'attivazione della continuità territoriale degli spazi navali da e per la Sardegna, e cercare di condizionarla come comunque dovremmo fare dal di fuori. Questo è il ragionamento e su questo ragionamento io credo che la provvista economica sia assolutamente ininfluente, perché noi stiamo dicendo che la Regione è meglio che stia dentro, a guardare dal di dentro, i procedimenti che riguardano un diritto fondamentale di cittadinanza dei nostri cittadini.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 486, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 31.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Evidentemente non potevo riparlare sul precedente, però vorrei dire alcune cose. Va bene, voterò il "31", però è come non fare niente, cioè partecipare con un'elemosina in rapporto a quella che è la partita azionaria...
(Brusii in Aula)
Si interessano sempre di cose più futili, quando ci sono le cose più importanti, quest'Aula…!
Stiamo parlando del diritto dei cittadini ad avere una continuità, anche se noi prevalentemente possiamo permetterci di viaggiare in aereo, dobbiamo tenere conto di coloro che non hanno questa possibilità. Dicevo che, con 1 milione, Assessore, facciamo una bellissima testimonianza, ma non gareggiamo. Noi stiamo già tentando di recuperare un ritardo rispetto alla tempestività che ha invece messo la Regione Sicilia. Stare in una partita significa giocare alla pari, se vogliamo in qualche modo incidere, e chi l'ha fatto, l'ha fatto sapendo bene che i 10, 15 milioni che si giocano in questa fase consentono di partecipare a una partita di oneri pubblici che si aggira intorno ai 150 milioni, nella prospettiva dei dieci anni.
Io credo che valga la pena considerare che la Giunta deve dare a questa proposta del Consiglio, perché così è, la Giunta ha fatto l'emendamento e ha ridimensionato i fondi, una dignità pari a quella che è l'ambizione dell'emendamento numero 31. Andare con 1 milione significa che ci ridono in faccia probabilmente, e non ci dà la possibilità di trattare in maniera paritaria con altre istituzioni perché quel nostro obiettivo, quella nostra aspirazione, sia conseguibile. Approviamolo, ma abbiamo appreso che la Giunta regionale non crede in questa partita, perché con queste dimensioni significa non crederci.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io mi asterrò su questo emendamento perché, dico la verità, avrei gradito la presenza dell'Assessore dei trasporti. Credo che questi temi vadano trattati in maniera più approfondita. Non mi convince del tutto l'idea della Regione che entra in una compagnia ex pubblica. Ricordo all'onorevole Cossa che non c'è il monopolio delle rotte, per cui un operatore privato che voglia fare Cagliari-Arbatax-Civitavecchia lo può fare. C'era una situazione di concorrenza sleale tra una compagnia pubblica, i cui deficit venivano ripianati dal pubblico, dal Ministero del tesoro, e che quindi poteva permettersi dei disservizi, una qualità del servizio bassa e dei costi alti, e un operatore privato che, in quelle condizioni, non era incentivato evidentemente a percorrere quella rotta.
Ora, la soluzione che stiamo trovando, secondo me, è una soluzione inutile perché non ci dà né la possibilità di entrare e vedere (non è un cip, un cip di 1 milione su un'aggiudicazione che sarà verosimilmente intorno ai 50, 60 milioni di euro, a livello delle offerte precedenti, è veramente una cosa risibile), né ci mette nelle condizioni, invece, rispetto al futuro, di prevedere una provvista con la quale noi possiamo onerare la rotta, cioè una procedura di evidenza pubblica che aiuti a ristabilire una rotta, per esempio la Cagliari-Arbatax-Civitavecchia, mettendo in gara gli operatori, per la quale noi interveniamo dando un contributo, però in cambio di un servizio scelto con orari certi.
Ricordo anche che la flotta Tirrenia è una flotta vetusta, che gli investimenti sono nell'ordine di centinaia e centinaia di milioni di euro, che oggi una nave che viaggia a 30 nodi è in grado di percorrere Cagliari-Civitavecchia in sei o sette ore, e che quindi stiamo entrando in una partita di dimensioni notevolmente superiori a quelle che ragionevolmente può affrontare la Regione per rendere veramente effettivo quel servizio. Quindi, il mio è un voto di astensione, anche per tenere la discussione aperta e riservarci in un momento futuro di operare delle scelte più ponderate.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signor Presidente, intervengo ancora una volta, anche se pure a me dispiace constatare che all'Aula non gliene "frega" proprio niente di questo argomento. In effetti, stiamo parlando con poco livello di approfondimento e con poco tempo di argomenti sostanziali per la nostra Regione. Se non è importante occuparci di come possiamo superare questo mare che ci separa dal resto del continente, su che cosa vale la pena ragionare qui dentro? Pensare, una volta conclusa questa procedura già in corso, in fase di selezione in questo momento, che si possa andare dall'aggiudicatario e dirgli che anche noi siamo disposti a partecipare all'impresa, mettendo 1 milione di euro a disposizione, mi sembra francamente non adeguato alla dimensione e al ruolo che la nostra Regione dovrebbe avere.
Quindi, uso il mio tempo ancora per ricordare che, mentre ci siamo dimenticati nel passato di intervenire per tempo e in maniera adeguata su quanto accadeva attorno alla Tirrenia, c'è ancora tempo invece per ragionare. Lei è stato anche Assessore dei trasporti, mi rivolgo a lei, che conosco come persona molto competente, essendo stato Assessore dei trasporti, per provare a fare un ragionamento anche insieme a lei. E' ora di chiedere la pubblicazione di un bando europeo per l'assegnazione degli oneri di servizio, ed è ora anche di prevedere un finanziamento per questo. Sto con l'onorevole Porcu, che diceva: "Com'è che in questa finanziaria non ci siamo preoccupati di mettere da parte qualche soldo al servizio di questo bando?". Magari, mettendo da parte le risorse necessarie, si aveva anche titolo per andare al Ministero dei trasporti, dei lavori pubblici, o delle infrastrutture, in questo caso, per chiedere la responsabilità, la competenza, insieme d'intesa col Ministero, per attivare questa procedura. Invece abbiamo trascurato la privatizzazione e stiamo anche trascurando l'attivazione di una procedura che ci permetta effettivamente di garantire il servizio e di garantirlo in maniera adeguata.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Io voterò a favore dell'emendamento numero 31, ma non con poca preoccupazione devo affermare di essere d'accordo con il collega Soru. Credo che il ragionamento fatto avrebbe sicuramente avuto maggior successo se avessimo avuto la possibilità di discutere anche con l'Assessore dei trasporti e avere maggiori chiarimenti. Nel mentre sono riuscito ad averne alcuni, per esempio noi mettiamo a disposizione 1 milione di euro su un capitale che è stato raddoppiato, da poco, di 20 milioni di euro. E' sicuramente un segnale quello che la Giunta vuole dare, posso comprenderlo, ma totalmente inefficace e inefficiente.
Credo che la via sia quella indicata dai colleghi Porcu e Soru, non dobbiamo ovviamente, comunque, lasciar perdere niente, per cui ben venga investire 1 milione su una delle possibilità che ci possono essere e si possono verificare in questo periodo, anche se penso che sarà un'impresa impossibile. Credo che l'Assessore dei trasporti debba riferire in Aula quanto prima su questa vicenda, se lo facesse in corso di finanziaria, sospendendo anche questo emendamento, sarebbe cosa buona e giusta, certo 1 milione di euro non compromette il bilancio della Regione, possiamo costituire una riserva, ma sarebbe importante che quanto prima l'Assessore si presenti qui e riferisca al Consiglio sulla situazione inerente la privatizzazione della Tirrenia e l'andamento della gara pubblica.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, la ringrazio, ma c'è qualcosa che non mi quadra. Fino a poco tempo fa, e questo gliene rende merito, l'onorevole Soru pensava a una compagnia di bandiera, tutta nostra, siccome questo è un qualcosa superato dai tempi, mi sembrava strano che si potesse continuare su questa idea. Oggi sul libero mercato si entra in modo completamente diverso; oggi se non c'è da mettere sotto protezione qualcosa, e tutti sanno che sotto protezione è la Cagliari-Civitavecchia, il resto è remunerativo, tanto che la presenza dei privati esiste già, per noi il problema adesso è capire cosa fare di questa benedetta compagnia. Allora, siccome ci vuole anche una certa tempestività, tempestività che non abbiamo avuto, tempestività che dovremmo avere perché so comunque che i rapporti fra il presidente Cappellacci e il presidente Lombardo in materia ci sono stati, beh, vorrei capire, e lo chiedo all'Assessore della programmazione, se altrettanta tempestività saremmo in grado di avere qualora fra un mese ci fosse la necessità di rispondere materialmente con le risorse, cioè con i 10 milioni.
Se non è così, devo dar ragione a chi, in modo abbastanza chiaro, ha manifestato proprio la presenza della solita bandierina. Allora, non siamo qui a presentare bandierine, qui stiamo "giocando" una partita fra le più importanti, forse storica per un'Isola come la nostra; per anni abbiamo avuto il vicepresidente della Tirrenia che non rappresentava niente, una Tirrenia che ha appesantito enormemente i costi e quindi le penalizzazioni, e ora siamo arrivati al dunque! I 10 milioni potremo averli subito se necessari, oppure avremo difficoltà di carattere tecnico? E se è necessario, Assessore, sospendiamo cinque minuti questa seduta e il dibattito sull'emendamento numero 31 per verificare tecnicamente se queste cose si possono realizzare con la tempestività che tutti hanno richiesto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il discorso, anche se è molto breve, è interessantissimo e possiamo credo arrivare a una conclusione. Noi abbiamo ragionato in Commissione in questi termini, da qui è nato l'emendamento della Giunta che ha raccolto, come ho detto, il dibattito in Commissione, stiamo mettendo in legge, in questo caso, un accantonamento per uno scopo importantissimo che però potremmo non essere nelle condizioni di perseguire. Immobilizzare inutilmente 10 milioni significa solo creare residui, perciò si è detto: "Mettiamo 1 milione e poi ci adegueremo al momento opportuno", perché la spesa, la necessità della spesa nascerà soltanto nel momento in cui ci sarà l'eventuale aggiudicazione favorevole, scegliendo questa strada, lasciando poi tutte le altre ancora da perseguire, se sarà necessario, ma è proprio materia di trasporti.
Dal punto di vista proprio dell'utilizzo delle risorse, della programmazione delle risorse, noi potremmo modificare il testo in questo modo, per avere nel caso la disponibilità delle risorse immediatamente, prevedendo già in norma che, trattandosi in questo caso di un servizio anche per le attività produttive, le risorse eventualmente necessarie possano essere reperite attraverso il fondo per la programmazione negoziata, gli interventi per lo sviluppo, che prevedono anche servizi per lo sviluppo e, nel caso, di poterle utilizzare. Si tratta solo di avere qualche minuto per chiedere ai nostri tecnici di formulare la norma in questo modo; se per voi va bene potremmo sospendere questo emendamento e riprenderlo nel momento in cui la formulazione precisa ci sarà.
PRESIDENTE. Sospendiamo l'emendamento numero 31 e procediamo con gli altri in attesa che venga definita la nuova formulazione. L'emendamento numero 212 è inammissibile.
Sugli emendamenti numero 40 e 485, emendamento all'emendamento numero 40, era stato sospeso il parere.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Chiedo all'Aula e alla Giunta di poter riformulare con un emendamento orale l'emendamento numero 485. Sollecito all'Aula un momento di attenzione, stiamo parlando della Sassari-Olbia, così ci capiamo. Chiedo di sostituire il testo dell'emendamento con questa frase: "Resta preclusa in ogni caso la possibilità di ricorrere all'indebitamento". Se il Presidente permette, spiego perché è opportuno che l'Aula accolga questo emendamento orale. L'emendamento è stato richiesto in Commissione, in particolare il mio Partito è sempre stato contro l'assunzione di mutui a copertura delle risorse necessarie per la realizzazione dell'opera. L'emendamento successivo, il numero 40, per il quale chiedo ai colleghi che hanno chiesto il voto segreto di ritirare la richiesta…
PRESIDENTE. E' stata già ritirata.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Mi fa piacere che sia stata ritirata. Ecco, dicevo che consente di collocare l'emendamento numero 40 nella sua giusta luce, cioè c'è un riepilogo delle risorse che ci spettano per la realizzazione della Sassari-Olbia e c'è in norma l'impegno a non ricorrere a mutui, credo che possa essere in questi termini una cosa buona che il Consiglio regionale la accolga.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non ho opposizioni sulla modifica, ovviamente, è la sostanza che preoccupa. Io sono d'accordo, non contraiamo mutui, rimane a carico del bilancio della Regione con una Regione che, al netto delle sue spese obbligatorie e della spesa sanitaria, non ha una lira! E' chiaro questo? Cioè stiamo parlando di una cosa che non si farà mai! Rimuovendo, colleghi, la condizione originaria di quest'opera, che era in capo a un impegno elettorale del Presidente del Consiglio dei Ministri, che è venuto qua a fare la campagna elettorale all'ultimo Governatore in graduatoria dell'Italia! Questo è il punto!
(Interruzione)
Io sono perché si faccia quello che si vuole, ma non per rimuovere la memoria, cara collega, perché è così! E' indiscutibile che Cappellacci sia l'ultimo d'Italia, ce lo dicono i giornali, fonti indipendenti, poi ci sono giornali che sono meno indipendenti e che dicono altro e che lo mettono all'ultimo posto perché per la gente è meglio scrivere che è al quarantaseiesimo, o come "cavolo" vogliono, per non dire che è l'ultimo. Però, questa è la realtà! Basta leggere i giornali oggi, c'è un giornale che dice: "E' l'ultimo d'Italia". E c'è un altro giornale che dice: "E' al numero tal dei tali", poi tanto la gente non sa quanti sono e non capisce se è ultimo o è primo, o è vicino al primo; sono tecniche chiarissime di come si imposta il rapporto con l'informazione.
Torniamo a noi. La mia preoccupazione è che la propaganda non può passare sulla nostra intelligenza, almeno sulla mia non ci riesce, perché questo emendamento, che salva ovviamente il rischio dell'indebitamento della Regione, significa che ci dimentichiamo quest'opera. E' bene che gli amici di quei territori sappiano che stiamo facendo questa operazione invece che rivendicare allo Stato, al presidente Berlusconi, il rispetto di quanto è venuto a dire nella nostra terra per prendere i voti e poi non fare niente!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, chiedo cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo i lavori per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 49, viene ripresa alle ore 11 e 57.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Chiedo scusa, su quale emendamento siamo? Sull'emendamento numero 40 o sul numero 485?
PRESIDENTE. Sull'emendamento numero 485.
SORU (P.D.). Sull'emendamento numero 485, allora io voto contro. Chiedo scusa, lo dico ai colleghi. Stiamo parlando di 700 milioni di euro del bilancio della Regione che rischiano di volar via per pagare un'opera fondamentale che dovrebbe essere pagata dallo Stato attraverso i fondi FAS. Lo dico all'Aula: stiamo parlando di 700 milioni di euro! Questa è la cosa forse più importante e più dispendiosa che abbiamo discusso nell'intera finanziaria.
Nell'emendamento numero 485 stiamo scrivendo: "le eventuali mancate assegnazioni statali" - previste nell'emendamento numero 40 - "restano a carico del bilancio della Regione", cioè stiamo mettendo per iscritto che ci aspettiamo che le assegnazioni statali non ci saranno e, qualora non ci fossero, ce ne facciamo carico noi. Io chiedo all'Aula: voi volete pagare 700 milioni di euro? Poi c'è scritto "senza ricorso all'indebitamento". Questo è l'emendamento numero 485 in questo momento.
PRESIDENTE. Onorevole Soru, scusi un attimo. Il presidente Maninchedda ha proposto un emendamento orale per cui nell'emendamento numero 485, l'intera frase da: "Le eventuali mancate assegnazioni statali restano a carico del bilancio della Regione, senza ricorso all'indebitamento" viene modificata e sostituita da: "Resta preclusa in ogni caso la possibilità di ricorrere all'indebitamento". Volevo farle presente che c'è una modifica.
SORU (P.D.). "Resta esclusa in ogni caso la possibilità di...", quindi è come se rimanesse solo "senza ricorso all'indebitamento". Bene. La sostanza è certamente diversa, rimane l'emendamento numero 40. Così come è stato riproposto, io voto a favore dell'emendamento numero 485 perché ogni caso dice che non ci dobbiamo indebitare, rimane pericolosissimo l'emendamento numero 40 su cui interverrò nel merito dopo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Presidente, sulla base dell'emendamento orale dell'onorevole Maninchedda, anch'io voto a favore dell'emendamento numero 485 solo perché vorrei che la strada venisse realizzata per consentire lo sviluppo e per far cessare i continui incidenti. Io credo che questa importante infrastruttura - l'ho già detto altre volte - non possa essere considerata un'infrastruttura della Gallura o di Olbia-Tempio o di Olbia e Sassari, ma rappresenta ed è una strada importante per consentire lo sviluppo dell'intera Sardegna. Detto questo, io penso che l'approvazione dell'emendamento sia un'altra presa in giro per i sardi, anche l'emendamento numero 40 che poi andremo a vedere dopo.
Dopo quello che è successo sul G8, laddove abbiamo perso le procedure di urgenza e credo che lì si sia segnato il momento fondamentale per vedere davvero realizzata questa importante infrastruttura, dopo la storia dei fondi FAS, che già rappresentavano una rinuncia da parte della Sardegna utilizzando i fondi FAS per una strada di tipo statale laddove doveva essere realizzata con fondi di tipo statale, però era stata fatta una scelta ben precisa pur di consentire la realizzazione in tempi celeri e agganciandoci alle procedure del G8, dopo anche la storiella del leasing in costruendo, che abbiamo sentito e visto come è andata finire, dopo il famoso passaggio sui mutui BEI, oggi con l'emendamento numero 485, che io lego all'emendamento numero 40 per forza, si individuano i 141 milioni e 494 mila euro che sono risorse liberate dal Programma comunitario 2000-2006, che sono risorse dei sardi, risorse che avremmo potuto utilizzare per fare altre cose, le stiamo usando per realizzare o per avviare i lavori di questa infrastruttura perché forse sono le uniche vere risorse che vengono messe da questo emendamento. L'altra parte, molto francamente, i 558 milioni e 506 mila euro, era prevista con l'ordinanza numero 3869 del 2010.
Io rivolgo alla Giunta una domanda specifica: dove sono le risorse stanziate? Quali sono le risorse stanziate e con quale strumento? Ho paura che ci stiamo prendendo ancora in giro un'altra volta e che stiamo prendendo in giro i sardi perché quelle risorse non ci sono, non sono state inserite, sono in una delibera o in un'ordinanza dove c'è di tutto e non c'è scritto che sono risorse dedicate alla realizzazione dell'infrastruttura Olbia-Sassari. Per cui credo che l'occasione che ha perso questa Giunta, questa amministrazione regionale, sia quella, avendo avuto paura, di fare una battaglia per rivendicare i fondi che spettavano alla Regione Sardegna...
PRESIDENTE. Onorevole Caria, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, anch'io voglio manifestare tutta la mia perplessità per un'operazione su un tema quale quello delle opere pubbliche e in particolare di grandi opere pubbliche sulle quali non si può assolutamente scherzare. C'è qualcuno che chiede che ci sia una norma varata dal Consiglio affinché possa essere fatto un bando di gara per realizzare un'opera. E' chiaro che un bando di gara per realizzare un'opera, se non ci sono i soldi, non si può fare e i soldi non ci possono essere per finta perché se ci sono i primi 140 milioni la gara potrà essere fatta per quei 140 milioni, eventualmente con una clausola che dice che si potranno assegnare altri lotti qualora ci siano le disponibilità finanziarie.
Allora il tema vero che noi dobbiamo affrontare e chiarire, non solo qui dentro, ma con l'intera Sardegna è: i soldi ci sono? E se non ci sono, devono arrivare? E da dove? Non siamo in condizione di poter mettere fondi nostri a disposizione di quest'opera, è un'opera di dimensioni eccessivamente grosse per le casse della Regione Sardegna. Per questo si chiede anche di evitare di prenderci l'impegno di ricorrere a un mutuo, perché sarebbe la stessa identica cosa. Allora, non ci resta che impostare una battaglia seria, far partire, è vero, quest'opera con i primi 140 milioni, ma serve che dalla Presidenza e dalla Giunta ci sia un impegno forte per avviare una procedura col Governo perché i soldi arrivino da dove devono arrivare. Diversamente ci stiamo prendendo in giro e finché ci prendiamo in giro tra di noi è un conto, se prendiamo in giro il nostro popolo è un conto molto più pesante.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Abbiamo avuto più volte occasione in quest'Aula di discutere dell'importanza della realizzazione della Sassari-Olbia. Credo fosse la priorità tra le priorità, in ogni caso rimane, come dire, l'amaro in bocca nel prendere atto, attraverso questi emendamenti che la denunciano, di una situazione, anche se c'è una volontà. E' per questo che sull'emendamento numero 485 voteremo a favore, perché impegna la Regione a non indebitarsi; indebitarsi su questa vicenda, nonostante la considerazione fatta da tutti a suo tempo e l'impegno e la volontà di risolvere il dramma dell'arteria così importante della Sassari-Olbia, sarebbe avviare alla bancarotta la Regione, perché ci sono molte altre cose da fare, in questa finanziaria le abbiamo viste, sia con la proposta originaria che con gli emendamenti che abbiamo anche forzosamente introdotto.
Sull'emendamento numero 40, lo dico ora così non intervengo dopo, non possiamo votare contro, ma rimane il fatto che, con esso, si prende atto che si dichiara il de profundis nei confronti di quello che doveva essere il trasferimento dei fondi FAS ai sardi, il mancato finanziamento, il fallimento, probabilmente, della Giunta regionale nei confronti del Governo che non è riuscita a ottenere quello che era dovuto ai sardi per realizzare un'opera fondamentale. Probabilmente attraverso questa operazione si aprirà il cantiere, si porterà un piccolo risultato che però, badate, apre un altro pericoloso discorso, cioè che di cantieri aperti e non portati a termine in Sardegna ne abbiamo fin troppi, non vorremmo che questo, fra l'altro, potesse illudere i sardi di una sua realizzazione e chissà per quanto e quale tempo dovrebbe durare. Certamente i sardi non capirebbero se noi dovessimo votare contro questo emendamento, probabilmente la scelta più corretta sarà quella dell'astensione, che manifesta la nostra attenzione e considerazione per il problema, ma che non ci vede solidali su un impegno come questo che comunque non dà garanzie per la realizzazione futura dell'opera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (I.d.V.). Presidente, la morte di troppe persone su quella strada e i loro familiari ci chiedono finalmente l'inizio di questo cantiere, ma ancora oggi, dopo tante discussioni, rimangono grandissime perplessità. Ci asterremo sull'emendamento così rimodellato, rimodulato dalla Giunta, ma credo che noi dobbiamo avere delle risposte certe su questo cantiere, se questo cantiere davvero dovrà iniziare. La Sassari-Olbia ha davvero una storia infinita, una strada mai finita perché mai iniziata. Io credo che la Giunta oggi abbia il dovere, e sia un dovere indifferibile, di dirci davvero dove sono questi soldi, se i soldi veri ci sono, se il cantiere sarà un cantiere vero e non sarà uno di quei cantieri promessi col G8 che mai sono iniziati.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Io non capisco il senso di una discussione dagli accenti anche negativi rispetto a un problema che finalmente si avvia alla soluzione. Non è la soluzione del problema, ma è un buon avvio. La previsione di 700 milioni di euro per la realizzazione della strada Sassari-Olbia, dopo tutte le denunce che sono state fatte, i ritardi che sono stati segnalati, le mobilitazioni, le croci, che ora ricordava l'onorevole Cocco, forse dovrebbero vederci più attenti rispetto a questo problema anche valorizzando lo sforzo che viene fatto per consentire il concreto avvio di questa importantissima opera.
Si tratta di liberare risorse di cui alla programmazione 2000-2006 e si parla di risorse concrete, sono 141 milioni e 494 mila. Si tratta di dare attuazione, in questo la Giunta vigila, non alle chiacchiere ma a una delibera CIPE che è stata adottata nell'aprile 2010, che prevede le ulteriori risorse all'uopo necessarie. Stiamo parlando dunque di fatti, non di chiacchiere, non di parole e mi pare davvero che forse un maggiore contributo in senso positivo sarebbe dovuto venire da tutte le forze politiche perché è l'inizio, ci auguriamo tutti, di un nuovo corso che finalmente elimini quei ritardi che la Provincia della Gallura, le amministrazioni comunali e locali, le forze sociali, tutta la Sardegna e tutti coloro che svolgono funzioni politiche di buon senso, hanno sempre posto all'attenzione. Oggi, con questo emendamento, la Giunta regionale ha inteso porlo in senso fattivo, operativo. E' su questo, semmai, che bisogna riflettere perché finalmente si dà avvio alla soluzione di un problema e almeno da questo punto di vista ci dovrebbe essere una sorta di condivisione da parte di quelle forze politiche che oggi stanno all'opposizione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, siamo d'accordo sull'emendamento numero 485, in realtà quello originario è l'emblema del fallimento di questa Giunta regionale. Io ricordo l'ultimo giorno di campagna elettorale del presidente Berlusconi, insieme al presidente Cappellacci, a Cagliari, ricordo le promesse fatte, ricordo l'annullamento della delibera CIPE che anticipava i fondi, 475 milioni, ricordo la delibera CIPE del 6 marzo 2009, subito dopo le elezioni. Allora, io credo che, invece, con l'emendamento numero 485 si faccia un po' di chiarezza, è il tentativo anche portato avanti dalla Giunta in questi mesi, ci scippano i fondi e poi facciamo anche pagare gli interessi ai sardi, almeno questo aspetto cerchiamo di eliminarlo!
Leasing in costruendo prima, mutuo poi e andiamo, ma ne riparlerò dopo, all'ordinanza numero 3869 del 2010 con la quale il presidente Cappellacci viene nominato commissario, ci ha anche detto che si sarebbe dimesso, ha minacciato persino le dimissioni da commissario, guardate un po', e questa ordinanza riporta esattamente gli importi già anticipati in un primo momento dal CIPE, poi annullati da Berlusconi; sono proprio gli stessi, sono quelli approvati dal PAR-FAS 2007-2013, quelli che il CIPE ancora non sblocca nonostante gli annunci reiterati del presidente Cappellacci, dei Ministri, li ricordo tutti, Matteoli, che ci annunciavano la riunione del CIPE imminente, mese dopo mese. Sono quei fondi!
Quindi noi stiamo andando ad approvare con l'emendamento numero 40, ma ne riparleremo dopo, semplicemente uno sblocco dei cantieri per 141 milioni di euro, quei 141 milioni di euro che stiamo eliminando e che stiamo utilizzando sulla base delle risorse della programmazione comunitaria 2000-2006, le altre risorse non ci sono, non ci sono perché basta guardarsi l'ordinanza numero 3869 del 2010, è un'altra finzione!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Amadu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AMADU (P.d.L.). Presidente, colleghe e colleghi, io credo che l'emendamento numero 40, proposto dalla Giunta, rappresenti dal punto di vista formale, tecnico e sostanziale, un passo avanti notevole verso il raggiungimento di un obiettivo, che tutti mi pare vogliamo cogliere, cioè vedere avviati i cantieri della Sassari-Olbia. Io ho colto, pur nelle posizioni critiche da parte dei colleghi dell'opposizione, in particolare da parte dei colleghi Sechi e Cocco, nell'annunciare l'astensione, un atteggiamento di estrema positività. Vuol dire che, al di là dei rilievi e delle critiche, si intravedono delle luci importanti; questo è apprezzabile e rilevante, noi dobbiamo insistere su una convinzione, che è la mia convinzione, ma lo è anche di tanti, soprattutto di quanti utilizzano quella strada oggi, una strada quasi impercorribile, cioè che bisogna cogliere questo obiettivo che è di valenza strategica per l'intera Isola, non è un'opera che riguarda solo il Nord-Sardegna, ma l'intera Isola. Dobbiamo sentirci tutti tesi verso un obiettivo finale.
E' vero che non tutti i soldi sono ancora a disposizione, però io ho fiducia nelle affermazioni che il Presidente della Giunta e gli Assessori dei lavori pubblici hanno espresso più volte, e cioè che ci sono delle novità importanti, probabilmente alcune arriveranno in questi giorni, che riguardano le procedure tecniche, gli espropri sembra che si pubblichino in settimana e pare che stia per essere firmato il decreto definitivo della Valutazione dell'impatto ambientale. Noi sappiamo quanto sia impegnativo realizzare un'opera di questa portata, che tocca interessi piccoli e grandi, allora poniamoci in un'ottica positiva! Concordo sulle critiche, ma mi fa piacere sentire che, davanti a posizioni di astensioni, ci sia una volontà comune confermata di andare avanti su quest'opera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, onorevole Amadu, concordo con lei, c'è una certezza, cioè che non c'è la certezza dei fondi. Sappiamo tutti leggere e, se leggiamo attentamente, capiamo che non abbiamo le risorse; a due anni, a 24 mesi dall'inizio di questa legislatura, non ci sono le risorse per la Sassari-Olbia! E siccome ci riempiamo la bocca sullo scrivere un bilancio vero, non fatto di annunci, scriviamo quello che c'è! La certezza sta nelle risorse nostre, dei fondi POR, 141 milioni di euro. Guardi, onorevole Pittalis, a me spaventa la parola "si avvia"; già un'altra volta io raccontai di quando ero ragazzino, studente delle superiori, e udii un politico di allora che disse: "Avviamo la '125'"; la "125" non si è ancora conclusa! C'è un tratto della Tortolì-Bari Sardo dove ogni anno muoiono 4-5 persone, per quella strada mancano 9 milioni di euro, stiamo approvando una manovra finanziaria di 6 miliardi e 700 milioni e non troviamo 9 milioni di euro per completare quel tratto di strada! E' una vergogna!
Ci sono i tratti di Tertenia, che seguono da Tertenia verso Cagliari, che non hanno 1 milione di euro di stanziamento! Un tratto sarebbe pronto da appaltare, ed è fermo. Devo dare anche atto, lo dico senza nessuna vena di polemica, che il precedente assessore, Carlo Mannoni, ha profuso un impegno e una determinazione, infatti nella scorsa legislatura si sono portati a termine tratti importanti di quella viabilità, con lui l'ho percorsa più volte, e ho visitato, più volte, i cantieri di quella strada, vedo che c'è un rallentamento, una mancanza di determinazione degli ultimi Assessori dei lavori pubblici, lo devo dire con molta chiarezza. Io spero che cambi questo atteggiamento! E' una strada che può essere conclusa! Ho sentito parlare di Buddi Buddi, di alberghi, di scuole, di piccole strade provinciali, ecco, vorrei che si parlasse, oltre che della Sassari-Olbia, anche di arterie importanti come la nuova "125".
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI (P.d.L.). Presidente, io penso che debbano essere fermi in tutti noi il concetto e l'idea che sempre e comunque debba essere lo Stato a sovvenzionare quest'opera; però a me pare che questo emendamento rappresenti una strategia necessaria per superare l'impasse che c'è su questa importante struttura. Per ragioni che sono assolutamente indipendenti dall'Amministrazione regionale, ci troviamo nella condizione di dover comunque e in ogni caso garantire, con questo emendamento, le corrette formalità che sono necessarie a far ripartire l'opera.
Vorrei ricordare al collega Caria, col quale, me ne darà atto, io apprezzo anche il suo impegno, ci siamo battuti con intenti comuni, anche esprimendo tante volte note critiche anche per quelli che potevano essere i comportamenti del Governo nei riguardi della procedura nel suo complesso, che sottolineare che questi siano soldi sardi, certo è vero, ma, con tutto il rispetto, questa è un'opera che riguarda tutta la Sardegna e i sardi. Questo emendamento è un passaggio pragmatico necessario, che non deve far venir meno la fiducia nell'operato della Giunta per arrivare al completamento dell'opera, consente agli uffici e alle strutture di assumere l'impegno necessario, un impegno giuridico, per l'applicazione dei bandi e la stipula dei contratti successivi, e per procedere ai bandi in attesa dei trasferimenti dello Stato.
In sostanza autorizza la Regione a procedere in attesa dei trasferimenti che sono presenti nell'ordinanza del Consiglio dei Ministri, che sono legati a procedure ancora in corso e che noi riteniamo possano concludersi positivamente. Quindi penso che debbano prevalere gli intenti comuni e tutte le strategie che possano portare a una rapida attivazione delle procedure e dei lavori per questa importante struttura sulla quale tanto sangue è stato sparso.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, il consigliere Cocco si chiedeva dove sono i soldi; io vorrei fare, giusto per ricordare, cioè per non dimenticare, una piccola cronistoria su come sono andati i fatti. Vorrei solo citare qualche esempio su come noi sardi siamo stati beffati dal Governo italiano. E voglio ricordare quindi lo svolgimento dei grandi eventi relativi alla Presidenza italiana del G8, oltreché al 150º anniversario dell'Unità d'Italia, che per noi sardi è stata davvero un'infausta coincidenza storica.
Tutti i fondi erano destinati a quegli eventi previsti dal 2008 al 2010, e soprattutto avrebbero puntato sul 2011, in nome del rilancio turistico e socioeconomico dell'arcipelago de La Maddalena, quindi per questa operazione si riservarono grandi somme, parliamo di 70 milioni di euro proprio mediante l'utilizzo delle risorse dei fondi FAS, 30 milioni di euro sempre fondi FAS, assegnati dal CIPE con delibera antecedente al 31 dicembre 2006. Tutto questo avveniva con la motivazione che si trattava di interventi, proprio per definizione, "indifferibili, urgenti e di pubblica utilità", così diceva il Governo italiano, nonché i suoi responsabili della missione, mi ricordo il dottor Balducci prima, poi succeduto dal dottor De Santis, caduti in disgrazia, non perché siano deceduti ma perché sono finiti in galera e adesso di recente li hanno mandati agli arresti domiciliari. Per cui, mi spiego come mai la Sassari-Olbia non è considerata dal Governo italiano un intervento indifferibile, urgente e di pubblica utilità!
Io credo che qui bisogna davvero che la nostra Giunta sia più determinata nel reclamare i propri diritti. Il Dipartimento, ad esempio, delle politiche di sviluppo e di coesione del Ministero dello sviluppo economico è autorizzato, per definizione, a trasferire le risorse finanziarie sull'apposita contabilità speciale, tutto questo previsto per il famigerato evento. Il problema riguarda quel grosso fallimento di operazioni, io non sono d'accordo per il G8 in generale, perché sono i potenti che decidono per i poveri, quindi già per definizione non sono d'accordo, ma questa è una storia brutta, è una storia di scippo non tanto dell'evento quanto dei fondi destinati allo sviluppo della nostra economia. Voglio anche precisare che una parte di questi fondi…
PRESIDENTE. Onorevole Zuncheddu, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, io voterò a favore dell'emendamento, così come modificato dall'emendamento orale, che praticamente dice tutto il contrario del "485" originale, nel senso che il "485" apre alla possibilità che il bilancio regionale finanzi i mancati trasferimenti dello Stato e invece l'emendamento orale dice esattamente il contrario. Perciò sono d'accordo con l'emendamento orale sul "485" e, detto questo, vorrei chiedere ai colleghi: di che cosa vi preoccupate? Oggi leggo sulla stampa (ho fatto due conti ma poi ho visto che sulla spalla erano già fatti) che l'assessore Sannitu ha già recuperato 558 milioni di euro per la Sassari-Olbia, lo dichiara, e che venerdì ci sarà la riunione del CIPE che stanzierà le ultime centinaia di milioni disponibili, così la Sassari-Olbia ha le coperture richieste.
Allora io chiedo: di che cosa ci stiamo preoccupando? Ci sono già i denari, l'assessore Sannitu l'ha garantito attraverso la stampa, sarebbe stato bello sentirlo magari qua! Ci avrebbe sicuramente fatto perdere meno tempo in tutte queste inutili discussioni, ci avrebbe rassicurato sullo stato dell'arte della copertura finanziaria dei dieci cantieri per la Sassari-Olbia che, a quanto pare, dal prossimo mese inizieranno con il cantiere Olbia-Costa Smeralda dell'aeroporto ma, probabilmente, partiranno tutti insieme. Perciò io non so di che cosa stiamo parlando! Stiamo parlando di una cosa che è già risolta!
Per cortesia, Presidente, veda se riesce a far convocare l'assessore Sannitu qui in aula affinché rassicuri tutti i consiglieri, tutta la Sardegna e soprattutto tutti noi che siamo interessati alla Sassari-Olbia, che non è del collega Lai, del collega Bardanzellu, la Sassari-Olbia è una cosa nostra! Dei sardi! Tutti la dobbiamo difendere con i denti! Deve essere fatta con i fondi dello Stato! Perciò, io ho piena fiducia sull'operato dell'assessore Sannitu, spero che possa quanto prima precipitarsi in aula a rassicurare i dubbiosi consiglieri regionali sulla opportunità e sulla copertura finanziaria dell'opera che prenderà sicuramente inizio nei prossimi mesi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Su questa questione, al di là di qualunque altra posizione, il collega Lai prima ha spiegato come ci deve essere soddisfazione per questo emendamento; però io credo che questo emendamento si debba ridurre proprio perché è un'opera che riguarda tutta la Sardegna, non riguarda voi del nord. Allora, se stiamo parlando di 141 milioni di euro, dobbiamo dire che stiamo mettendo in campo un emendamento che riguarda quei 141 milioni di euro. La nostra, la mia sicuramente, perplessità è che se noi iniziamo a dire che stiamo autorizzando una spesa complessiva di 700 milioni di euro, stiamo dicendo una cosa che non è vera, perché noi non stiamo autorizzando niente perché non abbiamo le risorse e, come hanno già detto i miei colleghi, citare il passaggio che riguarda l'OPCM dell'aprile 2010, non è che garantisca niente!
A me viene da ricordare per esempio l'iscrizione in bilancio quando il sindaco Floris finanziava il tunnel di Cagliari scrivendo che in bilancio c'erano 250 milioni di euro, 500 milioni di euro, poi invece non c'erano i soldi e diceva: "Noi metteremo 20 milioni". Il problema è sostanziale! Come si può dire? Bisognerebbe ridurre l'emendamento, in realtà bisognerebbe cambiarlo e scrivere che stiamo mettendo in campo 141 milioni di euro; allora, da questo punto di vista, noi diamo avvio, perché sono fondi nostri, ma non manteniamo la strategia, chiamiamola così, dell'attenzione con lo Stato, nel senso che per questa opera devono arrivare i fondi dello Stato, in gran parte!
Noi stiamo facendo la nostra parte, ma non diciamo una cosa che non è così, proprio perché è una opera di interesse strategico per la Sardegna. In questo senso non si può aderire in maniera piena perché c'è proprio questa grande difficoltà. Come ci potrebbe essere, è stato citato anche da Franco Sabatini e da tanti altri colleghi, per altre strade, pensiamo alla strada Sulcitana, a tutti morti che ci sono stati, però in questo caso è un'opera strategica di carattere nazionale; vedo che anche l'onorevole Floris sa bene qual è la situazione della strada che va verso le nostre zone. Però, come dire, questa è un'opera di carattere strategico regionale, diciamo (uso una parola un po' forte, cercate di capirmi) la verità! Stiamo mettendo in campo 141 milioni di euro e tutto il resto, tutte le altre cose non esistono, ovverossia il Governo è assolutamente inadempiente!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LADU (P.d.L.). Io voterò a favore dell'emendamento numero 485, modificato oralmente, perché chiarisce un punto fondamentale del dibattito in corso questa mattina. Devo dire che io vedo bene anche l'emendamento numero 40, perché comunque denota che c'è uno sforzo da parte della Giunta regionale per arrivare alla soluzione del problema. Mi rendo conto che ci sono dei ritardi, è innegabile, però io confido anche sull'impegno della Giunta regionale per fare in modo che questi benedetti fondi FAS transitino alla Regione nel più breve tempo possibile.
Però, siccome ho sentito poco fa un intervento dell'onorevole Sabatini in riferimento alla "125", il quale diceva che il merito di quella strada era ascrivibile soprattutto alla precedente Giunta regionale, in particolare all'assessore Mannoni, io naturalmente, senza togliere nulla né alla precedente Giunta, né tantomeno all'assessore Mannoni, devo ricordare però in quest'aula che la precedente Giunta ancora, quella Giunta regionale, ha avuto il merito di completare tutta la progettazione della "125" e ha ottenuto il finanziamento di 14 lotti sulla base di quella progettazione, alcuni con i fondi POR, altri con finanziamenti Anas; quindi è stato dato un impulso veramente importante al completamento dell'opera.
Sicuramente poi i tempi, i lavori, i finanziamenti sono andati come sono andati, molto a rilento, però io credo che, in tutta onestà, bisogna raccontare la storia veramente in modo giusto, non attribuendo, ad alcuni, meriti che sicuramente hanno ma non più di quanto si sta facendo..
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BARRACCIU (P.D.). Presidente, condivido tutte le perplessità e i dubbi che sono stati espressi dai colleghi del centrosinistra nel merito della veridicità di questo emendamento, sulle risorse che sono state messe a disposizione e sulla fattibilità dell'opera che, con questo emendamento, si vuole far credere possa essere costruita a breve. Vorrei anche ricordare delle cose importanti: questo emendamento conferma di fatto altri annunci che il presidente Cappellacci fece l'anno scorso in merito alla Sassari-Olbia, che quegli annunci e quelle promesse siano stati ancora una volta disattesi e che, pertanto, anche con questo emendamento, cala la maschera della incapacità e della mancanza di coerenza fra le cose che si dicono e le cose che si fanno.
Circa due mesi fa, quando venne varato il Piano del sud, il Presidente Cappellacci dichiarò alla stampa che, con la strategia del Piano del sud, le cose sarebbero cambiate, in particolare sarebbe cambiato finalmente il futuro e il destino della Sassari-Olbia. Disse Cappellacci che, entro il 2010, il problema della Sassari-Olbia, sarebbe stato risolto non essendo più disposto ad aspettare fidandosi e dichiarando quindi la bontà del Piano del sud soprattutto per la Sardegna.
Bene, voglio ricordare in questa Aula che la Sardegna nel Piano del sud compare soltanto a pagina 11, che il Piano del sud è un insieme di fondi che avrebbero dovuto interessare certamente anche la Sardegna, che non ha degli interventi particolari, se non per le infrastrutture e, per le infrastrutture, soprattutto in relazione al sistema dei trasporti, e per quanto riguarda il sistema dei trasporti è vero che compare la Sassari-Olbia, peccato che vi compaia non al primo posto, come venne promesso da Berlusconi, ma con il sistema Catania Siracusa Gela Trani, Salerno Reggio Calabria, per un totale di 8,5 miliardi invece che per un'esigenza totale che è 19 miliardi. Sostanzialmente, con questo emendamento, neghiamo la veridicità anche del Piano del sud. Di nuovo il presidente Cappellacci è obbligato a dire la verità in questa Aula sulla Sassari-Olbia, e questo emendamento conferma che veramente non c'è certezza assolutamente di nulla.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STOCHINO (P.d.L.). Presidente, anch'io esprimo il mio voto favorevole su questo emendamento che riporta l'attenzione su questa importante arteria, un'arteria che è stata, per più volte, sollecitata dai colleghi della Gallura e del sassarese come l'amico Antonello Peru di Sassari piuttosto che Renato Lai di Olbia. Un'arteria che credo interessi tutti i sardi e che quindi credo debba avere il favore di tutto il Consiglio regionale. Sicuramente su questa strada sono state dette e scritte tante cose, è stato speso tanto tempo. Credo però che l'impegno della Giunta con questo emendamento sia importante anche per far capire allo Stato nazionale che la Sardegna intera vuole quest'arteria che tante morti ha causato in questi anni.
Allora io credo che l'inserimento di questo importante asse viario anche nel Piano per il sud debba essere un segnale importante e chiaro da parte del Governo sull'impegno che lo stesso ha manifestato più volte nel corso di questi anni. Ebbene io credo che (mi dispiace che il presidente Cappellacci non sia qui in aula, ma avrò modo di riferirglielo di persona) l'impegno a proposito della Sassari-Olbia, all'interno del Piano per il sud, debba essere rispettato da parte del Governo, io porrei questo impegno alla pari di quello delle entrate.
Ritengo che questo Consiglio regionale e questa maggioranza, se l'impegno non dovesse essere rispettato per il finanziamento di questo importante asse viario, non dovranno più fare sconti al Governo, che io ritengo "amico", ma deve essere amico per intero e non solamente per iscritto o a parole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 485 nella nuova formulazione proposta dal presidente Maninchedda.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 485, modificato.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Contu Felice, Cucca, Floris Mario, Milia e Peru hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 64
votanti 63
astenuti 1
maggioranza 32
favorevoli 63
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'emendamento numero 40.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Un voto unanime con convergenze diverse: quelli che si vogliono sforzare a continuare a sognare l'irraggiungibile e quelli che hanno votato a favore perché quell'emendamento non solo garantisce che non ci sia l'indebitamento ma è stato l'emendamento rivelatore della verità, perché quando si viene a dire che le mancate assegnazioni statali restano a carico del bilancio regionale, perché quella è la formulazione originaria, si dice che abbiamo finito di sperare che lo Stato provveda ad adempiere.
La verità è un'altra. Io ricordo altri tempi nei quali una vecchia opposizione, oggi maggioranza, contestava procedure di anticipazione di fondi certi, allora, sul bilancio della Regione e ne ha fatto un gran caos. Che cosa dire di questi 700 milioni che stiamo autorizzando? Attenzione, qui, dal punto di vista giuridico, eccepisco la legittimità di questa formulazione, si autorizza ciò che si può autorizzare. Il bilancio della Regione ha un assetto che conosciamo, queste risorse non ci sono, non si possono contrarre mutui, è stato deliberato, non ci sono. Non ci sono! L'autorizzazione non può essere data in termini virtuali, è un falso, è un falso perché non c'è un richiamo. Se io voglio avere la verità, chiedo all'assessore La Spisa di mostrarmi in questo momento nel bilancio pluriennale dei prossimi anni dove stanno le cifre dei 105 milioni per i prossimi tre anni! Le voglio vedere e voglio vedere come poi si compone il bilancio. Lo vedremo da qui all'anno prossimo, lo vedremo sicuramente. Secondo me, non si può autorizzare in questo modo. Però, siccome serve per liberare la demagogia, io capisco che si possa fare così.
La verità è un'altra: l'ordinanza cui fate riferimento non ha quella dotazione, non ce l'ha! E il nostro Presidente, che è stato nominato commissario straordinario, diventa - alla luce di questo emendamento - quello che non si vuole far dire ma che così è in realtà, cioè l'ennesimo "Re Travicello" con il regalo di una bella ordinanza che lo nomina commissario del nulla! Commissario del nulla perché non ha a disposizione alcun tipo di risorse e io credo che...
PRESIDENTE. Onorevole Sanna, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Presidente, qualcuno ha detto che finalmente si tratta di dare l'avvio alla realizzazione di questa opera, qualche collega ha fatto riferimento anche a trent'anni fa. Anch'io ricordo, quand'ero in pantaloncini corti, che si parlava di realizzazione di grandi opere che, a tutt'oggi, non ho ancora avuto modo di vedere. Penso che, sotto l'aspetto tecnico (è intervenuto bene adesso l'onorevole Sanna), l'emendamento numero 40 susciti grandi dubbi. Non credo che ci sia un dirigente disponibile a fare bandi e gare per 700 milioni di euro di fronte a questo emendamento numero 40, anche se lo si vuole legare all'emendamento numero 485. Mi sorge un dubbio perché sono due emendamenti della Giunta, forse magari sarebbe stato più corretto dirci la verità se è stato preso qualche impegno per finanziare queste risorse. Dalla Giunta, non abbiamo ancora avuto né chiarimenti e nemmeno indicazioni, dubito che qualche dirigente possa bandire gare per 700 milioni di euro e appaltare tutti i lotti, i nove lotti della Olbia-Sassari. Forse ne potrà fare uno o due con i 140 milioni.
Allora, io credo che questo emendamento rappresenti un fallimento della politica, ma soprattutto segni un passo indietro per la Sardegna; per noi, che siamo sempre stati considerati un popolo coraggioso e non rinunciatario, questa scelta rappresenta - secondo me - una rinuncia, anzi una grave rinuncia. Abbiamo atteso mesi per dare al Presidente tutte le possibilità di dialogo con il presidente Berlusconi, che è venuto in Sardegna girando tutti i paesi e promettendo la realizzazione della strada e lo stanziamento delle risorse, l'ha fatto in ogni occasione elettorale, ripetendo sempre la stessa cosa. Siamo chiari: diciamo che oggi stiamo stanziando 141 milioni, i soldi dei sardi!
Caro onorevole Lai, lei sa che la stimo e che nutro profonda amicizia nei suoi confronti, però, molto francamente, altro che strategia necessaria, servono le risorse, servono i fatti, il tempo delle chiacchiere e della propaganda elettorale è finito. Quanto alla fiducia, pensi che la fiducia che ho nei confronti del presidente Berlusconi mi ha portato a chiedere di ritirargli la cittadinanza onoraria che gli è stata conferita dalla città di Olbia! Quanto alla fiducia nei confronti del Presidente della Regione, è venuto a Olbia, nel mese di aprile, parlandoci del leasing in costruendo, assieme all'assessore Carta e all'assessore Prato, dicendo, rispetto a mie domande precise, che era tutto a posto e mancavano solo alcuni adempimenti di tipo formale: sappiamo tutti come è finita la storia del leasing in costruendo! Poi c'è stato l'avvicendamento e l'assessore Sannitu è venuto in quarta Commissione - io ero presente come tanti altri colleghi - per dirci che a dicembre sarebbero partite le gare, si sarebbero fatti i bandi: sappiamo cosa è successo!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signor Presidente, intervengo ancora sull'emendamento numero 40, che comunque non riesco a vedere separato dall'emendamento numero 485 che abbiamo appena votato. Non si tratta di due emendamenti che casualmente trattano lo stesso tema, presentati da parti diverse o da diversi consiglieri regionali, sono due emendamenti della Giunta e quindi fanno parte di un disegno coerente e questo disegno coerente (che nella prima presentazione veniva esplicitato) era rappresentato dal fatto che non ci saremmo dovuti rivolgere all'indebitamento ma che in ogni caso, alle mancate assegnazioni statali, avremmo dovuto far fronte con il ricorso al bilancio della Regione. Quindi, questo provvedimento che la Giunta ha presentato, seppure diviso in due emendamenti separati, è appunto la presa d'atto che lo Stato sta continuando a non darci quelle risorse; purtroppo non ci crediamo e vogliamo dare comunque una risposta, non al territorio ma alla Sardegna, che ha bisogno di completare quello che è individuato come l'asse della viabilità primaria che ancora ci manca, quello tra Alghero-Sassari e Sassari-Olbia.
Ha ragione il collega che prima diceva che tutte le grandi opere della Sardegna riguardano diverse amministrazioni, che qualcuno le inizia, qualcun altro le prosegue, le porta a termine, e tutti quanti siamo coinvolti, quell'opera lì ha riguardato un lavoro di individuazione del tracciato, di progettazione di massima, persino di conferenza di servizi con tutte le amministrazioni interessate, e poi di approvazione, in un periodo in cui di Olbia-Sassari se ne parlava pochissimo e la Gallura semmai rivendicava la Olbia-Arzachena e non la Olbia-Sassari. Ora però fa parte delle richieste forti dell'intera società sarda. Avviarla con risorse proprie? L'importante è che ci chiariamo, assessore La Spisa, anche in uno spirito di collaborazione, non cerchiamo di ingannarci tra di noi e soprattutto di ingannare le carte. Quell'opera venne finanziata con 550 milioni: 370 milioni di fondi FAS regionali, gli altri 170 di fondi FAS di pertinenza del Governo, il Ministro allora era Di Pietro. Quelli di pertinenza di gestione governativa sono completamente cancellati e dimenticati, non se ne parla più, di quelli sardi continuiamo a parlarne ma non ci sono, tant'è che abbiamo presentato un emendamento in cui prevedevamo di sobbarcarci totalmente noi quelle spese. E' giusto? E' sbagliato? Io credo che sia sbagliato arrenderci e mi piacerebbe approfondire questo discorso perché vorrei evitare la resa che è l'approvazione di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, anch'io vorrei partire da una considerazione che fece qui circa otto mesi fa un importante esponente del P.d.L., il quale criticava la Giunta Soru, quando si parlava di questo tema, accusandola di aver destinato una parte importante dei fondi FAS di quota Regione Sardegna a quest'opera. L'accusa fu che doveva trovare i soldi a livello governativo e non destinare quei fondi che erano indirizzati alla Sardegna per altre opere. Oggi siamo a discutere di una situazione totalmente ribaltata: quei fondi FAS non ci sono per la Sassari-Olbia e non ci sono neanche per altre opere in Sardegna. Vediamo tutti quindi che fine ha fatto la situazione.
In questa situazione, l'emendamento numero 485 chiarisce quello che nell'emendamento numero 40 è nascosto tra le righe, cioè si chiede alla struttura di mettere in campo un appalto con fondi che non sono certi e si fa un emendamento successivo per garantire comunque con norma di legge l'esistenza di fondi, qualora non ci fossero quelli di cui all'indicazione nell'emendamento numero 40.
Noi non possiamo pensare di poterci appuntare una medaglia che non meritiamo ancora, allora si faccia chiarezza su questo punto. Noi ci asterremo su questo emendamento perché non vogliamo neanche dare l'opportunità, a chi vuole, di speculare su una posizione contraria del centrosinistra, però non si lavora in questo modo, si stanno davvero prendendo in giro i sardi. Credo che un giorno o l'altro la verità verrà a galla nella sua crudezza: se non s'imposta una battaglia col Governo, noi restiamo a terra, la strada Sassari-Olbia potrà anche cominciare ma si candida a diventare una grande incompiuta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io dichiaro il mio voto di astensione sull'emendamento numero 40 e non riprendo il contenuto degli interventi dei miei colleghi che condivido, anche l'ultimo dell'onorevole Lotto, mi pongo invece una domanda: la Giunta e la maggioranza vogliono terminare la discussione di questa finanziaria in tempi certi, in tempi brevi? Se la risposta fosse sì, mi chiedo che senso ha un emendamento di questo tipo che non ha nessuna valenza giuridica, perché stiamo facendo con atto di legge quello che possiamo fare con atto amministrativo, eventualmente riprogrammando fondi POR col comitato di sorveglianza, e stiamo disponendo di risorse che non sono nostre e che sono risorse che deve programmare lo Stato.
Allora, se l'esigenza è un annuncio, l'ha già fatto l'assessore Sannitu e io sono disposto a credergli e a fargli i complimenti, per oggi (poi tra qualche giorno, dopo aver letto la delibera CIPE, magari mi assocerò all'onorevole Capelli nel dire "io ho avuto fiducia e non è successo"), non faccio polemiche. Ce la caviamo prima: ritirate l'emendamento, completiamo le dichiarazioni di voto e avviamoci a concludere la finanziaria, io sono per concluderla al più presto. Però dovete aiutarci, state continuando a inserire in questa finanziaria nuovi argomenti, altri temi, altri annunci, altre promesse, altre leggine, mettetevi nei nostri panni di opposizione, che ha svolto il suo ruolo democratico, che non condivide la finanziaria, che vorrebbe consegnare ai sardi in tempi brevi e certi per evitare l'esercizio provvisorio, ma non lo può fare perché la maggioranza e la Giunta continuano a infilare norme che sono o inutili, o intruse, o semi intruse, o pleonastiche come questa.
Quindi, io mi appello alla Giunta e alla maggioranza per completare l'iter al più presto. Noi siamo per completarlo, voi astenetevi da emendamenti che non hanno alcun significato se non di annunci che fate con comunicati stampa sui quali noi ci associamo e siamo, almeno per le prossime ore, anche disposti a credervi. Poi saranno i fatti a parlare, come già in passato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, assessore Silvestro Ladu, chi ha fatto è già nella storia, non ha bisogno di ulteriori riconoscimenti e credo che, nel passato, l'Ogliastra abbia avuto modo di riconoscere i suoi meriti. Quindi, io non intendo assolutamente disconoscere il suo impegno quando svolse la funzione di Assessore dei lavori pubblici. Però credo che oggi stiamo parlando di un tema importante, che sta a cuore a tutti, la Sassari-Olbia, un'opera strategica per lo sviluppo della Sardegna e speriamo tutti che l'assessore La Spisa possa darci poi informazioni più precise, che ci diano anche l'assicurazione che questi fondi siano effettivamente nella disponibilità, lo auspichiamo tutti.
Però, mi chiedo, è possibile che parliamo di trasporti in questo Consiglio regionale, e non c'è l'Assessore competente? Parliamo di lavori pubblici, e non c'è l'Assessore competente! Ma è mai possibile che trattiamo i temi specifici e non ci sono gli Assessori che sono interessati ai temi che si trattano in quest'Aula? E' mai avvenuto questo? Noi non vogliamo togliere niente all'autorevolezza dell'assessore La Spisa, ma chiediamo che gli Assessori competenti siano presenti quando vengono discussi i temi che sono di loro competenza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, esprimo il voto di astensione su questo emendamento, ricordiamo che è una storia infinita questa della Sassari-Olbia, che vi vede protagonisti, protagonisti di un fallimento. Io ricordo, come unico elemento a vostro favore, la delibera CIPE del 17 dicembre, che assegna la somma di 162 milioni di euro, tra l'altro mi pare non ancora perfezionata, e poi solo propaganda. Ricordo un atto aggiuntivo dell'Intesa generale quadro, firmato dal presidente Cappellacci, che veniva dato come risolutivo della questione, ma, così come è avvenuto nell'accordo originario, quello firmato dall'allora presidente Pili, "zero" euro per la Sardegna, "zero" euro da allora, dal 2001, e "zero" euro ancora oggi nel 2011.
Per il resto, semplicemente annunci. Gli annunci che vi hanno permesso, con relative promesse, di vincere, ingannando i sardi, le elezioni, ingannando i sardi fino all'ultimo giorno; annunci e promesse che hanno caratterizzato anche questi primi 22 mesi di Governo regionale. Mi dicono anche i miei colleghi che rischio di apparire come un disco rotto, ricordandovi soprattutto due cose, da un lato la vertenza entrate, sono già passati venti giorni dalla nostra occupazione dell'Aula, lo ricordo all'assessore La Spisa, l'impegno era di concludere la trattativa entro venti giorni; i fondi FAS, 2 miliardi e 250 milioni di euro, che non sono solo quelli della Sassari-Olbia, c'è dentro naturalmente anche la Sassari-Olbia, ma sono risorse importanti, si affrontano i nodi strutturali della Sardegna.
Allora non deve mancare la mobilitazione, la politica contestativa da parte del Governo regionale. Non so a che cosa serva questo emendamento, noi ci asteniamo, riteniamo però che sia semplicemente un altro atto di propaganda di questa Giunta regionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io vorrei contribuire, ho chiesto la parola per questo, proprio a fare chiarezza, la più lampante, la più lineare possibile, premettendo che questo emendamento, il numero 40, e anche l'emendamento all'emendamento, il numero 485, ma il principale innanzitutto, è un emendamento che non ha - vi chiedo di credermi - alcun intento propagandistico, ma è un emendamento che è stato chiesto non dalla parte politica, dal vertice politico, dalla Presidenza della Regione, ma dagli Uffici regionali per poter procedere. Per questo io, adesso, raccomanderei per un attimo di lasciare da parte le polemiche e di guardare la cosa per l'oggettività che hanno i fatti amministrativi e legislativi.
Questo emendamento è stato chiesto per poter dare innanzitutto un'autorizzazione legislativa alla spesa di 700 milioni di euro, in modo che gli Uffici regionali potessero e possano effettivamente e legittimamente dare avvio alla progettazione e ai lavori, secondo le varie procedure amministrative che dovranno seguire.
Ha un altro scopo ancora, cioè puntualizzare l'origine delle risorse finanziarie e, se voi vi leggete bene l'ordinanza numero 3869, mi pare, voi troverete qui chiaramente l'origine delle risorse. L'origine delle risorse è questa: noi abbiamo la certezza (nel senso che sono già riversati nella contabilità speciale) di 199 milioni, di cui 162, 14 e 23, di diverse delibere CIPE, che sono già a disposizione della contabilità speciale e che derivano dai fondi, in gran parte dal cosiddetto Fondo Letta, ha una dominazione formale diversa, ma è noto per questo, e sono soldi esclusivamente statali. Poi, nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, abbiamo avuto un atto giuridico importantissimo, l'assicurazione che 358 milioni e rotti saranno a valere sulle risorse di cui al programma attuativo FAS approvato alla Regione e che prossimamente, nella delibera CIPE che stiamo attendendo, verranno autorizzati per il riversamento alla contabilità speciale. C'è già un atto amministrativo che dice che c'è un impegno, da parte dello Stato (che per noi potrebbe essere anche impugnabile se non venisse poi accompagnato da un riversamento delle somme nella contabilità speciale), che altri 358 milioni, che verrebbero dai fondi FAS, sono destinati alla Sassari-Olbia. Noi stiamo coprendo la parte restante per arrivare ai 700 milioni, che potrebbero non essere necessari, perché si può arrivare forse con i ribassi d'asta a molto meno, verranno coperti con le risorse liberate per 140 o 141 milioni, che noi, attraverso questa norma, autorizziamo a spostare dai residui alla contabilità speciale.
Quindi, noi abbiamo necessità, e gli Uffici l'hanno chiesto, di avere una copertura autorizzativa di tipo legislativo per queste operazioni. Non abbiamo necessità di fare propaganda, si fanno conferenze stampa, comunicati o convegni, ma non abbiamo necessità di questo emendamento per fare demagogia o propaganda politica. Abbiamo necessità di dare un quadro certo all'azione amministrativa che è urgente che parta. Preciso quindi che le somme vanno suddivise in questi termini: 358, 199, 141 milioni circa, per un totale di 700 milioni. L'iscrizione è necessaria per poter procedere. L'accertamento definitivo della quota FAS verrà fatto al momento in cui la delibera CIPE verrà emanata, se parliamo di accertamento, ma l'iscrizione in bilancio è corretta sulla base dell'articolo 10 della legge di contabilità, non è un'operazione contabilmente scorretta, è stata studiata nei minimi dettagli dagli Uffici. L'intento è questo.
Tra l'altro, crediamo che il Consiglio regionale, approvando questo emendamento, metta un punto fermo sia per chi deve procedere sia per l'opinione pubblica dei sardi, che deve sapere che quest'opera, con la fatica di tanti, di tutti, può essere effettivamente appaltata tra pochissimo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, chiedo un paio di minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo i lavori per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 13 e 02, viene ripresa alle ore 13 e 10.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Amadu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AMADU (P.d.L.). Presidente, colleghe e colleghi, la nostra posizione era estremamente convinta rispetto all'emendamento numero 40, le precisazioni e i chiarimenti dell'assessore La Spisa credo che una volta per tutte mettano una parola ben precisa sugli obiettivi e sull'efficacia di questo emendamento. Avevo, nell'intervento precedente, sottolineato la positività dell'astensione che si profilava da parte di settori dell'opposizione, astensione che poi anche il P.D. aveva preannunciato, ma io credo che a questo punto, proprio perché siamo davanti a una sfida importante e perché il Consiglio, tutto il Consiglio, si deve sentire protagonista in questa battaglia che insieme alla Giunta noi dobbiamo non solo portare avanti, ma vincere a questo punto, perché indietro non si può tornare, io rivolgo un appello all'opposizione perché trasformi quella promessa di astensione in un voto favorevole, non solo per dare una delega più forte alla Giunta, ma perché il Consiglio sia più protagonista d'ora in poi in questa battaglia che noi dobbiamo portare avanti e concludere in modo costruttivo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Alla luce dei chiarimenti che ha fornito l'assessore La Spisa (che tra l'altro ricalcano anche un invito che l'opposizione aveva già fatto per portare avanti procedure che comunque potevano essere già avviate probabilmente anche da tempo, le abbiamo formulate più volte, per iscritto e a parole), noi riteniamo di dare valenza positiva a quelle parole e manteniamo il voto di astensione semplicemente perché vogliamo invitare a una maggiore determinazione la Giunta regionale e il Consiglio regionale nella sua interezza per ricercare con forza quelle risorse che per il momento abbiamo sulla carta e che invece devono diventare un patrimonio di tutti i sardi trasferito nelle casse regionali, sto parlando dei fondi Fas. Per cui, con la valenza positiva che vogliamo dare all'emendamento, così come è stato chiarito dall'assessore La Spisa, noi continueremo a votare con il voto di astensione, ma chiedendovi maggiore determinazione, maggiore autorevolezza nell'affrontare una tematica che riguarda la Sassari-Olbia ma anche complessivamente i fondi Fas per la Sardegna.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 40.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Milia ha votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Uras - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 64
votanti 43
astenuti 21
maggioranza 22
favorevoli 43
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente, solo per chiedere di terminare i lavori a questo punto e di riprenderli questo pomeriggio alle ore 16.
PRESIDENTE. Io proporrei all'Aula di continuare a lavorare ancora per una mezz'oretta, almeno fino alle ore 13 e 45. Va bene, terminiamo alle ore 13 e 30. Grazie.
della Regione (legge finanziaria 2011)" (219/S/A)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 478, che è un emendamento all'emendamento numero 10.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Avevamo visto questo emendamento in Commissione, tra l'altro c'è stata una discussione anche di un certo interesse, che vedeva la stessa opposizione sufficientemente convergente. Voglio però sottolineare, Presidente, che l'AREA vive una condizione tragica di conduzione, è un'Agenzia che può fare molto, può spendere integralmente le risorse che sono messe a disposizione dal bilancio della Regione, può spendere ingenti risorse che sono di provenienza dello Stato, assegnazioni statali; risulta, invece, assolutamente inadeguata dal punto di vista della gestione. Anzi dire inadeguata è dire poco. Ha lasciato un ammontare di circa 130 milioni di euro di residui non spesi, ci siamo incontrati più volte in Commissione bilancio, abbiamo chiesto le ragioni di questa inefficienza, c'è stato risposto che l'inefficienza di AREA era dovuta a una pessima organizzazione interna, a un'inadeguatezza pressoché totale della conduzione dirigente, dopo di che abbiamo chiesto anche di capire come funzionasse e abbiamo scoperto che, alla denuncia di inefficienza, veniva accompagnato un premio di produttività, abbiamo scoperto che c'è una specie di circuito di direzione generale a 45 giorni, 30 giorni l'uno, cioè ogni dirigente fa una specie di giro di giostra.
Allora, manifestando l'astensione all'emendamento, che riteniamo più che dignitoso rispetto all'obiettivo, vogliamo sottolineare, lo facciamo alla Giunta, che la prossima volta noi chiederemo le dimissioni di quell'amministrazione e faremo una battaglia durissima nei confronti di una gestione pessima.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, intanto confermo quanto dichiarato dall'onorevole Uras per quanto riguarda i lavori della Commissione. Abbiamo avuto modo di approfondire questa tematica anche perché di fatto l'emendamento trova una soluzione a una legge che ormai è un po' datata (la legge nazionale numero 560 del 1993) e permette anche di modificare la legge numero 32 del 1985, cioè è concesso agli enti locali, e ad AREA ovviamente, di ricontrattare i mutui, che ormai erano datati solo per i 15 anni, allungando il termine a 25 anni. Sappiamo che la nuova legge sul credito e comunque le forme di mutuo oggi arrivano anche ai trent'anni.
Questo fa sì che si vada anche verso una politica di social housing e tra l'altro consente alle fasce più deboli, in particolare pensiamo ai pensionati ma anche a coloro che hanno acquistato con grandissimi sacrifici le case di edilizia popolare, di avere oggi la possibilità di vedere ridotta la rata mensile che sarà più armonizzata anche con i redditi mensili che queste persone hanno a disposizione. Credo che ci sia ancora un miglioramento per quanto riguarda il patrimonio, cioè il 90 per cento del patrimonio dovrà essere messo in disponibilità per le vendite e credo che questa sia un'accelerazione per il mondo del sociale che aspetta proprio queste iniziative anche per la grande crisi che stiamo continuando a vivere.
Chiedo che in quest'emendamento siano aggiunte le firme di tutti i componenti il Gruppo P.d.L. e annuncio il voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non chiedo alla Giunta delle firme perché non è uno sport che mi interessa, però l'emendamento numero 478 raccoglie un elemento che si collega alle considerazioni che faceva l'onorevole Uras sulla gestione dell'edilizia residenziale pubblica. In questo emendamento viene dato mandato all'AREA di alienare il 90 per cento del patrimonio. A dir la verità si trattava di un analogo indirizzo che la precedente Giunta aveva dato all'AREA, prima che venissero cambiati gli organi dirigenti, perché se abbiamo 160 milioni di edilizia non compiuta e risorse ferme è perché c'è qualche problema, e il problema sta nel fatto che se la struttura tecnica è totalmente disimpegnata al lavoro manutentivo non può dedicarsi al lavoro di progettazione e di costruzione. Sgomberare un patrimonio che tiene bloccato un ente sul terreno manutentivo, peraltro si tratta di un patrimonio vecchio che comporta delle attenzioni, significa incassare risorse, liberarsi dei patrimoni e pensare a costruire quello nuovo oltre che a dare risposte ai cittadini.
La verità è un'altra, che io non ho mai capito, nonostante abbia avuto anche delle responsabilità, cioè per quale ragione, fra le grandi agenzie che abbiamo realizzato, proprio l'AREA, che ha una missione precisa e squadrata, deve avere un consiglio di amministrazione così numeroso per discutere di che cosa e soprattutto fra persone che sono state (lo dico con una metafora) abituate a lavorare il legno e a cui chiediamo di piegare il ferro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (I.d.V.). Avrei aggiunto volentieri la firma perché credo che questo sia un ottimo emendamento, che va nella direzione giusta e soprattutto rispetto alle persone che stanno peggio. E' chiaro che la gestione amministrativa dell'AREA, non ce lo permette. Noi, come Gruppo Italia dei Valori, ci asteniamo, però ribadisco e confermo che sicuramente è un buon emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Mi ha preceduto il collega Cocco per dire che il problema non è questo emendamento, il problema è AREA, quindi tutta la nostra solidarietà e il consenso intorno a questa proposta che avremmo voluto votare, ma ci è servita in qualche modo per mettere in evidenza l'insufficienza e la cattiva gestione di AREA. E' un problema ben centrato, che qualifica la proposta, però ci troviamo nella condizione di doverci astenere proprio per le ragioni che abbiamo detto poc'anzi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, prima di dire che mi asterrò probabilmente, devo ancora ragionarci sopra. Sullaa parte prima, niente da dire. Sulla parte seconda dell'emendamento numero 478: "L'alienazione di detto patrimonio dovrà raggiungere il 90 per cento dell'intera consistenza immobiliare", chi ha scritto saprà sicuramente che già la legge prevede il 75 per cento, chi ha scritto saprà che non si è superato mai il 32 per cento, perciò noi possiamo anche scrivere il 100 per cento ma se una cosa non funziona, bisogna andare dove non funziona. Per esempio, sappiamo che il 90 per cento del patrimonio immobiliare dell'AREA non è accatastato e perciò non si può vendere? Sappiamo che il 60 per cento non ha ancora le convenzioni con i comuni e perciò non può essere ceduto?
Noi possiamo scrivere qui tutto quello che vogliamo, finché continuerà a esserci una gestione inopportuna, inappropriata, di totali incapaci a livello amministrativo, politico e dirigente, nell'AREA continueremo a trovarci 110 milioni di euro non utilizzati, le case non ci saranno, mentre i dirigenti continueranno a prendere i premi di produzione e il consiglio di amministrazione a farsi i soldini per mettere la benzina alla macchina.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Pur condividendo in parte le ultime considerazioni dell'onorevole Capelli, io credo che la ragione principale per cui questo programma di alienazione dei beni non andrà in porto, o vi andrà con molta difficoltà, sia per quanto riguarda AREA, che le proprietà dei comuni, sia nel fatto che i soggetti che devono acquistare sono soggetti che si trovano in spesso condizioni molto difficili che impediscono loro qualsiasi impegno, anche minimale, qual è quello che la Regione o l'ente regionale chiede.
Voglio però cogliere l'occasione per sollevare un altro problema e porlo all'attenzione dell'Aula, poi avremo occasione di riparlarne più avanti. I comuni e AREA stessa si trovano spesso nelle condizioni di dover avviare le procedure per mandare via dagli appartamenti, precedentemente a loro assegnati, figure che hanno avuto degli incrementi di reddito, perché per fortuna qualcuno a volte trova lavoro, e quindi che, pur non raggiungendo livelli di reddito particolarmente elevati rispetto ai limiti che si utilizzano in Sardegna, solo in Sardegna e non altrove, sono nelle condizioni di dover essere mandati via dagli appartamenti.
E' una cosa a cui - secondo me - la Regione Sardegna deve mettere mano per fare in modo che colui al quale viene assegnata una casa popolare non sia costretto a restare comunque poverissimo per poterla tenere; questo non è l'obiettivo della legge sulle assegnazioni delle case popolari.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, intervengo solo per dichiarare il mio voto di astensione e chiederle, visto che su questa materia ci sono giacenti anche interpellanze e interrogazioni, io sono primo firmatario di una di queste, di portare il tema alla discussione dell'Aula alla fine della sessione finanziaria perché credo che lo stallo organizzativo e gestionale in cui versa AREA, prima giustificato con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, poi dei revisori dei conti, poi con il commissariamento, il nuovo incarico e la duplicazione di incarichi, è un qualcosa che non ci possiamo permettere, tra l'altro ha dato spazio per pratiche che io definisco poco trasparenti sia nella gestione di numerosi appalti di manutenzione attivati in maniera diretta sia anche nell'affidamento di incarichi professionali a parlamentari del maggior partito di maggioranza.
Credo che sia uno di quei casi in cui occorre forse portare il tema alla discussione dell'Aula in maniera organica. Non possiamo permetterci un'agenzia che si occupa di edilizia agevolata e popolare che versi in queste condizioni. Il voto è di astensione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 478.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Stochino ha votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Risponde no il consigliere: Solinas Antonio.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Barracciu - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Soru - Uras - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 60
votanti 43
astenuti 17
maggioranza 22
favorevoli 42
contrari 1
(Il Consiglio approva).
Per effetto dell'approvazione dell'emendamento numero 478, decade l'emendamento numero 10.
La parola alla Giunta per indicare la copertura finanziaria dell'emendamento numero 497 che prima aveva chiesto di rimandare a un momento successivo.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Si tratta dell'emendamento numero 497, "Restauro e consolidamento di chiese di particolare interesse storico e artistico", la destinazione è corretta, nel senso che va all'UPB S03.01.004 che si suddivide in due capitoli di spesa, uno utilizzato dall'Assessorato dei lavori pubblici e uno utilizzato dall'Assessorato della pubblica istruzione, per 5 milioni. La copertura, invece, è S06.06.004.
PRESIDENTE. I lavori si concludono qui, riprenderanno alle ore 16 di questo pomeriggio.
La seduta è tolta alle ore 13 e 30.
Allegati seduta
CLXXVII SEDUTA
Martedì 11 gennaio 2011
(ANTIMERIDIANA)
Presidenza della Presidente LOMBARDO
INDICE
La seduta è aperta alle ore 10 e 30.
MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 29 dicembre 2010 (170), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gian Vittorio Campus, Paolo Luigi Dessì, Mario Diana, Domenico Gallus, Gavino Manca, Marco Meloni, Adriano Salis e Massimo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana dell'11 gennaio 2011.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Interrogazione Meloni Valerio - Caria - Espa, con richiesta di risposta scritta, sul persistente disagio dovuto alla permanenza dei commissari straordinari nelle ASL della Sardegna e sulla ingiustificata non applicazione delle indicazioni e volontà espresse dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale relativamente al Presidio ospedaliero di Thiesi". (472)
"Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sul grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone emerso dalle recenti ricerche, con particolare interessamento delle popolazioni e delle persone occupate nell'allevamento degli animali nei territori del Quirra, in particolare nella zona perimetrale della base militare di Capo San Lorenzo". (473)
"Interrogazione Cuccu - Caria - Cucca - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulla non accessibilità delle delibere della Giunta regionale". (474)
"Interrogazione Espa - Diana Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sul trasferimento provvisorio del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura I di Cagliari in un'area ospedaliera ristrutturata e attrezzata per ospitare una struttura carceraria sanitaria". (475)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Mozione Zuncheddu - Uras - Cocco Daniele Secondo - Porcu - Sechi - Zedda Massimo sul grave fenomeno sanitario di neoplasie alle persone emerso dalle recenti ricerche con particolare interessamento delle popolazioni e delle persone occupate nell'allevamento degli animali nei territori del Quirra, in particolare nella zona perimetrale della base militare di Capo San Lorenzo". (103)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 219/S/A.
Constatato che ieri abbiamo interrotto i lavori in fase di votazione degli emendamenti presentati all'articolo 3, poiché devono trascorrere dieci minuti dall'inizio della seduta per poter procedere alla prima votazione ed essendo anche assente la Giunta, sospendo i lavori.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 34, viene ripresa alle ore 10 e 47.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.
Ieri abbiamo concluso i nostri lavori votando l'emendamento numero 477. Oggi riprendiamo dall'emendamento numero 130, che è uguale al numero 131 e al numero 229.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, se ci fosse la disponibilità della Giunta a considerare questa tipologia di interventi anche all'interno di quanto già ricompreso all'articolo 3, quindi prevedere che una delle misure da attivare...
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, mi scusi, l'onorevole Porcu si sta rivolgendo a lei.
PORCU (P.D.). Assessore La Spisa, io sarei disponibile, credo anche i colleghi firmatari, a ritirare questo emendamento, qualora ci fosse la disponibilità ad analizzare, tra gli interventi dell'articolo 3 per favorire l'occupazione, anche una misura da prevedere all'interno della delibera e del piano complessivo che tenga conto della possibilità di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Già ieri sera, quando è stato votato un altro emendamento avente lo stesso oggetto, sarei voluto intervenire per precisare meglio la posizione della Giunta su questo tema che in parte abbiamo visto in Commissione, ma che è stato oggetto, ricordo, di alcuni dibattiti svolti tra organizzazioni di categoria anche fuori dall'Aula. La questione è sicuramente degna di rilievo e di attenzione, la Giunta ritiene che la possibilità di intervenire sul patrimonio edilizio scolastico con queste finalità, e che possa essere anche, un intervento di questo tipo, indirizzato a creare occupazione, sviluppando attività di piccole e medie imprese, che potrebbero in questo modo incrementare indirettamente l'occupazione, è uno scopo, un obiettivo sicuramente interessante. La posizione della Giunta è che, dovendo costruire l'intervento in maniera più organica e razionale, questo sia opportuno che venga fatto proprio nel collegato, che è indicato nell'articolo 3 come lo strumento legislativo per avviare il Piano per il lavoro.
Per cui la Giunta si impegna a esaminarlo con grande attenzione, in modo tale che possa essere contenuto nella legge che noi contiamo possa essere fatta entro breve tempo. Il parere, dato anche sul precedente emendamento, non è negativo sul contenuto, ma semplicemente per la sede in cui viene trattato l'argomento. Spero di essermi spiegato a sufficienza. Invito al ritiro, ma con l'impegno di esaminarlo bene.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). L'emendamento è ritirato, Presidente.
PRESIDENTE. Si intendono ritirati anche gli emendamenti uguali. L'emendamento numero 312 decade in seguito all'approvazione dell'emendamento di sintesi numero 504. L'emendamento numero 320 è ritirato.
Metto in votazione l'emendamento numero 428.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). A me sembra un bell'emendamento questo. Mi sembra! Mi sembra un bell'emendamento perché, a differenza di molti altri che vanno a intervenire sugli effetti della crisi, cerca di intervenire sulle cause della crisi e, a mio avviso, una delle cause della crisi (che in Sardegna è più grave rispetto a quelle del resto d'Europa e internazionale) è dovuta proprio al fatto che noi non siamo in grado di valorizzare le nostre risorse. Noi siamo diventati o, se preferite, ridiventati, un'eccellenza nel campo della nautica. Siamo la prima destinazione mondiale! Abbiamo 16.848 posti barca, oltre a 2000 tra campi boe e punti di ormeggio, e ciascun posto barca rende mediamente 30.499 euro all'anno, salvo che per il maxi yacht che per un transito giornaliero a persona rende 1800 euro.
Ora, pur avendo questa eccellenza, forse l'unica eccellenza in Sardegna, attorno alla quale potremmo costruire un nuovo modello di sviluppo, abbiamo porti di interesse regionale nei quali non si fa manutenzione da 20 anni e, di almeno la metà di quei 16.848 posti barca, molti non sono utilizzabili, perché gli impianti antincendio sono fuori norma, perché gli impianti elettrici sono fuori norma, eccetera. Magari ci accorgeremo di questo fatto quando succederà una tragedia, quando qualche barca prenderà fuoco perché non scatta il magnetotermico; però questa è la situazione, e non possiamo pensare di delegare le manutenzioni, di competenza della Regione, ai concessionari, perché i concessionari hanno concessioni semestrali, le prossime concessioni scadono il 31 dicembre 2011, per la prima volta c'è stata una proroga di un anno. Per cui, a così breve scadenza, non è pensabile fare alcun intervento, tanto più che l'onere delle concessioni è stato decuplicato con effetto retroattivo, quindi quasi tutte le società di gestione sono in gravissima difficoltà. Visti gli impegni assunti dalla Giunta in Commissione, che non so se vorrà ribadire anche in questa sede, con i quali comunque si capisce l'attenzione verso questo settore, io ritiro l'emendamento numero 428.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 41, sempre presentato dalla Giunta regionale, con parere favorevole della Commissione. E' un emendamento che proviene dall'articolo 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non ho osservazioni particolari in ordine a questo emendamento. Vorrei però sottolineare, Presidente e Assessore, un altro punto. Noi abbiamo fatto una grande opera, sembra che questi emendamenti di sintesi abbiano assunto un'entità quasi para-istituzionale, si possono portare le risorse per le progressioni professionali da un esercizio a un altro, e questo lo posso capire, però la domanda che pongo alla Giunta è questa: ci sono alcuni emendamenti, che sono stati giudicati non accoglibili, diciamo così, non esaminabili, che trattano un aspetto che è connesso a questo, cioè le progressioni professionali le possiamo riconoscere, ma di efficientamento dell'apparato pubblico ne parliamo, o dobbiamo rinviarlo perché insieme alle risorse non si possa parlare di regole che rendano più efficiente l'amministrazione? Presidente, le rivolgo questa domanda perché ci sono alcuni emendamenti che riguardano per esempio i comandi. Mentre noi abbiamo fatto una norma per bloccare le assunzioni nell'apparato della Regione, in questi due anni tutte le agenzie e gli enti regionali se ne sono "infischiati", e hanno continuato a farlo, e in più beneficiano delle norme sul comando. Delle due l'una, o fanno una cosa, o fanno l'altra! Bisogna che ne parliamo per non creare discriminazioni.
Sulla funzione della dirigenza e sugli oneri corrispondenti alle funzioni di dirigente in questa Regione abbiamo presentato un emendamento. In Commissione, peraltro, si è aperta una discussione che si è rinviata all'Aula perché si è ritenuta interessante, ne vogliamo parlare o dobbiamo parlare solo del transito dei soldi dal 2010 al 2011? Questo è un messaggio che è giusto inviare al personale della Regione se ragioniamo anche di regole di efficientamento, altrimenti stiamo facendo un'operazione a perdere, comunque, portandoci avanti i problemi.
Pertanto io chiedo, nei limiti della possibilità, alla Presidenza di riesaminare alcuni di questi emendamenti perché se ne possa almeno parlare, perché il segnale che va fuori da quest'aula sia un segnale completo sia di risorse che di regole.
PRESIDENTE. Onorevole Sanna, i problemi oggettivi che lei ha portato all'attenzione dell'Aula penso che debbano trovare esame nel disegno di legge numero 78, già esitato dalla prima Commissione, che dovrà essere portato il prima possibile all'attenzione dell'Aula. Ritengo che queste tematiche debbano essere affrontate opportunamente in quella sede.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 500 che è l'emendamento all'emendamento numero 77, che proviene sempre dall'articolo 1 e per cui erano state fatte le dichiarazioni di voto dai consiglieri Giampaolo Diana ed Espa.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Non ricordo il parere della Giunta.
PRESIDENTE. E' stato espresso parere conforme a quello del relatore della Commissione.
(Non è approvato)
(Non sono approvati)
Passiamo all'emendamento numero 497, emendamento all'emendamento numero 447.
Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, esprimo il voto favorevole su questo emendamento che riporta correttamente la discussione che è avvenuta in Commissione, quindi con il riparto fra le competenze dell'Assessorato della pubblica istruzione e quelle dell'Assessorato dei lavori pubblici. Approfitto anche per annunciare la richiesta di votazione a scrutinio segreto sull'emendamento numero 481.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Credo che, in sede di coordinamento, gli Uffici dovranno apportare una correzione perché, rispetto all'emendamento numero 447, la somma viene divisa fra le due competenze assessoriali mentre non sono state aggiornate le UPB. Quindi gli Uffici dovranno correggere le UPB in sede di coordinamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Confermo la necessità di riordinare la parte finanziaria, la copertura e l'indicazione delle UPB di destinazione delle risorse e anche delle UPB della copertura, avrei necessità di qualche minuto per essere preciso. Se la Presidenza mi autorizza ad annunciarle dopo, magari si dà per approvato ma con le coperture e con la destinazione da definire.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust. Ne ha facoltà.
SANJUST (P.d.L.). Semplicemente intervengo per chiedere di apporre la mia firma.
(E' approvato)
Per effetto dell'approvazione dell'emendamento numero 497, decade l'emendamento numero 447.
Metto ora in votazione gli emendamenti numero 185 e 365, uguali, che provengono dall'articolo 1 e per cui i consiglieri Sechi, Uras, Bruno, Caria e Soru hanno già fatto la dichiarazione di voto.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. I colleghi presentatori hanno già parlato, recupero ciò che è stato detto in Commissione perché forse è opportuno che intervenga la Giunta. L'argomento era stato portato all'attenzione della Commissione e, in quell'occasione, la Giunta non aveva negato l'attenzione verso il problema, ma forse è opportuno che venga riproposta in aula, nei termini in cui era stata illustrata in Commissione, l'attenzione verso questa opera che va in qualche modo recuperata, magari all'interno di fondi che la Giunta ha a disposizione per diversi interventi di tipo infrastrutturale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Confermo quanto detto in Commissione, anche in questo caso l'oggetto è ritenuto utile, le precisazioni fatte in aula nella discussione hanno confermato e illuminato meglio anche l'utilità di recuperare questo bene, per questo scopo importantissimo. La Giunta si impegna a esaminare la questione e a reperire eventualmente le risorse che possono essere utili per questo scopo.
PRESIDENTE. Se non viene ritirato, metto in votazione l'emendamento. L'emendamento è ritirato. Grazie.
Adesso dobbiamo votare l'emendamento numero 505, emendamento di sintesi degli emendamenti numero 311, 222 e 319.
Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Questo emendamento in Commissione è stato valutato positivamente per il fatto che, sostanzialmente, propone in norma la conferma di un impegno di una iniziativa, quella della elaborazione del Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione. Non c'è quindi contrarietà all'approvazione di questo emendamento, salvo che per una questione particolare che potrebbe essere risolta con una proposta che faccio. Nell'emendamento si prevede la costituzione di una commissione anche con componenti "esterni alla pubblica amministrazione in possesso di comprovata e pluriennale esperienza in materia di politiche del lavoro"; viene inoltre attribuito alla Giunta il compito di stabilire il compenso del presidente e dei componenti, ma non c'è la copertura finanziaria. Credo che il problema si possa agevolmente risolvere mettendo un punto dopo le parole "incaricato scelto dalla stessa Giunta" ed eliminando il resto, sostanzialmente facendo in modo che la commissione venga costituita da personale regionale. Si evita il ricorso all'esterno e non dobbiamo prevedere copertura, risparmiamo risorse, facciamo lavorare i nostri dipendenti.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 486, emendamento all'emendamento numero 31.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 486 in qualche modo corregge l'impostazione dell'emendamento numero 31. Il problema rimane però inalterato nel senso che stiamo supponendo che l'ATI, che fa capo alla Regione siciliana, sia quella che si aggiudicherà, quindi stiamo dando una destinazione presupponendo un esito. Se l'esito fosse diverso, noi saremmo fuori. Vorrei che l'Aula sia consapevole, cioè noi stiamo facendo una scelta di campo di partecipare con queste risorse a un'Associazione temporanea d'impresa, che fa capo alla Regione siciliana, che non è detto, in questo momento, che sia quella che si aggiudicherà, quindi la nostra destinazione è appesa all'esito. Vorrei che sia completa la cognizione che in qualche modo rende molto pregiudizievole questa situazione.
Io credo che invece sarebbe stato opportuno dare, all'interno dell'emendamento numero 31, un mandato di verifica perché la nostra partecipazione sia verificata e orientata all'Associazione temporanea che più dimostra in qualche modo non solo di competere nell'aggiudicazione ma anche di considerare la posizione della Regione Sardegna, all'interno della compagine eventualmente aggiudicatrice, in una posizione non subalterna ma con una diversa e più qualificata dignità. Io credo che il problema sia questo. E' necessario avere questa consapevolezza, stiamo mettendo 1 milione che potrebbe non essere utile, comunque la cosa più grave è che non ci consente di entrare nella partecipazione di Tirrenia.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Io capisco l'obiettivo di far sì che il diritto alla continuità territoriale marittima dei sardi sia esercitato, ma che si possa esercitare entrando in un'ATI, tra l'altro in un bando di gara che è già stato lanciato e di cui si saprà l'esito a metà gennaio, e che la risposta sia che la Regione entra nella gestione di una compagnia marittima, faccia l'armatore e si assuma la responsabilità di una flotta, ancorché "spacchettata", perché è stata "spacchettata", che ha perso 500 milioni di euro, senza poi immaginare con quali risorse si rilancia, si qualifica quella flotta, mi sembra che non sia la strada giusta.
Io ricordo che forse questi soldi potrebbero essere spesi meglio per una procedura pubblica che per esempio metta a gara vettori marittimi che vogliono ripristinare un collegamento merci tra Cagliari e il resto della Sardegna o tra la Sardegna e il resto dell'Italia; oggi è stata interrotta anche la tratta con Golfo Aranci perché le Ferrovie dello Stato non fanno più quel servizio. Quindi mi chiedo se noi dobbiamo, in sede di finanziaria, lo dico all'Assessore e ai colleghi, approvare l'ingresso della Regione nell'ennesimo carrozzone pubblico. E' fallita Meridiana, è fallita Alitalia, cioè dobbiamo ripercorrere questa strada delle partecipazioni pubbliche per esercitare un diritto o se ci sono forme più moderne, attraverso gli oneri di servizio, attraverso procedure a evidenza pubblica, che possano garantire quel diritto, dove la Regione si assume il ruolo di regolatore e non di attuatore del diritto soggettivo alla mobilità territoriale marittima.
Ho grosse perplessità sull'emendamento all'emendamento e sull'emendamento numero 31 e spero che su questa materia ci possiamo entrare in maniera più compiuta. Non se ne abbiano a male gli amici Sardisti, ma forse dobbiamo ragionare diversamente su come la Regione può, come dire, più compiutamente esercitare i diritti soggettivi alla mobilità. Quindi io sono contrario all'emendamento, mi sembra che non sia questa la soluzione, sono contrario all'emendamento numero 31, spero che ci sia spazio per la riflessione e che il tema possa essere affrontato in maniera più compiuta magari all'interno della Commissione trasporti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo molto rapidamente, anch'io ho sollevato in Commissione le stesse eccezioni che ha posto in aula l'onorevole Sanna. Credo che sia importante in finanziaria porre la provvista finanziaria di 1 milione di euro, ma determinare senza neppure conoscere nel dettaglio il piano industriale o se per la nuova Tirrenia il core business saranno i collegamenti con la Sardegna piuttosto che quelli con la Sicilia o piuttosto che altro, e prevedere in anticipo di partecipare a una cordata, mi sembra del tutto inutile in questa fase. Comunque lo si potrà demandare a una più attenta valutazione degli organi tecnici che suggeriranno alla Giunta a quale cordata partecipare, se sarà il caso di partecipare a una cordata, perché ci potrebbe essere la possibilità di non partecipare ad alcuna cordata e di acquisire una percentuale anche minima, lo 0,1 per cento, da uno dei soggetti che poi acquisirà, perché sarà interesse di chi farà i collegamenti con la Sardegna avere l'ente regionale inserito in quella cordata.
Per quanto mi riguarda, inviterei la Giunta a eliminare questo vincolo che corre il rischio di vanificare l'obiettivo. Se l'obiettivo è quello di far parte della cordata che gestirà, è meglio non pregiudicarsi le altre possibilità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, l'emendamento all'emendamento vincola eccessivamente, se invece guardiamo l'emendamento numero 31, esso ci dà la possibilità della scelta, è meno vincolante e dà più scelta alla Regione di fare quello che ritiene giusto. Voglio ricordare però, in primis, all'onorevole Porcu, che nei giorni dispari dice una cosa e nei giorni pari ne dice un'altra, e oggi è dispari. Mi trovo in difficoltà perché quando la Regione non partecipò attivamente alla prima gara fatta per quanto riguarda la Tirrenia, giustamente ci furono delle proteste, dove si faceva notare che l'assenza della Regione Sardegna in un tema come questo era un'assenza imperdonabile. Oggi stiamo ponendo riparo, non vogliamo passare da un monopolio pubblico a un monopolio privato, perché - come in altre circostanze ho detto - il monopolio pubblico politicamente è facile da combattere, anche se noi non ci siamo riusciti negli anni, mentre difficilmente si può combattere il monopolio privato e oggi chi sta partecipando alla gara sono le stesse compagnie che prevedono i servizi sulle stesse tratte che fa la Tirrenia. Nel momento in cui queste si dovessero aggiudicare quella gara, gli unici a fare quei servizi sarebbero allora soltanto loro che vogliono fare un regalo a Napoli. A me di fare un regalo a Napoli poco importa, se regali ci devono essere, devono essere fatti ai sardi, perché la ragione di vita della Tirrenia è stata sempre in funzione della presenza della Sardegna.
Quindi, ritengo di non vincolare eccessivamente, di lasciare l'emendamento numero 31 che ci dà margini di movimento e la possibilità di operare scelte appropriate in momenti che ancora in questo momento non sono maturi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Intervengo sull'emendamento numero 486 ma esprimo anche il voto favorevole sull'emendamento numero 31 che condivido nello spirito e, proprio perché ne condivido lo spirito, che è quello di consentirci di provare a evitare che, come diceva il collega Sanna, al monopolio pubblico si sostituisca un monopolio privato (quindi con la partecipazione e con l'assalto alla Tirrenia degli stessi armatori privati che garantiscono le stesse rotte), proprio perché sono fermamente convinto della bontà dell'emendamento numero 31, voglio manifestare delle perplessità sull'emendamento numero 486.
Io penso che l'emendamento numero 486 limiti notevolmente la nostra possibilità di partecipare alla privatizzazione della Tirrenia; ci lega a un'ATI con la Regione Sicilia e non ci dà la possibilità di muoverci, anche con la Regione Sicilia, se lo ritenessimo necessario, perché la Regione Sicilia ha in qualche misura qualcuna delle nostre esigenze. Io penso che non dobbiamo precluderci le possibilità di fare altre scelte come quelle di partecipare per conto nostro, di partecipare in ATI con altri o di preferire altre opzioni che si riterranno opportune e che sono lasciate aperte dall'emendamento numero 31. Quindi, io penso che, se non ci fosse un chiarimento da parte della Giunta sulla natura dell'emendamento numero 486, il mio voto sarà contrario a quest'ultimo emendamento e favorevole all'emendamento numero 31.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Nell'elaborare l'emendamento all'emendamento numero 486 la Giunta ha semplicemente cercato di fare la sintesi della discussione in Commissione, non è assolutamente un'indicazione quella contenuta nelle parole "d'intesa con la Regione siciliana", non è una scelta assolutamente vincolante da parte della Giunta. Noi possiamo estrapolare questa parte, e quindi sopprimerla, e considerare l'emendamento numero 486 valido per la copertura, cioè la riduzione a 1 milione con la copertura indicata dall'emendamento numero 486.
PRESIDENTE. Pertanto salta l'espressione "d'intesa con la Regione siciliana"?
Se l'Aula è d'accordo, metteremo in votazione l'emendamento con la nuova formulazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Il chiarimento della Giunta supera il mio intervento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COSSA (Riformatori Sardi). Presidente, l'intervento della Giunta ha risolto, credo, molti problemi. Io voglio semplicemente evidenziare che, a mio avviso, è necessario che la Regione Sardegna non rimanga estranea rispetto al processo di privatizzazione della Tirrenia, non tanto per partecipare a un carrozzone o al tentativo di salvataggio di un'azienda decotta, quanto perché le vicende che riguardano la Tirrenia hanno ricadute pesantissime in particolare su una tratta, sulla tratta Cagliari-Arbatax-Civitavecchia, perché è la tratta servita unicamente dalla Tirrenia in regime sostanzialmente di monopolio.
Credo che noi dovremmo porci questo problema, sia che la Tirrenia venga salvata, cosa che francamente ritengo improbabile, sia soprattutto che la Tirrenia non venga salvata, perché non è pensabile che il porto di Cagliari e l'Ogliastra rimangano completamente tagliati fuori da una continuità territoriale marittima. I problemi che questo comporterebbe sono enormi da diversi punti di vista, mentre gli altri porti (in particolare il porto di Olbia o comunque il sistema Olbia-Golfo Aranci) sono servitissimi da questo punto di vista, si sta andando verso una situazione in cui il sud Sardegna e l'Ogliastra rischiano di rimanere totalmente tagliati fuori.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signor Presidente, io sono stato fra quelli che qualche mese fa in quest'Aula, partecipando al dibattito sulla continuità territoriale marittima, si sono lamentati della disattenzione dell'Amministrazione regionale che non stava seguendo con convinzione e con una strategia chiara la vicenda della Tirrenia. Oggi interveniamo con questo emendamento ma credo che "i buoi siano già ampiamente scappati". In questo momento, per le notizie che ci sono sui giornali, c'è una procedura di assegnazione in corso, gestita da un commissario che sta valutando tra otto partecipanti; uno di questi otto partecipanti è un consorzio in cui c'è anche la Regione siciliana. Peraltro ci sono diverse lamentele in giro perché non vengono fatti conoscere i nomi dei partecipanti e il commissario viene accusato di gestire questa gara in estrema segretezza.
Detto tutto questo, in linea di principio io confermo che sono d'accordo sul fatto che la Regione Sardegna possa avere una partecipazione (che non significa il controllo e la gestione) in una società che si occupa di un suo problema fondamentale, quello di essere collegata alla terraferma via mare, né più né meno di come fa la Corsica che gestisce addirittura, con una sua compagnia, i collegamenti con la terraferma. Anche ciò detto, ridurre, come ho sentito, lo stanziamento di 10 milioni a 1 milione, vuol dire svuotarlo totalmente, vuol dire che si è scelto di non occuparsene, che si è scelto ancora una volta di mettere un titolo e di fissare una bandierina, ma non è questo il modo di occuparsene. Il modo di occuparsene sarebbe stato, innanzitutto, farlo in anticipo e poi stabilire delle risorse vere con una volontà vera di farlo, oggi stiamo semplicemente mettendo una pezza.
Suggerisco all'Amministrazione regionale, dopo lunghe battaglie purtroppo senza successo, anche con il Governo Prodi, in cui si chiedeva di non rinnovare ulteriormente la concessione alla Tirrenia su quelle rotte, essendo finalmente quella concessione in scadenza, che, per i collegamenti marittimi, ci possiamo comportare né più né meno di come ci stiamo comportando con i collegamenti aerei, cioè c'è la possibilità di avere la continuità territoriale sulla base di un bando europeo e sulla base di assegnazioni di oneri di servizio, cui possono partecipare tutti, dai greci agli scandinavi e così via. E' ora, quindi, di chiedere, con forza e con efficacia, che venga attivata la procedura di bando europeo per l'assegnazione degli oneri di servizio, e finalmente questa cosa andrà in porto dopo decenni.
Pertanto sono a favore dell'emendamento numero 31 e sono contrario all'emendamento in votazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, devo dire che cerco di ragionare su questi due emendamenti, prima di tutto sul numero 31, che è della Giunta, modificativo in modo deideologicizzato, nel senso che, se dovessi seguire soltanto la pulsione della mia idealità, dovrei dire che sono contrario a qualsiasi partecipazione da parte della Regione a una compagnia che garantisca le tratte della navigazione per il Continente; però è evidente che ormai noi siamo arrivati a una fase in cui la tutela di alcuni diritti dei sardi non si lega più a ragionamenti di carattere ideologico. Pur condividendo quello che l'onorevole Porcu ha detto (io ragiono esattamente come ragiona lui, su questo argomento), devo aggiungere che comprendo che noi siamo in una situazione in cui il diritto dei sardi di avere la continuità territoriale (che vale tanto per gli spazi aerei che per quelli navali, che vale per le merci e per le persone) è un diritto che lo Stato ci ha riconsegnato, nel senso che non è più un diritto che verrà garantito dallo Stato ma, a seguito dell'accordo della legge finanziaria del 2007, è a carico della Regione. Quindi è la Regione che deve pensare come garantire, in base agli accordi che ha stretto con lo Stato, il diritto alla continuità territoriale.
Detto questo, si modifica l'atteggiamento e il ragionamento sulla vicenda della continuità navale, ma io non credo, colleghi, che valga l'entità della partecipazione, nel senso che noi ci mettiamo 1 milione di euro, 10 milioni di euro o 100 milioni di euro (forse con 100 milioni di euro cambierebbe il discorso) ma non è una provvista economica…
(Brusii in Aula)
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Vargiu. Onorevoli colleghi, per cortesia!
VARGIU (Riformatori Sardi). Quindi, il ragionamento non è sull'entità della partecipazione economica. Noi stiamo dicendo (almeno interpreto così l'emendamento della Giunta, e sono disposto a dargli, con uno sforzo, il mio voto favorevole) che preferiamo guardare dal di dentro tutto quello che riguarda l'attivazione della continuità territoriale degli spazi navali da e per la Sardegna, e cercare di condizionarla come comunque dovremmo fare dal di fuori. Questo è il ragionamento e su questo ragionamento io credo che la provvista economica sia assolutamente ininfluente, perché noi stiamo dicendo che la Regione è meglio che stia dentro, a guardare dal di dentro, i procedimenti che riguardano un diritto fondamentale di cittadinanza dei nostri cittadini.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 486, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 31.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Evidentemente non potevo riparlare sul precedente, però vorrei dire alcune cose. Va bene, voterò il "31", però è come non fare niente, cioè partecipare con un'elemosina in rapporto a quella che è la partita azionaria...
(Brusii in Aula)
Si interessano sempre di cose più futili, quando ci sono le cose più importanti, quest'Aula…!
Stiamo parlando del diritto dei cittadini ad avere una continuità, anche se noi prevalentemente possiamo permetterci di viaggiare in aereo, dobbiamo tenere conto di coloro che non hanno questa possibilità. Dicevo che, con 1 milione, Assessore, facciamo una bellissima testimonianza, ma non gareggiamo. Noi stiamo già tentando di recuperare un ritardo rispetto alla tempestività che ha invece messo la Regione Sicilia. Stare in una partita significa giocare alla pari, se vogliamo in qualche modo incidere, e chi l'ha fatto, l'ha fatto sapendo bene che i 10, 15 milioni che si giocano in questa fase consentono di partecipare a una partita di oneri pubblici che si aggira intorno ai 150 milioni, nella prospettiva dei dieci anni.
Io credo che valga la pena considerare che la Giunta deve dare a questa proposta del Consiglio, perché così è, la Giunta ha fatto l'emendamento e ha ridimensionato i fondi, una dignità pari a quella che è l'ambizione dell'emendamento numero 31. Andare con 1 milione significa che ci ridono in faccia probabilmente, e non ci dà la possibilità di trattare in maniera paritaria con altre istituzioni perché quel nostro obiettivo, quella nostra aspirazione, sia conseguibile. Approviamolo, ma abbiamo appreso che la Giunta regionale non crede in questa partita, perché con queste dimensioni significa non crederci.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io mi asterrò su questo emendamento perché, dico la verità, avrei gradito la presenza dell'Assessore dei trasporti. Credo che questi temi vadano trattati in maniera più approfondita. Non mi convince del tutto l'idea della Regione che entra in una compagnia ex pubblica. Ricordo all'onorevole Cossa che non c'è il monopolio delle rotte, per cui un operatore privato che voglia fare Cagliari-Arbatax-Civitavecchia lo può fare. C'era una situazione di concorrenza sleale tra una compagnia pubblica, i cui deficit venivano ripianati dal pubblico, dal Ministero del tesoro, e che quindi poteva permettersi dei disservizi, una qualità del servizio bassa e dei costi alti, e un operatore privato che, in quelle condizioni, non era incentivato evidentemente a percorrere quella rotta.
Ora, la soluzione che stiamo trovando, secondo me, è una soluzione inutile perché non ci dà né la possibilità di entrare e vedere (non è un cip, un cip di 1 milione su un'aggiudicazione che sarà verosimilmente intorno ai 50, 60 milioni di euro, a livello delle offerte precedenti, è veramente una cosa risibile), né ci mette nelle condizioni, invece, rispetto al futuro, di prevedere una provvista con la quale noi possiamo onerare la rotta, cioè una procedura di evidenza pubblica che aiuti a ristabilire una rotta, per esempio la Cagliari-Arbatax-Civitavecchia, mettendo in gara gli operatori, per la quale noi interveniamo dando un contributo, però in cambio di un servizio scelto con orari certi.
Ricordo anche che la flotta Tirrenia è una flotta vetusta, che gli investimenti sono nell'ordine di centinaia e centinaia di milioni di euro, che oggi una nave che viaggia a 30 nodi è in grado di percorrere Cagliari-Civitavecchia in sei o sette ore, e che quindi stiamo entrando in una partita di dimensioni notevolmente superiori a quelle che ragionevolmente può affrontare la Regione per rendere veramente effettivo quel servizio. Quindi, il mio è un voto di astensione, anche per tenere la discussione aperta e riservarci in un momento futuro di operare delle scelte più ponderate.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signor Presidente, intervengo ancora una volta, anche se pure a me dispiace constatare che all'Aula non gliene "frega" proprio niente di questo argomento. In effetti, stiamo parlando con poco livello di approfondimento e con poco tempo di argomenti sostanziali per la nostra Regione. Se non è importante occuparci di come possiamo superare questo mare che ci separa dal resto del continente, su che cosa vale la pena ragionare qui dentro? Pensare, una volta conclusa questa procedura già in corso, in fase di selezione in questo momento, che si possa andare dall'aggiudicatario e dirgli che anche noi siamo disposti a partecipare all'impresa, mettendo 1 milione di euro a disposizione, mi sembra francamente non adeguato alla dimensione e al ruolo che la nostra Regione dovrebbe avere.
Quindi, uso il mio tempo ancora per ricordare che, mentre ci siamo dimenticati nel passato di intervenire per tempo e in maniera adeguata su quanto accadeva attorno alla Tirrenia, c'è ancora tempo invece per ragionare. Lei è stato anche Assessore dei trasporti, mi rivolgo a lei, che conosco come persona molto competente, essendo stato Assessore dei trasporti, per provare a fare un ragionamento anche insieme a lei. E' ora di chiedere la pubblicazione di un bando europeo per l'assegnazione degli oneri di servizio, ed è ora anche di prevedere un finanziamento per questo. Sto con l'onorevole Porcu, che diceva: "Com'è che in questa finanziaria non ci siamo preoccupati di mettere da parte qualche soldo al servizio di questo bando?". Magari, mettendo da parte le risorse necessarie, si aveva anche titolo per andare al Ministero dei trasporti, dei lavori pubblici, o delle infrastrutture, in questo caso, per chiedere la responsabilità, la competenza, insieme d'intesa col Ministero, per attivare questa procedura. Invece abbiamo trascurato la privatizzazione e stiamo anche trascurando l'attivazione di una procedura che ci permetta effettivamente di garantire il servizio e di garantirlo in maniera adeguata.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Io voterò a favore dell'emendamento numero 31, ma non con poca preoccupazione devo affermare di essere d'accordo con il collega Soru. Credo che il ragionamento fatto avrebbe sicuramente avuto maggior successo se avessimo avuto la possibilità di discutere anche con l'Assessore dei trasporti e avere maggiori chiarimenti. Nel mentre sono riuscito ad averne alcuni, per esempio noi mettiamo a disposizione 1 milione di euro su un capitale che è stato raddoppiato, da poco, di 20 milioni di euro. E' sicuramente un segnale quello che la Giunta vuole dare, posso comprenderlo, ma totalmente inefficace e inefficiente.
Credo che la via sia quella indicata dai colleghi Porcu e Soru, non dobbiamo ovviamente, comunque, lasciar perdere niente, per cui ben venga investire 1 milione su una delle possibilità che ci possono essere e si possono verificare in questo periodo, anche se penso che sarà un'impresa impossibile. Credo che l'Assessore dei trasporti debba riferire in Aula quanto prima su questa vicenda, se lo facesse in corso di finanziaria, sospendendo anche questo emendamento, sarebbe cosa buona e giusta, certo 1 milione di euro non compromette il bilancio della Regione, possiamo costituire una riserva, ma sarebbe importante che quanto prima l'Assessore si presenti qui e riferisca al Consiglio sulla situazione inerente la privatizzazione della Tirrenia e l'andamento della gara pubblica.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, la ringrazio, ma c'è qualcosa che non mi quadra. Fino a poco tempo fa, e questo gliene rende merito, l'onorevole Soru pensava a una compagnia di bandiera, tutta nostra, siccome questo è un qualcosa superato dai tempi, mi sembrava strano che si potesse continuare su questa idea. Oggi sul libero mercato si entra in modo completamente diverso; oggi se non c'è da mettere sotto protezione qualcosa, e tutti sanno che sotto protezione è la Cagliari-Civitavecchia, il resto è remunerativo, tanto che la presenza dei privati esiste già, per noi il problema adesso è capire cosa fare di questa benedetta compagnia. Allora, siccome ci vuole anche una certa tempestività, tempestività che non abbiamo avuto, tempestività che dovremmo avere perché so comunque che i rapporti fra il presidente Cappellacci e il presidente Lombardo in materia ci sono stati, beh, vorrei capire, e lo chiedo all'Assessore della programmazione, se altrettanta tempestività saremmo in grado di avere qualora fra un mese ci fosse la necessità di rispondere materialmente con le risorse, cioè con i 10 milioni.
Se non è così, devo dar ragione a chi, in modo abbastanza chiaro, ha manifestato proprio la presenza della solita bandierina. Allora, non siamo qui a presentare bandierine, qui stiamo "giocando" una partita fra le più importanti, forse storica per un'Isola come la nostra; per anni abbiamo avuto il vicepresidente della Tirrenia che non rappresentava niente, una Tirrenia che ha appesantito enormemente i costi e quindi le penalizzazioni, e ora siamo arrivati al dunque! I 10 milioni potremo averli subito se necessari, oppure avremo difficoltà di carattere tecnico? E se è necessario, Assessore, sospendiamo cinque minuti questa seduta e il dibattito sull'emendamento numero 31 per verificare tecnicamente se queste cose si possono realizzare con la tempestività che tutti hanno richiesto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il discorso, anche se è molto breve, è interessantissimo e possiamo credo arrivare a una conclusione. Noi abbiamo ragionato in Commissione in questi termini, da qui è nato l'emendamento della Giunta che ha raccolto, come ho detto, il dibattito in Commissione, stiamo mettendo in legge, in questo caso, un accantonamento per uno scopo importantissimo che però potremmo non essere nelle condizioni di perseguire. Immobilizzare inutilmente 10 milioni significa solo creare residui, perciò si è detto: "Mettiamo 1 milione e poi ci adegueremo al momento opportuno", perché la spesa, la necessità della spesa nascerà soltanto nel momento in cui ci sarà l'eventuale aggiudicazione favorevole, scegliendo questa strada, lasciando poi tutte le altre ancora da perseguire, se sarà necessario, ma è proprio materia di trasporti.
Dal punto di vista proprio dell'utilizzo delle risorse, della programmazione delle risorse, noi potremmo modificare il testo in questo modo, per avere nel caso la disponibilità delle risorse immediatamente, prevedendo già in norma che, trattandosi in questo caso di un servizio anche per le attività produttive, le risorse eventualmente necessarie possano essere reperite attraverso il fondo per la programmazione negoziata, gli interventi per lo sviluppo, che prevedono anche servizi per lo sviluppo e, nel caso, di poterle utilizzare. Si tratta solo di avere qualche minuto per chiedere ai nostri tecnici di formulare la norma in questo modo; se per voi va bene potremmo sospendere questo emendamento e riprenderlo nel momento in cui la formulazione precisa ci sarà.
PRESIDENTE. Sospendiamo l'emendamento numero 31 e procediamo con gli altri in attesa che venga definita la nuova formulazione. L'emendamento numero 212 è inammissibile.
Sugli emendamenti numero 40 e 485, emendamento all'emendamento numero 40, era stato sospeso il parere.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Chiedo all'Aula e alla Giunta di poter riformulare con un emendamento orale l'emendamento numero 485. Sollecito all'Aula un momento di attenzione, stiamo parlando della Sassari-Olbia, così ci capiamo. Chiedo di sostituire il testo dell'emendamento con questa frase: "Resta preclusa in ogni caso la possibilità di ricorrere all'indebitamento". Se il Presidente permette, spiego perché è opportuno che l'Aula accolga questo emendamento orale. L'emendamento è stato richiesto in Commissione, in particolare il mio Partito è sempre stato contro l'assunzione di mutui a copertura delle risorse necessarie per la realizzazione dell'opera. L'emendamento successivo, il numero 40, per il quale chiedo ai colleghi che hanno chiesto il voto segreto di ritirare la richiesta…
PRESIDENTE. E' stata già ritirata.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Mi fa piacere che sia stata ritirata. Ecco, dicevo che consente di collocare l'emendamento numero 40 nella sua giusta luce, cioè c'è un riepilogo delle risorse che ci spettano per la realizzazione della Sassari-Olbia e c'è in norma l'impegno a non ricorrere a mutui, credo che possa essere in questi termini una cosa buona che il Consiglio regionale la accolga.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non ho opposizioni sulla modifica, ovviamente, è la sostanza che preoccupa. Io sono d'accordo, non contraiamo mutui, rimane a carico del bilancio della Regione con una Regione che, al netto delle sue spese obbligatorie e della spesa sanitaria, non ha una lira! E' chiaro questo? Cioè stiamo parlando di una cosa che non si farà mai! Rimuovendo, colleghi, la condizione originaria di quest'opera, che era in capo a un impegno elettorale del Presidente del Consiglio dei Ministri, che è venuto qua a fare la campagna elettorale all'ultimo Governatore in graduatoria dell'Italia! Questo è il punto!
(Interruzione)
Io sono perché si faccia quello che si vuole, ma non per rimuovere la memoria, cara collega, perché è così! E' indiscutibile che Cappellacci sia l'ultimo d'Italia, ce lo dicono i giornali, fonti indipendenti, poi ci sono giornali che sono meno indipendenti e che dicono altro e che lo mettono all'ultimo posto perché per la gente è meglio scrivere che è al quarantaseiesimo, o come "cavolo" vogliono, per non dire che è l'ultimo. Però, questa è la realtà! Basta leggere i giornali oggi, c'è un giornale che dice: "E' l'ultimo d'Italia". E c'è un altro giornale che dice: "E' al numero tal dei tali", poi tanto la gente non sa quanti sono e non capisce se è ultimo o è primo, o è vicino al primo; sono tecniche chiarissime di come si imposta il rapporto con l'informazione.
Torniamo a noi. La mia preoccupazione è che la propaganda non può passare sulla nostra intelligenza, almeno sulla mia non ci riesce, perché questo emendamento, che salva ovviamente il rischio dell'indebitamento della Regione, significa che ci dimentichiamo quest'opera. E' bene che gli amici di quei territori sappiano che stiamo facendo questa operazione invece che rivendicare allo Stato, al presidente Berlusconi, il rispetto di quanto è venuto a dire nella nostra terra per prendere i voti e poi non fare niente!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, chiedo cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo i lavori per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 49, viene ripresa alle ore 11 e 57.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Chiedo scusa, su quale emendamento siamo? Sull'emendamento numero 40 o sul numero 485?
PRESIDENTE. Sull'emendamento numero 485.
SORU (P.D.). Sull'emendamento numero 485, allora io voto contro. Chiedo scusa, lo dico ai colleghi. Stiamo parlando di 700 milioni di euro del bilancio della Regione che rischiano di volar via per pagare un'opera fondamentale che dovrebbe essere pagata dallo Stato attraverso i fondi FAS. Lo dico all'Aula: stiamo parlando di 700 milioni di euro! Questa è la cosa forse più importante e più dispendiosa che abbiamo discusso nell'intera finanziaria.
Nell'emendamento numero 485 stiamo scrivendo: "le eventuali mancate assegnazioni statali" - previste nell'emendamento numero 40 - "restano a carico del bilancio della Regione", cioè stiamo mettendo per iscritto che ci aspettiamo che le assegnazioni statali non ci saranno e, qualora non ci fossero, ce ne facciamo carico noi. Io chiedo all'Aula: voi volete pagare 700 milioni di euro? Poi c'è scritto "senza ricorso all'indebitamento". Questo è l'emendamento numero 485 in questo momento.
PRESIDENTE. Onorevole Soru, scusi un attimo. Il presidente Maninchedda ha proposto un emendamento orale per cui nell'emendamento numero 485, l'intera frase da: "Le eventuali mancate assegnazioni statali restano a carico del bilancio della Regione, senza ricorso all'indebitamento" viene modificata e sostituita da: "Resta preclusa in ogni caso la possibilità di ricorrere all'indebitamento". Volevo farle presente che c'è una modifica.
SORU (P.D.). "Resta esclusa in ogni caso la possibilità di...", quindi è come se rimanesse solo "senza ricorso all'indebitamento". Bene. La sostanza è certamente diversa, rimane l'emendamento numero 40. Così come è stato riproposto, io voto a favore dell'emendamento numero 485 perché ogni caso dice che non ci dobbiamo indebitare, rimane pericolosissimo l'emendamento numero 40 su cui interverrò nel merito dopo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Presidente, sulla base dell'emendamento orale dell'onorevole Maninchedda, anch'io voto a favore dell'emendamento numero 485 solo perché vorrei che la strada venisse realizzata per consentire lo sviluppo e per far cessare i continui incidenti. Io credo che questa importante infrastruttura - l'ho già detto altre volte - non possa essere considerata un'infrastruttura della Gallura o di Olbia-Tempio o di Olbia e Sassari, ma rappresenta ed è una strada importante per consentire lo sviluppo dell'intera Sardegna. Detto questo, io penso che l'approvazione dell'emendamento sia un'altra presa in giro per i sardi, anche l'emendamento numero 40 che poi andremo a vedere dopo.
Dopo quello che è successo sul G8, laddove abbiamo perso le procedure di urgenza e credo che lì si sia segnato il momento fondamentale per vedere davvero realizzata questa importante infrastruttura, dopo la storia dei fondi FAS, che già rappresentavano una rinuncia da parte della Sardegna utilizzando i fondi FAS per una strada di tipo statale laddove doveva essere realizzata con fondi di tipo statale, però era stata fatta una scelta ben precisa pur di consentire la realizzazione in tempi celeri e agganciandoci alle procedure del G8, dopo anche la storiella del leasing in costruendo, che abbiamo sentito e visto come è andata finire, dopo il famoso passaggio sui mutui BEI, oggi con l'emendamento numero 485, che io lego all'emendamento numero 40 per forza, si individuano i 141 milioni e 494 mila euro che sono risorse liberate dal Programma comunitario 2000-2006, che sono risorse dei sardi, risorse che avremmo potuto utilizzare per fare altre cose, le stiamo usando per realizzare o per avviare i lavori di questa infrastruttura perché forse sono le uniche vere risorse che vengono messe da questo emendamento. L'altra parte, molto francamente, i 558 milioni e 506 mila euro, era prevista con l'ordinanza numero 3869 del 2010.
Io rivolgo alla Giunta una domanda specifica: dove sono le risorse stanziate? Quali sono le risorse stanziate e con quale strumento? Ho paura che ci stiamo prendendo ancora in giro un'altra volta e che stiamo prendendo in giro i sardi perché quelle risorse non ci sono, non sono state inserite, sono in una delibera o in un'ordinanza dove c'è di tutto e non c'è scritto che sono risorse dedicate alla realizzazione dell'infrastruttura Olbia-Sassari. Per cui credo che l'occasione che ha perso questa Giunta, questa amministrazione regionale, sia quella, avendo avuto paura, di fare una battaglia per rivendicare i fondi che spettavano alla Regione Sardegna...
PRESIDENTE. Onorevole Caria, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, anch'io voglio manifestare tutta la mia perplessità per un'operazione su un tema quale quello delle opere pubbliche e in particolare di grandi opere pubbliche sulle quali non si può assolutamente scherzare. C'è qualcuno che chiede che ci sia una norma varata dal Consiglio affinché possa essere fatto un bando di gara per realizzare un'opera. E' chiaro che un bando di gara per realizzare un'opera, se non ci sono i soldi, non si può fare e i soldi non ci possono essere per finta perché se ci sono i primi 140 milioni la gara potrà essere fatta per quei 140 milioni, eventualmente con una clausola che dice che si potranno assegnare altri lotti qualora ci siano le disponibilità finanziarie.
Allora il tema vero che noi dobbiamo affrontare e chiarire, non solo qui dentro, ma con l'intera Sardegna è: i soldi ci sono? E se non ci sono, devono arrivare? E da dove? Non siamo in condizione di poter mettere fondi nostri a disposizione di quest'opera, è un'opera di dimensioni eccessivamente grosse per le casse della Regione Sardegna. Per questo si chiede anche di evitare di prenderci l'impegno di ricorrere a un mutuo, perché sarebbe la stessa identica cosa. Allora, non ci resta che impostare una battaglia seria, far partire, è vero, quest'opera con i primi 140 milioni, ma serve che dalla Presidenza e dalla Giunta ci sia un impegno forte per avviare una procedura col Governo perché i soldi arrivino da dove devono arrivare. Diversamente ci stiamo prendendo in giro e finché ci prendiamo in giro tra di noi è un conto, se prendiamo in giro il nostro popolo è un conto molto più pesante.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Abbiamo avuto più volte occasione in quest'Aula di discutere dell'importanza della realizzazione della Sassari-Olbia. Credo fosse la priorità tra le priorità, in ogni caso rimane, come dire, l'amaro in bocca nel prendere atto, attraverso questi emendamenti che la denunciano, di una situazione, anche se c'è una volontà. E' per questo che sull'emendamento numero 485 voteremo a favore, perché impegna la Regione a non indebitarsi; indebitarsi su questa vicenda, nonostante la considerazione fatta da tutti a suo tempo e l'impegno e la volontà di risolvere il dramma dell'arteria così importante della Sassari-Olbia, sarebbe avviare alla bancarotta la Regione, perché ci sono molte altre cose da fare, in questa finanziaria le abbiamo viste, sia con la proposta originaria che con gli emendamenti che abbiamo anche forzosamente introdotto.
Sull'emendamento numero 40, lo dico ora così non intervengo dopo, non possiamo votare contro, ma rimane il fatto che, con esso, si prende atto che si dichiara il de profundis nei confronti di quello che doveva essere il trasferimento dei fondi FAS ai sardi, il mancato finanziamento, il fallimento, probabilmente, della Giunta regionale nei confronti del Governo che non è riuscita a ottenere quello che era dovuto ai sardi per realizzare un'opera fondamentale. Probabilmente attraverso questa operazione si aprirà il cantiere, si porterà un piccolo risultato che però, badate, apre un altro pericoloso discorso, cioè che di cantieri aperti e non portati a termine in Sardegna ne abbiamo fin troppi, non vorremmo che questo, fra l'altro, potesse illudere i sardi di una sua realizzazione e chissà per quanto e quale tempo dovrebbe durare. Certamente i sardi non capirebbero se noi dovessimo votare contro questo emendamento, probabilmente la scelta più corretta sarà quella dell'astensione, che manifesta la nostra attenzione e considerazione per il problema, ma che non ci vede solidali su un impegno come questo che comunque non dà garanzie per la realizzazione futura dell'opera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (I.d.V.). Presidente, la morte di troppe persone su quella strada e i loro familiari ci chiedono finalmente l'inizio di questo cantiere, ma ancora oggi, dopo tante discussioni, rimangono grandissime perplessità. Ci asterremo sull'emendamento così rimodellato, rimodulato dalla Giunta, ma credo che noi dobbiamo avere delle risposte certe su questo cantiere, se questo cantiere davvero dovrà iniziare. La Sassari-Olbia ha davvero una storia infinita, una strada mai finita perché mai iniziata. Io credo che la Giunta oggi abbia il dovere, e sia un dovere indifferibile, di dirci davvero dove sono questi soldi, se i soldi veri ci sono, se il cantiere sarà un cantiere vero e non sarà uno di quei cantieri promessi col G8 che mai sono iniziati.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Io non capisco il senso di una discussione dagli accenti anche negativi rispetto a un problema che finalmente si avvia alla soluzione. Non è la soluzione del problema, ma è un buon avvio. La previsione di 700 milioni di euro per la realizzazione della strada Sassari-Olbia, dopo tutte le denunce che sono state fatte, i ritardi che sono stati segnalati, le mobilitazioni, le croci, che ora ricordava l'onorevole Cocco, forse dovrebbero vederci più attenti rispetto a questo problema anche valorizzando lo sforzo che viene fatto per consentire il concreto avvio di questa importantissima opera.
Si tratta di liberare risorse di cui alla programmazione 2000-2006 e si parla di risorse concrete, sono 141 milioni e 494 mila. Si tratta di dare attuazione, in questo la Giunta vigila, non alle chiacchiere ma a una delibera CIPE che è stata adottata nell'aprile 2010, che prevede le ulteriori risorse all'uopo necessarie. Stiamo parlando dunque di fatti, non di chiacchiere, non di parole e mi pare davvero che forse un maggiore contributo in senso positivo sarebbe dovuto venire da tutte le forze politiche perché è l'inizio, ci auguriamo tutti, di un nuovo corso che finalmente elimini quei ritardi che la Provincia della Gallura, le amministrazioni comunali e locali, le forze sociali, tutta la Sardegna e tutti coloro che svolgono funzioni politiche di buon senso, hanno sempre posto all'attenzione. Oggi, con questo emendamento, la Giunta regionale ha inteso porlo in senso fattivo, operativo. E' su questo, semmai, che bisogna riflettere perché finalmente si dà avvio alla soluzione di un problema e almeno da questo punto di vista ci dovrebbe essere una sorta di condivisione da parte di quelle forze politiche che oggi stanno all'opposizione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, siamo d'accordo sull'emendamento numero 485, in realtà quello originario è l'emblema del fallimento di questa Giunta regionale. Io ricordo l'ultimo giorno di campagna elettorale del presidente Berlusconi, insieme al presidente Cappellacci, a Cagliari, ricordo le promesse fatte, ricordo l'annullamento della delibera CIPE che anticipava i fondi, 475 milioni, ricordo la delibera CIPE del 6 marzo 2009, subito dopo le elezioni. Allora, io credo che, invece, con l'emendamento numero 485 si faccia un po' di chiarezza, è il tentativo anche portato avanti dalla Giunta in questi mesi, ci scippano i fondi e poi facciamo anche pagare gli interessi ai sardi, almeno questo aspetto cerchiamo di eliminarlo!
Leasing in costruendo prima, mutuo poi e andiamo, ma ne riparlerò dopo, all'ordinanza numero 3869 del 2010 con la quale il presidente Cappellacci viene nominato commissario, ci ha anche detto che si sarebbe dimesso, ha minacciato persino le dimissioni da commissario, guardate un po', e questa ordinanza riporta esattamente gli importi già anticipati in un primo momento dal CIPE, poi annullati da Berlusconi; sono proprio gli stessi, sono quelli approvati dal PAR-FAS 2007-2013, quelli che il CIPE ancora non sblocca nonostante gli annunci reiterati del presidente Cappellacci, dei Ministri, li ricordo tutti, Matteoli, che ci annunciavano la riunione del CIPE imminente, mese dopo mese. Sono quei fondi!
Quindi noi stiamo andando ad approvare con l'emendamento numero 40, ma ne riparleremo dopo, semplicemente uno sblocco dei cantieri per 141 milioni di euro, quei 141 milioni di euro che stiamo eliminando e che stiamo utilizzando sulla base delle risorse della programmazione comunitaria 2000-2006, le altre risorse non ci sono, non ci sono perché basta guardarsi l'ordinanza numero 3869 del 2010, è un'altra finzione!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Amadu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AMADU (P.d.L.). Presidente, colleghe e colleghi, io credo che l'emendamento numero 40, proposto dalla Giunta, rappresenti dal punto di vista formale, tecnico e sostanziale, un passo avanti notevole verso il raggiungimento di un obiettivo, che tutti mi pare vogliamo cogliere, cioè vedere avviati i cantieri della Sassari-Olbia. Io ho colto, pur nelle posizioni critiche da parte dei colleghi dell'opposizione, in particolare da parte dei colleghi Sechi e Cocco, nell'annunciare l'astensione, un atteggiamento di estrema positività. Vuol dire che, al di là dei rilievi e delle critiche, si intravedono delle luci importanti; questo è apprezzabile e rilevante, noi dobbiamo insistere su una convinzione, che è la mia convinzione, ma lo è anche di tanti, soprattutto di quanti utilizzano quella strada oggi, una strada quasi impercorribile, cioè che bisogna cogliere questo obiettivo che è di valenza strategica per l'intera Isola, non è un'opera che riguarda solo il Nord-Sardegna, ma l'intera Isola. Dobbiamo sentirci tutti tesi verso un obiettivo finale.
E' vero che non tutti i soldi sono ancora a disposizione, però io ho fiducia nelle affermazioni che il Presidente della Giunta e gli Assessori dei lavori pubblici hanno espresso più volte, e cioè che ci sono delle novità importanti, probabilmente alcune arriveranno in questi giorni, che riguardano le procedure tecniche, gli espropri sembra che si pubblichino in settimana e pare che stia per essere firmato il decreto definitivo della Valutazione dell'impatto ambientale. Noi sappiamo quanto sia impegnativo realizzare un'opera di questa portata, che tocca interessi piccoli e grandi, allora poniamoci in un'ottica positiva! Concordo sulle critiche, ma mi fa piacere sentire che, davanti a posizioni di astensioni, ci sia una volontà comune confermata di andare avanti su quest'opera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, onorevole Amadu, concordo con lei, c'è una certezza, cioè che non c'è la certezza dei fondi. Sappiamo tutti leggere e, se leggiamo attentamente, capiamo che non abbiamo le risorse; a due anni, a 24 mesi dall'inizio di questa legislatura, non ci sono le risorse per la Sassari-Olbia! E siccome ci riempiamo la bocca sullo scrivere un bilancio vero, non fatto di annunci, scriviamo quello che c'è! La certezza sta nelle risorse nostre, dei fondi POR, 141 milioni di euro. Guardi, onorevole Pittalis, a me spaventa la parola "si avvia"; già un'altra volta io raccontai di quando ero ragazzino, studente delle superiori, e udii un politico di allora che disse: "Avviamo la '125'"; la "125" non si è ancora conclusa! C'è un tratto della Tortolì-Bari Sardo dove ogni anno muoiono 4-5 persone, per quella strada mancano 9 milioni di euro, stiamo approvando una manovra finanziaria di 6 miliardi e 700 milioni e non troviamo 9 milioni di euro per completare quel tratto di strada! E' una vergogna!
Ci sono i tratti di Tertenia, che seguono da Tertenia verso Cagliari, che non hanno 1 milione di euro di stanziamento! Un tratto sarebbe pronto da appaltare, ed è fermo. Devo dare anche atto, lo dico senza nessuna vena di polemica, che il precedente assessore, Carlo Mannoni, ha profuso un impegno e una determinazione, infatti nella scorsa legislatura si sono portati a termine tratti importanti di quella viabilità, con lui l'ho percorsa più volte, e ho visitato, più volte, i cantieri di quella strada, vedo che c'è un rallentamento, una mancanza di determinazione degli ultimi Assessori dei lavori pubblici, lo devo dire con molta chiarezza. Io spero che cambi questo atteggiamento! E' una strada che può essere conclusa! Ho sentito parlare di Buddi Buddi, di alberghi, di scuole, di piccole strade provinciali, ecco, vorrei che si parlasse, oltre che della Sassari-Olbia, anche di arterie importanti come la nuova "125".
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI (P.d.L.). Presidente, io penso che debbano essere fermi in tutti noi il concetto e l'idea che sempre e comunque debba essere lo Stato a sovvenzionare quest'opera; però a me pare che questo emendamento rappresenti una strategia necessaria per superare l'impasse che c'è su questa importante struttura. Per ragioni che sono assolutamente indipendenti dall'Amministrazione regionale, ci troviamo nella condizione di dover comunque e in ogni caso garantire, con questo emendamento, le corrette formalità che sono necessarie a far ripartire l'opera.
Vorrei ricordare al collega Caria, col quale, me ne darà atto, io apprezzo anche il suo impegno, ci siamo battuti con intenti comuni, anche esprimendo tante volte note critiche anche per quelli che potevano essere i comportamenti del Governo nei riguardi della procedura nel suo complesso, che sottolineare che questi siano soldi sardi, certo è vero, ma, con tutto il rispetto, questa è un'opera che riguarda tutta la Sardegna e i sardi. Questo emendamento è un passaggio pragmatico necessario, che non deve far venir meno la fiducia nell'operato della Giunta per arrivare al completamento dell'opera, consente agli uffici e alle strutture di assumere l'impegno necessario, un impegno giuridico, per l'applicazione dei bandi e la stipula dei contratti successivi, e per procedere ai bandi in attesa dei trasferimenti dello Stato.
In sostanza autorizza la Regione a procedere in attesa dei trasferimenti che sono presenti nell'ordinanza del Consiglio dei Ministri, che sono legati a procedure ancora in corso e che noi riteniamo possano concludersi positivamente. Quindi penso che debbano prevalere gli intenti comuni e tutte le strategie che possano portare a una rapida attivazione delle procedure e dei lavori per questa importante struttura sulla quale tanto sangue è stato sparso.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, il consigliere Cocco si chiedeva dove sono i soldi; io vorrei fare, giusto per ricordare, cioè per non dimenticare, una piccola cronistoria su come sono andati i fatti. Vorrei solo citare qualche esempio su come noi sardi siamo stati beffati dal Governo italiano. E voglio ricordare quindi lo svolgimento dei grandi eventi relativi alla Presidenza italiana del G8, oltreché al 150º anniversario dell'Unità d'Italia, che per noi sardi è stata davvero un'infausta coincidenza storica.
Tutti i fondi erano destinati a quegli eventi previsti dal 2008 al 2010, e soprattutto avrebbero puntato sul 2011, in nome del rilancio turistico e socioeconomico dell'arcipelago de La Maddalena, quindi per questa operazione si riservarono grandi somme, parliamo di 70 milioni di euro proprio mediante l'utilizzo delle risorse dei fondi FAS, 30 milioni di euro sempre fondi FAS, assegnati dal CIPE con delibera antecedente al 31 dicembre 2006. Tutto questo avveniva con la motivazione che si trattava di interventi, proprio per definizione, "indifferibili, urgenti e di pubblica utilità", così diceva il Governo italiano, nonché i suoi responsabili della missione, mi ricordo il dottor Balducci prima, poi succeduto dal dottor De Santis, caduti in disgrazia, non perché siano deceduti ma perché sono finiti in galera e adesso di recente li hanno mandati agli arresti domiciliari. Per cui, mi spiego come mai la Sassari-Olbia non è considerata dal Governo italiano un intervento indifferibile, urgente e di pubblica utilità!
Io credo che qui bisogna davvero che la nostra Giunta sia più determinata nel reclamare i propri diritti. Il Dipartimento, ad esempio, delle politiche di sviluppo e di coesione del Ministero dello sviluppo economico è autorizzato, per definizione, a trasferire le risorse finanziarie sull'apposita contabilità speciale, tutto questo previsto per il famigerato evento. Il problema riguarda quel grosso fallimento di operazioni, io non sono d'accordo per il G8 in generale, perché sono i potenti che decidono per i poveri, quindi già per definizione non sono d'accordo, ma questa è una storia brutta, è una storia di scippo non tanto dell'evento quanto dei fondi destinati allo sviluppo della nostra economia. Voglio anche precisare che una parte di questi fondi…
PRESIDENTE. Onorevole Zuncheddu, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, io voterò a favore dell'emendamento, così come modificato dall'emendamento orale, che praticamente dice tutto il contrario del "485" originale, nel senso che il "485" apre alla possibilità che il bilancio regionale finanzi i mancati trasferimenti dello Stato e invece l'emendamento orale dice esattamente il contrario. Perciò sono d'accordo con l'emendamento orale sul "485" e, detto questo, vorrei chiedere ai colleghi: di che cosa vi preoccupate? Oggi leggo sulla stampa (ho fatto due conti ma poi ho visto che sulla spalla erano già fatti) che l'assessore Sannitu ha già recuperato 558 milioni di euro per la Sassari-Olbia, lo dichiara, e che venerdì ci sarà la riunione del CIPE che stanzierà le ultime centinaia di milioni disponibili, così la Sassari-Olbia ha le coperture richieste.
Allora io chiedo: di che cosa ci stiamo preoccupando? Ci sono già i denari, l'assessore Sannitu l'ha garantito attraverso la stampa, sarebbe stato bello sentirlo magari qua! Ci avrebbe sicuramente fatto perdere meno tempo in tutte queste inutili discussioni, ci avrebbe rassicurato sullo stato dell'arte della copertura finanziaria dei dieci cantieri per la Sassari-Olbia che, a quanto pare, dal prossimo mese inizieranno con il cantiere Olbia-Costa Smeralda dell'aeroporto ma, probabilmente, partiranno tutti insieme. Perciò io non so di che cosa stiamo parlando! Stiamo parlando di una cosa che è già risolta!
Per cortesia, Presidente, veda se riesce a far convocare l'assessore Sannitu qui in aula affinché rassicuri tutti i consiglieri, tutta la Sardegna e soprattutto tutti noi che siamo interessati alla Sassari-Olbia, che non è del collega Lai, del collega Bardanzellu, la Sassari-Olbia è una cosa nostra! Dei sardi! Tutti la dobbiamo difendere con i denti! Deve essere fatta con i fondi dello Stato! Perciò, io ho piena fiducia sull'operato dell'assessore Sannitu, spero che possa quanto prima precipitarsi in aula a rassicurare i dubbiosi consiglieri regionali sulla opportunità e sulla copertura finanziaria dell'opera che prenderà sicuramente inizio nei prossimi mesi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Su questa questione, al di là di qualunque altra posizione, il collega Lai prima ha spiegato come ci deve essere soddisfazione per questo emendamento; però io credo che questo emendamento si debba ridurre proprio perché è un'opera che riguarda tutta la Sardegna, non riguarda voi del nord. Allora, se stiamo parlando di 141 milioni di euro, dobbiamo dire che stiamo mettendo in campo un emendamento che riguarda quei 141 milioni di euro. La nostra, la mia sicuramente, perplessità è che se noi iniziamo a dire che stiamo autorizzando una spesa complessiva di 700 milioni di euro, stiamo dicendo una cosa che non è vera, perché noi non stiamo autorizzando niente perché non abbiamo le risorse e, come hanno già detto i miei colleghi, citare il passaggio che riguarda l'OPCM dell'aprile 2010, non è che garantisca niente!
A me viene da ricordare per esempio l'iscrizione in bilancio quando il sindaco Floris finanziava il tunnel di Cagliari scrivendo che in bilancio c'erano 250 milioni di euro, 500 milioni di euro, poi invece non c'erano i soldi e diceva: "Noi metteremo 20 milioni". Il problema è sostanziale! Come si può dire? Bisognerebbe ridurre l'emendamento, in realtà bisognerebbe cambiarlo e scrivere che stiamo mettendo in campo 141 milioni di euro; allora, da questo punto di vista, noi diamo avvio, perché sono fondi nostri, ma non manteniamo la strategia, chiamiamola così, dell'attenzione con lo Stato, nel senso che per questa opera devono arrivare i fondi dello Stato, in gran parte!
Noi stiamo facendo la nostra parte, ma non diciamo una cosa che non è così, proprio perché è una opera di interesse strategico per la Sardegna. In questo senso non si può aderire in maniera piena perché c'è proprio questa grande difficoltà. Come ci potrebbe essere, è stato citato anche da Franco Sabatini e da tanti altri colleghi, per altre strade, pensiamo alla strada Sulcitana, a tutti morti che ci sono stati, però in questo caso è un'opera strategica di carattere nazionale; vedo che anche l'onorevole Floris sa bene qual è la situazione della strada che va verso le nostre zone. Però, come dire, questa è un'opera di carattere strategico regionale, diciamo (uso una parola un po' forte, cercate di capirmi) la verità! Stiamo mettendo in campo 141 milioni di euro e tutto il resto, tutte le altre cose non esistono, ovverossia il Governo è assolutamente inadempiente!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LADU (P.d.L.). Io voterò a favore dell'emendamento numero 485, modificato oralmente, perché chiarisce un punto fondamentale del dibattito in corso questa mattina. Devo dire che io vedo bene anche l'emendamento numero 40, perché comunque denota che c'è uno sforzo da parte della Giunta regionale per arrivare alla soluzione del problema. Mi rendo conto che ci sono dei ritardi, è innegabile, però io confido anche sull'impegno della Giunta regionale per fare in modo che questi benedetti fondi FAS transitino alla Regione nel più breve tempo possibile.
Però, siccome ho sentito poco fa un intervento dell'onorevole Sabatini in riferimento alla "125", il quale diceva che il merito di quella strada era ascrivibile soprattutto alla precedente Giunta regionale, in particolare all'assessore Mannoni, io naturalmente, senza togliere nulla né alla precedente Giunta, né tantomeno all'assessore Mannoni, devo ricordare però in quest'aula che la precedente Giunta ancora, quella Giunta regionale, ha avuto il merito di completare tutta la progettazione della "125" e ha ottenuto il finanziamento di 14 lotti sulla base di quella progettazione, alcuni con i fondi POR, altri con finanziamenti Anas; quindi è stato dato un impulso veramente importante al completamento dell'opera.
Sicuramente poi i tempi, i lavori, i finanziamenti sono andati come sono andati, molto a rilento, però io credo che, in tutta onestà, bisogna raccontare la storia veramente in modo giusto, non attribuendo, ad alcuni, meriti che sicuramente hanno ma non più di quanto si sta facendo..
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BARRACCIU (P.D.). Presidente, condivido tutte le perplessità e i dubbi che sono stati espressi dai colleghi del centrosinistra nel merito della veridicità di questo emendamento, sulle risorse che sono state messe a disposizione e sulla fattibilità dell'opera che, con questo emendamento, si vuole far credere possa essere costruita a breve. Vorrei anche ricordare delle cose importanti: questo emendamento conferma di fatto altri annunci che il presidente Cappellacci fece l'anno scorso in merito alla Sassari-Olbia, che quegli annunci e quelle promesse siano stati ancora una volta disattesi e che, pertanto, anche con questo emendamento, cala la maschera della incapacità e della mancanza di coerenza fra le cose che si dicono e le cose che si fanno.
Circa due mesi fa, quando venne varato il Piano del sud, il Presidente Cappellacci dichiarò alla stampa che, con la strategia del Piano del sud, le cose sarebbero cambiate, in particolare sarebbe cambiato finalmente il futuro e il destino della Sassari-Olbia. Disse Cappellacci che, entro il 2010, il problema della Sassari-Olbia, sarebbe stato risolto non essendo più disposto ad aspettare fidandosi e dichiarando quindi la bontà del Piano del sud soprattutto per la Sardegna.
Bene, voglio ricordare in questa Aula che la Sardegna nel Piano del sud compare soltanto a pagina 11, che il Piano del sud è un insieme di fondi che avrebbero dovuto interessare certamente anche la Sardegna, che non ha degli interventi particolari, se non per le infrastrutture e, per le infrastrutture, soprattutto in relazione al sistema dei trasporti, e per quanto riguarda il sistema dei trasporti è vero che compare la Sassari-Olbia, peccato che vi compaia non al primo posto, come venne promesso da Berlusconi, ma con il sistema Catania Siracusa Gela Trani, Salerno Reggio Calabria, per un totale di 8,5 miliardi invece che per un'esigenza totale che è 19 miliardi. Sostanzialmente, con questo emendamento, neghiamo la veridicità anche del Piano del sud. Di nuovo il presidente Cappellacci è obbligato a dire la verità in questa Aula sulla Sassari-Olbia, e questo emendamento conferma che veramente non c'è certezza assolutamente di nulla.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STOCHINO (P.d.L.). Presidente, anch'io esprimo il mio voto favorevole su questo emendamento che riporta l'attenzione su questa importante arteria, un'arteria che è stata, per più volte, sollecitata dai colleghi della Gallura e del sassarese come l'amico Antonello Peru di Sassari piuttosto che Renato Lai di Olbia. Un'arteria che credo interessi tutti i sardi e che quindi credo debba avere il favore di tutto il Consiglio regionale. Sicuramente su questa strada sono state dette e scritte tante cose, è stato speso tanto tempo. Credo però che l'impegno della Giunta con questo emendamento sia importante anche per far capire allo Stato nazionale che la Sardegna intera vuole quest'arteria che tante morti ha causato in questi anni.
Allora io credo che l'inserimento di questo importante asse viario anche nel Piano per il sud debba essere un segnale importante e chiaro da parte del Governo sull'impegno che lo stesso ha manifestato più volte nel corso di questi anni. Ebbene io credo che (mi dispiace che il presidente Cappellacci non sia qui in aula, ma avrò modo di riferirglielo di persona) l'impegno a proposito della Sassari-Olbia, all'interno del Piano per il sud, debba essere rispettato da parte del Governo, io porrei questo impegno alla pari di quello delle entrate.
Ritengo che questo Consiglio regionale e questa maggioranza, se l'impegno non dovesse essere rispettato per il finanziamento di questo importante asse viario, non dovranno più fare sconti al Governo, che io ritengo "amico", ma deve essere amico per intero e non solamente per iscritto o a parole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 485 nella nuova formulazione proposta dal presidente Maninchedda.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 485, modificato.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Contu Felice, Cucca, Floris Mario, Milia e Peru hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 64
votanti 63
astenuti 1
maggioranza 32
favorevoli 63
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'emendamento numero 40.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Un voto unanime con convergenze diverse: quelli che si vogliono sforzare a continuare a sognare l'irraggiungibile e quelli che hanno votato a favore perché quell'emendamento non solo garantisce che non ci sia l'indebitamento ma è stato l'emendamento rivelatore della verità, perché quando si viene a dire che le mancate assegnazioni statali restano a carico del bilancio regionale, perché quella è la formulazione originaria, si dice che abbiamo finito di sperare che lo Stato provveda ad adempiere.
La verità è un'altra. Io ricordo altri tempi nei quali una vecchia opposizione, oggi maggioranza, contestava procedure di anticipazione di fondi certi, allora, sul bilancio della Regione e ne ha fatto un gran caos. Che cosa dire di questi 700 milioni che stiamo autorizzando? Attenzione, qui, dal punto di vista giuridico, eccepisco la legittimità di questa formulazione, si autorizza ciò che si può autorizzare. Il bilancio della Regione ha un assetto che conosciamo, queste risorse non ci sono, non si possono contrarre mutui, è stato deliberato, non ci sono. Non ci sono! L'autorizzazione non può essere data in termini virtuali, è un falso, è un falso perché non c'è un richiamo. Se io voglio avere la verità, chiedo all'assessore La Spisa di mostrarmi in questo momento nel bilancio pluriennale dei prossimi anni dove stanno le cifre dei 105 milioni per i prossimi tre anni! Le voglio vedere e voglio vedere come poi si compone il bilancio. Lo vedremo da qui all'anno prossimo, lo vedremo sicuramente. Secondo me, non si può autorizzare in questo modo. Però, siccome serve per liberare la demagogia, io capisco che si possa fare così.
La verità è un'altra: l'ordinanza cui fate riferimento non ha quella dotazione, non ce l'ha! E il nostro Presidente, che è stato nominato commissario straordinario, diventa - alla luce di questo emendamento - quello che non si vuole far dire ma che così è in realtà, cioè l'ennesimo "Re Travicello" con il regalo di una bella ordinanza che lo nomina commissario del nulla! Commissario del nulla perché non ha a disposizione alcun tipo di risorse e io credo che...
PRESIDENTE. Onorevole Sanna, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Presidente, qualcuno ha detto che finalmente si tratta di dare l'avvio alla realizzazione di questa opera, qualche collega ha fatto riferimento anche a trent'anni fa. Anch'io ricordo, quand'ero in pantaloncini corti, che si parlava di realizzazione di grandi opere che, a tutt'oggi, non ho ancora avuto modo di vedere. Penso che, sotto l'aspetto tecnico (è intervenuto bene adesso l'onorevole Sanna), l'emendamento numero 40 susciti grandi dubbi. Non credo che ci sia un dirigente disponibile a fare bandi e gare per 700 milioni di euro di fronte a questo emendamento numero 40, anche se lo si vuole legare all'emendamento numero 485. Mi sorge un dubbio perché sono due emendamenti della Giunta, forse magari sarebbe stato più corretto dirci la verità se è stato preso qualche impegno per finanziare queste risorse. Dalla Giunta, non abbiamo ancora avuto né chiarimenti e nemmeno indicazioni, dubito che qualche dirigente possa bandire gare per 700 milioni di euro e appaltare tutti i lotti, i nove lotti della Olbia-Sassari. Forse ne potrà fare uno o due con i 140 milioni.
Allora, io credo che questo emendamento rappresenti un fallimento della politica, ma soprattutto segni un passo indietro per la Sardegna; per noi, che siamo sempre stati considerati un popolo coraggioso e non rinunciatario, questa scelta rappresenta - secondo me - una rinuncia, anzi una grave rinuncia. Abbiamo atteso mesi per dare al Presidente tutte le possibilità di dialogo con il presidente Berlusconi, che è venuto in Sardegna girando tutti i paesi e promettendo la realizzazione della strada e lo stanziamento delle risorse, l'ha fatto in ogni occasione elettorale, ripetendo sempre la stessa cosa. Siamo chiari: diciamo che oggi stiamo stanziando 141 milioni, i soldi dei sardi!
Caro onorevole Lai, lei sa che la stimo e che nutro profonda amicizia nei suoi confronti, però, molto francamente, altro che strategia necessaria, servono le risorse, servono i fatti, il tempo delle chiacchiere e della propaganda elettorale è finito. Quanto alla fiducia, pensi che la fiducia che ho nei confronti del presidente Berlusconi mi ha portato a chiedere di ritirargli la cittadinanza onoraria che gli è stata conferita dalla città di Olbia! Quanto alla fiducia nei confronti del Presidente della Regione, è venuto a Olbia, nel mese di aprile, parlandoci del leasing in costruendo, assieme all'assessore Carta e all'assessore Prato, dicendo, rispetto a mie domande precise, che era tutto a posto e mancavano solo alcuni adempimenti di tipo formale: sappiamo tutti come è finita la storia del leasing in costruendo! Poi c'è stato l'avvicendamento e l'assessore Sannitu è venuto in quarta Commissione - io ero presente come tanti altri colleghi - per dirci che a dicembre sarebbero partite le gare, si sarebbero fatti i bandi: sappiamo cosa è successo!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signor Presidente, intervengo ancora sull'emendamento numero 40, che comunque non riesco a vedere separato dall'emendamento numero 485 che abbiamo appena votato. Non si tratta di due emendamenti che casualmente trattano lo stesso tema, presentati da parti diverse o da diversi consiglieri regionali, sono due emendamenti della Giunta e quindi fanno parte di un disegno coerente e questo disegno coerente (che nella prima presentazione veniva esplicitato) era rappresentato dal fatto che non ci saremmo dovuti rivolgere all'indebitamento ma che in ogni caso, alle mancate assegnazioni statali, avremmo dovuto far fronte con il ricorso al bilancio della Regione. Quindi, questo provvedimento che la Giunta ha presentato, seppure diviso in due emendamenti separati, è appunto la presa d'atto che lo Stato sta continuando a non darci quelle risorse; purtroppo non ci crediamo e vogliamo dare comunque una risposta, non al territorio ma alla Sardegna, che ha bisogno di completare quello che è individuato come l'asse della viabilità primaria che ancora ci manca, quello tra Alghero-Sassari e Sassari-Olbia.
Ha ragione il collega che prima diceva che tutte le grandi opere della Sardegna riguardano diverse amministrazioni, che qualcuno le inizia, qualcun altro le prosegue, le porta a termine, e tutti quanti siamo coinvolti, quell'opera lì ha riguardato un lavoro di individuazione del tracciato, di progettazione di massima, persino di conferenza di servizi con tutte le amministrazioni interessate, e poi di approvazione, in un periodo in cui di Olbia-Sassari se ne parlava pochissimo e la Gallura semmai rivendicava la Olbia-Arzachena e non la Olbia-Sassari. Ora però fa parte delle richieste forti dell'intera società sarda. Avviarla con risorse proprie? L'importante è che ci chiariamo, assessore La Spisa, anche in uno spirito di collaborazione, non cerchiamo di ingannarci tra di noi e soprattutto di ingannare le carte. Quell'opera venne finanziata con 550 milioni: 370 milioni di fondi FAS regionali, gli altri 170 di fondi FAS di pertinenza del Governo, il Ministro allora era Di Pietro. Quelli di pertinenza di gestione governativa sono completamente cancellati e dimenticati, non se ne parla più, di quelli sardi continuiamo a parlarne ma non ci sono, tant'è che abbiamo presentato un emendamento in cui prevedevamo di sobbarcarci totalmente noi quelle spese. E' giusto? E' sbagliato? Io credo che sia sbagliato arrenderci e mi piacerebbe approfondire questo discorso perché vorrei evitare la resa che è l'approvazione di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, anch'io vorrei partire da una considerazione che fece qui circa otto mesi fa un importante esponente del P.d.L., il quale criticava la Giunta Soru, quando si parlava di questo tema, accusandola di aver destinato una parte importante dei fondi FAS di quota Regione Sardegna a quest'opera. L'accusa fu che doveva trovare i soldi a livello governativo e non destinare quei fondi che erano indirizzati alla Sardegna per altre opere. Oggi siamo a discutere di una situazione totalmente ribaltata: quei fondi FAS non ci sono per la Sassari-Olbia e non ci sono neanche per altre opere in Sardegna. Vediamo tutti quindi che fine ha fatto la situazione.
In questa situazione, l'emendamento numero 485 chiarisce quello che nell'emendamento numero 40 è nascosto tra le righe, cioè si chiede alla struttura di mettere in campo un appalto con fondi che non sono certi e si fa un emendamento successivo per garantire comunque con norma di legge l'esistenza di fondi, qualora non ci fossero quelli di cui all'indicazione nell'emendamento numero 40.
Noi non possiamo pensare di poterci appuntare una medaglia che non meritiamo ancora, allora si faccia chiarezza su questo punto. Noi ci asterremo su questo emendamento perché non vogliamo neanche dare l'opportunità, a chi vuole, di speculare su una posizione contraria del centrosinistra, però non si lavora in questo modo, si stanno davvero prendendo in giro i sardi. Credo che un giorno o l'altro la verità verrà a galla nella sua crudezza: se non s'imposta una battaglia col Governo, noi restiamo a terra, la strada Sassari-Olbia potrà anche cominciare ma si candida a diventare una grande incompiuta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io dichiaro il mio voto di astensione sull'emendamento numero 40 e non riprendo il contenuto degli interventi dei miei colleghi che condivido, anche l'ultimo dell'onorevole Lotto, mi pongo invece una domanda: la Giunta e la maggioranza vogliono terminare la discussione di questa finanziaria in tempi certi, in tempi brevi? Se la risposta fosse sì, mi chiedo che senso ha un emendamento di questo tipo che non ha nessuna valenza giuridica, perché stiamo facendo con atto di legge quello che possiamo fare con atto amministrativo, eventualmente riprogrammando fondi POR col comitato di sorveglianza, e stiamo disponendo di risorse che non sono nostre e che sono risorse che deve programmare lo Stato.
Allora, se l'esigenza è un annuncio, l'ha già fatto l'assessore Sannitu e io sono disposto a credergli e a fargli i complimenti, per oggi (poi tra qualche giorno, dopo aver letto la delibera CIPE, magari mi assocerò all'onorevole Capelli nel dire "io ho avuto fiducia e non è successo"), non faccio polemiche. Ce la caviamo prima: ritirate l'emendamento, completiamo le dichiarazioni di voto e avviamoci a concludere la finanziaria, io sono per concluderla al più presto. Però dovete aiutarci, state continuando a inserire in questa finanziaria nuovi argomenti, altri temi, altri annunci, altre promesse, altre leggine, mettetevi nei nostri panni di opposizione, che ha svolto il suo ruolo democratico, che non condivide la finanziaria, che vorrebbe consegnare ai sardi in tempi brevi e certi per evitare l'esercizio provvisorio, ma non lo può fare perché la maggioranza e la Giunta continuano a infilare norme che sono o inutili, o intruse, o semi intruse, o pleonastiche come questa.
Quindi, io mi appello alla Giunta e alla maggioranza per completare l'iter al più presto. Noi siamo per completarlo, voi astenetevi da emendamenti che non hanno alcun significato se non di annunci che fate con comunicati stampa sui quali noi ci associamo e siamo, almeno per le prossime ore, anche disposti a credervi. Poi saranno i fatti a parlare, come già in passato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, assessore Silvestro Ladu, chi ha fatto è già nella storia, non ha bisogno di ulteriori riconoscimenti e credo che, nel passato, l'Ogliastra abbia avuto modo di riconoscere i suoi meriti. Quindi, io non intendo assolutamente disconoscere il suo impegno quando svolse la funzione di Assessore dei lavori pubblici. Però credo che oggi stiamo parlando di un tema importante, che sta a cuore a tutti, la Sassari-Olbia, un'opera strategica per lo sviluppo della Sardegna e speriamo tutti che l'assessore La Spisa possa darci poi informazioni più precise, che ci diano anche l'assicurazione che questi fondi siano effettivamente nella disponibilità, lo auspichiamo tutti.
Però, mi chiedo, è possibile che parliamo di trasporti in questo Consiglio regionale, e non c'è l'Assessore competente? Parliamo di lavori pubblici, e non c'è l'Assessore competente! Ma è mai possibile che trattiamo i temi specifici e non ci sono gli Assessori che sono interessati ai temi che si trattano in quest'Aula? E' mai avvenuto questo? Noi non vogliamo togliere niente all'autorevolezza dell'assessore La Spisa, ma chiediamo che gli Assessori competenti siano presenti quando vengono discussi i temi che sono di loro competenza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, esprimo il voto di astensione su questo emendamento, ricordiamo che è una storia infinita questa della Sassari-Olbia, che vi vede protagonisti, protagonisti di un fallimento. Io ricordo, come unico elemento a vostro favore, la delibera CIPE del 17 dicembre, che assegna la somma di 162 milioni di euro, tra l'altro mi pare non ancora perfezionata, e poi solo propaganda. Ricordo un atto aggiuntivo dell'Intesa generale quadro, firmato dal presidente Cappellacci, che veniva dato come risolutivo della questione, ma, così come è avvenuto nell'accordo originario, quello firmato dall'allora presidente Pili, "zero" euro per la Sardegna, "zero" euro da allora, dal 2001, e "zero" euro ancora oggi nel 2011.
Per il resto, semplicemente annunci. Gli annunci che vi hanno permesso, con relative promesse, di vincere, ingannando i sardi, le elezioni, ingannando i sardi fino all'ultimo giorno; annunci e promesse che hanno caratterizzato anche questi primi 22 mesi di Governo regionale. Mi dicono anche i miei colleghi che rischio di apparire come un disco rotto, ricordandovi soprattutto due cose, da un lato la vertenza entrate, sono già passati venti giorni dalla nostra occupazione dell'Aula, lo ricordo all'assessore La Spisa, l'impegno era di concludere la trattativa entro venti giorni; i fondi FAS, 2 miliardi e 250 milioni di euro, che non sono solo quelli della Sassari-Olbia, c'è dentro naturalmente anche la Sassari-Olbia, ma sono risorse importanti, si affrontano i nodi strutturali della Sardegna.
Allora non deve mancare la mobilitazione, la politica contestativa da parte del Governo regionale. Non so a che cosa serva questo emendamento, noi ci asteniamo, riteniamo però che sia semplicemente un altro atto di propaganda di questa Giunta regionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io vorrei contribuire, ho chiesto la parola per questo, proprio a fare chiarezza, la più lampante, la più lineare possibile, premettendo che questo emendamento, il numero 40, e anche l'emendamento all'emendamento, il numero 485, ma il principale innanzitutto, è un emendamento che non ha - vi chiedo di credermi - alcun intento propagandistico, ma è un emendamento che è stato chiesto non dalla parte politica, dal vertice politico, dalla Presidenza della Regione, ma dagli Uffici regionali per poter procedere. Per questo io, adesso, raccomanderei per un attimo di lasciare da parte le polemiche e di guardare la cosa per l'oggettività che hanno i fatti amministrativi e legislativi.
Questo emendamento è stato chiesto per poter dare innanzitutto un'autorizzazione legislativa alla spesa di 700 milioni di euro, in modo che gli Uffici regionali potessero e possano effettivamente e legittimamente dare avvio alla progettazione e ai lavori, secondo le varie procedure amministrative che dovranno seguire.
Ha un altro scopo ancora, cioè puntualizzare l'origine delle risorse finanziarie e, se voi vi leggete bene l'ordinanza numero 3869, mi pare, voi troverete qui chiaramente l'origine delle risorse. L'origine delle risorse è questa: noi abbiamo la certezza (nel senso che sono già riversati nella contabilità speciale) di 199 milioni, di cui 162, 14 e 23, di diverse delibere CIPE, che sono già a disposizione della contabilità speciale e che derivano dai fondi, in gran parte dal cosiddetto Fondo Letta, ha una dominazione formale diversa, ma è noto per questo, e sono soldi esclusivamente statali. Poi, nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, abbiamo avuto un atto giuridico importantissimo, l'assicurazione che 358 milioni e rotti saranno a valere sulle risorse di cui al programma attuativo FAS approvato alla Regione e che prossimamente, nella delibera CIPE che stiamo attendendo, verranno autorizzati per il riversamento alla contabilità speciale. C'è già un atto amministrativo che dice che c'è un impegno, da parte dello Stato (che per noi potrebbe essere anche impugnabile se non venisse poi accompagnato da un riversamento delle somme nella contabilità speciale), che altri 358 milioni, che verrebbero dai fondi FAS, sono destinati alla Sassari-Olbia. Noi stiamo coprendo la parte restante per arrivare ai 700 milioni, che potrebbero non essere necessari, perché si può arrivare forse con i ribassi d'asta a molto meno, verranno coperti con le risorse liberate per 140 o 141 milioni, che noi, attraverso questa norma, autorizziamo a spostare dai residui alla contabilità speciale.
Quindi, noi abbiamo necessità, e gli Uffici l'hanno chiesto, di avere una copertura autorizzativa di tipo legislativo per queste operazioni. Non abbiamo necessità di fare propaganda, si fanno conferenze stampa, comunicati o convegni, ma non abbiamo necessità di questo emendamento per fare demagogia o propaganda politica. Abbiamo necessità di dare un quadro certo all'azione amministrativa che è urgente che parta. Preciso quindi che le somme vanno suddivise in questi termini: 358, 199, 141 milioni circa, per un totale di 700 milioni. L'iscrizione è necessaria per poter procedere. L'accertamento definitivo della quota FAS verrà fatto al momento in cui la delibera CIPE verrà emanata, se parliamo di accertamento, ma l'iscrizione in bilancio è corretta sulla base dell'articolo 10 della legge di contabilità, non è un'operazione contabilmente scorretta, è stata studiata nei minimi dettagli dagli Uffici. L'intento è questo.
Tra l'altro, crediamo che il Consiglio regionale, approvando questo emendamento, metta un punto fermo sia per chi deve procedere sia per l'opinione pubblica dei sardi, che deve sapere che quest'opera, con la fatica di tanti, di tutti, può essere effettivamente appaltata tra pochissimo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, chiedo un paio di minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo i lavori per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 13 e 02, viene ripresa alle ore 13 e 10.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Amadu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AMADU (P.d.L.). Presidente, colleghe e colleghi, la nostra posizione era estremamente convinta rispetto all'emendamento numero 40, le precisazioni e i chiarimenti dell'assessore La Spisa credo che una volta per tutte mettano una parola ben precisa sugli obiettivi e sull'efficacia di questo emendamento. Avevo, nell'intervento precedente, sottolineato la positività dell'astensione che si profilava da parte di settori dell'opposizione, astensione che poi anche il P.D. aveva preannunciato, ma io credo che a questo punto, proprio perché siamo davanti a una sfida importante e perché il Consiglio, tutto il Consiglio, si deve sentire protagonista in questa battaglia che insieme alla Giunta noi dobbiamo non solo portare avanti, ma vincere a questo punto, perché indietro non si può tornare, io rivolgo un appello all'opposizione perché trasformi quella promessa di astensione in un voto favorevole, non solo per dare una delega più forte alla Giunta, ma perché il Consiglio sia più protagonista d'ora in poi in questa battaglia che noi dobbiamo portare avanti e concludere in modo costruttivo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Alla luce dei chiarimenti che ha fornito l'assessore La Spisa (che tra l'altro ricalcano anche un invito che l'opposizione aveva già fatto per portare avanti procedure che comunque potevano essere già avviate probabilmente anche da tempo, le abbiamo formulate più volte, per iscritto e a parole), noi riteniamo di dare valenza positiva a quelle parole e manteniamo il voto di astensione semplicemente perché vogliamo invitare a una maggiore determinazione la Giunta regionale e il Consiglio regionale nella sua interezza per ricercare con forza quelle risorse che per il momento abbiamo sulla carta e che invece devono diventare un patrimonio di tutti i sardi trasferito nelle casse regionali, sto parlando dei fondi Fas. Per cui, con la valenza positiva che vogliamo dare all'emendamento, così come è stato chiarito dall'assessore La Spisa, noi continueremo a votare con il voto di astensione, ma chiedendovi maggiore determinazione, maggiore autorevolezza nell'affrontare una tematica che riguarda la Sassari-Olbia ma anche complessivamente i fondi Fas per la Sardegna.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 40.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Milia ha votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Uras - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 64
votanti 43
astenuti 21
maggioranza 22
favorevoli 43
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente, solo per chiedere di terminare i lavori a questo punto e di riprenderli questo pomeriggio alle ore 16.
PRESIDENTE. Io proporrei all'Aula di continuare a lavorare ancora per una mezz'oretta, almeno fino alle ore 13 e 45. Va bene, terminiamo alle ore 13 e 30. Grazie.
della Regione (legge finanziaria 2011)" (219/S/A)
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 478, che è un emendamento all'emendamento numero 10.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Avevamo visto questo emendamento in Commissione, tra l'altro c'è stata una discussione anche di un certo interesse, che vedeva la stessa opposizione sufficientemente convergente. Voglio però sottolineare, Presidente, che l'AREA vive una condizione tragica di conduzione, è un'Agenzia che può fare molto, può spendere integralmente le risorse che sono messe a disposizione dal bilancio della Regione, può spendere ingenti risorse che sono di provenienza dello Stato, assegnazioni statali; risulta, invece, assolutamente inadeguata dal punto di vista della gestione. Anzi dire inadeguata è dire poco. Ha lasciato un ammontare di circa 130 milioni di euro di residui non spesi, ci siamo incontrati più volte in Commissione bilancio, abbiamo chiesto le ragioni di questa inefficienza, c'è stato risposto che l'inefficienza di AREA era dovuta a una pessima organizzazione interna, a un'inadeguatezza pressoché totale della conduzione dirigente, dopo di che abbiamo chiesto anche di capire come funzionasse e abbiamo scoperto che, alla denuncia di inefficienza, veniva accompagnato un premio di produttività, abbiamo scoperto che c'è una specie di circuito di direzione generale a 45 giorni, 30 giorni l'uno, cioè ogni dirigente fa una specie di giro di giostra.
Allora, manifestando l'astensione all'emendamento, che riteniamo più che dignitoso rispetto all'obiettivo, vogliamo sottolineare, lo facciamo alla Giunta, che la prossima volta noi chiederemo le dimissioni di quell'amministrazione e faremo una battaglia durissima nei confronti di una gestione pessima.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, intanto confermo quanto dichiarato dall'onorevole Uras per quanto riguarda i lavori della Commissione. Abbiamo avuto modo di approfondire questa tematica anche perché di fatto l'emendamento trova una soluzione a una legge che ormai è un po' datata (la legge nazionale numero 560 del 1993) e permette anche di modificare la legge numero 32 del 1985, cioè è concesso agli enti locali, e ad AREA ovviamente, di ricontrattare i mutui, che ormai erano datati solo per i 15 anni, allungando il termine a 25 anni. Sappiamo che la nuova legge sul credito e comunque le forme di mutuo oggi arrivano anche ai trent'anni.
Questo fa sì che si vada anche verso una politica di social housing e tra l'altro consente alle fasce più deboli, in particolare pensiamo ai pensionati ma anche a coloro che hanno acquistato con grandissimi sacrifici le case di edilizia popolare, di avere oggi la possibilità di vedere ridotta la rata mensile che sarà più armonizzata anche con i redditi mensili che queste persone hanno a disposizione. Credo che ci sia ancora un miglioramento per quanto riguarda il patrimonio, cioè il 90 per cento del patrimonio dovrà essere messo in disponibilità per le vendite e credo che questa sia un'accelerazione per il mondo del sociale che aspetta proprio queste iniziative anche per la grande crisi che stiamo continuando a vivere.
Chiedo che in quest'emendamento siano aggiunte le firme di tutti i componenti il Gruppo P.d.L. e annuncio il voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non chiedo alla Giunta delle firme perché non è uno sport che mi interessa, però l'emendamento numero 478 raccoglie un elemento che si collega alle considerazioni che faceva l'onorevole Uras sulla gestione dell'edilizia residenziale pubblica. In questo emendamento viene dato mandato all'AREA di alienare il 90 per cento del patrimonio. A dir la verità si trattava di un analogo indirizzo che la precedente Giunta aveva dato all'AREA, prima che venissero cambiati gli organi dirigenti, perché se abbiamo 160 milioni di edilizia non compiuta e risorse ferme è perché c'è qualche problema, e il problema sta nel fatto che se la struttura tecnica è totalmente disimpegnata al lavoro manutentivo non può dedicarsi al lavoro di progettazione e di costruzione. Sgomberare un patrimonio che tiene bloccato un ente sul terreno manutentivo, peraltro si tratta di un patrimonio vecchio che comporta delle attenzioni, significa incassare risorse, liberarsi dei patrimoni e pensare a costruire quello nuovo oltre che a dare risposte ai cittadini.
La verità è un'altra, che io non ho mai capito, nonostante abbia avuto anche delle responsabilità, cioè per quale ragione, fra le grandi agenzie che abbiamo realizzato, proprio l'AREA, che ha una missione precisa e squadrata, deve avere un consiglio di amministrazione così numeroso per discutere di che cosa e soprattutto fra persone che sono state (lo dico con una metafora) abituate a lavorare il legno e a cui chiediamo di piegare il ferro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (I.d.V.). Avrei aggiunto volentieri la firma perché credo che questo sia un ottimo emendamento, che va nella direzione giusta e soprattutto rispetto alle persone che stanno peggio. E' chiaro che la gestione amministrativa dell'AREA, non ce lo permette. Noi, come Gruppo Italia dei Valori, ci asteniamo, però ribadisco e confermo che sicuramente è un buon emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Mi ha preceduto il collega Cocco per dire che il problema non è questo emendamento, il problema è AREA, quindi tutta la nostra solidarietà e il consenso intorno a questa proposta che avremmo voluto votare, ma ci è servita in qualche modo per mettere in evidenza l'insufficienza e la cattiva gestione di AREA. E' un problema ben centrato, che qualifica la proposta, però ci troviamo nella condizione di doverci astenere proprio per le ragioni che abbiamo detto poc'anzi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, prima di dire che mi asterrò probabilmente, devo ancora ragionarci sopra. Sullaa parte prima, niente da dire. Sulla parte seconda dell'emendamento numero 478: "L'alienazione di detto patrimonio dovrà raggiungere il 90 per cento dell'intera consistenza immobiliare", chi ha scritto saprà sicuramente che già la legge prevede il 75 per cento, chi ha scritto saprà che non si è superato mai il 32 per cento, perciò noi possiamo anche scrivere il 100 per cento ma se una cosa non funziona, bisogna andare dove non funziona. Per esempio, sappiamo che il 90 per cento del patrimonio immobiliare dell'AREA non è accatastato e perciò non si può vendere? Sappiamo che il 60 per cento non ha ancora le convenzioni con i comuni e perciò non può essere ceduto?
Noi possiamo scrivere qui tutto quello che vogliamo, finché continuerà a esserci una gestione inopportuna, inappropriata, di totali incapaci a livello amministrativo, politico e dirigente, nell'AREA continueremo a trovarci 110 milioni di euro non utilizzati, le case non ci saranno, mentre i dirigenti continueranno a prendere i premi di produzione e il consiglio di amministrazione a farsi i soldini per mettere la benzina alla macchina.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Pur condividendo in parte le ultime considerazioni dell'onorevole Capelli, io credo che la ragione principale per cui questo programma di alienazione dei beni non andrà in porto, o vi andrà con molta difficoltà, sia per quanto riguarda AREA, che le proprietà dei comuni, sia nel fatto che i soggetti che devono acquistare sono soggetti che si trovano in spesso condizioni molto difficili che impediscono loro qualsiasi impegno, anche minimale, qual è quello che la Regione o l'ente regionale chiede.
Voglio però cogliere l'occasione per sollevare un altro problema e porlo all'attenzione dell'Aula, poi avremo occasione di riparlarne più avanti. I comuni e AREA stessa si trovano spesso nelle condizioni di dover avviare le procedure per mandare via dagli appartamenti, precedentemente a loro assegnati, figure che hanno avuto degli incrementi di reddito, perché per fortuna qualcuno a volte trova lavoro, e quindi che, pur non raggiungendo livelli di reddito particolarmente elevati rispetto ai limiti che si utilizzano in Sardegna, solo in Sardegna e non altrove, sono nelle condizioni di dover essere mandati via dagli appartamenti.
E' una cosa a cui - secondo me - la Regione Sardegna deve mettere mano per fare in modo che colui al quale viene assegnata una casa popolare non sia costretto a restare comunque poverissimo per poterla tenere; questo non è l'obiettivo della legge sulle assegnazioni delle case popolari.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, intervengo solo per dichiarare il mio voto di astensione e chiederle, visto che su questa materia ci sono giacenti anche interpellanze e interrogazioni, io sono primo firmatario di una di queste, di portare il tema alla discussione dell'Aula alla fine della sessione finanziaria perché credo che lo stallo organizzativo e gestionale in cui versa AREA, prima giustificato con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, poi dei revisori dei conti, poi con il commissariamento, il nuovo incarico e la duplicazione di incarichi, è un qualcosa che non ci possiamo permettere, tra l'altro ha dato spazio per pratiche che io definisco poco trasparenti sia nella gestione di numerosi appalti di manutenzione attivati in maniera diretta sia anche nell'affidamento di incarichi professionali a parlamentari del maggior partito di maggioranza.
Credo che sia uno di quei casi in cui occorre forse portare il tema alla discussione dell'Aula in maniera organica. Non possiamo permetterci un'agenzia che si occupa di edilizia agevolata e popolare che versi in queste condizioni. Il voto è di astensione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 478.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Stochino ha votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Risponde no il consigliere: Solinas Antonio.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Barracciu - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Soru - Uras - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 60
votanti 43
astenuti 17
maggioranza 22
favorevoli 42
contrari 1
(Il Consiglio approva).
Per effetto dell'approvazione dell'emendamento numero 478, decade l'emendamento numero 10.
La parola alla Giunta per indicare la copertura finanziaria dell'emendamento numero 497 che prima aveva chiesto di rimandare a un momento successivo.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Si tratta dell'emendamento numero 497, "Restauro e consolidamento di chiese di particolare interesse storico e artistico", la destinazione è corretta, nel senso che va all'UPB S03.01.004 che si suddivide in due capitoli di spesa, uno utilizzato dall'Assessorato dei lavori pubblici e uno utilizzato dall'Assessorato della pubblica istruzione, per 5 milioni. La copertura, invece, è S06.06.004.
PRESIDENTE. I lavori si concludono qui, riprenderanno alle ore 16 di questo pomeriggio.
La seduta è tolta alle ore 13 e 30.