Seduta n.210 del 14/06/2011 

CCX Seduta

Martedì 14 giugno 2011

(POMERIDIANA)

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 01.

CAPPAI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 31 maggio 2011 (203), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara e Daniele Secondo Cocco hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 14 giugno 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Assenze per motivi istituzionali

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi del comma 5 dell'articolo 58 del Regolamento, i consiglieri regionali Michele Cossa e Marco Espa sono assenti nella seduta pomeridiana del 14 giugno 2011 per motivi istituzionali.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni nei vari settori di intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013)" (222/A - Parte prima)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge 222/A - Parte prima, che prevede la votazione del comma 5 dell'articolo 15 quater.

Poiché non può procedersi a votazione prima che siano trascorsi dieci minuti dall'inizio dei lavori, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 03, viene ripresa alle ore 16 e 15.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.

E' in votazione il comma 5 dell'articolo 15 quater.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Onorevole Bruno, la rilevazione del numero legale può avvenire, essendo in votazione il comma 5 dell'articolo 15 quater, attraverso la votazione nominale del suddetto comma.

BRUNO (P.D.). Allora votiamo il comma 5.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 15 quater, comma 5.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Felice Contu, Mario Floris, Piras e Tocco hanno votato a favore e che il consigliere Bruno ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Mario - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Bruno - Campus.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 39

votanti 38

astenuti 1

maggioranza 20

favorevoli 36

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame degli emendamenti aggiuntivi.

L'emendamento numero 3, lo ricordo, è stato spostato alla Parte seconda del collegato.

E' in votazione l'emendamento numero 52.

Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Io intervengo certamente per sostenere l'emendamento che abbiamo presentato, ma anche per rispondere in qualche modo alle accuse di fare politica di retroguardia che autorevoli esponenti del P.d.L. mi hanno mosso. Sostenere finanziariamente una iniziativa come questa credo abbia, sicuramente, effetti ben diversi rispetto a quelli conseguibili con lo stanziamento di somme, molto più consistenti, a favore degli spettacoli televisivi su Rete 4.

Io penso che a nessuno di voi siano sfuggiti gli articoli di questi giorni sulla stampa, e la pagina su "La Nuova Sardegna" di oggi interamente dedicata al lavoro che l'Università di Sassari sta conducendo nel centro storico di Alghero intorno a un cimitero ebraico, conseguente alla peste del 1582, che ha un interesse e una rilevanza mondiali. E' il più grande cimitero di quell'epoca rinvenuto in area urbana e, pur essendo interessate le maggiori università italiane ed europee, i lavori sono fermi perché mancano delle risorse.

Come ho detto stamattina, quando le risorse sono scarse dovrebbero essere utilizzate al meglio per sostenere iniziative come queste, di valenza e di interesse straordinari, che darebbero ben altro lustro, popolarità e rinomanza non alla città di Alghero ma all'intera Sardegna.

A suo tempo ho presentato col Gruppo questa iniziativa, e sono qui per ricordare a voi tutti l'importanza di questa campagna che, come ho detto, è ferma. A causa di questo blocco si impedisce inoltre la prosecuzione dei lavori relativi a opere pubbliche in un sito di alto pregio come quello del complesso di San Michele che meriterebbe di essere sbloccato e di essere restituito alla piena fruizione dell'intera collettività.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Prima di richiedere la modalità di votazione voglio dire due cose perché, Presidente, c'è un problema di cui bisogna che tutti ci rendiamo conto. Questo emendamento, sul quale io voterò a favore, prevede uno stanziamento di 3 milioni di euro a favore della provincia di Sassari finalizzato alla realizzazione di un istituto statale professionale ad Alghero con annesso convitto. Chiedo scusa, mi stavo riferendo all'emendamento successivo, ma anche su questo, relativo all'Università di Sassari, il ragionamento è uguale.

Voi proponete infatti una gestione sprecona delle risorse, noi proponiamo invece una gestione finalizzata delle risorse e vi spiego anche il perché. Fate un giro in via Is Mirrionis dove c'è la sede dell'Agenzia regionale del lavoro; ora, io non so chi è che si sta mettendo in testa chissà quali cose, ma io ho vissuto in quei locali e anche in altri locali pubblici da funzionario e non mi sono mai preoccupato degli scaldabagni.

Gli scaldabagni c'erano e funzionavano anche, e li hanno sostituiti perché non andavano bene, bisognava prenderli meno capienti, più numerosi e meno capienti. Si sono inventati una ristrutturazione di un edificio che è un vecchio deposito e per sapere che cosa farne hanno chiamato tutto il quartiere con una specie di grande invito con pasticcini per decidere che cosa farne come se fosse una cosa loro e non fosse una cosa della Regione, di questo popolo. Stanno facendo "carotaggi" per incrementare la cubatura di quel luogo, non sappiamo neppure se con l'assenso delle autorità comunali preposte alla concessione edilizia. Ma a che gioco giochiamo? E qua si contestano 120 mila euro in favore dell'Università di Sassari per gli scavi archeologici del cimitero medievale! Ma questo vale anche per il prossimo perché non ve ne lascio passare più una di queste cose!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Intervengo per comunicare all'Aula, per le valutazioni che vorrà fare, che l'Assessorato della pubblica istruzione ha allo studio una serie di interventi, tra cui anche questo, da programmare attraverso altri strumenti. Conseguentemente si invita al ritiro dell'emendamento.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Ritiro l'emendamento numero 52.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 53, sul quale è stato espresso parere contrario dalla Giunta e dal relatore.

Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Chiedo di intervenire per proseguire il discorso iniziato precedentemente sulle scelte e l'individuazione delle priorità; anche di questo argomento abbiamo parlato infatti nel corso della finanziaria, rimandandolo ad appuntamenti successivi. Avevamo registrato, come dire, una posizione favorevole dalla Giunta però rimane il fatto che perdura una situazione difficile per un istituto simbolo.

Un istituto simbolo non per ragioni particolari, ma perché effettivamente nell'istituto statale alberghiero di Alghero si sono formate personalità del mondo della ristorazione e dell'attività alberghiera di questa Regione. Però, da quando l'istituto è nato vive una condizione penosa (smembrato oltretutto nelle sue funzioni relativamente alle aule e all'insegnamento) essendo allocato in una struttura che io ritengo non 'agibile, in ogni caso fuori da ogni normativa sugli edifici scolastici.

Di conseguenza denuncio anche il fatto che un bene della Regione come l'ex hotel ESIT (sede dell'istituto alberghiero), potrebbe essere immesso benissimo nel mercato immobiliare con la destinazione specifica per il quale era stato costruito negli anni '50; una destinazione di cui c'è il bisogno, così come si sostiene fra l'altro all'interno del piano urbanistico comunale che la città di Alghero sta predisponendo.

L'ex ESIT andrebbe quindi restituito alla sua funzione originaria per la posizione invidiabile che occupa, però all'Istituto statale alberghiero deve essere garantita una sede che risponda ai requisiti di edificio scolastico perché la scuola non è un luogo dove si va comunque in qualunque posto sia ubicata, ha necessità di presentarsi nella sua veste di istituzione importante nella società. Per questo motivo noi insistiamo e sollecitiamo ancora una volta la Giunta a dedicare attenzione a entrambi i problemi: riportare l'edificio alla sua funzionalità di struttura alberghiera e dare risposta ai bisogni dell'Istituto alberghiero con un nuovo edificio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). In realtà questo emendamento, come ricordava l'assessore La Spisa, era già stato presentato in finanziaria e l'Assessore ci aveva già invitato al ritiro (e noi l'abbiamo fatto) con l'impegno della Giunta regionale di procedere, attraverso un atto amministrativo, all'alienazione dell'ex hotel ESIT e alla realizzazione di un altro istituto alberghiero. Ora, sono passati diversi mesi ma non mi pare che sia stata avviata alcuna procedura di questo tipo.

Io ricordo alla Giunta regionale che si tratta di un'operazione vantaggiosa economicamente per le casse della Regione stessa, visto il valore di quel bene posizionato nella piazza Sulis, sul lungomare di Alghero, che risolverebbe anche il problema di circa ottocento studenti provenienti da tutte le parti della Sardegna e che sono convittori dell'istituto alberghiero di Alghero.

Questa è la motivazione per cui abbiamo riproposto il tema, in questo collegato alla finanziaria, chiedendo alla Giunta regionale di essere conseguente alle cose che dice quando prende degli impegni in Aula. Parleremo di questo anche a proposito del tema trattato nell'emendamento successivo presentato dalla stessa Giunta regionale che, sul tema in questione aveva già preso degli impegni durante la finanziaria scorsa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Ai presentatori dell'emendamento dico che il secondo comma è condivisibile; si realizza infatti una entrata con la vendita di un immobile che ormai non è più gestito dal patrimonio regionale, mentre il problema è dato dal primo comma.

Secondo me se i presentatori modificassero l'emendamento stabilendo che dal ricavato della vendita non meno di 3 milioni devono finanziare il nuovo istituto probabilmente saremmo tutti d'accordo perché, subordinando il finanziamento alla vendita, sarebbe una operazione a costo zero. Il problema è prevedere una spesa aggiuntiva all'attuale condizione del bilancio che non è propriamente floridissima. Quindi i presentatori considerino l'opportunità di elaborare, magari chiedendo una sospensione, anche proposte di questo genere, ma a spesa invariata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Accettiamo la sospensione.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 30, viene ripresa alle ore 16 e 50.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego colleghi di prendere posto.

Colleghi leggo il testo dell'emendamento numero 53 modificato: "E' autorizzata la vendita con evidenza pubblica dell'immobile dell'ex hotel ESIT di Alghero di proprietà del demanio regionale con vincolo di destinazione d'uso alberghiero. Il ricavato verrà utilizzato per la costruzione del nuovo Istituto statale professionale alberghiero di Alghero con annesso convitto. L'Assessore competente in materia di bilancio provvede alle conseguenti variazioni di bilancio".

Se l'Aula è d'accordo questa è la nuova formulazione dell'emendamento numero 53.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Siamo tutti d'accordo, quindi, ringraziando il Presidente della Commissione per la sua abilità. Io non ho niente da dire ai colleghi di Alghero, però è una onorevole via d'uscita tenendo presente che questa Regione ha centinaia di beni simili; ora, poiché non sta valorizzando alcunché, ho ragione di ritenere che, dato il tempo che ci vorrà a fare un bando per questo, converrebbe farlo per duecento, trecento beni che procurerebbero a questa Regione un introito finanziario più che mai utile in un momento come questo.

Quindi va bene la risoluzione per Alghero, ma abbiamo forse perso l'occasione per utilizzare questo principio impegnando magari la Giunta, da qui alla prossima finanziaria, a dare esecuzione a un bando che porti qualche centinaia di milioni di euro nelle casse della Regione; soprattutto perché vorremmo sapere quanto ci stanno costando gli affitti per gli uffici della Regione, quanti assessorati ci sono attualmente nei nuovi locali di via Cesare Battisti, dove ce ne dovevano stare quattro, e dove mi risulta invece ce ne sia uno solo, perché gli standard che si applicano ai nostri uffici non li adotta neanche la Casa Bianca, e mentre oggi la pubblica amministrazione deve far capo ai cosiddetti open space, cioè gli spazi aperti, per poter lavorare con tecniche diverse, noi allarghiamo gli spazi circoscritti dalle mura.

Comunque, visto che la Giunta ha dato parere favorevole a questa soluzione, io credo che sia importante, Assessore, che il tempo che ci vorrà nella nostra illuminata pubblica amministrazione per realizzare un bando pubblico per questo locale sia utilizzato anche per indire le gare per cento, duecento, trecento di quei beni che valgono altrettanto e che ci garantiranno l'anno prossimo di predisporre un bilancio un po' diverso da quello che abbiamo visto di recente. Sono favorevole pur, ovviamente, con tutte queste perplessità.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Io non sono in disaccordo con quanto sostiene il collega Gian Valerio Sanna, anzi, lo condivido e lo sostengo, tant'è che l'emendamento originario, il numero 53, era impostato su una base diversa. La priorità non è vendere l'immobile di proprietà della Regione, ex hotel ESIT, la priorità assoluta è quella di dare a una scuola (andrebbe dato a tutte) un edificio dignitoso, moderno, strutturato come prevede la normativa sugli edifici scolastici. E questo vale soprattutto in questo caso, poiché stiamo parlando di una scuola simbolo della Sardegna.

L'Istituto statale alberghiero ha rappresentato e rappresenta in Sardegna una scuola di eccellenza rispetto alla formazione ma, purtroppo, da decenni vive una condizione di disagio. Da anni, anni e anni questo istituto è un cantiere aperto, le imprese continuano a effettuare interventi di demolizione, di manutenzione, di risistemazione; le cucine sono state trasferite per lungo periodo in un locale di proprietà comunale distante dalla sede centrale, e anche alcune aule sono tuttora ubicate in un altro edificio.

Poiché si iscrivono e frequentano il convitto maschile e femminile giovani provenienti da tutte le aree della Sardegna, la prima priorità è quella di inserire questo istituto, per gli studenti, gli insegnanti e coloro che vi ruotano intorno in una struttura moderna; struttura moderna vuol dire che deve essere dotata di sale, di auditorium, di palestra per l'attività ginnico-motoria e quant'altro. Quindi questa è la priorità e su questa esigenza noi abbiamo impostato l'emendamento.

Oggi abbiamo cercato una mediazione, ma io voglio richiamare l'attenzione della Giunta e dell'Aula sull'impegno che comunque, oggi, va garantita la frequenza degli alunni nell'edificio attuale per quanto inadeguato; solamente quando verrà realizzato un nuovo edificio scolastico verranno trasferiti, mi auguro pertanto che non si crei un vuoto e una vacanza tra un passaggio e l'altro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Io voterò a favore della nuova stesura, ma non risolve il problema; non è così automatica la vendita e la conseguente realizzazione dell'istituto professionale o, meglio, di un edificio idoneo a ospitare l'Istituto statale professionale, e non è neppure così automatica una procedura di selezione di immobili da mettere poi sul mercato e il recupero di risorse fresche per l'Amministrazione regionale.

Il problema non è come noi recuperiamo risorse, ma anche come le spendiamo; il vero problema di questi giorni, di queste settimane, di questi mesi è che noi dovremmo avere un quadro finanziario chiaro. Al Presidente della Commissione dico che noi abbiamo bisogno di avere un quadro dal punto di vista economico-finanziario della Regione chiaro, cioè dobbiamo sapere qual è la nostra vera disponibilità, in che cosa piange il piatto per mancati trasferimenti da parte dello Stato, qual è l'ammontare della somma che noi anticipiamo per funzioni che esercitiamo su delega, qual è lo stato di salute dei nostri enti strumentali, qual è lo stato di salute delle società controllate e partecipate; e, fatto tot l'ingresso di risorse, verificare l'ammontare dell'uscita e capire dove si spreca.

Magari le mille rose bianche e rosse utilizzate da poco per un addobbo sono state regalate; rose a emissione zero, perché ormai ci sono i fiori a emissione zero, non profumano, io mi auguro che non sia finito in pasticcini come l'invito dell'Agenzia regionale del lavoro: ma è possibile che per fare un'iniziativa noi dobbiamo comprare pizzette? Ma è il tempo dell'acquisto delle pizzette, oppure dobbiamo risparmiare anche sull'osso, perché dobbiamo rendere conto al cittadino di come utilizziamo i nostri fondi? Sono loro i proprietari del danaro pubblico, non sono gli amministratori, e tanto meno i funzionari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Presidente, vorrei fosse chiaro che la riformulazione elimina qualunque dubbio su una ulteriore spesa; cioè questa riformulazione semplicemente riporta la vendita di un immobile, con una destinazione vincolata, al mantenimento di un'attività educativa, di istruzione, con il recupero tra l'altro di una funzione alberghiera invece per quell'immobile stesso.

Per cui la Giunta, sulla base anche di un impegno assunto dal Presidente nel corso della discussione dell'ultima finanziaria, ritiene che questa formulazione possa essere accettabile e che non comporti un ulteriore onere di spesa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 53 come modificato.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Matteo Sanna e Artizzu hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappellacci - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Oppi - Steri.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 64

astenuti 3

maggioranza 33

favorevoli 64

(Il Consiglio approva).

E' in votazione l'emendamento numero 66 della Giunta regionale, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, intervengo per annunciare il mio voto favorevole e credo anche quello dei colleghi del Gruppo.

Si tratta di proseguire un intervento iniziato nella scorsa legislatura; è uno di quei pochi casi in cui stiamo riuscendo a dare continuità alle azioni di governo tra un'amministrazione e l'altra. Io non solo mi auguro che questo intervento venga avviato e completato (riguarda nella fattispecie le borgate marine di Fertilia e di San Giovanni di Sinis), ma mi auguro anche che quel modello virtuoso di recupero dell'esistente, di recupero di borgate vicino al mare anche per scopi turistici e per migliorare la capacità attrattiva del sistema Sardegna senza necessariamente consumare nuovo territorio, diventi sempre di più una delle politiche anche della vostra amministrazione, senza che vi limitiate soltanto a completare quanto già avviato nel passato.

Quindi, il mio è un voto favorevole convinto, con l'auspicio che questa politica possa anche trovare ulteriore incremento e attuazione sotto la vostra amministrazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 66, presentato dalla Giunta, si è reso necessario perché durante la finanziaria noi abbiamo sottolineato che c'era questo buco, cioè erano stati finanziati questi progetti pilota, l'Assessore ci aveva detto "credo che i soldi ci siano" e noi abbiamo ovviamente superato la difficoltà; ora, questo emendamento ci conferma che non c'erano, perché? Perché dice "conseguentemente l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 8, della legge numero 3 del 2008, è rideterminato in euro 9 milioni e 200 mila". Ovviamente questo significa che sulla base di questa norma viene rideterminata la tabella D che è allegata alla legge numero 3, il che evidentemente dimostra che devono rimettere i soldi perché li avevano tolti. E quando noi avevamo detto "quei soldi erano disposti per legge e non potevano essere tolti" c'è stato detto "no, forse erano un residuo": non c'erano neanche a residuo perché li state rimettendo, oggettivamente è così.

Noi abbiamo proposto l'emendamento numero 78 all'articolo 27, che è identico a questo, Presidente, ha la stessa natura ed è da ritenere unificato, ovviamente, a quello della Giunta; la Giunta si accorge di questo dato (ho sentito che c'è qualcuno in disaccordo, ma questo è un impegno di legge) e io direi di più: su questo si sono realizzati dei diritti, perché sono state svolte delle attività, c'è gente che deve essere pagata, e quindi i Comuni di Alghero e di Cabras stanno aspettando che questi soldi vengano stanziati, come la legge prevede.

Però, è tutto possibile; d'altra parte sono Amministrazioni di centrodestra, spiegheranno quelli che bocciano perché bocciano, anzi noi gli diremo perché, perché qui la situazione politica è quella che è, perché neanche loro sanno chi è maggioranza e chi è opposizione, non noi, forse noi lo sappiamo, in altre parti non sanno chi è maggioranza e chi è opposizione.

L'unica cosa che vorrei dire è che qualora si decidesse di portare avanti questo intervento è richiesta un po' più di trasparenza, Assessore; mettete sul sito le attività, i soldi che si spendono, per che cosa si spendono, in maniera che tutti possano verificare se si stanno utilizzando per il miglioramento di Fertilia, che è una borgata storica, di San Giovanni di Sinis che è una borgata storica. La finalità di quei progetti speciali era quella di valorizzare questi siti non di regalare i soldi, come avete deciso di fare, ai turisti che dovrebbero venire.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, poiché alcuni Gruppi della maggioranza, non nel merito, ma in un'analisi comparativa dello stanziamento rispetto all'assetto complessivo del collegato, manifestano delle perplessità e intendono confrontarsi con la Giunta, chiedo una breve sospensione .

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indinpendentistas). Siamo d'accordo sulla sospensione.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 06 , viene ripresa alle ore 17 e 29.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, a parte la bontà dell'iniziativa, che rimarco, chiedo alla Giunta se non sia possibile estendere questo intervento per la valorizzazione del già costruito e della residenzialità storica esistente nelle borgate marine, ad altre realtà presenti in Sardegna che non hanno avuto la possibilità di essere valorizzate nella precedente disposizione di legge. Sarebbe, come dire, un po' paradossale che un intervento del genere venisse concentrato solamente in pochissime aree della Sardegna.

Ho avuto modo di porre questo problema anche in Commissione bilancio e chiedo all'Assessore del bilancio e all'Assessore degli enti locali di valutare l'opportunità che questo tipo di iniziativa, sicuramente meritoria e positiva, possa essere nel prosieguo dell'attività di questa legislatura estesa anche ad altre realtà presenti soprattutto nella Provincia di Cagliari, che in questo progetto è stata esclusa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Questo emendamento, come ha riferito poco fa il collega Gian Valerio Sanna, in realtà è riferito a un progetto pilota, avviato in legge nel 2008 conseguentemente al passaggio dei beni del demanio dello Stato alla Regione, per il recupero delle borgate marine. In particolare per quanto riguarda Fertilia (ma credo valga anche per San Giovanni di Sinis), il Comune di Alghero ha già posto in essere, attraverso una manifestazione di interesse, un tentativo di progettare interventi calibrati su alcuni beni storici, penso al cine - teatro, palazzo Doria.

C'è già un progetto avviato tant'è che, nella formulazione dell'emendamento della Giunta a differenza del nostro, l'importo di 3 milioni e 800 mila euro è probabilmente corretto perché 200 mila euro sono stati già spesi per la progettazione sia di San Giovanni di Sinis che di Fertilia. Si tratta semplicemente di proseguire in un progetto che, inspiegabilmente, ha trovato degli ostacoli: quelle somme non le abbiamo più ritrovate nelle finanziarie dello scorso anno e nella finanziaria di quest'anno, non erano evidentemente a residuo; si tratta di porre in essere semplicemente il ripristino di somme su un progetto che sta andando avanti e che, giustamente, deve trovare una definizione.

Ne approfitto anche per ricordare all'assessore Rassu che c'è anche il problema relativo agli altri beni di Fertilia, anche quelli relativi ai privati, che hanno necessità di trovare delle modalità di alienazione con diritto di prelazione, così come la normativa regionale ci impone.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, per quanto ci riguarda noi abbiamo forti perplessità sul procedimento che si è seguito per giungere a questo emendamento; un emendamento che avrebbe richiesto un maggiore approfondimento e un maggiore coinvolgimento di tutte le forze politiche. Quindi auspichiamo che in prosieguo ci sia una discussione più ampia sia all'interno dalla maggioranza che in Aula; nonostante questo rilievo critico, trattandosi di emendamento della Giunta, voteremo a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Noi votiamo a favore di questo emendamento per le ragioni che sono state più volte sottolineate da chi mi ha preceduto, soprattutto dai colleghi del centrosinistra. Però colgo l'occasione, Presidente, per fare una sottolineatura. Io ho davanti a me il primo blocco degli emendamenti, il blocco dall'articolo 15 all'articolo 15 nonies, abbiamo da fare buona parte del blocco dall'articolo 22 all'articolo 27, ci rimane il blocco dal 27 al 28, stiamo parlando di decine di emendamenti che intervengono su materie, le più disparate, con piccoli contributi, in modo disordinato, caotico. Ma noi non sappiamo se questi soldi li abbiamo.

Faccio un esempio; all'inizio dell'anno abbiamo approvato una legge finanziaria definendo alcune questioni. Per tutte voglio citare quella dei contributi alla associazione Gramsci, perché è un capitolo che vale la pena ogni tanto di riesumare, come si fa con i cadaveri, per fare un'analisi più approfondita, una più consistente e finalizzata autopsia.

Noi abbiamo approvato quattro lire di contributo all'inizio dell'anno, gli avremmo dovuto dare l'80 per cento subito per poter programmare, e il 20 per cento a saldo con dichiarazione di aver utilizzato ai fini di istituto quelle somme. A oggi non hanno ricevuto una lira. Gli hanno già detto che forse riceveranno il dovuto ad agosto, ma sicuramente non prima, arriveremo a novembre, a dicembre. Ma di che cosa stiamo parlando? Quali soldi stiamo distribuendo? Quali risorse ci sono? Vogliamo smettere almeno di prenderci in giro tra noi?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Con questo provvedimento si vuole, come è stato detto prima, far riprendere un cammino che era stato già avviato. Era una questione definita, consolidata, e io credo fosse anche importante, perché consentire il recupero di borghi come quello di Fertilia e di San Giovanni di Sinis significa consentire alla Sardegna di crescere. Può essere vero, noi siamo forze di opposizione, non ci lamentiamo così come ha sottolineato il collega Giulio Steri che, proprio per l'importanza del provvedimento, che naturalmente condivide, chiede un maggiore coinvolgimento e sollecita a un impegno più diffuso.

Deve essere consentito pertanto di portare avanti un cammino interrotto, fatto che nessuno io credo possa contestare, se non per chiedere, così come è stato detto per altri argomenti in precedenza, che l'intervento venga allargato ad altre realtà. Non precludiamo assolutamente che queste attenzioni ricadano su Fertilia e San Giovanni di Sinis, ma chiediamo la loro estensione ad altre realtà. Si tratta naturalmente di mettere a disposizione risorse, quelle risorse che continuiamo a dire che sono poche, ma che spesso vengono anche male utilizzate; noi siamo pertanto favorevoli a questo provvedimento che la Giunta oggi propone.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, io sono assolutamente favorevole e non capisco perché ci si opponga a questo emendamento della Giunta. Stiamo facendo una discussione che dura ormai da circa quaranta minuti su una cosa sulla quale mi sembra siamo tutti d'accordo. Oltretutto è anche questo un atto di riparazione della Giunta; Giunta che, senza portarlo in Aula, senza portarlo nel collegato alla finanziaria, senza provvedere diversamente, magari coinvolgendoci anche in questa discussione, il 25 maggio, collega Sechi (leggo dal sito della Regione), ha stanziato tranquillamente 30 milioni di euro per il recupero della borgata di Sant'Elia, anche giustamente a mio avviso.

Lo ha fatto con un atto di Giunta, rispondendo allo stesso accordo di programma del 2008 successivo a quello del 2005, e qui stiamo discutendo da 40 minuti su uno stanziamento di 3 milioni e 800 mila euro per Fertilia e le borgate del Sinis che, concordo con il collega Sechi, sono delle risorse, ma su questo non concordo solo io.

Per esempio, nella giustificazione dei 30 milioni, il Presidente della Regione dice che "Sant'Elia è sempre stato considerato dalla politica come un problema, noi invece vogliamo che sia percepito come un'opportunità". Io sottoscrivo, lo sottoscrivo per Sant'Elia, lo sottoscrivo per Fertilia, lo sottoscrivo per il Sinis. Forse c'è una diversità tra quanto previsto in questo emendamento e lo stanziamento per Sant'Elia: quest'ultimo è stato "messo in circolo" qualche giorno prima delle elezioni. Ecco, forse c'è solo questa piccola, irrilevante azione che è stata compiuta.

Azione che poco è servita comunque a raggiungere l'obiettivo, che era non quello di risanare Sant'Elia, ma +quello di conquistare i voti delle persone che risiedono a Sant'Elia. Questo obiettivo non è stato raggiunto, ahimè, non è stato raggiunto. Ben vengano questi interventi, quindi, ma con una piccola puntualizzazione: questo intervento è stato assegnato all'AREA che, lo sappiamo, non è assolutamente in grado di farlo, e ha già nelle sue casse 110 milioni di euro, non spesi, per investimenti per l'edilizia residenziale pubblica. Perciò, io credo che ci sia l'unanimità di tutti su questo emendamento della Giunta, e forse queste discussioni ci aprono ad altri ragionamenti.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 66, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 77, sul quale il relatore e la Giunta hanno espresso parere contrario.

Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Presidente, l'emendamento è stato evidentemente presentato con intento provocatorio, e quindi verrà ritirato. In primo luogo non è una richiesta di acquisto di un'area qualsiasi, la verità è che l'amministrazione di Torpè ha dimostrato di essere virtuosa perché ha ereditato un contenzioso giudiziario, in atto da venticinque anni, sul quale, evitando spese che sarebbero state notevolmente superiori, è riuscita a trovare una soluzione con una transazione assolutamente onorevole. E' evidente che per la messa in sicurezza, adesso che ha acquisito l'area, non ha le risorse sufficienti.

Parliamo spesso delle risorse da destinare ai campi sportivi, ma ci dobbiamo soprattutto ricordare che in questi piccoli comuni dell'interno i campi sportivi sono una delle pochissime alternative al bar per i giovani, ed è per questo motivo che è stato chiesto l'aiuto dell'amministrazione regionale. E' stato presentato in maniera provocatoria, l'emendamento, per richiamare l'attenzione su un problema che non è sicuramente limitato al Comune di Torpè; pertanto lo ritiriamo, ma si chiede che la Giunta presti maggiore attenzione a queste problematiche.

PRESIDENTE. Anche sull'emendamento numero 89 era stato rivolto un invito al ritiro. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). L'emendamento numero 89 è ritirato.

PRESIDENTE. L'emendamento all'emendamento numero149, il 315, è inammissibile perché non strettamente connesso.

Sono in votazione gli emendamenti numero 149 e 207, uguali, sui quali è stato rivolto un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, ero iscritto per l'emendamento precedente sulla sicurezza negli impianti sportivi. Intendevo portare all'attenzione dell'assessore Milia, che il problema di Torpè è proprio di altri piccoli e piccolissimi comuni. Il problema della sicurezza negli impianti sportivi sta "scacciando" dall'impegno di dirigente sportivo molte persone che non si vogliono assumere la responsabilità di questi impianti. Sarebbe opportuno forse, valuti lei, riprendere un vecchio progetto che prevedeva la possibilità di concedere mutui a tasso agevolato ai comuni proprio per la voce specifica della messa in sicurezza degli impianti. E' solo una raccomandazione che mi sentivo di rivolgerle.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Presidente, non me ne voglia il Gruppo dei Riformatori, ma questo seminario regionale del Sacro Cuore di Gesù richiama un'altra Santa, Sant'Anna e la fabbrica di Sant'Anna. E' già la terza, quarta volta che diamo finanziamenti a questo seminario. Visto che tutti siamo a conoscenza di una riduzione delle vocazioni al sacerdozio, mi pare davvero inopportuno questo stanziamento.

Il mio emendamento all'emendamento, il numero 315, invece riguardava la revisione della legge sugli oratori che, per la seconda annualità, non viene applicata. L'anno scorso si sono persi 4 milioni di euro, quest'anno se ne perderà 1, perché l'articolo 2 prevede dei protocolli d'intesa tra la Regione e tutte le grandi congregazioni presenti in Sardegna, più la Conferenza Episcopale sarda, ma tutti questi signori non si mettono d'accordo perché ognuno tira l'acqua al proprio mulino. Il milione di euro da dare alle parrocchie neanche quest'anno arriverà, sono quegli spiccioli destinati agli oratori, che sarebbe invece una cosa utile finanziare, anziché rifinanziare un seminario che abbiamo già più volte finanziato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Cosa dire: se sono in crisi le vocazioni, bisognerà stimolarle, e se le vocazioni sono in crisi e bisogna stimolarle, perché non riorganizzare al meglio il seminario del Sacro Cuore di Gesù? Perché noi abbiamo bisogno di bontà a questo mondo, abbiamo bisogno di bontà! No, non mi commuovo. Sugli emendamenti in votazione pertanto io mi astengo, perché noi abbiamo bisogno di sacerdoti seri, abbiamo bisogno di sacerdoti seri e di molti missionari, perché bisogna dargli una grande missione: quella di convincere alla redenzione molti, molti e molti ancora.

Ha ragione l'onorevole Sabatini; ve la ricordate la legge sugli oratori? Io me la ricordo, voi ve la ricordate? Ricordate che vi ho detto: "Badate che questa legge l'avete scritta con i piedi, non verrà applicata, e non daremo una lira"; ve lo ricordate? Quella legge, quella che citava prima l'onorevole Sabatini, è così, è bloccata, non c'è l'Assessore competente, gli abbiamo chiesto notizie, siamo stati fumosi, abbiamo inventato procedure che non servono allo scopo, attraverso gli oratori avremmo dovuto recuperare alla società tanti ragazzi che rischiano invece di perdersi nelle vicende del mondo, e noi abbiamo perso tempo e anche credibilità, e ancora di più ne perderemo.

Io, ogni tanto, chiedo a quelli che stanno in quel banco, lo chiedevo anche nella precedente legislatura: ma come fate a sopportare che le cose che bisogna fare non si facciano, e che invece si facciano le cose che non bisogna fare? Lo sapete che all'Agenzia regionale del lavoro stanno facendo i "carotaggi", perché devono sopraelevare, per metterci qualcuno da assumere con contratti di lavoro interinale? L'Agenzia è ormai da anni una specie di pozzo senza fondo della spesa e dello sperpero inutile di risorse, e non si applica una norma in materia di politiche del lavoro in questa Regione!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, su questi emendamenti, uguali, e anche sui successivi, che comportano un aumento di spesa, non mi pronuncio nel merito, perché in base agli accordi raggiunti avevamo preso l'impegno di ritirare tutti gli emendamenti che comportassero impegno di spesa. Auspico pertanto che vengano ritirati gli emendamenti ora in votazione, così come da accordi raggiunti.

PRESIDENTE. I presentatori mi comunicano che gli emendamenti numero 149 e 207 sono ritirati.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Li faccio miei e chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 149 e 207, uguali.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Petrini e Planetta hanno votato contro e che la consigliera Zuncheddu si è astenuta.

Risponde sì il consigliere: Mulas.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Contu Felice - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Agus - Barracciu - Bruno - Capelli - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 43

astenuti 19

maggioranza 22

favorevoli 1

contrari 42

(Il Consiglio non approva).

E' in votazione l'emendamento numero 206, sul quale il relatore e la Giunta hanno espresso parere favorevole.

Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Presidente, annuncio il voto favorevole su questo emendamento che, lo spieghiamo perché evidentemente è poco chiaro, consente di proseguire il progetto di cooperazione allo sviluppo in Bielorussia, che era stato promosso dalla Regione Sardegna con una legge del '96. Dal 2004 opera a Minsk un ente di formazione professionale, considerato un polo di eccellenza posto che ha offerto la possibilità a circa 2500 ragazzi, provenienti dalle zone contaminate a seguito della vicenda di Chernobyl, o da orfanotrofi, di inserirsi nel mondo del lavoro. Tra l'altro con una percentuale di assorbimento nel mondo del lavoro, per l'appunto, pari quasi al 100 per cento.

Esattamente per questo motivo è considerato un polo di eccellenza, tanto che lo stesso ambasciatore italiano in Bielorussia ha chiesto di prendere la Sardegna come modello riferendosi a questo ente di formazione. L'auspicio che facciamo è che prendendo magari a modello l'ente di formazione che opera in Bielorussia, riusciamo anche a migliorare la formazione professionale in Sardegna, seguendo, come dicevo, quell'esempio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Vorrei aggiungere solo poche cose a ciò che ha già detto l'onorevole Cucca. In realtà questo emendamento prevede la prosecuzione degli interventi previsti dall'articolo 41 della legge numero 7 del 2005 sulla cooperazione allo sviluppo della Bielorussia promossa dalla Regione in base alla legge numero 19 del '96 sulla cooperazione internazionale; legge che, voglio dirlo, effettivamente non ha avuto molte applicazioni. Una delle più importanti che sono state fatte da parte della Regione sarda è proprio la realizzazione di questo progetto in Bielorussia, a Minsk sulla formazione professionale.

Il progetto si chiama "Sardegna global" e, in realtà, fino a ora, come è stato già detto, ha visto la frequenza di oltre 2500 allievi la maggior parte dei quali (si sfiora il 100 per cento degli studenti), ed è la cosa più importante, ha trovato occupazione. Quindi questo è un vero e proprio fiore all'occhiello della politica sarda in Bielorussia.

Pertanto, considerato che nel 2010 scadeva il finanziamento precedente, ci è sembrato opportuno continuare nei prossimi anni (anche perché il finanziamento è irrisorio, sono 60 mila euro l'anno), questa esperienza, veramente meritoria, nei confronti di una zona fortemente colpita dall'incidente nucleare di Chernobyl.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 206. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 48 al quale è stato presentato l'emendamento numero 305. Su entrambi gli emendamenti era stato sospeso il parere sia della Commissione che della Giunta.

Per esprimere il parere sugli emendamenti, ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento all'emendamento della Giunta, il 305, che prevede la riserva di 250 mila euro per la Facoltà di architettura di Alghero, ha il parere favorevole perché era questa la direzione voluta dalla Commissione. Sull'emendamento numero 48 il parere è contrario.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 305.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). In realtà i 250 mila euro previsti nell'emendamento della Giunta sono risorse che erano state già attribuite nel corso dell'anno dalla Giunta regionale. Io ricordo l'annuncio del presidente Cappellacci e dell'assessore Milia sulla provenienza dei 250 mila euro, e cioè che probabilmente sarebbero stati prelevati dal capitolo riguardante i visiting professors che sarebbero dovuti andare ad Alghero.

Io ricordo anche che la Facoltà di architettura di Alghero è l'unica facoltà che non ha sede nell'ateneo, non rientra tra le facoltà gemmate, diventerà un nuovo dipartimento che si unificherà probabilmente con un dipartimento straniero, catalano per la precisione; inoltre nell'annuncio dato dall'assessore Milia nell'ultima finanziaria doveva rientrare nel protocollo tra l'Università e la Regione tra le premialità riservate all'eccellenza. Ricordiamo che per il terzo anno consecutivo la Facoltà di architettura, nello studio del Censis, è al primo posto tra le facoltà di architettura italiane.

Per poter sopravvivere e avere il bilancio in pareggio la Facoltà di architettura necessita di 800 mila euro l'anno. Attualmente dal fondo unico nazionale per l'università ha ricevuto per l'annualità 2009 250 mila euro, per l'annualità 2010 170 mila euro, quindi non può sopravvivere e non può sopravvivere neanche con gli ulteriori 250 mila euro di fatto già assegnati dalla Giunta regionale e che, probabilmente per motivi tecnici, non sono stati erogati per cui oggi ci vengono riproposti con un emendamento al collegato.

Io chiedo alla Giunta regionale che cosa vuol fare di questa Facoltà; chiedo, se ha intenzione di chiuderla, estinguendola a fuoco lento, oppure se ha intenzione di potenziarla considerando che è una delle poche eccellenze che abbiamo in Sardegna. Per questo abbiamo valutato con i colleghi di proporre un emendamento che portava il contributo, così come si fa per altri consorzi, al consorzio che è nato per gli studi universitari ad Alghero, del quale fanno parte l'Università di Sassari e il Comune di Alghero, è un consorzio presieduto dal Comune di Alghero.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Scusi, siamo in dichiarazione di voto sull'emendamento numero 305 o sull'emendamento numero 48?

PRESIDENTE. Sull'emendamento numero 305.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Allora sull'emendamento numero 305 il voto è favorevole, ma non ritengo incompatibile l'emendamento numero 305 con l'emendamento numero 48 nel senso che l'emendamento numero 48 non prevede alcun aumento di spesa. Mi sorprende il parere negativo della Giunta nel senso che quel finanziamento non va a impattare sul bilancio, è assolutamente conforme a tutti i discorsi fatti questa mattina quando si diceva appunto (lo dicevano sia l'onorevole Campus che l'onorevole Dedoni, ma mi pare anche altri consiglieri regionali) che dobbiamo dare il fondo all'università ma vincolandolo a scelte precise.

Non possiamo limitarci a incrementare il fondo per la gestione ordinaria perché altrimenti accadrà, come è accaduto, che appena abbiamo un'eccellenza a Sassari magari l'Università di Cagliari con le stesse risorse pensa di costituire una Facoltà di architettura a Cagliari della quale per cinquecento anni non aveva sentito l'esigenza, e quindi dobbiamo cercare di finalizzare le risorse a salvare un'eccellenza. Con 250 mila euro sappiamo che non salveremo la Facoltà, arriveremo forse alla fine di questo anno accademico e perderemo una delle eccellenze che la Sardegna ha, una delle eccellenze che l'Italia meridionale e l'Italia insulare ha. Quindi posto che, ripeto, non impatta sul bilancio, è a costo zero, serve a salvare una delle eccellenze, mi sorprende il parere contrario della Giunta dopo che la Commissione aveva rinviato all'Aula la decisione. Peraltro io mi atterrò al parere della Giunta.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare, metto in votazione l'emendamento numero 305. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 48 decade.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Perché decade?

PRESIDENTE. Perché l'emendamento numero 305 è un sostitutivo totale.

E' in votazione l'emendamento numero 65 della Giunta regionale.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, spero ci sia ancora spazio per ascoltarci e mi rivolgo all'assessore La Spisa, perché io non ho ovviamente motivi per votare contro il comma 3 bis; quindi chiederei eventualmente il voto per parti con una diversa copertura. Infatti, tagliare gli assegni di merito per coprire le esigenze degli enti per il diritto allo studio (stiamo parlando di alloggi per studenti, per intenderci) mi sembra una di quelle situazioni in cui in una famiglia si deve decidere se si pranza o se si cena.

Ora, gli assegni di merito credo siano espressione di una politica per lo sviluppo, una politica che afferma il diritto soggettivo allo studio, una politica che certamente fa onore a questa Regione; però, se il bisogno di risorse degli enti (tra l'altro ci chiediamo che fine farà il campus universitario che a Cagliari era stato previsto e che aveva importi molto maggiori, mentre credo che questi 2 milioni siano per alloggi più minuti, sparsi in città) ci porta a tagliare dagli assegni di merito faremmo una cosa sbagliata, monca.

Sugli assegni di merito ci sono, credo, circa 15 milioni e con questo provvedimento vorrebbe dire tagliarli di un 15 per cento, di conseguenza tanti studenti che oggi, grazie anche a quella misura, proseguono gli studi sapendo di potersi affrancare dalla necessità che le loro famiglie li sostengano (quindi in qualche modo stanno in piedi con le loro gambe e sono riusciti a slegare la possibilità di studiare dalla provenienza economico sociale della loro famiglia), perderebbero in molti, o troppi, questa possibilità.

Quindi io chiedo all'Assessore, che spero mi sia ascoltando, se sia possibile, anche in virtù dei tagli apportati all'articolo 22 sulle partecipate, che hanno rimpinguato le dotazioni di una quindicina di milioni di euro, coprire la misura prevista al comma 3 bis modo diverso. Se non fosse possibile, chiederei la votazione per parti proponendo che la copertura sia a valere, in particolare, sui fondi risparmiati di cui all'articolo 22.

PRESIDENTE. Onorevole Porcu, la votazione per parti non è possibile perché le singole parti non hanno contenuto normativo autonomo.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io sarò più specifico. Secondo me, Assessore, sarebbe opportuno che noi su questo emendamento sospendessimo la decisione e la inviterei a ritirarlo per una serie di questioni molto semplici. E' vero che nel 1999 fu fatta una legge nella quale si stabilì che dal 2000 al 2013 si sarebbe finanziata progressivamente l'edilizia studentesca; è anche vero che però negli anni 2000 avanzati, 2005 e 2006, sono stati fatti degli accordi di programma per la realizzazione di centinaia di posti attraverso la cessione del patrimonio pubblico in cambio di edificazione di alloggi per studenti, in regione Tuvixeddu e Tuvumannu; edificazione sulla quale c'era un accordo, e per la quale parte di quel patrimonio è stato già ceduto a soggetti privati.

Io credo sia opportuno, invece che rispettare una legge del 1999 acriticamente, che si faccia una discussione o si metta al corrente il Consiglio del quadro aggiornato della situazione per decidere se dobbiamo dare ancora questi 2 milioni, quando non servono perché, probabilmente, siamo noi a dover avere patrimonio edilizio universitario, cioè in questo momento si tratterebbe di buttare soldi fuori dalla finestra.

C'è un accordo, questo accordo probabilmente è stato rivisitato, ci sarà bisogno di rivederlo, bisogna che noi ne siamo consapevoli perché ogni euro in questo momento è denaro dei cittadini. Peraltro vorrei ricordare che sull'edificio di proprietà della Regione sito in via Roma (c'è un patrimonio in fase di valutazione), dove c'era l'ex Assessorato della pubblica istruzione, è stato fatto un progetto, pagato dalla Regione, per trasformarlo in residenza per gli studenti. A questo punto io, prima di spendere 2 milioni, chiederei alla Giunta una sospensione di questo provvedimento, non per negarlo, ma perché probabilmente dobbiamo essere tutti consapevoli dello stato dell'arte dell'edilizia scolastica e universitaria in Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. E' utile informare l'Aula che questo emendamento deriva dal fatto che è stato autorizzato un limite di impegno fino a 3 milioni e 800 mila euro per la copertura dei mutui per case dello studente e alloggi, ritengo di poter dire, già realizzati dall'ERSU. Quindi, non si tratta di nuovi programmi, ma della quota che il bilancio dell'ERSU ha già a suo carico, e che, per un errore materiale, non era stata effettivamente inserita nella scorsa finanziaria. Stiamo sostanzialmente correggendo questo errore, permettendo quindi che l'ERSU abbia nel suo bilancio questi 2 milioni che servono soltanto per l'ammortamento mutui.

La copertura finanziaria, che è stata oggetto anche di alcune osservazioni critiche (tenete conto di tutti i limiti che abbiamo nella spesa), deriva dal fatto che gli stessi uffici ritengono che per gli assegni di merito le risorse esistenti nel bilancio 2011 siano sufficienti a far fronte alle richieste di quest'anno. Quindi è un emendamento nato da un'analisi compiuta all'interno dell'Assessorato d'intesa con l'ERSU.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, io mantengo le perplessità che sono state segnalate dai colleghi Porcu e Sanna sullo spostamento di queste risorse, già finalizzate, compiuto senza un approfondimento; colgo però l'occasione per segnalare (può essere il momento per prendere in considerazione il problema) che in tema di fitto casa, mentre sono state accolte e soddisfatte tutte quante le richieste presentate all'ERSU di Cagliari, all'ERSU di Sassari quest'anno (l'anno scorso questo non si è verificato) pur essendo beneficiarie sono rimaste fuori un centinaio di persone.

E' chiaro che su questo argomento dobbiamo prestare la massima attenzione perché si tratta di studenti fuori sede ai quali la mancanza dell'alloggio, la mancanza del contributo per il fitto casa può pregiudicare anche il percorso degli studi. Proponiamo pertanto di sospendere un attimo, di verificare l'entità di risorse necessarie, si tratta probabilmente di un centinaio di migliaia di euro, e cogliere l'occasione di questo emendamento per destinare le risorse occorrenti a soddisfare questa esigenza che non è dell'ERSU di Sassari, ma è degli studenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, io condivido in larga parte le osservazioni dell'onorevole Porcu mentre, devo dire, mi preoccupa molto, non poco, direi più che se fosse stata una scelta, la giustificazione portata dall'assessore La Spisa; sapere che a metà anno ci accorgiamo di un errore materiale per cui cancelliamo poste in bilancio da destinare alla copertura di mutui, la dice lunga su che amministrazione abbiamo di fronte. Ma come si fa? Ma chi è che spunta le cose che ci devono essere? Questa è una norma di bilancio, non è una norma finanziaria.

Mi dicevano l'onorevole Dedoni e altri componenti della Commissione cultura che si sarebbero dimenticati, vorrei che venisse verificato, anche l'importo destinato ai lavoratori delle cooperative dei beni culturali. Noi abbiamo presentato un emendamento, verifichiamo che ci sia la copertura finanziaria per pagare gli stipendi di questi lavoratori, sono 400 in tutta la Sardegna. Se siamo di fronte a una ulteriore dimenticanza noi, lo dico per il Presidente della Commissione bilancio, rischiamo di fare un collegato che ormai è scollegato, non è un assestamento, è pieno di confusioni, ci siamo dimenticati le somme, le dobbiamo recuperare e non le recuperiamo. Per quanto riguarda l'emendamento numero 65 anch'io chiederei la votazione per parti se non si sospende, in caso contrario voto contro.

PRESIDENTE. Onorevole Uras, ho già spiegato prima che la votazione per parti non è possibile perché le singole parti non hanno contenuto normativo autonomo.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, io faccio mie le raccomandazioni e le indicazioni espresse dal collega Porcu, però vorrei approfittare, vista la presenza dell'assessore Milia, dell'argomento in discussione, cioè ERSU, per sottoporre all'Assessore la necessità che si porti a completamento la struttura degli ERSU, sia di Cagliari che di Sassari (assessore Milia, sto ponendo il problema della necessità di portare a compimento la struttura direzionale degli ERSU, sia di Sassari che di Cagliari), perché ci sono pervenute notevoli proteste che manifestano il disagio di entrambi gli ERSU, rispetto a una serie di atti che sono stati posti in essere dai rispettivi consigli di amministrazione. Atti che hanno portato, a Cagliari, alla revoca della nomina del direttore generale dell'ERSU stesso (posto attualmente vacante) che ha comportato l'insorgere di problemi serissimi nella gestione della struttura di Cagliari.

Lo stesso problema esiste anche a Sassari, per cui ravvisiamo la necessità, e le sottoponiamo l'esigenza, di un intervento preciso e puntuale su questi temi perché i due enti regionali per il diritto allo studio universitario vivono una situazione di assoluto disagio. Per quel che riguarda l'argomento in discussione anch'io penso che sia il caso di fare il punto, presidente Maninchedda, sulla situazione della Casa dello studente, relativamente all'edilizia residenziale universitaria a Cagliari perché Assessore, veramente, tra università diffusa, casa dello studente diffusa, ex semoleria, non si capisce più niente; che cosa dobbiamo fare? Ci rivolgiamo a lei, ci dia un raggio di luce.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, brevemente solo perché rimanga agli atti che anche da un componente della maggioranza arriva un forte invito alla nomina dei direttivi degli ERSU. In particolare, era giunta voce che a Cagliari fosse stato nominato il direttore generale, sicuramente questo non è avvenuto per l'ERSU di Sassari: credo che si debba correre. Da me e da altri consiglieri sono state presentate delle interrogazioni, la Giunta è stata sollecitata sulla gravità della situazione perché tra un po' il blocco amministrativo si ripercuoterà in maniera gravissima nei confronti degli studenti.

Prego pertanto i componenti della Giunta che sono presenti oggi in Aula di supportare questo invito che arriva dall'opposizione ma che arriva, pressante, anche da parte della maggioranza, e penso di poter parlare davvero a nome di tutta la maggioranza. Non si possono lasciare degli enti così importanti senza la direzione amministrativa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Prendo la parola soltanto per confermare che la copertura finanziaria relativa alla gestione dei beni culturali, fatta da cooperative e da associazioni per tramite dei comuni, esiste, c'era solo un refuso nella compilazione del bilancio e in accordo (lo dico all'onorevole Uras che chiedeva notizie) con l'Assessore del bilancio e il Presidente della Commissione, in occasione di un'interlocuzione fra Commissioni, si è risolto il problema.

Questo per garantire che c'è la disponibilità finanziaria per chi opera nei beni culturali a oggi, anche se sarà necessario riaprire i termini per una sanatoria in via definitiva della gestione dei beni culturali in Sardegna. Una proposta di legge è depositata in Commissione, si aspetta che ci sia il conforto da tutte le forze politiche per chiudere una vertenza ormai ultradecennale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, chiedo una interlocuzione con la Giunta per avere risposte su alcune delle questioni sollevate; mi pare infatti che si possa trovare una soluzione semplicemente dando conto di ciò che già la Giunta sta facendo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ne ha facoltà.

MILIA (U.D.C.), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.Brevissimamente per fornire alcune specificazioni. La Giunta ha conoscenza ed è preoccupata per la situazione della mancanza di direzioni generali nell'ERSU di Cagliari e di Sassari. Quella di Sassari è ancora più grave perché non esiste alcun dirigente e quindi non c'è possibilità nemmeno di sostituzioni.

Il Presidente si sta impegnando e nelle prossime ore risolveremo, seppure in ritardo, questa situazione, eventualmente anche con la nomina di un dirigente facente funzioni se non dovesse essere individuato il direttore generale. Per quello che riguarda la problematica sollevata dall'onorevole Cuccu, l'Assessorato si è adoperato accogliendo, per quello che riguarda il fitto casa ERSU Sassari, 60 ricorsi presentati da chi era stato escluso; crediamo che ci sia la possibilità di recuperare, anche con i residui, coloro che in questo momento sarebbero fuori dalla graduatoria.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 19, viene ripresa alle ore 18 e 25.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Metto in votazione l'emendamento numero 65. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 65.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Biancareddu e Cappai hanno votato a favore e che i consiglieri Cucca, Marco Meloni e Antonio Solinas hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Milia - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Steri.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 55

votanti 53

astenuti 2

maggioranza 27

favorevoli 33

contrari 20

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 68. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' un votazione l'emendamento numero 331, emendamento all'emendamento numero 141, su cui non era stato dato il parere. L'emendamento 331 modifica la copertura finanziaria indicando una UPB diversa.

Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, noi siamo disposti a votare a favore dell'emendamento numero 141 perché si tratta di destinare delle somme in favore dei comuni per la prosecuzione dell'inserimento in struttura dei minori che hanno avuto problemi con l'autorità giudiziaria, a condizione che venga accettato l'emendamento all'emendamento, il "331", che modifica la copertura finanziaria.

Il "141" prevede infatti di prelevare le risorse necessarie dal fondo regionale del sistema integrato dei servizi alla persona che già non è sufficiente a coprire tutte le esigenze, quindi noi con l'emendamento numero 331 proponiamo di imputare la copertura finanziaria sull'UPB S0103010, relativa alla programmazione negoziata o, in alternativa, sulle somme recuperate con l'articolo 22.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Se il Presidente della Commissione mi ascolta aggiungerei una ulteriore condizione a quella che poneva la collega Barracciu sul nostro voto a favore. Se non interessa ce la teniamo noi. Assessore, la mia osservazione è sul criterio di riparto. L'emendamento genera una delega aperta alla Giunta per fissare i criteri. Io credo che questo non vada bene, nel senso che noi abbiamo bisogno di capire che questi finanziamenti hanno un senso se rispondono alla casistica che noi abbiamo.

Noi abbiamo dei comuni che, rispetto alla popolazione, hanno una quantità enorme di provvedimenti cui dare attuazione. Questo comporta che sono costretti ad attingere al Fondo unico sottraendo risorse alle attività sociali in quel contesto perché di fatto azzerano i fondi, a causa non di una loro scelta ma dell'attività dell'autorità giudiziaria che subiscono.

Io suggerirei, almeno oralmente se fosse possibile, poi lo vede l'Assessore, che la Giunta regionale stabilisca i criteri di finanziamento, su proposta dell'Assessore competente, sulla base del maggior rapporto fra il numero di soggetti sottoposti a provvedimenti giudiziari e popolazione residente; è un criterio che non penalizza i comuni che subiscono il maggior numero di questi provvedimenti, perché questo sta avvenendo attualmente. È un provvedimento che riteniamo giusto, se il criterio corrisponde a questo riproporzionamento delle opportunità dei comuni rispetto ai loro finanziamenti. Chiedo di inserire questa specificazione.

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, la sua proposta attiene all'emendamento successivo.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'osservazione ritengo che possa essere accolta, nel senso che si vincola la Giunta a utilizzare come criterio quello di una proporzionalità tra il numero dei destinatari dei provvedimenti giudiziari e la popolazione residente. Quindi in qualche modo si rispetta il criterio generale, tenendo conto del numero dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Mi sembra questo il senso dell'emendamento orale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, intervengo su questo emendamento per dire che tratta un argomento estremamente delicato e importante, e quindi è assolutamente opportuno anche il suggerimento dato dal collega Gian Valerio Sanna. Se lei mi permette però, Presidente, vorrei completare la richiesta avanzata all'assessore Milia, perché solo adesso sono venuto a conoscenza di una lettera formale che il Rettore di Sassari, il professor Mastino, ha inviato alla Regione proprio per rimarcare l'urgenza e la necessità di un intervento assolutamente inderogabile sugli ERSU di Sassari e di Cagliari.

Il professor Mastino, tra le altre cose, interviene anche sulla mancata nomina alle Aziende ospedaliero-universitarie di Sassari: "Colgo l'occasione per ricordare che la paralisi vissuta in questi mesi dall'Ente regionale per il diritto allo studio, prima senza presidente, e ora senza direttore generale, non risponde né agli interessi del territorio, né agli interessi dell'Università, né agli interessi di quelle stesse forze politiche che vorrebbero gestire l'ERSU utilizzando i consistenti finanziamenti disponibili, e programmando il futuro delle residenze studentesche. Mi permetto di sollecitare pubblicamente la nomina del direttore generale dell'ERSU per poi discutere…".

PRESIDENTE. Onorevole Salis, non è l'emendamento in discussione. Ho richiamato altri colleghi nelle scorse sedute ad attenersi all'argomento, la pregherei di fare altrettanto

SALIS (I.d.V.). Comprendo che è uno strappo alle regole, ma mi sembrava necessario sottolineare l'invio di una lettera ufficiale da parte del Rettore dell'Università di Sassari alla Giunta regionale.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 331. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 331.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cuccureddu, Dedoni e Planetta hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Cocco Pietro - Corda - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 60

astenuti 2

maggioranza 31

favorevoli 20

contrari 40

(Il Consiglio non approva).

Metto ora in votazione l'emendamento numero 141, con le modifiche proposte dall'onorevole Gian Valerio Sanna. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 79 è stato ritirato. L'emendamento numero 30 è privo di copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, annuncio il ritiro dell'emendamento numero 30, benché noi siamo convinti che questo intervento sia necessario e indispensabile per ciò che rappresenta la Società operaia di mutuo soccorso, e per ciò che rappresenta la cappella storica del cimitero monumentale di Bonaria. Noi siamo convinti che il Presidente della Regione, l'Assessore e la Giunta siano sensibili a questo intervento, per cui confidiamo che con i programmi, oppure con provvedimenti diversi, magari nella finanziaria, possa essere finanziata quest'opera.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 332, emendamento all'emendamento numero 63.

Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, l'emendamento numero 332 vuole riportare la norma prevista nell'emendamento numero 63 a un profilo di maggiore trasparenza, chiarezza, linearità rispetto alla destinazione dei fondi pubblici, per una finalità che noi riteniamo meritoria e sulla quale vorremmo votare a favore. Riteniamo pertanto, con questo emendamento, di dover definire che i fondi per "l'emergenza Nord Africa" vadano destinati a favore del soggetto attuatore per la Sardegna, del commissario delegato appunto per l'emergenza Nord Africa, evitando in questo modo complicazioni e una mancata trasparenza sulla destinazione dei fondi.

A questo punto infatti ci chiediamo per quale motivo nella norma si prevede certamente che siano i comuni e le province, e questo va bene, ma perché direttamente anche la Caritas. Noi vorremmo che questi fondi fossero destinati direttamente al soggetto attuatore delle iniziative per questa emergenza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (U.D.C.-FLI). Presidente, sarebbe semplice dire che si è d'accordo perché è un'emergenza umanitaria, perché sono fondi da destinare a delle reali esigenze ed emergenze ormai internazionali, e quindi bisogna mostrare tutta la nostra sensibilità. Quello che io non condivido di questo emendamento è che i fondi debbano essere resi disponibili sul fondo del sistema integrato dei servizi alla persona perché colleghi, dedicatemi un attimo dalla vostra attenzione, noi abbiamo un enorme problema sulla "162", sui servizi alla persona.

Vi faccio un esempio. Delle famiglie che ricevevano secondo la precedente normativa 14.000 euro per l'assistenza a persona immobilizzata, oggi, subiscono un taglio drastico lineare, imposto dal regolamento del servizio sanitario, arrivando a 2 mila e 500 euro. Credo che avrete letto anche sui giornali, ultimamente, la situazione drammatica presente all'interno della famiglia di un pastore di Lanusei, o dell'Ogliastra, non ricordo esattamente. Ebbene, stiamo prelevando i soldi da quel sistema, lo stiamo ulteriormente penalizzando.

Io allora propongo, ma so già che la Giunta probabilmente non sarà d'accordo, e così chi la sostiene, di cambiare la norma finanziaria: mi sta bene che noi interveniamo per l'emergenza umanitaria attraverso l'emendamento 332, o attraverso l'emendamento 63 della Giunta, però propongo alla Giunta di cambiare la copertura, l'UPB.

Io avrei un suggerimento, so che non verrà accolto, cioè di prelevare le risorse dai fondi della pubblicità istituzionale, questo sì che sarebbe un grande trasferimento di immagine della Sardegna nel mondo, questo sì. Diversamente, se non si cambia la copertura, io voterò contro, nel pieno rispetto degli aventi diritto dei servizi alla persona che sono già stati largamente penalizzati dalle direttive della Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Dichiaro il mio voto favorevole sull'emendamento all'emendamento, il numero 332, che ha la funzione di consentire a chi svolge questo compito di meglio organizzare gli interventi. La disposizione della Giunta tende più che altro a introdurre nella procedura una modalità irrituale che noi pensiamo possa portare solo a un'ulteriore perdita di tempo nella definizione degli interventi medesimi.

Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 332, emendamento all'emendamento numero 63.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Felice Contu ha votato contro e che il consigliere Corda ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 58

astenuti 2

maggioranza 30

favorevoli 19

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

E' in votazione l'emendamento numero 63.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto).Presidente, chiedo cortesemente all'assessore La Spisa di dare una risposta a quanto gli ho sottoposto poc'anzi. Se non ha sentito quanto ho detto se lo faccia dire.

Primo. Le ho chiesto di farsi interprete nei confronti dell'Assessore della sanità perché sia presente in Aula per dare, lui, risposte su questi temi, dato che per l'ennesima volta l'Assessore della sanità non è presente in Aula, probabilmente occupato in altre faccende legate all'utilizzo del computer.

Assessore, mi rivolgo a lei come persona, l'emendamento non è in discussione, però la copertura finanziaria è a valere sui fondi relativi ai servizi alla persona; la legge numero 162 ha tagliato i fondi alle famiglie che hanno la disgrazia di avere delle persone non autosufficienti, sono stati tagliati i programmi e i progetti di intervento a sostegno di queste famiglie. Ho fatto prima l'esempio del pastore di Lanusei, di Elini, di Ierzu o di non so dove, di cui hanno scritto sui giornali l'altro giorno, al quale era stata concessa una indennità pari a 14 mila euro che oggi sono diventati, per i tagli, 2 mila e 500 euro; per assistere la moglie quest'uomo è stato costretto a vendere un bene di famiglia, un terreno che gli serve per lavorare, la proprietà che ha costruito negli anni, e noi stiamo continuando a erodere i fondi per i servizi alla persona.

Sarebbe stato utile avere l'Assessore della sanità in questa fase, ci avrebbe detto cosa pensa di tutto questo, sulla "162", sugli interventi, sui tagli lineari, sulla programmazione sanitaria, ma vedo e credo che lei non potrà rispondere nel merito. Le chiedo quanto meno, come segnale, poi vedremo che cosa fare sulla "162", di cambiare la copertura finanziaria di questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Chiedo scusa, ma non avevo inteso che si chiedesse una precisazione su questo argomento. Brevissimamente, noi abbiamo dovuto fronteggiare, come sapete, questo evento improvviso e la richiesta, da parte del sistema dei comuni e delle province, è stata quella di integrare le risorse finanziarie che lo Stato mette a disposizione del soggetto attuatore per l'ospitalità dei migranti, dei profughi, mentre, lo dobbiamo riconoscere, la Caritas, ha svolto una funzione in questi mesi insostituibile colmando anche una difficoltà oggettiva del sistema degli enti locali a intervenire. Quindi, la destinazione è per questo.

La copertura finanziaria non è data dai fondi per la non autosufficienza, ma dal fondo per gli interventi a favore della persona, i servizi alla persona, e si tratta in questo caso esattamente di servizi alla persona perché stiamo dando risorse a comuni e province per rafforzare la rete di sostegno e di accoglienza di queste persone. Ci sembra coerente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). La coerenza rispetto alla finalità non è stata messa in discussione, è stata messa in discussione - mi pare che l'onorevole Capelli l'abbia spiegato in maniera più che comprensibile -la riduzione della destinazione dei servizi alla persona nei confronti di coloro che già godono di questo beneficio in ragione della propria condizione; per cui, essendo intervenuta una situazione emergenziale, quello che si chiede è una integrazione della disponibilità finanziaria destinata al monte per i servizi alla persona, piuttosto che ricomprendere anche questo intervento emergenziale nella stessa dotazione finanziaria.

Io credo che alcune cose ragionevoli possano essere anche utilmente condivise, per cui smettiamo di fare i "carotaggi" dell'Agenzia regionale del lavoro, compriamo qualche quintale di pizzette in meno per chiedere al quartiere che cosa fare di una costruzione che invece rappresenta un costo, non facciamo la regalia delle rose a emissioni zero che la Giunta per questioni di rappresentanza intende fare, riduciamo un po' gli sprechi, le convenzioni, i contratti di lavoro interinale per fare la clientela, e forse troviamo 500 mila euro per risolvere questo problema.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Esprimo un voto di astensione, a meno che non venga accolta la richiesta avanzata dall'onorevole Capelli, dall'onorevole Barracciu, in ultimo dall'onorevole Uras. Assessore La Spisa, ci mettete continuamente nella posizione di dover scegliere tra il pranzo e la cena; prima ci avete fatto scegliere tra gli alloggi per gli studenti (su programmi che ho capito essere già attuati) e gli assegni di merito; in questo caso ci fate scegliere, relativamente ai fondi, già scarsi, tra la "162" e gli interventi per fronteggiare l'emergenza umanitaria.

Ora, io mi chiedo, se questi interventi sono importanti e riconosciamo anche l'emergenza, possibile che dobbiamo tagliare i fondi da leggi che funzionano, da leggi che a loro volta poi affrontano altre emergenze? Abbiamo tanti capitoli in questo bilancio, spese finanziate che non verranno mai fatte, dobbiamo proprio toccare quei capitoli che sono carne viva, che sono quelli maggiormente utilizzati? Assessore, anche per dare un senso alla discussione e dare atto che questa minoranza sta intervenendo nel merito, io spero che ci sia anche spazio per accogliere alcuni appelli, e questo mi sembra un appello meritevole: questi fondi servono proprio come ha spiegato l'onorevole Capelli. E' questa tra l'altro l'opinione dell'onorevole Espa che mi ha chiamato e mi ha chiesto di intervenire (io non volevo intervenire), per ribadire il concetto espresso dall'onorevole Capelli.

Non vorremmo trovarci a dover presentare un'altra mozione, a dover reintegrare i fondi, cioè a fare e disfare continuamente. Assessore, le chiediamo un segnale di disponibilità anche per dare un senso al lavoro che stiamo svolgendo, credo con merito e con pacatezza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

Colleghi, non possiamo procedere con questo botta e risposta. E' l'ultima volta che consento questi interventi.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Presidente, raccolgo soltanto l'esigenza di chiarimento e la ringrazio per avermi dato la parola. Gli Uffici stanno studiando il meccanismo esatto per trasferire i fondi da un capitolo all'altro, all'interno della stessa UPB, per far fronte ai fabbisogni derivanti dai servizi per le non autosufficienze. Sono presenti, mi hanno appena comunicato, 21 milioni di residui, quindi questo intervento è a valere su tutto il fondo, compresi i residui, una parte va per questo scopo e un'altra parte, se tecnicamente sarà possibile, stanno studiando la questione, coprirà gli ulteriori fabbisogni dei servizi per la non autosufficienza. Sono stato chiaro?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI (U.D.C.-FLI). Io ho l'esigenza di capire, non perché sia stato colui il quale nel 2001 ha attivato la legge numero 162, sappiamo tutti che da 300 sono diventati 27 mila, sappiamo che i parametri adottati quest'anno stanno creando molti disagi;inoltre, se c'è stata questa crescita esponenziale, non saranno più 27 mila. Il problema è che noi certamente dovremo rimpinguare il capitolo relativo alla "162" per garantire i flussi.

Quindi non si comprende (così mi è parso di aver capito dall'intervento di Capelli e degli altri) perché vogliamo attingere proprio dal capitolo della legge numero 162, è difficilmente comprensibile, se le risorse finanziarie…

(Interruzione del consigliere Capelli)

OPPI (U.D.C.-FLI). E' questo, lo abbiamo controllato, è questo; noi diciamo che non saranno sufficienti neanche i 21 milioni, perché è chiaro che non saranno sufficienti per raggiungere la cifra dell'anno scorso, non saranno sufficienti perché c'è questa crescita esponenziale annuale Quest'anno c'è l'intenzione di ritoccarli, io avevo chiesto in Giunta se questi parametri ci davano certe garanzie, purtroppo i risultati sono negativi perché c'è gente che ha assolutamente bisogno di avere l'assistenza e non può averla, e quindi c'è un'incidenza negativa nei confronti delle famiglie.

Allora, a parte il fatto che le procedure in primis le ha attivate la Protezione civile, per quello che può fare, verificato che è da sola contro il resto del mondo, tenuto conto che Maroni sostiene con forza tutti giorni che lo Stato si fa carico di questa competenza per gli emigrati, allora non resta che capire perché noi, costantemente, mettiamo risorse addirittura distraendole da questi fondi mentre ce le dovrebbe dare lo Stato.

Se si tratta soltanto di spostare delle risorse nel contingente, perché non è possibile adottare altre procedure, lo posso capire, ma certamente è difficile comprendere perché si sia arrivati ad attingere da un fondo sul quale il collega Espa farà sicuramente una battaglia, è già annunciata la battaglia per la legge numero 162 per poter ritornare al budget dell'anno scorso più un incremento. Quindi valutiamolo con attenzione...

CAPELLI (Gruppo Misto). Magari con la modifica dei criteri...

OPPI (U.D.C.-F.L.I.). Certo, la modifica dei criteri viene dopo, però c'è. Quindi, Assessore, obiettivamente c'era proprio un'esigenza di toccare questi fondi? Questo crea dei problemi, e personalmente ho avuto molte riserve sui criteri. Comunque su questo emendamento mi asterrò.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 63. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 63.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Sanna Giacomo - Tocco.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Agus - Barracciu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccu - Dedoni - Diana Giampaolo - Fois - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Oppi - Porcu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 33

astenuti 28

maggioranza 17

favorevoli 31

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Sull'emendamento numero 64 era stato sospeso il parere.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Su questo emendamento si era suggerito alla Giunta di attingere per la copertura alle risorse del 2012; in questa direzione la Giunta aveva assunto l'impegno o di modificare in Aula l'emendamento o di presentare un emendamento all'emendamento.

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Maninchedda, per cortesia può ripetere perché ero distratta.

MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Si tratta della copertura di interessi passivi legati alla postergazione di rate di mutui, per cui in Commissione è stato fatto notare che la copertura correttamente dovesse esser spostata dal 2011 al 2012 e che occorresse presentare un emendamento in tal senso. Quindi si tratta di capire se la Giunta intende presentare un emendamento all'emendamento o se lo modifica oralmente in Aula.

PRESIDENTE. L'emendamento all'emendamento non può essere presentato, la Giunta può proporre soltanto un emendamento orale da sottoporre all'attenzione dell'Aula.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La valutazione fatta, rilevando la situazione del bilancio e della spesa, è che in questo capitolo vi sono dei residui, si tratta del fondo di garanzia etica, per cui per quest'anno sul 2011 c'è la disponibilità per far fronte a questa esigenza. Quindi non è necessario attingere per la copertura alle risorse del 2012. Possiamo già garantire con questo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Credo ci sia una cattiva comprensione del meccanismo. Punto primo: la postergazione ha un significato se tiene conto del fatto che quegli interessi possono essere pagati se il cittadino paga le rate successive, se non le paga invece di creare una soluzione si genera un problema amplificato. E per vedere questo, per verificare questo, quindi se ha la possibilità di beneficiare del contributo, è necessario aspettare almeno la conclusione dell'anno, questo è il meccanismo.

Ma quel che voglio dire io è questo: ma avete sentore di quello che state approvando? A un cittadino che sta pagando il mutuo della prima casa e che non può pagare più (questo è il senso dell'intervento) a causa di crisi aziendale, cassa integrazione, messa in mobilità o licenziamento, o che versa in condizione di grave disagio economico, diamo questo contributo per abbattere gli interessi. Ma siete sicuri che la congiuntura economica in atto sia tale per cui questi signori potranno pagare le rate successive? O sarà meglio fare una riflessione sul fatto che queste persone diventeranno disoccupati di lunga durata e che ci sarà bisogno di un provvedimento con meno finzione, con meno inganno? Io mi pongo questa domanda.

Se i referenti di questo beneficio sono quei soggetti, questo è un fondo che immobilizza 1 milione e basta e non lo rende utilizzabile. Io farei un ragionamento inverso, troviamo un sistema in base al quale la Regione in casi estremi si sostituisca fino al compimento del pagamento della prima casa nei casi limite, ha più senso; perché questo implicherebbe che, da qui a un anno, io prenderei le rate di quest'anno e le sposterei alla fine, però dall'anno prossimo dovrei pagare regolarmente le rate. Ma voi pensate davvero che questi signori abbiano la possibilità di pagarsi le rate senza lavoro? E' una cosa priva di senso.

Quindi è un meccanismo intelligente se attivato in un contesto transitorio di crisi e non terminale, dal punto di vista della gravità, come quello che affrontiamo. Io penso che sia opportuno fare una riflessione, perché tutti noi vogliamo essere utili, ma prendere 1 milione e tenerlo fermo è un peccato in questo momento, soprattutto per queste persone. Facciamo una riflessione, meglio metterne 2 o 3, ma risolvere qualche caso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Ioero già intervenuto su questa norma, che è una norma pasticciata, una delle tante. Vi ricordate quella sugli oratori? Ne stiamo facendo un'altra. Io non so che cosa comporti in termini di spesa, perché i dati dell'ISTAT ci dicono che circa 300 mila persone in Sardegna sono in condizioni di povertà, che questa condizione di povertà riguarda tantissime famiglie che in base al reddito prima potevano acquistare la casa, e quindi impegnarsi a pagare un mutuo che oggi non sono più in condizione di pagare.

Stiamo parlando di lavoratori che mantengono il posto di lavoro, anche quelli che sono tra l'altro ricompresi, perché il termine utilizzato "versano in condizione di grave disagio", che non è neppure precisato, è sufficientemente vago per ricomprendere centinaia, migliaia di persone e di condizioni familiari. Allora, abbiamo uno stanziamento di 1 milione di euro, la Giunta definisce il bacino dei beneficiari, e questo già non è possibile, perché noi deleghiamo la Giunta a definire con propria delibera tutte le regole dell'erogazione di questo finanziamento, che noi stabiliamo. Una delibera che deve avere per forza natura regolamentare, e la natura regolamentare di un atto impone che quell'atto sia approvato dal Consiglio regionale e non da altri.

Immaginiamo inoltre che questa domanda sia presentata da un numero di cittadini tale per cui non basta 1 milione, ma ne servono 10. Noi non sappiamo niente di questo, perché non c'è stato quantificato nulla. Siccome ne servono 10, bisogna fare una graduatoria e accogliere tutto, stabilire i criteri, pubblicarli in tempo e così via. Il risultato è che per quando diventa operativo questo provvedimento a quelle persone hanno già pignorato la casa. Facciamo cose utili, allora, la Giunta ritiri l'emendamento o ne sospenda la discussione, e vediamo insieme come arrangiarlo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, abbiamo avuto una lunga discussione su questo emendamento che era stato sospeso dalla Commissione per due motivi. Noi abbiamo tre, quattro banche convenzionate per l'attuazione della legge numero 32, cioè gli aiuti per acquisto prima casa. L'intento dell'emendamento è assolutamente condivisibile, si riferisce a diverse categorie: disoccupati, cassa integrati (conseguenze delle crisi aziendali), o persone in stato di povertà, più genericamente detto.

Non c'è niente da fare. In questo caso, perdonatemi l'ironia, si può copiare da Tremonti, si può copiare cioè la moratoria che è stata fatta per le aziende che hanno in corso un mutuo, un finanziamento o quant'altro. Interviene lo Stato e per un anno viene trasferita, in coda al rateo, la quota capitale, si pagano cioè solo gli interessi. Cosa ha fatto Tremonti? Ha chiamato al tavolo ministeriale il sistema bancario che interviene su questi finanziamenti, e ha convenzionato il sistema bancario.

Quindi che cosa bisognerebbe fare? Occorre che la Giunta, l'Assessore, la SFIRS, chi volete voi, convenzioni il sistema del credito sardo, cioè le tre, quattro banche che intervengono nell'acquisto prima casa alle condizioni date dalla Regione. Quindi non è il privato, debole già di per sé perché moroso, che effettua la trattativa, ma è la Regione che tratta per suo conto le modalità dei tassi di interesse con il sistema del credito dicendogli: "In questi mutui la quota capitale viene trasferita a fine contratto, e nel mentre io ti anticiperò, ti pagherò gli interessi per questa quota con questo tasso di interesse".

Questo avevamo detto in Commissione, e ci aspettavamo, a seguito della sospensione di questo emendamento, la riformulazione di un emendamento che dicesse questo. E questo che dico io lo ha detto Tremonti prima, e lo dice il mercato: il mercato del credito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda, relatore. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, esplicito nuovamente ciò che ci siamo detti in Commissione, cercando di spiegarmi con i colleghi. Chi sono gli aventi diritto? Gli aventi diritto sono soggetti che si sono trovati in difficoltà economica nel 2010 e nel 2011, anno tuttora in corso di cui occorre attendere la conclusione, e che possono ottenere, in virtù di questa legge, la postergazione delle rate dell'anno 2011, con il costo degli interessi legati alla postergazione a valere sulla Regione.

Quindi il costo, questo era stato detto in Commissione, non può che essere imputato sulle risorse del 2012, non su quelle del 2011, questo intendevo dire. Quindi, che le risorse siano disponibili nel 2011 non ho dubbi, ma che si paghino nel 2012 non ho altrettanti dubbi. L'imputazione della spesa è sul 2012, non sul 2011 che dobbiamo aspettare si concluda al 31 dicembre per sapere chi si trova nella fattispecie individuata dalla legge. Questo era il senso dell'obiezione.

Viceversa, il milione previsto per la spesa va necessariamente a residui, anche la copertura viene dai residui e non capisco come si possa fare; a mio avviso bisogna mantenere la norma e spostarne la copertura al 2012, se no si sta mandando un milione in conto residui, perché comunque si deve attendere il 31 dicembre per la maturazione del diritto di coloro che si trovano in difficoltà economica nel 2010 e nel 2011, e per il computo delle rate non pagate. Io credo che l'emendamento vada riformulato in qualche modo.

PRESIDENTE. Ha domato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Presidente, consentitemi un paio di osservazioni tecniche per quanto riguarda giusto la difficoltà presentata dal Presidente della Commissione. Si potrebbe cancellare "per l'anno 2011" e poi, giustamente, si adotterà il provvedimento dal 2012.

Per quanto riferito dal collega Capelli sulla moratoria, certamente in quel caso si è intervenuto sul capitale, qui si sta intervenendo sugli interessi. La Regione sta dicendo: "Io intervengo con un contributo sul pagamento degli interessi, che sono già a tasso agevolato". Però nel caso in specie è previsto solo l'acquisto. Se si deve intervenire (sono intervenuto per sottolineare in aula questo), si intervenga per tutti i casi previsti dalla legge.

La legge parla di acquisto, costruzione e ristrutturazione, non è possibile che abbia diritto chi acquista e non l'abbia chi costruisce oppure chi ristruttura. Se hanno diritto, a parte le giuste osservazioni formulate dal punto di vista tecnico-finanziario, se si fa un emendamento per avere un diritto all'abbattimento degli interessi in un periodo particolare, è necessario che si rispettino i casi previsti dal bando. Il bando prevede: acquisto, costruzione e ristrutturazione; altrimenti faremmo figli e figliastri. Questo è tutto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Io credo che occorra ancora una riflessione su questo problema, forse sarebbe necessaria una sospensione, assessore Rassu, perché le finalità perseguite con l'emendamento a me sembrano finalità nobili. Noi stiamo intervenendo per persone che hanno avuto una consistente diminuzione del reddito dovuto a una crisi aziendale, quindi sono persone in mobilità, in cassa integrazione, sono state licenziate. Sostanzialmente immagino che la Giunta regionale abbia preso anche degli impegni nei confronti di alcune categorie di persone che si trovano in questa condizione; si tratta di capire se con questo emendamento, così come tecnicamente è scritto, gli diamo una risposta adeguata oppure se lo possiamo migliorare.

In questo senso io credo che occorra una sospensione, perché non mi pare che, così come è scritto, anche per le considerazioni che lei ha fatto, raggiungiamo la finalità indicata.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni, la seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 19 e 11, viene ripresa alle ore 19 e 19.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Chiedo di sospendere l'emendamento, per verificare la possibilità di migliorare ulteriormente il testo, e lo spostamento dello stesso all'articolo 27.

PRESIDENTE. Spostiamo l'emendamento numero 64 all'articolo 27. Ovviamente chi ha fatto già le dichiarazioni di voto non potrà più intervenire.

E' ora in votazione l'emendamento numero 288, emendamento all'emendamento numero 210, sul quale la Giunta ha espresso un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Presidente, sono un po' dispiaciuto, ovviamente, da questo invito al ritiro perché da alcune consultazioni con gli uffici questo emendamento mi sembrava non comportasse aumento di spesa. Semplicemente si intendeva evitare l'ulteriore 30 per cento di tagli nei confronti di queste associazioni che seguono il disagio sociale e che, ovviamente, per la loro tipologia e le loro competenze, hanno sempre necessità di risorse. Comunque credo che con l'assessore La Spisa si troverà un accordo, ovviamente io lo ritiro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, l'onorevole Tocco ha certamente la facoltà di ritirarlo, ma siccome ci sono altri firmatari, anche del Gruppo del P.D., noi lo facciamo nostro e chiediamo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 288, emendamento all'emendamento numero 210.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Dedoni e Planetta hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Tocco.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione.

presenti 60

votanti 57

astenuti 3

maggioranza 29

favorevoli 18

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 210. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 92 è privo di copertura finanziaria, per cui è ritirato.

CAPELLI (Gruppo Misto). Faccio mio l'emendamento in votazione.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, non lo può fare suo se non indica la copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). La copertura è semplice, dal capitolo relativo alla pubblicità istituzionale. Però vorrei anche spiegare perché faccio mio questo emendamento. Io non conosco questa associazione di Sorso, per cui il mio non è un intervento di tipo campanilistico, anzi; aggiungo che abbiamo già finanziato con 100 mila euro un'associazione che interviene nel campo dell'assistenza ai detenuti in affido e quant'altro, l'abbiamo votato nel testo, con mio grande piacere, perché era un'associazione meritoria, e ritengo, dalla lettura dell'emendamento, che questa associazione persegua esattamente gli stessi fini. Non capisco perché in quel caso abbiamo avuto piena disponibilità da parte della Giunta e della maggioranza, e in questo caso invece no.

Ribadisco di voler intervenire proprio su questo caso perché mi pone al riparo da qualsiasi tipo di intervento campanilistico, però i casi sono simili, uguali, perciò io ritengo che sia corretto, giusto, equo usare lo stesso metro, la stessa misura. E' un'associazione sicuramente meritoria, credo sia opportuno che la Giunta e la maggioranza rivedano la loro posizione.

PRESIDENTE. Devo chiedere scusa all'Aula: la copertura finanziaria è indicata, c'era stato un errore di indicazione nella tabella del Presidente.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io intervengo benché tutti gli emendamenti presentati dal P.d.L. siano stati ritirati; però, il problema è stato sollevato anche dal collega Capelli, ci sono due strutture di questo genere in Sardegna, una è quella di Nuoro e una è quella di Sorso. Allora non che io voglia trovare la soluzione per i 100 mila euro, però se fossimo tutti d'accordo e i 100 mila euro che sono imputati nel comma 13 venissero divisi tra i due soggetti io credo che faremmo una cosa utile. Diamo soddisfazione alle due strutture

CAPELLI (Gruppo Misto). Abbiamo già votato sull'altro, non puoi cambiarlo.

DIANA MARIO (P.d.L.). No, ho detto dividere…

(Interruzioni)

Presidente, è ritirato.

PRESIDENTE. Onorevole Diana, non può ritirarlo, è stato fatto proprio dall'onorevole Capelli.

DIANA MARIO (P.d.L.). Allora il voto del P.d.L. è contrario, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Per fare proprio non l'emendamento, che è stato già fatto proprio dall'onorevole Capelli, ma le parole dell'onorevole Diana, che condivido. E' una delle due, forse tre strutture che in Sardegna si occupano di assistenza e ricovero dei detenuti in affido, svolge il proprio compito molto bene. Mi risulta tra l'altro - mi dispiace che non sia presente l'assessore Liori - che questo sia uno dei casi, ma come probabilmente poteva avvenire anche per quanto riguarda Nuoro, che poteva essere risolto con una delibera di Giunta.

Io ritengo che nell'attività amministrativa corrente questo non sia stato fatto quest'anno e che l'attività sociale che svolge l'associazione onlus "Giovani in cammino" sia meritevole di un finanziamento da parte della Regione per il lavoro particolare che svolge, in particolar modo nei confronti dei detenuti in affido. Mi sarebbe piaciuto poter interloquire con l'assessore Liori, non so se gli altri Assessori presenti possano darmi una risposta in merito, anch'io penso che forse l'importo di 100 mila euro è eccessivo, però credo che bisogna intervenire a favore di questa associazione perché da quel che mi risulta sarebbe costretta a chiudere e a non svolgere questo servizio che non farebbe, probabilmente, nessun altro.

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Espa è rientrato dal congedo.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, quando si tratta di assistere coloro che vivono una condizione di disagio non riesco a essere insensibile, e condivido la posizione dell'onorevole Capelli. Mi dicono che ci sono due strutture, una a Nuoro che fa la stessa cosa di questa di Sorso. Mi corregga onorevole Diana, per quella di Nuoro abbiamo già votato e abbiamo accordato 100 mila euro di sostegno finanziario. Io penso che non ci sia differenza in ragione della provincia tra detenuti in affido.

Questo emendamento, è stato detto, ha copertura finanziaria. Onorevole Diana, noi non facciamo una questione di clientela per queste cose, ben altre sono le clientele che si fanno. Io sto ancora cercando di capire quali sono le scuole che abbiamo ricoperto di fiori (rose per la precisione) bianchi e rossi "fiori bianchi e rossi, in omaggio alla bandiera dell'isola, provenienti da serre alimentate a energia solare e divenute il simbolo della rivoluzione sostenibile". Io non ho capito quale rivoluzione sostenibile si sia avviata, ma il giorno in cui ce lo spiegheranno ci faranno un favore.

Mille banchi di scuola, mille fiori, magari a 10 euro l'uno, scopriamo che fanno una bella sommetta: 10 mila euro, con questa cifra assistiamo un paio di detenuti in affido. Sono dell'opinione - io voterò a favore di questo emendamento - che qualche volta bisogna essere capaci di slancio. Votiamo a favore, colleghi, stiamo aiutando gente disperata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Presidente, ovviamente mi atterrò alle indicazioni che darà il Gruppo per le dichiarazioni di voto, ma il finanziamento già votato e approvato per il centro "Ut unum sint", riguarda il completamento della struttura; in quel capitolo poi vi è uno stanziamento di 1 milione e 300 mila euro annui che va suddiviso fra tutti i centri che si occupano di assistenza ai detenuti; centri che, peraltro, non sono soltanto a Nuoro e a Sorso. Per chiarezza e per completezza bisogna dire che ce ne sono in provincia di Cagliari, in provincia di Oristano e c'è un piano annuale di ripartizione che viene predisposto dall'Assessore dei servizi sociali che distribuisce queste somme.

Personalmente, ripeto, ho più volte in quest'Aula manifestato la necessità di seguire con più attenzione questi centri, che in Sardegna sono oggettivamente anche poco numerosi, quindi credo che l'iniziativa sia assolutamente meritevole di attenzione, ma per chiarezza bisogna suggerire che l'attività di assistenza rientra nel Piano di competenza dell'Assessorato dei servizi sociali della Regione, che quest'anno è stato già predisposto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta prende l'impegno di provvedere con atto amministrativo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.),relatore di maggioranza. Premesso che condivido ciò che ha detto adesso l'onorevole Cucca, e anche ciò che diceva prima l'onorevole Uras sulle comunicazioni in merito alle energie rinnovabili, che danno il senso di uomini politici che confondono il meteorismo intestinale con la comunicazione, sull'emendamento numero 92 c'è un problema molto serio perché questo emendamento utilizza spese per investimenti per spese di funzionamento.

Quindi se la strada è quella indicata dall'Assessore, che credo sia la cosa migliore anche alla luce di ciò che diceva l'onorevole Cucca perché bisognerebbe provvedere a tutti, nulla quaestio, altrimenti si deve procedere nella direzione indicata dall'onorevole Capelli, cioè la copertura per il funzionamento va reperita dal capitolo della pubblicità istituzionale o da quant'altro.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, posso…

PRESIDENTE. Onorevole Diana, siamo in fase di dichiarazione di voto. Su che cosa deve intervenire?

DIANA MARIO (P.d.L.). Volevo solo chiarire…

PRESIDENTE. Lei è già intervenuto, onorevole Diana, non può reintervenire.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, io vorrei ringraziare i colleghi Peru e Diana che hanno presentato questo emendamento che, effettivamente, tocca un elemento sensibile e importante:l'attività di recupero e di inclusione sociale dei detenuti. Li ringrazio anche perché tramite il loro emendamento si sta ponendo un problema che è più ampio rispetto all'associazione onlus di Sorso. Vorrei sottolineare che l'impegno assunto testé dall'assessore La Spisa, per inserire la necessità di un intervento in questo settore in un altro provvedimento, deve a nostro avviso tenere conto della principale struttura che si occupa di inclusione sociale dei detenuti in Sardegna, che è esattamente la cooperativa di Santa Giusta.

La cooperativa sociale "Il Seme" di Santa Giusta è quella che opera con la Casa circondariale di Oristano, con la Casa di reclusione di Is Arenas e con la colonia penale di Mamone e ha raggiunto in questi ultimi 5-6 anni una competenza e un'esperienza nel settore assolutamente primarie in Sardegna. Tra l'altro ha attivato da pochissimo, l'anno scorso, con gli uffici di esecuzione penale esterna di Cagliari, Oristano e Nuoro, una serie di progetti finanziati anche dal Ministero, per quel che riguarda i programmi di inclusione sociale e di sviluppo del territorio legati ai programmi di recupero dei detenuti in affido.

Per cui, Assessore, l'impegno che ella ha assunto e che ci trova assolutamente in sintonia per un provvedimento ad hoc in questo settore deve assolutamente tenere conto, al di là dei 100 mila euro previsti in questo emendamento, di tutte le realtà che operano principalmente nel settore; siamo convinti che con un'azione integrata e focalizzando bene il tema e il settore di intervento, sia possibile recuperare anche finanziamenti ad hoc oltre i finanziamenti regionali specifici da inserire per il finanziamento del settore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, l'Assessore ha dichiarato che si provvederà comunque con atto amministrativo e, ovviamente, per noi il suo impegno, che rispettiamo e di cui ringraziamo, è sufficiente. Mi sia comunque consentito un chiarimento prima di ritirare l'emendamento.

Nei casi di assistenza e ricovero dei detenuti in affido non ci sono programmi, questo è un altro settore che attiene alla medicina penitenziaria e, poiché quanto proposto dalla Commissione paritetica e dalla Giunta è stato sottoscritto dal Consiglio dei Ministri, finalmente anche questo capitolo si è chiuso.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente!

PRESIDENTE. L'emendamento è stato ritirato, onorevole Campus, non posso darle la parola.

CAMPUS (P.d.L.). Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Onorevole Campus, posso darle la parola sull'ordine dei lavori se deve fare una proposta, ma non per intervenire sull'argomento.

Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Intervengo, rispetto ad alcune affermazioni che sono state fatte (avendo avuto contezza del fatto che non si poteva ridare la parola all'onorevole Diana), semplicemente per segnalare che è saltata nel "92", nella trascrizione, un'intera riga che recitava "per il completamento delle strutture connesse con le attività di". È stato scritto nella maniera corretta.

PRESIDENTE. Onorevole Campus, le ho concesso di intervenire, ma non era un intervento sull'ordine dei lavori.

E' in votazione l'emendamento numero 16 al quale sono state aggiunte le firme degli onorevoli Barracciu e Bruno.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, mi associo al voto a favore. Credo che la materia sia nota all'Aula perché è una richiesta che arriva dal mondo dei Consorzi fidi; però mi permetto, Presidente, di segnalare a lei, all'assessore del bilancio, La Spisa, non c'è il Presidente della Regione, che anche gli ultimi emendamenti che abbiamo affrontato (anche il "92", anche questo), dimostrano che c'è una maggioranza che fa un po' di fatica a stabilire le priorità.

Questa maggioranza porta argomenti innovativi in Aula senza avere prima condiviso una linea, costringendo tutti noi a cercare di capire di che cosa stiamo parlando; alla fine, faticosamente, è dovuto intervenire l'Assessore del bilancio, (mi riferisco anche alla discussione precedente), per trovare un modo di frenare una discussione che aveva preso già quarantacinque minuti.

Io credo sia giusto anche dire che in quest'Aula c'è una maggioranza che fa opposizione a se stessa e che rallenta l'approvazione del collegato, facendo tutt'altro che ritirare gli emendamenti, continuando a tenere in piedi emendamenti sulle materie più disparate, sulle quali non ha neanche trovato un accordo al suo interno, offrendo pertanto innumerevoli occasioni all'opposizione per, come dire, sottolineare il modo assai poco efficiente con il quale vengono portati avanti i lavori di quest'Aula.

Modo poco efficiente non solo in quanto non finalizzato a obiettivi particolari, ma poco efficiente per la Sardegna, che è cosa assai più grave. Quindi, io prendo atto che la maggioranza aiuta l'opposizione e, a questo punto, l'opposizione non potrà che fare ancora di più l'opposizione perché vuole aiutarvi a opporvi a voi stessi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Preciso che l'invito al ritiro è finalizzato ad approvare e poi ad accogliere quella parte che evidenzia la ratio di questo emendamento, permettendo al Confidi unitario regionale della cooperazione di partecipare alla ripartizione delle risorse che mancava nella formulazione originaria della legge. Essendo l'articolo 15 quater già in esame, l'emendamento all'emendamento della Giunta verrà esaminato in coincidenza con l'esame dell'articolo 27. Quindi la Giunta comunque coglie l'istanza, ovviamente facendo partecipare questo Consorzio alla ripartizione delle risorse. E' chiaro? L'invito al ritiro è per evitare nuova spesa.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Presidente, il mio intervento era destinato a sollecitare una decisione dell'Assessore in questo senso, perché la presentazione di questo emendamento era stata determinata dalla esclusione in precedenza del Confidi unitario regionale della cooperazione. Abbiamo preso atto personalmente dell'impegno assunto dall'Assessore, per cui credo che l'emendamento perda anche di interesse. Ovviamente spetta al presentatore ritirarlo o meno.

PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori se l'emendamento viene ritirato o se rimane in piedi.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). E' ritirato.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 57.

(Interruzione del consigliere Uras)

PRESIDENTE. Onorevole Uras, l'attenzione del Presidente si deve richiamare prima che si metta in votazione il successivo emendamento.

Lei sa come abbiamo sempre proceduto. Quando c'è un invito al ritiro e il presentatore ritira l'emendamento, se gli altri non lo vogliono ritirare devono farlo presente immediatamente.

(Interruzione del consigliere Uras)

PRESIDENTE. Onorevole Uras, mi scusi, io non sto mettendo in discussione il fatto che lei potesse avere la facoltà di non ritirare l'emendamento. Stiamo procedendo con la dovuta lentezza, c'era tutto il tempo, nel momento in cui ho chiesto se veniva ritirato, di far presente che non tutti i presentatori erano d'accordo. La richiesta è stata inoltrata nel momento in cui avevo già chiamato il successivo emendamento. E' una questione semplicemente di tempi, non di possibilità di non ritirarlo.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Io voterò a favore di questo emendamento a meno che non venga ritirato. Alla fine di questo tran tran chiederò anche al Presidente della Commissione, tanto ci dovremo pur rivedere in Commissione, mi pare, di capire qual è la dimensione del nostro bilancio perché io la sto perdendo: sto perdendo la dimensione del nostro bilancio. Non capisco più nulla; fondi che sono stati dichiarati assolutamente intoccabili, anche dalla Giunta, sulla programmazione negoziata sono attraversati, come se fossero un terreno abbandonato, da orde di barbari che prendono qua e là ciuffi di soldi e li piazzano negli emendamenti.

Non sappiamo più neppure quanto potremo spendere e, nel frattempo, Assessore, lo vogliamo dire per non suscitare speranze, che non ci sono, che la spesa regionale è bloccata, che il Patto di stabilità ha già fatto calare la mannaia sulle possibilità di intervento, che stiamo già accumulando in misura gigantesca residui passivi che ci ritroveremo nel prossimo esercizio? Io mi riferivo a questo, Presidente.

Non stiamo facendo leggi, l'unica cosa che facciamo sono finanziarie, aggiustamenti di finanziarie, sistemazioni di finanziarie, collegati a finanziarie per una spesa che non si realizza perché noi praticamente reggiamo solo con le spese correnti, con quelle obbligatorie per mantenere gli apparati. Adesso manca un quarto d'ora, io voterò a favore di questo emendamento tanto non cambia niente, non si spenderà una lira o forse lo bocceranno, ma la preoccupazione vera (io lo sto dicendo da più tempo), stiamo attenti, è la bancarotta dietro l'angolo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gavino Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Io richiamo un attimo l'attenzione dell'assessore Rassu e dell'assessore La Spisa. Questo emendamento darebbe l'opportunità, Assessore, utilizzando risorse che possono essere spese immediatamente, di mettere in campo delle disponibilità finanziarie per progetti di recupero di immobili rurali. Noi ci riempiamo molte volte la bocca di necessità di recupero ambientale, recupero degli edifici storici, recupero dei nostri territori, questa è l'opportunità.

Noi abbiamo, Assessore lo sa benissimo, una graduatoria con circa trecento progetti approvati, sono presentati da privati quindi con l'opportunità di essere cofinanziati dal privato. Stiamo parlando di quantità finanziarie che potrebbero, raddoppiandosi o triplicandosi, riavviare anche il tessuto economico e imprenditoriale del cosiddetto e famoso Piano casa, del quale tanto ci fregiamo.

Io penso che una valutazione su questo vada fatta, penso anche che sia un ragionamento percorribile poter spendere le risorse di programmazione negoziata direttamente a disposizione. Eventualmente Assessore io direi che si può valutare l'opportunità di ridurre la risorsa, 15 milioni di euro comprendo possano essere un eccesso, ma ribadisco che debba e possa essere valutata l'opportunità di trovare una disponibilità finanziaria .

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Io voterò a favore di questo emendamento. Pur ritenendo importante sostenere il lavoro fatto dai colleghi, voglio però tornare sulle cose dette dall'onorevole Uras e dall'onorevole Porcu prima di me. Io mi rivolgo a lei, assessore La Spisa, perché se la sua maggioranza non riesce a capire che abbiamo degli emendamenti come, per esempio, il numero 92sul quale lei ha detto: "Provvederemo con atto amministrativo"; se viene bocciato un emendamento esclusivamente tecnico come il "210" che, sappiamo tutti, poteva essere mantenuto con una variazione all'interno della stessa UPB, quindi assolutamente senza nessun problema, ma gli uffici hanno detto che non si poteva fare e non perché mancava una volontà politica; se andiamo avanti danneggiando enti di sicurezza sociale che perdono il 30 per cento dei finanziamenti, se questa maggioranza si ricompatta andando contro i più deboli, io dico che questa è una vergogna.

Ha ragione l'onorevole Porcu che dice: "Ma che cosa state facendo, opposizione a voi stessi?" Assessore, lei sa benissimo che su questo si era chiesto di rideterminare le somme all'interno della stessa UPB, e sono stati utilizzati fondi relativi a residui che nessuno prende in considerazione.

C'è comunque un ricompattamento della maggioranza sul nulla, ovverosia addirittura nel fare del male a organizzazioni che, per un errore di bilancio, hanno dei tagli del 30 per cento e oltre, ma si rimane in questa situazione di non orientamento, non c'è una direttiva, non si sa bene dove stiamo andando; per questo io ripeto che bisogna votare a favore di questo emendamento, perché davanti a una mancanza di linea bisogna trovare soluzioni. Quindi, assessore La Spisa, penso che lei sia in grado amministrativamente di risolvere i problemi di cui abbiamo parlato in tutti questi mesi scorsi perché sono problemi tecnici, non è un fatto politico, è un fatto di giustizia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Io credo che un intervento del genere non possa passare così per caso in questa Aula. Il patrimonio storico rurale è un patrimonio che andrebbe difeso attraverso una legge apposita, riconoscendo al patrimonio storico rurale la stessa valenza che hanno i nostri centri storici; si è fatto tanto, infatti, i individuando attraverso piani particolareggiati o norme urbanistiche particolari un patrimonio (classificato come zone A) da trattare con normativa diversa dal resto delle aree urbane.

Un edificio rurale del 1400 ha lo stesso valore del centro storico di Cagliari, di Bosa, di Oristano, di Iglesias e di tutti gli altri centri storici. Non può essere lasciato così all'estro, alla sensibilità della proprietà o altro e magari demolito e ricostruito con quel finto antico che oggi ormai vediamo dilagare in tutto l'agro della Sardegna. E' un danno che noi stiamo facendo a questa terra, un danno che forse non riusciamo a comprendere.

In tutta Europa il patrimonio storico rurale viene considerato, catalogato, censito, pubblicato su testi di alta valenza architettonica, e difeso. Penso a quello che accade in Francia, che accade in Spagna, che accade nelle isole, che accade in altre regioni italiane.

Questo è un argomento che non può essere trattato di passaggio, ma sul quale bisognerebbe ritornare con la dovuta attenzione. Bisogna predisporre un censimento di quello che è sopravvissuto alla demolizione e alla costruzione che abbiamo subito in questi anni, agli ampliamenti che hanno massacrato il patrimonio rurale di cui disponiamo; su questo problema si potrebbe aprire un dibattito interessante e avviare magari un recupero che metterebbe in moto il settore dell'edilizia e quindi l'occupazione e il lavoro, così come si è tentato di fare, male, con il Piano casa; Piano che, forse, intervenendo sugli edifici rurali storici li ha massacrati e mutilati.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Questo è uno di quegli emendamenti che, se non prevalesse l'esigenza della propaganda, farebbe riflettere; però non vedo molto interesse perché qui c'è, Presidente, un po' di gente che vive in un altro mondo, gente convinta che mentre noi parliamo, e facciamo queste opere gigantesche, astrattamente il PIL della Sardegna stia decollando, gente che pensa questo e non capisce che alla fine dei conti noi saremo coloro che avranno il privilegio di registrare la bancarotta fraudolenta di questa Regione per il semplice fatto che, caro Angelo, non so se te l'hanno spiegato, non tutti i 10 euro di cui disponiamo possono produrre e fruttare reddito, dipende da come operiamo.

E' la storia dei talenti, se li metti sotto terra non fruttano, se li utilizzi fruttano. Il nostro problema, il limite della nostra credibilità è che noi stiamo facendo un provvedimento intriso di faziosità, di parzialità:lì è il limite della nostra attività. Noi stiamo uccidendo la politica perché stiamo facendo queste cose, inseguiamo le proroghe del Piano casa che non portano una lira nel circuito e uccidiamo questi provvedimenti sui quali i comuni hanno investito fior di quattrini per fare i progetti e che noi possiamo finanziare. Questa è la realtà.

Questi progetti generano un indotto indubitabile, sono progetti che sono stati già verificati in esperienze passate, e non capisco per quale motivo sia più importante finanziare una miriade di idiozie che rimarranno nella storia come la capacità di questa Giunta di avere gli occhi bendati da due fette di prosciutto spesse quanto la demagogia che vi propongono. Siate uniti però, un po' più uniti, perché questa maggioranza sta dando risposte concrete e noi vorremmo non essere dei marginali spettatori! Andate avanti perché la Sardegna si sta salvando grazie a queste operazioni, e soprattutto alle bugie che accompagnano questa esperienza di legislatura.

Negare queste cose significa ovviamente portare avanti le meschinità di cui stiamo parlando tutto il giorno e di cui parleremo molto più avanti, compreso il fatto, non dimenticatevi, che il Patto di stabilità non darà certezza a nulla di tutto quello che stiamo facendo, nulla, per cui ci sarà poi un censore, che è qui tra noi che aleggia, che deciderà ciò che si spenderà da ciò che non si spenderà, indipendentemente dalla nostra volontà.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, ma io voglio anche approfittare della presenza in Aula del presidente Cappellacci per invitarlo a rimanere con noi anche nei prossimi giorni: devo dire, Presidente, che oggi la sua maggioranza si è comportata bene, e quindi penso che la sua presenza possa essere utile oggi, e certamente anche nel proseguo, con qualche eccezione, c'è un po' una tendenza a portare sempre argomenti aggiuntivi.

Io voglio innanzitutto ringraziare il collega Manca per aver posto all'attenzione dell'Aula questo emendamento. Io so bene che il presidente Cappellacci è persona aperta alle proposte, soprattutto a quelle che hanno ricadute economiche; spesso si chiede all'opposizione di essere costruttiva, di fare proposte di merito, io credo che questa proposta abbia questi requisiti. Stiamo parlando nella fattispecie di 15 milioni di euro su progetti già presentati, soggetti al cofinanziamento di privati, che possono mettere in moto immediatamente nei nostri piccoli centri, per il recupero e la riqualificazione dell'architettura di insediamenti rurali storici, almeno 50-60 milioni di euro; questo significa mettere certamente in moto un'economia, quella del settore edilizio che, nonostante quello che noi chiamiamo il vostro finto Piano casa, in moto non si è rimessa affatto.

Questa credo sia pertanto una proposta da prendere in considerazione perché è anche in continuità con altre proposte che noi abbiamo fatto nella scorsa legislatura: partire proprio dalla riqualificazione dei borghi, per rendere maggiormente attrattiva quella grande ricchezza identitaria e culturale rappresentata dai nostri piccoli paesi.

A questo punto spero che, anche grazie alla presenza del presidente Cappellacci, si possa trovare una copertura per questa iniziativa. Noi abbiamo proposto quella dei PIA, perché credo che tutto quello che ha dimostrato di funzionare, sollecitando anche la partecipazione dei privati, e coniugando l'economia al recupero e alla valorizzazione dei nostri centri, meriti di essere sostenuto. Quindi il voto all'emendamento è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, annuncio il voto favorevole a questo emendamento che ha anche lo scopo di ricordare alla Giunta le priorità che dovrebbe seguire, senza che ci sia la necessità che queste priorità vengano indicate dalla minoranza. Così non è, e quindi questo emendamento segna una priorità importante per quest'isola: il recupero e la valorizzazione dell'architettura degli insediamenti rurali storici extraurbani, appunto previsti nel bando "Saltus".

Una priorità perché, attraverso questo finanziamento, c'è la possibilità di scorrere delle graduatorie su progetti dei quali evidentemente è già stata verificata la finanziabilità e quindi la bontà, oltre il fatto che soddisfano l'esigenza di una riqualificazione importante di questo patrimonio rurale. L'emendamento ha anche lo scopo di consentire a questa Regione, alla Giunta regionale, di spendere immediatamente le risorse disponibili, quindi di accelerare la spesa sulla quale notoriamente questa Giunta è gravemente indietro.

Io approfitto della presenza del presidente Cappellacci per chiedere se è a conoscenza delle priorità che invece sono nell'agenda dell'ex assessore regionale all'agricoltura Andrea Prato, che nella sua nuova veste di responsabile del progetto "CO2 Zero", Presidente, utilizza le iniziative della Regione, finanziate con fondi regionali, per contestualmente presentare i suoi romanzi, esattamente al teatro civico di Sassari. Allora i soldi della Regione sono utilizzati per uno scopo che può essere anche positivo, Andrea Prato invece contestualmente approfitta della sua situazione e del suo ruolo per presentare i suoi libri. Questa commistione sarà oggetto anche di una interrogazione che verrà presentata nei prossimi giorni, ci piacerebbe sapere se Andrea Prato è controllato a vista da lei, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, intervengo per esprimere il mio voto contrario, non perché non credo nei programmi di riqualificazione dei centri storici, di rilancio degli insediamenti rurali storici extraurbani, ma perché credo, riprendendo anche le parole di qualcuno dell'opposizione, che questo collegato alla finanziaria o è sempre poco serio, oppure lo è a corrente alternata; perché va bene inserire un emendamento dell'opposizione e allora diventa serio, oppure è poco serio quando gli emendamenti li presenta la maggioranza.

Al collega Gian Valerio Sanna dico che mi sono fatto spiegare molto bene le cose per quanto riguarda i finanziamenti dei centri storici; però, caro collega Gian Valerio Sanna, dal 2000 al 2005 ho fatto l'amministratore al Comune di Arzana, e ho vissuto la gestione della legge numero 29, sui centri storici, che integrava il pubblico e il privato, a opera del centrodestra, e la modifica della "29" fatta da voi, da lei in particolare.

Ebbene devo dire di aver capito talmente bene questa gestione, e di averla vissuta talmente male, da essere oggi in grado di dire che i bandi "Domus" e "Biddas" che voi avete creato, utilizzando parole bellissime, biddas e domus, sono stati un aborto. E questo non è un mio parere personale, ma è un parere espresso anche dal direttore del servizio dell'Assessorato da lei diretto. E forse avreste fatto meglio a sentire anche i pareri dei dirigenti sugli strumenti che avete messo in atto.

Pertanto, a mio avviso, bisogna essere sempre seri, bisogna essere anche conoscitori dei propri errori, bisogna essere obiettivi nell'esprimere un parere; parere che solitamente lei esprime a ragion veduta e dopo una analisi e uno studio attenti, ma forse in occasione di questo emendamento si è espresso con superficialità e, forse, anche un po' di livore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS (P.D.). Presidente, Assessori, onorevoli colleghi e colleghe, intervengo per esprimere il voto favorevole a questo emendamento, non foss'altro perché abbiamo ricevuto numerose segnalazioni, anche di recente, sulla limitata capacità alla spesa dei fondi europei. Questa è una occasione per utilizzare appunto quelle risorse europee. Il primo aspetto da verificare è quindi la capacità di spendita, perché capacità di spendita vuol dire comunque immettere nel mercato locale risorse, dare un impulso all'economia.

L'altro elemento, che mi spinge giustamente a sostenere questo emendamento, è dato dal fatto che in quest'Aula ci siamo spesi tantissimo per la prima casa; quindi, poiché l'intervento in edilizia è uno degli interventi prioritari che determinano il rilancio dell'economia della Regione sarda, non vedo quale sia il motivo che osta al sostenere questo emendamento. E' un elemento che si configura e rientra pienamente all'interno di quello spirito che questa stessa maggioranza ha evocato più volte: l'economia può essere rilanciata con l'intervento in edilizia.

Questo mi sembra un intervento in edilizia peraltro anche particolare, non foss'altro perché punta a recuperare l'architettura rurale, che è pienamente attinente alla valorizzazione del patrimonio culturale e storico dell'Isola. Se noi non sosteniamo e non tuteliamo la nostra identità, che viene rappresentata anche nell'architettura rurale povera ma che ci connota nella nostra storia e nella nostra cultura, facciamo un ulteriore danno a quell'elemento cardine che ci permette di misurarci nel mondo proprio grazie alla nostra identità

Identità, ripeto, che non passa solo per la lingua, che è importante e sulla quale dobbiamo sicuramente tornare e sostenerla, ma passa anche per quell'architettura povera fatta di ladiri, fatta anche di storie e di memoria storica, quell'architettura che negli ambiti familiari veniva realizzata con s'aggiudu torrau cosiddetto, cioè con quell'interscambio, all'interno della rete sociale, che consentiva alle famiglie sarde di sostenersi in qualsiasi momento dell'attività civile e paesana.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (P.D.). Presidente, non era mia intenzione intervenire, però quanto detto soprattutto da qualche collega della maggioranza, e in particolare dall'onorevole Stochino, mi hanno convinto, non foss'altro perché le cose vanno dette con un po' di cognizione di causa. Il collega Stochino dice di avere fatto l'amministratore nel Comune di Arzana dal 2000 al 2005, e ha dato giudizi pesanti sui risultati di alcuni bandi come "Civis", come "Domus", come "Biddas", eccetera.

Ebbene, anch'io ho fatto l'amministratore comunale, e lo faccio tuttora, e devo dire il contrario, assolutamente il contrario rispetto a quelle affermazioni, perché alcuni bandi emanati dalla precedente amministrazione regionale, nel territorio del Sulcis-Iglesiente che conosco meglio di altri, perché ci vivo, ci lavoro e lì svolgo le funzioni di amministratore comunale, hanno contribuito non poco a dare soluzione ai problemi dei centri storici di numerosi paesi; questo per quanto riguarda "Civis", per quanto riguarda "Domus", per quanto riguarda "Biddas".

Si tratta quindi di nomi che funzionano molto bene non solo dal punto di vista lessicale ma anche dal punto di vista dei risultati, cosa non altrettanto vera per la legge numero 29 la quale, per forza, doveva essere modificata. Bandi come quelli legati alla "37", per la quale occorreva fare dei bandi all'interno dei Comuni perché la gente partecipasse, non davano i risultati di questo tipo essendo certamente sensibili sia alle strumentalizzazioni che a cose di altro tipo; questi, invece, dovevano essere legati a progetti, progetti di rete oltretutto, fra i comuni, il che significava mettere assieme tutti i comuni confinanti del territorio e fare un progetto complessivo di valorizzazione di un'area.

Progetti come questi, sostenuti nell'emendamento dal collega Manca, credo che siano da prendere nella dovuta considerazione da parte della Giunta regionale: 15 milioni di euro possono dare un contributo notevole alle zone rurali che sono la storia dalla nostra terra, della nostra isola, della nostra Sardegna, come tali devono essere sostenute e non messe in discussione da affermazioni gratuite che non hanno alcuna forza e certamente alcun fondamento nella sostanza e nella realtà.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, notoriamente nella passata legislatura non sono stato molto tenero con quella che era allora la mia maggioranza, ma se limiti ci sono stati in quell'esperienza non sono sicuramente da annoverare tra gli interventi a favore del recupero dei centri storici e delle borgate rurali.

Io inviterei l'onorevole Stochino a parlare anche con gli altri sindaci, non limitandosi solamente all'esperienza di Arzana. Anch'io ero sindaco in quel periodo e ho vissuto la vicenda della "29" e quella di "Domus" e "Biddas"; ebbene, la "29" era un ottimo strumento che i comuni hanno adottato però aveva un limite: i privati viaggiavano a una velocità diversa rispetto al pubblico, c'era difficoltà a integrare i due interventi, onorevole Stochino. Gli interventi successivi sono un'evoluzione rispetto alla "29", sono interventi inerenti il recupero dei centri storici.

Lei potrà non credere all'utilità del recupero dei centri storici, ed è libero di farlo, noi ci crediamo e chiediamo che si mantenga quella filosofia anche in questa legislatura, perché interventi in questa direzione non ne abbiamo registrato. L'emendamento numero 57 di cui io sono firmatario, presentato dall'onorevole Manca, va nella direzione, appunto, di recuperare i borghi storici rurali, che hanno una loro valenza perché comunque rappresentano un pezzo del nostro vissuto storico e quindi meritano di essere recuperati, sia per quelle finalità e sia perché comunque creano un indotto: questi 15 milioni costituiscono un moltiplicatore, non sono 15 milioni di investimenti statici; questi 15 milioni sviluppano altri interventi che sicuramente possono dare ristoro anche a un'economia asfittica, alle imprese edili che non hanno avuto le risposte che dovevano avere dal Piano casa.

Sicuramente, con interventi di questo tipo avremo un duplice risultato: salvaguardare un pezzo della nostra storia e, allo stesso tempo, dare una risposta significativa a un settore in grossa difficoltà come quello edile.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 57.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 57.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Milia ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri:Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 60

astenuti 2

maggioranza 31

favorevoli 22

contrari 38

(Il Consiglio non approva).

L'emendamento numero 58 è spostato alla Parte seconda del collegato.

Il Consiglio è riconvocato alle ore 10 di giovedì 16 giugno.

La seduta è tolta alle ore 20 e 13.