Seduta n.248 del 15/09/2011 

CCXLVIII SEDUTA

(ANTIMERIDIANA)

Mercoledì 15 settembre 2011

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 02.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 10 agosto 2011 (241), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Tarcisio Agus, Rosanna Floris, Giovanni Mariani, Massimo Mulas, Teodoro Rodin, Adriano Salis, Carlo Sanjust, Paolo Terzo Sanna e Edoardo Tocco hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 15 settembre 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interrogazione Sanjust, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di intervenire presso il Governo nazionale e il Parlamento affinché possa essere modificato in senso più estensivo l'articolo 11 del disegno di legge n. 2887 di conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138". (674)

"Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla problematica della prosecuzione dei contratti dei collaboratori operanti presso i Centri servizi per il lavoro (CSL) della Provincia di Sassari e sulla necessità di un tempestivo intervento risolutivo". (675)

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Mozione Bruno - Uras - Salis - Capelli - Agus - Barracciu - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru - Ben Amara - Cugusi - Sechi - Zuncheddu - Cocco Daniele Secondo - Mariani sull'uso indiscriminato, fazioso ed ingannevole delle risorse per la pubblicità istituzionale della Regione nella congettura economica più grave dal dopoguerra in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (147)

PRESIDENTE. Constatato lo scarso numero di consiglieri in Aula, e l'assenza della Giunta, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 04, viene ripresa alle ore 10 e 19.)

Continuazione della discussione e approvazione della proposta di legge Meloni Francesco - Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Mula: "Provvidenze per lo sviluppo del turismo golfistico" (83/A)

PRESIDENTE. Colleghi, ricordo che l'ordine del giorno reca la continuazione della discussione degli articoli della proposta di legge numero 83/A.

E' in discussione l'articolo 7 bis e i relativi emendamenti.

Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario sull'emendamento numero 81; si invita al ritiro dell'emendamento numero 6 in quanto sostituito dall'emendamento numero 27, al quale la Commissione ha dato parere favorevole; ci si rimette all'Aula sugli emendamenti numero 164, 165, 166, 167, 168, 169, 179 e 188 sui quali la Commissione non si è espressa. Il parere è contrario sull'emendamento numero 69 mentre l'emendamento numero 154 è stato ritirato.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 69 è stato ritirato, così come è stato ritirato il 178.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti numero 80, 72, 71 e 70; si invita al ritiro degli emendamenti numero 15 e 79; si esprime ancora parere contrario sugli emendamenti numero 78, 77, 76, 75, 74, 73 141 e 142.

L'emendamento numero 20 mi risulta sia stato dichiarato inammissibile.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

MILIA (U.D.C.-FLI), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 81.

Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Chiedo la votazione nominale dell'emendamento, dichiaro inoltre che parteciperò al voto come richiedente, astenendomi, ma che non parteciperà il mio Gruppo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). L'articolo 7 bis, credo rappresenti se non il cuore di questa proposta di legge, una parte significativa della stessa perché entra nel merito delle disposizioni che riguardano gli aspetti urbanistici. Si è gridato allo scandalo ritenendo che, sostanzialmente, questo provvedimento sia rivolto ad assecondare mire speculatrici, quando a ben vedere si muove nell'alveo delle norme di carattere generale, e non mi pare introduca significative deroghe, e non mi pare che attenti assolutamente al quadro urbanistico ed edilizio di riferimento quale disciplinato dalle norme di carattere generale.

L'articolo 7 bis non si presta infatti a interpretazioni vaghe e aleatorie, l'articolo 7 bis introduce in maniera chiara la disciplina a cui devono attenersi i soggetti interessati e, in primo luogo, le amministrazioni comunali. Mi pare che la valenza di questa disposizione sia di tale portata che possa trovare il consenso da parte dell'Aula perché, ripeto, non mi pare che crei situazioni particolari che possano incidere significativamente sugli strumenti urbanistici ed edilizi regolati dalle norme di cui alla legge regionale numero 45.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Matteo Sanna, per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA MATTEO (U.D.C.-FLI). Presidente, l'articolo 7 bis e i relativi emendamenti ci danno la possibilità di evidenziare come questa proposta di legge, così come asserito anche dal collega Pittalis nel suo intervento, punti innanzitutto al rilancio di un settore, quello turistico, che quest'anno ha registrato in Sardegna un tonfo che non ha precedenti; ci danno la possibilità di chiarire alcuni aspetti, soprattutto di rispondere anche alle tante accuse, spesso gratuite, emerse durante questo dibattito.

Ci danno anche la possibilità di rimarcare come, nella passata legislatura, e questo l'ho detto anche ieri, la precedente Giunta regionale abbia autorizzato, attraverso un pseudo accordo di programma, un progetto nei comuni di Lunamatrona, Villanovaforru e Collinas per 612 mila metri cubi, in una superficie interessata di circa 400 ettari puntando a insediare 572 mila metri cubi non di ville o di abitazioni di un certo livello e di un certo pregio, così come l'articolo 7 bis, esitato dalla Commissione, contiene, ma di residenziale.

I metri cubi che noi vogliamo insediare in ogni struttura golfistica sono circa 80 mila, con delle premialità previste dalla legge. La precedente amministrazione, voglio rimarcarlo, autorizzava in una località seppur non costiera, la costruzione di 724 unità abitative (e l'indice di edificabilità concesso per questi interventi era dello 0,15); sempre di speculazione si tratta, quindi, e stiamo parlando anche di speculazione edilizia di basso livello,.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, sarò brevissimo, io non voterò per scelta politica, affinché sia chiaro che prendo le distanze da questo testo di legge, da questo metodo, impostato per proseguire i lavori da parte della maggioranza, dalle scelte di questa maggioranza, dalle priorità, dai dieci congedi che sono stati presentati oggi. Questo è l'interesse dimostrato dalla maggioranza per questa proposta di legge e il senso di attaccamento alle istituzioni.

Per cui io, per scelta politica, non parteciperò a questo voto e ai successivi di tutta la giornata.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 81.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Sanna Giacomo si è astenuto.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Campus - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Diana Mario - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanna Matteo - Steri - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Sanna Giacomo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 29

votanti 27

astenuti 2

maggioranza 14

contrari 27

Poiché il Consiglio non è in numero legale sospendo la seduta per trenta minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 31, viene ripresa alle ore 11 e 02.)

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 81.

Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Chiedo la votazione nominale.

PRESIDENTE. Deve dichiarare ogni volta le motivazioni.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Per ragioni politiche il mio Gruppo non parteciperà alla votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 81.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Sanna Giacomo e Vargiu hanno votato contro.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Floris Mario - Fois - Greco - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Contu Mariano.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 36

votanti 34

astenuti 2

maggioranza 18

contrari 34

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 6, sul quale c'è un invito al ritiro. Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). L'emendamento numero 6 è ritirato.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 179. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 164. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 165. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Mi comunicano i presentatori che l'emendamento numero 168 è ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 169. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Mi comunicano i presentatori che l'emendamento numero 166 è ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 167. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 188. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Però prima guardi il monitor!

PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Cuccureddu, ho sbagliato io e le chiedo scusa.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Non basta chiedere scusa.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 27.

Onorevole Cuccureddu, vuole intervenire sull'emendamento numero 27?

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). No, volevo intervenire sul precedente.

PRESIDENTE. Allora cancelli per cortesia l'iscrizione a parlare.

Metto in votazione l'emendamento numero 27. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'approvazione dell'emendamento numero 27 fa decadere tutti gli altri emendamenti.

Poiché l'articolo 8 è soppresso, passiamo all'esame dell'articolo 8 bis. All'articolo 8 bis sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8 bis e dei relativi emendamenti:

Articolo 8 bis

Obblighi e disciplina delle violazioni

1. I destinatari delle agevolazioni di cui alla presente legge, i proprietari dei beni immobili indicati all'articolo 4 e coloro che vi subentrano si impegnano, con atto trascritto nella conservatoria dei registri immobiliari a favore della Regione autonoma della Sardegna, ad assicurare il funzionamento delle strutture golfistiche e dei connessi servizi generali:

a) per venti anni dalla data di inizio ufficiale dell'attività golfistica;

b) per almeno dieci mesi l'anno, concordando con la Regione i periodi di chiusura per ferie o per manutenzioni straordinarie.

2. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio verifica l'apposizione dei vincoli nei confronti dei destinatari delle agevolazione e dei proprietari dei beni indicati dall'articolo 4. In caso di successiva alienazione a favore di terzi, l'onere della verifica è posto a carico di chi trasferisce la proprietà.

3. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio:

a) in caso di accertata violazione dell'impegno di cui al comma 1, lettera a), dichiara la decadenza dai benefici volumetrici previsti della legge imponendo la restituzione dell'equivalente pecuniario pari alla differenza tra il valore di mercato che i terreni conseguono in virtù dell'attribuzione dei benefici volumetrici di cui alla presente legge e il loro valore di mercato alla data di presentazione dei progetti di cui all'articolo 9; l'importo della sanzione decresce proporzionalmente col decorrere del tempo e si azzera allo spirare del ventesimo anno;

b) in caso di accertata violazione dell'impegno di cui al comma 1, lettera b), irroga, per ogni giorno di chiusura dell'impianto eccedente il periodo di due mesi, una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 300 ad un massimo di 500 euro.

4. Le obbligazioni derivanti dai provvedimenti di cui al comma 3 sono solidali.

5. La Giunta regionale, con propria deliberazione assunta entro novanta giorni dalla pubblicazione della graduatoria degli interventi ammessi di cui all'articolo 9 bis, comma 3, quantifica, attraverso opportune stime, gli importi delle obbligazioni restitutorie di cui al comma 3, lettera a), applicabili a ciascun intervento.

6. È comunque, vietato il cambio di destinazione d'uso dei terreni destinatari delle agevolazioni di cui alla presente legge nei primi venti anni dalla data di inizio ufficiale dell'attività golfistica. Tale prescrizione si applica anche in caso di successiva alienazione a favore di terzi.

7. I nuovi campi da golf garantiscono un numero adeguato di ingressi ai turisti giocatori di golf.

8. Alla richiesta di ammissione alle agevolazioni della presente legge è allegato un progetto di gestione che preveda e disciplini il criterio d'uso di cui al comma 7.

Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

L'articolo 8 bis è soppresso.

(95)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 1 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(94)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

La lettera a) del comma 1 dell'articolo 8 bis è soppressa.

(86)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

La lettera b) del comma1 dell'articolo 8 bis è soppressa.

(85)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 2 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(93)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 3 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(92)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

La lettera a) del comma 3 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(84)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

La lettera b) del comma 3 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(83)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 4 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(91)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 5 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(90)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 6 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(89)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 7 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(88)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 8 bis

Il comma 8 dell'articolo 8 bis è soppresso.

(87)

Emendamento aggiuntivo Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini.

Articolo 8 bis

All'articolo 8 bis dopo il comma 6 è aggiunto il seguente:

6 bis. La superficie destinata alla realizzazione dei campo da golf ed i terreni ed i fabbricati di pertinenza (club house) devono costituire un ente urbano indivisibile da trascrivere alla Conservatoria dei registri immobiliari come attrezzature sportive.

(146)

Emendamento aggiuntivo Lotto - Bruno.

Articolo 8 bis

Dopo l'articolo 8 bis è aggiunto il seguente articolo:

Art. 8 ter,

Contributi e intensità dell'aiuto

1. La Regione istituisce presso la SFIRS un fondo rotativo di 20 milioni di euro con i quali finanziare i diversi progetti fino ad un ammontare massimo di 2 milioni per ogni campo. Tale prestito è concesso al tasso minimo possibile al momento della concessione dello stesso da parte della Regione ed è restituito alla stessa SFIRS in rate annuali per un periodo massimo di quindici anni. In alternativa, il fondo rotativo è usato anche per l'abbattimento, fino al massimo consentito dalla normativa vigente, degli interessi sui prestiti eventualmente ottenuti sul mercato bancario dai soggetti proponenti. La SFIRS utilizza il fondo rotativo per lo sviluppo e il finanziamento di ulteriori iniziative legate al turismo golfistico, secondo le previsioni del programma della Giunta regionale di cui al comma 2 dell'articolo 2.

2. La Regione può disporre la concessione in uso, a titolo oneroso, fino ad un periodo massimo di cinquanta anni, di terreni di sua proprietà qualora uno o più progetti ritenuti meritevoli di ammissione ai benefici da parte della Commissione di cui all'articolo 9 preveda l'utilizzo di aree di proprietà pubblica, fermi restando i vincoli di cui all'articolo 5, commi 1 e 3.

3. Nei costi ammessi a finanziamento in conto interessi sono ricomprese anche le spese tecniche nei limiti fissati dalla vigente normativa e le spese per la realizzazione delle strutture di servizio all'attività golfistica. A tal fine l'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio provvede a stabilire con propria determinazione l'elenco delle spese ammissibili.

7. Sono esplicitamente escluse dalle spese ammesse a finanziamento tutte quelle relative alla realizzazione di eventuali strutture a carattere alberghiero consentite a seguito della concessione delle cubature aggiuntive previste dall'articolo 7.

8. I finanziamenti previsti nel presente articolo sono concessi ai sensi e nei limiti di cui agli articoli 13 e seguenti del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara alcune Categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) pubblicato nella GUCE L 214/3 del 6 agosto 2008 e sulla base della Carta d'aiuti a finalità regionale 2007-2013 approvata con decisione della Commissione europea in data 28 novembre 2007 (Aiuto di Stato n. 324/2007).

(82).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 95, 94, 86, 85, 93, 92, 84, 83, 91, 90, 89, 88, 87, 146 e 82.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 95. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 94. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 86. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 85. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 93. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 92. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 84. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 83. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 91. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 90. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 89. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 88. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 87. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'articolo 8 bis. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 146. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 82. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9. All'articolo 9 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9 e dei relativi emendamenti:

Articolo 9

Presentazione dei progetti

1. I soggetti interessati alla realizzazione dei nuovi campi da golf e all'ampliamento di quelli già esistenti presentano all'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, richiesta di ammissione alle agevolazioni della presente legge entro otto mesi dalla sua entrata in vigore, corredata dalla seguente documentazione:

a) il progetto dell'impianto sportivo contenente tutte le indicazioni relative alla localizzazione e alle sue dimensioni corredato da una relazione sull'impatto paesaggistico ed ambientale, con particolare riferimento al profilo tossicologico dei prodotti da usare per le operazioni di manutenzione dei manti erbosi e da uno studio per la valorizzazione e, qualora necessario, il reintegro e/o la restaurazione floristica e paesaggistica che consentano alle nuove strutture di integrarsi in totale armonia con le caratteristiche geomorfologiche e naturalistiche dei luoghi in cui andranno a inserirsi;

b) i progetti preliminari di tutte le opere previste e necessarie a rendere funzionale ed operativo l'impianto sportivo, redatti seguendo le "Linee guida generali per una costruzione ecocompatibile dei percorsi di golf italiani" emanate dalla Federazione italiana golf;

c) la relazione contenente in dettaglio gli aspetti tecnici ed economico-finanziari della realizzazione della struttura, del suo funzionamento per il periodo di durata del vincolo e delle modalità finalizzate ad assicurare il rispetto degli obblighi di cui all'articolo 8;

d) l'assenso dei comuni interessati espresso mediante delibera del consiglio comunale;

e) la relazione sulle previsioni di utilizzo delle risorse idriche necessarie per il mantenimento dei campi e delle relative fonti di approvvigionamento, con particolare riferimento alla possibilità di utilizzo dei reflui degli impianti di depurazione già presenti nelle vicinanze o da costruire ex novo;

f) il progetto dettagliato di un sistema di monitoraggio dei livelli di contaminazione e di salinizzazione delle falde sotterranee, laghi e/o fiumi eventualmente presenti nelle vicinanze dei campi; il sistema è specificamente approvato dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente e aperto alle ispezioni della stessa Agenzia in qualsiasi momento; l'Agenzia si pronuncia entro il termine perentorio di trenta giorni, trascorsi i quali il sistema è da intendersi approvato;

g) il favorevole parere tecnico del comitato regionale della Federazione italiana golf.

Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

L'articolo 9 è soppresso.

(96)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

Il comma 1 dell'articolo 9 è soppresso.

(97)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

La lettera a) del comma 1 dell'articolo 9 è soppressa.

(98)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

La lettera b) del comma 1 dell'articolo 9 è soppressa.

(101)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

La lettera c) del comma 1 dell'articolo 9 è soppressa.

(102)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

La lettera d) del comma 1 dell'articolo 9 è soppressa.

(99)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

La lettera e) del comma 1 dell'articolo 9 è soppressa.

(100)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

La lettera f) del comma 1 dell'articolo 9 è soppressa.

(103)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9

La lettera g) del comma 1 dell'articolo 9 è soppressa.

(104)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta.

Articolo 9

Al comma 1, lettera g), dell'articolo 9 le parole "del comitato regionale" sono soppresse.

(17)

Emendamento sostitutivo parziale Lotto - Bruno.

Articolo 9

All'articolo 9, comma 1, la lettera b) è così sostituita:

b) i progetti preliminari di tutte le volumetrie di carattere turistico recettive connesse all'impianto sportivo e di tutte le opere previste e necessarie a rendere funzionale ed operativo l'impianto sportivo stesso, redatti seguendo le "Linee guida generali per una costruzione ecocompatibile dei percorsi di golf italiani" emanate dalla Federazione Italiana Golf;

(68)

Emendamento sostitutivo parziale Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini.

Articolo 9

All'articolo 9 la lettera c) è sostituita dalla seguente:

c) La relazione tecnica contenente che dimostri la sostenibilità economico-finanziaria dell'intervento, il piano di marketing e le misure volte a garantire l'apertura e piena funzionalità della struttura per almeno 10 mesi all'anno.

(143)

Emendamento sostitutivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta.

Articolo 9

Al comma 1, lettera f), dell'articolo 9, le parole da "il sistema è specificamente" fino ad "approvato" sono sostituite dalle seguenti "il sistema deve essere certificato da soggetti pubblici o privati abilitati e la Regione si riserva in qualunque tempo la verifica sul funzionamento e l'efficienza dello stesso".

(16)

Emendamento sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9

La lettera g) del comma 1 dell'articolo 9 è così sostituita:

g) l'impegno del proponente a realizzare la struttura golfistica contestualmente alla realizzazione delle strutture ricettive alberghiere e residenziali in modo tale da garantire che il completamento della struttura golfistica avvenga non oltre il completamento del 60 per cento delle strutture residenziali connesse.

(157)

Emendamento aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9

All'articolo 9 dopo la lettera g) è aggiunta la seguente:

g bis) l'impegno del proponente a realizzare la struttura golfistica contestualmente alla realizzazione delle strutture ricettive alberghiere e residenziali in modo tale da garantire che il completamento della struttura golfistica avvenga non oltre il completamento del 60 per cento delle strutture residenziali connesse.

(28)

Emendamento aggiuntivo Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini.

Articolo 9

Dopo la lettera g) è aggiunta la seguente:

g bis) il progetto preliminare di tutte le strutture ricettive sia alberghiere che residenziali previste corredate da uno studio paesaggistico sulla loro capacità di inserirsi in maniera armonica nel contesto paesaggistico ed ambientale del luogo oggetto dell'intervento.

(144).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 96, 97, 98, 101, 102, 99, 100, 103, 104, 68 e 143. Si esprime parere favorevole sugli emendamenti numero 17 e 16. L'emendamento numero 157 è ritirato.

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, deve esprimere il parere anche sugli emendamenti aggiuntivi numero 28 e 144,.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Mi rimetto all'Aula, non li ho in questo fascicolo.

PRESIDENTE. Si trovano a pagina 101 e 102, non sono emendamenti agli emendamenti per cui la Commissione dovrebbe averli esaminati.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Allora ci si rimette all'Aula sull'emendamento numero 28 e si esprime parere contrario sull'emendamento numero 144.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 96. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 97. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 98. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 101. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 102. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 99. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 100. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 103. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 104. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 17. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 68. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 143. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 16. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 157 è stato ritirato.

Metto in votazione l'articolo 9. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 28 è stato ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 144. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9 bis. All'articolo 9 bis sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9bis e dei relativi emendamenti:

Articolo 9 bis

Adempimenti regionali

1. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, entro quindici giorni dal ricevimento della documentazione di cui all'articolo 9, e verificatane la completezza, indice le conferenze di servizio istruttorie ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), e successive modifiche ed integrazioni, per l'analisi delle domande pervenute. Alle conferenze partecipano i soggetti proponenti, i dirigenti competenti dei comuni e delle province interessate dagli interventi, e per la Regione i componenti della commissione di cui all'articolo 9 quater. È inoltre, invitata a partecipare la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici territorialmente competente. Entro il termine di trenta giorni dalla conclusione delle conferenze, i soggetti proponenti adeguano le proposte alle eventuali prescrizioni ed osservazioni in esse formulate.

2. La commissione regionale di valutazione di cui all'articolo 9 quater, al termine delle conferenze o alla scadenza del termine di trenta giorni di cui al comma 1, valuta le proposte sulla base dei seguenti requisiti:

a) coerenza complessiva del progetto sotto l'aspetto urbanistico e paesaggistico;

b) coerenza complessiva del progetto sotto l'aspetto economico-finanziario;

c) minore impatto ambientale, con particolare riferimento all'aspetto tossicologico;

d) localizzazione della proposta, con particolare riferimento alla vicinanza alle grandi vie di comunicazione stradale e agli aeroporti;

e) limitato utilizzo della risorsa idrica e individuazione di un sistema di approvvigionamento finalizzato al conseguimento del risparmio idrico;

f) qualità progettuale e minore utilizzo della cubatura residenziale.

3. La commissione regionale di cui all'articolo 9 quater, entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, conclude i suoi lavori redigendo la graduatoria dei progetti presentati e ammette alle agevolazioni della presente legge un numero massimo di venticinque progetti, equamente suddivisi tra le aree di intervento di cui all'articolo 2.

Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

L'articolo 9 bis è soppresso.

(105)

Emendamento sostitutivo totale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 bis

L'articolo 9 bis è sostituito dal seguente:

Art. 9 bis

Adempimenti regionali

1. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, entro quindici giorni dal ricevimento della documentazione di cui all'articolo 9 e verificatane la completezza, indice le conferenze di servizio istruttorie ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, per l'analisi delle domande pervenute. Alle conferenze partecipano i soggetti proponenti, i dirigenti competenti dei comuni e delle province interessate dagli interventi, e per la Regione i componenti della Commissione di cui all'articolo 9 quater. È, inoltre, invitata a partecipare la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici territorialmente competente. I lavori della conferenza non possono superare i novanta giorni. All'esito dei lavori della conferenza e, in ogni caso, scaduto il termine dei novanta giorni, l'Amministrazione procedente adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento, valutate le specifiche risultanze della conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede. Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione il cui rappresentante non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata. Nei casi in cui sia richiesta la VIA, alla conferenza dei servizi partecipano i rappresentanti dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente che devono pronunciarsi sulla compatibilità ambientale del progetto all'interno della medesima conferenza. Si applica il comma 9 dell'articolo 14 ter della legge 7 agosto 1990, n.241. Entro il termine perentorio di trenta giorni dalla conclusione delle conferenze, i soggetti proponenti adeguano le proposte alle eventuali prescrizioni ed osservazioni in esse formulate.

2. Adottato, da parte della conferenza, o dell'amministrazione procedente, il provvedimento finale, lo stesso viene trasmesso dall'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio alla Commissione di valutazione di cui all'articolo 9 quater entro sette gironi da tale adozione. La Commissione regionale di valutazione, ricevuto il. provvedimento finale, valuta le proposte sulla base dei seguenti requisiti:

a) coerenza complessiva del progetto sotto l'aspetto urbanistico e paesaggistico, privilegiando gli impianti di prima categoria idonei ad ospitare competizioni a carattere internazionale;

b) coerenza complessiva del progetto sotto l'aspetto economico-finanziario;

c) impatto ambientale, con particolare riferimento agli aspetti tossicologici e alla tipologia delle essenze da impiegare;

d) localizzazione proposta, con particolare riferimento alla vicinanza alle grandi vie di comunicazione stradale e agli aeroporti;

e) uso dell'acqua e sistema di approvvigionamento idrico;

f) qualità e quantità dell'utilizzo della cubatura residenziale;

g) localizzazione proposta valutata nell'ottica di conseguire l'obiettivo della distribuzione diffusa delle strutture nell'ambito delle aree di intervento di cui all'articolo 2, con particolare riferimento a quelle proposte nelle aree svantaggiate;

h) varietà e qualità dei servizi accessori aperti al pubblico;

i) riqualificazione di aree degradate, contaminate, trasformate o improduttive ai fini agro-pastorali.

3. La Commissione regionale di valutazione attribuisce un parametro di valutazione uguale per tutti i requisiti previsti dal precedente comma 2, con l'unica eccezione del requisito previsto al punto g) al quale viene attribuito un valore doppio rispetto agli altri.

4. La Commissione regionale di valutazione, entro trenta giorni dal ricevimento del provvedimento finale, conclude i suoi lavori redigendo per ciascuna area una graduatoria dei progetti presentati e ritenuti idonei escludendo quelli non idonei e trasmette gli atti all'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio.

5. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio ammette alle agevolazioni della presente legge i primi cinque progetti in graduatoria tra quelli risultati idonei per ciascuna area, per un massimo di cinque campi per ognuna delle aree individuate all'articolo 2 della presente legge.

(29)

Emendamento all'emendamento numero 29 soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 bis

All'emendamento 29 comma 1 le parole "Si applica il comma 9 dell'articolo l4 ter della legge 7 agosto 1990, n. 241" sono soppresse.

(170)

Emendamento all'emendamento numero 29 soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 bis

All'emendamento 29, comma 2, la parola "finale" è soppressa.

(171)

Emendamento all'emendamento numero 29 aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 bis

All'emendamento 29, comma 2, lettera f), dopo le parole "cubatura residenziale" sono aggiunte le seguenti "nel senso di privilegiare le proposte con le volumetrie più contenute".

(172)

Emendamento sostitutivo totale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 bis

L'art. 9 bis è sostituito dal seguente

Art. 9 bis

Procedura

1. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, entro quindici giorni dal ricevimento della documentazione di cui all'articolo 9, verificatane la completezza, la trasmette al Comune competente per territorio, per la deliberazione del consiglio comunale di adozione del piano urbanistico attuativo, se necessario anche in variante al piano urbanistico comunale generale.

2. Il comune, adottato il piano, lo restituisce all'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio. In caso di deliberazione negativa, la procedura si interrompe.

3. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio trasmette il progetto all'Assessorato della difesa dell'ambiente per la procedura di verifica di assoggettabilità.

4. Nell'ambito della procedura di verifica di assoggettabilità o di quella di VIA l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, di concerto con l'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, indice anche la conferenza di servizi ai sensi dell'articolo 14 legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), e successive modifiche ed integrazioni, per l'analisi delle domande pervenute e l'acquisizione su di esse di tutte le altre intese, compresa quella di cui all'articolo 11 delle norme tecniche di attuazione allegate alla deliberazione della Giunta regionale 5 settembre 2006, n. 36/7, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati.

5. Alla conferenza partecipano i soggetti proponenti, gli organi competenti dello Stato, della Regione, dei comuni e delle province interessate dagli interventi, e per la Regione anche i componenti della commissione di cui all'articolo 9 quater.

6. Entro il termine di trenta giorni dalla conclusione della conferenza, i soggetti proponenti adeguano le proposte alle eventuali prescrizioni ed osservazioni in esse formulate.

7. La commissione regionale di valutazione di cui all'articolo 9 quater, al termine della conferenza o alla scadenza del termine di trenta giorni di cui al comma 1, valuta le proposte sulla base dei seguenti requisiti:

a) coerenza complessiva del progetto sotto l'aspetto economico-finanziario;

b) minore impatto ambientale, con particolare riferimento all'aspetto tossicologico;

c) localizzazione della proposta, con particolare riferimento alla vicinanza alle grandi vie di comunicazione stradale e agli aeroporti;

d) limitato utilizzo della risorsa idrica e individuazione di un sistema di approvvigionamento finalizzato al conseguimento del risparmio idrico;

e) qualità progettuale.

8. La commissione regionale di cui all'articolo 9 quater, entro novanta giorni dal termine della conferenza di servizi, conclude i suoi lavori redigendo la graduatoria dei progetti presentati e ammette alle agevolazioni della presente legge un numero massimo di venticinque progetti, equamente suddivisi tra le aree di intervento di cui all'articolo 2.

9. I progetti inseriti in graduatoria vengono ritrasmessi ai comuni competenti per territorio per l'adozione definitiva del piano urbanistico attuativo, se necessario anche in variante al piano urbanistico comunale generale. Per gli altri la procedura urbanistica si interrompe.

10. L'esame delle osservazioni al piano di cui all'articolo 20, commi 3 e 4, della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45, viene effettuato in separata deliberazione consiliare non appena scaduti i termini di cui al comma 11 e comunicato dai rappresentanti del comune alla conferenza di servizi di cui al comma 4.

11. Per l'adozione del piano urbanistico attuativo e delle contestuali eventuali varianti agli strumenti urbanistici generali, i termini per le pubblicazioni e le osservazioni sono ridotti della metà e la verifica di coerenza, di cui all'articolo 31 della legge regionale 22 aprile 2002, n. 7 (legge finanziaria 2002), e successive modifiche e integrazioni, da parte del competente Assessorato regionale, è espressa entro il termine massimo di trenta giorni, decorsi i quali la verifica è da intendersi positivamente conclusa.

(30)

Emendamento sostitutivo totale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 bis

L'articolo 9 bis è così sostituito:

Art. 9 bis

Adempimenti regionali

1. L'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, entro quindici giorni dal ricevimento della documentazione di cui all'articolo 9 e verificatane la completezza, indice le conferenze di servizio preliminari ai sensi dell'articolo 14 bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, senza costi a carico del richiedente, per l'analisi delle domande pervenute. Alle conferenze partecipano i soggetti proponenti, i dirigenti competenti dei comuni e delle province interessate dagli interventi, e per la Regione i componenti della Commissione di cui all'articolo 9 quater. È, inoltre, invitata a partecipare la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici territorialmente competente. Entro il termine di trenta giorni dalla conclusione delle conferenze, i soggetti proponenti adeguano le proposte alle eventuali prescrizioni ed osservazioni in esse formulate.

2. La Commissione regionale di valutazione di cui all'articolo 9 quater, al termine delle conferenze o della scadenza del termine di trenta giorni di cui al comma 1, valuta le proposte sulla base dei seguenti requisiti:

a) coerenza complessiva del progetto sotto l'aspetto urbanistico, paesaggistico;

b) coerenza complessiva del progetto sotto l'aspetto economico-finanziario;

c) impatto ambientale, con particolare riferimento all'aspetto tossicologico;

d) localizzazione proposta, con particolare riferimento alla vicinanza alle grandi vie di comunicazione stradale e agli aeroporti;

e) uso dell'acqua e sistema di approvvigionamento idrico;

f) qualità e quantità dell'utilizzo della cubatura residenziale;

g) localizzazione proposta valutata nell'ottica di conseguire l'obiettivo della distribuzione diffusa delle strutture nell'ambito delle aree di intervento di cui all'articolo 2, con particolare riferimento a quelle proposte nelle aree svantaggiate.

3 . La Commissione regionale di cui all'articolo 9 quater attribuisce:

a) un parametro di valutazione uguale per tutti i requisiti previsti dalle lettere dalla a) alla f), del comma 2;

b) un parametro doppio al requisito previsto dalla lettera g) del comma 2.

4. La Commissione regionale di valutazione, entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, conclude i suoi lavori redigendo per ciascuna area una graduatoria dei progetti presentati e ritenuti idonei escludendo quelli non idonei e trasmette gli atti all'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio.

5. L' Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio ammette alle agevolazioni della presente legge i primi cinque progetti tra quelli risultati idonei per ciascuna area, per un massimo di venticinque progetti.

(155)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

Il comma 1 dell'articolo 9 bis è soppresso.

(106)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

Il comma 2 dell'articolo 9 bis è soppresso.

(107)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo

Il comma 3 dell'articolo 9 bis è soppresso.

(108)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

La lettera a) del comma 3 dell'articolo 9 bis è soppressa.

(109)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

La lettera b) del comma 3 dell'articolo 9 bis è soppressa.

(110)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

La lettera c) del comma 3 dell'articolo 9 bis è soppressa.

(111)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

La lettera d) del comma 3 dell'articolo 9 bis è soppressa.

(112)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo

La lettera e) del comma 3 dell'articolo 9 bis è soppressa.

(113)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 bis

La lettera f) del comma 3 dell'articolo 9 bis è soppressa.

(114)

Emendamento soppressivo parziale Campus - Diana Mario.

Articolo 9 bis

All'articolo 9 bis il comma 3 è sostituito dal seguente:

3. La Commissione regionale di cui all'articolo 9 quater, entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, conclude i suoi lavori redigendo la graduatoria dei progetti presentati e ammette alle agevolazioni della presente legge un numero massimo di venticinque progetti, equamente suddivisi nell'ambito regionale, evitando concentrazioni in particolari aree territoriali.

(23)

Emendamento sostitutivo parziale Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini.

Articolo 9 bis

Il comma 3 è sostituito dal seguente:

3. La commissione di cui all'articolo 9 quater, entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, conclude i suoi lavori redigendo la graduatoria dei progetti presentati fino ad un massimo di 10 progetti.

(139)

Emendamento aggiuntivo Campus - Diana Mario.

Articolo 9 bis

Al comma 2 sono inseriti i seguenti punti:

f) varietà e qualità dei servizi accessori aperti al pubblico;

g) funzionalità e qualità del progetto del campo, privilegiando la realizzazione di impianti di prima categoria, idonei per ospitare tornei a carattere internazionale;

h) riqualificazione di aree degradate, contaminate, trasformate o improduttive ai fini agro- pastorali;

i) distribuzione dei progetti in maniera omogenea in tutto l'ambito regionale.

(5)

Emendamento aggiuntivo Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini.

Articolo 9 bis

Dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma 2 bis:

2 bis. Costituiscono titolo prioritario:

a) gli interventi finalizzati alla realizzazione di campi da golf di rilevanza internazionale ovvero per campi che devono avere le caratteristiche dimensionali e tecniche superiori a quanto previsto per i campi di omologazione superiore a 18 buche dalle norme, deliberate dal consiglio federale FIG e approvate dalla giunta esecutiva del CONI;

b) i titoli ed il curriculum del progettista del campo da golf;

e) dotarsi piano di manutenzione ordinaria e straordinaria del campo, secondo le migliori pratiche internazionali, attraverso la formazione e l'impiego di almeno 14 unità lavorative su base annuale;

l'ottenimento della certificazione ISO 14000 e della certificazione europea EMAS

(145).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere favorevole sull'emendamento numero 29. Ci si rimette all'Aula sugli emendamenti numero 170, 171 e 172. Si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113 e 114. Gli emendamenti numero 30, 155 e 23 sono ritirati. Si invita al ritiro dell'emendamento numero 5. Si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 139 e 145.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 105. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 170. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 171. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 172. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 29. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Tutti gli emendamenti decadono, a eccezione dell'emendamento numero 145.

Metto in votazione l'emendamento numero 145. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9 ter. All'articolo 9 ter sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo e dei relativi emendamenti:

Art. 9 ter

Attuazione degli interventi

1. I progetti ammessi alle agevolazioni della presente legge sono attuati previo espletamento della procedura prevista dall'articolo 28 della legge regionale n. 45 del 1989, e successive modifiche ed integrazioni, all'interno della quale è eventualmente espletata la procedura di intesa di cui all'articolo 11 delle norme tecniche di attuazione allegate alla deliberazione della Giunta regionale 5 settembre 2006, n. 36/7. Per l'approvazione delle varianti agli strumenti urbanistici i termini per le pubblicazioni e le osservazioni sono ridotti della metà e la verifica di coerenza, di cui all'articolo 31 della legge regionale 22 aprile 2002, n. 7 (legge finanziaria 2002), e successive modifiche e integrazioni, da parte del competente Assessorato regionale, è espressa entro il termine massimo di trenta giorni, decorsi i quali la verifica è da intendersi positivamente conclusa.

2. La commissione di valutazione di cui all'articolo 9 quater, qualora valuti alcuni progetti non coerenti con le previsioni del Piano paesaggistico regionale ma, in considerazione della loro valenza strategica, li ritenga complessivamente meritevoli di realizzazione, li ammette con riserva nella graduatoria di cui all'articolo 9 bis, comma 3, e trasmette al Presidente della Regione e all'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica una relazione contenente le criticità rilevate e la proposta delle modifiche da apportare al Piano paesaggistico regionale.

3. La Giunta regionale, qualora condivida la proposta di cui al comma 2, apporta le conseguenti modifiche al Piano paesaggistico regionale, secondo la seguente procedura semplificata:

a) la Giunta regionale predispone la proposta di adeguamento e la pubblica, per un periodo di dieci giorni, all'albo di tutti i comuni interessati e nel sito istituzionale della Regione;

b) chiunque può formulare, entro quindici giorni decorrenti dall'ultimo di pubblicazione, osservazioni sulla proposta;

c) entro i dieci giorni successivi alla decorrenza del termine di cui alla lettera b), la Giunta regionale esamina le osservazioni presentate, ne motiva l'accoglimento o il rigetto, delibera l'adeguamento del Piano paesaggistico regionale e lo trasmette al Consiglio regionale, completo di tutti i suoi allegati;

d) la Commissione consiliare competente in materia di assetto e governo del territorio esprime, entro sette giorni dall'invio, il parere sulla proposta che è trasmesso alla Giunta regionale;

e) acquisito tale parere e sulla base di esso, la Giunta regionale approva in via definitiva l'adeguamento del Piano paesaggistico regionale entro i successivi sette giorni.)

Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

L'articolo 9 ter è soppresso.

(115)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

Il comma 1 dell'articolo 9 ter è soppresso.

(116)

Emendamento soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 ter

Il comma 2 dell'articolo 9 ter è soppresso.

(32)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

Il comma 2 dell'articolo 9 ter è soppresso.

(117)

Emendamento soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 ter

Il comma 2 dell'articolo 9 ter è soppresso.

(156)

Emendamento soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 ter

Il comma 3 dell'articolo 9 ter è soppresso.

(33)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

Il comma 3 dell'articolo 9 ter è soppresso.

(118)

Emendamento soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 ter

Il comma 3 dell'articolo 9 ter è soppresso.

(158)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

La lettera a) del comma 3 dell'articolo 9 ter è soppressa.

(119)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

La lettera b) del comma 3 dell'articolo 9 ter è soppressa.

(120)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

La lettera c) del comma 3 dell'articolo 9 ter è soppressa.

(121)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

La lettera d) del comma 3 dell'articolo 9 ter è soppressa.

(122)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

La lettera e) del comma 3 dell'articolo 9 ter è soppressa.

(123)

Emendamento sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 ter

Il comma 1 dell'articolo 9 ter è sostituito dal seguente:

1. I progetti ammessi alle agevo1azioni della seguente legge sono attuati mediante la procedura di intesa di cui all'articolo 11 delle norme tecniche di attuazione allegate alla deliberazione della Giunta regionale n. 36/7 del 5 settembre 2006. In caso di necessità di approvazione di varianti agli strumenti urbanistici, i termini per le pubblicazioni e le osservazioni sono ridotti della metà e la verifica di coerenza da parte del competente Assessorato regionale è espressa entro il termine massimo di trenta giorni, decorsi i quali la verifica di coerenza di cui all'articolo 31 della legge regionale 22 aprile 2002, n.7, e successive modifiche ed integrazioni è da intendersi positivamente conclusa.

(31).)

PRESIDENTE. Poichè nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 115 e 116. Si esprime parere favorevole sugli emendamenti numero 32, uguale agli emendamenti numero 117 e 156, numero 33, uguale agli emendamenti numero 118 e 158; sempre parere favorevole sugli emendamenti numero 119, 120, 121, 122, 123. L'emendamento numero 31 è ritirato.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore agli enti locali finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore agli enti locali, finanze ed urbanistica. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 115. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 116. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione gli emendamenti numero 32, 117 e 156, uguali. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

.

Metto in votazione gli emendamenti numero 33, 118 e 158, uguali. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Decadono gli emendamenti dal numero 119 fino al numero 123.

Metto in votazione l'articolo 9 ter. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9 quater. All'articolo 9 quater sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9 quater e dei relativi emendamenti:

Art. 9 quater

Commissione regionale di valutazione

1. Le domande di ammissione alle agevolazioni della presente legge, sono valutate da una commissione regionale di valutazione nominata, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, dalla Giunta regionale, così composta:

a) il direttore generale dell'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, o un suo delegato, che la presiede;

b) il direttore generale della Pianificazione urbanistica e territoriale o un suo sostituto;

c) il direttore generale dell'Assessorato della difesa dell'ambiente o un suo sostituto;

d) due esperti in materi di realizzazione di campi da golf nominati dalla Giunta regionale, di cui uno designato dalla sezione regionale della Federazione italiana golf.)

Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 quater

L'articolo 9 quater è soppresso.

(124)

Emendamento sostitutivo totale Campus - Diana Mario.

Articolo 9 quater

L'articolo 9 quater è sostituito dal seguente:

Art. 9 quater

Commissione regionale di valutazione

1. Le domande di ammissione alle agevolazioni della presente legge, sono valutate da una Commissione regionale di valutazione nominata, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, dalla Giunta regionale che è così composta:

a) il direttore generale dell'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio, o un suo delegato, che la presiede;

b) il direttore generale dell'urbanistica o un suo delegato;

e) il direttore generale dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente o un suo delegato;

d) il direttore generale dell'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport o un suo delegato

e) due esperti in materia di turismo golfistico nominati dalla Giunta regionale, di cui uno designato dalla sezione regionale della Federazione italiana golf.

f) il presidente regionale del CONI o un suo delegato

g) i presidenti provinciali del CONI o loro delegati.

(2)

Emendamento all'emendamento numero 2 aggiuntivo Zedda Alessandra.

Articolo 9 quater

All'emendamento n. 2 è aggiunto il seguente:

dopo il comma 1, lettera d, sono aggiunte le seguenti:

e) il direttore generale dell'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport o un suo delegato;

f) il presidente del CONI regionale della Sardegna o un suo delegato.

(159)

Emendamento all'emendamento numero 2 sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 quater

La lettera e) del comma1 dell'emendamento n. 2 sostituita dalla seguente:

e) due esperti in materia di realizzazione di campi da golf nominati dalla Giunta regionale, uno dei quali scelto da una terna proposta dalla Federazione italiana golf.

(173)

Emendamento all'emendamento numero 2 aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 quater

All'emendamento n. 2 dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:

2. Le decisioni della commissione sono valide solo con la partecipazione di almeno sei componenti.

(174)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 quater

Il comma 1 dell'articolo 9 quater è soppresso.

(125)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 ter

La lettera a) del comma 1 dell'articolo 9 quater è soppressa.

(126)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 quater

La lettera b) del comma 1 dell'articolo 9 quater è soppressa.

(127)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 quater

La lettera c) del comma 1 dell'articolo 9 quater è soppressa.

(128)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 9 quater

La lettera d) del comma 1 dell'articolo 9 quater è soppressa.

(129)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta.

Articolo 9 quater

Al comma 1, lettera d), dell'articolo 9 quater le parole da "di cui uno" fino a "golf" sono soppresse.

(18)

Emendamento aggiuntivo Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini.

Articolo 9 quater

Dopo la lettera c) è aggiunta la seguente:

c bis) il direttore generale dell'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport o un suo delegato;

(140)

Emendamento aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 9 quater

Dopo la lettera d) del comma 1 dell'articolo 9 quater è aggiunto la seguente:

d bis) il direttore generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport dell'Assessorato o un suo delegato

(34)

Emendamento all'emendamento numero 140 aggiuntivo Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini.

Articolo 9 quater

Nell'emendamento 140, alla fine della lettera e) è aggiunto il seguente:

"un esperto indicato dal Consiglio nazionale degli architetti ed un esperto di certificazioni energetiche.".

(183)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario sull'emendamento numero 124; si esprime parere favorevole sull'emendamento numero 2; si invita al ritiro dell'emendamento numero 159; ci si rimette all'Aula sugli emendamenti numero 173, 174 e 183. Si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 125, 126, 127, 128 e 129. Si invita al ritiro dell'emendamento numero 18. Si esprime ancora parere contrario sull'emendamento numero 140, mentre l'emendamento numero 34 è ritirato.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 124. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 173. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Sull'emendamento numero 159 c'è un invito al ritiro.

ZEDDA (P.d.L.), Assessore dell'industria. L'emendamento numero 159 è ritirato.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 174. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Decadono tutti gli emendamenti restanti, compresi gli emendamenti numero 140 e 183.

L'articolo 10 è stato soppresso.

Passiamo all'esame dell'articolo 11. All'articolo 11 sono stati presentati due emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11 e dei relativi emendamenti:

Art. 11

Modalità e tempistica di erogazione
delle misure di aiuto

(soppresso)

Emendamento aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 11

Dopo l'articolo 11 è aggiunto il seguente:

Art. 11 bis

Iniziative promozionali

1. Per una campagna tesa a promuovere l'immagine dell'Isola come polo del turismo golfistico nei paesi esteri e comunque in quelli individuati dalla Giunta regionale, è autorizzata la spesa complessiva di euro 15.100.000, in ragione di euro 100.000 per l'anno 2011 e di euro 3.000.000 per ciascun deg1i anni dal 2012 al 2016, a favore dell'Agenzia Sardegna promozione. Le campagne promozionali prevedono il più esteso uso dei sistemi di comunicazione mirati alla popolazione dei golfisti, in particolare con:

a) il coinvolgimento di un numero adeguato di tour operators nei diversi paesi obiettivo della campagna;

b) il coinvolgimento delle compagnie aeree regolari e di quelle low cost in un progetto per favorire e promuovere i collegamenti con i paesi esteri nel periodo ottobre-aprile di ogni anno;

c) lo svolgimento di campagne pubblicitarie da affidare ad agenzie specializzate nel settore, mirate ai paesi che ogni anno si intende utilizzare come target;

d) l'utilizzo di agenzie di public relations da scegliere tra le primarie operanti nei diversi paesi obiettivo della campagna;

e) sforzi promozionali tesi ad attirare e organizzare in Sardegna eventi golfistici di rilievo nazionale e internazionale.

2. La Regione Sardegna anche tramite l'intervento della SFIRS, promuove la costituzione di consorzi tra i soggetti interessati alla gestione in comune di uno o più impianti, in particolare, ma non esclusivamente, tra gli albergatori.

(35)

Emendamento all'emendamento numero 35 sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 11

All'emendamento 35 comma i le parole da "Per una campagna" fino a "Agenzia Sardegna Promozione" sono sostituite dalle parole "La Regione promuove una campagna promozionale pluriennale a dell'isola come polo del turismo golfistico nei paesi esteri individuati dalla Giunta regionale.".

(175).)

PRESIDENTE. Poichè nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. L'emendamento numero 35 è ritirato.

PRESIDENTE. Per effetto del ritiro dell'emendamento numero 35 decade l'emendamento numero 175. Ricordo inoltre che l'articolo 11 era stato soppresso in Commissione.

Passiamo all'esame dell'articolo 12. All'articolo 12 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12 e dei relativi emendamenti:

Art. 12

Norma finanziaria e iniziative promozionali

1. A valere sulle risorse del fondo di cui all'articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010), è autorizzata la spesa complessiva di euro 15.100.000, in ragione di euro 100.000 per l'anno 2011 e di euro 3.000.000 per ciascuno degli anni dal 2012 al 2016, a favore dell'Agenzia Sardegna promozione, per una campagna tesa a promuovere l'immagine dell'Isola come polo del turismo golfistico nei paesi esteri e comunque in quelli individuati dalla Giunta regionale. Le campagne promozionali prevedono il più esteso uso dei sistemi di comunicazione mirati alla popolazione dei golfisti, in particolare con:

a) il coinvolgimento di un numero adeguato di tour operators nei diversi paesi obiettivo della campagna;

b) il coinvolgimento delle compagnie aeree regolari e di quelle low cost in un progetto per favorire e promuovere i collegamenti con i paesi esteri nel periodo ottobre-aprile di ogni anno;

c) lo svolgimento di campagne pubblicitarie da affidare ad agenzie specializzate nel settore, mirate ai paesi che ogni anno si intende utilizzare come target;

d) l'utilizzo di agenzie di public relations da scegliere tra le primarie operanti nei diversi paesi obiettivo della campagna;

e) sforzi promozionali tesi ad attirare e organizzare in Sardegna eventi golfistici di rilievo nazionale e internazionale.

2. La Regione Sardegna, anche tramite l'intervento della SFIRS, promuove la costituzione di consorzi tra i soggetti interessati alla gestione in comune di uno o più impianti, in particolare, ma non esclusivamente, tra gli albergatori.)

Emendamento soppressivo totale Campus - Diana Mario.

Articolo 12

L'articolo 12 è soppresso.

(4)

Emendamento soppressivo totale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta.

Articolo 12

L'articolo 12 è soppresso.

(19)

Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

L'articolo 12 è soppresso.

(130)

Emendamento sostitutivo totale Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 12

L'articolo 12 è sostituito dal seguente:

Art. 12

Norma finanziaria

1. Alla spesa prevista per l'attuazione della presente legge, così come disposto dall'articolo 11 bis, valutata in complessive euro 15.100.000, in ragione di euro 100.000 per l'anno 2011 e di euro 3.000.000 per ciascuno degli anni dal 2012 al 2016, si fa fronte:

a) quanto ad euro 100.000 per l'anno 2011 e d euro 3.000.000 per l'anno 2012 a valere sulle disponibilità recate dalla UPB S01.03.010 relativamente al fondo di cui all'articolo 5, comma 1, della legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010);

b) quanto ad euro 3.000.000 per l'anno 2013 e successivi con la variazione di cui al comma 2.

2. Nel bilancio della Regione per gli anni 2011-2013 sono apportate le seguenti variazioni:

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro ---

2012 euro ---

2013 euro 3.000.000

in aumento

UPB S01.03.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro ---

2012 euro ---

2013 euro 3.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1) della tabella A allegata alla legge regionale n. 1 del 2011 (legge finanziaria 2011).

3. Le spese previste per l'attuazione della presente legge fanno carico alle suddette UPB del bilancio della Regione per gli anni 2011-2013 ed a quelle corrispondenti dei bilanci della regione per gli anni successivi.

(36)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

Il comma 1 dell'articolo 12 è soppresso.

(131)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

La lettera a) del comma 1 dell'articolo 12 è soppressa.

(132)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

La lettera b) del comma 1 dell'articolo 12 è soppressa.

(133)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

La lettera c) del comma 1 dell'articolo 12 è soppressa.

(134)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

La lettera d) del comma 1 dell'articolo 12 è soppressa.

(135)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

La lettera e) del comma 1 dell'articolo 12 è soppressa.

(136)

Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 12

Il comma 2 dell'articolo 12 è soppresso.

(137)

Emendamento aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu.

Articolo 12

Dopo il comma 3 dell'articolo 5 è inserito il seguente:

3 bis. La fruizione delle agevolazioni di cui alla presente legge non è cumulabile con l'accesso a qualunque contributo economico previsto dalla normativa regionale, statale e comunitaria.

(151)

Emendamento aggiuntivo Randazzo - Dessì - Biancareddu - Peru - Tocco - Fois - Zedda Alessandra - Mulas - Floris Rosanna - Murgioni - Sanna Paolo - Amadu - Piras - Contu Felice - Locci - Greco - Pitea - De Francisci - Sanjust - Lai - Diana Mario - Stochino - Cuccureddu - Sanna Matteo - Capelli - Pittalis - Rodin - Petrini - Meloni Francesco - Mula - Cossa - Dedoni - Obinu - Steri - Sanna Giacomo - Planetta - Campus - Gallus - Bardanzellu - Biancareddu.

Articolo 12

Dopo l'articolo 12 è inserito il seguente:

Art. 12 bis

Divieto di cumulo dei benefici

1. La fruizione delle agevolazioni di cui alla presente legge non è cumulabile con l'accesso a qualunque contributo economico previsto dalla normativa regionale, statale e comunitaria.

(10)

Emendamento all'emendamento numero 10 aggiuntivo Cuccureddu.

Articolo 12

A1l'emendamento 10, alla fine, dopo il punto, è aggiunto il seguente periodo:

"Possono essere cumulati i benefici di cui alla presente legge con altri, di natura finanziaria, esclusivamente agli intereventi, che non prevedono l'edificazione di strutture residenziali o ricettive ma soltanto la realizzazione di campi da golf, club house e locali tecnici, purché il volume complessivo non superi i 4.000 metri cubi.".

(177)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo e sugli emendamenti, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere favorevole sugli emendamenti numero 4, 19 e 130, uguali. L'emendamento numero 36 è ritirato. Si esprime ugualmente parere favorevole sugli emendamenti numero 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137 e 10. L'emendamento numero 151 è ritirato; sull'emendamento numero 177 ci si rimette all'Aula.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Sono in votazione gli emendamenti numero 4, 19 e 130, uguali.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Presidente, qualora questi emendamenti non venissero ritirati, come mi auguro, non darebbero la possibilità di ripristinare quei benefici economici cassati con le modifiche ad articoli precedenti. Se dovessimo sopprimere l'articolo 12 decadrebbero, evidentemente, tutti quegli interventi previsti attraverso gli emendamenti, sostitutivi e aggiuntivi, che consentirebbero a questa proposta di legge di essere incisiva nel settore turistico, favorendo quindi anche la crescita del PIL, come più volte ha detto il relatore.

Con la soppressione di questo articolo, non si consentirebbe neppure ai consorzi di albergatori, che già hanno strutture ricettive e chiedono una maggiore copertura durante il periodo dell'anno, di poter realizzare anche semplicemente la club house.

Posto che in Commissione si è raggiunto l'accordo per predisporre questi emendamenti, io ritengo utile che i presentatori li ritirino e, nel caso ciò non avvenisse, chiedo di poter proporre un emendamento orale al testo dell'articolo per eliminare l'aspetto finanziario e lasciare soltanto il principio della campagna pubblicitaria.

Sottolineo anche che l'articolo sarebbe in contrasto con il voto su un altro articolo già espresso dal Consiglio; nello stesso provvedimento non possiamo approvare due articoli di contenuto opposto. Preciserò meglio la proposta di emendamento orale, qualora dovesse passare la mia richiesta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, sull'emendamento numero 4 (e sugli altri uguali), e quindi su tutto l'articolo 12, c'è stata una lunga discussione in Commissione, per come coerentemente è stato modificato il testo sino a questo articolo; già in altri passaggi infatti si parlava di utilizzare risorse proprie della promozione regionale per un'attività di advertising, di pubblicità del circuito golfistico.

In Commissione si è ritenuto che finanziare in questo momento campagne promozionali di un'attività che non può iniziare se non tra due o tre anni, cioè quando saranno completati i campi da golf, fosse assolutamente inutile, e addirittura pericoloso perché poteva far pensare a una forma di aiuto pubblico o, comunque, a un interessamento diretto della Regione, delle sue strutture, del suo Esecutivo, su tutto il progetto di legge.

Confermiamo pertanto la necessità di ribadire che nessun finanziamento pubblico è possibile attraverso questo disegno di legge, né per la realizzazione delle strutture né per la promozione delle stesse. Successivamente, quando saranno completati almeno i primi campi, e si potrà sapere in che maniera verranno investiti questi soldi, la Giunta potrà decidere, il Consiglio potrà decidere, perché sarà il momento giusto per prendere delle decisioni in maniera concreta e avveduta.

Io capisco la posizione dell'onorevole Cuccureddu, che però ha presentato degli emendamenti, indubbiamente utili, a un emendamento soppressivo. Io non posso non sopprimere questo testo, quindi non posso ritirare un emendamento sul cui contenuto, l'abolizione di qualsiasi forma di finanziamento pubblico sotto qualsiasi aspetto per tutto l'articolato, abbiamo impostato tutto il confronto all'interno della maggioranza,. Per cui, se non si trovano altre soluzioni, l'emendamento rimane, e invito l'Aula a votare a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza.Vorrei proporre un emendamento orale.

PRESIDENTE. Scusate, questo è un modo schizofrenico di procedere. E' in votazione un emendamento soppressivo totale, non si possono proporre emendamenti orali a un emendamento soppressivo totale.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Presidente, chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni sospendo brevemente la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 31, viene ripresa alle ore 11 e 45.)

PRESIDENTE. Colleghi, l'articolo 12 non può essere messo in votazione perché è in contraddizione con un voto precedentemente espresso dal Consiglio. Decadono quindi tutti gli emendamenti eccetto gli emendamenti numero 10 e 177.

E' in votazione l'emendamento numero 177.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo innanzitutto la votazione nominale sull'emendamento numero 177 che è, come dicevo, un emendamento fondamentale. Perché fondamentale? Perché dà a questa proposta di legge la possibilità di incidere sullo sviluppo del settore turistico, creando infrastrutture e non volumetrie.

Che cosa consente questo emendamento? Consente la possibilità che con risorse statali o comunitarie, per esempio attraverso la legge numero 44, un consorzio di albergatori che ha una copertura del 24, 25 per cento l'anno, possa dotarsi di una infrastruttura, senza gravare su risorse regionali, realizzando esclusivamente (unico beneficio) la club house o dei locali tecnici.

Questa richiesta proveniva anche da una parte del P.D., è evidente; all'unanimità la Commissione si era detta favorevole a portare avanti questo intervento dando la possibilità, per le zone dove già esiste un numero sufficiente di posti letto, di realizzare infrastrutture golfistiche senza volumetrie né ricettive, né residenziali. Evidentemente è un emendamento strategico per dare, ripeto, una impostazione effettivamente turistica a un intervento che, altrimenti, correrebbe il rischio di essere solamente di natura immobiliare. Ribadisco la richiesta di votazione nominale dell'emendamento.

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Tocco è rientrato dal congedo.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, intervengo solo per annunciare il voto contrario del Gruppo del P.d.L. sull'emendamento numero 177. Nel merito, interverrà il collega Campus.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, il concetto su cui ci stiamo confrontando è contenuto nell'emendamento numero 10, in cui si dice chiaramente che: "La fruizione delle agevolazioni di cui alla presente legge non è cumulabile con l'accesso a qualsiasi contributo economico previsto dalla normativa regionale, statale o comunitaria". La discussione di tutti questi giorni ha mirato con chiarezza all'obiettivo di rilanciare il turismo destagionalizzando, provando anche noi il percorso, seguito da altre nazioni, di inserimento della Sardegna all'interno del circuito golfistico internazionale.

Fino a ora abbiamo sostenuto che se avessimo avuto dei soldi, regionali, statali o europei assegnati alla Sardegna, non essendo risorse comunque nella disponibilità della Regione, che può decidere come intervenire, quei soldi sarebbero serviti per tanti altri interventi e non certamente per la realizzazione dei campi da golf. Questo abbiamo detto.

E'chiaro che l'emendamento numero 177 rimette in discussione tutta la filosofia in base alla quale si è sostenuto, da parte del Gruppo del P.d.L., come ha detto il Capogruppo, questo progetto di legge. Ed ecco il motivo per cui non accediamo alla richiesta di voto favorevole sull'emendamento numero 177, mentre sosteniamo l'approvazione dell'emendamento numero 10, che chiarisce, se ancora ve ne fosse bisogno, questa filosofia che sta alla base, ripeto, di tutto il percorso che il Gruppo del P.d.L. ha fatto per arrivare a dare l'approvazione a questa proposta di legge.

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Sanjust è rientrato dal congedo.

Ha domandato di parlare il consigliere Mariano Contu. Ne ha facoltà.

CONTU MARIANO (P.d.L.). Presidente, colleghi, chiedo di apporre la mia firma sull'emendamento numero 10 come testé illustrato e condiviso dal Gruppo del P.d.L.

PRESIDENTE. Onorevole Contu, stiamo votando l'emendamento numero 177.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 177.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Sanjust ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Cossa - Cuccureddu - Dedoni - Fois.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - De Francisci - Diana Mario - Greco - Ladu - Lai - Locci - Milia - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Contu Mariano - Meloni Francesco - Mula - Vargiu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 38

votanti 33

astenuti 5

maggioranza 17

favorevoli 4

contrari 29

(Il Consiglio non approva).

E' in votazione l'emendamento numero 10.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Vorrei intervenire ai sensi dell'articolo 82 del Regolamento, se è possibile, per porre una questione pregiudiziale che consiste nel chiedere alla Giunta di pronunciarsi su ciò che sta emergendo dai lavori dell'Aula. Leggendo i resoconti di ieri vorrei far presente ai colleghi che l'assessore Rassu dinanzi all'emendamento numero 187 si è rimesso all'Aula, esattamente come il relatore, rinunciando a esprimere un parere favorevole o contrario sull'emendamento che ha determinato la situazione politica che state vivendo e che stiamo vivendo.

L'emendamento numero 187 è il primo degli emendamenti che, a nostro avviso, stravolge profondamente il motivo per cui noi abbiamo prima accettato di discutere questa legge per poi ovviamente sottrarci al sostenerla, non lo possiamo fare perché la riteniamo contraria agli interessi della Sardegna.

Allora pongo una questione all'onorevole Rassu che, ieri, non ha detto il parere della Giunta sull'emendamento decisivo. Le procedure di adozione del Piano paesaggistico disciplinate dalla legge cosiddetta "salvacoste", la numero 8 del 2004, al comma 7 dicono che entro tre mesi dall'entrata in vigore di quella legge…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Maninchedda.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Arrivo…

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, l'articolo 82 disciplina gli interventi sull'ordine dei lavori, l'ordine del giorno, il Regolamento o la priorità delle votazioni. In questo caso stiamo tornando su una votazione fatta ieri. Faccia la proposta sull'ordine dei lavori, sull'ordine del giorno, sul Regolamento o sulla priorità delle votazioni.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Presidente, io ho già esplicitato qual è il contenuto del mio intervento, poi, se lei mi vuole zittire non è un problema.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, io la sto invitando a esplicitare la sua richiesta in base all'articolo 82.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Mi scusi, Presidente, è previsto che si possa parlare per illustrare, se non ricordo male, lei è più esperta di me, per cinque minuti. Io ne ho bisogno. Se lei mi dice che non li posso usare non li uso. Io sto chiedendo che la Giunta si pronunci su una questione che vorrei minimamente illustrare e che è pregiudiziale rispetto allo svolgimento dei lavori. Lei non vuol sentire ciò che ho da dire? Non c'è problema.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, siamo tutti chiamati al rispetto del Regolamento.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Secondo me lo sto rispettando.

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Maninchedda. L'articolo 82 del Regolamento concede cinque minuti per intervenire sull'ordine dei lavori, sull'ordine del giorno, sulla priorità delle votazioni o sul Regolamento. Espliciti la richiesta e poi la argomenti su uno di questi fatti, non su un voto…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). E' sull'ordine…

PRESIDENTE. Non è sull'ordine dei lavori perché lei…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). E' certo che è sull'ordine dei lavori, Presidente, perché secondo me la legge sta procedendo…

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, non è sull'ordine dei lavori!

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Il Consiglio regionale sta procedendo…

PRESIDENTE. Lei sta riprendendo un voto già espresso dal Consiglio…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). No, no, no!

PRESIDENTE. E allora faccia la proposta!

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). No, sto citando un dato preliminare. Ho detto che vorrei che si pronunciasse la Giunta sul fatto che stiamo procedendo su una legge inapplicabile e vorrei sentire la Giunta su questo che è un fatto pregiudiziale classico, cioè il Consiglio regionale sta votando una legge che sarà inapplicabile! Possiamo sentire il parere della Giunta su questo fatto che è oggettivamente pregiudiziale? Se lei ritiene, io mi siedo, non c'è problema.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, le questioni pregiudiziali sono disciplinate dall'articolo 86 che prevede questioni diverse per cui l'argomento non può essere affrontato dal Consiglio oppure la proposta di legge deve essere rinviata in Commissione. Stiamo procedendo perché, comunque, quell'articolo, onorevole Maninchedda, non determina la possibilità di bloccare la legge così come è stata approvata, quindi non vedo perché la Giunta si debba esprimere su un voto espresso dal Consiglio. Mi scusi, onorevole Maninchedda.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). No, non sto dicendo che la Giunta si esprima su un voto espresso dal Consiglio. Sto dicendo che la legge è inapplicabile. La Giunta, che ieri non ha espresso il parere, può esprimersi oggi sullo svolgimento dei lavori, perché si sono aggiunti altri motivi di inapplicabilità grave su cui probabilmente il parere della Giunta è importante.

Se lei invece ritiene che, anche se viene sollevata in Aula una questione pregiudiziale sulla loro applicabilità, si possano fare le leggi senza che si possa serenamente discutere, non cercando di fare ostruzionismo: non stiamo facendo ostruzionismo. Mi fa dire perché sarà inapplicabile, oppure non lo posso dire? Se lei ritiene che io debba tacere taccio, rimarrà agli atti che lei ritiene questo. Non è un problema. Io penso che le questioni di inapplicabilità siano pregiudiziali. Se lei dice di no non c'è problema.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, innanzitutto la Giunta ha espresso il parere ieri rimettendosi all'Aula, anche quella è una facoltà della Giunta esattamente come l'espressione del parere favorevole e del parere contrario.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Ma è il presupposto. Non sto chiedendo alla Giunta di pronunciarsi sull'emendamento numero 187, ho citato un fatto precedente.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, lei non può sindacare su ciò che la Giunta ha scelto di dire su un emendamento.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Ma non sto sindacando, sto dicendo…

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, sto parlando io, non sto interloquendo…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Se mi consente di svolgere il mio ragionamento, è solo in premessa…

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, sto parlando io e non sto interloquendo con lei! Io ho ascoltato le sue ragioni, adesso lei ascolti il Presidente!

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). No, lei non me le ha fatte dire. Lei non me le ha fatte dire!

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Presidente, il fatto che si alzi la voce non vuol dire avere ragione.

PRESIDENTE. Io sto alzando la voce perché lei sta continuamente…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Lei non mi sta consentendo di esprimere le mie ragioni.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, io l'ho ascoltata quando lei è intervenuto. Adesso sto replicando…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Non ho ancora concluso! Non sono riuscito neanche ad arrivare alle ragioni per cui ritengo che sia una pregiudiziale, lei mi ha interrotto prima!

PRESIDENTE. Allora, siccome sulle questioni…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Se lei ha paura della ragionevolezza io sto zitto. Non c'è problema.

PRESIDENTE. Io non ho paura di niente, neanche della ragionevolezza ma neanche lei deve pensare con la prepotenza di poter imporre…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Io non sono prepotente!

PRESIDENTE. Eh no, onorevole Maninchedda, assolutamente no!

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Non è un problema. Grazie a Dio le categorie morali non sono nella sua disponibilità.

PRESIDENTE. Allora, onorevole Maninchedda, lei ha chiesto di intervenire sull'articolo 82 che disciplina precisamente le questioni che possono essere poste in base a quell'articolo. Siccome lei non ha esplicitato una richiesta…

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Sull'ordine dei lavori, Presidente.

PRESIDENTE. …sulle questioni di inapplicabilità. Se lei ritiene che la legge sia inapplicabile può in sede di votazione finale esprimere le sue opinioni, però questa non rientra nelle questioni previste dall'articolo 82. Io l'ho invitata a esplicitare la richiesta.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Presidente, esplicito nuovamente la richiesta…

PRESIDENTE. Per esprimere le sue valutazioni con riferimento all'inapplicabilità potrà intervenire dopo, nel corso della votazione finale. MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). No, lo farò su ogni dichiarazione di voto così gradirò la sua attenzione, Presidente.

PRESIDENTE. …su ogni dichiarazione di voto su quello che intende lei, onorevole Maninchedda.

Ha domandato di parlare il consigliere Campus Ne ha facoltà.

Ricordo che è in votazione l'emendamento numero 10.

CAMPUS (P.d.L.). Vorrei semplicemente chiedere all'onorevole Maninchedda di rinviare queste sue osservazioni al momento più opportuno rappresentato dall'approvazione finale della proposta di legge; le sue considerazioni non saranno certo impedite dall'approvazione o non approvazione di un emendamento, in questo caso l'emendamento numero 10.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Esprimo innanzitutto il mio voto contrario, assessore Rassu, così rimane agli atti, non sapendo se farò in tempo a dire tutto. La legge numero 8, al comma 7 dell'articolo 2 dice che il Piano paesaggistico (e l'emendamento numero 10 rientra in tutta questa partita che state gestendo), è preceduto da linee guida che sono state approvate dal Consiglio. Il Piano casa non ha modificato questa disposizione. E' chiaro? Quindi qualsiasi modificazione del Piano paesaggistico, che vada contro le linee guida approvate da questo Consiglio, non può essere applicata. Le norme inserite in questa proposta di legge sono tutte in violazione e non possono essere recuperate con una delega alla Giunta senza che la Giunta porti le linee in quest'Aula.

E' così, Assessore, e lascio questa riflessione agli atti parlamentari affinché risulti, dovendo applicare lei queste norme, che lei è stato avvertito che questa legge è in violazione delle norme, perché la procedura stabilita dal Piano casa non prevede che si modifichino le linee guida; le linee guida sono quelle approvate per la "8" e questo provvedimento non è in coerenza con quelle linee guida.

Non basta dare una delega alla Giunta se si elaborano norme in contraddizione con le linee guida approvate, che vanno riportate in quest'Aula perchè il Piano paesaggistico che voi state rivedendo deve essere in coerenza con quelle linee, se si modificano le linee allora potete modificare il Piano paesaggistico in base alle nuove regole.

Ho visto un emendamento, poi ritirato, sulla fascia costiera che era un obbrobrio ma chiariva le vere intenzioni. Rimarrà agli atti parlamentari che lei è stato avvertito che una legge ha queste caratteristiche.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 10, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'articolo 13 è soppresso.

Passiamo all'esame dell'articolo 14. All'articolo 14 è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14 e del relativo emendamento:

Art. 14

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna (BURAS).

Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.

Articolo 14

L'articolo 14 è soppresso.

(138)

PRESIDENTE. Poiché non vi sono iscritti a parlare sull'articolo e sull'emendamento, per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'emendamento ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 138. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo alla votazione finale della proposta di legge numero 83/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Matteo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA MATTEO (U.D.C.-FLI). Presidente, intanto annuncio il voto favorevole alla proposta di legge e poi ricordo ai colleghi e al collega Maninchedda che il PPR vigente è un atto amministrativo, quindi, poiché la proposta di legge che noi oggi esitiamo è norma di rango superiore credo non ci sia alcun pericolo di inapplicabilità della stessa. Ho voluto chiarire questo punto perché l'abbiamo approfondito con la Commissione, con i tecnici dell'Assessorato dell'urbanistica e anche con i consulenti legali dello stesso Assessore.

Non so se l'assessore Rassu intenda aggiungere qualcos'altro, io ritengo che la legge sia applicabile in quanto, ribadisco, è di rango superiore rispetto al PPR che rimane un atto amministrativo approvato dalla Giunta dopo aver discusso in Consiglio, sì, delle linee guida; linee guida che comunque non inficiano assolutamente l'applicabilità della legge che noi questa mattina approveremo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, annuncio il voto favorevole. Onestamente non so, così come è accaduto in altre situazioni e anche a seguito delle cose che ci ha rappresentato il collega Maninchedda, se abbiamo fatto la migliore legge possibile. Non esito neanche a pensare che possa esserci qualche parte di questa proposta di legge che possa essere impugnata; anche ieri abbiamo saputo di un pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale su un'altra legge. Sono questioni che ricorda sempre l'onorevole Uras; ma non voglio cavalcare la sua protesta, anche perché per il collega Uras quando gli fa comodo il Governo è contrario, quando non gli fa comodo il Governo è favorevole.

In questa situazione io non so che cosa pensare. E'certo che con questa proposta di legge, ci siamo accollati un rischio grossissimo legato al PPR. Ho ascoltato anche il collega Matteo Sanna; bisogna stare molto attenti, collega Sanna, perché non è esattamente corretto che le leggi che noi esitiamo siano sovraordinate rispetto al PPR. Ci sono delle norme nel PPR che non possono assolutamente essere modificate dalle leggi. A questo dovevamo stare attenti e, per quanto ci riguarda, siamo stati molto attenti.

Dico di più, forse ieri proprio sull'emendamento numero 187 non risolvevamo, collega Maninchedda, il problema né col vostro emendamento dei 3 mila metri, né con l'emendamento presentato da Campus e Diana dei 2 mila metri e non lo risolviamo neanche con la dizione che oggi c'è nella proposta di legge. Questo è forse il nodo maggiore. Io spero che per l'adeguamento che è previsto, e che conosciamo almeno per una parte, delle norme relative al PPR, le norme che noi abbiamo inserito all'interno di questo testo di legge non incorrano nei rilievi da parte del Governo. Lo spero veramente, ma la certezza oggi purtroppo, essendo così difficile la normativa, è difficile averla; io pertanto non mi sento di dire che abbiamo fatto il massimo, ci abbiamo provato e ci siamo impegnati.

Forse ci hanno dato una mano anche i colleghi del centrosinistra, e male hanno fatto a non partecipare a questa votazione perché avrebbero marcato ancora di più la differenza, magari con manifestazioni più convincenti rispetto a quelle degli ultimi giorni. Però io rimango del parere che questa proposta di legge andava approvata, per cui se rischi dobbiamo correre li correremo, eventualmente troveremo il modo per modificarla.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, annuncio il nostro voto contrario e questa certamente non è una novità. Si ripete in questa circostanza quanto fatto sulla norma dei 300 metri del Piano casa, si ripete perché noi ci portiamo dentro storia, valori e ideali che non possono essere certo cancellati con leggi come questa. Ieri è stata fornita la testimonianza di quello che stiamo dicendo, e la testimonianza è data da una serie di emendamenti che sono stati presentati e la cui matrice è la stessa: fotografie o assalti alla diligenza, tentati e malriusciti.

Voglio ricordarvi l'emendamento che prevedeva anche il coinvolgimento di un albergo entro i 10 chilometri, voglio ricordarvi il "168" che sostituiva "dagli ambiti costieri" con"dalle fasce costiere"; abbiamo di fronte veramente un tentativo malriuscito di voler fare una legge seria, nonostante fossimo partiti abbastanza bene con l'articolo 1 dove si parla di valorizzare le aree svantaggiate. Tanto abbiamo voluto aiutare le aree svantaggiate che il discorso dei mille metri ci dà già il quadro complessivo della situazione.

Si vuole posizionare dove è più conveniente, dove è più remunerativa la cubatura che dovrà nascere a fianco dei campi da golf. Sulle coste ha un valore, entro il chilometro ha un valore, dai tre chilometri in poi certamente ne ha un altro. Ci si qualifica così. Allora, chi si vuole qualificare così lo faccia pure, ma essere in maggioranza non vuol dire accettare tutto. Noi accettiamo il programma che ci ha legato in questa esperienza amministrativa e a quel programma facciamo riferimento. I campi da golf non facevano certo parte di quel programma e noi non ci sentiamo vincolati a farlo come è stato fatto.

Esaminate gli emendamenti che ha presentato il Partito sardo d'Azione per capire qual era la volontà, qual era l'obiettivo, se era quello di voler stravolgere o se era quello di migliorare e aiutare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, io voterò a favore di questa proposta di legge anche se, sinceramente, alcuni emendamenti che sono stati presentati mi hanno un po' disgustato e lasciato una sorta di rammarico; per certi aspetti, poi, voglio condividere le parole usate dal collega Sanna in riferimento alle zone interne.

Bene, io credo che l'emendamento numero 187 all'articolo 5, al punto b) dove si dice che questi campi da golf devono essere localizzati in ambiti territoriali tali da consentire l'accesso diretto a strade di livello provinciale o statale nelle zone interne possa creare e arrecare notevoli problemi; infatti, se per arrivare a una zona che può permettere la realizzazione di un campo da golf devo passare da una strada provinciale a una comunale mi sto già tagliando fuori. Ugualmente, data l'orografia del terreno, un dislivello di 50 metri io credo che per le zone interne sia impossibile da rispettare.

Io quest'estate sono andato in Austria a trascorrere le vacanze e ho visto un campo da golf che, su un percorso di 6 chilometri, aveva un dislivello di 250 metri. Ebbene, io credo che nelle zone interne della Sardegna non arriveremo ai 250 metri ma, sicuramente, potremo arrivare ai 100 metri. Con questo articolo stiamo di conseguenza limitando la realizzazione di alcuni campi da golf. Pertanto, anch'io come il mio Capogruppo, mi riservo di presentare degli emendamenti nei prossimi anni, nel prossimo anno che possano modificare al meglio il testo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Annuncio il voto favorevole del Gruppo U.D.C. e FLI. Noi con coerenza, tra gli ideali rientra anche la coerenza, votiamo questa proposta di legge in conformità alle indicazioni della Giunta e della maggioranza, riassunte nella posizione espressa dal relatore e dal Presidente della Commissione, nonostante alcune perplessità; vi è stata però una discussione in Commissione alla quale tutte le forze politiche hanno partecipato e hanno potuto esprimere la loro posizione.

Noi ci siamo attenuti alla sintesi di queste posizioni anche sui punti sui quali, ripeto, avevamo delle perplessità. Forse anche da parte degli amici sardisti sarebbe stato preferibile che ulteriori difficoltà fossero espresse in quella sede o in sede di discussioni che pure sono avvenute al di fuori della Commissione. Peraltro, come di solito accade a me e ai componenti del mio Gruppo, ho ascoltato con estrema attenzione le osservazioni dell'onorevole Maninchedda. Mi sembra però che in questa fattispecie non colgano nel segno.

Per quanto è a mia conoscenza le linee guida approvate dal Consiglio regionale, che sono linee guida generali e non di concreta attuazione, non contengono disposizioni in contrasto con quanto previsto in questa norma di legge. Chiaramente, se dovessi sbagliare sarei felice se l'onorevole Maninchedda mi indicasse i punti delle linee guida in cui c'è contrasto.

A mio avviso non esiste perché quelle sono norme astratte, semmai il contrasto attiene alla concreta applicazione ma l'emendamento numero 187, in questa ipotesi, interviene semplicemente richiamando le modifiche sulla revisione del PPR introdotte dal Piano casa al titolo secondo, articolo 11 se non vado errato, che riduce il termine della metà. Ossia in questo caso è stato semplicemente semplificato il procedimento di revisione del PPR, fermo rimanendo che in sede di concreta attuazione, in via amministrativa come di competenza, si verificherà se c'è la coerenza o no. Ecco perché in questa ipotesi non mi sembrano condivisibili le osservazioni dell'onorevole Maninchedda.

Riconfermo che tutti i Gruppi, a mio avviso, sono guidati da ideali e principi da cui raramente si discostano e noi, con coerenza, in base a quanto avevamo detto in precedenza, voteremo a favore di questa proposta di legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Anch'io chiaramente voterò a favore come ha già espresso il Capogruppo a nome di tutto il Gruppo. Voglio solo sottolineare che siamo certi e consci, è già stato detto, che il PPR riconosce un percorso di modifica del tutto specifico, connesso a quello di una legge delega attraverso cui si accede alla tipologia dell'iter legislativo e normativo del PPR.

Sono altrettanto conscio che la Giunta, che è stata investita di questo problema, non procederà se non con un percorso che sia quello più adeguato e più coerente per poter modificare un PPR che ribadisco non verrà modificato solo per le esigenze di questo provvedimento di legge che, ripeto, ha comunque una valenza strategica; ma, come abbiamo detto e forse anche come abbiamo straletto o letto in maniera inopportuna in questi giorni, le modifiche del PPR sono un impegno che questa maggioranza ha preso con la Sardegna.

Mi aspetto davvero, quindi, che la Giunta presenti attraverso il percorso più costituzionalmente e legislativamente coerente quelle modifiche al PPR che la Sardegna ha chiesto attraverso il suo voto a noi; nell'ambito di queste modifiche del PPR è chiaro che la Giunta dovrà valutare anche come rendere coerente questa proposta di legge; e non è così stravolgente, è certo.

Anche noi, io e l'onorevole Diana a nome di gran parte del Gruppo avevamo presentato un emendamento per allontanarci ulteriormente dalla fascia costiera, per arrivare a quel limite dei 2 chilometri che era il limite precedente di massima tutela. Il confronto in maggioranza ci ha portato a trovare e a dover accettare una via di mezzo fra chi voleva avvicinarsi ancora di più al mare e chi, come i consiglieri del Partito sardo d'Azione chiedeva un ulteriore allontanamento.

Siamo consci anche che è nelle mani della Giunta la valutazione dei progetti, nelle mani della Giunta e di quel comitato che io auspico sia il migliore possibile, il più pulito e il più preparato possibile perché nella valutazione, così come verranno considerati gli aspetti architettonici e gli aspetti di realizzazione dei campi, si possa anche tenere in considerazione la possibilità di privilegiare il minor consumo del territorio nella fascia più delicata e sensibile, coerentemente con quanto scritto nel testo che privilegia con incentivi l'insediamento dei campi lontano dalla costa e lontano dagli ambiti costieri che, come sapete, abbiamo difeso e tutelato facendo ritirare l'emendamento che avrebbe riportato...

PRESIDENTE. Onorevole Campus, il tempo a sua disposizione è terminato. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Intervengo per dire due cose. Mi conforta l'intervento dell'onorevole Steri perché ha detto all'Assessore dell'urbanistica che doveva stare molto attento alla coerenza in sede applicativa. Io rimango della mia idea, non ho l'esperienza giuridica dell'onorevole Steri però non ho parlato a vanvera. Io credo che lo schema direttore ( paragrafo 4.2.1 e paragrafo 4.2.2) delle linee guida del Piano paesaggistico sia in contrasto con molte delle norme, e anche gli interventi dei colleghi del P.d.L. stanno dicendo con chiarezza che è stata ferita la fascia costiera.

E sul "187" onorevole Diana, noi avevamo presentato un emendamento ed eravamo fermi alla mattina in cui gli emendamenti potevano essere discussi. Nel pomeriggio c'è stata una iniziativa regolamentare, assolutamente legittima, che ha impedito di discutere sia quello dell'onorevole Campus che si atteneva alla fascia dei due chilometri, propria del Piano paesaggistico, sia il nostro che ampliava la distanza a tre chilometri.

Noi abbiamo accettato di discutere in quest'Aula questa proposta di legge perché si parlava di sviluppo, non di interventi sul PPR e ribadisco, onorevole Rassu, che ciò che interviene sulla fascia costiera o viene autorizzato da un voto del Consiglio regionale sulle linee guida del Piano paesaggistico o voi con semplice atto amministrativo fate quello che vi pare e lo fate largamente: ma non lo potete fare.

Pertanto questo Consiglio forse farebbe bene a orientarsi sulla posizione dell'onorevole Stochino; è stata fatta una prova di forza, inconcludente. Forse la legge va modificata, forse va modificata non tentando i blitz ma consentendo alle opposizioni di confrontarsi e di arrivare a sintesi ragionevoli. Le furbate non producono grandi risultati. La sospensione di ieri mattina è stata una furbata ma non produce un grande risultato, ha prodotto uno sfondamento della fascia costiera che è un errore, è un errore strategico.

Il giorno in cui si parlerà di turismo in quest'Aula forse si capirà che non è tutto legato ai vettori, che c'è da costruire il management sulle destinazioni e sulle destinazioni bisogna lavorare a partire dall'identità della Sardegna, non soltanto dalla richiesta del mare. Perché se andate su Google vedrete che quando gli utenti "richiedono la Sardegna" non chiedono più solo la spiaggia. Questa proposta di legge è anacronistica, ed è così perché non avete voluto discutere. Questo è il problema.

Noi ci siamo aperti alla discussione e abbiamo presentato emendamenti fidandoci (a proposito di lealtà, onorevole Steri, non mi riferisco a lei assolutamente), di una disciplina del confronto e non di un tentativo di evitarlo. Questo non è stato fatto, avete fatto una legge inapplicabile, lo sappia l'onorevole Rassu su cui ricadrà, come ha sottolineato l'onorevole Steri...

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, il tempo a sua disposizione è terminato. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Noi Riformatori voteremo in modo convinto a favore di questa proposta di legge. Devo dire, ribadendo considerazioni che abbiamo già fatto in quest'Aula ieri, che sappiamo di trovarci di fronte a una legge non perfetta, anche perché il modo con cui è stata rimaneggiata in Aula non consente certo di avere la convinzione che la norma sia la migliore che in assoluto si poteva scrivere.

E' evidente che su questa legge, così come su tutte le altre esitate da questo Consiglio, è possibile reintervenire ed è evidente che l'eventuale nuovo intervento, che noi Riformatori comunque auspichiamo, sarà conforme alla volontà del legislatore. Ed è la volontà del legislatore che noi Riformatori riteniamo di ribadire in questa dichiarazione di voto.

Noi riteniamo importante questo provvedimento di questo Consiglio regionale, importante perché è volontà del legislatore parlare finalmente di sviluppo, intervenire sul PIL della Sardegna per farlo crescere e non semplicemente pensare a una redistribuzione dei soldi che già ci sono. E'una legge che promuove la crescita della infrastrutturazione turistica con l'obbiettivo di riportare più presenze in Sardegna, aumentando quindi la quota di moneta che arriva ed è disponibile ogni anno in Sardegna.

Non si tratta di una legge di stabilizzazione di precari (questo Consiglio regionale ne ha varato un'infinità), non si tratta di una legge di distribuzione assistenziale di risorse attraverso la Caritas, o attraverso qualunque altra istituzione compresa la Regione. E' proprio quella ridistribuzione delle risorse che fa dire che il Consiglio regionale non serve a niente, perché per ridistribuire le risorse basta la Caritas, non serve il Consiglio regionale.

E'una legge che non dà soldi agli imprenditori, questa è stata una scelta del Consiglio regionale in un momento in cui non ci sono più soldi disponibili. E se non si danno soldi agli imprenditori, siccome pasti gratis non ce ne sono, è indispensabile che lo sviluppo venga finanziato attraverso idee, e attraverso idee che comportano il consumo di territorio della Sardegna, consumo che noi vogliamo sia il minimo possibile, il più attento possibile alle generazioni future; ma dobbiamo dire, con coraggio, che in Sardegna per dare da mangiare a chi ha fame, e noi non siamo tra quelli, è necessario (e questo è il momento) fare scelte coraggiose che guardino alla crescita e che riguardino lo sviluppo. Piangerci addosso non serve a niente!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Presidente, io vorrei iniziare il mio intervento con una osservazione tecnica; il comma 6 dell'emendamento numero 187, che è stato approvato, e che riguarda la qualità architettonica delle volumetrie realizzate, in sede di coordinamento tecnico dovrebbe essere spostato e inserito tra i criteri di valutazione da parte della Commissione.

Detto questo sono un po' sorpreso, e anche un po' amareggiato, dalla discussione di stamattina perché sembra che tutti quanti stiano prendendo le distanze dalla proposta di legge, per cui chi l'ha proposta o chi l'ha sostenuta in questi termini appare come un palazzinaro che vuole sfasciare la Sardegna. Sì, collega Maninchedda, lei ride però sembra proprio così, la sensazione è proprio questa!

L'emendamento numero 168, a cui lei ha fatto riferimento, è stato presentato in Commissione, concordato in Commissione, approvato da tutta la Commissione, però era sbagliato ed eravamo d'accordo con l'assessore Rassu che la Giunta ne avrebbe chiesto il ritiro, cosa che è puntualmente avvenuta. L'emendamento non nascondeva alcun imbroglio e alcun pasticcio. E' un po' stucchevole questo argomento degli imbrogli e degli interessi a cui ogni tanto tutti fanno riferimento.

Io non ho interessi personali, non credo che qualcuno di noi li abbia in quest'Aula, e non ci crederò fino a quando non verrà dimostrato da un magistrato, quindi sarebbe ora che la finissimo tutti quanti quando interveniamo di parlare degli interessi degli altri. Sono sempre gli altri che hanno interessi, noi non ne abbiamo mai! Io non ho l'esperienza giuridica del collega Steri, come ha detto giustamente l'onorevole Maninchedda, quindi neanche io ho la certezza che questa legge sia perfetta, ho però la certezza che in coscienza ho fatto tutto quello che potevo perché fosse perfetta, ho la coscienza di aver fatto qualcosa per giovare alla gente, per giovare alla mia terra, ho la coscienza di non essere un "peccatore sociale".

"Peccatore sociale" è chi fa inutili prediche. I "peccatori sociali" sono gli iscritti al partito del "benaltrismo": "Sì, questo andrebbe bene, però non lo facciamo perché ci vuole ben altro", e intanto non facciamo nulla. Sono passati due anni e mezzo dall'inizio di questa legislatura, e per favorire lo sviluppo abbiamo esitato il Piano casa, che sta cominciando a funzionare adesso, e questa legge. Vogliamo fare qualcosa per la gente o no? O vogliamo sperare di avere i soldi un giorno per assumere tutti alla Regione, o tutti nelle ASL? Questo non si può fare, questo non è possibile!

Onorevole Maninchedda, non c'è nessun trucco dietro la sospensione di ieri, i mille metri erano previsti nella proposta approvata in Commissione, c'erano già, quindi non è stato cambiato nulla, la sospensione di ieri è stata fatta per cercare di trovare un accordo, che non si è trovato per l'intransigenza di tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

RASSU (P.d.L.). Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Presidente, intervengo brevemente. Le modalità, legittime chiaramente, con le quali ieri è stato presentato l'emendamento nell'intervallo, non hanno dato probabilmente il tempo per un confronto abbastanza approfondito e, magari, l'emendamento poteva essere formulato diversamente.

Mi attengo solo a ciò che dice il Piano paesaggistico. Certamente le linee guida sono il manto che copre il Piano, ma le linee guida puntano, con un'affermazione generica, alla salvaguardia e alla tutela del paesaggio e dell'ambiente. Questo dicono le linee guida. Ora sappiamo tutti che una legge, anche adottata, non può modificare il PPR, questo è chiaro, tant'è vero che il provvedimento in votazione questo non lo fa. Il Consiglio dà direttive alla Giunta per la variazione del Piano. Sul Piano in sede di revisione, per quanto si è visto sino a oggi, la competenza rimane della Giunta e della Commissione consiliare.

Ora bisogna vedere, ma questo è un quesito prettamente legale, se l'incidenza del comma 4 dell'emendamento numero 187 è tale da poter intervenire sul Piano. Ritengo, così a naso, che non possa avvenire, comunque la Giunta su questo aspetto sarà attentissima, e se ne riparlerà nella revisione del PPR.

Voglio dire questo. Tutti noi siamo convinti, e consci, che l'ambiente debba essere rispettato e salvaguardato; abbiamo sempre sostenuto però, tutti noi, che non può essere vincolato e diventare una cartolina che, col passare degli anni, non si vede più, ma che deve essere assieme all'uomo tutelato, salvaguardato, e utilizzato laddove deve essere utilizzato, non fosse peraltro per lo sviluppo socioeconomico della nostra Isola.

Credo quindi che questa norma inciderà sulla revisione del Piano, ma a mio parere non sulla variazione delle linee guida, non interviene sulle linee guida, però è necessario che ci si rifletta, stando attenti e usando molta prudenza. Male che vada, se sarà necessario, il Piano ritornerà in Aula. Oggi non sono in grado di dire se questa norma è talmente incisiva da provocare questo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, io vorrei ulteriormente giustificare il mio non voto, e devo dire che è sconcertante prendere atto di tutte le dichiarazioni di voto che sono state fatte in quest'Aula, nelle quali tutti manifestano perplessità sulla bontà della legge, sull'adeguatezza della legge, sulla legittimità e sull'applicabilità della legge stessa. Io non so che cosa possa pensare chi ci ascolta! Cioè stiamo esitando una legge sulla quale tutti, nelle dichiarazioni di voto, tutti quanti, hanno espresso perplessità.

Anche perché tutti conosciamo l'ordinanza del Tar, la numero 135 del 2011, che dice che l'impianto di deroghe, avente carattere di eccezionalità rispetto al sistema di tutela paesaggistica per definizione costruito o articolato in altre sedi normative, presuppone il preventivo recepimento delle stesse all'interno della pianificazione paesaggistica regionale, mediante modifica del PPR e delle correlative misure di salvaguardia. La conosciamo tutti, e tutti sappiamo che non è applicabile questa legge, e che è stata fatta una forzatura in modo particolare con l'approvazione dell'emendamento numero 187.

Aggiungo, amici dell'U.D.C., oggi anche amici del F.L.I., amici del Terzo polo, che su questa idea di sviluppo si è frantumato il P.d.L. nazionale, e su questo è nata F.L.I., non condividendo queste linee di sviluppo, queste azioni di sviluppo.

SANNA MATTEO (U.D.C.-FLI). Queste sono altre cose!

ARTIZZU (U.D.C.-FLI). Pensa per te!

CAPELLI (Gruppo Misto). Non è una critica! Anzi, non l'avete detto voi tra l'altro, l'hanno detto i Riformatori, perciò non è una critica e mi dispiace che come tale qualcuno l'abbia presa! Dico solo che su questa idea si è costruita un'idea diversa, cioè quella del Terzo polo; io non sto criticando il voto, ognuno fa quello che ritiene più opportuno, richiamo soltanto alla necessità di costruire una linea coerente che deve portare questo Consiglio, e chi esprime le linee politiche di rappresentanza dei propri partiti, a valutare che a volte non serve necessariamente salvare un disegno di legge per salvare una maggioranza, si può continuare a portare avanti l'idea di quella maggioranza ma essendo coerenti con una linea politica che da quella maggioranza ci differenzia, punto e basta, soltanto questo!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Artizzu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ARTIZZU (U.D.C.-FLI). Presidente, io voto con convinzione questa proposta di legge. Abbiamo sempre detto ai nostri elettori - ricordo che i rappresentanti di Futuro e Libertà in quest'Aula consiliare portano una dote di 17 mila voti -che avevamo e abbiamo un concetto di salvaguardia dell'ambiente che non esclude l'uomo dalle attività produttive, ma mette l'uomo al centro delle attività salvaguardando l'ambiente e coniugando il lavoro, lo sviluppo, il progresso, il benessere delle nostre popolazioni con la salvaguardia dell'ambiente che, a mio parere, da questo provvedimento non viene minimamente messa in discussione.

Non entro nella valutazione sull'applicabilità della proposta di legge perché non è il mio mestiere, il mio mestiere è quello di dare un contributo alla Sardegna, al lavoro e allo sviluppo della Sardegna; ritengo che questa legge, lo ritengo in coscienza, sia valida per poter offrire una speranza a una Sardegna che sta morendo e non può più vivere di assistenzialismo perché quei rubinetti sono chiusi e sono chiusi per sempre!

Allora dobbiamo trovare il coraggio di fare delle scelte che portino la nostra terra, la nostra gente, i nostri imprenditori, i nostri giovani verso una prospettiva di sviluppo che non abbia bisogno di assistenza pubblica, che non rimanga appesa alle leggi finanziarie statali e regionali per avere le elemosine a tempo determinato, ma che dia l'opportunità, a chi vuole investire rispettando l'ambiente, di poter creare una speranza e una prospettiva di lavoro e di sviluppo.

E'su questo, caro collega Capelli, che abbiamo vinto le elezioni, non promettendo cose impossibili, ma promettendo che avremmo scardinato quella legge numero 8! Spazzato via quel Piano paesaggistico regionale che ha distrutto e paralizzato la Sardegna, nei confronti del quale rimango sbalordito nel vedere oggi una sorta di timore riverenziale, quasi fosse diventato da nemico da abbattere un totem da adorare!

No! Noi abbiamo vinto le elezioni, due anni e mezzo fa, perché abbiamo promesso ai sardi che avremmo spazzato via quei vincoli, quelle catene, quelle manette che erano state messe alla Sardegna. In quest'ottica è certo che se c'è stata una colpa da parte di questa Giunta regionale è stata proprio quella di non averlo ancora fatto.

Questa legge cambia pagina e io la voto in coscienza.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della legge numero 83/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Zedda ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Dessì - Maninchedda - Planetta - Sanna Giacomo.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 41

votanti 40

astenuti 1

maggioranza 21

favorevoli 36

contrari 4

(Il Consiglio approva).

PRESIDENTE. Il Consiglio è riconvocato martedì 20 settembre, alle ore 16.

La seduta è tolta alle ore 12 e 36.



Allegati seduta

Testo delle interrogazioni e della mozione annunziate in apertura di seduta

Interrogazione Sanjust, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di intervenire presso il Governo nazionale e il Parlamento affinché possa essere modificato in senso più estensivo l'articolo 11 del disegno di legge n. 2887 di conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138.

Il sottoscritto,

premesso che:

- il Senato della Repubblica, nella seduta del giorno 7 settembre 2011, ha approvato il maxiemendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge n. 2887 di conversione in legge del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo;

- nel testo approvato, all'articolo 11 si legge: "1. I tirocini formativi e di orientamento possono essere promossi unicamente da soggetti in possesso degli specifici requisiti preventivamente determinati dalle normative regionali in funzione di idonee garanzie all'espletamento delle iniziative medesime. Fatta eccezione per i disabili, gli invalidi fisici psichici e sensoriali, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti e i condannati ammessi a misure alternative di detenzione, i tirocini formativi e di orientamento non curriculari non possono avere una durata superiore a sei mesi, proroghe comprese, e possono essere promossi unicamente a favore di neo-diplomati o neo-laureati entro e non oltre dodici mesi dal conseguimento del relativo titolo di studio. 2. In assenza di specifiche regolamentazioni regionali trovano applicazione, per quanto compatibili con le disposizioni di cui al comma che precede, l'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196 e il relativo regolamento di attuazione.";

considerato che:

- quanto premesso, limiterebbe i tirocini ai soli disabili e diplomati e laureati da meno di un anno, tagliando fuori tutta una serie di categorie di persone escludendo, quindi, in una Regione povera come la nostra, un numero molto elevato di individui;

- nella situazione di attuale recessione economica, questa normativa, se approvata definitivamente, farebbe venir meno uno strumento fondamentale di inserimento in azienda per tutti i soggetti che hanno difficoltà oggettive a trovare un lavoro e fra questi, principalmente, i giovani senza titolo di studio, le donne che sono rimaste, anche per esigenze familiari, fuori dal mercato del lavoro, adulti disoccupati e altri;

ritenuto che la Sardegna, che più di altre regioni italiane sta subendo una pesantissima recessione economica con la chiusura di importanti aziende e di tantissime piccole e medie imprese, non sarebbe in condizioni di contenere una esclusione di tale portata dai tirocini e quindi da un possibile posto di lavoro,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere se:

non ritenga urgente intervenire presso il Governo nazionale affinché i commi 1 e 2 dell'articolo 11 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, già approvato al Senato della Repubblica, possano essere modificati in senso più estensivo nel corso del dibattito alla Camera dei deputati, chiamata ad approvare in seconda lettura il provvedimento del Governo;

non ritenga urgente attivare tutte le procedure di competenza, al fine di tutelare i tantissimi cittadini sardi che, con il varo di tale provvedimento, saranno esclusi dai tirocini e, di conseguenza, da una potenziale assunzione per un nuovo lavoro. (674)

Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulla problematica della prosecuzione dei contratti dei collaboratori operanti presso i Centri servizi per il lavoro (CSL) della Provincia di Sassari e sulla necessità di un tempestivo intervento risolutivo.

Il sottoscritto,

preso atto che il provvedimento volto alla prosecuzione dei contratti dei collaboratori operanti presso i Centri servizi per il lavoro (CSL) della Provincia di Sassari, a far data del 1° settembre e fino al 31 dicembre 2011, ha trovato ostacolo in un'interpretazione del comma 7 dell'articolo 2 della legge regionale 10 marzo 2011, n. 10, in base alla quale sarebbe richiesto anche alle province il rispetto, oltre che del patto di stabilità, anche del limite del 40 per cento delle spese di personale sulle spese correnti;

ritenuto che occorra, in ogni caso, intervenire per garantire la prosecuzione del rapporto di lavoro dei 31 lavoratori interessati anche al fine di garantire la continuità del servizio loro demandato e svolto già da qualche anno,

chiede di interrogare l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere se sia a conoscenza dello stato di agitazione dei dipendenti impiegati nei Centri dei servizi per il lavoro della Provincia di Sassari ai quali è scaduto il contratto il 31 agosto 2011, e per conoscere le iniziative urgenti che intende assumere al fine di consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro del personale interessato. (675)

Mozione Bruno - Uras - Salis - Capelli - Agus - Barracciu - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru - Ben Amara - Cugusi - Sechi - Zuncheddu - Cocco Daniele Secondo - Mariani sull'uso indiscriminato, fazioso ed ingannevole delle risorse per la pubblicità istituzionale della Regione nella congiuntura economica più grave dal dopoguerra in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

- la situazione economica e finanziaria della Sardegna è gravissima e anche alla nostra Regione è chiesto di rivedere la spesa pubblica eliminando ogni spreco ed ogni spesa parassitaria e clientelare;

- il Presidente della Regione dispone con sempre maggiore disinvoltura dei fondi per la pubblicità istituzionale con una evidente finalità di parte e di propaganda politica;

- in particolare, per quanto riguarda la pianificazione paesaggistica regionale, si è evidenziato un uso delle risorse pubbliche volte non tanto ad informare e documentare, ma ad orientare e condizionare la pubblica opinione rispetto alle proprie convinzioni ed orientamenti politici;

- l'uso della comunicazione istituzionale si affianca a quello altrettanto arbitrario della pubblicità: dagli 1,2 milioni per la Louis Vuitton Cup, agli 1,5 milioni per il Rally in Gallura, ai 100mila euro per il Meeting di Rimini, ai 180mila euro per la sfilata di "Amore e Moda" di Alghero, ai 140mila euro per la campagna contro il PPR, ecc.;

- dal contesto di tale uso delle risorse per la pubblicità istituzionale emerge peraltro un chiaro intento ingannevole dei messaggi pubblici volti a negare l'evidente stato dei fatti e peggio ad inculcare nella pubblica opinione l'idea che la convivenza civile possa fare a meno della legge e delle regole in generale,

denuncia e condanna

il sistematico uso partigiano ed ingannevole della pubblicità istituzionale della Regione, e pertanto

impegna il Presidente della Regione

1) a rendere conto al Consiglio regionale del complessivo uso dei fondi per la pubblicità istituzionale nel corso del presente esercizio;

2) a vincolare l'uso di dette risorse al solo fine di informare e documentare i cittadini sardi sulle principali questioni che attengono all'azione di governo e non già al condizionamento delle coscienze individuali. (147)