Seduta n.281 del 20/02/2018 

CCLXXXI Seduta

Marted� 20 febbraio 2018

Presidenza del Presidente Gianfranco GANAU

La seduta � aperta alle ore 11 e 05.

MELONI GIUSEPPE, Segretario f.f., d� lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 9 gennaio 2018 (277), che � approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Daniela Forma, Lorenzo Cozzolino, Antonio Solinas e Mario Tendas hanno chiesto congedo per la seduta del 20 febbraio 2018.

Poich� non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 16 febbraio 2018 � pervenuta copia della decisione della Corte Costituzionale numero 21, del 23 gennaio 2018, nella quale si dichiara l'illegittimit� costituzionale dell'articolo 1 della legge regionale del 16 marzo 2017, concernente la ridefinizione dei confini tra i Comuni di Magomadas e Tresnuraghes.

Comunico di aver nominato quale componente della Giunta delle elezioni l'onorevole Alfonso Marras, in sostituzione dell'onorevole Emilio Usula.

Annunzio di presentazione di disegno di legge

PRESIDENTE. Comunico che � stato presentato il disegno di legge numero 475.

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge numero 477, 478, 479, 480, 481, 482,483, 484, 485, 486.

Annunzio di presentazione di proposta di regolamento

PRESIDENTE. Comunico che � stata presentata la proposta di regolamento numero 7.

Risposta scritta a interrogazione

PRESIDENTE. Comunico che � stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 359, 496, 534, 569, 705, 725, 745, 1003, 1015, 1093, 1179, 1241, 1263, 1280, 1295, 1305, 1323, 963, 1012, 1347, 1362, 1364, 1368.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

GAIA, Segretario:

Interrogazioni numero 1370, 1371, 1372, 1373, 1374, 1375, 1376, 1377, 1378, 1379, 1380, 1381, 1382, 1383, 1384, 1385, 1386, 1387, 1388, 1389, 1390, 1391, 1392, 1393, 1394, 1395, 1396, 1397.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

GAIA, Segretario:

Mozioni numero 387, 388, 389, 390, 391, 392, 393, 394.

Proclamazione e giuramento di consigliere

PRESIDENTE. Al primo punto all'ordine del giorno abbiamo la surroga del Consigliere regionale. Comunico alla signoria vostra onorevole che la Giunta delle elezioni che si � riunita in data 20 febbraio 2018, per esaminare la situazione determinatasi a seguito del decesso del Consigliere regionale Giuseppino Pinna, avvenuto il 31 gennaio 2018. La Giunta stessa fa presente che dall'esame degli atti redatti dall'Ufficio centrale regionale relativo alle elezioni del febbraio 2014 risulta che il consigliere Giuseppe Pinna era stato eletto nella lista numero 3 del Collegio di Sassari, avente il contrassegno Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro, UDC Sardegna; i candidati nella stessa lista e del medesimo collegio che segue immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine: Secchi Gianfilippo, con cifra elettorale 1332; Porru Salvatore, cifra elettorale 987; Mura Gianmarco con cifra elettorale 926. La Giunta delle elezioni, a seguito delle verifiche effettuate, prende atto che al consigliere regionale Giuseppino Pinna subentrer� Gianfilippo Secchi. Comunico che, a seguito dell'avvenuto decesso del Consigliere Giuseppino Pinna, il Consiglio regionale deve procedere alla sua surrogazione sulla base di quanto comunicatomi dal Presidente della Giunta delle elezioni, esaminati gli atti degli uffici circoscrizionali, proclamo eletto il consigliere regionale Gianfilippo Secchi. Constatatane la presenza lo invito a entrare in Aula per prestare giuramento.

Prestare giuramento � prescritto dall'articolo 23 dello Statuto speciale per la Sardegna e dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949, numero 250. Do lettura della formula del giuramento dopodich� il consigliere Secchi risponder� giuro.

Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione.

GIANFILIPPO SECCHI. Giuro.

PRESIDENTE. Auguri di buon lavoro.

Dimissioni di consigliere

PRESIDENTE. Invito i colleghi a prendere posto, procediamo al secondo punto all'ordine del giorno abbiamo dimissioni e sostituzione del consigliere regionale. Comunico che in data primo febbraio 2018 il consigliere regionale Salvatore Demontis ha fatto pervenire la seguente comunicazione: "Con la presente lo scrivente Salvatore Demontis rassegna, per motivi personali, le proprie dimissioni dal Consiglio regionale della Sardegna".

Ricordo che, ai sensi dello Statuto articolo 85 della legge regionale 6 febbraio 1979 numero 7, � riservata al Consiglio regionale la facolt� di ricevere ed accettare le dimissioni dei propri membri.

Metto ora in votazione a scrutinio segreto, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96 del Regolamento interno, l'accettazione delle dimissioni presentata dall'onorevole Demontis. Chi intende accettare le dimissioni vota s�, e quindi vota verde, chi intende respingere vota no, e quindi vota rosso, chi si astiene, vota giallo.

Prego i colleghi� allora per accettare le dimissioni si vota verde, per

(Parte mancante)

Sull'ordine dei lavori

�che rappresenta la Giunta, fosse possibile un'interlocuzione col suo collega, Assessore dell'agricoltura, perch� io, colleghi, vi dico che trovo davvero difficolt�, oggi, ad essere presente in Aula, e quindi lo dico anche senza retorica, disponibile, come penso sia anche qualche altro consigliere regionale impegnato in questa competizione elettorale. Perch� non possiamo chiudere oggi il Consiglio regionale senza che sia presente l'Assessore dell'agricoltura perch� dia almeno una comunicazione all'Aula su alcune questioni che riguardano l'ARA, il problema del mancato trasferimento dei fondi a LAORE, o se sono stati trasferiti perch� LAORE non sta pagando, ed altre questioni che sono connesse ai lavoratori ARA. C'� il problema non meno grave e importante che riguarda i lavoratori APA, rispetto ai quali, Presidente, � di queste ore la notizia di sette lettere di licenziamento che sono gi� partite, fatto di inaudita gravit�, perch� aumenta la schiera dei disoccupati che ci sono gi� in abbondanza, quindi avevamo il bisogno di averne altri. Allora, io non voglio per� su questi temi, perch� so che c'� la sensibilit� anche da parte dei colleghi, di tutti gli schieramenti, e penso di interpretare, per non farne una questione di vicenda politica elettorale, ma non voglio neanche lasciare agli urlatori che siedono fuori di quest'aula la necessit� di assumere questa come una protesta fine a s� stessa.

Allora, noi dobbiamo su questo tema e su questi problemi dare una risposta nella chiarezza, ed � la ragione per la quale, Presidente, siccome non voglio che finisca in caciara, ma perch� si dia una risposta utile, le chiedo, e chiedo al presidente Paci, la possibilit� di avere questa mattina, anche a conclusione dei lavori che sono previsti all'ordine del giorno, la presenza dell'Assessore, o se il presidente Paci � in grado di rispondere, perch� riterrei che su questi temi si possa e si debba cogliere l'occasione della convocazione oggi del Consiglio regionale, perch� non possono alcune questioni, le ho solo accennate, ma vorrei entrare sul merito di queste questioni, essere lasciate cos� all'improvvisazione, e soprattutto perch� � necessario dare una risposta chiara e coerente. Mi fermo qui proprio perch� ritengo che sia tema che possa trovare la solidariet� da parte di tutti i colleghi consiglieri regionali.

PRESIDENTE. Mi pare di aver capito che l'assessore Paci ha delle risposte da dare gi� adesso.

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO PIETRO (PD). Per dire che su questa vicenda di cui il collega ha test� parlato, di queste vicende, sia di ARA che di APA, dei pagamenti di LAORE, poi sarebbe il caso ovviamente che l'Assessore ci dicesse a che punto �, dalle notizie che mi sono state comunicate pare che i soldi siano stati trasferiti a LAORE per emettere i pagamenti, ma non ho titolo per intervenire su questa materia e per sapere se le cose stanno esattamente cos�, magari qualcuno dell'Esecutivo ci dir�, per� sulla questione di ARA c'� un tema che noi abbiamo dibattuto da un sacco di tempo, siamo presentatori come Partito Democratico anche di una proposta di legge per la stabilizzazione dei lavoratori nel sistema della Regione Sardegna, � una cosa della quale abbiamo parlato e su cui ci siamo espressi formalmente favorevoli, rapidamente favorevoli, durante la Conferenza dei Capigruppo che abbiamo svolto qualche settimana fa o qualche mese fa, non ricordo la data esatta, per cui io personalmente non sono candidato a nulla, per cui intervengo a rappresentare il Partito Democratico su una vicenda sulla quale da sempre abbiamo detto, anche con atti formali, che questa roba deve essere sistemata. C'� un patrimonio notevole della Regione Sardegna che lavora in giro per le campagne della nostra isola, che conosce i presidi e i luoghi nei quali occorre intervenire, non sto qui a far la storia delle ragioni per cui l'ARA � stata formata, ma � gente, professionisti che lavorano per la Regione Sardegna da tantissimo tempo, sono pagati con soldi e con denari della nostra Regione, per cui riteniamo che le cose vadano portate nella direzione cos� come contemplate nella proposta di legge che noi abbiamo messo in piedi. La stessa cosa dicasi per le APA, l� sappiamo che c'� un percorso gi� avviato, esistono delle questioni di APA, ad esempio quella di Sassari � fallita, in altre regioni i rappresentanti di quegli organismi si sono dimessi, esiste una procedura a livello nazionale che prevede l'accorpamento degli APA in ARAS, per cui vanno viste queste procedure, anche questo in tempi assolutamente rapidi, vanno visti nella legge, cos� come gi� scritta, eventualmente emendata, per recepire le cose nuove che sono all'ordine del giorno. Per cui da parte nostra c'� tutta la voglia, tutto l'interesse, e la storia che racconta � che su questa vicenda bisogna chiudere un percorso avviato diverso tempo fa, e che vede la necessit� di affrontare un reparto come quello in una condizione migliore rispetto a quelle che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Non dimentichiamoci che ci sono interventi risultati importanti nella peste suina, ci sono risultati importanti nel mondo delle campagne, senza la loro incapacit� e la loro conoscenza queste cose non si riescono a fare nella migliore maniera, non ci sono maggiori oneri per la nostra isola, non si capisce per quale ragione ancora siamo fermi qua a discutere piuttosto che a operare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO DANIELE (SDP). Ha detto bene l'onorevole Pietro Cocco, che ci sono dei percorsi avviati, da troppo tempo avviati, che aspettano una sintesi, una risposta definitiva che da troppo tempo non arriva. E quindi io credo che oggi il vicepresidente Paci possa darci delle risposte in merito alle istanze che ha sollevato l'onorevole Pittalis. Io credo che questi non siano argomenti da campagna elettorale, non siano argomenti che debbano e possano essere discussi solo perch� si appartiene ad un partito o ad un altro, ma sono argomenti che da troppo tempo attendono risposta, e noi abbiamo il dovere, non solo politico, di cercare di chiudere queste partite che da troppo tempo sono aperte. Per tutte le ragioni che hanno ben rappresentato sia Pietro Cocco che Pietro Pittalis, credo che oggi vorremmo avere qualche risposta in pi�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Attilio Dedoni. Ne ha facolt�.

DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Io non voglio aggiungere molte parole, ma siccome � una cosa che si trascina ormai da anni, credo che sia ora di mettere a regime quei lavoratori che hanno comunque garantito per l'agricoltura, e in particolare per la pastorizia, l'agro-pastorizia, un servizio che altri non hanno mai fatto. E quando si parla di sistemazione definitiva, non mi riferisco solo all'ARA, mi riferisco all'ARA e alle APA, perch� qui, anno dopo anno, legislatura dopo legislatura, siamo tutti d'accordo, ma poi non facciamo niente. E allora mettiamo in cantiere la chiusura di questa partita che certamente serve per dare una risposta seria e positiva. Vorrei ricordare che giace qui, io intanto ho presentato un'interpellanza per questo problema, ma vorrei ricordare anche che giace gi� da tempo, quasi quattro anni ormai, una proposta di legge di modificazione del sistema delle aziende agricole, quelle legate all'Assessorato dell'agricoltura che non producono un bel niente, dove c'� soltanto una caterva di burocrazia che blocca e fa del male agli agricoltori. Siccome c'� gente che alle APA e alle ARA hanno lavorato, incominciamo a metterle all'interno di questo sistema perch� cos� almeno capiranno gli altri come si lavora e perch� si deve lavorare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Anna Maria Busia. Ne ha facolt�.

BUSIA ANNA MARIA (Gruppo Misto). Molto brevemente, soltanto, Presidente, per, ovviamente, cogliere le sollecitazioni che sono state date. Io ricordo che non soltanto esiste una legge, che ovviamente deve trovare applicazione, ed � stato fatto anche all'inizio di questa legislatura, ma soprattutto esistono i comportamenti, comportamenti che sono stati posti in essere in relazione a fatti e a situazioni che sono simili. Lo sforzo � stato fatto, e quindi allo stesso modo, ricordo una per tutte i dipendenti del San Giovanni Battista, le situazioni che sono uguali o simili devono essere trattate in eguale maniera. Quindi sicuramente bisogna intervenire, soprattutto perch� questo non comporterebbe nessuno sforzo finanziario, perch� l'impegno c'� gi�, non solo, � una serie di servizi di cui la Sardegna e quel settore, quell'ambito necessitano, e quindi occorre intervenire. E' gradita la risposta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Lotto. Ne ha facolt�.

LOTTO LUIGI (PD). A me dispiace che il Consiglio regionale debba, dopo ben nove anni, ridiscutere di questo problema, perch� nove anni fa il Consiglio regionale ha approvato una legge, un articolo di legge nell'ambito della finanziaria, dove si prevedeva un percorso per la stabilizzazione in LAORE di tutto questo personale tecnico di ARA, hanno fatto seguito a questa legge diversissime mozioni votate all'unanimit� dal Consiglio regionale durante lo scorso mandato e durante questo, a mio parere � profondamente ingiusto che prima la Giunta Cappellacci e oggi la Giunta Pigliaru non abbiano preso in mano il problema e abbiamo trovato una soluzione. A me dispiace molto questo, ma non � assolutamente accettabile e giusto che un tema di questa natura lo si lasci morire per (�), non va bene! Ci sono dei lavoratori alle spalle di questo tema, bisogna tenerne conto, ignorarlo non � giusto, non � stato giusto cinque anni fa, e non � giusto oggi. Bisogna che chi di dovere, e io non dico chi �, perch� ognuno conosce le proprie competenze, assuma l'impegno di affrontare la questione e risolverla; trovi la possibilit�, se non va bene quella legge, di fare una proposta alternativa, ma noi non possiamo far finta di niente, perch� il Consiglio regionale anni fa si � pronunciato con una legge ad hoc, e non possiamo ignorarlo. E' doveroso assumersi ciascuno la propria responsabilit�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Piermario Manca. Ne ha facolt�.

MANCA PIERMARIO (Partito dei Sardi). Grazie, Presidente. Concordo su molte delle cose dette dall'onorevole Lotto, per� concordo anche con quanto detto l'onorevole Pittalis; mi sembra doveroso che l'Assessore all'agricoltura riferisca in Aula, perch� da una parte ci sono proprio dei motivi contingenti. E' assurdo che noi come Consiglio regionale abbiamo fatto un tour de force per approvare un bilancio in tempi regolari, per poi vedere vanificato questo perch� i dipendenti dell'ARA da oltre due mesi non ricevono lo stipendio; questo � inspiegabile per chi fa politica, perch� il nostro ruolo l'abbiamo portato avanti. Dall'altra si stanno innestando tutta un'altra serie di problemi legati all'APA, l'Associazione provinciale allevatori, tra cui rimane sempre un po' dubbioso questo processo di licenziamento senza notificare il tutto anche alla Regione, tenendo conto che buona parte dei soldi di cui godono le APA in questo momento, oltre il 50 per cento, li d� la Regione Sardegna. Allora, di sicuro c'� da fare, ma c'� da fare� qua deve riferire l'Assessore, perch� al di l� di tutte queste ricerche che ci sono per trovare soluzioni una cosa � certa, che � doveroso da parte del Consiglio metterci mano, perch� attualmente la Comunit� europea ha cambiato tutta la legislatura di competenza per quanto riguarda i libri genealogici, e io credo che questa sia l'occasione buona, per la prima volta, visto che noi sovvenzioniamo l'ARA al 100 per cento, al 50 per cento le APA, perch� tutte le competenze risultano in Sardegna. E' inconcepibile che ancora adesso ci siano delle ricerche di soluzioni, mantenendo il potere, la parte intellettuale a Roma nelle competenze dell'Aia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valerio Meloni. Ne ha facolt�.

MELONI VALERIO. Grazie, Presidente. Esordisco intanto salutando l'Aula e ringraziandola per l'accoglienza che ha voluto riservare a me e al nuovo collega insediatosi oggi. In relazione a questa discussione; io credo che quest'Aula, questo Consiglio, tutte le componenti politiche abbiano sicuramente a cuore le sorti dei lavoratori dell'ARA e delle APA, cos� come ha preso a cuore le sorti di altre categorie di lavoratori, non ultimi per l'appunto, � stato citato, i lavoratori del San Giovanni Battista, cos� come ha voluto fare attraverso un provvedimento di legge del 2016, quello sulla stabilizzazione dei precari, quindi � una volont� precisa di questo Consiglio. Nessuna primogenitura in quest'Aula, credo nessuno debba vantare primogenitura in relazione al dovere e al bisogno di dare e offrire risposte a chi le attende fuori, in stato di necessit�. Per� va anche detta la verit� su questo tema, e la verit� � che si � avviato un percorso, e non pretendo di averla io la verit�, ho qualche informazione, si � avviato un percorso attraverso� poi ce lo spiegher� meglio l'Assessore Paci, che � stato protagonista dell'avvio di questo percorso quando ha avuto l'interim all'agricoltura, un percorso di interlocuzioni con le ARA e con le APA teso ad affrontare, entrare nel problema alla ricerca di una possibile soluzione. Per quanto riguarda le APA, le APA voi saprete che sono una entit�, un organismo con un valore immenso, che assolve a compiti importantissimi, imprescindibili all'interno del mondo delle campagne, e che in tutta Italia ha visto la fusione delle APA, cosa che invece non � accaduto in Sardegna, dove hanno continuato ad operare in regime di province. E' accaduto che questo sistema � imploso dal punto di vista della gestione amministrativa, per varie ragioni che non sto qui a richiamare, e nel percorso avviato, come dicevo prima, dall'assessore Paci e poi dall'assessore Caria, si � arrivati ad una possibile soluzione, che ha visto i soggetti sedere ad un tavolo con le proposte di queste organizzazioni, che nel frattempo si sono dimesse dalla loro funzione, e con l'analisi di tali proposte e la ricerca della sintesi rispetto alle proposte stesse. Vi � un impegno preciso della Giunta, sono a conoscenza che esiste un impegno preciso della Giunta, e sono fiducioso del fatto che si possa addivenire in breve tempo ad una soluzione che soddisfer� le parti. Gli urlatori non sono graditi, anche se in questo momento sono comprensibilmente accolti, e per� la verit� va detta. Riguardo agli stipendi delle Ara la Giunta ha trasferito l'anticipazione del 2018, quindici giorni fa, dell'importo di 13 milioni 800 mila euro, li ha trasferiti a LAORE, il quale LAORE, come voi sapete, � deputato a gestire la partita economica, quella legata ai trasferimenti. Vi sarebbero delle manchevolezze in relazione alla saturazione dei debiti pregressi, ma legata esclusivamente ad una questione di contabilit�, di mera contabilit�, rispetto alla quale non voglio indicare ed individuare qua, in questo momento, le responsabilit�, si sta lavorando anche per soddisfare queste esigenze. Quindi, un'attenzione precisa della Giunta, che ho il piacere qua di testimoniare, e una soluzione possibile che io intravedo e che sicuramente soddisfer� tutti. Sulla stabilizzazione delle ARA, per�, anche qua dobbiamo essere onesti, al di l� della necessit� di posizionarsi in questo momento elettorale. La volont� di stabilizzare Ara probabilmente sta in tutti noi, come dicevo in premessa, per� vi � oggettivamente una difficolt�, ed � esattamente la necessit� di stare dentro il patto assunzionale, il tetto assunzionale che ci viene imposto dal Governo, per cui rispetto alla volont� vi � un'oggettiva difficolt� ad operare e addivenire a quella soluzione possibile. Io credo che uno sforzo di questo Consiglio prosa andare alla ricerca di una eventuale possibile altra soluzione, se la politica se la sente, quella legata a fattispecie differenti, ma non assolutamente alla stabilizzazione, poich� la stabilizzazione riferita a centinaia di operatori non � consentita dai numeri che ne ammetterebbero 15-20 circa rispetto ai 200,300, adesso non ricordo quanto sia. Non vorrei essere frainteso, io sono favorevole personalmente alla stabilizzazione, cos� come diceva il collega Luigi Lotto, cos� come mi pare di intendere sia la volont� di tutta l'Aula, per� bisogna valutare e stare sul pezzo, valutando esattamente quelli che sono i problemi, prenderne coscientemente atto e trasferirli esattamente come stanno (�) senza fare facile propaganda e populismo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta. Ne ha facolt�.

SATTA GIOVANNI (PSd'Az-La Base). Io veramente rimango allibito, andiamo a parlare di politica quando qua di politico non c'� proprio niente. l'Onorevole Pittalis ha sottoposto all'Assemblea, all'Aula un problema, sono partite stamattina sette lettere di licenziamento: Valerio, di tutto questo non ne hai parlato, hai parlato di tutt'altro. Stabilizzazione di chi? Sono sette persone, padri di famiglia, sessantenni che rischiano di perdere il posto di lavoro. Noi vorremmo che fosse data una risposta alle esigenze di queste persone, che dopo aver prestato il proprio lavoro per decine di anni all'interno delle APA, si vedono una lettera di licenziamento sul proprio tavolo. Stiamo parlando semplicemente di questo, noi vorremmo avere una risposta su questo. Sappiamo che c'� una volont� del Consiglio dei Ministri di riformare tutto il settore zootecnico, anche qua la Regione Sardegna � fortemente in ritardo su quelle che sono le esigenze nazionali, per cui vorremmo sapere dall'assessore Paci, o in alternativa, se fosse possibile, dall'assessore Caria - che aspettiamo con ansia che arrivi magari in aula anche a fine mattinata - per spiegarci come intende risolvere questi problemi. Non c'� niente di politico, non ci sono campagne elettorali, non c'� nessuno che urla, io non sono candidato, non sto cercando voti per nessuno, � per� un mio diritto, sedendo in questi banchi e anche mio dovere di sapere come stanno realmente le cose.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Congiu. Ne ha facolt�.

CONGIU GIANFRANCO (Partito dei Sardi). Presidente, chi siede in questi banchi non pu� non sottolineare che rincorrere i licenziamenti, portare in Aula il dibattito, affrontare argomenti che sono sul tavolo da tempo, ma dargli quella priorit� temporale e politica solo quando partono le lettere di licenziamento � una cosa oggi inaccettabile. Io rilancio sul fatto che sia necessario che oggi l'Assessore sia in Aula per riferire, ma sia in Aula anche per riferire sul contenuto e sulle domande che abbiamo posto con una mozione firmata e depositata nei giorni scorsi sulla base della quale noi lamentavamo gi� la settimana trascorsa come i fondi non fossero disponibili per Laore per soddisfare le esigenze retributive dei dipendenti ARPAS. Ad oggi la situazione � immutata, ma quello che fa rabbrividire � che inseguiamo i licenziamenti, ma la strategia licenziataria viene pensata altrove, ed � questo altrove che mi fa rabbrividire. Noi siamo soci di maggioranza con tutte le risorse che stanziamo per un settore che � trainante e dobbiamo subire le strategie concepite altrove. Ha ragione l'onorevole Pier Mario Manca quando dice: "Non pu� questa strategia essere incardinata solo e soltanto su �", esistono norme, esiste un quadro legislativo oggi attuale che ci consente di incardinare in Sardegna la strategia per la gestione di tutte queste problematiche estremamente complesse. Io sono stufo di subirle queste scelte.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facolt�.

PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Solo per aggiungere alcune informazioni. La prima, ovvia, � che l'assessore Caria � sempre stato e sempre sar� disponibile a venire in Aula nel momento in cui � calendarizzata una mozione e altro, ovviamente adesso non c'� perch� non era all'ordine del giorno, per� sicuramente lo sar� nel momento in cui il tema sar� posto in calendario. Io posso dare delle informazioni perch� mi sono occupato proprio ieri dei pagamenti, il 13 febbraio � stato fatto il mandato di pagamento in favore di Laore per le risorse per ARA e quindi immediatamente gli stipendi potranno essere pagati. I ritardi lo dico perch� durante il dibattito � stato detto che abbiamo approvato nei tempi la finanziaria, come ho pi� volte ricordato i tempi tecnici sono molto pi� lunghi del momento finale dell'approvazione in Aula, perch� poi la legge va promulgata, � una legge complessa che ha bisogno di diversi giorni e poi c'� bisogno di tutta una serie di adempimenti tecnici, l'approvazione in Giunta dell'allegato tecnico e cos� via. Quindi sono passati assolutamente i tempi tecnici, per� fortunatamente le risorse sono state date a Laore e immediatamente saranno fatti i pagamenti. Per il resto valgono le cose che l'ex Capo di Gabinetto dell'Assessorato all'agricoltura ricordava, ovverosia che stiamo assolutamente lavorando per fare una riforma complessiva, c'� l'idea dell'unificazione delle APA e l'unificazione di ARA, un unico organismo dove assolutamente il tema delle stabilizzazioni di componenti fondamentali per la vita nelle campagne, per il buon funzionamento del settore sar� affrontato, ma sar� affrontato dal Consiglio perch� chiaramente sar� una norma di legge necessaria. Quindi, onorevole Pittalis che ha posto per primo il tema, risolto il problema di contingenza penso che tutto il Consiglio possa lavorare insieme per affrontare in modo strutturale il tema della riorganizzazione del settore.

(Intervento fuori microfono del consigliere Pittalis)

PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, abbiamo fatto un dibattito�

PITTALIS PIETRO (FI). � l'ex Capo di Gabinetto dell'Assessore dell'agricoltura ha fatto un comizio, io non l'ho fatto, a difesa della Giunta regionale, io pongo un problema se l'assessore Caria che � il nostro interlocutore viene e per capire esattamente alcune cose di cui io ho notizia e che vorrei� perch� l'assessore Paci per quanto sia plenipotenziario sicuramente non � in grado di comprendere alcuni aspetti. Quindi io chiedo, Presidente, e glielo chiedo veramente senza nessun� se � il caso riprendiamo ad una certa ora, se c'� la disponibilit� dell'assessore Caria, io non ho detto alcuna parola sul merito delle questioni perch� mi pare che sia questione di seriet�, ho premesso che non ne voglio fare una questione di contesa n� di contrapposizione, ma di trovare soluzioni, a partire da quella dei 300 laureati ARA per capire che fine devono fare, se quei 250 posti in organico sono gi� disponibili per altri e non invece per chi doveva essere stabilizzato, per capire se con riferimento all'APA c'� qualcosa che si pu� fare visto che diamo 14 milioni pi� tutti gli altri fondi di parte regionale, per essere decisi da chi? Da commissari che stanno a Roma! Questo � il problema e vorremmo capire se l'assessore Caria questa questione la conosce, la vuole affrontare e prenderla in mano. Di chi fosse la responsabilit� ieri pu� essere utile per capire come si sono svolti i fatti, mi interessa che oggi ci sono sette licenziamenti in atto, cosa sta facendo per bloccarli Caria e la sua Giunta regionale? A me interessa questo, Presidente, e lo pongo come tema di tutto il Consiglio perch� io sfido - e lo dico in senso positivo - che qui non c'� nessuno, nessuno, da destra a sinistra, passando per il centro, che vuole n� i sette licenziamenti, n� che vuole che ARA finisca male. Ecco perch� dico un dibattito sereno proprio per mantenere i toni anche nella giusta misura, perch� davvero non so se vi state rendendo conto cosa sta succedendo e le strumentalizzazioni che si fanno e io non voglio essere associato a quella politica immobile che non fa nulla, si assumano le responsabilit� chi le ha. Questo � il vero problema.

PRESIDENTE. Verificheremo se � disponibile l'Assessore a venire in Aula.

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Cocco Pietro - Pittalis - Congiu - Carta - Truzzu - Cocco Daniele Secondo - Gaia - Dedoni - Rubiu - Agus: "Disposizioni urgenti in materia di elezione dei presidenti delle province e dei consigli provinciali. Modifiche alla legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema

delle autonomie locali della Sardegna)" (483)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 483.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facolt� di parlare il consigliere Pietro Cocco, relatore di maggioranza.

COCCO PIETRO (PD), relatore di maggioranza. Presidente, questa proposta di legge giunge per intervenire sulla questione dell'elezione dei consigli provinciali, elezione di secondo livello, che devono essere svolte immediatamente dopo le consultazioni del prossimo turno amministrativo. Noi interveniamo per una ragione specifica, l'elezione dei Presidenti delle Province sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre del 2017, ovvero i consigli comunali dei Comuni della Sardegna avrebbero dovuto votare entro il 31 dicembre del 2017, ovvero entro 90 giorni dalla data di scadenza, quella � una data compresa fra il quarantacinquesimo e il centoventesimo giorno della data di scadenza di quella data. Ora per� � stato presentato un ricorso, una nota pi� che un ricorso, da parte di diversi Sindaci dell'Isola che facevano notare che se le elezioni fossero state indette entro il 31 di marzo di quest'anno moltissimi Comuni avrebbero avuto inibite le possibilit� di potersi candidare ed essere rappresentati all'interno dei consigli provinciali che si sarebbero determinati votando entro il 31 di marzo. Da qui l'esigenza di intervenire normativamente, ed � la ragione per la quale oggi noi presentiamo questa proposta di legge, la quale interviene su diversi aspetti che sono oltre quelli della modifica della data e quindi intervenire sulla elezione dei consigli provinciali subito dopo il prossimo turno elettorale che presumibilmente sar� nel mese di maggio di quest'anno e quindi la proposta che arriva in Aula parla di 30 giorni, al massimo 45 giorni, cosa sulla quale io farei riflettere il Consiglio, ed eventualmente a ragionare perch� dai 30 giorni ai 45 giorni � una data probabilmente molto stretta, per� questo � l'accordo che abbiamo fatto durante la riunione dei Capigruppo rispetto alla proposta originaria che parlava di 45 giorni e 120 giorni che � quella dal mio punto di vista pi� consona rispetto all'esigenza che dobbiamo affrontare. Nel caso io proporrei qua, se l'aula e i Consiglieri di maggioranza e di opposizione tutti saranno d'accordo, di rivedere questa data, ma � un tema che affronteremo adesso nella discussione. Io lo pongo all'attenzione dell'Aula perch� cos� come lo abbiamo scritto nel testo dai 30 giorni ai 45 giorni, mi pare un tempo molto stretto per indire dal primo turno elettorale, un tempo molto stretto.

L'altra questione sulla quale si interviene � che il Presidente della provincia dura in carica quattro anni e l'altra questione � che in caso di decadenza da Sindaco ovviamente decade anche da Presidente della provincia che rappresenta. Tutto qui, questa � la ragione del testo che nasce proprio da un'esigenza di numerosi Sindaci che hanno segnalato il problema e che nel caso in cui non si intervenisse avrebbero problemi ad essere rappresentati e dall'altra la necessit� anche di decidere i tempi entro cui indire le elezioni. Il testo entra in aula a 30-45, io sottopongo all'Aula la necessit� eventualmente di modificare con un emendamento orale, se siamo tutti d'accordo, tra i 45 e i 120 giorni.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gianluigi Rubiu. Ne ha facolt�.

RUBIU GIANLUIGI (UDC Sardegna). Come preannunciato dal collega anche noi siamo firmatari di questa proposta di legge, una proposta di legge che rende giustizia, rende giustizia soprattutto perch� finalmente si riporta la democrazia all'interno delle province. Una democrazia che questo Consiglio regionale ci ha abituato spesso a venir meno a quelli che sono i principi, visto che sono una marea gli enti che sono a oggi ancora commissariati, quindi l'idea che si potesse far slittare la data del 31 dicembre ovviamente questo ci ha preoccupato molto e siamo dovuti ricorrere ad una conferenza stampa, siamo dovuti ricorrere a delle interrogazioni. Oggi finalmente arriva in Aula questa legge, una legge che consente appunto una rappresentanza a tutti i Comuni della Sardegna, sarebbero rimasti fuori all'incirca il 50 per cento dei Comuni sardi se avessimo lasciato la scadenza al 27 marzo, questo consente invece una riapertura. Sul tema della data mi rendo conto che probabilmente occorre mettere mano e dare pi� tempo ai Comuni, ai sindaci, ma soprattutto anche ai partiti per creare le liste per organizzare le elezioni, quindi da parte nostra c'� l'apertura anche ad ulteriore tempo per la data di elezioni, quindi magari lasciando all'Assessore la possibilit� di un intervento da condividere in Aula.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facolt�.

AGUS FRANCESCO (Gruppo Misto). Io condivido quanto detto dall'onorevole Cocco in relazione ai tempi ristretti che a mio giudizio devono essere ragionevolmente brevi per consentire alle province di dotarsi di una governance eletta seppur con l'elezione di secondo grado, ma non possono tradursi in tempi vessatori per le Amministrazioni comunali che si saranno appena insediate. Cito su tutti il caso di Assemini e di Iglesias, comuni che facendo parte della categoria dei comuni che possono andare a secondo turno e quindi al ballottaggio, avrebbero soltanto trenta giorni tra l'insediamento e la presentazione delle liste per concorrere alle elezioni provinciali. Quindi secondo me � possibile con la ragionevolezza che tutti i Capigruppo hanno mostrato nell'ultima riunione, arrivare a un accordo che sostanzialmente permetta a tutti i Comuni di competere ad armi pari e senza forzature. Credo poi che questo piccolo intervento, diciamo emergenziale sulla legge numero 2, possa essere l'anticipo di quello che invece dovremmo fare nei prossimi mesi, perch� la nostra norma regionale, la riforma degli enti locali � di due anni fa, � una riforma che seguiva pedissequamente il disposto della legge Delrio, una legge che per il nostro ordinamento conteneva dei principi di grande riforma economica e sociale, ed era una riforma che puntava ad arrivare al referendum costituzionale con un sistema che prevedesse la cancellazione delle province.

Un tema che all'epoca, quando � stata discussa la legge, era ampiamente condiviso, cito su tutti il parere unanime delle associazioni dei Comuni che interpellate in quell'occasione stabilivano, cio� ci consigliavano caldamente di provvedere alla cancellazione delle province e addirittura anche a non prevedere nemmeno nella fase transitoria, per esempio, la possibilit� che potessero essere remunerati gli amministratori locali che avrebbero ricoperto ruoli e incarichi all'interno delle province.

Ora molto � cambiato a livello nazionale, il referendum � andato come sappiamo, le province sono enti che hanno pieno riconoscimento anche costituzionale, occorrer� nei mesi prossimi capire come superare questa fase, riempire di significato e di risorse, perch� lo ricordo a tutti, le province sarde versano in una grave situazione di crisi finanziaria, per� serve un ragionamento organico e ampio. Eviterei in una fase come questa di transizione di esporci in ragionamenti che potrebbero portare poi il Consiglio regionale a una retromarcia tra qualche mese.

Quindi su tutti questi temi io credo che la prima Commissione e il Consiglio dovr� riflettere e ragionare per una legge che consenta di introdurre all'interno della legge numero 2 le opportune revisioni che possono mantenere il sistema in equilibrio, sono revisioni che ci sono state anche sottoposte dai territori e che devono essere ascoltate da questo Consiglio regionale, per� dubito che nei prossimi mesi si possa fare niente pi� che una semplice revisione, proprio perch� il quadro nazionale � in mutamento, sono gi� state impugnate le leggi per esempio portate avanti dalla Regione Sicilia, la Regione Sicilia ha provato a reintrodurre l'elezione diretta delle province, la legge � stata impugnata e non se ne � fatto niente, proprio perch� quello � oggi uno dei principi di grande riforma economico-sociale vincolante anche per la nostra potest� legislativa in materia di ordinamento degli enti locali. Quindi il tema � complesso, io credo che parallelamente al ragionamento sulle opportune modifiche, andr� portato anche il ragionamento in merito alle finanze di questi enti locali che l'anno scorso hanno chiuso i bilanci in grande difficolt� e quest'anno anche con i finanziamenti garantiti da questo Consiglio regionale riescono a malapena a garantire le funzioni fondamentali. Sono state stanziate nell'ultima legge di bilancio diverse poste destinate alle province, in particolare segnalo quella che riguarda la manutenzione delle strade provinciali, ebbene fare i conti e far s� che questi enti ancora titolari di importanti funzioni non vengano lasciati soli anche perch� in definitiva comporterebbe questo una grave privazione di diritti fondamentali dei cittadini delle aree interessate.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Prendo spunto da questa discussione generale per fare alcune considerazioni di carattere politico che un po' si riallacciano a quelle considerazioni che ha appena fatto ed esternato il collega Agus. Cio�, noi adesso stiamo apportando degli accorgimenti e stiamo posticipando l'elezione, l'insediamento dei nuovi Consigli provinciali e anch'io ritengo che sia arrivato il momento di togliere la gestione delle province che ancora esistono dalla mano dei burocrati, qualcuno pu� essere contento che questo avvenga, qualchedun altro no, io appartengo alla prima categoria perch� � giusto che la politica si riappropri delle proprie responsabilit�, delle proprie peculiarit� e soprattutto che non demandi a terzi e soprattutto a coloro i quali non sono espressione della volont� popolare. Questa proposta di rinvio, di posticipo delle elezioni la accolgo favorevolmente, per� � anche altrettanto vero che ritengo che sia opportuno che questo lasso di tempo che intercorrer� adesso, da qui al mese di giugno, sia bene che, e qui mi rivolgo al Presidente della Commissione I, all'onorevole Agus, che si prendano in considerazione tutti quegli accorgimenti necessari perch�, in riferimento anche alla mancata approvazione del referendum costituzionale, che prevedeva l'abrogazione delle Province, e soprattutto facendo riferimento al fatto che quando noi approvammo la legge numero 2, sulla riforma degli enti locali, vi erano alcune linee guida di principio che seguivano il solco della riforma Delrio, e soprattutto che era in prospettiva dell'abolizione delle Province. Ebbene, tutto questo non � avvenuto, vi � un quadro completamente diverso, e soprattutto noi come Regione Autonoma della Sardegna abbiamo visto che le Province sarde sono state quelle maggiormente colpite dai tagli e dai trasferimenti statali, e spesso la Regione si � dovuta sostituire con dei fondi regionali per degli enti nazionali, previsti in Costituzione, quindi questo � assolutamente non corretto. Cosa voglio dire con questo? Che il corto circuito che si � creato a livello istituzionale, perch� questo � un vero e proprio corto circuito, perch� le scuole che sono di competenza delle Province debbono essere manutenzionate, le strade di competenza delle Province debbono essere manutenzionate, in campo ambientale che sono di competenza delle Province bisogna portarli avanti. Insomma si � creato questo vulnus che bisogna assolutamente rivedere, e qui mi appello anche alla sensibilit� mostrata dall'Assessore Erriu in questi anni su questo tema, � un tema che il Consiglio regionale non pu� assolutamente far finta che questo non esista, anche perch� alla fine della fiera in questa situazione vi � un danno, soprattutto nei confronti dei nostri cittadini, perch� questa situazione non fa altro che avere una pessima erogazione di servizi, o addirittura vi � anche una totale non erogazione di servizi. Quindi questa proposta di legge, che vede lo slittamento delle elezioni di secondo livello, io per esempio non condivido l'elezione di secondo livello, perch� � una farsa questa, perch� cos� facendo c'� un taglio degli sprechi, perch� � assolutamente inutile, � una considerazione ipocrita tipica del sistema italiano, classica. Perch� voi mi dovete dire se un Sindaco fa il sindaco come fa a fare l'Assessore provinciale? O fa uno o fa l'altro, o fa bene uno o fa bene l'altro. Questa � la verit� di fondo, che si affronta questo tema delle Province con un dibattito assolutamente sterile, assolutamente ipocrita, assolutamente populista, e noi dovremmo avere il coraggio e la forza per far s� che la politica si riappropri del proprio ruolo e che questo problema venga affrontato. Perch� se uno fa l'assessore provinciale, e lo fa seriamente, � giusto che gli venga riconosciuta una contribuzione economica congrua all'impegno speso, ma se questo non avviene continueremo ad avere questa situazione di assoluto disagio. Quindi assolutamente d'accordo su questa proposta di legge, ma soprattutto assolutamente d'accordo per cercare di fare dei ragionamenti organici e seri in tal senso. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Attilio Dedoni. Ne ha facolt�.

DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Presidente, ma io ero dell' ipotesi di mantenere i tempi previsti quelli, che erano stati organizzati in Conferenza dei Capigruppo. Si sollecitata da pi� parti di trovare una soluzione mediana, io credo che si possa trovare, ma con una data certa di chiusura degli adempimenti, e cio� entro il 15 di ottobre. Perch� se si parte anche con tutto quello che deve essere fatto da subito dopo il secondo turno delle votazioni, credo che sia pi� che abbondante il tempo previsto per poter organizzare liste, contro liste, passaggi e quant'altro. Io credo che sia opportuno che non si vada pi� in l�, e che tra l'altro possa essere di inficio nella politica regionale per le prossime elezioni regionali. Cosa per cui a oggi ancora non m'interessano.

PRESIDENTE. Grazie non ho altri iscritti a parlare.

Ha domandato di parlare l'Assessore tecnico degli enti locali, finanze ed urbanistica. Ne ha facolt�.

ERRIU CRISTIANO, Assessore tecnico degli enti locali, finanze ed urbanistica.

La Giunta prende atto della volont� dei Capigruppo di procedere a questa innovazione legislativa della legge numero 2, nella consapevolezza, credo diffusa, che su questa materia esistono delle sentenze della Corte costituzionale, in modo particolare la sentenza numero 50 del 2015, che su alcune parti � intervenuta, tuttavia la Regione autonoma della Sardegna, soprattutto sulla parte che riguarda il mancato utilizzo in sede di prima applicazione dei limiti del comma 60 della Legge 56, possa consentire di venire incontro alle esigenze rappresentate da pi� parti, da molti sindaci. Per quanto riguarda lo svolgimento della data, io faccio presente all'Aula e ai consiglieri della necessit� di attuare alcuni adempimenti organizzativi, che necessitano alcune settimane in pi� rispetto a quelle, come diceva l'onorevole Dedoni, che sono state suggerite. Quindi la mia proposta � quella di realizzarla in una data compresa, successiva al quarantacinquesimo giorno dalla data del primo turno, e comunque da svolgersi non oltre la data del 31 di ottobre. Ci� non significa che si faranno il 31 ottobre, ma si sar� in una data non successiva. Quindi come deadline, come termine ultimo, nella consapevolezza che occorrono alcuni adempimenti di calcolo del voto ponderale, c'� l'estate, agosto di mezzo, e quindi diciamo questi tempi massimi si renderebbero necessari per poter gestire questo importante adempimento democratico, con tutta la tranquillit� e il rispetto della tensione democratica presente del sistema delle autonomie locali. Quindi questa � la mia proposta.

PRESIDENTE. Grazie. Ha domandato di parlare il consigliere Luca Pizzuto per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

PIZZUTO LUCA (SDP). Presidente, per dire che noi voteremo a favore, ma che rimane per noi un problema politico aperto gravissimo sulla legge 2, perch� riteniamo che il modo in cui sia stato articolato il nuovo assetto delle Province debba essere radicalmente modificato, anche in virt� di ci� che � stato detto dal livello europeo, ma soprattutto da ci� che � stato dichiarato dagli elettori che hanno partecipato al referendum sul tema anche delle Province. Per cui noi chiediamo all'Assessore, al Presidente, al Vicepresidente di prendere impegno, di riaprire una discussione su questa legge sull'articolazione delle Province, che cos� non pu� rimanere, perch� una Provincia cos� abnorme, cos� gigantesca che contiene comuni che hanno diversit� importanti, oltre a distanze lunghe da un comune all'altro, merita di essere rivista, merita esserci un ritorno alla democrazia diretta, perch� anche l'Europa ce lo chiede, perch� dovremmo avere ben chiaro il valore del voto del cittadino nella gestione della cosa pubblica, e merita quindi una rivisitazione radicale di quello che � l'assetto che in qualche modo ci siamo dati. Quindi noi votiamo la proroga, e accettiamo come dire che si riapra una finestra su questa legge, ma chiediamo con forza, come abbiamo gi� fatto, al Presidente della Giunta e all'Assessore di rimettere in discussione questa legge, perch� � evidente che l'assetto delle Province non sta funzionando. Le Province sono in una situazione di collasso, ci sono funzioni che non si riescono ad espletare, non c'� la capacit� di risolvere problemi da parte di quegli enti, perch� strutturalmente noi non li stiamo mettendo in condizione di fare questo, � necessario riaprire la discussione e modificare questo assetto prima della fine della legislatura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

ZEDDA ALESSANDRA (FI). S� Presidente, io non parteciper� al voto e quindi esco dall'aula, vorrei che fosse considerata una partecipazione con voto politico, anche perch� sono una dipendente della Provincia e quindi non sarei obiettiva.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 1

Modifiche all'articolo 26 della legge regionale n. 2 del 2016 (Presidente della Provincia)

1. Dopo il comma 3 dell'articolo 26 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna), sono aggiunti i seguenti:
"3 bis. Il presidente della provincia dura in carica quattro anni.
3 ter. Il presidente della provincia decade dalla carica in caso di cessazione dalla carica di sindaco.
3 quater. Nella prima elezione dei presidenti delle province non si applica la disposizione di cui all'articolo 1, comma 60, della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle citt� metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), e successive modifiche ed integrazioni." .)

PRESIDENTE. Poich� non vi sono iscritti a parlare metto in votazione l'articolo 1.

Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2. All'articolo 2 � stato presentato l'emendamento dichiarato inammissibile.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2 e del relativo emendamento:

Art. 2

Modifiche all'articolo 27 della legge regionale n. 2 del 2016 (Consiglio provinciale)

1. Nell'articolo 27 della legge regionale n. 2 del 2016 sono apportate le seguenti modifiche:

a) nel comma 4, dopo le parole: "sul voto ponderato di cui all'articolo 28." Sono aggiunte le seguenti: "I sindaci e i consiglieri comunali delle zone omogenee esprimono il voto per il presidente nel relativo seggio.";

b) dopo il comma 6 sono inseriti i seguenti:
"6 bis. Le elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali sono indette dal Presidente della Regione e si svolgono in una data compresa tra il trentesimo e il quarantacinquesimo giorno successivo alla data del primo turno delle consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali.
6 ter. Gli amministratori straordinari di cui all'articolo 24, comma 7, rimangono in carica fino all'insediamento dei nuovi organi.".)

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facolt�.

DERIU ROBERTO (PD). L'emendamento � ritirato, anche se comunque non c'era bisogno perch� � stato dichiarato inammissibile in quanto ultroneo alla materia oggi in discussione, vorrei soltanto lasciare agli atti che si ribadisce il contenuto legittimo invece di questo emendamento trasposto in una proposta di legge che ha come primo firmatario l'onorevole Sabatini e che � stata depositata.

PRESIDENTE. Non ho altri iscritti a parlare, metto in votazione l'articolo 2�chiedo scusa c'� un emendamento orale che � stato proposto dall'assessore Erriu: "L'elezione dei Presidenti delle province e dei Consigli provinciali sono indette dal Presidente della Regione, si svolgono nella data compresa tra il quarantacinquesimo giorno successivo alla data del primo turno delle consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei consiglieri comunali, e non oltre il 15 di ottobre". E comunque non oltre il 31 ottobre. Il 15 di ottobre! Quindi chiedo se � accolto l'emendamento orale, non ci sono opposizioni quindi l'emendamento orale � accolto.

Metto in votazione l'articolo 2 cos� emendato.

Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Norma finanziaria

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale.)

PRESIDENTE. Poich� non vi sono iscritti a parlare lo metto in votazione.

Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poich� non vi sono iscritti a parlare lo metto in votazione.

Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Metto in votazione il testo della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 483.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Cocco Pietro - Pittalis - Congiu - Carta - Truzzu - Cocco Daniele Secondo -

Gaia - Dedoni - Rubiu - Agus: "Disposizioni varie in materia sanitaria" (482)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame della proposta di legge numero 482.

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.

PITTALIS PIETRO (FI). Presidente, io non vorrei apparire pedante perch� non � nel mio stile, per� vorrei sapere se � stato interpellato l'Assessore per l'agricoltura e se possiamo dunque, almeno a conclusione dei lavori, avere la sua disponibilit� anche perch� sappiamo che alle ore 15 terr� una Conferenza stampa sui ritardi, mi pare di aver capito, relativi al PSR ed altre amenit�, quindi penso che possa dedicare anche qualche minuto c'� una richiesta che mi pare arrivi trasversalmente affinch� riferisca in aula, anche perch� Presidente, e aggiungo Assessore Paci, lei ha detto una mezza verit� soltanto, le cose per� qui al Consiglio regionale bisogna dirle intere: � vero che lei ha firmato il 13 di febbraio, ma i suoi allora il problema � tutto qui, forse anche l'Assessore Caria ci pu� dare qualche risposta sulla burocrazia che non sempre � messa a punto per funzionare. Allora vorremmo, e insisto su queste cose, prima che si chiuda la sessione di Consiglio, perch� altrimenti, Presidente, la questione del 26 col Presidente Mattarella non vorremmo che si trasformi in altro, per essere molto chiari. Vorremmo che la giornata per il Presidente Mattarella sia quella istituzionale per� qui non si pu�, di fronte a licenziati, a persone che aspettano risposte, far finta che tutto debba finire come sempre a tarallucci e vino!

PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, la Segreteria sta cercando l'Assessore che � impegnato in una manifestazione a Cabras stamane, quindi se riusciamo a reperirlo...

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Pietro Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO PIETRO (PD). Grazie Presidente, il testo di legge "Disposizioni varie in materia sanitaria" l'abbiamo presentato attraverso il "102", concordato in Conferenza dei Capigruppo, con lo scopo fondamentale e principale di intervenire sulle materie che riguardano gli iscritti nell'articolo 1, commi 1 e 2, si chiarisce che fino all'adozione del parere reso ai sensi dell'articolo 35 di una deliberazione della Giunta regionale numero 5420 del 6 dicembre 2017 l'organizzazione del personale convenzionato delle centrali operative, in sintonia con gli obiettivi imposti dalla normativa nazionale e regionale vigente in materia, sia stata tale da garantire i livelli essenziali di assistenza, con l'apporto di tutto il personale garantito anche in termini di disponibilit� allo svolgimento degli obiettivi assistenziali normativamente previsti. Questo stesso principio � chiarito anche al comma 2 per le attivit� di medici di continuit� assistenziale.

Di fatto su che cosa interveniamo? Per gli operatori del 118 e per gli operatori dei medici di continuit� assistenziale, l'indennit� che veniva pagata in questi dieci anni trascorsi coincide pi� o meno al 44 per cento della busta paga, se si sottrae questo, cos� come � avvenuto di fatto e come avviene, gli si toglie un diritto acquisito nel tempo che � quello della disponibilit� ad effettuare il servizio, a garantire le prestazioni e ad intervenire attraverso la loro professionalit�. Quindi bisogna intervenire normativamente proprio per sanare questo principio e garantire gli stipendi adeguati di quei medici al pari degli altri medici. Lo si fa attraverso un provvedimento normativo che oggi abbiamo portato in Aula attraverso l'articolo 102. Poi abbiamo inserito degli emendamenti, un emendamento, anche questo � firmato da tutti i Capigruppo, che interviene poi su un'altra questione che riguarda le aziende universitarie ospedaliere e l'ATS, per garantire il funzionamento dei servizi, perch� una quota parte delle risorse stanziate dei bilanci, per cui non c'� un maggiore costo nelle risorse che noi stanziamo che possano essere utilizzati dalle aziende universitarie ospedaliere cos� come da necessit�. Interventi per la robotica, per i trapianti eccetera, possono essere utilizzati cos� come previsto dalle risorse che hanno a disposizione. Questo pu� essere fatto soltanto se noi interveniamo e lo facciamo con questo emendamento, e lo facciamo oggi con il "102", si era deciso di trasferire il problema alla Commissione ma l'urgenza deriva dal fatto che le aziende universitarie e ospedaliere devono approvare il bilancio entro il 20 di febbraio, per cui da qui l'urgenza e la richiesta effettuata ai colleghi Capigruppo che hanno dato la disponibilit� anche ad emendare il testo di legge, anch'esso arrivato con il "102".

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Augusto Cherchi. Ne ha facolt�.

CHERCHI AUGUSTO (Partito dei Sardi). S� Presidente, io non voglio intervenire sulla necessit� di approvare quest'atto legislativo che � indispensabile e necessario per sanare una situazione che si � creata, per quanto riguarda le indennit� aggiuntive dei medici di continuit� assistenziale e del 118. Quello che a me preoccupa, Presidente, � quello che succeder� dal dicembre del 2017 in poi, perch� questa situazione, questa legge, sana quello che � stato fino alla data dell'emanazione della delibera numero 5420, se non ricordo male, del dicembre del 2017, quello che dovr� succedere da allora in poi sar� quello di vedere le prestazioni pagate solo se effettivamente svolte, cio� non verr� pi� diminuita la disponibilit� a poter svolgere le prestazioni e stiamo parlando di prestazioni come quella ad esempio del poter salire da parte dei medici di continuit� assistenziale in ambulanza, qualora la centrale 118 gli dica di dover accompagnare il paziente in ospedale o dove lo sta portando. Verr� pagata solo l'atto del salire in ambulanza che, ricordo, credo se non vado al centesimo, costa pi� o meno 7 euro l'ora. Quindi, oltre al vedere sminuito il valore del lavoro svolto dal medico di guardia medica, o dal medico del 118, trovo anche difficolt� a pensare che chiunque possa svolgere un lavoro del genere e vederselo pagare 7 euro l'ora. � una cosa che secondo me ha necessit� di ulteriori riflessioni e valutazioni, in ogni caso noi rendiamoci conto che questa situazione � gi� attuale, nel senso che � gi� attiva dalla data di pubblicazione della delibera del 54-20. Inoltre, quello che non riesco ancora a comprendere � se le attivit� che regolano questa delibera, tra cui ricordo anche l'utilizzo dei terminali per prenotazioni eccetera, siano attivit� che debbano essere comprese all'interno di un pacchetto o meno. Perch� fino ad ora le indennit� venivano corrisposte per quello che effettivamente la disponibilit� a poter svolgere queste attivit�, compresa l'attivit� di registrazione dei pazienti sul terminale eccetera. Allora, voglio capire nel proseguo della attivit� i medici di continuit� territoriale e 118 avranno l'indennit� se dimostrano di potersi sedere a utilizzare il computer, a prescindere dal fatto che salgano in ambulanza o meno? Questo non riesco ancora a capirlo, naturalmente non pu� essere scritto in legge ma neanche dalla delibera.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facolt�.

TEDDE MARCO (FI). Grazie signor Presidente. � evidente che la sanit� sarda sta affrontando un periodo molto difficile, sta affrontando pene pesanti a partire da quella pubblica, che ha visto una riorganizzazione della rete ospedaliera sbilenca e che sta creando tanti problemi, sono di questi giorni le innumerevoli notizie che ci raccontano della mancanza di farmaci, di strumenti per intervenire in sala operatoria, di anestetici, di disinfettanti e di tutto ci� che serve per fare sanit�. In neurochirurgia a Sassari manca anche l'acqua calda, financo l'acqua calda, financo l'acqua calda che � stata scoperta gi� da molti secoli l'acqua calda, in neurochirurgia a Sassari non c'� neanche l'acqua calda. Quindi, un disastro totale nella sanit� pubblica e oggi, o meglio a partire da novembre dello scorso anno, dobbiamo affrontare anche dei problemi grossissimi nella sanit� convenzionata, che comunque � una costola importantissima, anzi � un perno della sanit� complessiva, � un perno delle cure primarie. Ebbene, a novembre dopo aver fornito rassicurazioni ai medici l'ATS, ovviamente in esecuzione di una direttiva della Direzione generale della sanit�, ha avvisato i medici di base, di guardia medica che le due indennit�, di cui abbiamo parlato e di cui stiamo trattando, venivano sospese. Grande allarme, noi proponiamo un'interrogazione alla quale ovviamente non � stata data risposta, d'altro canto non � che possiamo pretendere pi� di tanto, sono trascorsi soltanto tre mesi, ci sono interrogazioni che aspettano magari da due anni, comunque non abbiamo avuto risposta. Cosa accade? Oggi si cerca in modo, diciamo, incongruo di fare un'operazione singolare, si cerca di fare una sorta di condono, una sorta di sanatoria intervenendo a gamba tesa sull'autonomia privata, sulla autonomia collettiva privata! Con una legge, stiamo interpretando una contrattazione collettiva con una legge, ora io non dico che non si debba risolvere il problema, ma bisogna trovare gli strumenti giusti, perch� da un problema che si pu� risolvere con gli strumenti giusti, poi rischiamo di crearne un altro che � difficile risolvere. Io sono d'accordo, sono disponibile a dare tutti i miei contributi possibili e immaginabili, per sciogliere il nodo e risolvere il problema, perch� questo � un problema che deve essere risolto, ma bisogna utilizzare lo strumento giusto perch� rischiamo di creare un altro. Ecco che cosa mi sento di dire, stiamo intervenendo con una legge a interpretare un contratto collettivo, stiamo intervenendo con una legge incidendo nell'autonomia dei privati, non mi risulta che sia possibile. Non mi risulta assolutamente che la Regione Sardegna abbia queste competenze, non mi risulta che fra le competenze legislative ci sia anche questa, potrebbe essere una competenza dello Stato ma non della Regione, quindi io vi chiedo di riflettere. Da parte mia, da parte nostra c'� la voglia e la volont� di contribuire, in tempo reale, per sciogliere questo nodo ma credo che questo nodo, cos� come voi proponete di scioglierlo, rimarr� ancora un po' intricato. Grazie Presidente.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Edoardo Tocco. Ne ha facolt�.

TOCCO EDOARDO (FI). Grazie Presidente. Io non vorrei ritornare a tediare i colleghi, l'Aula e tutti quanti sul problema della sanit�, perch� ne abbiamo gi� parlato abbastanza. � chiaro che il documento di oggi parla nello specifico della sanit� privata e devo condividere quello che poc'anzi ha detto, ha manifestato apertamente il collega Tedde quando parla di autonomia della sanit� privata. � chiaro che quando si parla di privato � necessario dare tutta la libert� possibile, a quelli che sono gli imprenditori e i privati stessi; quindi senza chiaramente nessun tipo di vincolo, nonostante quello che � la contribuzione da parte del Governo regionale. Attenzione, io sono dell'avviso che la sanit� privata, la sanit� convenzionata abbia un ruolo importante soprattutto in questo momento dalla nostra sanit� sarda che, Assessore, mi creda, in certi casi sta anche implodendo e non lo sta facendo sicuramente perch� c'� una problematica, nello specifico, responsabilit� da parte di qualcuno, ma c'� una problematica nel sistema, nella nuova strategia della riforma sanitaria, non possiamo nascondercelo questo. Perch�, al di l� del fatto che si sia cercato di trovare una soluzione nei risparmi della sanit�, nella sua totalit�, � chiaro che qualche cosa dovevamo cedere, dico dovevamo nel senso non io nello specifico ma dovevamo come Regione. Perch� sarebbe stato troppo bello tagliare e risolvere i problemi e poi avere tutto quello che ci serviva, questo � anche plausibile. Per� c'� stata poca attenzione e c'� ancora poca attenzione, Assessore, ogni giorno da alcuni anni a questa parte, non si fa altro che parlare di sanit� sui giornali, sui media, nei social, e questo chiaramente la dice lunga. La dice lunga perch� probabilmente c'� una problematica di base, di fondo che � quella del distacco completo dei territori. Cio� i territori hanno adesso si trovano anche un po' impauriti, allarmati perch� si vedono la sanit� un po' distante, questa riforma non li ha avvicinati assolutamente, ha creato una ratio differente da quella che � la sicurezza del cittadino nei confronti del territorio. Quindi, a questo punto, io vorrei e, mi conceda Presidente se esco un po' fuori dalla tematica perch� senn� avrei dovuto chiederle qualcosa relativamente a una mozione d'ordine. Il problema era questo: io credo che sia importante attendere la risposta del MEF, Assessore, perch� ancora non si � pronunciato, non capisco il perch�, perch� la scadenza sarebbe dovuta essere a breve, invece si continuano a fare piani aziendali, a mettere in atto atti aziendali, a togliere le strutture, a creare i dipartimenti. Lei sa di cosa parlo, Assessore, non sto parlando di lei, lei sa per� di cosa sto parlando. Quindi, � chiaro che questa situazione sta anche andando contro quello che � il sovra ordinamento nazionale, cio� il controllo da parte del Ministero nei confronti della riforma della Regione Sardegna. Io credo che questo sia stato, con tutto il rispetto da parte dei dirigenti e degli organi istituzionali, relativamente alla sanit�, aspettare, questo non � stato fatto, si � imbrogliata una fretta impossibile.

Altra cosa, torno alle guardie mediche un attimo. Le guardie mediche sono il

testpi� facile per il territorio, per il tessuto della sanit� sarda. Mi risulta anche, e mi dica se � vero, Assessore, che c'� stato un ordine di togliere le guardie armate dai centri delle guardie mediche; vorrei sapere se questo � vero o non � vero, pare che sia arrivato in Commissione (non vedo neanche il Presidente che oggi probabilmente � impegnato per altre cose), vorrei sapere se � vero perch� la Commissione non ci ha assolutamente detto niente. Quindi vorrei sapere se le guardie armate sono state cancellate dalla sorveglianza alle guardie mediche; guardie mediche che come sappiamo sono quelle a contatto col territorio, sono quelle che toccano di pi� il polso, che hanno la vicinanza col cittadino. Io non so se questo � vero, ma, mi creda, se fosse vero sarebbe veramente una situazione non felice.

Questo era quanto, ci� non toglie che io sono anche d'accordo con questo ultimo documento.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facolt�.

OPPI GIORGIO (UDC-Sardegna). Io non sarei intervenuto per� la prima cosa che ho da dire � che sar� credo una delle ultime volte che il mio Capogruppo riceve una telefonata, � assente, pur non conoscendo il problema. Questo credo che sia scorretto e bisogner� evitarlo d'ora in avanti; la prima cosa da fare sarebbe stato opportuno, svegliandosi prima, andare in Commissione, perch� prima o poi bisogna andarci in Commissione. E poi ci sono anche anomalie, ha perfettamente ragione l'onorevole Cherchi per quello che ha detto: � una vergogna, per esempio, che i computer nelle guardie mediche� s� ce n'� qualcuno, ma uno su dieci. E noi avremmo dovuto, visto che si tratta di venire incontro a certe esigenze ed evitare contrapposizioni, che probabilmente, Assessore� guardate la situazione che si sta determinando, ma per voi, voi vi state suicidando come partito. Le donne che fanno le pulizie, per esempio, a Santissima Trinit�, che si vedono ridotte l'orario a quattro ore al giorno, e prendono 200, 300, 400 euro, non andranno a votare, lo dicono platealmente. Bisogna cominciare a svegliarsi la mattina, e a questo riguardo ho il dovere di dire che da dicembre la situazione tender� a peggiorare; i consiglieri regionali hanno anche il dovere, e hanno diritto soprattutto, di conoscere le cose che si stanno verificando, e invece c'� sempre l'umma umma, non si sa mai niente. Volete per esempio dirci qualche cosa riguardo al problema del Mater Olbia, anzich� fare gli spot e fare le pagliacciate?! Ad oggi, nonostante le sollecitazioni che sono state fatte, non esiste una deroga per quanto riguarda� s�, il pour parler, ma il pour parler non serve, non c'� niente, � inutile che si dica "partiremo a met� giugno": � una pagliacciata, una buffonata che chiunque l'abbia fatta, di destra e di sinistra, avrebbe fatto meglio a sotterrarsi prima, perch� sa perfettamente che per cinque volte hanno tentato di fare la telemedicina e non ha risposto nessuno, e in qualsiasi caso non c'� un'autorizzazione, non c'� un atto, non c'� un'attrezzatura, non c'� nulla, e se anche partisse, in questo caso per esempio il laboratorio, ci sono anche dei criteri, una norma di legge nuova, eccetera, che determinerebbe caos. Quindi, siccome la sanit� � malata� e smettiamola anche dire che si risparmia, si sta tagliando ma la gente � inviperita nei confronti della situazione della sanit�. E allora, nel caso specifico, il mio dovere � di dire che probabilmente sar� il caso che certe cose vengano in Commissione, senza telefonate notturne, e qualcuno voglia fare primo della classe perch� siamo in campagna elettorale. C'� chi non � andato mai in un ospedale, e debbo dire anche di pi�: � scorretto, io le voglio dire che da Assessore, quando facevo una manifestazione da qualunque parte, invitavo i consiglieri regionali di quel territorio, anche ieri sera, per esempio, in questi giorni c'� stata una manifestazione per quanto riguarda la casa della salute di Fluminimaggiore, non finanziata da voi, sarebbe stato pi� opportuno anzich� andare in frotte tutti quanti a fare un po' di chiasso� tanto di l� non passer� quasi nessuno, vi stanno massacrando, siete al centro delle attenzioni per spararvi addosso! A questo punto siate corretti, almeno abbiate quella sensibilit� che fino ad oggi non avete dimostrato!

Comunque, Assessore, glielo dico e lo dico al Presidente del Consiglio, � opportuno che lo stato dell'arte del Mater Olbia, vista la pagliacciata di questi giorni, venga portato all'attenzione della Commissione.

PRESIDENTE. Non ho altri iscritti a parlare, ha facolt� ora di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale.

ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Grazie. Presidente, onorevoli consiglieri, proviamo a ricondurre la necessit� di questo disegno di legge in una situazione nazionale. Mi dispiace contraddire l'onorevole Tedde, c'� una situazione che � partita dal 2017 per cui si sta verificando sia l'applicazione del contratto nazionale sia la parte che riguarda l'accordo integrativo regionale, che � una prerogativa della Regione. Quindi quello che � stato fatto con una delibera a dicembre � stato quello di dare un'interpretazione corretta in relazione all'attuazione del contratto nazionale e dell'integrativo regionale, perch� � stato sollecitato ripeto tra diverse Regioni, � stata mia cura sollevare il problema a livello nazionale nella commissione degli Assessori perch� riteniamo strategico il ruolo sia della continuit� assistenziale sia soprattutto, per quanto riguarda la Sardegna, dei medici di 118. In un momento in cui stiamo proponendo un modello, un cambiamento in cui c'� una piena integrazione tra il sistema territoriale e il sistema ospedaliero ci sembrava opportuno partire con il passo giusto, evitando dei problemi che non sono attribuibili a questa Giunta. Ripeto, � un problema di indagini che sono in corso a livello nazionale; ricordo che in alcune Regioni, tipo la Basilicata, la Corte dei conti ha imposto il recupero delle somme versate in seguito agli accordi integrativi regionali. Condivido l'osservazione che ha fatto l'onorevole Cherchi, ma la prospettiva e il ragionamento che noi stiamo proponendo come Giunta in relazione allo sviluppo della medicina territoriale � quella di integrare sempre pi� costantemente e correntemente la cosiddetta medicina di iniziativa, nel chronic care model, includere i giovani medici, non solo giovani, della continuit� assistenziale, quindi cercando una valorizzazione anche delle forme contrattuali. Ricordo che � ancora in essere la discussione per il nuovo contratto nazionale, noi stiamo cercando di fare un ragionamento con le organizzazioni sindacali in modo da coinvolgerle in maniera integrata sul modello che abbiamo proposto nel 2015, il modello delle cure croniche, della medicina di iniziativa, cercando di valorizzare il ruolo della guardia medica all'interno della Casa della Salute, e ci tengo a precisare che la Casa la salute non � un edificio fisico, non ci interessa l'edificio fisico perch� ne abbiamo tantissimi edifici fisici, quello che ci interessa � cambiare la modalit� di fare medicina, medicina di iniziativa, medicina fatta in team, questi disegni di legge ci permettono di colmare e di dare un'interpretazione chiara in relazione a un problema che � nazionale, non � un problema congiunturale della Regione Sardegna; � un problema nazionale, stiamo dando un'interpretazione che permette di chiarire molti punti e di tranquillizzare gli operatori che svolgono quotidianamente una azione importantissima per il sistema sanitario. Quindi � nostra cura anche recepire le osservazioni che lei ha fatto in relazione alla valorizzazione dell'attivit�, e anche tenendo conto che anche la distribuzione� per esempio uno dei punti che lei ha citato, quello dell'utilizzo l'attivit� informatica o l'accesso ai centri unici di prenotazione, sar� nostra cura sviluppare sistemi all'interno di ambiti territoriali di Casa della salute che permettono di superare a volte una visione parcellare e non completa del quadro.

In ultimo, come gi� la ha detto l'onorevole Cocco, la necessit� anche in questo caso di intervenire sulle Aziende ospedaliere e sulle Aziende ospedaliere universitarie nasce in seguito a una interpretazione che ha dato il MEF della allocazione all'interno del bilancio del pay back, che come sapete � la quota di partecipazione del rischio che le aziende farmaceutiche devono impegnare a coprire una volta che viene superato un tetto che � stata pattuito con life; quindi anche in questo caso a invarianza finanziaria, c'� una riassegnazione per evitare che in seguito a norme nazionali, quindi non regionali, sia le aziende ospedaliere universitarie che il Brotzu possano essere danneggiati con l'obbligo del piano di rientro.

PRESIDENTE. Comunico che � rientrato dal congedo l'onorevole Solinas, e la quinta Commissione, che � convocata per domani, � anticipata alle ore 10 e 30.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1. All'articolo 1 � stato presentato l'emendamento aggiuntivo numero 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Disposizioni in materia di sanit� convenzionata

1. Fino all'approvazione della deliberazione della Giunta regionale n. 54/20 del 6 dicembre 2017, le indennit� aggiuntive di cui all'articolo 35, comma 1, lettera a) dell'Accordo integrativo regionale approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 39/62 del 10 dicembre 2002, in quanto correlate a servizi resi da tutto il personale a garanzia del miglioramento dell'assistenza tramite una forte integrazione fra tutti i professionisti operanti nell'emergenza sanitaria territoriale in sintonia con gli obiettivi posti dall'articolo 95, comma 3, dell'ACN del 23 marzo 2005, e successive modifiche ed integrazioni, si intendono finalizzate alla remunerazione del contributo anche in termini di disponibilit� allo svolgimento delle attivit� correlate.

2. Fino al termine di cui al comma 1, le indennit� di cui all'articolo 21, comma 3 dell'Accordo integrativo regionale di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 19/9 del 12 maggio 2010, poich� finalizzate ad assicurare la partecipazione dei medici di continuit� assistenziale alle attivit� previste dagli accordi regionali primariamente orientate, in coerenza con l'impianto generale dell'accordo collettivo nazionale vigente, a promuovere la piena integrazione tra i diversi professionisti della Medicina generale, si intendono perseguite con l'apporto di tutti i professionisti che non abbiano negato la disponibilit� allo svolgimento delle attivit� correlate.

3. Al fine di assicurare i servizi di emergenza sanitaria territoriale nel territorio regionale, nei termini previsti dagli accordi integrativi � autorizzata l'ulteriore spesa annua di euro 2.030.000.000 (missione 13 - programma 03).).

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sull'articolo e sull'emendamento.

Poich� nessuno � iscritto a parlare, metto in votazione l'emendamento aggiuntivo numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2. All'articolo 2 sono stati presentati gli emendamenti aggiuntivi numero 2 e il sostitutivo totale numero 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dalla presente legge sono valutati in euro 2.030.000 annui.

2. Agli stessi oneri si provvede quanto a euro 2.030.000, per gli anni 2018, 2019 e 2020, mediante pari riduzione delle somme iscritte in conto della missione 13 - programma 03 (capitolo SC08.7146) del bilancio regionale.).

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sull'articolo e sugli emendamenti.

Poich� nessuno � iscritto a parlare, metto in votazione l'emendamento sostitutivo totale numero 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento aggiuntivo numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Siamo in fase di votazione.

Metto in votazione il testo della legge cos� come emendato, con votazione elettronica.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 482.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Comunico che abbiamo rintracciato l'assessore Caria, che sar� presente alla Conferenza dei Capigruppo, e riferir� in quella sede. Quindi alle 13 e 30, adesso, � convocata la Conferenza dei Capigruppo, dovrebbe arrivare per quell'ora. Comunico che il Consiglio regionale � convocato in seduta solenne luned� 26 febbraio 2018 alle ore 11 per la celebrazione del settantesimo anniversario della promulgazione dello Statuto regionale della Sardegna alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per motivi organizzativi, i signori consiglieri sono invitati ad entrare in aula entro e non oltre le ore 10 e 15. La seduta � tolta. Chiedo scusa, l'ho gi� convocata la Commissione, � anticipata alle ore 10 e 30.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facolt�.

AGUS FRANCESCO (Gruppo Misto). Per chiedere all'Aula la possibilit� di anticipare la convocazione della prima Commissione alle ore 15 e 30, mi � stato sollecitato da diversi colleghi.

PRESIDENTE. La prima e la seconda sono convocate alle ore 15 e 30. La seduta � tolta.

La seduta � tolta alle ore 13 e 09.