Seduta n.257 del 01/10/2011
CCLVII Seduta
Sabato 1° ottobre 2011
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 21 settembre 2011 (250), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere regionale Christian Solinas ha chiesto congedo per la seduta del 1° ottobre 2011.
Poiché non vi sono opposizioni, il congedo si intende accordato.
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Interrogazione Cucca - Barracciu - Pittalis - Ladu - Mariani - Capelli - Maninchedda - Mula, con richiesta di risposta scritta, sulla prevista soppressione della terza classe del Liceo classico di Gavoi". (690)
"Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sull'ultimazione dei lotti 2 e 3 e l'avvio dei lavori nei lotti 1 e 4, per il completamento della strada statale n. 291 Sassari-Alghero". (691)
PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interpellanza pervenuta alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Interpellanza Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sulla improrogabile necessità di procedere alla nomina del direttore generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, Giuseppe Pegreffi". (268)
PRESIDENTE. Considerate le numerose assenze in aula, sospendo i lavori sino alle ore 10 e 15.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 02, viene ripresa alle ore 10 e 24.)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione e del testo unificato delle proposte di legge nazionale numero 1 e 7.
Abbiamo sospeso i lavori in fase di votazione degli emendamenti aggiuntivi all'articolo 1.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo alla votazione finale della legge.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, voglio solo sottolineare che tutta la nostra azione è stata coerente con quanto sin dall'inizio di legislatura abbiamo sostenuto. A noi interessa la Sardegna, non ci limitiamo a riempirci la bocca di parole di autonomia e sovranità. Noi vogliamo difendere seriamente e in tutti i modi la Sardegna. Non lasciamo che un Governo che sta a Roma ci metta i piedi in testa, e in questo senso va letto il nostro emendamento. Noi ribadiamo che volevamo la costituente, ribadiamo che siamo pronti in qualsiasi momento a votare la riduzione dei consiglieri regionali a 60. Quello che è importante è difendere la Sardegna. Questo abbiamo fatto oggi, questo faremo tutto il seguito della legislatura.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Presidente, colleghi, in questi giorni abbiamo assistito al festival dell'ipocrisia e della strumentalizzazione. Forse sarei l'unico ad aver titolo a non votare a favore di questa legge essendomi anche astenuto in Commissione; voterò invece a favore pur non entusiasmandomi affatto. Avevo sempre sperato sino ad oggi che la prima legge nazionale, la prima nostra richiesta di modifica dello Statuto, la prima nostra richiesta di legge costituzionale fosse indirizzata a risolvere alcuni gravissimi problemi, fosse un segnale forte nell'interesse dei sardi e invece questa occasione l'abbiamo sprecata, anche con un voto segreto.
Ci siamo concentrati su aspetti che interesseranno sì e no mille sardi, che saranno quelli che si candideranno alle prossime elezioni (i meccanismi elettorali, il numero dei consiglieri) per non affrontare i problemi veri. Credo che dipenderà da noi se questo emendamento, vituperato soprattutto dalla stampa, non allungherà i tempi della riduzione del numero dei consiglieri; si tratta di manifestare semplicemente la volontà. Io questo lo voglio dire non perché ritenga che l'onorevole Steri abbia necessità di sostegno morale, ma perché se si vanno a leggere i verbali della prima Commissione del 6 settembre, si vedrà chi ha richiesto questa procedura. Chi ha chiesto che venisse demandata alla statutaria la definizione del numero è il Gruppo del P.D. che, dopo aver dato l'idea all'onorevole Steri che ha steso l'emendamento, si è comportato in Aula nel modo che abbiamo visto. Quindi, per questo parlavo di festival dell'ipocrisia e della strumentalità. Dichiaro il voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Presidente, intervengo per confermare che nonostante la delusione e non nascondendomi certamente che la scelta effettuata dall'Aula con il voto a scrutinio segreto abbia indubbiamente complicato e confuso e non di poco il nostro percorso, io voterò a favore, nella speranza che comunque quest'Aula, come ho detto nella passata seduta possa avere una seconda chance. Ora anche la legge elettorale e la legge statutaria, qualora eventualmente dovesse riproposta, la riduzione del numero dei consiglieri, va sotto il vaglio del Parlamento nazionale. Questo lo dico perché deve essere chiaro che, mentre prima era sotto il vaglio del Parlamento nazionale la nostra volontà di ridurre, ora di fatto stiamo mettendo sotto il vaglio del Parlamento nazionale anche tutta la legge statutaria perché, essendo questo uno dei passaggi fondamentali anche nella decisione del metodo e delle scelte per la legge elettorale, sino a che non avremo l'approvazione del Parlamento nazionale non avremo comunque la nostra autonomia.
E badate bene - l'ho già detto prima - la nostra autonomia deriva certamente dalla Costituzione ma deriva prioritariamente dalla nostra autorevolezza. Noi una parte di quell'autorevolezza l'abbiamo ceduta in nome e per conto di non so quali paure o volontà di voler posticipare delle scelte che fuori sono chiare ma qua dentro no.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LADU (P.d.L.). Io, tappandomi il naso, voterò a favore di questa legge. Voterò a favore di questa legge perché mi pare che a questo punto non abbiamo altra possibilità, perché bocciarla significherebbe riparlare dell'argomento nel senso che se noi la dovessimo bocciare significa che ne riparleremo tra sei mesi e siccome i tempi sono quelli che sono, non possiamo certamente rinviare all'infinito l'approvazione di questa legge. Nella speranza che prima o poi la Commissione e il Consiglio riescano a partorire una buona legge, con questo spirito voterò a favore. Resto del parere che questo Consiglio regionale abbia fatto male a non approvare la legge che è arrivata dalla Commissione; secondo me andava approvato senza effettuare molte modifiche, ed era una proposta che, a parer mio, poteva essere accolta meglio anche a livello nazionale.
Secondo me con la scelta che abbiamo operato ci siamo complicati le cose. Comunque sono fiducioso e spero che prima la Commissione e poi il Consiglio regionale riescano a approvare una legge in grado di rispondere alle aspettative della gente, perché questo Consiglio regionale è stato pesantemente criticato e attaccato da tutta la Sardegna, da tutte le parti sociali, tutti quelli che sono intervenuti hanno criticato questo comportamento della Regione sarda. Spero che nel proseguo dei lavori si possa rimediare a questo errore che, secondo me, questo Consiglio regionale non può ulteriormente permettersi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Rodin per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
RODIN (P.d.L.). Esprimo il mio voto favorevole nella convinzione che lo strumento della legge ordinaria sia il più adatto a regolare la materia, è uno strumento più flessibile della legge costituzionale al quale va riservata l'affermazione di principi e garanzie dei diritti fondamentali.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, io credo che sia opportuno sottolineare per l'ennesima volta che questa legge sarà approvata senza il voto delle opposizioni. Risulta che l'unico esponente dell'opposizione qui presente, di un'opposizione diversa, sia io. Io mi asterrò su questa legge, mi asterrò nel pieno rispetto della mancata concertazione tra tutte le forze politiche.
Ribadiamo la nostra e la mia piena convinzione che sia necessario intervenire - e c'è un'occasione storica - per dare una risposta concreta a tutte le critiche che vengono dall'esterno del Consiglio regionale sulle modalità di approvazione e sul merito di questa legge. Ho già detto cosa penso sulla legge e sull'emendamento che l'ha modificata sul quale ho concordato, però devo sottolineare che dipende solo da noi questa volta esercitare la piena autonomia. Possiamo fare bene e possiamo fare presto. Badate bene, nessuno ha sottolineato che tutte queste modifiche partiranno dalla prossima legislatura, perciò gli attuali consiglieri regionali hanno ben poco a che fare con il mantenimento degli "scranni", nel senso che deciderà l'elettore chi dovrà tornare in questa Aula, chi entrerà per la prima volta e chi dovrà lasciare per sempre il suo incarico politico.
Perciò io auspico che il Consiglio regionale guidato speriamo da una maggioranza unita, possa procedere in questo processo di riforma. Possiamo - ribadisco - fare bene e fare anche in fretta, non è necessario aspettare anni, in pochi mesi possiamo arrivare alla definizione della riduzione dei consiglieri regionali, a una nuova legge elettorale, o portare una costituente che probabilmente è l'unica soluzione per avere una riforma seria, una riforma libera, una riforma equa decisa da altri rispetto ai presenti in quest'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZUNCHEDDU (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Intervengo per ribadire il mio voto decisamente contrario a questa legge che considero assolutamente una farsa.
Questa è una legge bipartisan che assolutamente non ho condiviso sin dall'inizio, e mi dispiace ancora oggi dover ricordare alla Commissione prima che non mi è stata fornita nessuna spiegazione per quanto riguarda l'esclusione della presa in considerazione della mia proposta di legge che era tesa al taglio dei costi della politica in generale, quindi non solo dei nostri emolumenti, ma di tutto l'apparato regionale. Io credo che in un momento di crisi come questo si ponga in termini molto pressanti la necessità di inviare segnali anche di solidarietà a un popolo che è completamente in ginocchio mentre la classe politica qui risponde in modo demagogico proponendo la riduzione del numero dei consiglieri.
Ribadisco che la riduzione del numero dei consiglieri regionali non è condivisibile perché taglia la possibilità di rappresentanza a tutte le minoranze presenti soprattutto in Sardegna, quindi ci si allinea ai voleri di Calderoli nonostante noi viviamo in situazioni assolutamente diverse. Io auspico che questa generazione politica faccia qualcosa rispetto alla riforma elettorale; siamo ancora costretti a votare con una riforma che non è nostra, che non è fatta su nostra misura e che continua a penalizzarci, e nel mentre il Consiglio regionale continua a parlare di aria fritta, a parlare di riduzione del numero dei consiglieri quando è una misura desisamente antidemocratica in un momento in cui invece i palazzi del potere dovrebbero rigorosamente aprirsi a maggiori rappresentanze popolari. Io sono per l'apertura ulteriore e non certo per la chiusura. La chiusura implicherà la creazione di una casta super concentrata e l'accentramento dei poteri politici in una elite privilegiata, fra l'altro incontrollabile. Per cui io vi rivolgo i miei migliori auguri e spero che i sardi ci mandino tutti a casa. Io sarò felice di accompagnare il resto del Consiglio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Io non riprendo i ragionamenti esposti dal collega Cuccureddu e dal collega Steri che condivido in gran parte. Io inviterei questo Consiglio regionale, quella parte del Consiglio regionale che è qui presente (ma io inviterei anche i colleghi che non hanno inteso partecipare a questa votazione) a smetterla, perché se c'era un modo per ingannare i sardi era quello di approvare la norma che prevedeva la riduzione dei consiglieri regionali a 50. Sarebbe stato il più grande inganno della storia perché tutti quanti sappiamo che mai sarebbe arrivata dal Parlamento regionale l'approvazione in doppia lettura.
Noi abbiamo scelto un'altra strada che è quella di ricavare una maggiore autonomia, ci siamo riempiti tantissimo la bocca su questo. Noi stiamo cercando di avere un'autonomia che fino ad ora non abbiamo avuto, che è quella di stabilire con legge statutaria il numero dei consiglieri regionali, e l'impegno a ridurre il numero dei consiglieri regionali a 60 c'è tutto, stabilito da ordini del giorno, stabilito da pronunciamenti dei Gruppi, da pronunciamenti dei consiglieri. Non torneremo indietro su questo!
Noi siamo pronti, con la legge statutaria, a fare la legge elettorale, a stabilire i rapporti fra Giunta e Consiglio e a definire il numero dei consiglieri regionali. Se poi in quella sede si voterà per la riduzione a 50 consiglieri saranno 50, se si voterà per 40 saranno 40, ma che nessuno possa veicolare all'esterno che questo è un Consiglio regionale che ha inteso bloccare tutto per lasciare le cose inalterate, non è assolutamente questo il concetto! E' giusto che si ribadisca! Io capisco le manifestazioni, le proteste, capisco tutto, però ciascuno di noi deve difendere l'autonomia del Consiglio regionale, deve difendere soprattutto l'autonomia della Sardegna; se non facciamo questo rischiamo, per scelte che gravano su di noi, di appiattirci su decisioni del Governo e del Parlamento, io non voglio che questo accada!
Questa è una battaglia giusta, corretta e io sono favorevole all'approvazione di questa legge perché da questa legge discende la certezza che si riduca veramente il numero dei consiglieri regionali.
PRESIDENTE. Indico la votazione, nominale, con procedimento elettronico, del Testo unificato della proposta di legge nazionale numero 1 e 7.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Rassu ha votato a favore e che la consigliera Zuncheddu ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Milia - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.
Risponde no la consigliera: Zuncheddu.
Si sono astenuti: la presidente Lombardo - Capelli - Pittalis.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 44
votanti 41
astenuti 3
maggioranza 21
favorevoli 40
contrari 1
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Comunico che in data 30 settembre 2011 il Gruppo del Partito Democratico ha eletto Presidente del Gruppo l'onorevole Giampaolo Diana e Vice Presidente l'onorevole Marco Espa.
Comunico che i consiglieri Claudia Zuncheddu, Giorgio Cugusi, Carlo Sechi, Luciano Uras, al fine di proseguire la fruttuosa collaborazione iniziata sin dall'avvio della corrente legislatura, nel rispetto delle proprie appartenenze politiche e sensibilità culturali aderiscono, dalla data odierna, al Gruppo consigliare Misto.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la sospensione dei lavori del Consiglio per una mezz'ora.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Ero iscritto prima io a parlare.
PRESIDENTE. No, l'onorevole Diana era iscritto prima di lei.
Sospendo la seduta sino alle ore 11 e 15.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 43, viene ripresa alle ore 12 e 31.)
PRESIDENTE. Comunico che a seguito dello scioglimento del Gruppo Sinistra, Ecologia, Libertà e Comunisti, anche il consigliere Rhadouan Ben Amara si intende ugualmente iscritto al Gruppo Misto.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'elezione dei componenti del nuovo Ufficio di Presidenza.
Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente in quest'Aula, ultimamente la sagra dell'ipocrisia ha toccato livelli insopportabili; mentre qualche collega si tappa il naso per votare la legge, noi il naso non lo tappiamo per nessun motivo. Non ci tappiamo niente! La legge che abbiamo approvato è stata presentata all'esterno falsandola e strumentalizzandola con uno squallore di cui nei prossimi giorni saremo costretti riparlare.
Ma quello che voglio dire è questo: noi avevamo presentato delle proposte, che non sono state accettate, su quest'ordine dei lavori che lei sta portando avanti. Adesso si deve procedere alla nomina dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea e poi delle Commissioni con i Presidenti e Vicepresidenti. Noi siamo contro le indennità aggiuntive e pertanto chiedo ai Presidenti dei Gruppi di pronunciarsi contro le indennità aggiuntiva, in modo tale che poi l'Ufficio di presidenza, che ha la competenza, prenda quella decisione che si può e si deve, a parer mio, prendere. Qualora questa richiesta non dovesse essere accettata noi non parteciperemo a questa votazione.
PRESIDENTE. Onorevole Giacomo Sanna, come lei ben sa il Presidente ha già proposto a tutti i Capigruppo, che stanno approfondendo la proposta, interventi non solo sulle indennità aggiuntive, ma anche sulle indennità dei consiglieri regionali. Lei sa perfettamente che il prossimo Ufficio di Presidenza si dovrà fare occupare di questo argomento, comprese le indennità aggiuntive. Quindi c'è l'impegno del Presidente del Consiglio regionale.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). A me interessa la posizione politica, so benissimo che la competenza è dell'Ufficio di Presidenza.
PRESIDENTE. Infatti, la competenza è dell'Ufficio di Presidenza e sa anche che è stata portata all'attenzione di tutti Gruppi consiliari una proposta, che riguarda le indennità di carica, il vitalizio e tutte le indennità che compongono la busta paga dei consiglieri. Lei sa perfettamente che sarà l'argomento di cui si dovrà occupare il prossimo Ufficio di Presidenza, fermo restando che tutti i Gruppi oggi hanno la possibilità di esprimersi, ma questo argomento non è all'ordine del giorno.
Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Chiedo di intervenire sull'argomento che il collega Giacomo Sanna ha proposto in Aula, nel senso che, se gli argomenti sono considerati argomenti con dignità d'Aula e se viene chiesto l'intervento dei Capigruppo per avere un parere sulla proposta avanzata dall'onorevole Sanna…
PRESIDENTE. No, scusate, questo non è un argomento all'ordine del giorno. Mi scusi, onorevole Vargiu.
VARGIU (Riformatori Sardi). Però, Presidente, se un Capogruppo ha la possibilità di esprimersi su una questione che noi sappiamo avere una valenza e una risonanza emotiva e mediatica immensa fuori da quest'Aula, io mi esprimo e dico che sono d'accordo, che il nostro Gruppo è d'accordo con quanto richiesto dall'onorevole Giacomo Sanna.
PRESIDENTE. Siccome vedo altri iscritti a parlare, voglio precisare che questo argomento non è all'ordine del giorno e non è di pertinenza dell'Aula ma dell'Ufficio di Presidenza. Quindi, se non si vuole fare una discussione generica, per affrontare l'argomento si deve richiamare, perché si discuta immediatamente, la proposta di legge presentata dall'onorevole Zuncheddu e la proposta di legge d'iniziativa popolare che riguarda anche le indennità di carica, altrimenti questa discussione è assolutamente inutile.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente, per ricordare a lei e all'Ufficio di Presidenza che verrà eletto (spero a breve) e a tutta l'Aula, che, per quanto riguarda il Partito Democratico, non abbiamo bisogno di parlare in questo momento su questa materia perché proprio su questa materia abbiamo presentato una proposta di legge, che tra l'altro prevede anche l'eliminazione del vitalizio. E' una proposta di legge che reca le firme di tutti i consiglieri del Partito Democratico (primo firmatario l'onorevole Giuseppe Cuccu) che chiediamo alla Presidenza e alla Conferenza dei Capigruppo di iscrivere all'ordine del giorno quanto prima.
PRESIDENTE. Onorevole Salis, su che cosa intende intervenire?
SALIS (I.d.V.). Sull'argomento in discussione, sulla nomina dell'Ufficio di Presidenza…
PRESIDENTE. No, onorevole Salis, ho già precisato che non è aperta la discussione sull'argomento, formuli la proposta sull'ordine dei lavori!
SALIS (I.d.V.). Per una precisazione su una sua affermazione di oggi, su una sua dichiarazione di oggi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Lei ha dichiarato che c'è agli atti una richiesta per la discussione della proposta di legge dell'onorevole Zuncheddu, vorrei ricordare a lei e all'Aula che giace dal 2007, ripresentata nel 2009, una proposta presentata, prima della proposta dell'onorevole Zuncheddu, da parte del Gruppo dell'Italia dei Valori. Quindi, visto che l'argomento è in discussione, visto che avete appena cancellato dal testo unificato la riduzione del numero dei consiglieri regionali, il Gruppo dell'Italia dei Valori chiede che alla discussione, che è in atto nella Conferenza dei Capigruppo e nell'Ufficio di Presidenza, sulla riduzione e sul contenimento dei costi istituzionali del Consiglio regionale, si leghi anche la discussione della nostra proposta di legge.
Vorrei ricordare che giace anche una proposta di legge d'iniziativa popolare approvata con referendum che è stata assolutamente dimenticata da questo Consiglio regionale, in questa e nelle altre legislature.
PRESIDENTE. Onorevole Salis, ha fatto bene a fare questa precisazione, perché io, soltanto per una lieve dimenticanza, non ho ricordato che anche lei ha presentato una proposta di legge; ho richiamato quella dell'onorevole Zuncheddu e quella d'iniziativa popolare. Però mi sembra che stia regnando sovrana ancora una volta l'ipocrisia, perché non si può far finta che l'argomento non sia stato affrontato nella Conferenza dei Capigruppo del 12 settembre, con una proposta ben precisa della Presidenza, dove ci siamo…
(Interruzioni)
Onorevole Sanna, lei ha fatto delle valutazioni, siccome questo argomento coinvolge anche la Presidenza non si può far finta che questo Consiglio non se ne stia occupando. Siccome ciascuno richiama le proprie proposte, le proposte verranno affrontate in Ufficio di Presidenza e in Conferenza dei Capigruppo per dare la possibilità a ciascun Gruppo di fare l'analisi delle proposte e avanzare le proprie controproposte.
Vorrei chiudere questa discussione perché, o si interviene sull'ordine dei lavori, o altrimenti non concedo la parola.
Onorevole Mario Diana, su che cosa intende intervenire?
DIANA MARIO (P.d.L.). Sull'ordine dei lavori, visto che sono intervenuti tutti.
PRESIDENTE. Onorevole Diana!
DIANA MARIO (P.d.L.). No, mi scusi, io non sto cercando primogeniture, voglio solo comunicare all'Aula che il Gruppo del P.d.L. già da quindici giorni ha all'attenzione la proposta che è stata presentata dal Presidente del Consiglio. Quindi, siccome è competenza dell'Ufficio di Presidenza, noi valuteremo la proposta che ci è stata fatta dall'Ufficio di Presidenza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Intervengo sull'ordine dei lavori, Presidente, per dire che prendiamo atto che tutti si sono dichiarati in una direzione e che quindi nel prossimo Ufficio di Presidenza noi ci aspettiamo che, almeno quelle indennità di carica (che sono uno dei punti proposti dalla Presidenza del Consiglio) si prenda una decisione.
Noi, Presidente, riconosciamo assolutamente ciò che la Presidenza sta facendo, al momento in cui si eleggono le cariche vogliamo avere la certezza che le indennità aggiuntive siano gratuite, come da lei proposto. Per noi basta questo.
PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, io non ho detto che questa era la proposta della Presidenza, ho detto che la proposta della Presidenza prevedeva interventi anche sulle indennità di carica, e nella sede deputata, dove sono rappresentati tutti i Gruppi consiliari, si valuteranno tutte le ipotesi in campo.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo anch'io sull'ordine dei lavori. Non ho seguito l'inizio della discussione e quindi non so di che cosa si sia discusso, volevo soltanto dire che è bene che chi andrà a ricoprire queste cariche sappia che si è già discusso in Conferenza dei Capigruppo delle relative indennità. Io più volte mi sono espresso per l'eliminazione totale delle indennità di carica per il Presidente, che mi auguro dalla prossima legislatura possa durare due anni e mezzo come tutte le altre cariche e quindi possa essere sottoposto al giudizio dei consiglieri per capire se ha svolto correttamente e imparzialmente il suo compito o meno. Mi auguro che questa sia l'ultima volta che si vota a metà legislatura per le altre cariche dell'Ufficio di Presidenza e non per il Presidente…
PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, formuli la proposta sull'ordine del lavori, questo argomento non è all'ordine del giorno.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Posto che io non sono a conoscenza neppure di chi si candida a ricoprire queste cariche, e non so neppure se loro sanno che non riceveranno indennità, se questo è l'orientamento prevalente, chiederei il rinvio di questa votazione a martedì prossimo.
PRESIDENTE. L'onorevole Cuccureddu ha avanzato la richiesta di rinvio del Consiglio a martedì. Se non ci sono interventi a favore e interventi contro, pongo in votazione la proposta.
Ha domandato di parlare il consigliere Bruno sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Intervengo per dire che si sta facendo molta demagogia considerando che nei giorni scorsi, di fronte a una proposta concreta, a voto segreto, si è stato votato contro. Aggiungo, Presidente, che sono stato designato dal mio Gruppo alla Vicepresidenza del Consiglio, e che, nel caso venissi eletto, rinuncerò a qualsiasi indennità aggiuntiva.
(Non è approvata)
Onorevole Capelli, su che cosa intende intervenire?
CAPELLI (Gruppo Misto). Sulla proposta…
PRESIDENTE. No, onorevole Capelli, può avanzare una proposta sull'ordine dei lavori; la proposta dell'onorevole Cuccureddu è stata già votata.
CAPELLI (Gruppo Misto). Che cosa è stata votata, scusi?
PRESIDENTE. L'onorevole Cuccureddu ha avanzato la proposta di rinviare la seduta a martedì; sulla proposta si è votato ed è stata respinta. Quindi, adesso su che cosa intende intervenire?
CAPELLI (Gruppo Misto). Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Propongo di espungere dalla discussione in corso l'argomento sull'indennità di carica aggiuntiva per un semplice motivo: a mio avviso non è né una proposta dell'Ufficio di Presidenza né una scelta dei singoli che deve essere stabilita per legge ma è una modifica di legge. Per ciò dipende da noi non dall'Ufficio di Presidenza.
Come primo firmatario del Gruppo dell'U.D.C. (quando appartenevo a quel Gruppo) per tre anni ho proposto l'abrogazione dell'indennità di carica per legge e voi l'avete sempre respinta. Così come, onorevole Bruno (non è una polemica, ma può essere estesa a tutti) anche di recente avete votato contro la abrogazione dei consigli di amministrazione degli enti, avete votato contro, onorevole Sanna, l'ente AREA, avete votato contro la sua proposta di abrogazione del consiglio di amministrazione. Perciò la demagogia lasciamola da parte, parliamo di fatti, votate quando c'è da votare per abrogare i privilegi che non ci sono più dovuti.
PRESIDENTE. Onorevole Capelli, lei ha fatto una precisazione giusta, l'abrogazione dell'indennità di carica è una competenza dell'Assemblea in quanto è una modifica legislativa, però l'Ufficio di Presidenza può intervenire nella definizione della misura dell'indennità di carica.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Volevo capire qual era la proposta dell'onorevole Capelli.
PRESIDENTE. Possiamo proseguire con l'elezione di due vicepresidenti. Il consiglio deve procedere alla votazione a scrutinio segreto…
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). No perché, Presidente, sull'ordine dei lavori io vorrei dire la mia…
PRESIDENTE. No, scusate, sull'ordine dei lavori si interviene per avanzare una proposta sull'ordine dei lavori non per poter dire che cosa si pensa su qualsiasi argomento.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Intendo formulare una proposta sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare sull'ordine dei lavori il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Chiedo di rinviare al pomeriggio la riunione.
PRESIDENTE. Abbiamo già votato sulla proposta di rinvio, onorevole Uras. L'Aula si è già espressa per non rinviare. Se lei me lo richiede, io ovviamente la metto in votazione.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, io glielo chiedo, lei sa bene…
PRESIDENTE. Sulla proposta dell'onorevole Uras può intervenire un oratore contro e uno a favore, altrimenti votiamo.
(Non è approvata)
Elezione dei componenti dell'Ufficio di Presidenza
Il Consiglio deve procedere alla votazione a scrutinio segreto per elezione dei componenti del nuovo Ufficio di Presidenza secondo quanto stabilito dall'articolo 11 primo comma del Regolamento interno. Devono pertanto essere eletti due vicepresidenti, tre questori e un segretario. Secondo l'articolo 5 del Regolamento interno per le elezioni di cui sopra ciascun consigliere scrive sulla propria scheda un solo nome per i vicepresidenti e due nomi per i questori e uno per il segretario. Risulteranno eletti coloro che avranno ottenuto il maggior numero di voti, a parità di voti è eletto il più anziano di età.
Votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione di due Vicepresidenti
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, per schede, per l'elezione di due Vicepresidenti.
(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)
PRESIDENTE.Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 72
astenuti 1
schede bianche 4
Hanno ottenuto voti: Cossa Michele, 40; Bruno Mario, 27; Murgioni Eugenio, 1.
Vengono proclamati eletti Vicepresidenti del Consiglio: Cossa Michele e Bruno Mario.
(Applausi)
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.)
Votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione di tre Questori
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione di tre Questori.
(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 72
votanti 71
astenuti 1
schede bianche 2
schede nulle 1
Hanno ottenuto voti: Murgioni Eugenio, 46; Cappai Antonio, 44; Cuccu Giuseppe, 30; Pitea Antonio, 2; Stochino Angelo Ivano, 1; Amadu Salvatore, 1.
Vengono proclamati eletti Questori del Consiglio: Murgioni Eugenio, Cappai Antonio, Cuccu Giuseppe.
(Applausi)
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Dedoni - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.)
Votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione di un Segretario
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione di un Segretario.
(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 68
votanti 67
astenuti 1
schede bianche 12
schede nulle 1
Hanno ottenuto voti: Biancareddu Andrea, 45; Cocco Daniele, 2; Pitea Antonio, 2; Mula Francesco, 1; Contu Mariano, 1; Piras Sisinnio, 1; Stochino Angelo Ivano, 1; Cuccureddu Angelo, 1.
Viene proclamato eletto Segretario del Consiglio: Biancareddu Andrea.
(Applausi)
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Dedoni - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.)
Le Commissioni sono convocate per l'insediamento e l'elezione dei Presidenti martedì 4 ottobre alle ore 17.
I lavori del Consiglio riprenderanno mercoledì 5 ottobre alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 13 e 55.
Allegati seduta
Testo delle interrogazioni e dell'interpellanza annunziate in apertura di seduta
Interrogazione Cucca - Barracciu - Pittalis - Ladu - Mariani - Capelli - Maninchedda - Mula, con richiesta di risposta scritta, sulla prevista soppressione della terza classe del Liceo classico di Gavoi.
I sottoscritti,
LETTO il contenuto del piano dell'organico di diritto degli istituti superiori della Provincia di Nuoro per l'anno 2011/2012;
PRESO ATTO che:
- nel documento in questione non è stata prevista l'attivazione della classe del terzo anno del Liceo classico di Gavoi;
- di contro, è prevista l'attivazione delle classi prima, seconda, quarta e quinta del medesimo liceo;
- le iscrizioni al primo anno del suddetto istituto sono in aumento rispetto all'anno passato, essendo passate da 19 a 23 alunni;
- la classe che non si intende attivare ha, sostanzialmente, il medesimo numero di alunni rispetto allo scorso anno scolastico, essendo passati da 9 a 8;
- contestualmente l'Ufficio scolastico provinciale (USP) di Nuoro non ha concesso nello stesso istituto lo sdoppiamento di una classe prima con 31 alunni iscritti e con un portatore di disabilità;
- l'USP di Nuoro, applicando la politica dell'Ufficio scolastico regionale, considerando una prima liceo classico al pari di una classe iniziale, cioè come se fosse, per esempio, una quarta professionale che si crea dopo un esame di qualifica, ha voluto ignorare il dettato della Riforma della scuola superiore, secondo il quale il curriculum del liceo classico è diventato unitario, senza distinzione intermedia dalla prima alla quinta;
CONSIDERATO che:
- la classe della quale non è stato previsto l'avvio è quella intermedia, nell'ambito del percorso di studi del Liceo classico di Gavoi;
- la soppressione della classe comporterà inevitabilmente l'abbandono scolastico da parte degli alunni già iscritti, in quanto impossibilitati dagli inevitabili disagi logistici ed economici a raggiungere la città di Nuoro, sede di liceo classico immediatamente più prossima;
- il venir meno della classe terza comporta una grave perdita dell'offerta formativa della scuola con la conseguenza di una progressiva delegittimazione del liceo stesso;
- il Liceo classico di Gavoi rappresenta un importante presidio scolastico e culturale dell'intera zona;
- la Regione è impegnata a dare attuazione al un piano contro la dispersione scolastica;
- la Direzione scolastica provinciale di Nuoro intenderebbe attivare classi con almeno dieci alunni e che, pertanto, la differenza con la classe soppressa è minima, pari soltanto a due alunni;
- gli insegnanti stanno gratuitamente ed autonomamente tenendo le lezioni agli alunni della classe al fine di evitare l'abbandono della scuola da parte degli stessi;
- sarebbe assurdo negare il diritto allo studio agli alunni che sono già inseriti in una scuola che registra una crescita nelle iscrizioni;
- tali scelte non tengono evidentemente in alcuna considerazione le peculiarità geografiche e culturali dei territori delle zone interne, né il disagio cui gli abitanti sono costretti a convivere quotidianamente,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se la Giunta intenda far valere le sue prerogative, previste dall'articolo 9, commi 3 e 4, della legge regionale n. 3 del 2009 e usurpate dall'Ufficio scolastico regionale;
2) quali siano i motivi ed i criteri alla base della soppressione della classe;
3) cosa intenda fare la Regione per scongiurare la chiusura della classe terza del liceo classico di Gavoi;
4) se, considerate le condizioni assolutamente particolari della scuola, che registra un numero crescente di alunni, intendano mettere in atto ogni azione diretta ad ottenere una deroga per consentire l'attivazione della classe terza e scongiurare l'abbandono scolastico degli alunni, così favorendo il fenomeno della dispersione scolastica. (690)
Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sull'ultimazione dei lotti 2 e 3 e l'avvio dei lavori nei lotti 1 e 4, per il completamento della strada statale n. 291 Sassari-Alghero.
Il sottoscritto,
PREMESSO che:
- la strada statale n. 291 che collega la città di Sassari alla città di Alghero e prosegue verso l'aeroporto di Fertilia rappresenta un'importante arteria della rete stradale della Sardegna che riveste interesse nazionale;
- si tratta di una strada di tipo B a 4 corsie che, al momento, vede conclusa e attiva, fin dalla metà degli anni '90, la sola tratta Sassari - bivio di Olmedo;
CONSIDERATO che:
- al momento sono in corso i lavori relativi ai lotti 2 (svincolo Mamuntanas - Olmedo) e 3 (Olmedo intersezione attuale statale n. 291) per una copertura finanziaria, rispettivamente di 48.372 milioni di euro e 54.666 milioni di euro;
- i lotti 1 (Alghero - bivio Rudas) e 4 (bretella per l'aeroporto di Fertilia), fino al mese di aprile 2011 erano fermi alla progettazione preliminare e si stava procedendo all'attivazione dell'iter per l'ottenimento dei finanziamenti previsti dalla legge n. 443 del 2001 (legge obiettivo);
- l'importo previsto per questi due lotti è, rispettivamente, di 96.362 milioni di euro e 50.600 milioni di euro;
PRESO ATTO che l'intero progetto sulla strada statale n. 291, il cui costo finale è di 250 milioni di euro, è inserito nel Programma delle infrastrutture strategiche fissato dalla già citata legge n. 443 del 2001, e confermato in sede di atto integrativo all'intesa generale quadro, sottoscritto tra il Governo nazionale e la Regione autonoma della Sardegna in data 2 ottobre 2009,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) relativamente ai lotti 2 e 3, se si stiano rispettando e monitorando costantemente i lavori e per quando siano previste, contrattualmente, le chiusure dei rispettivi cantieri e la fruibilità di detti tratti di arteria stradale;
2) relativamente ai lotti 1 e 4, a che punto sia l'iter avviato per l'ottenimento dei finanziamenti necessari (circa 147 milioni di euro);
3) se si stia procedendo alla stesura del progetto esecutivo;
4) a che punto sia il dialogo fra la Regione e l'Anas, affinché l'ente gestore consideri prioritaria l'ultimazione del lotto 1 rispetto al lotto 4 in quanto indispensabile per collegare e chiudere il percorso con i tratti di arteria in fase di realizzazione e indicati nei lotti 2 e 3. (691)
Interpellanza Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sulla improrogabile necessità di procedere alla nomina del direttore generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, Giuseppe Pegreffi.
I sottoscritti,
PREMESSO che:
- con decreto del 1° luglio 2011 il Presidente della Regione, d'intesa con l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, ha nominato il dott. Antonio Giovanni Ghiani nuovo commissario straordinario dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna, in sostituzione della dott.ssa Maria Assunta Serra, a sua volta commissario dell'Istituto Pegreffi dal febbraio del 2010;
- secondo quanto previsto dal provvedimento regionale, al commissario straordinario sono attribuiti i poteri di direttore generale e dovrà garantire la continuità amministrativa dell'Istituto e provvedere alla gestione dell'ente per il tempo necessario all'espletamento della procedura di nomina del nuovo direttore generale;
- dal 1° settembre 2011 il dott. Antonio Ghiani è stato nominato commissario al Comune di Oristano;
- attualmente l'Istituto zooprofilatico si trova privo di linee guida, posto che la carica, e conseguente ruolo, di direttore generale è vacante;
CONSIDERATO che:
- la situazione di proroga del regime commissariale, nonché la contingenza e precarietà dei tempi di nomina, non permettono di fatto di poter far andare a regime l'Istituto;
- tale situazione determina discontinuità all'interno dell'ente, la quale si ripercuote negativamente sull'operato ed efficienza dello stesso, privo di linee guida stabili;
- questa realtà si protrae da quasi tre anni, determinando per l'Istituto in parola una situazione di paralisi e di palese insufficienza, tale da renderlo praticamente inoperoso proprio mentre il mondo zootecnico sardo attraversa la crisi più grave e duratura dal dopoguerra;
SOTTOLINEATO che:
- già il decreto di nomina della dott.ssa Serra era stato adottato in quanto la procedura di nomina del direttore generale dell'Istituto non era stata portata a termine;
- inoltre l'incarico alla dott.ssa Serra, per decreto, sarebbe dovuto durare il tempo strettamente necessario alla nomina del direttore generale e comunque non più di sei mesi, mentre di fatto la durata del commissariamento si è prolungata a circa un anno e mezzo;
- al termine del mandato della dott.ssa Serra, in luogo della nomina del direttore generale, si è proceduto a prorogare il regime commissariale, al fine di garantire la continuità amministrativa;
- gli stessi lavoratori, veterinari, biologi e le altre figure professionali che operano nell'Istituto, lamentano una situazione di stallo amministrativo;
- quando ormai si è giunti a metà legislatura, la Sardegna vede un gran numero di enti commissariati, ASL, consorzi di bonifica, consorzi industriali, agenzie regionali e non ultimo appunto l'Istituto zooprofilattico, con un evidente uso arbitrario e generalizzato dell'istituto del commissariamento, che si fonda su ragioni di urgenza e impone limitazioni sia nel tempo che nelle funzioni da svolgere;
- la legge regionale n. 12 del 1998, all'articolo 12, stabilisce che il direttore generale dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna è nominato con decreto del Presidente della Regione,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per conoscere:
1) quali siano le motivazioni che finora hanno impedito di procedere alla nomina del direttore generale dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna, prorogando una situazione di straordinarietà per quasi tre anni, con conseguenze pregiudizievoli sul funzionamento dell'Istituto e sulla zootecnia isolana;
2) se non ritenga quindi indispensabile ed improcrastinabile procedere in tempi brevi a tale nomina, ponendo finalmente fine a questa lunga, inusuale ed ingiustificata "fase transitoria" di un istituto di valenza nazionale con funzioni assolutamente fondamentali anche nel settore alimentare e della salute pubblica. (268)
3)