Seduta n.300 del 22/02/2012 

CCC SEDUTA

MERCOLEDI' 22 FEBBRAIO 2012

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 01.

COCCO DANIELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 7 febbraio 2012 (292), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Attilio Dedoni, Massimo Mulas, Antonello Peru, Antonio Pitea, Antioco Porcu e Carlo Sechi hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 22 febbraio 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Assenza per motivi istituzionali

PRESIDENTE. Comunico, ai sensi del comma 5 dell'articolo 58 del Regolamento, che il consigliere Francesco Meloni è assente dal 22 al 25 febbraio 2012 per motivi istituzionali.

Annunzio di presentazione di disegno di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:

"Proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012". (361)

(Pervenuto il 21 febbraio 2012 e assegnato alla terza Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Espa a seguito del decreto di autorizzazione n. 239/EL-114/105/2010 del Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell'articolo 1 del decreto legge n. 239 del 29 agosto 2003, convertito con modificazioni dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290, e modificato dall'articolo 1, comma 26, della legge 23 agosto 2004, n. 239, avente per oggetto la costruzione e esercizio dell'elettrodotto a 150 kV in cavo interrato Cagliari sud - Rumianca nei Comuni di Capoterra, Assemini, Sarroch, in Provincia di Cagliari". (312)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Espa - Agus - Sanna Gian Valerio - Bruno sul concorso per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato di n. 57 dirigenti per l'Amministrazione regionale". (325)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Lotto - Cocco Pietro - Solinas Antonio - Agus - Barracciu - Caria - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Soru - Bruno in merito alle nomine delle strutture organizzative di secondo livello delle Agenzie LAORE ed ARGEA, in assenza di criteri e di valutazioni professionali di merito del personale interessato". (358)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Diana Giampaolo - Caria - Cucca - Espa - Manca sulla formazione della graduatoria del concorso riservato ai disabili, bandito dalla Regione sarda il 1° marzo 2010". (395)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Diana Mario sull'adozione preliminare del progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali". (579)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Diana Mario sull'adozione preliminare del Progetto di piano stralcio delle fasce fluviali". (605)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Vargiu sull'attivazione della nuova normativa per la cessione dei crediti nei confronti delle aziende sanitarie pubbliche sarde". (607)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Sanjust sul decreto n. 456/2010 emanato dal Rettore dell'Università di Cagliari che in alcuni articoli impone la decadenza dallo status di studente universitario". (610)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Moriconi sulla necessità che la Regione disponga tutti i provvedimenti utili finalizzati al restauro del sito archeologico di Nora e a contrastare l'erosione della costa prospiciente il sito". (627)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Meloni Marco sulla opportunità di interrompere le procedure di stabilizzazione del personale degli enti locali previste dalla circolare prot. n. 29804 dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica, in relazione all'impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale, da parte del Governo, delle leggi regionali 19 gennaio 2011, n. 1, e 30 giugno 2011, n. 12". (662)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Corda sugli aspetti gestionali della ASL n. 2 di Olbia inerenti all'anomalo ricorso ad assunzioni interinali, con conseguente esorbitante impiego di risorse finanziarie". (664)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Corda - Bruno - Solinas Antonio - Lotto - Cocco Pietro - Cocco Daniele Secondo sull'illegittimo trasferimento di personale disposto dal commissario straordinario con la deliberazione n. 106 del 13 settembre 2010 e sulla volontà del commissario di ricorrere contro la sentenza di condanna emessa del Tribunale del lavoro di Sassari, che ne ha dichiarato l'illegittimità". (672)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Sabatini sulla ritardata apertura del nuovo poliambulatorio di Tortolì e del Centro per la cura delle dipendenze". (681)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Amadu - Tocco sulla mancata ripresa del lavoro di informatizzazione del catasto da parte del personale dipendente dell'ex Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate". (684)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Zuncheddu sulla drammatica situazione economica in cui versano i comparti agro-pastorale, artigianale, del commercio, delle libere professioni e delle partite IVA in Sardegna, sulle responsabilità del fisco italiano e sulla mancata applicazione dell'articolo 51 dello Statuto speciale da parte della Giunta regionale". (698)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Barracciu - Espa - Diana Giampaolo sul bando dell'Azienda ospedaliera Brotzu per il "servizio di fornitura in somministrazione di lavoro temporaneo" pubblicato in data 14 settembre 2011 e scaduto il 24 ottobre 2011". (736)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Vargiu sulla necessità di ampliamento degli accessi alle Facoltà di medicina per l'anno accademico 2011/2012". (743)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Piras sulla tassazione degli immobili, prevista all'articolo 13 (anticipazione sperimentale dell'imposta municipale propria) del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (11G0247)", relativamente ai fabbricati, capannoni, stalle e quant'altro necessario e indispensabile per lo svolgimento dell'attività agricola". (757)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Barracciu sul proposito della ASL n. 3 di Nuoro di stipulare, per il reparto di neurochirurgia, una convenzione con un ortopedico cagliaritano del sistema privato non in possesso di particolare esperienza e competenza, con l'introito da parte del medico del 20 per cento sui DRG, per eseguire interventi di chirurgia vertebrale totalmente soddisfabili dai medici in organico, viceversa in possesso di lunga esperienza e competenze altamente specializzate". (760)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Interrogazione Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche che impediscono l'ingresso del Comune di Laconi nell'Unione dei comuni dell'Alta Marmilla". (809)

"Interrogazione Zuncheddu - Sechi - Cocco Daniele Secondo - Uras - Cugusi, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi carenze assistenziali dei presidi ospedalieri di Ittiri e Thiesi e sulle forti richieste di rassicurazioni, da parte della cittadinanza residente, circa gli impegni presi dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dalla ASL di Sassari sui servizi da attivare e ripristinare, e sul mancato interesse sulle per le istanze avanzate a tutela dei cittadini disabili e/o indigenti del territorio". (810)

"Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sul pagamento online delle tasse universitarie". (811)

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interpellanza pervenuta alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Interpellanza Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla dichiarazione dello stato di crisi del comparto agropastorale sardo e sulla richiesta di moratoria per le scadenze Equitalia e INPS e per la sospensione delle procedure esecutive in corso". (308)

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Mozione Solinas Antonio - Diana Giampaolo - Bruno - Cuccu - Espa - Agus - Barracciu - Corda - Cocco Pietro - Cucca - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Soru sul piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012-2013". (165)

PRESIDENTE. Considerate le numerose assenze in aula, compresa quella della Giunta, sospendo la seduta sino alle ore 10 e 15.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 04, viene ripresa alle ore 10 e 26.)

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012" (361)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 361.

Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché nessuno è iscritto a parlare, la dichiaro chiusa.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Proroga esercizio provvisorio

1. L'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012, già autorizzato con la legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 (Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012), é prorogato, con le modalità e i criteri stabiliti dalla stessa legge, sino al 29 febbraio 2012.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS) ed ha efficacia giuridica dal 1° febbraio 2012.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 361.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Lai, Milia, Mula e Rassu hanno votato a favore e che il consigliere Solinas Antonio ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Ben Amara - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Tocco - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Cossa - Solinas Antonio.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 49

votanti 48

astenuti 1

maggioranza 25

favorevoli 46

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione della proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2012

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione della proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2012.

Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché nessuno è iscritto a parlare, la dichiaro chiusa. Essendo il provvedimento composto di un articolo unico, passiamo direttamente alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2012.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Rassu e Solinas Antonio hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Ben Amara - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Moriconi - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 49

votanti 49

maggioranza 25

favorevoli 49

(Il Consiglio approva).

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 332/S/A.

Avevamo sospeso i nostri lavori in fase di votazione degli emendamenti soppressivi parziali all'articolo 3. Dobbiamo ora votare l'emendamento numero 119.

Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust. Ne ha facoltà.

SANJUST (P.d.L.). So che è un po' irrituale, però presumo che il problema non sia solo mio. Poiché quasi tutti abbiamo lasciato la documentazione nelle nostre stanze, chiedo due minuti di sospensione per consentirci di andare a prenderla.

PRESIDENTE. Sospendo i lavori per due minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 30, viene ripresa alle ore 10 e 35.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, sull'emendamento numero 119, che è soppressivo del comma 6, mi sento di votare a favore perché il comma 6 interviene in una materia nella quale la legge non può intervenire, cioè nella materia che regola il salario accessorio del personale dipendente dell'amministrazione regionale e degli enti, e ha come finalità la cancellazione del trattamento economico. Stiamo parlando della riduzione praticamente a un terzo della diaria prevista per il personale dell'amministrazione regionale in missione in Italia e all'estero. Stiamo parlando di funzionari che devono recarsi a Roma, Milano o Firenze per partecipare ai coordinamenti interregionali nelle materie di competenza della Regione, che devono accompagnare gli Assessori nelle miriadi di vertenze che sono in corso con lo Stato, come quelle che riguardano l'industria o altri comparti del sistema produttivo. E' una diaria che per un funzionario della categoria D - è questa la categoria interessata - varrà forse 15 euro a missione e serve a coprire il disagio che questi funzionari devono sopportare per il fatto di essere utili in una sede di servizio diversa da quella alla quale sono assegnati. Un minimo di ristoro diventa, se tolto, una penalizzazione per coloro che sono più impegnati. Ecco perché voterò contro questo comma e a favore dell'emendamento numero 119.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 119 è ritirato.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 123, che è uguale al numero 243.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 123 riguarda il comma 10, che è legato al comma 9 che enuncia obiettivi sperabili, per non dire quasi insperati. Ovviamente con questo comma si dà una delega esorbitante alla Giunta perché vengano emanati atti di contenimento dei costi di funzionamento della struttura. Noi ci teniamo particolarmente a questo tipo di… cosa succede?

PRESIDENTE. L'onorevole Uras non intende ritirare l'emendamento numero 119. Siccome non me l'ha fatto presente, io l'ho considerato ritirato.

Lo mettiamo in votazione dopo, onorevole Uras, però se lei non lo fa presente per tempo e nessuno dice niente, io do per assodato che l'emendamento sia ritirato a nome di tutti i presentatori.

(Interruzione del consigliere Uras)

PRESIDENTE. Onorevole Uras, ha sentito l'onorevole Sanna ritirare l'emendamento? Doveva far presente allora che non intendeva ritirarlo. Non mi sembra il caso di fare tutta questa discussione!

L'emendamento sarà posto in votazione immediatamente dopo l'intervento dell'onorevole Sanna.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Rinuncio e andiamo di nuovo alla pari. Il collega Uras non se n'è accorto, probabilmente, ma…

URAS (Gruppo Misto). Io me ne sono accorto, ma essendo uno dei firmatari dell'emendamento dopo aver fatto una dichiarazione di voto favorevole forse mi si sarebbe dovuto chiedere…

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Le persone intervengono.

URAS (Gruppo Misto). Sì, ma io sono intervenuto!

PRESIDENTE. L'onorevole Sanna rinuncia a proseguire il suo intervento.

Procediamo alla votazione degli emendamenti numero 123 e 143, poi torneremo sull'emendamento numero 119.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 123 e 143.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Uras ha votato a favore e che i consiglieri Campus e Cappai hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Lunesu - Mariani - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Maninchedda - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Steri - Tocco - Vargiu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 54

votanti 53

astenuti 1

maggioranza 27

favorevoli 22

contrari 31

(Il Consiglio non approva).

Procediamo alla votazione dell'emendamento numero 119.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Più o meno torniamo sullo stesso argomento del quale abbiamo discusso qualche giorno fa. Ma mentre allora si discuteva dei tetti massimi posti alla possibilità che i funzionari regionali non rimangano accomodati per cinque giorni alla settimana nelle poltrone cagliaritane, ma si spostino nel territorio e vadano dove serve la loro presenza, per esempio per partecipare alle conferenze di servizi, per esempio per accelerare la spesa degli enti locali, per esempio per non aver aggravi di procedura, qui si parla di una parte relativamente importante, cioè non dei rimborsi veri, ma delle indennità. Siccome il principio è lo stesso, quello cioè di evitare una concentrazione su Cagliari di tutti i servizi, di evitare di rafforzare il "cagliaricentrismo", annuncio che il mio voto sarà favorevole per consentire una presenza nel territorio dei funzionari regionali ed evitare che, in maniera servile, siano gli amministratori locali a doversi recare a Cagliari a ossequiare i funzionari regionali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vorrei brevemente spiegare che è esattamente quello che è stato approvato prima respingendo l'emendamento 123, lavorare cioè sul terreno della semplificazione dei costi della nostra elefantiaca struttura amministrativa! Questa parte riguarda la dismissione di un'abitudine invalsa nella pubblica amministrazione per cui c'è un lassismo nel mandare la gente in missione da tutte le parti, al punto che il margine fra missione e turismo istituzionale è così labile che non lo si percepisce. Rendiamoci conto di ciò che dobbiamo fare: dobbiamo semplificare questo sistema o dobbiamo mandare carovane di dipendenti in giro per il mondo, quando c'è in ogni ufficio un responsabile? Questo è il senso delle cose!

Se non vogliamo semplificare, continuiamo pure con queste abitudini che sono quelle che qualificano l'inutilità della nostra struttura amministrativa!

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 119.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Rodin ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Cuccureddu - Cugusi - Solinas Christian - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Moriconi - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Steri - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Mariani - Salis - Solinas Antonio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 55

votanti 48

astenuti 7

maggioranza 25

favorevoli 5

contrari 43

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 124, che è uguale al numero 244.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, l'emendamento numero 144 è soppressivo del comma 11, il quale prevede, al fine di partecipare agli obiettivi di contenimento della spesa, una riduzione del 10 per cento delle indennità corrisposte ai componenti degli uffici di gabinetto. Allora domando: perché questa materia si può regolare in legge e l'altra, quella di cui parlava prima l'onorevole Sanna, no? L'onorevole Sanna, che è stato autorevole Assessore della Giunta regionale, sa benissimo che gli interventi in materia di contenimento delle missioni hanno l'obiettivo di far sì che le carovane di dipendenti dell'amministrazione regionale, dei gabinetti, degli uffici stampa, e chi più ne ha più ne metta, per esempio quelle che si sono spostate in occasione della grande competizione velistica di Olbia, non devono più partire. E come si fa a non farle partire? Basta non autorizzare le missioni, che è una cosa che compete ai dirigenti e sulle quali il controllo spetta alla Giunta. Ma il funzionario che accompagna i lavoratori, le organizzazioni sindacali e gli Assessori competenti in materia di industria, agricoltura e quant'altro e sostiene gli incontri presso Palazzo Chigi o presso i ministeri, perché deve essere penalizzato? Quale sarebbe la moralità in questo senso?

Noi eravamo intervenuti per contenere le spese iscritte in bilancio, che infatti vanno contenute. Ma per che cosa spendono i funzionari? Spendono per l'albergo, per i pasti, per i biglietti aerei. Non sono quei 15 euro di diaria che percepiscono coloro che svolgono un'attività fuori sede a costituire la spesa. E mi si deve spiegare che cosa vuol dire "in Italia e all'estero". In Italia c'è anche la Sardegna, il che vuol dire che non potremo mandare dipendenti in missione presso tutte le municipalità della Sardegna, perché sono escluse! Interveniamo a gamba tesa su una materia che è regolata dai contratti stipulati sulla base della legge. Noi abbiamo le leggi a elastico, anche quelle che si basano su dei principi. Ecco perché non funziona nulla!

PRESIDENTE. Non intendo proseguire i lavori con questo brusio in aula.

URAS (Gruppo Misto). Interverrò per chiedere che vengano tolti i rimborsi viaggio anche ai consiglieri regionali.

PRESIDENTE. Ho detto che non intendo proseguire i lavori con questo brusio in aula. Onorevole Uras, è già intervenuto.

Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, faccio riferimento - se il collega non mi copre con la sua voce - al comma in discussione, che è il comma 11, in cui vengono ridotte del 10 per cento le indennità corrisposte ai componenti degli uffici di gabinetto del Presidente della Regione e degli Assessori, degli uffici ausiliari e dell'Ufficio stampa. Ora, è vero che questa norma ha una sua logica, la riduzione globale della spesa, però…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Campus. Colleghi, devo sospendere i lavori?

CAMPUS (P.d.L.). Io continuo a parlare…

PRESIDENTE. No, onorevole Campus, finché non c'è silenzio in aula lei non continua a parlare.

CAMPUS (P.d.L.). Se lei me lo consente, chiaramente, Presidente.

PRESIDENTE. Non glielo consento!

BEN AMARA (Gruppo Misto). Campus, devi urlare per essere ascoltato, funziona così in questo Consiglio. Se non urli non sei considerato!

PRESIDENTE. Onorevole Ben Amara, la ringrazio per il supporto alla Presidenza!

CAMPUS (P.d.L.). L'onorevole Ben Amara, mi scuserà se non urlo, ma ho problemi di tonsillite. Dicevo…

PRESIDENTE. Un attimo, onorevole Campus. Invito i consiglieri che vogliono conversare a uscire dall'aula.

Prego, onorevole Campus.

CAMPUS (P.d.L.). Io prego i consiglieri di valutare per un attimo il fatto che con il comma 11 si fa di tutta l'erba un fascio, cioè si mettono insieme persone che guadagnano da 3.000 a 7.000 euro al mese e persone che ne guadagnano 1.000 o 1.500, per le quali la riduzione del 10 per cento dell'indennità comporta una decurtazione di 50, 60 o 80 euro al mese, una cifra piccola che però per chi non ha un reddito alto è rilevante, in quanto corrisponde al 10, 15 o 20 per cento dello stipendio. Per cui, io che giustifico questa norma in riferimento al contenimento della spesa, non avendo trovato nessuna formula che possa renderla più equa, per non fare, ripeto, di tutta l'erba un fascio, mettendo cioè sullo stesso piano chi davvero con la politica ci mangia e chi invece del proprio lavoro vive, voterò a favore dell'emendamento soppressivo del comma 11, lasciando a tempi successivi la possibilità per noi legislatori di intervenire sugli stipendi alti, quelli di coloro che davvero vivono attorno alla casta, ma non in maniera, come amava dire Tremonti, orizzontale su tutti. Ribadisco che questa indennità è una voce fondamentale di uno stipendio che sarebbe altrimenti molto basso.

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, vorrei capire perché nelle precedenti finanziarie materie come questa, relative cioè al personale, non sono state ammesse al dibattito. Oggi stiamo regolamentando, in legge finanziaria, la materia che riguarda il contratto dei dipendenti regionali. Credo che farebbe bene il Consiglio a valutare se questa norma è intrusa oppure no.

PRESIDENTE. Onorevole Solinas, intanto è una norma nel merito del contenimento della spesa, in ogni caso è inserita nel testo esitato dalla Commissione. La valutazione sulle norme intruse spetta al Presidente della Commissione e alla Commissione nella sua interezza, che ha già fatto la sua valutazione inserendo il comma 11 nel testo.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Molte volte in Commissione abbiamo detto che in Aula ci saremmo trovati a combattere contro le corporazioni, le quali avrebbero in qualche modo frenato.

Punto primo: questo non è argomento di carattere contrattuale. Le indennità sono forfettarie, sono fissate con decreto del Presidente della Giunta regionale una volta per tutte e non attengono, ripeto, alla materia contrattuale. Al collega Campus vorrei dire che la natura di questa indennità è aggiuntiva allo stipendio ed è, rispetto a tutti gli altri lavoratori, un'indennità che dovrebbe compensare in maniera forfettaria un certo numero di ore di straordinario, che però non vengono mai fatte, perché nei gabinetti degli Assessorati si fanno le turnazioni e normalmente si garantisce la copertura settimanale senza che ci sia bisogno di fare tante ore di straordinario.

In un momento nel quale è chiesto a tutti di fare un sacrificio, abbiamo pensato - guardate un po' che orrore! - di chiedere a coloro che hanno un'indennità che si aggiunge allo stipendio di dare un piccolo contributo. Vi chiedo di esaminare secondo coscienza l'opportunità, in questo momento storico, di chiedere a tutti un contributo del 10 per cento, quindi proporzionale a ciò che si percepisce, per cui chi prende 300 euro darà un contributo di 30 euro, tutto qua. Poi nessuno vuole impedire che vengano fatte queste cose, ma far partire l'idea che, cedendo in qualche modo alla pressione che ci verrà fatta su queste cose, i tagli che abbiamo proposto non saranno effettuati sarebbe sbagliato.

Ripeto che gli emendamenti soppressivi sono stati presentati per consentirci di parlare di queste cose e anche di riconoscere la bontà di alcune di esse, perché diversamente, come si è detto prima, si fanno passare per contrattuali cose che tali non sono, e che è quindi nel nostro pieno diritto modificare, dando un segnale che è momentaneo ed è dovuto alle circostanze in cui ci troviamo. Se riusciremo a sanare i bilanci regionali, potremo tranquillamente rimuovere queste misure, però ciò dipende anche dal segnale che diamo in questo momento. Ecco perché credo che dovremmo essere tutti rispettosi dello sforzo che è stato fatto, ma che ha anche un carico di equità e di equilibrio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Ritiro l'emendamento numero 244, a firma mia e dei colleghi Cocco, Locci e Steri.

PRESIDENTE. E' ritirato anche l'emendamento numero 124.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Lo faccio mio.

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, entrambi gli emendamenti sono stati ritirati, quindi non può intervenire. Se intende fare suo un emendamento, prima lo specifichi.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Faccio mio l'emendamento numero 124 e propongo un emendamento orale, sulla base dell'intervento che faceva…

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, non si può proporre un emendamento orale a un emendamento soppressivo parziale.

Passiamo all'emendamento numero 125, che è uguale al numero 245.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vorrei segnalare ai colleghi l'opportunità di votare invece in maniera favorevole l'emendamento soppressivo del comma 12, perché, com'è risaputo, il decreto Monti ha eliminato del tutto la possibilità di riconoscere indennità per esonero in misura totale. Tali indennità sono state eliminate e noi cosa facciamo? Per andare incontro a un'impugnativa che c'è stata, riduciamo da dodici, credo, a tre le mensilità per ogni anno di esonero della retribuzione in godimento rispetto alle domande, presentate entro i termini, di cui all'anno precedente.

Il decreto Monti ha detto che per quelli che hanno presentato la domanda e ai quali l'indennità è stata accordata non cambia nulla, per tutti gli altri non esiste più né l'esonero né l'incentivo all'esonero. Per cui mantenere una norma che è già stata dichiarata incostituzionale non ha nessun senso, neppure nella misura ridotta di tre mensilità. Assessore, questo è il punto. Questa norma è contraria al decreto Monti e rischia di essere causa di impugnativa evidente, perché non rientra nella logica a cui si è ispirato il Governo nazionale. E' quindi opportuno eliminarla.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, di quale emendamento stiamo parlando?

PRESIDENTE. Dell'emendamento numero 125, che è uguale al numero 245.

URAS (Gruppo Misto). Per quanto riguarda l'emendamento numero 125, che sopprime il comma 12, io concordo con quanto detto dal collega Sanna e colgo l'occasione per dire, ancora una volta, che noi abbiamo un obbligo nei confronti dell'ordinamento giuridico, ed è quello di rispettare le leggi che regolano in via generale alcuni aspetti, che sono leggi di riforma economico-sociale che contengono principi a cui il nostro ordinamento si deve adeguare.

La partita relativa al trattamento economico di missione, ripeto, riguarda le missioni in Italia e all'estero, questo lo dico perché la dirigenza dell'Assessorato degli affari generali non dia poi un'interpretazione particolare. L'Italia è composta dalla Sardegna e dalle altre regioni; la Sardegna non è fuori dall'Italia, se no gli onorevoli Maninchedda e Zuncheddu sarebbero contentissimi e smetterebbero di combattere per l'indipendentismo. La Sardegna è in Italia e io non vorrei che domani si scoprisse che paghiamo trattamenti economici di missione in ambito regionale, perché questo è vietato dalla norma che abbiamo approvato, la quale senza eccezione alcuna dice: "A decorrere dal 1° gennaio 2012 è soppresso il trattamento economico per missioni svolte in Italia e all'estero. Per lo svolgimento della missione il personale è tenuto a utilizzare i mezzi di servizio ovvero i mezzi pubblici, qualora l'uso dei mezzi pubblici…", eccetera.

Allora, questa disposizione avrà influenza anche sulla gestione di servizi importantissimi della Regione. E' una disposizione fatta con i piedi e assolutamente inutile sul piano del contenimento della spesa, se lasciamo le dotazioni finanziarie del capitolo nella dimensione in cui sono rimaste. Le dobbiamo pertanto cancellare e in questo senso io presenterò un emendamento.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 125, che è uguale al numero 245.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 125 e 245.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Moriconi ha votato a favore e che i consiglieri Cuccureddu, Lunesu e Milia hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Milia - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 59

votanti 56

astenuti 3

maggioranza 29

favorevoli 20

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 126, che è uguale al numero 246.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Chiedo sin d'ora lo spostamento all'articolo 4 dell'emendamento numero 121, che introduce il comma 13 bis.

PRESIDENTE. Se l'Aula è d'accordo, l'emendamento numero 121 è spostato all'articolo 4.

Proseguiamo con l'emendamento numero 126, che è uguale al numero 246. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 126 e 246.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Zuncheddu ha votato a favore e che i consiglieri Milia, Planetta e Solinas Antonio hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Cocco Daniele - Cuccu - Cugusi - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Salis - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Milia - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 56

votanti 54

astenuti 2

maggioranza 28

favorevoli 13

contrari 41

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 127, che è uguale al numero 247.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, io ho presentato l'emendamento numero 247, soppressivo del comma 14, che intendo ritirare.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 247 è ritirato, rimane il numero 127.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Lo ritiro.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 128, che è uguale al numero 248.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Il comma 15 sostituisce una disposizione contenuta nella legge numero 20 del 2005, che concerne politiche del lavoro. Sono passati sette anni e questa legge è la più inattuata della Regione sarda, perché, com'è noto, in Sardegna non abbiamo bisogno di politiche del lavoro! Abbiamo bisogno magari di sopraelevare l'edificio dell'Agenzia regionale del lavoro, di cambiare qualche mobile, di assumere qualche lavoratore interinale o di mantenere delle convenzioni, l'unica cosa di cui noi non abbiamo bisogno sono le politiche del lavoro! Tant'è che la legge numero 20 è totalmente inapplicata.

Adesso che cosa fa la Regione? Fa un emendamento che dice: "La Regione eroga alle province, nei limiti degli stanziamenti in bilancio, finanziamenti per la predisposizione e attuazione di progetti finalizzati ad incentivare il reimpiego dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria, in mobilità o iscritti da almeno dodici mesi all'anagrafe del Centro dei servizi per il lavoro. Per il raggiungimento di tali obiettivi i medesimi finanziamenti possono essere utilizzati anche a titolo di cofinanziamento per la partecipazione da parte delle province a progetti regionali, nazionali o comunitari…". Allora, nel momento in cui le province vanno verso un'assoluta privazione delle funzioni gestorie, la Regione, per attuare una legge inapplicata da sette anni, trasferisce competenze e risorse alle province. Stiamo farneticando! Abbiamo bisogno di strumenti organici su questa materia e non vorrei che i cassintegrati patissero le conseguenze di questo tipo di trasferimenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 128.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Barracciu, Contu Mariano, Milia e Piras hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Cocco Daniele - Cugusi - Mariani - Meloni Marco - Salis - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 57

votanti 54

astenuti 3

maggioranza 28

favorevoli 7

contrari 47

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 129, che è uguale al numero 249.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 129 è ritirato.

PRESIDENTE. Onorevole Uras, intende ritirare l'emendamento numero 249?

URAS (Gruppo Misto). Sì.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 230, che è uguale al numero 250.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Intendo ritirare gli emendamenti numero 250, 251, 252, 253 e 254.

PRESIDENTE. Ritira anche gli emendamenti omologhi?

URAS (Gruppo Misto). Sì.

PRESIDENTE. Passiamo allora all'emendamento numero 135, che è uguale al numero 255.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Su questo comma noi siamo un po' critici, perché si parla di questioni riguardanti l'inesigibilità dei crediti. Noi abbiamo una struttura legale che dovrebbe di suo fare esattamente quello che è scritto qua; richiamarlo in legge evidentemente significa che non lo fa. Ma questo non è un problema di legge, è un problema di efficienza, che non si può risolvere con una norma.

Tra l'altro, i criteri, i presupposti e le procedure per l'inesigibilità vengono demandate a un effetto discrezionale, cioè noi rinunciamo a delle risorse sulla base di un atto unilaterale, discrezionale, se volete, perché qui non è indicato nessun criterio e si rischia di creare delle condizioni di disparità di trattamento, mentre sarebbe utile indicare in legge uno, due o tre criteri che, in qualche modo, mettano al riparo qualunque tipo di direttiva da impugnative o altre questioni che potrebbero venir fuori. Credo che questo comma sia assolutamente inutile, pertanto noi voteremo a favore dell'emendamento soppressivo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Io non sono critico, sono assolutamente critico! Questa è una prebenda, cioè facciamo una garetta, prendiamo una società che faccia queste cose, e così via. E' una prebenda! E mentre si risparmia sulle missioni del personale dipendente che deve recarsi fuori sede per svolgere la propria attività si danno soldi ad altri per recuperare i crediti che la Regione avrebbe già dovuto recuperare attraverso gli strumenti ordinari rispetto ai quali possiede sicuramente grande responsabilità. Ma di che cosa stiamo parlando? Siamo ondivaghi: da una parte conteniamo la spesa, dall'altra la creiamo, sempre con la scusa di recuperare i crediti.

Ma perché non sono stati recuperati questi crediti? Abbiamo un Assessorato della programmazione che ha questo compito e lo deve esercitare. Ci possiamo avvalere anche degli uffici dello Stato per gli accertamenti, possiamo fare convenzioni con quelli che già operano in questo settore. Avevamo un'Agenzia delle entrate che si sarebbe potuta occupare di questo e l'abbiamo soppressa e adesso a un privato qualunque o a una banca qualunque che cosa diamo? Non è che io sia critico, sono arcicritico! Questa norma va soppressa e vi chiamo tutti a questa responsabilità, perché non si possono fare due pesi e due misure: ai disperati togliamo anche il pane e a quelli che sono già grassi diamo così tanto che rischiano di prendersi pure il diabete! Ma dove siamo! Ma c'è vergogna in questi commi, tanta vergogna, e vanno cancellati. Io voterò a favore dell'emendamento soppressivo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 135.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Randazzo ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Milia - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Mula - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 56

astenuti 2

maggioranza 29

favorevoli 22

contrari 34

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 136, che è uguale al numero 256.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Colleghi, il comma 23 dispone uno stanziamento di 200 mila euro per ogni anno dal 2012 al 2015 per poter procedere all'affidamento, con procedura selettiva a evidenza pubblica, di un incarico per recuperare i crediti. Si dichiara il fallimento dell'area legale, sostanzialmente. Spendiamo 800 mila euro che potremmo mettere utilmente da qualche altra parte e invece di organizzare gli uffici, sotto il profilo operativo, in modo da essere più attenti e incisivi in quest'opera, buttiamo i soldi per una selezione. Credo che questa sia una spesa inutile che si può facilmente tagliare ed è per questo che sarebbe opportuno votare a favore dell'emendamento soppressivo del comma 23.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Penso che anche i colleghi dello schieramento di maggioranza si pongano il problema del fatto che è autorizzata per i prossimi anni, dal 2012 al 2015, la spesa di 800 mila euro per fare un'operazione che si sarebbe già dovuta fare. Non si capisce perché non sia stata fatta e non si capisce neppure quali siano gli strumenti innovativi che la rendono ora possibile, perché, badate, il comma che avete appena approvato, facendo un errore ancora una volta, parla di crediti maturati e non riscossi nonostante l'attivazione di strumenti amministrativi o giudiziari. Cosa vogliamo organizzare, qualche banda che vada a pestare il debitore? Cioè se non funzionano gli strumenti amministrativi e giudiziari, quali altri strumenti dovrebbero funzionare? Cosa facciamo, minacce sotto casa? Che tipo di recupero crediti ha in mente l'Assessorato? Ha forse in mente il recupero crediti a livello di picchiatori o di buttafuori? Io non lo so e vorrei capire in che modo possa funzionare un recupero crediti oltre l'utilizzo degli strumenti giudiziari. Ma di che Paese stiamo parlando? Ma di che Regione siamo parlando? Ma di che norme stiamo parlando? Ma ne vogliamo scrivere una che abbia un senso?

Bocciamo questa dotazione finanziaria, recuperiamo due lire per quelli che stanno male, così facciamo una cosa sana, e rendiamo sterile la norma che abbiamo appena approvato, che è una corbelleria, Presidente! Dopodiché i nostri uffici avranno il tem[PS1] a di come interpretare quali sono i crediti che debbono essere riscossi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, vorrei solamente rivolgere un appello all'Assessore e ai colleghi della maggioranza per un esame più approfondito di questo emendamento e del comma 23, anche perché stiamo impegnando 200 mila euro (400 milioni delle vecchie lire) all'anno per quattro anni per un'operazione di recupero crediti che può essere fatta - sono assolutamente convinto di questo - con il personale di cui la Regione già dispone. E' una spesa per convenzioni e consulenze che riteniamo assolutamente fuori linea rispetto all'obiettivo di contenimento dei costi che ci siamo prefissi. Per cui chiedo semplicemente all'Assessore e ai colleghi della maggioranza di valutare se non sia serio, opportuno e in coerenza con il lavoro fatto dalla Commissione e dal Consiglio sulla finanziaria di quest'anno cassare questo comma, quindi approvare l'emendamento numero 136, sul quale chiaramente il nostro voto sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Una precisazione che credo sia utile per capire la ragione di questo comma è questa: affidare la riscossione all'esterno, non riuscendo a farlo direttamente, si rende necessario perché l'unica alternativa sarebbe quella di affidarla a Equitalia, con le rigidità e le forme di vessazione che tutti, mi sembra, abbiamo sottolineato in questo periodo. Con l'esternalizzazione si possono invece contrattare forme diverse che evidentemente siano meno vessatorie nei confronti dei creditori. Sapete bene che il problema della riscossione dei crediti, per quanto si possa urlare, la Regione ce l'ha da anni, o meglio da decenni, e non riesce a risolverlo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Indubbiamente l'intervento dell'Assessore crea un po' di sconcerto perché questo comma, visto dal di fuori di quest'Aula, può creare qualche perplessità. Immaginiamoci un qualsiasi nostro concittadino o corregionale che senta la Regione, che è gestrice di tributi, dichiarare di non essere capace di recuperare i suoi crediti. Crediti inesigibili, certamente, così come definiti in maniera precisa al comma 20: "Si intendono per pregressi i crediti maturati e non riscossi alla data del 31 dicembre 2011".

Sono abbastanza perplesso, Assessore, per il fatto che noi riconosciamo la nostra incapacità, ovvero l'incapacità della Regione di recuperare i soldi pubblici dovuti. Indubbiamente crea anche sconcerto il fatto che o mangiamo questa minestra o saltiamo la finestra, perché dall'altro lato abbiamo Equitalia, e francamente a questo punto penso si possa votare a favore del comma 23. In sede di coordinamento il comma 20 dovrà essere rivisto dagli Uffici perché parla di affidamento dell'attività di recupero crediti, di cui parla anche il comma 19, che dà mandato alla Giunta di definire le procedure, su proposta dell'Assessore regionale della programmazione, previo parere della Commissione bilancio. Francamente, però, al di là della spesa, che è certamente bassa, questa disposizione dà un'immagine poco consona alla credibilità della struttura amministrativa della nostra Regione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Presidente, devo dire che anch'io sono molto perplesso di fronte al contenuto di questo comma. Mi dà l'impressione che la Regione stia abdicando alle proprie funzioni rivolgendosi poi all'attività esterna, cioè a dei legali esterni, quando sappiamo che l'ufficio è in condizione, con i dipendenti della propria area legale, di far fronte a tutte le azioni che bisogna porre in essere.

Di sicuro siamo di fronte a un'inerzia che evidentemente si è protratta fino a oggi, però francamente non credo sia ragionevole mettere a disposizione per spese legali 800 mila euro in quattro anni, perché di questo siamo parlando, laddove tra l'altro - i colleghi avvocati credo mi comprendano - il sistema attuale di recupero crediti si sta modificando: si lavora ormai in regime di convenzioni e francamente non so neanche con quale criterio siano state stabilite queste somme, visto che si stanno riducendo anche i minimi tariffari.

Probabilmente è opportuno rivedere il contenuto di questo comma e impiegare meglio queste risorse, perché a mio parere sono denari pubblici assolutamente buttati al vento. Al recupero dei crediti che non sono stati ancora riscossi si può provvedere mediante il personale che già è a disposizione dell'amministrazione regionale. Il mio voto è ovviamente favorevole all'emendamento numero 136.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Questo comma è la conseguenza di una delle tante ipotesi di ordinaria inadeguatezza della nostra struttura amministrativa. Per quanto riguarda l'attività amministrativa, la Regione ha fondamentalmente due scelte: l'ufficio legale interno o l'avvocatura dello Stato. In via eccezionale si può rivolgere a liberi professionisti, per esempio per il ricorso in Corte costituzionale e simili. Di norma la Regione non può avvalersi di liberi professionisti, se lo fa paga di tasca, perché la responsabilità contabile è separata. C'è giurisprudenza a iosa al riguardo per la Corte dei conti. Il problema è che l'ufficio legale è rimasto strutturato come in precedenza, quando era un ufficio legislativo. Ci sono dipendenti che non sono stati assunti con un concorso ad hoc, ma sono dipendenti amministrativi assegnati all'ufficio legale e che si portano appresso lo status giuridico del dipendente amministrativo, per cui hanno dei limiti d'orario e anche un limite di ore di straordinario che possono svolgere. In queste condizioni l'ufficio legale non è in grado di svolgere quell'attività. Quindi il problema è risolvibile solo ed esclusivamente facendo rapidissimamente una norma di legge che disciplini l'avvocatura regionale e le sue competenze e funzioni, fermo restando che la Regione può rivolgersi all'Avvocatura dello Stato. Escludo che sulla base di questa norma la Regione possa affidare incarichi di recupero ad avvocati liberi professionisti perché anche in presenza di questa norma, se la Giunta lo fa, ripeto, paga di tasca.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 136 e 256.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Espa ha votato a favore, che il consigliere Randazzo ha votato contro e che il consigliere Rodin si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Fois - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Locci - Lunesu - Maninchedda - Milia - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Sanjust - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Rodin.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 57

votanti 55

astenuti 2

maggioranza 28

favorevoli 28

contrari 27

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 137, che è uguale al numero 257.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Noi ritiriamo l'emendamento numero 137 e ci auguriamo che il collega Uras ritiri il numero 257.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Ritiro l'emendamento numero 257, Presidente, però intendo intervenire sul Regolamento.

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà. Ricordo che sono concessi cinque minuti.

URAS (Gruppo Misto). Poc'anzi il collega Campus ha chiesto che in sede di coordinamento si intervenga sulla disposizione relativa al comma 20. Non sono possibili modifiche perché è una norma che è stata già discussa e purtroppo approvata, però, Presidente, io sollecito una riflessione dal punto di vista regolamentare perché insieme al collega Campus, ma anche ad altri autorevolissimi colleghi, io condivido l'esperienza di gestione della Commissione d'inchiesta in materia di applicazione delle disposizioni di legge approvate dal Consiglio regionale, e devo dire che molte volte abbiamo riconosciuto che la responsabilità in parte è anche nostra che approviamo contenuti che si scontrano con l'impianto generale dell'ordinamento giuridico del nostro Paese, con principi e alcune volte anche con valori indicati nella Costituzione. Spesso finiamo per approvare norme oscure che non si capisce come si possano applicare.

Questa questione, Presidente, io l'ho già sollevata per quanto riguarda il trattamento di missione, e non perché non sia d'accordo sul contenimento della spesa in quella materia. Sono favorevole al contenimento della spesa, basta tagliare le somme destinate in bilancio e si riducono le missioni, però esiste una legge di principio economico e sociale che ha stabilito che si riconduce al diritto privato il rapporto di pubblico impiego e che tutte le materie che attengono al trattamento economico del personale dei dipendenti dell'amministrazione pubblica sono regolate dai contratti e sono definite tra le parti, cioè tra il CORAN e i sindacati. In questo caso c'è ancora di più, perché nella disposizione si fa riferimento alle azioni già promosse dalla Regione, anche utilizzando tutti gli strumenti amministrativi e giudiziari. E di quali altri strumenti dobbiamo disporre?

Su Equitalia si è fatta una grande discussione, perché anche il modo in cui si procede al recupero dei crediti rende una società civile o incivile. Ci sono infatti situazioni nelle quali bisogna capire che anche intervenire per il recupero di un credito può non essere funzionale al benessere generale della comunità che si amministra. Tant'è che lei, Presidente, al Presidente della Repubblica ha chiesto, a nome di tutto il Consiglio, attenzione in funzione degli interventi che fa Equitalia, che, vi garantisco, dal punto di vista del recupero crediti è assolutamente efficiente, al contrario dell'amministrazione regionale che purtroppo noi governiamo. Non noi come esponenti di questa parte politica, perché se no funzionerebbe un pochino meglio, ma noi come classe politica regionale e voi in particolare, ed è per questo che funziona un po' peggio.

PRESIDENTE. Onorevole Uras, vorrei rassicurarla sul fatto che gli Uffici in sede di coordinamento fanno soltanto interventi ammessi, che non riguardano, ovviamente, il merito dei commi della legge.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 138, che è uguale al numero 258.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Noi voteremo a favore di questo emendamento soppressivo del comma 25, perché la prevista modifica del comma 20 dell'articolo 18 della legge numero 12 del 2011 è iniqua e non corretta. Nel testo originario abbiamo scritto che chi vuole accedere all'esenzione IRAP deve presentare istanza entro il termine della presentazione della dichiarazione dei redditi, pena la decadenza. Con questa modifica si sopprime la parte relativa alla decadenza, il che vuol dire che si vuole salvare qualche soggetto che ha presentato la domanda oltre i termini.

Ora, noi dobbiamo capire che le regole sono regole e in uno Stato di diritto bisogna rispettarle. Se un cittadino non ha rispettato i termini la sua domanda non può essere accolta, perché non è che sia nato sotto un cielo diverso. Se passa l'idea contraria, giuridicamente non varrà più niente in questo Paese! C'è una regola e quella regola va rispettata. Possiamo dire che a decorrere da quest'anno la regola cambia, se vogliamo fare questa precisazione, ma con la modifica di cui al comma 25 evidentemente si vuole salvare qualche particolare soggetto che non ha rispettato quei termini, e questa è una discriminazione nei confronti di tutti coloro che invece si sono attenuti alla legge. Ecco perché noi riteniamo che sia un comma che non ci fa niente in questo contesto.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 138 e 258.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Cocco Daniele ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Mula - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Maninchedda - Planetta - Sanna Giacomo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 55

votanti 49

astenuti 6

maggioranza 25

favorevoli 22

contrari 27

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 139. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 140. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 141. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 142 è stato ritirato.

Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Facciamo nostro l'emendamento numero 142. C'è stata un'ampia discussione per quanto riguarda, ad esempio, gli uffici di gabinetto, ci siamo scandalizzati, sembrava che con la riduzione del 10 per cento delle indennità di dipendenti che a quel titolo percepiscono 600 euro si potessero recuperare ingenti risorse da destinare ad altre funzioni. Per quanto riguarda il contenuto del comma 29 passa invece tutto inosservato. Stiamo aumentando gli stipendi ai direttori generali dell'Istituto zooprofilattico e dell'ARPAS e in più stiamo dando loro la possibilità di stare in servizio anche dopo i sessantacinque anni! Allora, proviamo a scandalizzarci qualche volta, proviamo a non far finta di niente e a non lanciare accuse ai più piccoli per lasciare i più grandi in pace!

Credo che questo sia un atteggiamento incomprensibile all'esterno. Si fanno battaglie fuori di questo palazzo contro la casta, che saremmo solo noi, ma noi siamo i responsabili di una casta maggiore di quella che qui qualcuno accusa continuamente. Vogliamo capire sino in fondo che le cose devono cambiare e che i primi a dover cambiare siamo noi, tagliando - come abbiamo fatto - non solo le spese che ci riguardano direttamente, ma anche quelle che riguardano le persone che proponiamo per ricoprire incarichi di rilievo nei diversi posti di sottogoverno? Se non facciamo questo, non ce n'è per nessuno, ma allora lo diciamo chiaramente e lo facciamo sapere all'esterno.

Vi dico una cosa: voi potete anche approvare questo comma, noi però chiederemo la votazione nominale e vedremo chi avrà la volontà di compiere quest'atto a dir poco negativo. Una sola cosa noi possiamo fare: pubblicizzare all'esterno di questo palazzo l'incongruenza che regna in quest'Aula: si leva ai più poveri, ai più piccoli, e si dà ai più grandi e inoltre si dà la possibilità di restare in servizio a chi invece non vi può restare. Ci sono leggi, a iniziare dalla cosiddetta legge Brunetta, che vengono bypassate, superate, c'è la volontà di garantire a dei direttori generali un reddito maggiore, tentativo fatto anche l'anno scorso, se vi ricordate, per i direttori generali delle ASL, perché qualcuno diceva che prendevano meno di qualche primario, cosa che a me non scandalizza affatto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, chiedo solo un chiarimento perché rimanga agli atti, e non so quanto valore possa avere. L'onorevole Sanna ha citato la cosiddetta legge Brunetta, ovvero la legge numero 133 del 2008, che la Sardegna ha recepito, cioè il taglio del 20 per cento delle indennità previste. Quindi è chiaro, e io ne sono convinto, anche se non è riportato, che il riferimento è al decreto legislativo numero 502 del 1992, così come applicato dalla Regione sarda, altrimenti non sarebbe pensabile questo adeguamento.

L'Istituto zooprofilattico è un'azienda sanitaria inserita nel contesto del Piano sanitario regionale, fa parte delle strutture che danno sanità in Sardegna, quindi non trovo disdicevole che il direttore generale di questo istituto abbia lo stesso trattamento dei direttori delle altre aziende sanitarie che esistono in Sardegna. Vorrei però fosse chiaro che quello stipendio è adeguato al decreto legislativo numero 502, sulla base di quanto in esso disposto.

Non credo ci sia bisogno di un emendamento orale, lascio agli uffici questa interpretazione, perché gli atti del Consiglio valgono come interpretazione autentica della volontà del legislatore. Altrimenti propongo un emendamento orale…

PRESIDENTE. Non si possono proporre emendamenti orali, perché è in discussione un emendamento soppressivo. Gli emendamenti orali si possono proporre durante l'esame del testo.

CAMPUS (P.d.L.). Allora nel momento in cui chiederò la votazione separata dei vari commi, proporrò l'inserimento in questo comma di un emendamento orale, se l'Aula sarà d'accordo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, abbiamo letto sulla stampa che il Governo dei ministri milionari aumenta la benzina, aumenta l'IVA, taglia le pensioni, e quindi è in atto, come dire, un tentativo di colpire i rami bassi dell'economia della società. Il comma 29 si inquadra perfettamente all'interno dei cosiddetti costi indiretti della politica, cioè la politica decide di aumentare i costi della pubblica amministrazione, in questo caso dell'amministrazione regionale, per aiutare, per sostenere economicamente, per incrementare i redditi delle persone che lei stessa mette nei posti di cui sta decidendo di aumentare gli stipendi!

Che dire, Presidente? Non credo che ci siano i presupposti per il ritiro dell'emendamento, ma quantomeno si faccia un esame dell'ammissibilità del comma 29, che a me sembra contenga una norma più che intrusa inammissibile, perché aumenta l'età per il pensionamento sia dei revisori che dei direttori generali dell'ARPAS e dell'Istituto zooprofilattico, aumenta l'indennità sia dei revisori che dei direttori e dei manager dell'Istituto zooprofilattico e dell'ARPAS, è insomma un guazzabuglio di norme che modifica l'assetto complessivo, remunerativo e normativo, delle persone che sono state indicate in quei posti dalla politica. Comma più intruso di questo non potrebbe esserci! Oltretutto c'è un elemento di assoluta contraddizione con il percorso di tagli e limature, al limite dei 500 euro, che abbiamo fatto su ogni capitolo di bilancio e che veramente ci fa considerare questo comma assolutamente insopportabile. E' chiaro che noi voteremo a favore dell'emendamento numero 142.

PRESIDENTE. Onorevole Salis, il Presidente non può interferire sul testo esitato dalla Commissione con giudizi di ammissibilità o inammissibilità, questo è nelle valutazioni della Commissione. Il Presidente giudica soltanto gli emendamenti che vengono presentati in Aula.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, nel merito vorrei sottolineare che i due contratti di cui si parla sono totalmente diversi, cioè quello che riguarda i direttori generali delle ASL è regolato dalle norme sul comparto sanità, mentre quello del direttore generale dell'Istituto zooprofilattico è regolato con norma di legge a parte.

Vorrei però farle notare che questa è ovviamente una norma intrusa, ma lei ha già spiegato perché non può entrare nel merito della stessa. L'emendamento numero 366, da me presentato, che proponeva all'Aula la soppressione dei consigli di amministrazione degli enti e una rivisitazione più equilibrata delle indennità dei direttori generali è stato invece dichiarato inammissibile. Ora io mi chiedo: ci facciamo un po' tutti un esame di coscienza? Su questo che è un caso singolo, separato, si sta aprendo una grande discussione. Su un tema ben più importante, che è quello della razionalizzazione dei costi dell'amministrazione pubblica regionale, non si supera un vincolo che è imposto dalla legge finanziaria e che in tanti altri casi è stato invece superato. Comprendo bene che se lei ha un parere di inammissibilità da parte degli Uffici sia più che corretto che di conseguenza dichiari un emendamento inammissibile, ma io chiedo all'Aula un'eventuale presa di posizione politica. So che anche questa non è ammissibile, però faccio notare che a breve saremo chiamati a esprimerci con dei referendum, che hanno anch'essi un costo che non riusciamo a evitare per la nostra incapacità di legiferare, perché di fatto, almeno pubblicamente, forse con fare demagogico e populista, siamo tutti d'accordo, però quando veniamo messi davanti al fatto decisionale, alla norma di legge che può determinare realmente una rivisitazione dei costi della pubblica amministrazione, come classe politica troviamo il modo di tirarci indietro.

Se avessi proposto il mio emendamento in Commissione sicuramente sarebbe stato inserito nel testo, così come questa norma inammissibile è oggi nel testo per volere della Commissione, non degli Uffici o della Presidenza. Credo che questo tipo di atteggiamento in qualche modo vada superato.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, il giudizio di ammissibilità non può essere rimesso all'Aula, perché pertiene esclusivamente al Presidente, comunque il comma 9 del suo emendamento è ammissibile, sono i precedenti commi che non possono essere ammessi.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Non entro nel merito dell'inammissibilità, perché ho rinunciato a capire i criteri che presiedono alla distinzione tra materie simili o uguali, alcune delle quali vengono dichiarate inammissibili altre no. Rinuncio quindi a rispondere al quesito a cui ci ha chiamato l'onorevole Capelli.

Poiché in questo comma sono contenute due norme, nettamente distinte, una che riguarda i revisori dei conti, che sono dei professionisti equiparati in tutta Italia ai direttori delle ASL, perché c'è una legge che lo prevede, e un'altra che riguarda invece i direttori generali, e posto che mi pare che gli interventi riguardino la seconda parte del comma, le chiederei di porre in votazione la prima parte sino a…

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, ho spiegato prima che stiamo votando un emendamento soppressivo, non il testo.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Ha ragione, chiedo scusa.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Poiché l'onorevole Campus ha chiesto chiarimenti su una parte del comma 29, devo dichiarare che non posso dare nessun chiarimento perché questo comma è stato inserito in Commissione sulla base di un emendamento non presentato dalla Giunta.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 142.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Fois - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Planetta - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Diana Mario - Gallus - Lai - Lunesu - Milia - Murgioni - Obinu - Pittalis - Rassu - Sanjust - Sanna Matteo - Steri.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Amadu - Capelli - Cuccureddu - Greco - Locci - Randazzo - Rodin - Stochino - Tocco.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 56

votanti 46

astenuti 10

maggioranza 24

favorevoli 29

contrari 17

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 143.

(Interruzioni)

Colleghi, forse è meglio fare una breve sospensione. Sospendo la seduta per dieci minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 50, viene ripresa alle ore 12.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanna Gian Valerio per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 143 è relativo al comma 30. In questo caso la competenza per quanto riguarda le scuole materne ripassa, assessore Rassu, dalle province alla Regione. Il motivo sembrerebbe potersi ricondurre al fatto che alcune province non abbiano ottemperato adeguatamente al finanziamento di queste scuole, quindi noi anziché risolvere il problema all'origine ci riprendiamo la competenza. E' un errore! Noi dobbiamo istituire un sistema di penalizzazioni, perché quando affidiamo delle competenze agli enti locali questi devono adempiere; se non adempiono le risorse del fondo unico ad essi destinate vanno ridotte. Bisogna cioè istituire un sistema di penalizzazione finanziaria e mantenere le competenze in capo a chi le ha, perché non possiamo permetterci questo continuo rimpallo.

Questa è una competenza che la Regione ha dato alle province e bisogna capire che ogni realtà deve essere interpretata sui nuovi fabbisogni finanziari. Credo che sia un passo indietro prendere atto che alcune province non adempiono correttamente ai loro doveri e togliere loro la competenza. E' una cosa assurda! Tra un po' con questo principio toglieremo competenze anche ai comuni, che magari fanno qualunque cosa venga loro assegnata in maniera atipica. Anziché compiere il decentramento di funzioni operiamo in questo modo il processo inverso. Il problema è questo, assessore Rassu. Secondo me è un errore fare questo e lei dovrebbe difendere il decentramento delle funzioni piuttosto che assecondare queste impostazioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, questo emendamento e il comma 30 ci danno l'occasione, come ha fatto egregiamente il collega Sanna, di portare all'attenzione dell'assessore Rassu, della Giunta e del Consiglio una problematica che ormai sta diventando diffusa.

Il grande risultato conseguito dalle autonomie locali, dalle province e dai comuni con il fondo unico non può essere vanificato dall'esercizio sbagliato che alcune province fanno delle funzioni loro conferite in base alla legge numero 9 del 2006, perché con il fondo unico non sono state soppresse quelle risorse, c'è invece, ripeto, un esercizio sbagliato delle funzioni trasferite.

Questo avviene per le scuole materne, ma sta avvenendo anche per le pro loco, per le bande musicali, per le scuole civiche di musica, o forse queste le abbiamo già tolte, perché ormai stiamo procedendo a pezzettini! Quindi, Assessore, si pone il problema di verificare che alcune leggi, che non sono state soppresse, vengano adeguatamente rispettate. Non si può tornare indietro a pezzettini, come stiamo facendo. Oggi lo stiamo facendo per le scuole materne, l'abbiamo già fatto per le scuole civiche, domani lo faremo per le pro loco, dopodomani per le bande musicali. Assessore, quelle leggi non sono state soppresse, è chiaro che dobbiamo riflettere su come vengono attuate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Intervengo rapidamente, Presidente, per dire che voterò contro l'emendamento numero 143 per le stesse ragioni espresse dai colleghi che mi hanno preceduto, nel senso che voterò contro perché sono favorevole alla soppressione delle province e all'abolizione di questi compiti anche perché le province hanno dimostrato, proprio con questa utilizzazione del fondo unico, di non mantenere gli impegni che avevano acquisito prima nei confronti della Regione, ma soprattutto nei confronti dei cittadini e delle istituzioni che da loro dovrebbero dipendere.

Io sono quindi contrario a questo emendamento, mi va che in questa fase la competenza sulle scuole materne non statali torni alla Regione nella speranza che poi venga trasferita ai comuni, per avvicinarsi al cittadino e anche per far sì che la spesa sia più controllata. Mi aspetto che nella revisione che la Giunta ha proposto e nelle riforme che questo Consiglio saprà fare si sostenga, unitamente all'abolizione delle province, un riavvicinamento delle funzioni al cittadino. Le province così come sono hanno dimostrato di non saper adempiere e di essere troppo lontane dai cittadini, per cui è giusto che questa competenza vada ai comuni. Non potendo trasferirla sulla base di questa legge, riportiamola in capo alla Regione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Posto che sui principi sono d'accordo con quanto dicevano sia l'onorevole Sanna che l'onorevole Cuccu, devo dire che sul caso specifico forse non tutti sono a conoscenza del fatto che ci sono state diverse pronunce del TAR. La norma contenuta nel comma 30 diventa indispensabile se vogliamo garantire il funzionamento delle scuole materne non statali. Perché? Perché le linee guida emanate dall'Assessorato e impugnate dalla Provincia di Sassari, che non aveva speso le risorse per due anni, sono state bocciate dal Tar facendo decadere di fatto la delibera della Giunta che ai fini della concessione dei contributi stabiliva, per esempio, dei parametri legati sia alle attrezzature per giochi o d'altro genere sia alle mense. Per cui se vogliamo che ci sia omogeneità, se vogliamo che siano erogati i contributi, che alla Provincia di Sassari non arrivano da due anni, se vogliamo garantire la sopravvivenza soprattutto degli asili gestiti da religiosi è indispensabile mantenere questa norma, come ben sa l'assessore Milia che l'ha proposta.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 143. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 144 è stato ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 145. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 146. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 147. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 51.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo per ritirare l'emendamento, ma vorrei prima chiarire un aspetto. Con il comma 34 si intendeva chiudere la lunga vicenda legata alle cosiddette tasse sul lusso, che di fatto non chiuderemo, perché dal rimborso dei versamenti volontari stiamo escludendo quattro casi, che sono quelli che hanno ricevuto l'avviso di accertamento, tre dei quali credo non l'abbiano impugnato. Per riserve di legge nazionale, pare ci siano problemi a ricomprendere anche questi quattro casi, che comunque continueranno l'azione giudiziaria. A fronte di una norma impositiva espunta dall'ordinamento nazionale dalla Corte costituzionale e dalla Corte di giustizia europea, dovremo l'anno prossimo tornare sull'argomento per rimborsare ulteriori somme. Tuttavia ritiro l'emendamento numero 51 al fine di non creare problemi interpretativi.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 148.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). E' ritirato.

PRESIDENTE. I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio, alle ore 16.

La seduta è tolta alle ore 12 e 09.


[PS1]compito



Allegati seduta

CCC SEDUTA

MERCOLEDI' 22 FEBBRAIO 2012

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 01.

COCCO DANIELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 7 febbraio 2012 (292), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Attilio Dedoni, Massimo Mulas, Antonello Peru, Antonio Pitea, Antioco Porcu e Carlo Sechi hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 22 febbraio 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Assenza per motivi istituzionali

PRESIDENTE. Comunico, ai sensi del comma 5 dell'articolo 58 del Regolamento, che il consigliere Francesco Meloni è assente dal 22 al 25 febbraio 2012 per motivi istituzionali.

Annunzio di presentazione di disegno di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:

"Proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012". (361)

(Pervenuto il 21 febbraio 2012 e assegnato alla terza Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Espa a seguito del decreto di autorizzazione n. 239/EL-114/105/2010 del Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell'articolo 1 del decreto legge n. 239 del 29 agosto 2003, convertito con modificazioni dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290, e modificato dall'articolo 1, comma 26, della legge 23 agosto 2004, n. 239, avente per oggetto la costruzione e esercizio dell'elettrodotto a 150 kV in cavo interrato Cagliari sud - Rumianca nei Comuni di Capoterra, Assemini, Sarroch, in Provincia di Cagliari". (312)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Espa - Agus - Sanna Gian Valerio - Bruno sul concorso per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato di n. 57 dirigenti per l'Amministrazione regionale". (325)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Lotto - Cocco Pietro - Solinas Antonio - Agus - Barracciu - Caria - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Soru - Bruno in merito alle nomine delle strutture organizzative di secondo livello delle Agenzie LAORE ed ARGEA, in assenza di criteri e di valutazioni professionali di merito del personale interessato". (358)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Diana Giampaolo - Caria - Cucca - Espa - Manca sulla formazione della graduatoria del concorso riservato ai disabili, bandito dalla Regione sarda il 1° marzo 2010". (395)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Diana Mario sull'adozione preliminare del progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali". (579)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Diana Mario sull'adozione preliminare del Progetto di piano stralcio delle fasce fluviali". (605)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Vargiu sull'attivazione della nuova normativa per la cessione dei crediti nei confronti delle aziende sanitarie pubbliche sarde". (607)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Sanjust sul decreto n. 456/2010 emanato dal Rettore dell'Università di Cagliari che in alcuni articoli impone la decadenza dallo status di studente universitario". (610)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Moriconi sulla necessità che la Regione disponga tutti i provvedimenti utili finalizzati al restauro del sito archeologico di Nora e a contrastare l'erosione della costa prospiciente il sito". (627)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Meloni Marco sulla opportunità di interrompere le procedure di stabilizzazione del personale degli enti locali previste dalla circolare prot. n. 29804 dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica, in relazione all'impugnativa dinanzi alla Corte costituzionale, da parte del Governo, delle leggi regionali 19 gennaio 2011, n. 1, e 30 giugno 2011, n. 12". (662)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Corda sugli aspetti gestionali della ASL n. 2 di Olbia inerenti all'anomalo ricorso ad assunzioni interinali, con conseguente esorbitante impiego di risorse finanziarie". (664)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Corda - Bruno - Solinas Antonio - Lotto - Cocco Pietro - Cocco Daniele Secondo sull'illegittimo trasferimento di personale disposto dal commissario straordinario con la deliberazione n. 106 del 13 settembre 2010 e sulla volontà del commissario di ricorrere contro la sentenza di condanna emessa del Tribunale del lavoro di Sassari, che ne ha dichiarato l'illegittimità". (672)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Sabatini sulla ritardata apertura del nuovo poliambulatorio di Tortolì e del Centro per la cura delle dipendenze". (681)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Amadu - Tocco sulla mancata ripresa del lavoro di informatizzazione del catasto da parte del personale dipendente dell'ex Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate". (684)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Zuncheddu sulla drammatica situazione economica in cui versano i comparti agro-pastorale, artigianale, del commercio, delle libere professioni e delle partite IVA in Sardegna, sulle responsabilità del fisco italiano e sulla mancata applicazione dell'articolo 51 dello Statuto speciale da parte della Giunta regionale". (698)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Barracciu - Espa - Diana Giampaolo sul bando dell'Azienda ospedaliera Brotzu per il "servizio di fornitura in somministrazione di lavoro temporaneo" pubblicato in data 14 settembre 2011 e scaduto il 24 ottobre 2011". (736)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Vargiu sulla necessità di ampliamento degli accessi alle Facoltà di medicina per l'anno accademico 2011/2012". (743)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Piras sulla tassazione degli immobili, prevista all'articolo 13 (anticipazione sperimentale dell'imposta municipale propria) del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (11G0247)", relativamente ai fabbricati, capannoni, stalle e quant'altro necessario e indispensabile per lo svolgimento dell'attività agricola". (757)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

"Interrogazione Barracciu sul proposito della ASL n. 3 di Nuoro di stipulare, per il reparto di neurochirurgia, una convenzione con un ortopedico cagliaritano del sistema privato non in possesso di particolare esperienza e competenza, con l'introito da parte del medico del 20 per cento sui DRG, per eseguire interventi di chirurgia vertebrale totalmente soddisfabili dai medici in organico, viceversa in possesso di lunga esperienza e competenze altamente specializzate". (760)

(Risposta scritta in data 17 febbraio 2012.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Interrogazione Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche che impediscono l'ingresso del Comune di Laconi nell'Unione dei comuni dell'Alta Marmilla". (809)

"Interrogazione Zuncheddu - Sechi - Cocco Daniele Secondo - Uras - Cugusi, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi carenze assistenziali dei presidi ospedalieri di Ittiri e Thiesi e sulle forti richieste di rassicurazioni, da parte della cittadinanza residente, circa gli impegni presi dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dalla ASL di Sassari sui servizi da attivare e ripristinare, e sul mancato interesse sulle per le istanze avanzate a tutela dei cittadini disabili e/o indigenti del territorio". (810)

"Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sul pagamento online delle tasse universitarie". (811)

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interpellanza pervenuta alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Interpellanza Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla dichiarazione dello stato di crisi del comparto agropastorale sardo e sulla richiesta di moratoria per le scadenze Equitalia e INPS e per la sospensione delle procedure esecutive in corso". (308)

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Mozione Solinas Antonio - Diana Giampaolo - Bruno - Cuccu - Espa - Agus - Barracciu - Corda - Cocco Pietro - Cucca - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Soru sul piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012-2013". (165)

PRESIDENTE. Considerate le numerose assenze in aula, compresa quella della Giunta, sospendo la seduta sino alle ore 10 e 15.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 04, viene ripresa alle ore 10 e 26.)

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012" (361)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 361.

Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché nessuno è iscritto a parlare, la dichiaro chiusa.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Proroga esercizio provvisorio

1. L'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012, già autorizzato con la legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 (Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2012), é prorogato, con le modalità e i criteri stabiliti dalla stessa legge, sino al 29 febbraio 2012.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS) ed ha efficacia giuridica dal 1° febbraio 2012.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 361.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Lai, Milia, Mula e Rassu hanno votato a favore e che il consigliere Solinas Antonio ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Ben Amara - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Tocco - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Cossa - Solinas Antonio.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 49

votanti 48

astenuti 1

maggioranza 25

favorevoli 46

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione della proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2012

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione della proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2012.

Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché nessuno è iscritto a parlare, la dichiaro chiusa. Essendo il provvedimento composto di un articolo unico, passiamo direttamente alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proroga dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2012.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Rassu e Solinas Antonio hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Ben Amara - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Moriconi - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 49

votanti 49

maggioranza 25

favorevoli 49

(Il Consiglio approva).

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 332/S/A.

Avevamo sospeso i nostri lavori in fase di votazione degli emendamenti soppressivi parziali all'articolo 3. Dobbiamo ora votare l'emendamento numero 119.

Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust. Ne ha facoltà.

SANJUST (P.d.L.). So che è un po' irrituale, però presumo che il problema non sia solo mio. Poiché quasi tutti abbiamo lasciato la documentazione nelle nostre stanze, chiedo due minuti di sospensione per consentirci di andare a prenderla.

PRESIDENTE. Sospendo i lavori per due minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 30, viene ripresa alle ore 10 e 35.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, sull'emendamento numero 119, che è soppressivo del comma 6, mi sento di votare a favore perché il comma 6 interviene in una materia nella quale la legge non può intervenire, cioè nella materia che regola il salario accessorio del personale dipendente dell'amministrazione regionale e degli enti, e ha come finalità la cancellazione del trattamento economico. Stiamo parlando della riduzione praticamente a un terzo della diaria prevista per il personale dell'amministrazione regionale in missione in Italia e all'estero. Stiamo parlando di funzionari che devono recarsi a Roma, Milano o Firenze per partecipare ai coordinamenti interregionali nelle materie di competenza della Regione, che devono accompagnare gli Assessori nelle miriadi di vertenze che sono in corso con lo Stato, come quelle che riguardano l'industria o altri comparti del sistema produttivo. E' una diaria che per un funzionario della categoria D - è questa la categoria interessata - varrà forse 15 euro a missione e serve a coprire il disagio che questi funzionari devono sopportare per il fatto di essere utili in una sede di servizio diversa da quella alla quale sono assegnati. Un minimo di ristoro diventa, se tolto, una penalizzazione per coloro che sono più impegnati. Ecco perché voterò contro questo comma e a favore dell'emendamento numero 119.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 119 è ritirato.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 123, che è uguale al numero 243.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 123 riguarda il comma 10, che è legato al comma 9 che enuncia obiettivi sperabili, per non dire quasi insperati. Ovviamente con questo comma si dà una delega esorbitante alla Giunta perché vengano emanati atti di contenimento dei costi di funzionamento della struttura. Noi ci teniamo particolarmente a questo tipo di… cosa succede?

PRESIDENTE. L'onorevole Uras non intende ritirare l'emendamento numero 119. Siccome non me l'ha fatto presente, io l'ho considerato ritirato.

Lo mettiamo in votazione dopo, onorevole Uras, però se lei non lo fa presente per tempo e nessuno dice niente, io do per assodato che l'emendamento sia ritirato a nome di tutti i presentatori.

(Interruzione del consigliere Uras)

PRESIDENTE. Onorevole Uras, ha sentito l'onorevole Sanna ritirare l'emendamento? Doveva far presente allora che non intendeva ritirarlo. Non mi sembra il caso di fare tutta questa discussione!

L'emendamento sarà posto in votazione immediatamente dopo l'intervento dell'onorevole Sanna.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Rinuncio e andiamo di nuovo alla pari. Il collega Uras non se n'è accorto, probabilmente, ma…

URAS (Gruppo Misto). Io me ne sono accorto, ma essendo uno dei firmatari dell'emendamento dopo aver fatto una dichiarazione di voto favorevole forse mi si sarebbe dovuto chiedere…

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Le persone intervengono.

URAS (Gruppo Misto). Sì, ma io sono intervenuto!

PRESIDENTE. L'onorevole Sanna rinuncia a proseguire il suo intervento.

Procediamo alla votazione degli emendamenti numero 123 e 143, poi torneremo sull'emendamento numero 119.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 123 e 143.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Uras ha votato a favore e che i consiglieri Campus e Cappai hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Lunesu - Mariani - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Maninchedda - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Steri - Tocco - Vargiu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 54

votanti 53

astenuti 1

maggioranza 27

favorevoli 22

contrari 31

(Il Consiglio non approva).

Procediamo alla votazione dell'emendamento numero 119.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Più o meno torniamo sullo stesso argomento del quale abbiamo discusso qualche giorno fa. Ma mentre allora si discuteva dei tetti massimi posti alla possibilità che i funzionari regionali non rimangano accomodati per cinque giorni alla settimana nelle poltrone cagliaritane, ma si spostino nel territorio e vadano dove serve la loro presenza, per esempio per partecipare alle conferenze di servizi, per esempio per accelerare la spesa degli enti locali, per esempio per non aver aggravi di procedura, qui si parla di una parte relativamente importante, cioè non dei rimborsi veri, ma delle indennità. Siccome il principio è lo stesso, quello cioè di evitare una concentrazione su Cagliari di tutti i servizi, di evitare di rafforzare il "cagliaricentrismo", annuncio che il mio voto sarà favorevole per consentire una presenza nel territorio dei funzionari regionali ed evitare che, in maniera servile, siano gli amministratori locali a doversi recare a Cagliari a ossequiare i funzionari regionali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vorrei brevemente spiegare che è esattamente quello che è stato approvato prima respingendo l'emendamento 123, lavorare cioè sul terreno della semplificazione dei costi della nostra elefantiaca struttura amministrativa! Questa parte riguarda la dismissione di un'abitudine invalsa nella pubblica amministrazione per cui c'è un lassismo nel mandare la gente in missione da tutte le parti, al punto che il margine fra missione e turismo istituzionale è così labile che non lo si percepisce. Rendiamoci conto di ciò che dobbiamo fare: dobbiamo semplificare questo sistema o dobbiamo mandare carovane di dipendenti in giro per il mondo, quando c'è in ogni ufficio un responsabile? Questo è il senso delle cose!

Se non vogliamo semplificare, continuiamo pure con queste abitudini che sono quelle che qualificano l'inutilità della nostra struttura amministrativa!

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 119.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Rodin ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Cuccureddu - Cugusi - Solinas Christian - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Moriconi - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Steri - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Mariani - Salis - Solinas Antonio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 55

votanti 48

astenuti 7

maggioranza 25

favorevoli 5

contrari 43

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 124, che è uguale al numero 244.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, l'emendamento numero 144 è soppressivo del comma 11, il quale prevede, al fine di partecipare agli obiettivi di contenimento della spesa, una riduzione del 10 per cento delle indennità corrisposte ai componenti degli uffici di gabinetto. Allora domando: perché questa materia si può regolare in legge e l'altra, quella di cui parlava prima l'onorevole Sanna, no? L'onorevole Sanna, che è stato autorevole Assessore della Giunta regionale, sa benissimo che gli interventi in materia di contenimento delle missioni hanno l'obiettivo di far sì che le carovane di dipendenti dell'amministrazione regionale, dei gabinetti, degli uffici stampa, e chi più ne ha più ne metta, per esempio quelle che si sono spostate in occasione della grande competizione velistica di Olbia, non devono più partire. E come si fa a non farle partire? Basta non autorizzare le missioni, che è una cosa che compete ai dirigenti e sulle quali il controllo spetta alla Giunta. Ma il funzionario che accompagna i lavoratori, le organizzazioni sindacali e gli Assessori competenti in materia di industria, agricoltura e quant'altro e sostiene gli incontri presso Palazzo Chigi o presso i ministeri, perché deve essere penalizzato? Quale sarebbe la moralità in questo senso?

Noi eravamo intervenuti per contenere le spese iscritte in bilancio, che infatti vanno contenute. Ma per che cosa spendono i funzionari? Spendono per l'albergo, per i pasti, per i biglietti aerei. Non sono quei 15 euro di diaria che percepiscono coloro che svolgono un'attività fuori sede a costituire la spesa. E mi si deve spiegare che cosa vuol dire "in Italia e all'estero". In Italia c'è anche la Sardegna, il che vuol dire che non potremo mandare dipendenti in missione presso tutte le municipalità della Sardegna, perché sono escluse! Interveniamo a gamba tesa su una materia che è regolata dai contratti stipulati sulla base della legge. Noi abbiamo le leggi a elastico, anche quelle che si basano su dei principi. Ecco perché non funziona nulla!

PRESIDENTE. Non intendo proseguire i lavori con questo brusio in aula.

URAS (Gruppo Misto). Interverrò per chiedere che vengano tolti i rimborsi viaggio anche ai consiglieri regionali.

PRESIDENTE. Ho detto che non intendo proseguire i lavori con questo brusio in aula. Onorevole Uras, è già intervenuto.

Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, faccio riferimento - se il collega non mi copre con la sua voce - al comma in discussione, che è il comma 11, in cui vengono ridotte del 10 per cento le indennità corrisposte ai componenti degli uffici di gabinetto del Presidente della Regione e degli Assessori, degli uffici ausiliari e dell'Ufficio stampa. Ora, è vero che questa norma ha una sua logica, la riduzione globale della spesa, però…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Campus. Colleghi, devo sospendere i lavori?

CAMPUS (P.d.L.). Io continuo a parlare…

PRESIDENTE. No, onorevole Campus, finché non c'è silenzio in aula lei non continua a parlare.

CAMPUS (P.d.L.). Se lei me lo consente, chiaramente, Presidente.

PRESIDENTE. Non glielo consento!

BEN AMARA (Gruppo Misto). Campus, devi urlare per essere ascoltato, funziona così in questo Consiglio. Se non urli non sei considerato!

PRESIDENTE. Onorevole Ben Amara, la ringrazio per il supporto alla Presidenza!

CAMPUS (P.d.L.). L'onorevole Ben Amara, mi scuserà se non urlo, ma ho problemi di tonsillite. Dicevo…

PRESIDENTE. Un attimo, onorevole Campus. Invito i consiglieri che vogliono conversare a uscire dall'aula.

Prego, onorevole Campus.

CAMPUS (P.d.L.). Io prego i consiglieri di valutare per un attimo il fatto che con il comma 11 si fa di tutta l'erba un fascio, cioè si mettono insieme persone che guadagnano da 3.000 a 7.000 euro al mese e persone che ne guadagnano 1.000 o 1.500, per le quali la riduzione del 10 per cento dell'indennità comporta una decurtazione di 50, 60 o 80 euro al mese, una cifra piccola che però per chi non ha un reddito alto è rilevante, in quanto corrisponde al 10, 15 o 20 per cento dello stipendio. Per cui, io che giustifico questa norma in riferimento al contenimento della spesa, non avendo trovato nessuna formula che possa renderla più equa, per non fare, ripeto, di tutta l'erba un fascio, mettendo cioè sullo stesso piano chi davvero con la politica ci mangia e chi invece del proprio lavoro vive, voterò a favore dell'emendamento soppressivo del comma 11, lasciando a tempi successivi la possibilità per noi legislatori di intervenire sugli stipendi alti, quelli di coloro che davvero vivono attorno alla casta, ma non in maniera, come amava dire Tremonti, orizzontale su tutti. Ribadisco che questa indennità è una voce fondamentale di uno stipendio che sarebbe altrimenti molto basso.

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, vorrei capire perché nelle precedenti finanziarie materie come questa, relative cioè al personale, non sono state ammesse al dibattito. Oggi stiamo regolamentando, in legge finanziaria, la materia che riguarda il contratto dei dipendenti regionali. Credo che farebbe bene il Consiglio a valutare se questa norma è intrusa oppure no.

PRESIDENTE. Onorevole Solinas, intanto è una norma nel merito del contenimento della spesa, in ogni caso è inserita nel testo esitato dalla Commissione. La valutazione sulle norme intruse spetta al Presidente della Commissione e alla Commissione nella sua interezza, che ha già fatto la sua valutazione inserendo il comma 11 nel testo.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Molte volte in Commissione abbiamo detto che in Aula ci saremmo trovati a combattere contro le corporazioni, le quali avrebbero in qualche modo frenato.

Punto primo: questo non è argomento di carattere contrattuale. Le indennità sono forfettarie, sono fissate con decreto del Presidente della Giunta regionale una volta per tutte e non attengono, ripeto, alla materia contrattuale. Al collega Campus vorrei dire che la natura di questa indennità è aggiuntiva allo stipendio ed è, rispetto a tutti gli altri lavoratori, un'indennità che dovrebbe compensare in maniera forfettaria un certo numero di ore di straordinario, che però non vengono mai fatte, perché nei gabinetti degli Assessorati si fanno le turnazioni e normalmente si garantisce la copertura settimanale senza che ci sia bisogno di fare tante ore di straordinario.

In un momento nel quale è chiesto a tutti di fare un sacrificio, abbiamo pensato - guardate un po' che orrore! - di chiedere a coloro che hanno un'indennità che si aggiunge allo stipendio di dare un piccolo contributo. Vi chiedo di esaminare secondo coscienza l'opportunità, in questo momento storico, di chiedere a tutti un contributo del 10 per cento, quindi proporzionale a ciò che si percepisce, per cui chi prende 300 euro darà un contributo di 30 euro, tutto qua. Poi nessuno vuole impedire che vengano fatte queste cose, ma far partire l'idea che, cedendo in qualche modo alla pressione che ci verrà fatta su queste cose, i tagli che abbiamo proposto non saranno effettuati sarebbe sbagliato.

Ripeto che gli emendamenti soppressivi sono stati presentati per consentirci di parlare di queste cose e anche di riconoscere la bontà di alcune di esse, perché diversamente, come si è detto prima, si fanno passare per contrattuali cose che tali non sono, e che è quindi nel nostro pieno diritto modificare, dando un segnale che è momentaneo ed è dovuto alle circostanze in cui ci troviamo. Se riusciremo a sanare i bilanci regionali, potremo tranquillamente rimuovere queste misure, però ciò dipende anche dal segnale che diamo in questo momento. Ecco perché credo che dovremmo essere tutti rispettosi dello sforzo che è stato fatto, ma che ha anche un carico di equità e di equilibrio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Ritiro l'emendamento numero 244, a firma mia e dei colleghi Cocco, Locci e Steri.

PRESIDENTE. E' ritirato anche l'emendamento numero 124.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Lo faccio mio.

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, entrambi gli emendamenti sono stati ritirati, quindi non può intervenire. Se intende fare suo un emendamento, prima lo specifichi.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Faccio mio l'emendamento numero 124 e propongo un emendamento orale, sulla base dell'intervento che faceva…

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, non si può proporre un emendamento orale a un emendamento soppressivo parziale.

Passiamo all'emendamento numero 125, che è uguale al numero 245.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vorrei segnalare ai colleghi l'opportunità di votare invece in maniera favorevole l'emendamento soppressivo del comma 12, perché, com'è risaputo, il decreto Monti ha eliminato del tutto la possibilità di riconoscere indennità per esonero in misura totale. Tali indennità sono state eliminate e noi cosa facciamo? Per andare incontro a un'impugnativa che c'è stata, riduciamo da dodici, credo, a tre le mensilità per ogni anno di esonero della retribuzione in godimento rispetto alle domande, presentate entro i termini, di cui all'anno precedente.

Il decreto Monti ha detto che per quelli che hanno presentato la domanda e ai quali l'indennità è stata accordata non cambia nulla, per tutti gli altri non esiste più né l'esonero né l'incentivo all'esonero. Per cui mantenere una norma che è già stata dichiarata incostituzionale non ha nessun senso, neppure nella misura ridotta di tre mensilità. Assessore, questo è il punto. Questa norma è contraria al decreto Monti e rischia di essere causa di impugnativa evidente, perché non rientra nella logica a cui si è ispirato il Governo nazionale. E' quindi opportuno eliminarla.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, di quale emendamento stiamo parlando?

PRESIDENTE. Dell'emendamento numero 125, che è uguale al numero 245.

URAS (Gruppo Misto). Per quanto riguarda l'emendamento numero 125, che sopprime il comma 12, io concordo con quanto detto dal collega Sanna e colgo l'occasione per dire, ancora una volta, che noi abbiamo un obbligo nei confronti dell'ordinamento giuridico, ed è quello di rispettare le leggi che regolano in via generale alcuni aspetti, che sono leggi di riforma economico-sociale che contengono principi a cui il nostro ordinamento si deve adeguare.

La partita relativa al trattamento economico di missione, ripeto, riguarda le missioni in Italia e all'estero, questo lo dico perché la dirigenza dell'Assessorato degli affari generali non dia poi un'interpretazione particolare. L'Italia è composta dalla Sardegna e dalle altre regioni; la Sardegna non è fuori dall'Italia, se no gli onorevoli Maninchedda e Zuncheddu sarebbero contentissimi e smetterebbero di combattere per l'indipendentismo. La Sardegna è in Italia e io non vorrei che domani si scoprisse che paghiamo trattamenti economici di missione in ambito regionale, perché questo è vietato dalla norma che abbiamo approvato, la quale senza eccezione alcuna dice: "A decorrere dal 1° gennaio 2012 è soppresso il trattamento economico per missioni svolte in Italia e all'estero. Per lo svolgimento della missione il personale è tenuto a utilizzare i mezzi di servizio ovvero i mezzi pubblici, qualora l'uso dei mezzi pubblici…", eccetera.

Allora, questa disposizione avrà influenza anche sulla gestione di servizi importantissimi della Regione. E' una disposizione fatta con i piedi e assolutamente inutile sul piano del contenimento della spesa, se lasciamo le dotazioni finanziarie del capitolo nella dimensione in cui sono rimaste. Le dobbiamo pertanto cancellare e in questo senso io presenterò un emendamento.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 125, che è uguale al numero 245.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 125 e 245.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Moriconi ha votato a favore e che i consiglieri Cuccureddu, Lunesu e Milia hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Milia - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 59

votanti 56

astenuti 3

maggioranza 29

favorevoli 20

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 126, che è uguale al numero 246.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Chiedo sin d'ora lo spostamento all'articolo 4 dell'emendamento numero 121, che introduce il comma 13 bis.

PRESIDENTE. Se l'Aula è d'accordo, l'emendamento numero 121 è spostato all'articolo 4.

Proseguiamo con l'emendamento numero 126, che è uguale al numero 246. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 126 e 246.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Zuncheddu ha votato a favore e che i consiglieri Milia, Planetta e Solinas Antonio hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Cocco Daniele - Cuccu - Cugusi - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Salis - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Milia - Mula - Murgioni - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 56

votanti 54

astenuti 2

maggioranza 28

favorevoli 13

contrari 41

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 127, che è uguale al numero 247.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, io ho presentato l'emendamento numero 247, soppressivo del comma 14, che intendo ritirare.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 247 è ritirato, rimane il numero 127.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Lo ritiro.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 128, che è uguale al numero 248.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Il comma 15 sostituisce una disposizione contenuta nella legge numero 20 del 2005, che concerne politiche del lavoro. Sono passati sette anni e questa legge è la più inattuata della Regione sarda, perché, com'è noto, in Sardegna non abbiamo bisogno di politiche del lavoro! Abbiamo bisogno magari di sopraelevare l'edificio dell'Agenzia regionale del lavoro, di cambiare qualche mobile, di assumere qualche lavoratore interinale o di mantenere delle convenzioni, l'unica cosa di cui noi non abbiamo bisogno sono le politiche del lavoro! Tant'è che la legge numero 20 è totalmente inapplicata.

Adesso che cosa fa la Regione? Fa un emendamento che dice: "La Regione eroga alle province, nei limiti degli stanziamenti in bilancio, finanziamenti per la predisposizione e attuazione di progetti finalizzati ad incentivare il reimpiego dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria, in mobilità o iscritti da almeno dodici mesi all'anagrafe del Centro dei servizi per il lavoro. Per il raggiungimento di tali obiettivi i medesimi finanziamenti possono essere utilizzati anche a titolo di cofinanziamento per la partecipazione da parte delle province a progetti regionali, nazionali o comunitari…". Allora, nel momento in cui le province vanno verso un'assoluta privazione delle funzioni gestorie, la Regione, per attuare una legge inapplicata da sette anni, trasferisce competenze e risorse alle province. Stiamo farneticando! Abbiamo bisogno di strumenti organici su questa materia e non vorrei che i cassintegrati patissero le conseguenze di questo tipo di trasferimenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 128.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Barracciu, Contu Mariano, Milia e Piras hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Cocco Daniele - Cugusi - Mariani - Meloni Marco - Salis - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 57

votanti 54

astenuti 3

maggioranza 28

favorevoli 7

contrari 47

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 129, che è uguale al numero 249.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 129 è ritirato.

PRESIDENTE. Onorevole Uras, intende ritirare l'emendamento numero 249?

URAS (Gruppo Misto). Sì.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 230, che è uguale al numero 250.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Intendo ritirare gli emendamenti numero 250, 251, 252, 253 e 254.

PRESIDENTE. Ritira anche gli emendamenti omologhi?

URAS (Gruppo Misto). Sì.

PRESIDENTE. Passiamo allora all'emendamento numero 135, che è uguale al numero 255.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Su questo comma noi siamo un po' critici, perché si parla di questioni riguardanti l'inesigibilità dei crediti. Noi abbiamo una struttura legale che dovrebbe di suo fare esattamente quello che è scritto qua; richiamarlo in legge evidentemente significa che non lo fa. Ma questo non è un problema di legge, è un problema di efficienza, che non si può risolvere con una norma.

Tra l'altro, i criteri, i presupposti e le procedure per l'inesigibilità vengono demandate a un effetto discrezionale, cioè noi rinunciamo a delle risorse sulla base di un atto unilaterale, discrezionale, se volete, perché qui non è indicato nessun criterio e si rischia di creare delle condizioni di disparità di trattamento, mentre sarebbe utile indicare in legge uno, due o tre criteri che, in qualche modo, mettano al riparo qualunque tipo di direttiva da impugnative o altre questioni che potrebbero venir fuori. Credo che questo comma sia assolutamente inutile, pertanto noi voteremo a favore dell'emendamento soppressivo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Io non sono critico, sono assolutamente critico! Questa è una prebenda, cioè facciamo una garetta, prendiamo una società che faccia queste cose, e così via. E' una prebenda! E mentre si risparmia sulle missioni del personale dipendente che deve recarsi fuori sede per svolgere la propria attività si danno soldi ad altri per recuperare i crediti che la Regione avrebbe già dovuto recuperare attraverso gli strumenti ordinari rispetto ai quali possiede sicuramente grande responsabilità. Ma di che cosa stiamo parlando? Siamo ondivaghi: da una parte conteniamo la spesa, dall'altra la creiamo, sempre con la scusa di recuperare i crediti.

Ma perché non sono stati recuperati questi crediti? Abbiamo un Assessorato della programmazione che ha questo compito e lo deve esercitare. Ci possiamo avvalere anche degli uffici dello Stato per gli accertamenti, possiamo fare convenzioni con quelli che già operano in questo settore. Avevamo un'Agenzia delle entrate che si sarebbe potuta occupare di questo e l'abbiamo soppressa e adesso a un privato qualunque o a una banca qualunque che cosa diamo? Non è che io sia critico, sono arcicritico! Questa norma va soppressa e vi chiamo tutti a questa responsabilità, perché non si possono fare due pesi e due misure: ai disperati togliamo anche il pane e a quelli che sono già grassi diamo così tanto che rischiano di prendersi pure il diabete! Ma dove siamo! Ma c'è vergogna in questi commi, tanta vergogna, e vanno cancellati. Io voterò a favore dell'emendamento soppressivo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 135.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Randazzo ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Milia - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Mula - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 56

astenuti 2

maggioranza 29

favorevoli 22

contrari 34

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 136, che è uguale al numero 256.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Colleghi, il comma 23 dispone uno stanziamento di 200 mila euro per ogni anno dal 2012 al 2015 per poter procedere all'affidamento, con procedura selettiva a evidenza pubblica, di un incarico per recuperare i crediti. Si dichiara il fallimento dell'area legale, sostanzialmente. Spendiamo 800 mila euro che potremmo mettere utilmente da qualche altra parte e invece di organizzare gli uffici, sotto il profilo operativo, in modo da essere più attenti e incisivi in quest'opera, buttiamo i soldi per una selezione. Credo che questa sia una spesa inutile che si può facilmente tagliare ed è per questo che sarebbe opportuno votare a favore dell'emendamento soppressivo del comma 23.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Penso che anche i colleghi dello schieramento di maggioranza si pongano il problema del fatto che è autorizzata per i prossimi anni, dal 2012 al 2015, la spesa di 800 mila euro per fare un'operazione che si sarebbe già dovuta fare. Non si capisce perché non sia stata fatta e non si capisce neppure quali siano gli strumenti innovativi che la rendono ora possibile, perché, badate, il comma che avete appena approvato, facendo un errore ancora una volta, parla di crediti maturati e non riscossi nonostante l'attivazione di strumenti amministrativi o giudiziari. Cosa vogliamo organizzare, qualche banda che vada a pestare il debitore? Cioè se non funzionano gli strumenti amministrativi e giudiziari, quali altri strumenti dovrebbero funzionare? Cosa facciamo, minacce sotto casa? Che tipo di recupero crediti ha in mente l'Assessorato? Ha forse in mente il recupero crediti a livello di picchiatori o di buttafuori? Io non lo so e vorrei capire in che modo possa funzionare un recupero crediti oltre l'utilizzo degli strumenti giudiziari. Ma di che Paese stiamo parlando? Ma di che Regione siamo parlando? Ma di che norme stiamo parlando? Ma ne vogliamo scrivere una che abbia un senso?

Bocciamo questa dotazione finanziaria, recuperiamo due lire per quelli che stanno male, così facciamo una cosa sana, e rendiamo sterile la norma che abbiamo appena approvato, che è una corbelleria, Presidente! Dopodiché i nostri uffici avranno il tem[PS1] a di come interpretare quali sono i crediti che debbono essere riscossi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, vorrei solamente rivolgere un appello all'Assessore e ai colleghi della maggioranza per un esame più approfondito di questo emendamento e del comma 23, anche perché stiamo impegnando 200 mila euro (400 milioni delle vecchie lire) all'anno per quattro anni per un'operazione di recupero crediti che può essere fatta - sono assolutamente convinto di questo - con il personale di cui la Regione già dispone. E' una spesa per convenzioni e consulenze che riteniamo assolutamente fuori linea rispetto all'obiettivo di contenimento dei costi che ci siamo prefissi. Per cui chiedo semplicemente all'Assessore e ai colleghi della maggioranza di valutare se non sia serio, opportuno e in coerenza con il lavoro fatto dalla Commissione e dal Consiglio sulla finanziaria di quest'anno cassare questo comma, quindi approvare l'emendamento numero 136, sul quale chiaramente il nostro voto sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Una precisazione che credo sia utile per capire la ragione di questo comma è questa: affidare la riscossione all'esterno, non riuscendo a farlo direttamente, si rende necessario perché l'unica alternativa sarebbe quella di affidarla a Equitalia, con le rigidità e le forme di vessazione che tutti, mi sembra, abbiamo sottolineato in questo periodo. Con l'esternalizzazione si possono invece contrattare forme diverse che evidentemente siano meno vessatorie nei confronti dei creditori. Sapete bene che il problema della riscossione dei crediti, per quanto si possa urlare, la Regione ce l'ha da anni, o meglio da decenni, e non riesce a risolverlo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Indubbiamente l'intervento dell'Assessore crea un po' di sconcerto perché questo comma, visto dal di fuori di quest'Aula, può creare qualche perplessità. Immaginiamoci un qualsiasi nostro concittadino o corregionale che senta la Regione, che è gestrice di tributi, dichiarare di non essere capace di recuperare i suoi crediti. Crediti inesigibili, certamente, così come definiti in maniera precisa al comma 20: "Si intendono per pregressi i crediti maturati e non riscossi alla data del 31 dicembre 2011".

Sono abbastanza perplesso, Assessore, per il fatto che noi riconosciamo la nostra incapacità, ovvero l'incapacità della Regione di recuperare i soldi pubblici dovuti. Indubbiamente crea anche sconcerto il fatto che o mangiamo questa minestra o saltiamo la finestra, perché dall'altro lato abbiamo Equitalia, e francamente a questo punto penso si possa votare a favore del comma 23. In sede di coordinamento il comma 20 dovrà essere rivisto dagli Uffici perché parla di affidamento dell'attività di recupero crediti, di cui parla anche il comma 19, che dà mandato alla Giunta di definire le procedure, su proposta dell'Assessore regionale della programmazione, previo parere della Commissione bilancio. Francamente, però, al di là della spesa, che è certamente bassa, questa disposizione dà un'immagine poco consona alla credibilità della struttura amministrativa della nostra Regione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Presidente, devo dire che anch'io sono molto perplesso di fronte al contenuto di questo comma. Mi dà l'impressione che la Regione stia abdicando alle proprie funzioni rivolgendosi poi all'attività esterna, cioè a dei legali esterni, quando sappiamo che l'ufficio è in condizione, con i dipendenti della propria area legale, di far fronte a tutte le azioni che bisogna porre in essere.

Di sicuro siamo di fronte a un'inerzia che evidentemente si è protratta fino a oggi, però francamente non credo sia ragionevole mettere a disposizione per spese legali 800 mila euro in quattro anni, perché di questo siamo parlando, laddove tra l'altro - i colleghi avvocati credo mi comprendano - il sistema attuale di recupero crediti si sta modificando: si lavora ormai in regime di convenzioni e francamente non so neanche con quale criterio siano state stabilite queste somme, visto che si stanno riducendo anche i minimi tariffari.

Probabilmente è opportuno rivedere il contenuto di questo comma e impiegare meglio queste risorse, perché a mio parere sono denari pubblici assolutamente buttati al vento. Al recupero dei crediti che non sono stati ancora riscossi si può provvedere mediante il personale che già è a disposizione dell'amministrazione regionale. Il mio voto è ovviamente favorevole all'emendamento numero 136.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Questo comma è la conseguenza di una delle tante ipotesi di ordinaria inadeguatezza della nostra struttura amministrativa. Per quanto riguarda l'attività amministrativa, la Regione ha fondamentalmente due scelte: l'ufficio legale interno o l'avvocatura dello Stato. In via eccezionale si può rivolgere a liberi professionisti, per esempio per il ricorso in Corte costituzionale e simili. Di norma la Regione non può avvalersi di liberi professionisti, se lo fa paga di tasca, perché la responsabilità contabile è separata. C'è giurisprudenza a iosa al riguardo per la Corte dei conti. Il problema è che l'ufficio legale è rimasto strutturato come in precedenza, quando era un ufficio legislativo. Ci sono dipendenti che non sono stati assunti con un concorso ad hoc, ma sono dipendenti amministrativi assegnati all'ufficio legale e che si portano appresso lo status giuridico del dipendente amministrativo, per cui hanno dei limiti d'orario e anche un limite di ore di straordinario che possono svolgere. In queste condizioni l'ufficio legale non è in grado di svolgere quell'attività. Quindi il problema è risolvibile solo ed esclusivamente facendo rapidissimamente una norma di legge che disciplini l'avvocatura regionale e le sue competenze e funzioni, fermo restando che la Regione può rivolgersi all'Avvocatura dello Stato. Escludo che sulla base di questa norma la Regione possa affidare incarichi di recupero ad avvocati liberi professionisti perché anche in presenza di questa norma, se la Giunta lo fa, ripeto, paga di tasca.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 136 e 256.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Espa ha votato a favore, che il consigliere Randazzo ha votato contro e che il consigliere Rodin si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Fois - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Locci - Lunesu - Maninchedda - Milia - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Sanjust - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Rodin.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 57

votanti 55

astenuti 2

maggioranza 28

favorevoli 28

contrari 27

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 137, che è uguale al numero 257.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Noi ritiriamo l'emendamento numero 137 e ci auguriamo che il collega Uras ritiri il numero 257.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Ritiro l'emendamento numero 257, Presidente, però intendo intervenire sul Regolamento.

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà. Ricordo che sono concessi cinque minuti.

URAS (Gruppo Misto). Poc'anzi il collega Campus ha chiesto che in sede di coordinamento si intervenga sulla disposizione relativa al comma 20. Non sono possibili modifiche perché è una norma che è stata già discussa e purtroppo approvata, però, Presidente, io sollecito una riflessione dal punto di vista regolamentare perché insieme al collega Campus, ma anche ad altri autorevolissimi colleghi, io condivido l'esperienza di gestione della Commissione d'inchiesta in materia di applicazione delle disposizioni di legge approvate dal Consiglio regionale, e devo dire che molte volte abbiamo riconosciuto che la responsabilità in parte è anche nostra che approviamo contenuti che si scontrano con l'impianto generale dell'ordinamento giuridico del nostro Paese, con principi e alcune volte anche con valori indicati nella Costituzione. Spesso finiamo per approvare norme oscure che non si capisce come si possano applicare.

Questa questione, Presidente, io l'ho già sollevata per quanto riguarda il trattamento di missione, e non perché non sia d'accordo sul contenimento della spesa in quella materia. Sono favorevole al contenimento della spesa, basta tagliare le somme destinate in bilancio e si riducono le missioni, però esiste una legge di principio economico e sociale che ha stabilito che si riconduce al diritto privato il rapporto di pubblico impiego e che tutte le materie che attengono al trattamento economico del personale dei dipendenti dell'amministrazione pubblica sono regolate dai contratti e sono definite tra le parti, cioè tra il CORAN e i sindacati. In questo caso c'è ancora di più, perché nella disposizione si fa riferimento alle azioni già promosse dalla Regione, anche utilizzando tutti gli strumenti amministrativi e giudiziari. E di quali altri strumenti dobbiamo disporre?

Su Equitalia si è fatta una grande discussione, perché anche il modo in cui si procede al recupero dei crediti rende una società civile o incivile. Ci sono infatti situazioni nelle quali bisogna capire che anche intervenire per il recupero di un credito può non essere funzionale al benessere generale della comunità che si amministra. Tant'è che lei, Presidente, al Presidente della Repubblica ha chiesto, a nome di tutto il Consiglio, attenzione in funzione degli interventi che fa Equitalia, che, vi garantisco, dal punto di vista del recupero crediti è assolutamente efficiente, al contrario dell'amministrazione regionale che purtroppo noi governiamo. Non noi come esponenti di questa parte politica, perché se no funzionerebbe un pochino meglio, ma noi come classe politica regionale e voi in particolare, ed è per questo che funziona un po' peggio.

PRESIDENTE. Onorevole Uras, vorrei rassicurarla sul fatto che gli Uffici in sede di coordinamento fanno soltanto interventi ammessi, che non riguardano, ovviamente, il merito dei commi della legge.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 138, che è uguale al numero 258.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Noi voteremo a favore di questo emendamento soppressivo del comma 25, perché la prevista modifica del comma 20 dell'articolo 18 della legge numero 12 del 2011 è iniqua e non corretta. Nel testo originario abbiamo scritto che chi vuole accedere all'esenzione IRAP deve presentare istanza entro il termine della presentazione della dichiarazione dei redditi, pena la decadenza. Con questa modifica si sopprime la parte relativa alla decadenza, il che vuol dire che si vuole salvare qualche soggetto che ha presentato la domanda oltre i termini.

Ora, noi dobbiamo capire che le regole sono regole e in uno Stato di diritto bisogna rispettarle. Se un cittadino non ha rispettato i termini la sua domanda non può essere accolta, perché non è che sia nato sotto un cielo diverso. Se passa l'idea contraria, giuridicamente non varrà più niente in questo Paese! C'è una regola e quella regola va rispettata. Possiamo dire che a decorrere da quest'anno la regola cambia, se vogliamo fare questa precisazione, ma con la modifica di cui al comma 25 evidentemente si vuole salvare qualche particolare soggetto che non ha rispettato quei termini, e questa è una discriminazione nei confronti di tutti coloro che invece si sono attenuti alla legge. Ecco perché noi riteniamo che sia un comma che non ci fa niente in questo contesto.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 138 e 258.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Cocco Daniele ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Mula - Murgioni - Obinu - Piras - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Maninchedda - Planetta - Sanna Giacomo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 55

votanti 49

astenuti 6

maggioranza 25

favorevoli 22

contrari 27

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 139. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 140. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 141. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 142 è stato ritirato.

Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Facciamo nostro l'emendamento numero 142. C'è stata un'ampia discussione per quanto riguarda, ad esempio, gli uffici di gabinetto, ci siamo scandalizzati, sembrava che con la riduzione del 10 per cento delle indennità di dipendenti che a quel titolo percepiscono 600 euro si potessero recuperare ingenti risorse da destinare ad altre funzioni. Per quanto riguarda il contenuto del comma 29 passa invece tutto inosservato. Stiamo aumentando gli stipendi ai direttori generali dell'Istituto zooprofilattico e dell'ARPAS e in più stiamo dando loro la possibilità di stare in servizio anche dopo i sessantacinque anni! Allora, proviamo a scandalizzarci qualche volta, proviamo a non far finta di niente e a non lanciare accuse ai più piccoli per lasciare i più grandi in pace!

Credo che questo sia un atteggiamento incomprensibile all'esterno. Si fanno battaglie fuori di questo palazzo contro la casta, che saremmo solo noi, ma noi siamo i responsabili di una casta maggiore di quella che qui qualcuno accusa continuamente. Vogliamo capire sino in fondo che le cose devono cambiare e che i primi a dover cambiare siamo noi, tagliando - come abbiamo fatto - non solo le spese che ci riguardano direttamente, ma anche quelle che riguardano le persone che proponiamo per ricoprire incarichi di rilievo nei diversi posti di sottogoverno? Se non facciamo questo, non ce n'è per nessuno, ma allora lo diciamo chiaramente e lo facciamo sapere all'esterno.

Vi dico una cosa: voi potete anche approvare questo comma, noi però chiederemo la votazione nominale e vedremo chi avrà la volontà di compiere quest'atto a dir poco negativo. Una sola cosa noi possiamo fare: pubblicizzare all'esterno di questo palazzo l'incongruenza che regna in quest'Aula: si leva ai più poveri, ai più piccoli, e si dà ai più grandi e inoltre si dà la possibilità di restare in servizio a chi invece non vi può restare. Ci sono leggi, a iniziare dalla cosiddetta legge Brunetta, che vengono bypassate, superate, c'è la volontà di garantire a dei direttori generali un reddito maggiore, tentativo fatto anche l'anno scorso, se vi ricordate, per i direttori generali delle ASL, perché qualcuno diceva che prendevano meno di qualche primario, cosa che a me non scandalizza affatto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, chiedo solo un chiarimento perché rimanga agli atti, e non so quanto valore possa avere. L'onorevole Sanna ha citato la cosiddetta legge Brunetta, ovvero la legge numero 133 del 2008, che la Sardegna ha recepito, cioè il taglio del 20 per cento delle indennità previste. Quindi è chiaro, e io ne sono convinto, anche se non è riportato, che il riferimento è al decreto legislativo numero 502 del 1992, così come applicato dalla Regione sarda, altrimenti non sarebbe pensabile questo adeguamento.

L'Istituto zooprofilattico è un'azienda sanitaria inserita nel contesto del Piano sanitario regionale, fa parte delle strutture che danno sanità in Sardegna, quindi non trovo disdicevole che il direttore generale di questo istituto abbia lo stesso trattamento dei direttori delle altre aziende sanitarie che esistono in Sardegna. Vorrei però fosse chiaro che quello stipendio è adeguato al decreto legislativo numero 502, sulla base di quanto in esso disposto.

Non credo ci sia bisogno di un emendamento orale, lascio agli uffici questa interpretazione, perché gli atti del Consiglio valgono come interpretazione autentica della volontà del legislatore. Altrimenti propongo un emendamento orale…

PRESIDENTE. Non si possono proporre emendamenti orali, perché è in discussione un emendamento soppressivo. Gli emendamenti orali si possono proporre durante l'esame del testo.

CAMPUS (P.d.L.). Allora nel momento in cui chiederò la votazione separata dei vari commi, proporrò l'inserimento in questo comma di un emendamento orale, se l'Aula sarà d'accordo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, abbiamo letto sulla stampa che il Governo dei ministri milionari aumenta la benzina, aumenta l'IVA, taglia le pensioni, e quindi è in atto, come dire, un tentativo di colpire i rami bassi dell'economia della società. Il comma 29 si inquadra perfettamente all'interno dei cosiddetti costi indiretti della politica, cioè la politica decide di aumentare i costi della pubblica amministrazione, in questo caso dell'amministrazione regionale, per aiutare, per sostenere economicamente, per incrementare i redditi delle persone che lei stessa mette nei posti di cui sta decidendo di aumentare gli stipendi!

Che dire, Presidente? Non credo che ci siano i presupposti per il ritiro dell'emendamento, ma quantomeno si faccia un esame dell'ammissibilità del comma 29, che a me sembra contenga una norma più che intrusa inammissibile, perché aumenta l'età per il pensionamento sia dei revisori che dei direttori generali dell'ARPAS e dell'Istituto zooprofilattico, aumenta l'indennità sia dei revisori che dei direttori e dei manager dell'Istituto zooprofilattico e dell'ARPAS, è insomma un guazzabuglio di norme che modifica l'assetto complessivo, remunerativo e normativo, delle persone che sono state indicate in quei posti dalla politica. Comma più intruso di questo non potrebbe esserci! Oltretutto c'è un elemento di assoluta contraddizione con il percorso di tagli e limature, al limite dei 500 euro, che abbiamo fatto su ogni capitolo di bilancio e che veramente ci fa considerare questo comma assolutamente insopportabile. E' chiaro che noi voteremo a favore dell'emendamento numero 142.

PRESIDENTE. Onorevole Salis, il Presidente non può interferire sul testo esitato dalla Commissione con giudizi di ammissibilità o inammissibilità, questo è nelle valutazioni della Commissione. Il Presidente giudica soltanto gli emendamenti che vengono presentati in Aula.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, nel merito vorrei sottolineare che i due contratti di cui si parla sono totalmente diversi, cioè quello che riguarda i direttori generali delle ASL è regolato dalle norme sul comparto sanità, mentre quello del direttore generale dell'Istituto zooprofilattico è regolato con norma di legge a parte.

Vorrei però farle notare che questa è ovviamente una norma intrusa, ma lei ha già spiegato perché non può entrare nel merito della stessa. L'emendamento numero 366, da me presentato, che proponeva all'Aula la soppressione dei consigli di amministrazione degli enti e una rivisitazione più equilibrata delle indennità dei direttori generali è stato invece dichiarato inammissibile. Ora io mi chiedo: ci facciamo un po' tutti un esame di coscienza? Su questo che è un caso singolo, separato, si sta aprendo una grande discussione. Su un tema ben più importante, che è quello della razionalizzazione dei costi dell'amministrazione pubblica regionale, non si supera un vincolo che è imposto dalla legge finanziaria e che in tanti altri casi è stato invece superato. Comprendo bene che se lei ha un parere di inammissibilità da parte degli Uffici sia più che corretto che di conseguenza dichiari un emendamento inammissibile, ma io chiedo all'Aula un'eventuale presa di posizione politica. So che anche questa non è ammissibile, però faccio notare che a breve saremo chiamati a esprimerci con dei referendum, che hanno anch'essi un costo che non riusciamo a evitare per la nostra incapacità di legiferare, perché di fatto, almeno pubblicamente, forse con fare demagogico e populista, siamo tutti d'accordo, però quando veniamo messi davanti al fatto decisionale, alla norma di legge che può determinare realmente una rivisitazione dei costi della pubblica amministrazione, come classe politica troviamo il modo di tirarci indietro.

Se avessi proposto il mio emendamento in Commissione sicuramente sarebbe stato inserito nel testo, così come questa norma inammissibile è oggi nel testo per volere della Commissione, non degli Uffici o della Presidenza. Credo che questo tipo di atteggiamento in qualche modo vada superato.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, il giudizio di ammissibilità non può essere rimesso all'Aula, perché pertiene esclusivamente al Presidente, comunque il comma 9 del suo emendamento è ammissibile, sono i precedenti commi che non possono essere ammessi.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Non entro nel merito dell'inammissibilità, perché ho rinunciato a capire i criteri che presiedono alla distinzione tra materie simili o uguali, alcune delle quali vengono dichiarate inammissibili altre no. Rinuncio quindi a rispondere al quesito a cui ci ha chiamato l'onorevole Capelli.

Poiché in questo comma sono contenute due norme, nettamente distinte, una che riguarda i revisori dei conti, che sono dei professionisti equiparati in tutta Italia ai direttori delle ASL, perché c'è una legge che lo prevede, e un'altra che riguarda invece i direttori generali, e posto che mi pare che gli interventi riguardino la seconda parte del comma, le chiederei di porre in votazione la prima parte sino a…

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, ho spiegato prima che stiamo votando un emendamento soppressivo, non il testo.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Ha ragione, chiedo scusa.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Poiché l'onorevole Campus ha chiesto chiarimenti su una parte del comma 29, devo dichiarare che non posso dare nessun chiarimento perché questo comma è stato inserito in Commissione sulla base di un emendamento non presentato dalla Giunta.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 142.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Fois - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Planetta - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Diana Mario - Gallus - Lai - Lunesu - Milia - Murgioni - Obinu - Pittalis - Rassu - Sanjust - Sanna Matteo - Steri.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Amadu - Capelli - Cuccureddu - Greco - Locci - Randazzo - Rodin - Stochino - Tocco.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 56

votanti 46

astenuti 10

maggioranza 24

favorevoli 29

contrari 17

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 143.

(Interruzioni)

Colleghi, forse è meglio fare una breve sospensione. Sospendo la seduta per dieci minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 50, viene ripresa alle ore 12.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanna Gian Valerio per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 143 è relativo al comma 30. In questo caso la competenza per quanto riguarda le scuole materne ripassa, assessore Rassu, dalle province alla Regione. Il motivo sembrerebbe potersi ricondurre al fatto che alcune province non abbiano ottemperato adeguatamente al finanziamento di queste scuole, quindi noi anziché risolvere il problema all'origine ci riprendiamo la competenza. E' un errore! Noi dobbiamo istituire un sistema di penalizzazioni, perché quando affidiamo delle competenze agli enti locali questi devono adempiere; se non adempiono le risorse del fondo unico ad essi destinate vanno ridotte. Bisogna cioè istituire un sistema di penalizzazione finanziaria e mantenere le competenze in capo a chi le ha, perché non possiamo permetterci questo continuo rimpallo.

Questa è una competenza che la Regione ha dato alle province e bisogna capire che ogni realtà deve essere interpretata sui nuovi fabbisogni finanziari. Credo che sia un passo indietro prendere atto che alcune province non adempiono correttamente ai loro doveri e togliere loro la competenza. E' una cosa assurda! Tra un po' con questo principio toglieremo competenze anche ai comuni, che magari fanno qualunque cosa venga loro assegnata in maniera atipica. Anziché compiere il decentramento di funzioni operiamo in questo modo il processo inverso. Il problema è questo, assessore Rassu. Secondo me è un errore fare questo e lei dovrebbe difendere il decentramento delle funzioni piuttosto che assecondare queste impostazioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, questo emendamento e il comma 30 ci danno l'occasione, come ha fatto egregiamente il collega Sanna, di portare all'attenzione dell'assessore Rassu, della Giunta e del Consiglio una problematica che ormai sta diventando diffusa.

Il grande risultato conseguito dalle autonomie locali, dalle province e dai comuni con il fondo unico non può essere vanificato dall'esercizio sbagliato che alcune province fanno delle funzioni loro conferite in base alla legge numero 9 del 2006, perché con il fondo unico non sono state soppresse quelle risorse, c'è invece, ripeto, un esercizio sbagliato delle funzioni trasferite.

Questo avviene per le scuole materne, ma sta avvenendo anche per le pro loco, per le bande musicali, per le scuole civiche di musica, o forse queste le abbiamo già tolte, perché ormai stiamo procedendo a pezzettini! Quindi, Assessore, si pone il problema di verificare che alcune leggi, che non sono state soppresse, vengano adeguatamente rispettate. Non si può tornare indietro a pezzettini, come stiamo facendo. Oggi lo stiamo facendo per le scuole materne, l'abbiamo già fatto per le scuole civiche, domani lo faremo per le pro loco, dopodomani per le bande musicali. Assessore, quelle leggi non sono state soppresse, è chiaro che dobbiamo riflettere su come vengono attuate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Intervengo rapidamente, Presidente, per dire che voterò contro l'emendamento numero 143 per le stesse ragioni espresse dai colleghi che mi hanno preceduto, nel senso che voterò contro perché sono favorevole alla soppressione delle province e all'abolizione di questi compiti anche perché le province hanno dimostrato, proprio con questa utilizzazione del fondo unico, di non mantenere gli impegni che avevano acquisito prima nei confronti della Regione, ma soprattutto nei confronti dei cittadini e delle istituzioni che da loro dovrebbero dipendere.

Io sono quindi contrario a questo emendamento, mi va che in questa fase la competenza sulle scuole materne non statali torni alla Regione nella speranza che poi venga trasferita ai comuni, per avvicinarsi al cittadino e anche per far sì che la spesa sia più controllata. Mi aspetto che nella revisione che la Giunta ha proposto e nelle riforme che questo Consiglio saprà fare si sostenga, unitamente all'abolizione delle province, un riavvicinamento delle funzioni al cittadino. Le province così come sono hanno dimostrato di non saper adempiere e di essere troppo lontane dai cittadini, per cui è giusto che questa competenza vada ai comuni. Non potendo trasferirla sulla base di questa legge, riportiamola in capo alla Regione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Posto che sui principi sono d'accordo con quanto dicevano sia l'onorevole Sanna che l'onorevole Cuccu, devo dire che sul caso specifico forse non tutti sono a conoscenza del fatto che ci sono state diverse pronunce del TAR. La norma contenuta nel comma 30 diventa indispensabile se vogliamo garantire il funzionamento delle scuole materne non statali. Perché? Perché le linee guida emanate dall'Assessorato e impugnate dalla Provincia di Sassari, che non aveva speso le risorse per due anni, sono state bocciate dal Tar facendo decadere di fatto la delibera della Giunta che ai fini della concessione dei contributi stabiliva, per esempio, dei parametri legati sia alle attrezzature per giochi o d'altro genere sia alle mense. Per cui se vogliamo che ci sia omogeneità, se vogliamo che siano erogati i contributi, che alla Provincia di Sassari non arrivano da due anni, se vogliamo garantire la sopravvivenza soprattutto degli asili gestiti da religiosi è indispensabile mantenere questa norma, come ben sa l'assessore Milia che l'ha proposta.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 143. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

L'emendamento numero 144 è stato ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 145. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 146. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 147. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 51.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo per ritirare l'emendamento, ma vorrei prima chiarire un aspetto. Con il comma 34 si intendeva chiudere la lunga vicenda legata alle cosiddette tasse sul lusso, che di fatto non chiuderemo, perché dal rimborso dei versamenti volontari stiamo escludendo quattro casi, che sono quelli che hanno ricevuto l'avviso di accertamento, tre dei quali credo non l'abbiano impugnato. Per riserve di legge nazionale, pare ci siano problemi a ricomprendere anche questi quattro casi, che comunque continueranno l'azione giudiziaria. A fronte di una norma impositiva espunta dall'ordinamento nazionale dalla Corte costituzionale e dalla Corte di giustizia europea, dovremo l'anno prossimo tornare sull'argomento per rimborsare ulteriori somme. Tuttavia ritiro l'emendamento numero 51 al fine di non creare problemi interpretativi.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 148.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). E' ritirato.

PRESIDENTE. I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio, alle ore 16.

La seduta è tolta alle ore 12 e 09.


[PS1]compito